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    Djokovic supera di nuovo Nadal e diventa il tennista con il maggior numero di Master 1000 vinti in carriera

    Novak Djokovic, numero uno al mondo, ha vinto il suo quinto titolo del torneo di Roma questo lunedì dopo aver battuto l’argentino Diego Schwartzman in finale. Djokovic, con questo trofeo – il 36° della sua carriera nei Masters 1000 – ha superato Rafa Nadal ed è diventato il giocatore con più titoli nei tornei di […] LEGGI TUTTO

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    Stan Wawrinka e Magnus Norman si separano

    Stan Wawrinka e Magnus Norman hanno deciso di separarsi in modo consensuale dopo otto anni lavoro insieme. “Abbiamo avuto una collaborazione incredibilmente forte, piacevole e di grande successo – ha scritto Stan in un post su Instagram – Abbiamo raggiunto l’apice di questo sport e voglio ringraziarlo per avermi aiutato a vincere tutto ciò che […] LEGGI TUTTO

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    Dzumhur escluso dal Roland Garros dopo che il suo allenatore è risultato positivo al Covid-19: “È uno scandalo!” Popovic spiega il motivo

    Damir Dzumhur BIH, 1992.05.20

    Damir Dzumhur, il miglior giocatore nella storia della Bosnia, ha annunciato questa domenica di essere uno degli esclusi del Roland Garros dopo che il suo allenatore, Petar Popovic, è risultato positivo al coronavirus. L’allenatore ha reagito alla notizia rimpiangendo il fatto che non gli è stato permesso di fare un secondo test in caso di un falso positivo.

    “E’ un grande scandalo. Non farebbero mai una cosa del genere a un giocatore di punta”, ha dichiarato Popovic in una dichiarazione al quotidiano francese ‘L’Equipe’, spiegando la sua situazione ancora meglio: Petar ha preso il virus a luglio, si è ripreso dalla malattia ed è risultato negativo 20 volte nelle ultime settimane prima di questo singolo positivo a Parigi. Popovic pensa di essere un falso positivo e vorrebbe avere l’opportunità di rifare il test ma ciò non è accaduto ed il giocatore è fuori.
    Dzumhur ha reagito a Instagram alla situazione, sentendosi impotente. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Gli organizzatori confermano i cinque casi. Due di covid-19 e tre per aver avuto contatti con una persona infetta

    Roland Garros: Gli organizzatori confermano i cinque casi. Due di covid-19 e tre per aver avuto contatti con una persona infetta

    Gli organizzatori del Roland Garros hanno confermato in una dichiarazione, ore dopo essere state riportate da diversi media, di aver tolto cinque giocatori dalla fase di qualificazione del Grande Slam francese: due per il tampone positivo al coronavirus e altri tre per aver avuto un contatto diretto con un allenatore risultato positivo. LEGGI TUTTO

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    Challenger Forlì: Il resoconto di giornata. Parla Seppi “Musetti e Sinner futuri top 10”. La storia di Harrison Junior commuove il circuito (con il programma di domani)

    Andreas Seppi si prepara all’esordio nel tabellone principale degli Internazionali di Tennis Città di Forlì “Memoria Piero Contavalli”. La settima testa di serie del torneo ATP Challenger 100 organizzato da MEF Tennis Events al circolo Tennis Villa Carpena affronterà il francese Jules Okala. L’analisi di Seppi – “Sono contento di essere ad un altro torneo […] LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Arrivano 4 casi di coronavirus. Si cancellano dal torneo

    Denis Istomin nella foto

    Brutte notizie: alcuni tennisti sono stati esclusi questa domenica dalle qualificazione del Roland Garros dopo il test positivo per il covid-19 effettuato a Parigi. Il quotidiano spagnolo “Marca” propone alcuni nomi: Denis Istomin, Bernabé Zapata, Pedja Kristin ed Ernesto Escobedo, che, di fatto, si sono cancellati dalle qualificazione questa domenica alcune ore prima del sorteggio.

    Più di 200 giocatori giocheranno questa settimana le qualificazioni a Parigi, un numero ingombrante che potrebbe prevedere nuovi casi di Covid nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Ritorna il Pubblico a Roma: Oggi è un giorno di festa per chi ama il tennis

    Ritorna il Pubblico: Oggi è un giorno di festa per chi ama il tennis

    Il rumore della folla è tornato questa domenica nell’élite del tennis mondiale, con 1000 persone a sessione che sono potute entrare sul Campo Centrale del torneo di Roma per seguire le semifinali del torneo italico.

    Lo scenario è ancora lontano dalla normalità, ma il rumore degli applausi e le grida di incoraggiamento ai tennisti sono suoni che ci mancavano. LEGGI TUTTO

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    Open Court: IBI20, un torneo ricco di sorprese (di Marco Mazzoni)

    Sorprendenti. Questo l’aggettivo più calzante per gli IBI20, oggi arrivati alle semifinali. Alla vigilia la sensazione che potesse essere un torneo diverso dal “solito”, con i “soliti” sempre in fondo, aleggiava nell’aria. Il 2020 non è un annata qualunque, il nostro amato tennis alla fine è parte del nostro vivere, scorre con i problemi e le situazioni che affrontiamo ogni giorno. Il maledetto lockdown, l’impossibilità a viaggiare, la difficoltà nell’allenarsi e competere hanno prodotto una spallata allo status quo. Finora abbiamo avuto una finale Slam a NYC tutta nuova, ed un nuovissimo campione. Che possa succedere anche a Roma? C’è una discreta probabilità, anche se l’unico campione rimasto in gara è il “cannibale” Djokovic, pronto a vincere ancora un Masters 1000, ancora Roma, e riprendersi quella prima pagina gettata al vento con quella pallata gettata maldestramente… Tuttavia una vittoria del “Djoker” non è così scontata.
    Novak ha faticato tanto in questo torneo, quasi mai è riuscito a trovare il picco di prestazione e soprattutto mantenerlo. Krajinovic è un buonissimo giocatore, nel loro incontro Filip è riuscito a metterlo sotto con il suo tennis preciso e geometrico. Ieri altra prestazione così così per il n.1: contro Koepfer ha mostrato dei vuoti clamorosi, amplificati dalla forma irreale del tedesco, tosto all’inverosimile e bravissimo ad azzeccare una settimana che, chissà, gli cambierà la carriera. La ragione dice che Djokovic possa solo crescere. Magari finora ha giocato sempre col freno a mano tirato, tantissime volte in carriera è entrato nei tornei con una condizione incerta per poi… BOOM…! alza il livello in un attimo e diventa ingiocabile. La sensazione (visto anche dal campo) è quello di un atleta ben preparato ma coi nervi scoperti. Basta un nonnulla per farlo esplodere o implodere, a seconda di come la vediamo. Come se la rabbia esternata in modo scomposto a US Open covasse da tempo e non riuscisse a trovare una via d’uscita. Una furia, una mancanza di serenità che al primo momento di tensione agonistica gli si rivolta contro, lo trascina in una palude infida ed esterna la parte peggiore di lui. È evidente che il 2020 (eccetto l’inizio di stagione perfetto) non sia andato esattamente bene sul piano personale, e questo forse adesso gli sta presentando il conto anche in campo. Vedremo oggi come andrà. Contro Ruud è favorito. Forse il rampante norvegese non ha le armi per stroncarlo; forse il ritmo arrotato perfezionato alla Rafa Nadal Academy può metterlo sotto stress, e chissà… Tra qualche ora sapremo. Ruud è uscito benissimo dalla vittoria su Berrettini, ultimo azzurro in gara dopo un torneo a fortissime tinte nazionali. Resterà nella memoria anche come il torneo di Musetti, dei record degli azzurri, e purtroppo anche come quello di una chance sprecata per Matteo… Non era facile la partita, ma trovare nei quarti di Roma un avversario “migliore” di Ruud non capiterà spesso.

    Parte bassa, semifinale totalmente imprevista ma assolutamente intrigante. Schwartzman ieri ha CAMMINATO SULLE ACQUE. Ho avuto la fortuna di vedermela tutta sul Centrale insieme ad altre 40 persone (contate una x una…). Un Nadal non così malvagio è stato sconfitto sul piano del gioco e della spinta da un piccoletto con il motorino nelle gambe, la dinamite nel braccio ed un cuore immenso. Diego non mai tremato, nemmeno quando ha perso due volte il servizio nel secondo set, imponendo subito il contro break. Ha giocato la partita perfetta. Ha sfidato la potenza del diritto di Rafa per poi girare col rovescio sull’angolo aperto. Ha risposto con una continuità e lunghezza degna del miglior Djokovic. Ha retto l’impatto del “Rey” con una solidità mentale e fisica irreale. Nadal alla fine ha reso merito all’argentino ma è stato molto, troppo critico con se stesso. L’unico appunto che gli si può fare è quello di non aver ricavato granché con la prima di servizio, e di esser stato un po’ corto nel palleggio nel primo set. Ma i meriti di super-Diego sono stati nettamente superiori ai demeriti di Rafa. Infatti vorrei sottolineare un momento che forse in tv non si è visto: subito dopo il match point, tutto il clan Nadal (soprattutto il padre Sebastian, seduto vicino alla panchine dell’argentino) si è letteralmente alzato in piedi ad applaudire Schwartzman, dando il giusto tributo ad una prestazione mostruosa. Se quella di ieri è stata solo la 40esima partita su terra persa da Nadal sulla terra (dal 2002, INCREDIBILE!), beh, vuol dire che l’impresa resterà negli annali. Cosa aspettarsi allora oggi da Diego? Non facile saperlo. Come avrà dormito? Come avrà metabolizzato questa partita? Come sarà a livello fisico oltre che mentale dopo cotanto sforzo? Lo sapremo solo oggi. Da un lato potrebbe esser ancor più galvanizzato; dall’altro potrebbe esser un filo scarico, e… di fronte avrà un altro talento mancino in grandissima forma fisica e tecnica: Denis “Showtime” Shapovalov.
    Il canadese ieri su Pietrangeli ha domato per la prima volta Dimitrov in una partita ad altissimo contenuto tecnico. Ha giocato pure bene Grigor, ma la strapotenza nella spinta e la quantità di soluzioni di Denis ha prevalso. Nei momenti in cui Shapovalov serve bene è stato incontenibile. Clamorosa la sua facilità di accelerare, anche spingendo palle senza peso o molto basse. Ho visto tutta la partita nella “beata solitudine” di un Pietrangeli vuoto. È stato uno spettacolo alto dal punto di vista tecnico. Un privilegio esser lì ad ammirare la bellezza di un tennis ricco di talento ed adrenalina, e la crescita di un giovane può far “saltare il banco”. Denis è sempre un tennista umorale, un po’ instabile, ma se entra “in the zone” diventa ingestibile. Shapo ha trovato ritmo con la prima e con la risposta, questo è il termometro del suo tennis. Quando i colpi di inizio gioco vanno, significa che c’è con la testa e allora son dolori… Anche sul rosso, perché può gestire benissimo i tempi di gioco e entrare sulla palla sia a tutta che arrotando sui top spin ricevuti. Misteriosa la sua abilità nel palleggiare con buona rotazione e cambiare in un attimo spingendo una pallata secca, piena, velocissima. Ieri sera Denis ha prodotto una serie di vincenti straordinaria. Che match sarà oggi contro Schwartzman? Intanto sarà una prima volta. È un contrasto di stile totale, quindi gli ingredienti per una bellissima partita ci sono tutti. La speranza è che Diego non sia troppo stanco/scarico, e che Denis non avverta troppo la pressione dell’evento. Fare un pronostico è impossibile, ma una cosa è certa: se entrambi giocheranno bene, sarà il tennis a vincere.Buone semifinali a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO