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    Australian Open: Sorteggio dei tabelloni principali rinviato di un giorno

    Australian Open: Sorteggio dei tabelloni principali rinviato di un giorno

    È un’altra delle notizie che segnano la giornata. Il sorteggio degli Australian Open, inizialmente previsto per questo giovedì alle 8 del mattino in Italia, è stato posticipato a venerdì alle 5 del mattino. L’annuncio è stato fatto da Craig Tiley, direttore del torneo, che ha anche confermato che tutto sarà fatto a porte chiuse, senza la presenza di pubblico o giocatori.

    La decisione su quale metà dei tabelloni giocherà il lunedì sarà deciso solo il sabato alla fine della giornata e dipenderà anche da chi saranno i tennisti che sono ancora in competizione la domenica nei diversi tornei di preparazione, che iniziano di nuovo questo venerdì a Melbourne dopo un giorno di stop a causa di un caso positivo di coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Le dichiarazioni di Salvatore Caruso dopo la vittoria contro Tennys Sandgren a Melbourne ““Aver vinto il terzo set giocando in modo impeccabile, nonostante aver perso il secondo, nel quale ho avuto l’occasione di chiudere il match”

    Salvatore Caruso ITA, 1992.12.15

    La vittoria, la seconda in carriera, su Tennys Sandgren in tre set (6-4/6-7/6-1) ha regalato a Salvatore Caruso il passaggio al terzo turno del Great Ocean Road di Melbourne.
    Ecco le sue impressioni subito dopo la fine del match contro l’americano: “Aver vinto il terzo set giocando in modo impeccabile, nonostante aver perso il secondo, nel quale ho avuto l’occasione di chiudere il match, mi rende molto felice e orgoglioso della mia prestazione. E’ stata una buonissima partita giocata bene sia a livello tecnico che tattico. Sicuramente questa vittoria è un’iniezione di fiducia per il proseguo del torneo”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti, stella nascente del tennis italiano, è il volto Gen Z di BOLON Eyewear

    Lorenzo Musetti ITA, 2002.03.03

    BOLON EYEWEAR annuncia una nuova entusiasmante collaborazione che vede come protagonista Lorenzo Musetti, astro nascente e giovane promessa del tennis italiano. Classe 2002, Musetti, a soli 18 anni, ha conquistato importanti traguardi entrando nella classifica mondiale ATP dei top 130 tennisti.

    Lorenzo interpreta con disinvoltura quel mix perfetto tra l’intramontabile eleganza ed estro creativo che caratterizza i modelli maschili di Bolon Eyewear. Ambizione, tecnica e personalità sono i tratti che lo accomunano a Bolon Eyewear, un brand che da sempre valorizza l’unicità di ciascuno incoraggiando a esprimere il meglio di sé.
    La Collezione SS2021, che sancisce l’inizio della collaborazione con l’astro nascente del tennis italiano, propone eyewear dall’estetica ricercata, pensati per un target cool e indipendente, quello della Generazione Z cui Musetti appartiene. LEGGI TUTTO

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    Breaking News: Ufficiale, domani nessun match a Melbourne. Tennisti e staff in isolamento dopo una positività rilevata in un lavoratore dell’hotel Gran Hyatt. Tutti i coinvolti devono sottoporsi al test per tornare in campo

    Dopo la notizia riportata da BBC Sport, l’Australian Open attraverso il suo social ufficiale conferma: domani non verrà disputato alcun incontro a Melbourne Park, ferma ATP Cup, tornei ATP e WTA. Ecco il comunicato della direzione dello Slam australiano: “Le Autorità sanitarie ci hanno avvisato che un lavoratore di uno degli Hotel di quarantena è […] LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Matteo. Quello “D.o.c” (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini all’ATP Cup 2021

    1-4, 0-30. Sotto il sole di Melbourne, Matteo Berrettini è al servizio contro Gael Monfils, ma anche contro l’andamento del primo set, per lui in rosso. Un diritto gli è appena scappato via, troppa irruenza. Non è l’unico in questo inizio di partita nella seconda giornata dell’ATP Cup, contro i cugini francesi.
    Berrettini guarda la palla intensamente. Fa una smorfia mentre sbuffa, per scuotersi e tirare fuori la rabbia del momento. Prepara il servizio lentamente, con attenzione. Controlla il tempo, ma controlla soprattutto se stesso, le proprie emozioni. La telecamera si sofferma sul suo sguardo, così intenso che potrebbe incenerire qualsiasi cosa nei paraggi. È solo una fase del primo parziale, ma è quella che cambia totalmente il suo incontro. Berrettini scaraventa una prima a tre quarti di velocità, precisa e difficilissima da rigiocare. Segue un diritto “bomba” dei suoi, quindi uno scambio sulla diagonale del rovescio, condotto dal francese ma ribaltato da Matteo grazie a qualche drive consistente, quindi dei tagli tattici a togliere ritmo all’avversario. Nel game giocherà anche una delle sue splendide “smorze”, seguita a rete e chiusa di prepotenza. Berrettini mostra il meglio del suo campionario, si salva, gira l’inerzia del match e scappa via, verso una vittoria importante.
    Sì, importante. Berrettini aveva dato ottime sensazioni nel primo match dell’anno, vinto contro Thiem. La conferma di oggi è ancor più decisiva, perché a distanza di poche ore l’azzurro non solo ha disputato un altro ottimo incontro (seppur con qualche errore in più rispetto alla prestazione di ieri) ma soprattutto si è rivisto quel giocatore capace di imporre il proprio tennis contro i migliori, sostenuto da una buonissima condizione fisica.

    Il 2020 era stata un’annata a dir poco sfortunata per Matteo dal punto di vista sportivo. Subito problemi fisici, quindi lo stop per la “maledetta” pandemia, Quindi un rientro con poche gioie. A Roma sprazzi di buon gioco, ma anche una condizione fisica non ottimale, a bloccare la fluidità e intensità del suo gioco. Poco, troppo poco rispetto a quella macchina da tennis devastante capace di vincere, convincere, esaltare e issarlo in semifinale a US Open e giocarsi con pieno merito le Finals a Londra.
    In questi primi sprazzi della nuova stagione, è splendido ritrovare un buonissimo Berrettini, vicino a quello che ci ha esaltato e fatto sognare. Ancora l’intensità non è al massimo (e va benissimo), il diritto scappa un po’ via, la prima non è sempre continua. Ma è assai confortante ritrovare nel gioco del romano quella solidità sul lato sinistro che pareva un po’ scomparsa nel 2020, macchinoso e falloso. All’ATP Cup sta giocando discretamente bene di rovescio, è piuttosto solido nello scambio di ritmo sulla diagonale sinistra e, come nei momenti migliori, riesce a variare all’improvviso col taglio, per cambiare ritmo e proporre palle complicate all’avversario, spostandosi così da difesa a potenziale attacco. In questa fase tattica dello scambio, Matteo è tornato rapido con i piedi nel girarsi sul diritto sfruttando il tempo che gli regala il back lunghissimo e senza peso. Quando Berrettini riesce ad operare nello scambio questo movimento, diventa prepotente, aggressivo, sfonda letteralmente l’avversario con le sue bordate difficili da leggere. In pratica: può diventare ingestibile per quasi tutti i rivali, ancor più se il miglior servizio lo sostiene.
    Sono primissime sensazioni, ma se l’esordio vincente vs. Thiem poteva esser figlio della grandissima voglia di giocare bene dopo tanto tempo (e, onestamente, anche grazie ad un Dominic un po’ nebuloso…), la conferma contro un tennista scomodo e indecifrabile come “LaMonf” è assai importante per l’azzurro. Buone sensazioni, ottima attitudine, tennis potente e ottima condizione fisica. Proprio quella che era totalmente mancata nello sfortunato 2020. L’abbiamo sempre sottolineato: il tennis di Berrettini è possente e potenzialmente ingestibile, ma per esplodere ha bisogno della miglior condizione atletica. Muovere con fluidità quel corpo così imponente non è uno scherzo, resterà per tutta la sua carriera l’aspetto più delicato e cruciale, insieme alla fiducia. Le due cose vanno di pari passo: quando sta bene, la fiducia sale, il braccio fila via fluido, il tennis scorre. Il nostro amatissimo sport resta un insieme di piccole cose da incastrare con precisione e nel corretto ordine. Non facile.
    Berrettini, insieme al buon Fognini di stanotte, regala all’Italia il pass per le semifinali all’ATP Cup. È un ottimo inizio di stagione, perché l’adagio “vincere aiuta a vincere” non passa mai di moda. Questo Matteo in crescita, focalizzato, e soprattutto in buonissime condizioni fisiche, è il miglior modo di iniziare una stagione in cui abbiamo voglia non solo di sognare, ma anche di vincere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Macron entra nel mondo del tennis internazionale: Il brand italiano sarà presente nell’ATP Cup, alle Melbourne Summer Series e all’Adelaide International

    Macron entra nel mondo del tennis internazionale: l brand italiano sarà presente nell’ATP Cup, alle Melbourne Summer Series e all’Adelaide International

    Il 2021 inizia per Macron, brand leader internazionale nella produzione e vendita di active sportswear, con un’interessante e importante novità: Macron entra nel mondo del tennis internazionale. L’azienda italiana fornirà l’abbigliamento sportivo ai giudici di gara, i raccattapalle e i volontari in occasione dell’ATP Cup, in programma a Melbourne in Australia dal 2 al 6 febbraio e delle Melbourne Summer Series e all’Adelaide International, entrambe già in corso di svolgimento.
    Questa prestigiosa partnership è la prima nel mondo del tennis per il brand caratterizzato dall’icona del Macron Hero che è presente nel calcio su oltre 80 clubs e molte nazionali, così come nel mondo del rugby, rugby, basket, volley, baseball, pallamano, futsal, running e Australian Football League. Nello specifico mercato sportivo australiano vanta partnership nella A League, National Premier League con il Port Adelaide Football Club e il Parramatta Eels.

    Ben Slack, Chief Revenue Officer di ATP, ha affermato che è stato fantastico vedere un altro marchio internazionale entrare a far parte del gruppo dei partners dell’organizzazione. “Siamo lieti di accogliere quest’anno il brand internazionale di abbigliamento sportivo Macron come nuovo partner della ATP Cup, della Melbourne Summer Series e di Adelaide International. – ha dichiarato Ben Slack – Siamo lieti di vedere Macron, noto per il suo abbigliamento tecnico e di alta qualità, investire per la prima volta nel tennis come parte della sua strategia globale a lungo termine”.
    Andrea Palilla, Country Manager Macron in Australia, ha aggiunto: “È una notizia fantastica per Macron essere associato a un’organizzazione sportiva internazionale come Tennis Australia. Questa nuova entusiasmante partnership fa parte del piano strategico per consolidare la crescente presenza di Macron in Australia ed entrare in un nuovo sport come il tennis, estremamente popolare in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    ATP Melbourne (Great Ocean Road Open) : le parole di Salvatore Caruso al termine del match vintro contro Andreas Seppi

    Salvatore Caruso ITA, 1992.12.15

    Al termine del match vinto contro Andreas Seppi nel primo turno del Great Ocean Road Open di Melbourne, Salvatore Caruso ha analizzato l’incontro: “Non è stata una bellissima partita, ci cono stati tanti errori da entrambe le parti. Era però importante vincere e sono contento di averla portata a casa. Andreas per me è stato un giocatore che sin da piccolo ho preso da esempio. L’ho sempre apprezzato sia per il suo modo di giocare che come persona, per questo ho molto rispetto nei suoi confronti. Adesso guardo avanti concentrandomi subito sul match del secondo turno”. LEGGI TUTTO

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    Federer annuncia il rientro: “Riparto da Doha. Giocherò sulla terra battuta, ma gli obiettivi restano Wimbledon e Olimpiadi”

    Roger Federer

    Dopo un’infinita ridda di voci, finalmente Roger Federer ha sciolto la riserva sul rientro nel 2021. Lo svizzero ha concesso un’intervista esclusiva al media svizzero SFR, in cui ha parlato della condizione attuale e soprattutto del programma ideale per la stagione appena iniziata. Si è detto voglioso di giocare, di ritrovare il suo miglior tennis e provare ancora l’emozione di alzare qualche grande trofeo. Ricomincerà da Doha, il prossimo 8 marzo, quindi è probabile che giochi un altro torneo “minore” subito dopo per affinare le sensazioni in campo. Seguirà un stop, e rientro sulla terra battuta (forse anche Roma?), in vista di Parigi. Ma il suo obiettivo resta arrivare nella miglior forma possibile in piena estate, per giocarsi al meglio le sue carte sull’erba di Wimbledon e alle Olimpiadi di Tokyo. Ecco alcuni passaggi dell’intervista

    “Ho pensato a lungo a quando e dove tornare. L’Australia arrivava un po’ troppo presto a causa del mio ginocchio. Non ho mai mancato gli Australian Open dal 1998, fa male saltare quel torneo, è uno dei posti in cui amo di più giocare”. 23 tornei consecutivi e, ricordiamo, anche il suo ultimo successo in uno Slam nel 2018, confermando il titolo 2017.
    La decisione di rientrare a Doha viene anche da una considerazione tecnica, oltre al pieno recupero dalle due operazioni subite al ginocchio: “Volevo tornare in un torneo più piccolo, in modo da non essere sottoposto ad uno stress massimo, e dove posso giocare più tranquillamente. Dopo potrei giocare un altro torneo di seguito, vedrò come reagirà il mio corpo agli incontri”. In questo caso, potrebbe quindi scendere in campo a Dubai.

    “Proverò di nuovo a giocare sulla terra battuta e quindi ad Halle“, dichiara il campione svizzero, “il tutto per arrivare nelle miglior condizioni possibili, ovviamente, a Wimbledon, ai Giochi Olimpici e poi agli US Open“. Questo il programma di massima di Roger, che quindi non conferma una sua presenza a Miami, torneo che a questo punto appare fuori dal suo programma.
    Federer spiega la sua motivazione a giocare sulla soglia dei 40 anni, in modo semplice, aggiungendo una considerazione altrettanto semplice sul proprio ritiro: “Mi piace giocare a tennis, voglio farlo per tutta la vita. Negli ultimi mesi ho dato tanto in riabilitazione, duri allenamenti. Ho dovuto affrontarlo, ma mi è sempre piaciuto lavorare e quindi colpire la palla. Voglio festeggiare ancora grandi vittorie. E per questo sono pronto per intraprendere una strada che sono consapevole sarà lunga e difficile. Ma non perseguirò questi obiettivi ad ogni costo. Se vedrò che le cose non funzionano per quanto riguarda il mio corpo o la mia famiglia, sarà arrivato il momento di dire stop“. Quindi Federer conferma di non aver alcun obiettivo per il ritiro, un momento in particolare, un programma; asseconderà la sua passione insieme al livello di gioco. Quando non si sentirà più competitivo, dirà basta.
    Roger racconta di aver seguito abbastanza i tornei anche durante il suo lungo stop (ultimo match ufficiale giocato è stata la semifinale agli Australian Open 2020): “Pensavo che non avrei seguito molto il tennis, che sarei stato più impegnato con i miei figli e la mia riabilitazione. Invece sono rimasto sorpreso di aver continuato a cercare risultati e a seguire le partite. Questo non è qualcosa che faccio normalmente quando non gareggio in un torneo”.
    Dopo l’attualità tennistica, Federer ha parlato anche dell’extra campo, famiglia, interessi. “Voglio andare a sciare con i miei figli, giocare a basket o iniziare a praticare l’hockey sul ghiaccio. Ho ancora tanti sogni da realizzare. Per questo ho bisogno di un buon fisico, mi piacciono le discipline attive, non voglio ‘sbattere il mio corpo contro il muro’, serve un lavoro attento”.
    Come ha trascorso i mesi da papà? Meticoloso e preciso, come in allenamento e in campo…. “Nell’ultimo periodo sono diventato una sorta di quarterback a casa, l’organizzatore. Sapevo esattamente cosa stavano facendo tutti e quattro i bambini, mi assicuravo che non fossimo in ritardo da nessuna parte. Sono anche diventato l’autista della famiglia“.
    Il mondo della racchetta abbraccerà di nuovo il tennis fluido e creativo del “Maestro” svizzero dopo 13 mesi. Chissà se dopo l’operazione e quasi 40 anni sulle ginocchia, riuscirà di nuovo a ritrovare un gioco vincente al massimo livello. Di sicuro il tour Pro ed i suoi milioni di sostenitori non vedono l’ora di riabbracciare uno dei campioni più forti di sempre.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO