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    Doping: Respinta la richiesta di sospensione per Dayana Yastresmka. L’ucraina non potrà giocare a Melbourne

    Dayana Yastresmka nella foto

    Dayana Yastresmka, giovane ucraina che è una delle grandi speranze del tennis mondiale, ha visto confermato che non sarà in grado di giocare l’ Australian Open – né qualsiasi torneo prima – pur avendo viaggiato in Australia e avendo subito la stessa quarantena come tutti i suoi colleghi. La 21enne è temporaneamente sospesa a causa di un controllo antidoping positivo (steroidi) e il suo appello è stato respinto.

    Yastremska è una delle tenniste che è in completo isolamento dopo aver viaggiato su uno dei voli con casi di covid-19 e non le sarà nemmeno permesso di mettere piede sui campi di Melbourne Park quando questo periodo di quarantena finirà.
    L’Ucraina potrà ancora fare appello alla Corte di Arbitrato per lo Sport (TAS), ma fino ad allora non le sarà permesso di competere.
    La nota dell’ITFLa richiesta di Dayana Yastremska di revocare la sospensione provvisoria impostale il 7 gennaio 2021 ai sensi dell’articolo 8.3.1(c) del programma antidoping del tennis 2020 è stata negata dal presidente del tribunale indipendente convocato per esaminare il suo caso.
    Questa decisione è soggetta ad appello alla Corte di Arbitrato per lo Sport da parte della signora Yastremska, della WADA e del Centro Nazionale Antidoping dell’Ucraina. LEGGI TUTTO

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    Monfils sorprende tutti e assume l’ex allenatore di Thiem

    Gael Monfils nella foto

    Gael Monfils, numero 11 del ranking mondiale, ha sorpreso tutti questo fine settimana annunciando ufficialmente l’assunzione di un nuovo allenatore: Gunther Bresnik, che ha lavorato per oltre un decennio con Dominic Thiem, un rapporto finito male e che si sta risolvendo solo in tribunale.

    Bresnik, che ha anche lavorato con Boris Becker negli anni ’90, è noto per essere uno degli allenatori più duri ed esigenti nel tennis mondiale e manda un messaggio interessante sullo stato d’animo di Monfils.Il transalpino, infatti, all’età di 34 anni vuole ancora raggiungere importanti imprese nella sua carriera.
    Monfils sarà accompagnato anche ache da Richard Ruckelshausen, un collaboratore che lavora con Bresnik. LEGGI TUTTO

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    Matt Little (trainer di Murray): “La quarantena prima di uno Slam? Un disastro, causerà molti infortuni”

    Matt Little insieme ad Andy Murray

    “Una quarantena prima di uno Slam? Capisco la difficoltà della situazione, ma per uno sportivo di massimo livello è un disastro, sarà la causa di molti infortuni e problemi per i giocatori”. Parole e musica di Matt Little, esperto trainer nel mondo del tennis, a fianco tra gli altri di Andy Murray. L’ha dichiarato in una lunga intervista concessa al magazine Metro, in cui si sofferma su come la situazione che stanno vivendo i giocatori in questi giorni a Melbourne è assai rischiosa in ottica torneo. Ecco alcuni estratti del suo pensiero.
    “Il corpo di un tennista professionista è l’opposto di quello di una persona qualsiasi. Noi diventiamo rigidi e doloranti quando iniziamo a fare un po’ di esercizio fisico con intensità, mentre al contrario i Pro diventano rigidi e doloranti quando si fermano e non continuano a fare esercizio. È come un’auto sportiva che non viene usata, si ingolfa. I loro corpi sono così finemente sintonizzati e si allenano con così tanto scrupolo nella preparazione di un torneo duro come uno Slam che se smettono di muoversi e smettono di fare quello che fanno di solito, possono sorgere molti problemi. La situazione attuale è un vero disastro per loro appena prima di un torneo di questo tipo. Si adatteranno rapidamente alla maggior parte delle cose dal punto di vista tattico e tennistico, non è un problema ritrovare forma e ritmo, ma l’esposizione del corpo alla competizione, dopo un periodo di due settimane di riposo forzato, invece è l’aspetto più pericoloso per loro”.
    Quale parte del gioco sarà più colpita dallo stop forzato? “Il colpo più rischioso quando non lo esegui per qualche settimana è il servizio. Spero di no, ma ho il forte timore che molti avranno dolore o infortuni alla spalla. I giocatori provano a colpire la palla contro il muro per tener un minimo allenato il corpo, ma non è possibile esercitare la battuta in una stanza, nemmeno se si mettessero in ginocchio perché ad ogni modo non possono generare velocità. Quell’azione è specifica, è lo strappo più violento nell’azione in campo ed è un movimento molto ripetitivo perché la maggior parte dei giocatori colpirà 40 servizi in un set, il che significa che se giocano cinque set eseguiranno 150 servizi ad alta velocità sollecitando al massimo la spalla. Anche con una sola settimana di riposo a casa, è necessario del tempo perché la tua spalla si abitui di nuovo a quell’azione di servizio, se ti prendi una pausa poi è necessario riattivare bene l’articolazione per non avere problemi. Ciò che causa il danno è la decelerazione del braccio. Quando acceleri il braccio con un servizio, devi rallentarlo al termine del movimento e i piccoli muscoli dietro l’articolazione della spalla devono tirare abbastanza forte per farlo. Questo li rende piuttosto irritati e può causare problemi quando i giocatori ricominciano a servire dopo uno stop”.

    Come poter gestire la situazione? Ecco i consigli del trainer: “Vorrei incoraggiare i giocatori a muoversi il più possibile, il più velocemente possibile e a frenare il più duramente possibile nelle loro stanze. Quindi liberare lo spazio dei loro letti e fare un po’ di lavoro sull’agilità. Se saranno fortunati, avranno solo 10 metri nella stanza, ma la maggior parte di questi movimenti in una partita sono in piccoli spazi, da tre a cinque metri, quindi possono allenarsi in modo abbastanza specifico con quello ed è importante farlo. Una volta usciti dalle stanze devono impostare il lavoro con un carico fisico delicato per almeno due o tre giorni, aumentando il volume un po’ alla volta. Diversi anni fa, quando i giocatori non si muovevano così velocemente e non erano atletici come lo sono ora, questa situazione sarebbe stata un problema minore, ma adesso i giocatori sono macchine allenatissime e devono continuare ad allenarsi per tenersi in condizione e sopportare gli stress del gioco moderno”.
    Sarà possibile arrivare preparati a dovere, vista la situazione? Per Little sì, ma teme conseguenze per molti: “I grandi giocatori sono tali anche perché riescono fare l’impossibile. I più bravi magari riusciranno a tarare i carichi di lavoro in modo progressivo, sfruttando i primi turni del torneo, tecnicamente più facili, per recuperare la miglior condizione strada facendo. Potrei sembrare un po’ duro, ma consiglio di guardare a fine torneo la lista dei giocatori infortunati rispetto ad altri eventi in cui non hanno affrontato una quarantena di questo tipo“.
    Un punto di vista molto interessante. Di sicuro i tennisti avranno parlato di queste problematiche nelle lunghe trattative delle scorse settimane, ma alla fine la quarantena è stata “dura”, nessuna scappatoia. Vedremo che cosa accadrà all’inizio del torneo, sperando che le previsioni di Little siano fin troppo fosche…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Anche Javier Marti, l’allenatore di Paula Badosa, è risultato positivo al coronavirus (per la seconda volta)

    Anche Javier Marti, l’allenatore di Paula Badosa, è risultato positivo al coronavirus (per la seconda volta)

    Un paio di giorni fa è uscita la notizia della positività di Paula Badosa al COVID-19. La spagnola, che aveva già accumulato sette giorni di isolamento, ha ricevuto un forte colpo che la terrà nella sua stanza ancora per qualche giorno. Insieme a lei, su quel volo da Abu Dhabi a Melbourne, c’era anche il suo allenatore, Javier Marti. Questa volta è stato lo spagnolo che non è riuscito a superare il test.

    “L’avevo abbastanza chiaro, cominciavo già ad avere i sintomi”, ha confessato Marti a Punto de Break. “Comunque sono sorpreso, avevo giàavuto il virus, quindi questa è la seconda volta. Siamo stati molto attenti a non prenderlo, ma l’abbiamo preso. Ora è il momento di recuperare per i prossimi 10-14 giorni”. LEGGI TUTTO

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    Troicki disperato con la quarantena: “Questo è un caos totale, se l’avessi saputo non sarei venuto

    Viktor Troicki nella foto

    Viktor Troicki, è stata l’ultima voce a esprimere forti critiche sulla quarantena a Melbourne.
    L’attuale numero 202 del mondo non ha lasciato nulla di intentato. “Se l’avessi saputo non sarei venuto. Questo è un caos totale, un disastro. Sarò chiuso per 14 giorni, non posso lasciare la mia stanza, non posso allenarmi, niente. La mia preparazione per un Grand Slam è totalmente sbagliata, è impossibile prepararsi a giocare cinque set in una stanza”, ha detto a Sportski.

    Troicki ha continuato: “Tutta la mia preparazione è stata distrutta. Dopo essere stato a letto per due settimane, non tornerò in forma per un mese e mezzo. Tutto questo sta creando un grande caos nella mia carriera”, ha aggiunto il serbo, che era su uno dei voli Covid-19 con casi positivi. LEGGI TUTTO

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    Il curioso trucco di Kei Nishikori per evitare lo sbalzo termico quando uscirà dalla quarantena

    Kei Nishikori JPN, 1989.12.29

    Kei Nishikori, uno dei 72 giocatori che hanno avuto la sfortuna di essere totalmente confinati (e incapaci di allenarsi) per 14 giorni, sta cercando modi alternativi (e creativi) per rendere l’ambiente della sua stanza il più simile possibile a quello che c’è fuori.

    Questo venerdì, il 31enne giapponese ha condiviso il suo piccolo trucco per la quarantena: regolare la temperatura del condizionatore della sua stanza alla temperatura della strada. Nishikori fa i suoi esercizi fisici a quella temperatura e così eviterà uno shock termico quando lascierà la sua stanza tra una settimana. LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne: La Barty viene avvistata in un supermercato senza mascherina e si scusa

    Ashleigh Barty classe 1996 e n.1 del mondo

    I nervi sono a fior di pelle e ogni errore causa problemi agli Australian Open 2021. I giocatori locali possono essere i maggiori beneficiari in vista del primo Grand Slam dell’anno, non dovendo passare attraverso una bolla come tutti gli altri, ma a tutti viene chiesto di esercitare la massima cautela nella loro vita quotidiana.

    Tuttavia, Ashleigh Barty, n. 1 del mondo, è stata avvistata in un supermercato senza la mascherina obbligatoria: “Ho dimenticato per sbaglio la mia mascherina, mi scuso per questo. So che dobbiamo essere tutti responsabili e non succederà più”, ha detto l’australiana nelle parole raccolte da The Age. LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire e la quarantena a Melbourne: “Non vedo l’ora di ritornare a casa”

    Benoit Paire nella foto

    Benoit Paire, numero 28 del mondo, sembra aver esaurito la sua (poca) pazienza per la quarantena di Melbourne e questo venerdì ha lasciato un chiaro sfogo sui social su quali sono i suoi sentimenti.
    “Sono stanco, non vedo l’ora di tornare a casa”, ha dichiarato il transalpino, che non sta attraversando un buon momento di forma dopo la ripresa del tennis in agosto.

    Je suis fatigué. Hâte de rentrer chez moi ✔️
    — paire benoit (@benoitpaire) January 21, 2021 LEGGI TUTTO