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    Jannik Sinner riparte da Monte Carlo. Unico dubbio la presenza a Monaco di Baviera

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Dopo la sua straordinaria cavalcata a Miami, la prossima settimana Jannik Sinner sarà impegnato in un altro Masters 1000, nel suo torneo di “casa” a Montecarlo. Il 19enne di Sesto Pusteria affronterà all’esordio lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas (ATP 47). Al secondo round troverebbe il numero 1 del mondo Novak Djokovic.
    La sconfitta in finale al Masters 1000 sul cemento della Florida per mano dell’amico-rivale Hubert Hurkacz è già nella scatola dei ricordi. Non c’è tempo per l’amarezza, è il momento di analizzare, programmare il futuro e la rincorsa verso le ATP Finals di Torino di novembre. L’Italia, che si è unita davanti al televisore per il talento dai capelli rossi, lo vuole tra gli otto maestri che si sfideranno in Piemonte. A Miami Sinner era il più giovane tennista a conquistare una finale di un “1000”, dopo l’impresa di Rafael Nadal a Madrid nel 2005. Inoltre, era appena il secondo italiano di sempre ad approdare in una finale di un Masters dopo Fabio Fognini, che nel 2019 si è portato a casa proprio il titolo di Montecarlo.
    Per Sinner, che vive nel Principato alla Costa Azzurra, inizia a Montecarlo la stagione sulla terra rossa. Il pusterese, numero 22 del ranking mondiale, cerca di salire ancora nella classifica. Il prossimo obiettivo sono i top 20, un traguardo non fuori portata. Statistiche pazzesche, considerando che l’altoatesino è appena il sesto “teenager” – dal 2010 – ad approdare nei top 30 del ranking. Ora Sinner torna sulla sua superfice preferita, quella della terra rossa. Lo scorso ottobre si è guadagnato i quarti di finale Slam al Roland Garros. Sinner a Montecarlo non è tra le 16 teste di serie. Sorteggio sfortunato per l’azzurro, che al primo turno troverà dall’altra parte della rete lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas. Sinner ed il 33enne di La Massana non si sono mai affrontati in carriera. Ramos-Vinolas, n. 47 del ranking, ha vinto due titoli ATP in carriera e nel 2017 è stato il numero 17 del mondo. Se Sinner dovesse superare lo spagnolo, affronterebbe al secondo turno il superfavorito serbo e numero 1 del mondo, Novak Djokovic.
    Settimane intense per SinnerIl programma di Sinner sulla terra rossa è piuttosto intenso. L’obiettivo è sempre accumulare più match possibili per continuare a scrivere il suo romanzo di formazione tennistica. E quindi, via con un altro Masters 1000 la settimana prossima sulla terra amica di Montecarlo, dove vive e si allena con colleghi di alto lignaggio, ma non ha mai giocato il torneo. Da lì poi si sposterà in Spagna per giocare l’ATP 500 di Barcellona. Attualmente, l’altoatesino è iscritto anche al torneo di Monaco di Baviera ma non è ancora sicura la sua partecipazione, che verrà decisa a seconda di come procederà il lavoro con il team. L‘azzurrino sarà poi al Masters 1000 di Madrid e ovviamente agli Internazionali d’Italia al Foro Italico. Chiuderà il periodo “rosso” il Roland Garros. Ci saranno tante prime volte ancora per Sinner che, a causa dello stop per pandemia, sta iniziando soltanto ora ad assaporare tutti i tornei della stagione. A parte Roma e Miami, Jannik non ha mai vissuto da protagonista altri Masters 1000 (escluse le qualificazioni di Cincinnati lo scorso anno, dov’è uscito al primo turno), e anche a Barcellona non ha mai partecipato. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Sonego: “E’ scontato che si parli più di Sinner e Musetti. Sono due ragazzi giovani. Quando uno arriva all’improvviso, ed è così giovane, è normale che si parli molto di lui”

    Lorenzo Sonego ITA, 1995.05.11

    Queste le parole di Lorenzo Sonego intervistato da SuperTennis dopo l’accesso alle semifinali del torneo di Cagliari.
    “A me piace la lotta, mi piace vincere soffrendo – ha detto un Sonego raggiante ai microfoni di SuperTennis -. Ero sotto nel primo set, ero sotto nel secondo, ho cercato di restare tranquillo e concentrato, lui ha accusato un piccolo passaggio a vuoto e il match è cambiato. Sapevo che le partite sulla terra non sono mai finite: lui è partito benissimo ma io non ho mollato. E’ un torneo a cui tengo tanto perché si gioca in Italia: è bello essere qui. Sono contento di essere in semifinale perché venivo da tanti tornei sul veloce e non credevo che sarei riuscito a giocare subito così bene sulla terra.Hanfmann è stato molto aggressivo all’inizio e non mi dava tempo di pensare e di far gioco. Ho cercato di star lì anche se non avevo sensazioni molto positive. Poi c’era anche la difficoltà del vento forte e del campo che era praticamente senza terra. Le raffiche si erano portate via tutto. Condizioni molto veloci che avvantaggiavano lui. Penso di essere stato bravo a rimanere agganciato alla partita e a trovare quindi il tempo per salire un po’ come rendimento al servizio e con la risposta. E così gli ho tolto un po’ di sicurezza.”
    “E’ scontato che si parli più di Sinner e Musetti. Sono due ragazzi giovani. Quando uno arriva all’improvviso, ed è così giovane, è normale che si parli molto di lui. Il mio obiettivo non è quello che si parli maggiormente di me. Io gioco per le emozioni che vivo sul campo. Fuori dal campo sono un tipo piuttosto riservato e dunque non mi dispiace non avere troppe attenzioni, sto più tranquillo. Mi piacerebbe riuscire sempre a trasmettere le emozioni che vivo durante le partite. Far vedere quanto amo questo sport. In campo sono me stesso, sono felice e vorrei trasmettere questa allegria e la voglia di divertirsi in campo.“Tra me e Fritz vengono sempre fuori partite molto combattut. Lui serve benissimo. Sarà un match durissimo. Bisognerà giocare tutti i punti, rimanere attaccato fino alla fine. Tecnicamente negli ultimi tempi ho colmato alcune carenze sul lato del rovescio e alla risposta. Abbiamo fatto molti passi avanti, anche dal punto di vista fisico. Oggi si è visto che quando mi muovo così bene in campo e uso bene gli appoggi, riesco a cambiare passo anche durante la partita. C’è stata una grande differenza tra il primo e il terzo set sotto questo aspetto. Posso crescere ancora sul piano fisico ed essere continuo per tutto il match”. LEGGI TUTTO

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    Madrid e Roma non cambieranno le date nonostante il rinvio del Roland Garros

    Madrid e Roma non cambiano le date nonostante il rinvio del Roland Garros

    È stato confermato: i tornei di Madrid e Roma, i due principali eventi sulla terra battuta che preparano il Roland Garros, manterranno le loro date originali, nonostante il rinvio del Grand Slam francese di una settimana.
    In questo modo, i due WTA 1000 e i due Masters 1000 saranno una settimana più distanti dall’evento francese, con a questo punto una settimana libera nei calendari ATP e WTA.
    La stagione su erba, come già sappiamo, sarà influenzata da questa situazione, poiché sarà “investita” dalla seconda settimana del Roland Garros. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “I miei programmi? Credo non sia il caso di aspettarsi troppo fin da subito, proprio perché devo darmi il tempo necessario a ritrovare il giusto ritmo”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini è stato intervistato da SuperTennis durante il torneo di Cagliari.
    Dichiara l’azzurro: “Abbiamo vissuto tante belle emozioni in campo in questi giorni, è vero, a maggior ragione pensando che in questo periodo non è facile poter avere la famiglia accanto durante un torneo. E poi era davvero tanto tempo che mia madre non ci vedeva giocare in un torneo, tanto più del circuito ATP. Abbiamo vinto di misura il match, soffrendo, però sono contento di come ha reagito il fisico e anche della durata della partita, così ho potuto servire per parecchi turni. Oggi mi sento bene e questo è un dato positivo visto che sono qui a Cagliari principalmente per testare la mia condizione fisica e capire se sono pronto anche per rientrare in singolare”.
    “Il mio problema agli addominali era piuttosto complicato e serviva massima attenzione perché provando a lavorare per rinforzare una zona si deve comunque evitare di appesantirne altre, per non incorrere in ulteriori problematiche. Per quel che riguarda Ajla, le ho insegnato pure un po’ di italiano e ho notato come in quella zona del mondo sono portati per imparare le lingue. Farle da coach nelle partite? Cerchiamo soprattutto di aiutarci a vicenda, anche se il tennis femminile è un po’ diverso da quello maschile, ma lo facciamo con affetto, proprio per essere il più possibile di supporto uno all’altra”.
    “Sono partito dall’Australia con tanto dispiacere ma anche con tanta fiducia dentro. Dopo aver iniziato l’anno alla grande con il cammino brillante del nostro team Italia in ATP CUP mi ha fatto male, non solo fisicamente, dover lasciare un torneo così importante come gli Australian Open senza nemmeno poter scendere in campo e provarci. I miei programmi? Credo non sia il caso di aspettarsi troppo fin da subito, proprio perché devo darmi il tempo necessario a ritrovare il giusto ritmo, comunque prossima settimana giocherà il Masters 1000 a Monte-Carlo, poi Belgrado, una settimana di allenamento, quindi gli appuntamenti di Madrid e Roma. Spero davvero di arrivare al top della condizione per gli Internazionali d’Italia, il torneo a cui tengo di più, nella mia città”.
    “Si tratta di un percorso partito alcuni anni fa, bello per famiglie e ragazzi, c’è un spirito di collaborazione e anche di sana competizione, l’Italia è al centro del tennis e siamo orgogliosi di questo. La Coppa Davis? Siamo un gruppo numeroso, soprattutto di ragazzi che hanno grande voglia di fare bene per l’Italia. Fin da piccolo è sempre stata uno dei miei pallini questa competizione, onestamente Filippo Volandri non ha certo un compito facile con tutta questa abbondanza ma sono certo che faremo di tutto per toglierci delle soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    Amina Anshba vince ieri a Cordoba una partita dopo quasi 5 ore di lotta. E’ la terza partita più lunga della storia WTA

    Laura Pigossi nella foto

    Ieri nel primo turno del 25 mila di Cordoba c’è stata una partita da record.La russa Amina Anshba ha vinto al terzo set dopo 4h56 , senza alcun tiebreak per 7-5 3-6 7-5 contro la brasiliana Laura Pigossi.Sono stati giocati 364 punti e questo duello è stato superato in termini di durata solo da due incontri femminili nella storia: le 6h31 dello scontro tra le americane Vicky Nelson e Jean Hapner, nel 1984, e le più recenti 5h03 del duello tra Maria Elena Camerin e Monica Niculescu ad Atene 2009.
    Dopo la partita ha scritto Amina: “ ora mi potete trovare in ospedale” , in realtà oggi dovrebbe giocare il secondo turno sia in singolo che in doppio. Non sappiamo però in che condizioni.
    Un Grazie ad Andika LEGGI TUTTO

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    La finale di Miami fa il boom di ascolti su Sky. Sinner vs Hurkacz si è avvicinata agli ascolti della finale di Wimbledon 2019

    La finale di Miami fa il boom di ascolti su Sky

    La finale del torneo di Miami è andata bene in Tv.
    Su Sky la finale di Miami del Master 1000, Hurkacz-Sinner, vinta dal polacco per due set a zero, a partire dalle 19.00, ha riscosso 656mila spettatori ed il 3% di share, seconda partita di tennis più vista su Sky dopo Djokovic contro Federer di Wimbledon 2019 (761mila spettatori) con una copertura di quasi 1 milione e 800 mila spettatori unici (che hanno visto almeno un minuto di partita). LEGGI TUTTO

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    Carla Suárez Navarro ritorna ad allenarsi e punta di rientrare al Roland Garros

    Carla Suarez Navarro nella foto

    Carla Suárez Navarro, ex top 10, aveva annunciato il suo ritiro dal tennis per la fine del 2020, ma tutto è cambiato con la comparsa del cancro.Ora fortunatamente la spagnola è guarita da questa terribile malattia e può pensare nuovamente al tennis.
    La spagnola intende finire la sua carriera da professionista alle sue condizioni, sul campo, e ha già una data per il ritorno: al Roland Garros, tra un mese e mezzo.
    La Suárez Navarro è già tornata ad allenarsi questa settimana, ma non giocherà nel torneo più importante del suo paese, l’Open di Madrid. Il suo obiettivo principale è quello di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo e finire la sua carriera agli US Open di settembre. LEGGI TUTTO

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    Massimo Sartori su Jannik Sinner: “Jannik tra qualche anno diventerà il più forte. Quest’anno finirà la stagione tra i primi 10-12 del mondo e sarà a Torino per le ATP Finals, almeno come riserva”

    Massimo Sartori ex coach di Jannik Sinner e storico allenatore di Andreas Seppi ha rilasciato un’intervista al “Corriere dell’Alto Adige”. “Jannik sa giocare benissimo anche sul rosso. È una superficie che richiede un tennis più complesso sul piano tattico e tecnico rispetto al cemento. Jannik lo ha già dimostrato l’anno scorso a Roma e a […] LEGGI TUTTO