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    Dominic Thiem aggiorna i suoi tifosi dopo i problemi avuti al piede e a pochi giorni dalle Finals di Londra

    L’austriaco Dominic Thiem ha deciso di non andare a Parigi-Bercy dopo essersi infortunato al piede durante la sua partecipazione al torneo di Vienna. In una pubblicazione sul suo sito web, il recente vincitore degli US Open ha aggiornato i suoi tifosi di come si sta preparando all’importante evento che si terrà tra pochi giorni: le […] LEGGI TUTTO

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    Ion Tiriac sta valutando lo spostamento del Masters 1000 di Madrid a Berlino

    Ion Tiriac

    Dalla Romania arriva una notizia che potrebbe significare un cambiamento importante nel calendario ATP dal 2022. Secondo il media rumeno ProSport, Ion Tiriac, vulcanico proprietario del Masters 1000 di Madrid, sta lavorando per spostare il suo torneo in Germania, a Berlino.
    Secondo il magazine rumeno, martedì scorso Ion Tiriac ha avuto un incontro con Michael Muller, sindaco di Berlino, per negoziare lo spostamento del torneo iberico dalla capitale spagnola a quella tedesca. L’ex tennista rumeno, oggi manager di successo in molti settori (e uno degli uomini più ricchi e potenti del suo paese) ha organizzato l’incontro presso il municipio di Berlino grazie alla mediazione di Emil Hurezeanu, ambasciatore rumeno presso la capitale tedesca. Pare che Berlino stia spingendo molto sugli eventi sportivi, cercando nuove opportunità per imporsi nel calendario internazionale, e quindi sia molto interessata a “strappare” il prestigioso slot nel calendario ATP, approfittando dell’ottimo momento per il tennis in Germania. Infatti negli ultimi anni l’interesse per il tennis è salito notevolmente, oggi trainato soprattutto da Sasha Zverev, il campione che ai tedeschi mancava da tempo.

    Per colpa della pandemia il 1000 di Madrid nel 2020 non si è svolto, come non si disputerà nemmeno le fase finale della Davis presso la Casa Magica madrilena.
    La notizia è interessante perché il contratto di Madrid per il torneo Masters 1000 scadrà il prossimo anno, quindi è il momento ideale per valutare un cambio di sede. Tiriac ha sempre avuto moltissimi interessi in Germania, fin da quando divenne manager di un giovanissimo Boris Becker.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Andujar chiude la stagione 2020 per colpa della pubalgia

    Pablo Andujar nella foto

    Il tennista spagnolo Pablo Andújar ha annunciato attraverso i social network che la sua stagione è terminata. Il tennista nato a Cuenca ha dichiarato che dopo aver fatto una risonanza magnetica, i medici hanno rilevato una pubalgia che lo terrà lontano dai campi per circa un mese. Andújar mette così fine ad una stagione in cui è attualmente al 57° posto.

    Dopo questo periodo di riposo, lo spagnolo inizierà a prepararsi per gli Australian Open che inizieranno, se non ci saranno eventi imprevisti, il 18 gennaio 2021. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer: “Ritorno al lavoro”

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer, 39 anni, non gareggia ufficialmente dalla fine di gennaio e finalmente sembra quasi pronto a tornare alle competizioni, dopo due operazioni al ginocchio destro, il cui recupero ha richiesto molto più tempo di quanto avrebbe voluto. Anche se la sua classifica non ha risentito molto dell’infortunio – a causa della pandemia – lo svizzero ha perso quasi un anno di competizioni e desidera ora dare il meglio di sé già a gennaio, per giocare l’edizione 2021 degli Australian Open.

    “Ritorno al lavoro”, si legge nella pubblicazione di Federer sui social media, dove lo svizzero si sta allenando su un campo veloce e all’aperto. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal fiducioso per le Finals ATP: “Questi incontri di Parigi mi hanno aiutato”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal è stato eliminato ieri nelle semifinali dell’ATP Masters 1000 di Parigi, dal tedesco Alexander Zverev, ma non si scoraggia alla vigilia di un obiettivo ancora più grande, che è il tentativo di vincere le Finals ATP di Londra per la prima volta in carriera. Il 34enne spagnolo confida che i quattro incontri tenutisi a Parigi, anche se non ha giocato bene, siano importanti per aumentare le sue possibilità di successo.

    “Non è stato un brutto torneo per me. Ho passato molte ore in campo e questi quattro incontri sono importanti per me e mi hanno aiutato. Ho bisogno di tempo per abituarmi ai campi veloci indoor. Certo che volevo vincere, ma sapevo già che sarebbe stato difficile”, ha confessato in conferenza stampa dopo la semifinale.
    Il 34enne spagnolo indica ciò che deve migliorare per la O2 Arena. “Devo migliorare dalla parte del rovescio. Sento che potrei perderlo da un momento all’altro. E’ fondamentale migliorare da quella parte del campo per aumentare le mie possibilità di vincere a Londra”.
    Nadal, ricordiamo, non ha mai vinto le Finals ATP ma ha raggiunto la finale due volte, nel 2010 (perse con Roger Federer) e nel 2013 (con Novak Djokovic). LEGGI TUTTO

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    Francesca Schiavone: “Mi sento sola. Ma dopo il cancro sono rinata”

    Francesca Schiavone – Luca Casadei_OneMoreTime Podcast

    La più grande tennista italiana di tutti i tempi, Francesca Schiavone, è la protagonista del quarto episodio di One More Time, il podcast di Luca Casadei dedicato alla rinascita. Durante la chiacchierata con Casadei, la prima tennista azzurra nella storia ad aver vinto un torneo del Grande Slam racconta la partita più difficile della sua vita, quella contro il cancro, oltre a ripercorrere le varie tappe della sua carriera e le sue origini.
    Nella puntata ricorda gli inizi a 10 anni e il supporto della propria famiglia, fino al coronamento del sogno di una vita, la conquista del Roland Garros. Una carriera eccezionale, che però ha avuto anche alcune ombre: la pressione, le delusioni e la solitudine, perché, come scritto da Andre Agassi nel suo libro “Open”, il tennis è lo sport che ti fa sentire più solo in assoluto. Francesca Schiavone ha raccontato a Luca il suo momento di massima solitudine: «È stato quando ho perso il torneo di Wimbledon al primo turno nel 2010, lì sono crollate molte aspettative. La solitudine per noi tennisti c’è sempre, io la sento anche oggi. Mi sento assolutamente sola. È uno sport che non ti consente di coltivare amicizie facilmente. Quello che diceva Agassi nel suo libro è vero, io tutt’ora mi sento molto sola e piango». Dopo una carriera magnifica e diversi titoli arrivano il ritiro e una “nuova” Francesca, ancora in cerca di un cammino definitivo: «Sono stata molto fortunata nella mia vita perché ho sempre saputo in che direzione andare, avevo un sogno. Oggi invece mi alzo e non ho un sogno grandissimo nel mio cuore, quindi è tutto molto più complicato. Capisco perché le persone possano iniziare a bere, a fumare, a crearsi dipendenze per non pensare ad altro». Ma Francesca Schiavone ha già dimostrato di avere il carattere per superare qualsiasi sfida, come quella più dura di tutte: il tumore scoperto dopo il ritiro. «Facevo fatica a giocare a tennis e pensavo fosse l’età, invece era qualcos’altro. Ero anche dimagrita molto, ma nel complesso stavo bene. Poi un giorno ho scoperto questo linfonodo nel collo e sono andata dal dottore, scoprendo questa malattia. Quando te lo dicono ti crolla il mondo addosso, è tutto incerto e “scuro”, pensi di aver perso tutto. Mi sento di dire tre cose a chi si trova in questa situazione: la prima è di circondarsi di persone che vi amano, la seconda è che siamo più forti di quello che crediamo; quando pensiamo di non potercela fare, abbiamo sempre quei cinque minuti o quella palla in più da giocare, quella possibilità a cui nemmeno pensiamo. Ultima cosa: trovate qualcosa che vi dia motivazione, che vi stimoli ad alzarvi tutti i giorni per lottare». E poi la vittoria: « È stata la lotta più dura in assoluto che ho affrontato, e la cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. Quando me lo hanno detto pochi giorni fa sono esplosa dalla felicità. Ora sono pronta ad affrontare nuovi progetti. Con la mia compagna abbiamo cercato un localino a Milano e adesso, dopo aver trovato un posto, lo abbiamo fatto diventare un piccolo bistrot. Questo mi ha dato tantissime energie e motivazioni». Insomma, Francesca oggi è più forte di Francesca Schiavone.

    Il suo interlocutore, colui che ha dialogato con lei con genuina empatia, è Luca Casadei: in passato manager di noti personaggi televisivi, oggi CEO e Founder di WSC, fucina di talenti web-nativi. Il progetto di One More Time, da lui stesso ideato e prodotto, nasce proprio dai suoi trascorsi professionali quando, in 20 anni passati a rappresentare un ampio parterre di volti noti della TV, si è trovato in tante occasioni davanti ai volti sconfitti di coloro che hanno dovuto pagare un conto fin troppo salato per un successo il più delle volte rivelatosi effimero. Persone vere, spesso all’ombra ognuno del proprio personaggio, raccontano a Luca come all’apice della notorietà hanno dovuto affrontare discese ripide e pericolose, fino a toccare il fondo, e come poi siano riuscite a riemergere grazie all’energia presa da ben altri valori . LEGGI TUTTO