More stories

  • in

    Novak Djokovic parla della questione GOAT e dei suoi obiettivi finali della carriera: ” Il mio più grande obiettivo è continuare ad accumulare settimane come numero uno al mondo”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il tennista serbo e numero uno al mondo Novak Djokovic ha rilasciato un’intervista a SportKlub dove ha affrontato la questione del GOAT e svelato uno dei suoi obiettivi principali.
    “Storicamente, i Grandi Slam sono i tornei più importanti del nostro sport. È come vincere un campionato del mondo, ma nel tennis abbiamo quattro opportunità durante l’anno. Sono settimane molto dure a tutti i livelli (…) Tutto questo è ciò che rende questi eventi così speciali e importanti per il tennis ”, rivela.

    Nole parla anche degli obiettivi che ha in mente fino alla fine della sua carriera:
    “ Il mio più grande obiettivo è continuare ad accumulare settimane come numero uno al mondo in questo sport. Credo che questo sia un obiettivo importante perché ti costringe a essere al tuo livello migliore per molto tempo e non solo durante un torneo”.
    Sulla questione Goat: “Da quello che sento, le persone danno la priorità al numero di Slam e al numero di settimane trascorse come numero uno al mondo, così come le stagioni finite in quella posizione. Tra questi parametri, non so quale sceglierei come più significativo, credo siano di pari importanza ”, ha sottolineato
    Novak Djokovic ha parlato anche di altri fattori che considera importanti nella scelta del Goaat:
    “Escludendo i Grand Slam, i Masters 1000 sono gli eventi più importanti e nel 95% dei casi i migliori tennisti del mondo giocano questi tornei. Anche le finals ATP sono importanti. Questo è quello che mi viene in mente in questo momento”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gael Monfils vuole giocare fino a 40 anni: “La quarantena mi ha ucciso. Sono tornato senza fiducia e ho preso molte decisioni sbagliate”

    Gael Monfils, 34 anni e all’11° posto del ranking ATP, ha annunciato che non gareggerà più nel 2020, ed ha anche parlato del futuro della sua carriera. Il francese assicura che giocherà almeno fino alle Olimpiadi di Parigi del 2024, quando compirà 38 anni, ma ammette addirittura che potrà giocare fino ai 40 anni. “Voglio […] LEGGI TUTTO

  • in

    Olya Sharypova accusa Zverev di violenza domestica, Sasha “non è vero”

    Giornate a dir poco turbolente per il top10 tedesco Alexander “Sasha” Zverev. Dopo la rivelazione della prossima paternità con la ex fidanzata Brenda Patea, un’altra “fiamma” di Zverev esce allo scoperto, stavolta con accuse molto gravi. Olya Sharypova (a fianco di Sasha per quasi due anni, trascorsi in un tira e molla discretamente turbolento) ha […] LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz chiude la stagione 2020 e parla del match perso con Giustino: ” ci sono incontri che controllo e che finiscono poi per sfuggirmi”

    138 ATP – Best: 136 – Carlos Alcaraz ESP, 2003.05.05

    Carlos Alcaraz non ha giocato al massimo al Challenger di Marbella in Spagna dove è stato battuto dal nostro Lorenzo Giustino al primo turno.
    “Devo continuare a lavorare su queste cose, ci sono incontri che controllo e che finiscono poi per sfuggirmi. Tuttavia, questa è una cosa che non mi preoccupa. Sono consapevole che queste partite mi faranno aumentare l’esperienza”.

    Lo spagnolo fa il punto della situazione su questa stagione:
    “E’ stata una stagione positiva e penso che potrò prendere dei buoni spunti su tutto quello che abbiamo fatto quest’anno. Ora devo prepararmi bene per poter disputare una buona stagione nel 2021”. LEGGI TUTTO

  • in

    Djokovic n.1 a fine 2020, è il più “vecchio” di sempre

    Novak Djokovic, n.1 ATP

    Novak Djokovic continua ad inanellare record assoluti. L’attuale n.1 del ranking ATP, con i punti conquistati nel torneo di Vienna in corso questa settimana, si è messo al riparo da brutte sorprese, assicurandosi matematicamente n.1 a fine 2020. Uguaglia il record di Pete Sampras, 6 volte n.1 di fine anno, ma l’impresa dell’americano fu ancor più impressionante poiché le sue sei stagioni da leader furono consecutive.

    Il n.1 a fine 2020 permette al serbo di marcare un altro primato assoluto: è migliore in classifica a fine stagione “più vecchio” di sempre. Ecco una classifica (valida dal 1973, da quando il ranking è calcolato al computer):
    Djokovic 2020 – 33 anni e 7 mesi
    Nadal 2019 – 33 anni e 6 mesi
    Djokovic 2018 – 31 anni e 7 mesi
    Nadal 2017 – 31 anni e 6 mesi
    Lendl 1989 – 29 anni e 9 mesi
    Agassi 1999 – 29 anni e 8 mesi
    Murray 2016 – 29 anni e 7 mesi
    Federer 2009 – 28 anni e 4 mesi

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Anna Chakvetadze ricorda una rapina subita ne 2007 nel miglior momento della sua carriera : “Avevo 20 anni e quella notte pensavo fosse arrivata la fine della mia vita”

    Anna Chakvetadze nella foto

    Anna Chakvetadze semifinalista agli US Open nel 2007 ricorda i momenti di panico vissuti durante una rapina in casa sua:
    “Pensavo che il 17 dicembre 2007 sarebbe stata l’ultima notte della mia vita. Avevo 20 anni quando è successo tutto. Ho pensato che sarei morta molto giovane. Ho finito la stagione 2007 al sesto posto, è stato un anno magico. Un mese prima della rapina ho raggiunto le semifinali alle finals WTA nello stesso gruppo di Serena Williams, Justine Henin e Jelena Jankovic (…) Sono arrivata dal Belgio con mio padre e mia madre e c’era in casa anche mio fratello. Ero esausta e sono andata a dormire. Poi, alle 3 del mattino, sono stata svegliata. C’erano cinque persone enormi in casa mia. Ero sdraiata, non riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo. Indossavano maschere e vestiti scuri”.

    Chakvetadze ricorda quello che ha sentito quella notte:
    “Ho sentito un urlo in un’altra stanza. Sapevo che era da parte di mio padre. La mia reazione è stata quella di andare nel panico. Ad essere sincera, devo dire che pensavo che quelli sarebbero stati i miei ultimi momenti. Ero molto turbata. Avevo 20 anni e quella notte pensavo fosse arrivata la fine della mia vita” – dichiara la russa alla Voce del Tennis. LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner: ” Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    In un’intervista al quotidiano La Stampa concessa a Stefano Semeraro, Jannik Sinner ha parlato del suo percorso e delle motivazioni che lo spingono ogni giorno a lavorare duramente.
    “Ragiono sul biennio: deve giocare 150 match importanti, 70 circa a stagione, passando da sconfitte cocenti e momenti brutti, che saranno più importanti di quelli belli” .Sono diverso dopo la sfida con Nadal? Quella contro Rafa sulla terra battuta è stata una grande sfida, ho giocato bene nel primo e nel secondo set, nel terzo Rafa ha spinto di più. Ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui.”
    “Sono andato in campo con l’atteggiamento giusto. Ma sono sempre lo stesso. E non ho paura di giocare contro nessuno. Se una cosa in campo mi dà fastidio, lo dicevo prima e lo dico adesso.Ma è vero che oggi mi trattano in maniera diversa. Ma la gente cosa sa di me? Mi osserva quando entro in campo, concentrato al massimo, e pensa: ‘questo è uno chiuso’ . Invece chi mi conosce fuori dal campo sa che sono aperto, che parlo di tutto con tutti.In campo me ne sto zitto, ma le assicuro che so divertirmi un casino, perché ci vuole anche quello” .

    “Che dicano pure quello che pensano, tanto non ci bado. Per uno valgo i primi 10, per l’altro non arriverò mai. Non ascolto nessuno dei due. Guardi, la cosa migliore che ho non sono i colpi. Anzi, se parliamo di quelli, non credo di avere tanto talento.Il mio vero talento è un altro, e lo devo alla mia famiglia, che mi ha trasmesso il rispetto per il lavoro, e insegnato a dare sempre il massimo. Per questo ogni volta che vado in campo, non importa contro chi, penso sempre: ‘lo con questo ci vinco’.
    “Non mi sciolgo mai, non lascio mai un punto. Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo” . LEGGI TUTTO

  • in

    Esquire dedica il numero di novembre a Musetti, “non aprirò mai un profilo TikTok”

    L’astro nascente del tennis azzurro Lorenzo Musetti ha attirato l’attenzione del magazine Esquire (storica rivista fondata negli USA negli anni ’30, leader nel raccontare storie di moda, uomini e tendenze), che gli ha dedicato il servizio principale del numero di novembre, inclusa la copertina. All’interno troviamo un bel reportage fotografico, con Lorenzo che posa con […] LEGGI TUTTO