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    Sierzputowski (Swiatek coach): “Iga? E’ un “animale da competizione”, in partita si trasforma”

    Iga Swiatek, prima finalista polacca a Roland Garros

    Piotr Sierzputowski, coach della rivelazione di Roland Garros 2020 Iga Swiatek, ha descritto al sito WTA il gioco della giovane polacca. Secondo il coach, la miglior qualità di Iga è il suo agonismo, la capacità di rendere al top in partita.
    “Iga in campo è pronta a tutto” dichiara Piotr, “è una sensazione strana… è come se avessi molte cose su cui lavorare con lei sul lato tecnico e tattico, abbiamo molto spazio per migliorare… ma nel complesso non importa così tanto perché in partita lei riesce in qualche modo a piazzare la palla dove vuole. Ha un istinto incredibile. Questa è la migliore qualità di Iga per me. Ad esempio, può servire alla grande, ok, ma a volte servi meglio, altre volte servi non proprio bene; poi giochi meglio di dritto, o meglio di rovescio. Ma tutto alla fine non importa se sei in grado di mettere la palla dove vuoi. Puoi giocare in modo strano, ma se ce la fai…. E Iga è questo tipo di giocatrice e persona, per lei non importa se tecnicamente non era proprio questo che doveva fare in partita. Lei non pensa più di tanto agli aspetti tecnici, è più concentrata sulle cose fondamentali come abbassarsi sulle gambe, andare avanti, durante la partita è focalizzata solo sugli aspetti basici del gioco in modo da stare concentrata sulla partita, sull’agonismo. La potrei definire come “un animale da competizione”: ama gareggiare, la sfida, vincere le partite. Non le piace mai allenarsi, lo trova noioso. Ma quando si tratta di partite, lei è lì, si trasforma e le riescono cose incredibili”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta dichiara che non si è sentito infastidito dal comportamento di Novak Djokovic

    Pablo Carreno Busta nella foto

    Ieri sera, dopo la sua partita contro Novak Djokovic, Pablo Carreño Busta ha dichiarato che Djokovic ogni volta che è in difficoltà di solito chiede assistenza medica per far perdere un po’ il ritmo all’avversario.
    Le sue parole hanno suscitato grande scalpore nella stampa spagnola e internazionale ma poi, attraverso un suo Twitter, il gijonese ha voluto dichiarare che non si è sentito “infastidito” dall’azione di Nole, voleva semplicemente sottolineare che questa è una pratica che usa il campione serbo quando è sotto nel punteggio.

    Ecco il tweet di Carreno: “Mi sembra di ricordare che la prima cosa che io abbia detto su questa pratica di Nole e che non mi dava fastidio. È difficile essere infastiditi da qualcosa che non mi ha infastidito, vero?
    Allora noi non capiamo perchè fare in conferenza stampa una dichiarazione del genere dato che a lui non dava fastidio la cosa. LEGGI TUTTO

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    Wilson si difende sulle palle di Roland Garros: “Critiche ingiuste”

    La palla 2020 di Roland Garros

    Quest’edizione 2020 del Roland Garros passerà alla storia per mille motivi, incluse le feroci critiche di molti giocatori sulle nuove palle adottate per il torneo. Il passaggio da Babolat a Wilson è stato aspramente criticato da molti tennisti, su tutti Rafa Nadal. Solo Sasha Zverev si è detto molto soddisfatto delle nuove palle. Con il torneo arrivato alle battute finali, Wilson ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema al portale iberico Punto de break per bocca di Bertrand Blanc, direttore commerciale generale dell’impresa statunitense. Ecco alcuni estratti della sua difesa: “È un cambiamento importante, già successo in passato con altri cambi di palla. Ci aspettavamo delle critiche, perché ai giocatori di solito non piacciono i cambiamenti. In queste condizioni di così tanta pioggia e freddo non c’è palla che avrebbe funzionato in modo ottimale. Siamo sicuri che il prossimo anno, quando si giocherà di nuovo in primavera, la palla si comporterà diversamente”.
    “La critica in cui si affermava che le palle fossero pericolose è stata ingiusta. Sappiamo che a Nadal piacciono di più le palle di altre aziende, ma in Wilson creiamo palle da tennis da molti anni, abbiamo il know-how e la credibilità per questo prodotto. Possiamo garantire che le palle non siano pericolose e che non facciano male. Non è una palla dura, facciamo migliaia di prove di durezza e i risultati ci dicono che è una palla normale. La forte differenza col passato viene a causa delle condizioni”.

    La Federazione francese, continua Bertrand, non ha affatto chiesto di creare una palla “lenta”: “L’unica cosa che ci hanno chiesto di fare è sviluppare una palla ideale per la terra battuta e che fosse adeguata per tutti i giocatori. Ricordo che anni fa Federer e Djokovic sostenevano che al Roland Garros la palla saltava molto alta dopo il rimbalzo e questo favoriva il tipo di gioco di chi spinge con forte rotazione, lo stile che possiamo definire “spagnolo”, ma non gli altri. Per questo dal torneo ci hanno chiesto una palla che andasse bene per tutti e non per un giocatore in particolare ”.
    Palle “buone” o palle “cattive”, alla fine i migliori quattro del torneo sono Nadal (indiscutibilmente il più forte sul rosso), Djokovic (il più forte in generale), Tsitsipas (talento incredibile anche su terra, come dimostrano i risultati raggiunti a Madrid, Amburgo, ecc), e Schwarzman, recente finalista a Roma. Pioggia, freddo, umidità, vento, orari, mettete tutto quel che volete, incluso le nuove palle, ma i quattro semifinalisti sono obiettivamente i più forti in questo momento. Manca solo Thiem rispetto alle previsioni, ma sappiamo come abbia ceduto all’argentino Schwaztman solo dopo una battaglia feroce. Quindi alla fine il tanto temuto impatto della nuova palla ha creato qualche sorpresa durante il torneo, ma non una rivoluzione. Vedremo cosa accadrà in caso di finale Djokovic vs. Nadal, se il serbo trarrà qualche vantaggio dalle diverse condizioni. Ma Tsitsipas sembra in ottima forma –  cresciuto molto durante il torneo – ed ha già dimostrato di poter battere il serbo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta attacca Novak Djokovic: “Non mi ha sorpreso che si sia lamentato per problemi fisici e abbia chiesto assistenza medica. Ogni volta che perde, fa così”. La replica di Djokovic che parla di problemi al collo e alla spalla

    Novak Djokovic e Pablo Carreno Busta nella foto

    Pablo Carreño Busta è stato sconfitto nei quarti di finale del Roland Garros per mano di Novak Djokovic. Il serbo ha superato lo spagnolo in quattro set ma ha perso il primo e sembrava molto a disagio fisicamente durante l’incontro, con problemi al collo e alla spalla. Ha chiesto assistenza medica e si è ripreso durante l’incontro. Carreño Busta, tuttavia, non era molto convinto dei problemi fisici di Novak.
    “Non mi ha sorpreso che si sia lamentato per dei problemi fisici e abbia chiesto assistenza medica. Ogni volta che perde, fa così. Quindi era un buon segnale per me. Era un segnale che stavo giocando bene e che gli causavo delle difficoltà. Novak lo fa da anni. Ogni volta che perde, chiede assistenza medica. Ma subito dopo inizia a giocare normalmente. Niente di nuovo. Non so se questo accade a causa della pressione a cui è sottoposto, se è qualcosa di mentale. Ma di solito è così” – dichiara lo spagnolo.

    Risponde Novak Djokovic: “Già prima di entrare in campo non mi sentivo al meglio. Durante il riscaldamento sono successe diverse cose di cui preferirei non entrare nei dettagli. Mentre l’incontro andava avanti, mi sentivo meglio e il dolore è andato praticamente via. Ma non voglio togliere il merito di Pablo per aver giocato un buon primo set. Era più aggressivo di me e ha corso molti rischi. Io avevo poca energia”.
    Al serbo è stato poi chiesto il luogo concreto del dolore. “Spalla e collo. Ma non voglio entrare troppo nei dettagli o venire qui a lamentarmi. Sono ancora nel torneo e questa è la cosa più importante”. LEGGI TUTTO

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    David Goffin annuncia di essere risultato positivo al coronavirus

    David Goffin nella foto

    David Goffin, numero 13 della classifica mondiale, ha annunciato questo mercoledì che è risultato positivo al coronavirus e che, di conseguenza, salterà l’ATP 500 a San Pietroburgo in programma la prossima settimana.

    “Cattive notizie”. A causa di un risultato positivo al covid-19 in un test fatto ieri, sono costretto a rinunciare al torneo di San Pietroburgo. Finora mi sento bene, andrò in quarantena e se tutto andrà bene tornerò per il torneo di Anversa”, ha spiegato il belga, che resta in lotta per le Finals di Londra. LEGGI TUTTO

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    Petra Kvitova: “Non voglio più pensare al passato”

    Petra Kvitova

    Petra Kvitova è una delle tenniste con più talento nel panorama internazionale. Dopo il gravissimo infortunio alla mano sofferto nella terribile aggressione qualche anno fa, la mancina ceca è stata bravissima a ritrovare se stessa e, pian piano, il suo miglior tennis. A Roland Garros non ha mai brillato particolarmente, con la semifinale raggiunta nel lontano 2012. Quest’anno, in un torneo molto particolare, torna tra le migliori quattro, con serie possibilità  di vincere per la prima volta gli Open di Francia.
    Ecco le sue parole dopo il successo odierno: “Sono piuttosto orgogliosa di tutto quello che ho fatto oggi. Da quando mi sono svegliata, mi sentivo piuttosto nervosa. Avvicinandomi alla partita, sapevo che sarebbe stata una grande battaglia, in ogni momento. È un’avversaria molto difficile, ha molta varietà nel suo tennis, sapevo sarebbe stato molto complicato. Ovviamente, giocare i quarti di finale di un Grande Slam non è mai facile, c’è tanta tensione, quindi sono molto felice del lato mentale, come ho gestito la pressione. Penso di aver servito molto bene nel primo set. Poi, quando ho perso il servizio, ho fatto il contro break immediatamente, ho continuato a lottare su tutti i punti. Penso che sia stata la grande differenza, perché non ha commesso errori facili. Sapevo che dovevo correre molto. Sono molto felice nel complesso, per come ho gestito tutto oggi”.

    Roland Garros 2020 sta regalando molte sorprese, ma per Kvitova era scontato che accadesse: “Come si vede probabilmente in tutti gli Slam,  la sorpresa nel tabellone femminile non è una novità. Queste nuove giocatrici giocano benissimo, altrimenti non sarebbero in semifinale. Ieri Podoroska ha battuto Elina, e se lo merita davvero. Sta decisamente giocando molto bene. Agli argentini piace giocare sulla terra battuta. Penso che sia mentalmente in grande fiducia, lo sta dimostrando davvero”.
    Poi si è concentrata sul proprio gioco, che in fondo non vede migliorato rispetto a quando arrivò in semifinale otto anni fa: “Non credo, penso di essere sempre la stessa giocatrice su terra battuta. Diverse sono le condizioni qui, che rendono giocare mentalmente molto duro. Giocare al chiuso, all’aperto, sole, vento, qualunque cosa, pioggia… di tutto! Sono molto contenta di essere di nuovo in semifinale di un Grande Slam dopo la finale dello scorso anno in Australia. Sono davvero felice di aver migliorato i miei risultati nel Grande Slam negli ultimi anni. Adesso spero che questo viaggio non sia finito”.
    In effetti Petra …è Petra. Tantissimo talento, ma condizioni fisica non sempre ottimale (anche per colpa dei tanti infortuni), e il suo tennis tende ad esser molto dipendente dalle sue sensazioni. Quando sente bene la palla ed è serena, in poche possono batterla. Lei ha sempre vissuto di forti emozioni, come racconta nell’ultima risposta: “Ero emozionata nella mia ultima partita, ho pianto lacrime di gioia. Era tutto quello che sentivo, sentivo il sostegno delle persone che erano davvero lì quando ne avevo bisogno. Comunque, quando guardo indietro, quei quattro anni sono stati molto duri ma anche molto felici, è un misto di emozioni. È difficile per me in questo momento pensare al passato, quindi preferisco non farlo. Voglio solo guardare avanti in questo momento”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal dopo la vittoria su Sinner: “Il problema per me è il freddo. Fa troppo freddo per giocare a tennis” e su Jannik “E’ capace di spingere tutti i colpi”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal, numero due del mondo, ha lasciato il campo di Philippe Chatrier all’1:30 circa di questa notte, dopo aver sconfitto il nostro Jannik Sinner nei quarti di finale del Roland Garros, per 7-6(4), 6-4 6-1, in quella che è stata – di gran lunga – la sua più grande prova fino ad oggi nell’edizione 2020 del torneo parigino.
    Il 34enne spagnolo non si è lamentato dell’orario in cui si è svolta la partita, ma del freddo di Parigi, c’erano circa 13 gradi. “Il problema non sono le ore che abbiamo giocato, considerando che abbiamo due giorni senza partite. Il problema per me è il freddo. Fa troppo freddo per giocare a tennis. So che nel calcio i giocatori competono in condizioni di parità o peggiori, ma il tennis non è il calcio. Stiamo fermi più a lungo ed è pericoloso per il corpo giocare con questo freddo”.

    Nadal ha anche parlato dell’organizzazione che ha programmato cinque incontri sul campo centrale. “Quando ho visto il programma ho pensato che fosse strano e non ho capito la decisione. Quando si programmano cinque incontri sullo Chatrier si corre il rischio che alcuni di essi siano lunghi e che l’ultima partita si giochi a tarda sera. E così è stato. E’ stata una sfortuna, ma si stava correndo questo rischio”.
    Su Sinner: “E’ stata davvero dura, contro un giovane talento emergente capace di spingere tutti i colpi”. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Martina Trevisan parte forte ma poi è travolta dalla potenza di Iga Swiatek

    Martina Trevisan

    Grazie lo stesso Martina! Una favola come quella di Martina Trevisan non può avere un finale “brutto”. Purtroppo la sua fantastica corsa si è interrotta stasera sotto le luci del Chatrier, soverchiata dalla potenza e precisione di Iga Swiatek, ma la toscana ha lottato, ha sprintato, ha mostrato di possedere un livello tecnico ed agonistico di prim’ordine, tanto che lo score finale del match è fin troppo severo per l’azzurra. Purtroppo la 19enne polacca è in uno stato di forma clamoroso, e ha meritato il successo. Dopo un inizio problematico Iga si è sbloccata ed ha preso possesso degli scambi, dando una dimostrazione di capacità di spinta e precisione balistica impressionante. Peccato perché la Trevisan era entrata in campo non bene, benissimo. Senza tremare, è scattata dai blocchi velocissima, imponendo uno schema tatticamente perfetto: cross di diritto, contro piede per mettere a nudo la relativa pesantezza di Swiatek, avanti di volo o rovescio/diritto lungo linea a chiudere. Aprire l’angolo + contro piede + affondo. Tutto grazie ad un timing strepitoso sulla palla e piedi veloci per trovare la miglior posizione per l’impatto. Scacco Matto. Purtroppo ha funzionato solo per i primi games del primo set, perché la reazione della polacca è stata “violenta”. Iga ha demolito il game plan dell’azzurra con la potenza del suo rovescio lungo linea, colpo con cui ha spaccato molti scambi e ribaltato situazioni pericolose, mettendo in netta difficoltà il rovescio di Martina. Swiatek ha guadagnato un metro campo con la gettata dei suoi drive; un metro che ha di fatto spaccato il match, perché la Trevisan è arretrata, è crollata in difesa (anche nei turni di servizio) e non più riuscita a gestire la grande potenza e precisione dell’avversaria. Iga ha lavorato benissimo con i colpi lungo linea, quelli con cui ha buttato immediatamente indietro e nell’angolo Martina. Eppure l’azzurra non ha mai mollato, ha portato molti games ai vantaggi, ma non è riuscita a concretizzare alcune occasioni in cui la sua ragnatela tattica o la variazione improvvisa col diritto cross le aveva dato un momento di vantaggio.

    Ecco la cronaca dell’incontro.
    Si inizia alle 20:58, Iga Swiatek al servizio. Subito a rete la polacca, lungo il passante dell’azzurra. Chiaro che la 19enne di Varsavia ha intenzione di comandare lo scambio ed accelerare le operazioni per sfuggire dalla ragnatela tattica di Martina e non subirne le improvvise variazioni e angoli stretti. Troppa fretta Swiatek, ecco il primo sorriso di Trevisan, che strappa il servizio alla rivale. Si avverte molta tensione in campo, fioccano gli errori, ma Martina è la meno fallosa. Annulla una palla break e vola 2-0 Trevisan. Iga inizia ad ingranare col servizio (botta piatta potente), muove lo score anche la polacca; ma Martina è veloce coi piedi e di pensiero, anticipa con cross stretti, segue il contro piede e l’affondo sulla rimessa corta della rivale. Il set avanza seguendo i turni di servizio, 3-2 Trevisan. Sesto game, Swiatek inizia a spingere a tutta dal centro, la situazione più pericolosa per Martina, perché con i piedi ben a terra ed il tempo per aprire i fendenti della polacca sono pericolosissimi. Infatti arriva il 15-40, due palle break. Annulla la seconda con un diritto cross che pizzica la riga, che coraggio! Tanta sfortuna per la toscana sulla terza palla break: un colpo di Iga prende il nastro e diventa ingestibile. Contro break, 3 pari e quindi 4-3, primo vantaggio per la polacca (tre games di fila). Ottavo game, Martina tira malamente fuori un diritto a campo aperto, e Iga trova una rovescio lungo linea straordinario, pericolosa chance del 5-3 per la polacca. Si scambia ad altissimo ritmo, la potenza di Swiatek col rovescio lungo linea fa malissimo, l’azzurra non contiene l’esuberanza della rivale. Break Swiatek, serve per il primo set. Martina non ci sta: con due diritti incisivi sorprende Iga, 0-30 e 15-40, due palle break Trevisan. Swiatek non trema, comanda con i piedi sulla riga di fondo, bravissima a verticalizzare appena possibile con grande velocità. È il game più lungo del match, oltre sei minuti, lo vince la polacca e chiude il set 6-3, con ben cinque games di fila. Swiatek ha ingranato marce altissime e Martina ha fatto fatica nel contenere soprattutto sulla direttrice rovescio vs. rovescio, davvero efficace e veloce quello di Iga.
    Secondo set, si parte con Trevisan alla battuta, ma il canovaccio del match non sembra cambiare. Swiatek spinge con precisione già dalla risposta, ora funziona anche il rovescio cross, che in risposta sorprende Martina sulla palla break. Break Swiatek, avanti 1-0 (sesto game di fila…). Trevisan è in difficoltà del muovere la rivale: deve gestire pallate potenti e precise, spesso molto vicine alla riga di fondo, sempre più lunghe e travolgenti; non riesce più a contenere con traiettorie lunghe e cross stretti, finendo per perdere campo e aprire il fianco alla polacca. In una parola, è soverchiata dalla potenza di Swiatek, non riesce a sporcare la palla e portarla all’errore. Prova a stringere gli angoli già dalla risposta Martina, prendendosi rischi enormi. Vola 15-40, due occasioni del contro break. Iga martella (anche con un rovescio un po’ fortunoso fuori equilibrio…) e le cancella, inclusa una terza chance. 2-0 Swiatek, e dopo un game molto lottato alla risposta strappa di nuovo il servizio alla toscana, scappando 3-0. Martina lotta, cerca di alzare la parabola dei suoi drive, ma Iga è “in the zone”, anticipa e spara botte piatte a destra e a manca, dando una dimostrazione di forza davvero impressionante vista non solo la forza ma anche la precisione dei suoi colpi. Purtroppo quell’onda polacca è diventata un vero tsunami per la Trevisan. Nel quarto gioco finalmente Martina muove lo score, alla terza palla break (strappata grazie a cross molti carichi) strappa il servizio alla rivale, 3-1 Swiatek. Il quinto game è molto lottato, Iga lo vince con l’ennesimo diritto lungo linea imprendibile. Fa il pugno, avanti 4-1 è l’allungo decisivo.
    Chiude 6-1 Swiatek con l’ennesima bordata di rovescio lungo linea, il colpo con cui ha dominato l’incontro. Bravissima Iga. Ma siamo certi che ritroveremo Martina in altri grandi tornei da protagonista.
    Marco Mazzoni

    GS Roland Garros

    Iga Swiatek
    6
    6

    Martina Trevisan
    3
    1

    Vincitore: Iga Swiatek

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    Martina Trevisan

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40

    5-1 → 6-1

    Iga Swiatek

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    4-1 → 5-1

    Martina Trevisan

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A

    3-1 → 4-1

    Iga Swiatek

    0-15
    0-30
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A

    3-0 → 3-1

    Martina Trevisan

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40

    2-0 → 3-0

    Iga Swiatek

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40

    1-0 → 2-0

    Martina Trevisan

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    Iga Swiatek

    0-15
    0-30
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    5-3 → 6-3

    Martina Trevisan

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40

    4-3 → 5-3

    Iga Swiatek

    15-0
    30-0
    40-0

    3-3 → 4-3

    Martina Trevisan

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    40-A

    2-3 → 3-3

    Iga Swiatek

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    1-3 → 2-3

    Martina Trevisan

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 1-3

    Iga Swiatek

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-2 → 1-2

    Martina Trevisan

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    A-40

    0-1 → 0-2

    Iga Swiatek

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO