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    Beatriz Haddad Maia verrà operata per la quarta volta a 24 anni

    Beatriz Haddad Maia BRA, 30.05.1996

    Beatriz Haddad Maia, la migliore giocatrice brasiliana degli ultimi anni, ha subito l’ennesima battuta d’arresto nel tentativo di tornare al suo miglior livello. Pochi mesi dopo il ritorno alle competizioni dopo una sospensione di 11 mesi per un controllo antidoping positivo, la tennista 24enne ha annunciato questo mercoledì che si sottoporrà ad un intervento chirurgico alla mano sinistra, il suo quarto intervento, dopo due alla schiena e uno alla spalla sinistra.

    L’operazione si svolgerà a San Paolo. “Non so ancora quando ritornerò in campo. Dipende dalla post-operazione e dal recupero”.
    Ricordiamo che la brasiliana è tornata dopo la sospensione per doping intorno al n.900 WTA, ma dopo una serie di titoli ITF è ora al 358° posto (best ranking n.58 WTA). LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic parla di problemi fisici contro Medveved e poi sulla candidatura al consiglio ATP: “”Non mi sono candidato di nuovo al Consiglio dei giocatori, ma altri tennisti hanno proposto il mio nome. Deluso dalle norme ATP “.

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il numero uno del mondo Novak Djokovic ha subito una pesante sconfitta ieri nel secondo incontro della fase a gironi delle Finali ATP contro il russo Daniil Medvedev. Il 24enne tennista russo si è dimostrato troppo forte per il 33enne serbo, che non è mai stato nemmeno vicino al suo livello. Alla fine dell’incontro, Novak ha ammesso alcuni problemi fisici.
    “Ho sofferto un po’ fisicamente. Soprattutto alla fine del primo set. Poi ho iniziato a sentirmi meglio”, dichiara il serbo, che però non ha parlato del problema fisico avuto. “Ho giocato sette pessimi game dal 3-2 dul primo set. Davanti a uno dei migliori giocatori del mondo, questo non può succedere”.Djokovic affronterà Alexander Zverev venerdì (alle ore 15 italiane) per un posto nelle semifinali delle ATP Finals.
    Djokovic poi, co-presidente della nuova associazione di tennis (PTPA), ha confermato questo mercoledì che il suo nome sarà votato per rientrare nel Consiglio dei giocatori, dal quale si è dimesso in agosto, ma nega di essere stato lui a proporre l’elezione. Djokovic assicura che sia lui che il canadese Vasek Pospisil sono stati messi al voto da alcuni suoi colleghi.

    “Sono stato nominato da altri giocatori ed è così che funziona nel Consiglio dei giocatori. Non mi sono candidato per il posto, e nemmeno Vasek, ma siamo stati nominati da altri giocatori. Per me è un grande segno. Mi sento onorato e responsabile di rappresentare i miei colleghi. Non vedo alcun conflitto tra il mio ruolo nella PTPA e la possibilità di rientrare nel Consiglio dei giocatori. Non l’ho visto in agosto e non lo vedo adesso”, ha spiegato il serbo.
    Djokovic ha continuato a parlare dell’argomento: “Ho accettato la candidatura. È una responsabilità. Nel frattempo è stata approvata una nuova regola che impedisce a qualsiasi giocatore che si trova in un altro organo di entrare nel Consiglio, il che è molto deludente, anche perché non sono stato consultato da nessuno. Sono sempre stato trasparente con voi e vi ho sempre spiegato che per me non c’erano questioni legali tra il PTPA e l’ATP. Il PTPA è stato fondato perché i giocatori ritengono che nessuna organizzazione legata al tennis, nel presente o nel passato, abbia realmente rappresentato i giocatori. Vogliamo collaborare con l’ATP. Ma la nuova legge da loro approvata è un forte messaggio che non contano su di noi. Di fronte a questo atteggiamento dellìATP, dovremo ripensare la nostra strategia. Quello che mi dispiace è che questi problemi politici sono costantemente sulle prime pagine dei giornali per attaccarmi. L’importante è scrivere che Djokovic è un ipocrita”. LEGGI TUTTO

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    Bruno Soares (ATP Council): “Djokovic candidato? Se n’è andato solo tre mesi fa. LA PTPA? Mi hanno escluso dalla chat”

    Bruno Soares col compagno Mate Pavic

    Bruno Soares è uno dei protagonisti alle ATP Finals di Londra in doppio, insieme a Mate Pavic. Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, dopo il match perso contro la coppia Zeballos-Granollers, gli è stato chiesto un parere sulla voce che sia Novak Djokovic che Vasek Pospisil si siano ricandidati ad un ruolo per Player Council 2021. Le elezioni dei nuovi rappresentanti dei giocatori, in carica dal prossimo primo gennaio, si svolgeranno in dicembre. Il parere di Soares è interessante, perché il brasiliano è attualmente uno dei membri del council. E altrettanto interessante è stata risposta, un misto tra curiosità e grande sorpresa…
    “Si, confermo, ho visto i loro nomi nella lista dei candidati per i rappresentanti dei giocatori dal 2021. Non ci sono solo loro, sono diversi i ragazzi che si sono proposti. E’ curioso e interessante perché Vasek e Novak si sono dimessi solo tre mesi fa per portare avanti la loro PTPA. Non ho idea di cosa stia succedendo all’interno della PTPA perché sono stato buttato fuori dalla chat, immagino perché ho deciso di restare nel Player Council, quindi non conosco le loro intenzioni oggi e cosa stiano facendo. Alla fine non so molto di loro…”

    “Credo sia piuttosto interessante vederli in lizza. Non so perché non abbiamo avuto la conferma direttamente dai giocatori. Non funziona come un’elezione politica in cui ascoltiamo i giocatori sul loro programma in caso vengano eletti. Alla fine sono tanto scioccato quanto curioso, esattamente come voi, nel vederli entrambi in corsa di nuovo, quando hanno lasciato proprio quel posto solo tre mesi fa“.
    Le parole di Soares sembrano confermare che la PTPA stia già arrancando dopo il lancio in “pompa magna” appena prima dell’US Open, e come il progetto resti “fumoso”. Né lui né Djokovic (i due leader) comunicano in modo chiaro programmi dettagliati e nemmeno chi e quanti siano i tennisti che hanno sposato il progetto. Il fatto che i due abbiamo deciso di correre di nuovo per un posto nella stanza dei bottoni ATP è forse il segnale di una repentina marcia indietro? Djokovic sarà di sicuro chiamato a rispondere su questo tema, immaginiamo già stasera dopo il match che n.1 disputerà contro Medvedev.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Marco Speronello e Federica Arcidiacono conquistano la prima edizione del torneo Open 2001 Team Finals

    Una prima edizione entusiasmante per il Torneo “2001 Team Finals” (Open Nazionale maschile e femminile con montepremi totale di 2000€), non solo per la folta partecipazione di atleti, ben 405 provenienti da tutta Italia, che si sono sfidati per il titolo nel corso della manifestazione svoltasi sui campi del Centro Sportivo 2000 dal 31 ottobre […] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e Vasek Pospisil vogliono rientrare nell’ATP Player’s Council?

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La stagione 2020 della politica del tennis continua ad essere vivace: poco più di due mesi dopo le dimissioni dall’ATP Players’ Council per fondare e co-presiedere una nuova associazione di tennis (la PTPA), Novak Djokovic e Vasek Pospisil stanno ora cercando di rientrare nel Player’s Council, che avrà le elezioni nel mese di dicembre e con i nuovi organi che entreranno in carica nel 2021.

    Secondo la stampa inglese, Djokovic e Pospisil non sono stati in grado di reclutare altri giocatori da quando la PTPA è stato istituita alla fine di agosto, e si sono resi conto che possono avere un impatto solo se rientreranno nel Consiglio.
    Kevin Anderson è l’attuale presidente, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray sono membri del Consiglio dei giocatori e tutti intendono ricandidarsi. LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki: “Non posso dire che non tornerò mai più a giocare”

    Caroline Wozniacki

    La ex n.1 del mondo Caroline Wozniacki ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano iberico Marca. Ha parlato della sua carriera, della sua vita attuale e pure lasciato la porta aperta ad un possibile, clamoroso, ritorno alle competizioni. Ecco alcuni passaggi dell’intervista
    “Cosa ho fatto subito dopo il ritiro? Eravamo in Australia, abbiamo deciso con mio marito di visitare la Nuova Zelanda. Abbiamo trascorso lì alcune settimane. Ho sempre voluto esplorare quel paese e non sapendo quando sarei tornata in quella parte del mondo, abbiamo pensato che era ora di farlo. Siamo tornati a Monaco e poi siamo ripartiti, con tutta la famiglia, verso il Kilimangiaro. Mentre eravamo impegnati nell’ascesa alla vetta, è esplosa la pandemia globale. Siamo arrivati giusto ​​in cima e siamo tornati negli Stati Uniti, a Saint Luis, la città natale di David, mio ​​marito. Siamo rimasti lì per undici settimane prima di tornare in Europa per tre mesi. In pratica ho approfittato del periodo immediatamente seguente al mio ritiro per godermi per un po’ le cose che non potevo fare mentre giocavo”.
    “Se ho sentito il richiamo dei tornei? Sinceramente quest’anno no. Ho guardato gli US Open in televisione, il Roland Garros per niente, ma forse a causa del tennis nella bolla o dell’assenza dei fan, in nessun momento ho sentito l’esigenza di dover essere lì. Amo il tennis, ma con gli stadi pieni”.
    Le ricordano come molte tenniste hanno abbandonato il tour Pro per metter su famiglia, e quindi rientrare alle competizioni. La risposta di Caroline lascia la porta aperta: “Tornare a giocare? Mai dire mai. Oggi non credo, ma nella vita succedono le cose più pazze, quindi non dirò mai “mai più”. In questo momento quello che voglio è vivere in modo rilassato“.

    “Il momento più bello della mia carriera? Ce ne sono stati tanti, e vittorie speciali. Ovviamente, il giorno in cui sono diventata il numero uno al mondo e quando ho vinto in Australia. Ma ho molti ricordi: il primo torneo a Stoccolma, la vittoria dopo aver combattuto tanto a Montreal … Mi sono divertita anche con piccoli eventi come a Charleston, per citarne uno”.
    Molti dicono che nel tennis rosa le vere amicizie non esistono, Caroline la pensa un po’ diversamente (forse anche perché lei è sempre stata una ragazza davvero serena e disponibile, a differenza molte altre ex colleghe…): “Amiche tenniste? Mi sento fortunata nel poter dire che ne ho un bel po’. Sono in contatto con molte di loro, penso che sia una bella cosa costruire buone amicizie quando viaggi così tanto e giochi così tanti tornei. Sono ancora in contatto con le sorelle Aga e Ursula Radwanska, con Kerber, Vekic o Karolina Pliskova, che vedo spesso quando si trova a Monaco (le due si sono allenate insieme poche settimane fa, ndr). L’ultima con cui ho parlato è stata Carla Suárez quando ho saputo della sua malattia. È una persona fantastica e volevo assicurarmi che stesse bene. Siamo come una piccola famiglia e siamo sempre disponibili se l’altro ha bisogno di noi”.
    L’artrite reumatoide che l’ha colpita è stata prima uno shock, quindi decisiva nel cambiare la vita e la carriera della danese. “Scoprire di avere questa malattia ha cambiato la mia vita. Sono diventata una nuova Caroline. Un giorno provi ad alzarti dal letto e non riesci nemmeno muoverti. Sei una delle migliori tenniste del mondo, famosa per le tue capacità atletiche e ora non ti muovi. È stato uno shock non riuscire nemmeno a muovere le braccia. Ho trovato un buon reumatologo e ora vivo una vita normale entro i miei limiti. A volte la malattia mi blocca, ma altre riesco a domarla. Sono felice di aiutare le persone a conoscere esattamente cosa sia l’artrite reumatoide. Ci è voluto così tanto tempo per trovare una vera diagnosi, così ho deciso che avrei aiutato in qualsiasi modo chi ne avesse bisogno, la malattia può colpire chiunque, giovane o vecchio che sia. Se è stato un handicap alla fine della tua carriera? Non l’ho mai visto come un handicap. Ho vinto il titolo a Pechino e ho giocato molto bene al Masters. Devi imparare a conviverci. Come giocatrice di tennis vuoi essere sempre al tuo livello più alto, ma volte non è possibile. Lo vedevo come un modo per migliorare me stessa. Tuttavia ci sono stati giorni in cui non potevo allenarmi o giocare tornei. Ho dovuto ascoltare il mio corpo. A volte mi alzavo e non mi sentivo bene. La soluzione era riposare per un giorno. Alla fine ho imparato a gestirlo. Farmaci?  Ogni persona è diversa ed è il medico che mi dice cosa fare, ma nelle mie iniziative e conferenze sul tema ricordo a tutti la gravità della malattia e di non sottovalutarla mai”.
    In chiusura, chiedono a Caroline chi considera il più forte tra Federer, Nadal e Djokovic: “È una risposta complicata. Adesso direi Federer. Dobbiamo vedere cosa accadrà nei prossimi anni. Penso Nadal, Djokovic e Roger meritino di essere considerati i migliori. Al tennis mancheranno quando si ritireranno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La stagione Aussie, compreso l’Australian Open, potrebbe essere posticipata dopo le decisioni del governo australiano

    La stagione Aussie, compreso l’Australian Open, potrebbe essere posticipata dopo le decisioni del governo australiano

    Arrivano cattive notizie: l’ATP Tour questo martedì ha informato i tennisti sulle nuove sfide che riguarderanno l’inizio della prossima stagione.La Federazione Australiana, l’ATP e anche la WTA avevano negoziato con le autorità del paese per mantenere le date originali dell’evento e permettere ai giocatori di recarsi in Australia durante il mese di dicembre, al fine di garantire una quarantena di 15 giorni prima di poter andare in campo, ma il governo australiano ha già informato Tennis Australia che non accetterà giocatori sul suolo australiano prima dell’inizio di gennaio.

    Se questo scenario fosse confermato, tutti i tornei australiani – compresi gli Australian Open – dovrebbero essere rinviati di almeno una settimana, anche se non sono state prese ancora decisioni in merito.
    I giocatori, che sono stati informati della notizia attraverso i canali privati, sono ancora in attesa delle decisioni cheverranno prese per quanto riguarda l’inizio del 2021, con Tennis Australia che insiste sul fatto che il loro Grand Slam si svolgerà.
    L’intero calendario dei primi mesi del circuito dovrebbe dipendere esattamente da quando (e se) si giocherà l’Australian Open. LEGGI TUTTO