More stories

  • in

    Piatti Tennis Center : 60 partite per crescere: altre due stelline si formano col Metodo Piatti

    Ela Nala Milic (sinistra), slovena classe 2006, e Tea Lukic, tedesca classe 2004. Sono due delle grandi promesse che si allenano al Piatti Tennis Center

    Una si chiama Ela Nala Milic, ha 15 anni, è figlia dell’ex cestista Marko (passato anche dai parquet dell’Nba) ed è la più grande speranza del tennis sloveno. L’altra si chiama Tea Lukic, è nata nel 2004 da genitori serbi ma gioca per la Germania, ed è da tempo fra le osservate speciali della DTB, la Federtennis tedesca. Cosa hanno in comune? Per coltivare i loro sogni di gloria entrambe hanno scelto da un paio d’anni il Piatti Tennis Center, dove hanno trovato la realtà ideale per gettare le basi di un futuro di successo. Perché a Bordighera non è abitudine guardare all’immediato, ma ciò che conta è sempre il percorso di maturazione, per arrivare pronti al momento giusto. È successo con Jannik Sinner, pressoché fuori dai radar da under e poi diventato una vera e propria star, e succederà ancora. “Entrambe le ragazze – dice Luka Cvjetkovic dalla Tunisia, dove le ha accompagnate in una lunga trasferta per disputare dei tornei Itf – hanno seguito un percorso ben preciso, secondo il metodo Piatti: prima abbiamo lavorato sulla tecnica, poi per mettere ordine nei punti, e ora è arrivato il momento di competere, nei tornei under come fra le ‘pro’. Per entrambe, oggi l’obiettivo è il miglioramento, senza un target di risultati. L’importante è giocare fino a 60 partite all’anno, per fare esperienza e capire sempre meglio il gioco”.
    Tea Lukic lo farà principalmente nei tornei da 15 e 25 mila dollari, con l’obiettivo di preservare un fisico che negli ultimi anni le ha dato più di un problema, mentre Ela Nala Milic, avendo solo 15 anni, ha un limite (imposto dai regolamenti Wta) di appena 8 tornei fra le professioniste. “Ma non è un problema – continua Cvjetkovic – perché in questo momento il genere di tornei non fa differenza. Giocherà fra le junior oppure negli Open in Italia: ciò che conta è competere, fare partite e abituarsi al mestiere della tennista. Per questo abbiamo scelto di farle giocare cinque tornei di fila in Tunisia, per farle capire cosa significa stare cinque settimane fuori casa, solo a giocare e allenarsi. È una ragazza seria, professionale e dalle idee chiare, che crede molto nel nostro metodo. Ha il potenziale per ambire a un grande futuro”. Tea Lukic, invece, li ha raggiunti a Monastir un paio di settimane più tardi, seguendo una tabella di marcia differente. “Tea ha avuto diversi infortuni – dice ancora il coach croato del Piatti Tennis Center – perché fisicamente è ancora nella fase dello sviluppo, e ha un gioco molto ‘energetico’ che richiede grandi sforzi. Pertanto, nel suo caso la priorità è stare bene e trovare continuità giocando tante partite. Nell’ultimo anno ha trascorso molto tempo a Bordighera: ora è il momento di viaggiare e competere”. Sempre tenendo presente che l’obiettivo non sono i risultati, ma la crescita e il miglioramento. Le vittorie, quando il resto è fatto come si deve, arrivano di conseguenza. LEGGI TUTTO

  • in

    I forfait di Richard Gasquet e Garbine Muguruza

    Garbine Muguruza nella foto

    Richard Gasquet, ex top 10, ha annunciato questo giovedì il suo ritiro dall’ATP 250 dell’Estoril e non giocherà quindi il suo match di secondo turno contro Cristian Garín, seconda testa di serie, che va così ai ‘quarti’ senza giocare.Il 34enne francese, con una stagione (e carriera) afflitta da diversi tipi di infortuni, ora soffre di un problema all’adduttore sinistro, che lo butta fuori da un torneo in cui aveva esordito bene,
    Garbiñe Muguruza, ex numero uno del mondo, attuale 13° esima e una delle migliori giocatrici del 2021, ha dovuto rinunciare questo giovedì al WTA 1000 di Madrid, il più grande torneo del suo paese, a causa dell’infortunio alla coscia che ha recentemente subito al WTA 500 di Charleston.“È la notizia peggiore e la decisione più complicata che possa prendere, ma i test che ho fatto mi mostrano che non sono recuperata al 100% ed è meglio non forzare”, dichiara la tennista di origine venezuelana, che ha ottenuto grandi risultati nel 2021. LEGGI TUTTO

  • in

    Federer mette all’asta da Christie’s oltre 300 cimeli per finanziare la sua fondazione

    Una racchetta di Federer presente all’asta

    La prossima estate i cacciatori di cimeli sportivi e tennistici in particolare avranno un appuntamento da non perdere. La storica casa d’aste londinese Christie’s ospiterà la Roger Federer Collection, in due sessioni di aste esclusive con importanti cimeli sportivi personali del campione svizzero. Il ricavato andrà totalmente a sostegno della Roger Federer Foundation, attiva in molti progetti in Africa per la salute e scolarizzazione di migliaia di bambini in difficoltà.
    Il 23 giugno si svolgerà l’asta principale, con 20 oggetti che ricordano momenti straordinari della carriera di Federer: dalle scarpe con cui vinse il Roland Garros 2009 (a completamento del proprio career Grand Slam), visivamente segnate dalla terra rossa parigina, alla racchetta della finale di Wimbledon 2007, quella disputata con il centrale dei Championships “scoperchiato”, visti i lavori in corso per la costruzione del tetto retrattile. All’asta anche l’intero completo indossato nella finale di Roland Garros 2009, ed un borsone autografato portato in campo a Wimbledon. Altro oggetto “cult” il cardigan bianco indossato nella finale di Wimbledon 2012, insieme alla racchetta di quell’edizione del torneo.
    Seguirà una seconda asta online, dal 23 giugno al 14 luglio 2021, con oltre 300 oggetti di Roger, per i quali sarà possibile fare un’offerta. La collezione ripercorre l’intera la carriera di Federer dalle Olimpiadi di Sydney nel 2000 fino agli ultimi (pochi) incontri disputati nel 2021. Molti degli oggetti messi all’asta riguardano momenti storici e partite memorabili disputate contro i suoi più grandi rivali, tra cui Nadal, Djokovic, Murray, Agassi e via dicendo.
    Roger ha personalmente espresso il desiderio di includere stime accessibili, già a partire da 100 sterline (anche se presumiamo sia difficile accaparrarsi qualcosa con una cifra così bassa). Saranno disponibili per le offerte oggetti di vario tipo: magliette, cappellini, polsini, asciugamani, borsoni, ecc. Uno dei pezzi più pregiati sarà il blazer indossato a Wimbledon 2006.
    Dichiara lo svizzero lanciando l’iniziativa: “Ognuno dei pezzi in vendita rappresenta un momento unico nella mia vita di tennista. Con questa asta ho la possibilità di condividere una parte della mia collezione personale con i miei fans e, soprattutto, il ricavato andrà alla mia fondazione per proseguire nella realizzazione dei nostri progetti educativi in Africa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ritorna il torneo Challenger di Napoli. L’evento sarà in programma dal prossimo 04 Ottobre

    L’evento sarà in programma dal prossimo 04 Ottobre

    Dal sito Napoli Today arriva una bella notizia per tutti gli appassionati di tennis. Torna, infatti, dopo 5 anni di assenza dai campi del Tc Napoli in Villa Comunale il torneo internazionale di tennis Challenger di Napoli.
    La Tennis Napoli Cup, per anni appuntamento attesissimo in città, si giocherà ad inizio ottobre. L’ultima edizione, disputata nel 2016, fu vinta dallo slovacco Jozef Kovalik.Una grande opportunità, dunque, in un momento in cui il tennis in Italia sta attirando una straordinaria attenzione, grazie alle eccellenti prestazioni dei giocatori nostrani. Il torneo di Napoli, che precederà altri grandi eventi della racchetta che si disputeranno in Italia in autunno, come le finals Atp e la Coppa Davis, sarà anche l’occasione per vedere all’opera dal vivo i tanti promettenti giovani italiani che da sempre sono stati protagonisti sulla terra rossa del Tc Napoli.
    Dal 4 al 10 ottobre a Napoli al Tennis Club di viale Dhorn il Torneo Internazionale di Napoli, torneo che rientra nel calendario mondiale come Atp Challenger. LEGGI TUTTO

  • in

    Thindown Challenger (Biella 5). La presentazione del torneo

    Stefano Napolitano ITA, 1995.04.11

    Venerdì alle 12 nella club house di Tennis Lab Biella di via Liguria si terrà la conferenza stampa di presentazione dei Campionati internazionali Città di Biella, Thindown Challenger, in calendario da domenica 2 maggio, con i primi incontri di qualificazione, sino a domenica 9.
    «Sono molto contento di organizzare il quinto torneo inserito nell’Atp Challenger Tour – dice il direttore Cosimo Napolitano -. Dopo lo sforzo profuso nei mesi invernali, quando abbiamo portato al PalaPajetta e al centro Joker due coppie di Challenger (vinti da Iliya Marchenko, Soonwoo Kwon, Andreas Seppi e Daniel Masur, ndr), ora torniamo nella nostra sede più naturale, disputando il torneo sulla terra battuta. Speriamo sia un’altra bella festa. Dovremmo poter far entrare un po’ di pubblico, per cui siamo doppiamente felici».
    L’entry list del primo Challenger 80 (gli altri due arriveranno dal 16 al 23 maggio, con un Challenger 50 e dal 30 maggio al 6 giugno nuovamente con un Challenger 80) è aperta dall’ungherese Attila Balazs (numero 102 al mondo). «Sono contento, ma l’elenco non modifica il fatto che lo show è assicurato – conclude il maestro biellese -. Ci sono tanti ottimi giocatori, uno su tutti Kevin Anderson, che se confermasse la sua presenza, rappresenterebbe un altro colpo strepitoso». Se negli occhi di tutti gli appassionati (e non solo) resta impressa la presenza in città dell’ex numero 1 al mondo Andy Murray (il 14 febbraio finalista del primo torneo); l’arrivo a Biella del trentaquattrenne di Johannesburg, che da tempo ha fissato la sua residenza in Florida, darebbe nuova linfa a un evento che negli anni ha saputo raccogliere sia campioni strepitosi, sia talenti in grande ascesa (l’ultimo esempio è quello di Lorenzo Musetti). Anderson è al 107° posto nel ranking mondiale, ma solo tre anni fa era approdato al numero 5 e la sua posizione è destinata a salire considerando che è approdato nei quarti di finale dell’Atp 250 in corso di svolgimento in Portogallo, dove ha eliminato prima Frances Tiafoe con il punteggio di 4-6, 7-6 (6), 7-6 (4) e poi Roberto Carballes Baena per 6-3, 7-6 (4). In carriera ha disputato 13 finali Atp, vincendo sei titoli, con un montepremi complessivo intascato di oltre 17 milioni di dollari. Non è stato molto fortunato nelle due finali Slam raggiunte. Nel 2017 agli Us Open (da numero 32 è stato il giocatore con il ranking più basso ad approdare all’epilogo) venne sconfitto da Nadal; mentre nel 2018 a Wimbledon, superati nei quarti Federer dopo 4 ore di partita e in semifinale Isner (26-24 al quinto set, oltre sei ore e mezza), stremato, cedette al primo giocatore al mondo Djokovic. Il 19 febbraio dell’anno scorso è stato operato al ginocchio destro.
    L’elenco delle possibili teste di serie prosegue con il portoghese Pedro Sousa (112 Atp), lo statunitense Mackenzie McDonald (119), il boliviano Hugo Dellien (122), il tedesco Cedrik-Marcel Stebe (134), Federico Gaio (136) e il giapponese Go Soeda (152). Appena fuori Paolo Lorenzi (154). Per il talento di casa Stefano Napolitano è pronta una wild card. LEGGI TUTTO

  • in

    Marin Cilic su Alcaraz e Musetti: “Penso che Lorenzo sia mezzo passo avanti ad Alcacaz nella sua crescita”

    Marin Cilic nella foto

    Marin Cilic ha valuto Carlos Alcaraz e il nostro Lorenzo Musetti, dopo aver potuto affrontare sia Lorenzo che Carlos.Il croato ha definito con precisione dove sono entrambi i giocatori nella loro crescita: “Carlos ha un gioco migliore sui campi veloci, mentre Lorenzo è migliore come gioco sulla terra battuta. Penso che Musetti sia mezzo passo avanti ad Alcaraz nella sua crescita”.
    Ancora su Alcaraz: “In termini di stile di gioco, non è lontano da Pablo Carreño Busta. Carlos ha un diritto migliore e Pablo ha un rovescio più performanete. Avendo 17 anni e già con questo tipo di gioco potrà solo migliorare con le partite a questo livello. Sicuramente migliorerà sempre di più e decollerà. Juan Carlos Ferrero è un grande allenatore per lui in questo senso. Può migliorare ancora in alcune fasi, ma sembra già un tennista professionista e giocà già molto bene a questo livello”.
    Su Musetti: “A Lorenzo piace giocare un po’ più lontano dalla linea di fondo, ama aprire il campo, usa gli angoli, ha un tocco davvero buono. Ha anche il rovescio a una mano, gioca lo slice e penso che forse la terra sia la sua superficie preferita ..”.
    Alla domanda se sente di poter tornare sotto i riflettori, Cilic ha risposto con un’altra domanda. “Chi sa cosa succederà tra due anni?”, assicurando che il suo livello migliore non è lontano. LEGGI TUTTO

  • in

    Matteo Berrettini: “Lavorare con un giocatore più giovane come Jannik che sta salendo mi fa bene, l’ho sempre detto. Spero e credo che ci alleneremo sempre di più insieme”

    Queste le parole di Matteo Berrettini vincitore domenica sera del torneo di Belgrado. “Sono un Top 10, mi sento un Top 10: non ho mai dubitato del mio livello e di quello che ho conquistato. Ho molta fiducia nel mio tennis. Quando funzionano le mie armi, servizio e diritto, devono stare attenti tutti. Sono fiero […] LEGGI TUTTO

  • in

    Fabio Fognini: “Voglio le scuse per l’enorme errore, se il mio appello verrà rigettato metterò tutto in mano all’avvocato e chiederò all’ATP un risarcimento per gravissimi danni d’immagine. Le cavolate le ho sempre ammesse, ma questa volta ho ragione e vado dritto alla meta”

    Fabio Fognini ha rilasciato un’intervista a Gaia Piccardi sul ‘Corriere della Sera’. Dichiara l’azzurro: “Non ho insultato il giudice di linea nel match contro Zapata Miralles. Ero frustrato, arrabbiato: parlavo con me stesso. Lo giuro sui miei figli, la cosa che ho più cara al mondo. Ho letto il rapporto del supervisor che mi ha […] LEGGI TUTTO