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    Il record negativo di Nadal al Masters

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Nel 2020 Rafa Nadal ha giocato pochissimo, ma è riuscito ugualmente a stabilire nuovi record straordinari, come il ventesimo Slam, le settimane in top10 e altri ancora. Tuttavia, con il Masters di Londra al via oggi, Rafa segna un record negativo proprio nella kermesse di fine anno.
    Infatti il campione iberico vanta il peggior rapporto tra qualificazioni alle ATP Finals e vittorie, nessuna. A differenza dei suoi grandi rivali Federer (6 vittorie) e Djokovic (5 titoli), non ha mai vinto le ATP Finals, ottenendo ben 16 pass per parteciparvi. Anche Jimmy Connors ha raggiunto 16 qualificazioni, ma ha vinto una edizione.

    In realtà quella 2020 è “solo” la decima partecipazione di Rafa, ha saltato diverse edizioni pur essendosi qualificato. Con nove partecipazioni e nessun titolo, resta ugualmente il numero più alto di presenze senza un successo finale.
    Federer vanta il maggior numero di qualificazioni, 18 (6 vittorie finali); seguono Nadal (16, zero titoli) e Connors (16, 1 titolo). A 15 qualificazioni (e 1 coppa) Agassi, quindi Djokovic con 13 pass (5 coppe) insieme a Lendl (13 e cinque titoli).
    Che il 2020 sia l’anno buono per Rafa? LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner dopo il successo a Sofia: “Ringrazio il mio team, che mi sta supportando in tutto e per tutto, dentro e fuori dal campo. Non fermatevi mai, c’e’ ancora una lunga strada davanti”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner “Ringrazio il mio team, che mi sta supportando in tutto e per tutto, dentro e fuori dal campo. Non fermatevi mai, c’e’ ancora una lunga strada davanti. Ma sono veramente contento di essere qui con voi, di condividere con voi tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme.”
    “Ringrazio anche tutte le persone che hanno fatto sì che questo torneo si potesse giocare e grazie anche al pubblico, spero di tornare qui anche l’anno prossimo. So che in questo momento è dura per te, ma ti auguro di riuscire presto a conquistare il primo titolo ATP, un traguardo che sicuramente meriti”.
    I 68 successi italiani nel circuito ATP:
    1971- A.Panatta (Senigallia)
    1973 – A.Panatta (Bournemouth)
    1974 – A.Panatta (Firenze)
    1975 – A.Panatta (Kitzbuhel, Stoccolma), Bertolucci (Firenze)

    1976 – Bertolucci (Barcellona, Firenze), A. Panatta (Roma, Roland Garros), Zugarelli (Bastad), Barazzutti (Nizza)
    1977 – Barazzutti (Bastad, Parigi indoor, Charlotte), Bertolucci (Firenze, Amburgo, Berlino), A.Panatta (Houston)
    1978 – A.Panatta (Tokyo)
    1980 – A.Panatta (Firenze), Barazzutti (Cairo)
    1981 – Ocleppo (Linz)
    1984 – Cancellotti (Firenze, Palermo)
    1985 – C.Panatta (Bari)
    1986 – Cane’ (Bordeaux), Colombo (S.Vincent)
    1987 – Pistolesi (Bari)
    1988 – Narducci (Firenze)
    1989 – Cane’ (Bastad)
    1991 – Camporese (Rotterdam), Cane’ (Bologna), Pozzi (Brisbane)
    1992 – Camporese (Milano), Pescosolido (Scottsdale)
    1993 – Pescosolido (Tel Aviv)
    1994 – Furlan (San Jose’, Casablanca)
    1998 – Gaudenzi (Casablanca)
    2001 – Gaudenzi (St. Polten, Bastad)
    2002 – Sanguinetti (Milano, Delray Beach)
    2004 – Volandri (St. Polten)
    2006 – Bracciali (Casablanca), Volandri (Palermo)
    2011 – Seppi (Eastbourne)
    2012 – Seppi (Belgrado, Mosca)
    2013 – Fognini (Stoccarda, Amburgo)
    2014 – Fognini (Vina del Mar)
    2016 – Lorenzi (Kitzbuhel), Fognini (Umago)
    2017 – Fognini (Gstaad)
    2018 – Fognini (San Paolo, Bastad, Los Cabos), Cecchinato (Budapest, Umago), Berrettini (Gstaad)
    2019 – Cecchinato (Buenos Aires), Fognini (Montecarlo), Berrettini (Budapest, Stoccarda), Sonego (Antalya)
    2020 – Sinner (Sofia) LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: Sinner suona la sua prima sinfonia. Sconfigge Pospisil al tiebreak decisivo e vince il suo primo torneo ATP

    Jannik Sinner

    La cronaca del match (commento in arrivo)
    Sinner inizia la primissima finale ATP alla risposta. Proprio la risposta di Jannik sarà la chiave del match, perché Pospisil ha nel servizio la sua arma, un colpo potenzialmente devastante (come lo è stato in semifinale ieri). Il canadese non sfonda con la prima, l’azzurro risponde e le lacune di controllo col dritto di Vasek vengono immediatamente a galla. Sinner muove il rivale, Pospisil sparacchia in rete un altro diritto, è già 15-40, due break point per Jannik. Trova finalmente un grande servizio esterno sulla prima; un Ace esterno sulla seconda. Ecco perché Pospisil è un tennista pericoloso: può farti il punto diretto senza lasciarti giocare. Ottiene una terza palla break Jannik, sfruttando un approccio errato di Vasek, e stavolta la prima non lo aiuta… Si scambia, sbaglia per primo l’azzurro, occasione sprecata. A fatica, Pospisil muove lo score, 1-0. Jannik serve, in sicurezza piazza una prima solida e pressa da centro del campo, guadagnando spazio e portando Vasek all’errore. Il diritto sembra già in ritmo, come la fiammata inside out che gli vale il punto dell’1 pari. Pospisil intuisce che Sinner risponde bene sulle prime violente, trovando un ottimo timing di impatto, quindi cerca di variare molto, ma la percentuale cala. E il diritto gli scappa via. Anche il terzo game è complesso, Sinner si difende con drive lunghissimi e precisi, Pospisil è il primo a sbagliare. Quarta palla break da inizio partita, e ancora niente prima per Vasek… Ecco il BREAK! Risposta perfetta di rovescio, si gira sul diritto e martella, martella, spinge, fino a mandare Pospisil sui teloni. 2-1 e servizio per l’azzurro, è il primo strappo del match. Sul 30 pari, Sinner commette un sanguinoso doppio fallo, palla del contro break per il canadese. Rischia troppo alla risposta Vasek, non impatta pulito col rovescio, la palla vola via. Segue un Ace di Jannik e un diritto potente, consolida il vantaggio l’azzurro, 3-1 avanti. Dopo la scossa, il set avanza spedito, seguendo i turni di servizio. Pospisil serve bene, ma anche la risposta di Sinner c’è, quando il rivale non trova una prima ingestibile. Dopo 32 minuti lo score segna 4-3 per l’azzurro. Nell’ottavo game si arriva ai vantaggi, per colpa di un paio di errori di Jannik. Non suona l’allarme: Sinner con i piedi sulle riga di fondo disegna il campo prima con un’accelerazione di diritto e quindi un cross di rovescio che manda “in bambola” Vasek, costretto a rigiocare una difesa troppo docile. 5-3 Sinner, ad un passo dal primo set. Pospisil trova un ottimo game al servizio, con un paio di esecuzione di volo di grande qualità, resta in scia sotto 4-5. Sinner serve per il primo set. Non avverte alcuna pressione l’altoatesino: due ottime prime, uno scambio ben gestito, e 40-0, tre set point. ACE! Che classe per chiudere il set, 6-4. Un parziale dominato: molto sicuro in tutti i colpi, qualche up and down con la prima e col diritto, ma la sua mobilità felina e la qualità in risposta hanno fatto la differenza. Troppo più solido, completo, continuo.

    Secondo set, ancora Pospisil alla battuta. E subito il canadese va sotto pressione. Jannik risponde, gli toglie sicurezza, tanto che sul 30 pari affronta quasi con timore il passante violento dell’azzurro, tanto che la volée scappa via. Palla break immediata, e il BREAK arriva! Risposta di Sinner, entra col diritto e chiude. Potente, preciso. Letale. 1-0 Sinner. Pospisil deve disperatamente trovare un grande game in risposta. Lo aiuta improvvisamente l’azzurro, due errori davvero non forzati, tra cui un rovescio giocato a mezza rete, assai lento nell’uscita dal servizio. 0-40, tre palle del contro break. Male adesso Jannik, forza un colpo di scambio largo e perde il servizio per la prima volta nel match. 1 pari, tutto da rifare. Vasek sente che è il momento di spingere, di prendere campo e farsi sentire per insinuare dubbi nel rivale. 8 punti di fila per Pospisil, ora avanti 2-1. Sinner è bravo a fare un reset: stop agli errori, prime in campo e con quattro spallate tiene un solido game al servizio, è il messaggio che serviva, per arginare subito lo scatto del rivale. 2 pari. Sesto game, l’azzurro è al servizio, ed esce male dal servizio… forza per un paio di volte il primo colpo dopo aver servito, in cattivo equilibrio (cosa per lui anomala), sbagliando. 15-30. Ancora lo stesso errore gli costa un delicato 15-40. Ne approfitta Pospisil: risponde sui piedi dell’azzurro, che sparacchia malamente in rete col rovescio. Quattro errori di fila, quattro palle non controllare all’uscita del servizio gli costano il secondo break del set. Ora è il canadese avanti 4-2, e forte del vantaggio trova un solido game con la prima. 5-2 Pospisil. Sinner ritrova compattezza, resta in scia portandosi 3-5, ma Vasek può chiudere il parziale al servizio. E che servizio… un Ace al centro lo porta 40-0, tre set point. Ancora Ace. 6-3 Pospisil, bravo a capitalizzare la pausa dell’azzurro e mettere la freccia nel set.
    Terzo set, stavolta scatta Sinner al servizio. Pospisil è molto aggressivo, Jannik ha perso un po’ di sicurezza. Un paio di errori da fondo campo, in scambio, gli costano un 15-40 molto pericoloso. Cancella la prima palla break vincendo un lungo scambio; una prima solida “in pancia” al rivale annulla la seconda. Urla Jannik dopo aver piazzato finalmente una gran prima esterna. Si salva l’azzurro, a fatica scatta avanti 1-0 nel set. Più sciolto Pospisil, che nonostante un doppio fallo tiene in sicurezza il proprio game di servizio. Nel terzo game arriva il punto più bello del match: comanda Vasek, si difende Jannik che, chiamato a rete, sgomma fino a toccare di rovescio vincente lungo linea, grande scambio! Una ricorsa che paga, commettendo un doppio fallo che lo porta 15-30. Si salva con un rovescio cross strepitoso, veloce e strettissimo. Mostra il pugno Sinner, come se cercasse una reazione emotiva alle incertezze degli ultimi game. Con un altro grande rovescio sale 2-1. Il servizio torna dominante in questa fase del set, si avanza spediti con scambi brevi, eccetto il capolavoro di Jannik (una giravolta in recupero retrocedendo, che diventa un diritto passante vincente) che gli vale il punto del 3-2. Sinner supera indenne anche il “fatidico” settimo game, sembra aver ritrovato scioltezza nelle esecuzioni, arrivando in anticipo sulla palla. 4-3 avanti l’azzurro, ci si avvia al fotofinish. Nono game: Pospisil beneficia di un doppio fallo di Jannik, e trova un passante cross che punisce un attacco un po’ morbido dell’azzurro. 15-30. Altissima pressione, il pubblico si fa sentire. Sinner prende “il toro per le corna”, trova un paio di belle prime, aggredisce col diritto cross e si cava dal buco. 5-4 Sinner, bravissimo a gestire la pressione. Ora sarà Vasek sotto massima pressione, al servizio per allungare il match. Jannik non approfitta di qualche piccola chance (come lo 0-15 iniziale), lo score segna 5 pari. Molto sicuro Sinner nell’undicesimo game, comanda dal fondo, serve bene e si porta avanti 6-5. Sinner mette pressione alla risposta, si porta 30 pari, e due punti dal match. Grande coraggio Vasek, si butta avanti e trova una volee perfetta. Un attacco preciso del canadese porta i due al “Decider”: TIEBREAK decisivo.
    1-0 Sinner, scambio violento sul cross di diritto, Jannik è più tosto. Servizio e diritto al volo di Vasek, bravo. 1 pari. Prima al centro, imprendibile. 2-1 Pospisil. Rovescione in salto di Jannik, per un cross micidiale. 2 pari. Che equilibrio! Prima solida, Pospisil non controlla. 3-2 Sinner. Niente prima per Vasek, GRANDE risposta, un rovescio di Jannik che muore sui piedi del canadese. Mini-break, 4-2 avanti Sinner. Servizio e diritto al volo a chiudere, ottimo Vasek. 4-3 Sinner, ora serve l’azzurro. Niente prima… lungaaaaa la risposta di Pospisil, un piccolo regalo. 5-3 Sinner. Diritto PODEROSO di Jannik, a chiudere una progressione micidiale. 6-3 Sinner, 3 MATCH POINT Sinner !!! Niente prima di Pospisil… lungo il rovescio, GAME SET MATCH SINNER !!!! Primo titolo ATP per l’azzurro. Il primo di tanti. Applausi a Jannik Sinner, a Riccardo Piattie tutto il suo team, Massimo Sartori e chi ha lavorato per regalare al tennis italiano un vero campione. Non è solo il record di azzurro più giovane a vincere un titolo ATP. E’ la conferma che Jannik c’è, e ci regalerà tanto tennis di qualità, e vittorie, in futuro.
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Jannik Sinner
    6
    3
    7

    Vasek Pospisil
    4
    6
    6

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    Tiebreak

    0*-0
    1-0*
    1-1*
    1*-2
    2*-2
    3-2*
    4-2*
    4*-3
    5*-3
    6-3*

    6-6 → 7-6

    V. Pospisil

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    df
    30-30
    40-30

    6-5 → 6-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    5-5 → 6-5

    V. Pospisil

    0-15
    15-15
    30-15
    ace
    40-15
    40-30

    5-4 → 5-5

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    df
    15-30
    30-30
    40-30

    4-4 → 5-4

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    4-3 → 4-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    3-3 → 4-3

    V. Pospisil

    15-0
    ace
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    ace

    3-2 → 3-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    2-2 → 3-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    df
    30-30
    40-30

    1-1 → 2-1

    V. Pospisil

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    df

    1-0 → 1-1

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    ace

    3-5 → 3-6

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    2-5 → 3-5

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-4 → 2-5

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40

    2-3 → 2-4

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    2-2 → 2-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 2-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0

    1-1 → 1-2

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    0-40

    1-0 → 1-1

    V. Pospisil

    0-15
    df
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    5-4 → 6-4

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    5-3 → 5-4

    J. Sinner

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    40-15
    ace
    40-30
    df
    40-40
    A-40

    4-3 → 5-3

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    ace

    4-2 → 4-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    df
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    3-2 → 4-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    ace

    3-1 → 3-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    30-40
    df
    40-40
    A-40
    ace

    2-1 → 3-1

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40
    ace
    40-40
    40-A

    1-1 → 2-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    ace
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    ace

    0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios e la crisi ad inizio 2020: ” Ho anche pensato che fosse il momento di prendermi un anno sabbatico, di cercare la mia felicità altrove”

    Nick Kyrgios nella foto

    Nick Kyrgios, assente dal tennis da febbraio, negli ultimi mesi ha rilasciato una serie di interviste in cui ha scelto di stare lontano da questo sport fino a quando la pandemia continuerà a condizionare gli spostamenti tra i continenti. Il 25enne tennista ha aperto il suo cuore a “The Age” e ha ricordato i tempi in cui pensava di abbandonare questo sport.
    “Quest’anno ho consultato uno psicologo all’inizio della stagione, prima dell’ ATP Cup. Ho anche pensato che fosse il momento di prendermi un anno sabbatico, di cercare la mia felicità altrove. All’epoca non riuscivo nemmeno a vedere un campo da tennis davanti ai miei occhi, non volevo essere li. Non avevo nessuna motivazione, non sentivo che il tennis potesse farmi crescere come persona. Non mi rendeva felice, mi toglieva persino delle energie”, ha confessato l’australiano su come si è sentito all’inizio del 2020.

    Kyrgios si rammarica di aver consultato degli psicologi. “Tutto quello che mi hanno detto era sbagliato. Alla fine ne sono uscito da solo. Ci sono cose che dobbiamo fare da soli. Mi han messo in testa molte cose che non erano vere. Mi pento di averli ascoltati”.
    L’australiano ha anche detto che è stato il suo grande amico Jack Sock, ex Top ten, il suo più grande sostegno in questa fase molto complicata della sua vita. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal parla delle ATP Finals: “Girone duro ma queste sono le Finals”. e poi sul cambio della superficie ” Conoscete già la mia opinione”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal, numero due al mondo, arriva a Londra con la speranza di vincere finalmente uno dei grandi titoli che ancora mancano al suo palmares. Il 34enne spagnolo è nel Gruppo Londra 2020, insieme a Dominic Thiem (3 ° ATP), Stefanos Tsitsipas (6 °) e Andrey Rublev (8 °), e il suo primo incontro è contro il 23enne russo , uno dei tennisti piu’ in forma del momento.
    Lo spagnolo non ha dubbi che si tratti di un girone complicato e ritiene che il primo incontro (domenica, ore 21) sarà molto importante. “Rublev è il giocatore più in forma del momento e quello che ha vinto più tornei [cinque, uno in più di Djokovic]. Thiem ha avuto un anno incredibile e anche Tsitsipas ha giocato un buon tennis. È un gruppo difficile, ma cosa potevo aspettarmi ai Masters? Il primo incontro è sempre importante e devo partire bene ”.
    Nadal aveva messo in dubbio la sua partecipazione a questo torneo, ma ha spiegato la decisione di giocare. “All’inizio non sapevamo se fosse la decisione migliore competere a Parigi e Londra, ma ho finito per pensare che rimanere senza giocare tra Roland Garros e l’Australian Open fossero troppe settimane di stop. Il fatto che non abbia mai vinto né a Parigi né qui non ha nulla a che fare con la mia decisione finale di giocare. Farò normalmente la mia preseason all’Academy e poi avrò qualche settimana per adattarmi ai canpi australiani ”.

    Nonostante sia meno stanco rispetto agli altri anni, Rafa non dà per scontato che questa sia la sua migliore possibilità di vincere le Finals, dove ha già raggiunto la finale due volte. “Vedo che molte persone dicono che sono nella migliore condizione possibile rispetto al passato. Ma non sono molto d’accordo con questo. Devo iniziare a giocare e capire. Mi sento bene, ma questo primo incontro contro Rublev sarà molto importante per me ”.
    “Faccio fatica con le condizioni che cambiano in ogni torneo e questo non farà eccezione. Non credo che potrò mai vincere qui, ma spero di poterlo fare questa settimana. È una superficie su cui ho bisogno di più preparazione per essere competitivo, ma è quella su cui giochiamo ogni anno. La mia opinione su ciò che si dovrebbe fare la sapete gia. E credo che prima o poi questo torneo si giocherà anche su altre superfici. Dovrà passare però ancora un po ‘di tempo”.
    Le Finals ATP (un tempo chiamate Grand Prix Masters, ATP Tour World Championships e Tennis Masters Cup) hanno avuto 47 delle 50 edizioni su indoor – o su moquette – indoor, due hard all’aperto e una su erba, nella Città di Melbourne. LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: Jannik Sinner verrà trasmesso su Rai 2 in diretta

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    La finale del torneo ATP 250 di Sofia, che vedrà Jannik Sinner opposto al canadese Vasek Pospisil, verrà trasmessa da Rai2 sabato 14 novembre alle ore 14.

    Ricordiamo che si tratta della prima finale della carriera di Jannik Sinner in un torneo del circuito maggiore.
    Una cosa è certa chi vincerà tra Sinner o Pospisil il torneo, un nuovo tennista sarà incoronato come nuovo vincitore nel circuito mondiale (sarà il sesto debuttante del 2020). LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner dopo la finale raggiunta a Sofia: ” “Forse ho giocato il mio miglio match della settimana ma dovevo farlo perché lui è un avversario pericoloso”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner : “Forse ho giocato il mio miglio match della settimana ma dovevo farlo perché lui è un avversario pericoloso. Sono stato bravo a rimanere concentrato e calmo nei momenti importanti del match. E’ bellissimo arrivare in finale qui davanti a questi spettatori così appassionati: non ho preferenze sui chi affrontare, ma non vedo l’ora di giocare”. LEGGI TUTTO

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    Lendl: “Zverev indoor è un brutto avversario per tutti. Murray? Può smettere quando vuole”

    Ivan Lendl, ai tempi della sua collaborazione con Andy Murray

    Ivan Lendl è stato intervistato da Eurosport alla vigilia del Masters di Londra. L’ex n.1 ceco è stato uno dei tennisti di maggior successo alle ATP Finals, ma oltre al ricordo delle sue eccellenti esperienze nella kermesse di fine anno, si è focalizzato su altri temi: Zverev, Nadal e anche Andy Murray. Ecco alcuni estratti delle parole di Ivan.
    “Guardando il tennis di Alexander Zverev, si intuisce il perché su campi indoor come quello di Bercy trovi il suo miglior tennis. Zverev predilige una sorta di velocità media, come è stato a Parigi, proprio come fu a Londra due anni fa quando vinse alle Finals. La palla gli arriva alla perfezione per impattare col diritto: né alta né bassa, ideale per come la colpisce. Lui soffre quando è troppo bassa, o deve impattarla in alto. Inoltre con il suo servizio soffre il vento, ma indoor non c’è quindi può servire molto meglio. Non è un caso che quando gioca al coperto le sue percentuali di servizio siano molto più alte, e questo è fondamentale per il suo gioco. Ecco perché indoor è molto meglio che all’aperto, è uno difficile da battere per tutti”.

    Lendl ha quindi spiegato cosa ha portato il tedesco a sconfiggere Nadal a Bercy: “Ho visto un po’ di Zverev contro Rafa a Parigi, quella partita è stata assai difficile per Nadal. Non può correre intorno al suo rovescio, ha colpito più rovesci nel match di quanto non faccia di solito in una partita. Non ricava molto dal servizio, la palla arriva un po’ più velocemente e questo non gli permette di lavorare col diritto. Quando deve spingere dritto, con colpi più piatti, non può controllare i punti come fa al solito. Questo spiega i problemi di Rafa, e quelli che gli ha provocato Zverev”.
    Ultime parole per Murray, che come Zverev ha allenato (con successo) in passato. Hanno fatto molto rumore, soprattutto in UK, le parole al veleno di Mats Wilander qualche settimana fa, che poco velatamente consigliava allo scozzese di ritirarsi velocemente se non sarà in grado di tornare al massimo livello. Di parere opposto Lendl: “Prima che vincesse il suo ultimo US Open, la gente chiedeva a Sampras perché non si ritirasse… Io ho sempre detto che Sampras si era guadagnato il diritto a ritirarsi quando meglio credeva. Per me, per Andy è la stessa cosa, può giocare quanto vuole e ritirarsi quando meglio crede, e fa bene a continuare a giocare finché sente passione per lo sport e si diverte in campo”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO