More stories

  • in

    Rafael Nadal e la vittoria n.1000 in carriera: ” Non posso che ringraziare tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto. È un numero molto speciale”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal ha conquistato ieri sera a Bercy la vittoria numero 1000 in carriera.
    “Questo significa anche che sono diventato vecchio. E che ho giocato bene per molto tempo nella mia carriera. È una cosa che mi rende molto felice, ovviamente. Non posso che ringraziare tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto. È un numero molto speciale”, dichiara l’attuale n.2 del mondo.

    Dopo aver vinto la sua prima partita a Parigi, Nadal ha comunque respinto l’idea che non gli piaccia giocare indoor. “È una superficie dove posso giocare bene. Ho giocato ad alto livello l’anno scorso in Coppa Davis. Ma ho bisogno di più tempo per adattarmi e di solito sono stanco in questa fase della stagione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Fabio Fognini: “Finalmente negativo”

    Fabio Fognini classe 1987

    “Finally negative”, “finalmente negativo”. Lo scrive quest’oggi su Instagram Fabio Fognini, che lo scorso 14 ottobre era risultato positivo al Covid-19 prima di scendere in campo nel torneo ATP 250 di Sardegna dove fu costretto a dare forfait.

    Il tennista ligure, che ora finita la quarantena inizierà nuovamente ad allenarsi, non giocherà più tornei nel 2020 e ritornerà in campo il prossimo anno. LEGGI TUTTO

  • in

    Il direttore del torneo di Vienna bacchetta Novak Djokovic per le sue dichiarazioni nel post-partita nel match perso contro Sonego “Affermazioni inutili”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il direttore del torneo di Vienna, Herwig Straka non ha gradito quello che Novak Djokovic ha dichiarato tra le altre cose dopo la sconfitta per 6-2, 6-1 contro Lorenzo Sonego nei quarti di finale del torneo di Vienna, il serbo disse: “Ho fatto quello per cui sono venuto qui, per confermarmi numero uno del mondo in questa stagione. E accetto pienamente il risultato di oggi. Sono in buona salute e non vedo l’ora di giocare a Londra”.

    In conferenza stampa, il direttore del torneo di Vienna non ha perso l’occasione di fare un piccolo appunto al serbo. “Trovo tali affermazioni inutili – anche se pensi davvero queste cose, non le dichiari in conferenza stampa”.
    La frustrazione di Straka è comprensibile, senza dubbio turbato dalla mancata presenza nelle fasi finali del n.1 del mondo durante il suo torneo. LEGGI TUTTO

  • in

    Tiley (Australian Open): “Entro due settimane sapremo come si svolgeranno i tornei in Australia”

    L’impianto di Melbourne

    Il 13 novemebre si avvicina. Sarà una data decisiva per sapere come il tennis ripartirà a gennaio, Australian Open incluso. Così ha dichiarato Craig Tiley, direttore dello Slam di Melbourne e vero factotum del tennis “down under”. In un’intervista rilasciata a The Herald, Tiley ha affermato: “Tutti i giocatori dovevano compilare un modulo di impegno di viaggio, questo è il procedimento per ottenere i visti, che ora vengono elaborati dal dipartimento dell’immigrazione. Tutti i primi 100, uomini e donne, lo hanno completato. Tutti hanno confermato il desiderio di arrivare in Australia. Se domani annunciamo che dovranno restare in quarantena per 28 giorni o che saranno costretti a stare chiusi in una stanza d’albergo per 14 giorni, le cose cambieranno…”
    Tiley entra nel dettaglio: “La presentazione che abbiamo fatto ai giocatori è stata molto positiva, nel senso che si sono iscritti tutti. Federer e Nadal hanno 20 Grand Slam ciascuno, Serena vuole battere il record di Margaret Court e Ash Barty sta cercando di mantenere la sua posizione numero 1. Per quanto riguarda la partecipazione dei giocatori, siamo al top, nessun problema. Tutti vogliono venire e giocare”.

    Però c’è una grande incognita, che riguarda lo svolgimento dell’intera ATP Cup (che richiede col format attuale lo spostamento tra più siti) e anche l’Australian Open: come i tennisti potranno completare il periodo di quarantena? Questo è “il” problema, conditio sine qua non per avere l’ok dei giocatori e soprattutto dar loro modo di prepararsi adeguatamente per un appuntamento così importante. “Come si svolgerà tutto? Per prendere questa decisione ci sono due condizioni di cui abbiamo bisogno”, continua Tiley. “La prima condizione è l’approvazione dei nostri piani di quarantena. La seconda è che dobbiamo avere alcune assicurazioni dal governo sulla possibilità di viaggiare liberamente da stato a stato, cosa che ancora non abbiamo come potete constatare da alcuni confini chiusi. Queste sono le cose difficili che dobbiamo ottenere. In caso contrario, dovremo concentrare tutta l’attività a Melbourne e creare una bolla sanitaria che rimarrà in atto per molto tempo. In questo momento siamo al 50% per ciascuna delle due opzioni. Entro la fine della prossima settimana, o forse la settimana successiva, dovremo prendere una decisione definitiva, per aver i tempi tecnici di lavorare all’organizzazione, servono almeno 45 giorni”.
    Gli organizzatori stanno lavorando su una capacità minima del 25% per l’Australian Open 2021, ma sperano che si possa aumentare in modo significativo la percentuale di presenze del pubblico se il tasso di contagi a Melbourne rimarrà basso nei prossimi due mesi.
    La chiave di tutto quindi resta la decisione dei governi statali, il nulla osta a fornire esenzioni ai giocatori in modo che possano lasciare i loro hotel durante il periodo di quarantena di 14 giorni per allenarsi in campo nella bolla sanitaria pre-torneo, e che venga scongiurato il “pericolo” di quarantena di 28 giorni. In quest’ultimo caso, sarebbe addirittura a rischio la disputa stessa del torneo.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Matteo Berrettini ed il problema al piede sinistro

    Matteo Berrettini soffre di un problema al piede sinistro e per questo motivo ieri sera non era al meglio nel match perso contro l’americano Marcos Giron nel secondo turno del torneo Masters 1000 di Parigi Bercy. L’azzurro ha anche chiamato nel match di ieri il fisioterapista per farsi alleggerire il bendaggio al piede sinistro. Stagione […] LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner tra Sofia e Ortisei

    Jannik Sinner si è ritirato la scorsa settimana dopo soli 9 minuti e 3 game nel match contro Andrei Rublev nel torneo di Vienna. L’azzurro ha dovuto rinunciare per colpa di una vescica al piede destro “Ma non è niente di grave” ha dichiarato il manager di Sinner Alex Vittur a SportNews. Nel frattempo, il […] LEGGI TUTTO

  • in

    Martina Navratilova critica duramente Djokovic e la nuova associazione dei giocatori

    Intervistata dal giornale The Irish Times, l’ex campionessa Martina Navratilova ha parlato di molti temi di attualità. Il suo punto di vista è sempre molto interessante visto il suo grande impegno per i diritti civili, soprattutto nella lotta per l’uguaglianza razziale e sessuale degli sportivi e non. “Considero la lotta per l’uguaglianza delle donne nello […] LEGGI TUTTO