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    Dal circuito ITF a New York: Jeline Vandromme, la nuova stella del tennis belga?

    Jeline Vandromme – Foto getty images

    Sono già passati alcuni giorni dalla conclusione dello US Open 2025, ma dalle sue storie continua a emergere un nome destinato a farsi ricordare: quello di Jeline Vandromme, nuova campionessa del torneo junior femminile. Nata il 16 novembre 2007, la tennista belga a soli 17 anni ha già fatto capire di avere stoffa da predestinata.
    Un’estate perfetta prima di New YorkNonostante la giovanissima età, Vandromme da tempo ha iniziato a cimentarsi anche nei tornei professionistici del circuito ITF, con risultati impressionanti. Solo nel mese di agosto ha conquistato i titoli del W30 Roehampton, del W15 Monastir e di un secondo W15 Monastir, mettendo insieme una striscia di 17 vittorie consecutive con appena due set lasciati per strada. Con questa scia vincente si è presentata a New York, pronta a confermare il suo eccezionale momento di forma.
    Dominio assoluto a Flushing MeadowsAllo US Open junior Vandromme non ha concesso scampo a nessuna avversaria: sei vittorie senza perdere un set, con una media di appena sei giochi persi a partita. Oltre al trionfo in singolare, ha raggiunto anche la finale del torneo di doppio insieme alla lituana Laila Vladson, arrendendosi solo all’ultimo atto. Un percorso che la proietta al numero 3 del ranking junior, con una striscia aperta di 23 successi consecutivi.In conferenza stampa, la belga ha raccontato la sua sensazione di forza:“Non ho mai sentito fatica, forse grazie all’adrenalina che ti spinge in campo. Anche quando le gambe diventano pesanti, la voglia di lottare per ogni punto ti fa sentire solo energia”.
    Il primo Slam, un trionfo specialeFino a quest’anno, nei tornei dello Slam junior, Vandromme non era riuscita a brillare: quarti in Australia, eliminazione al primo turno sia al Roland Garros che a Wimbledon. A New York però è cambiato tutto.“Ho pensato a lungo se giocare lo US Open, ma gli Slam junior ti danno sempre qualcosa di speciale. Se fosse stato l’ultimo della mia carriera, volevo portarmi via un ricordo memorabile, e ci sono riuscita. Vincere qui è un orgoglio immenso, sono passati 22 anni dall’ultima vittoria belga, quindi è anche un onore per il mio Paese”, ha dichiarato con emozione.
    L’eredità di FlipkensL’ultima belga a vincere lo US Open junior era stata Kirsten Flipkens nel 2003, poi arrivata fino al numero 13 del ranking WTA. E proprio Flipkens ha fatto arrivare un messaggio speciale a Jeline:“Mi aveva scritto già prima della finale e poi di nuovo dopo la vittoria. È stato bellissimo ricevere il suo sostegno, anche se non ho ancora avuto tempo per rispondere a tutti i messaggi”, ha raccontato con un sorriso.
    Con il titolo di New York in tasca e una crescita costante tra junior e professionisti, Jeline Vandromme è già entrata nella lista delle giovani promesse da seguire con grande attenzione. Il futuro del tennis belga potrebbe avere un nuovo nome da ricordare? LEGGI TUTTO

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    Jabeur lancia la sua Academy: “Un sogno che diventa realtà”

    Ons Jabeur

    “Questa accademia è molto più di un training centre, è un sogno che diventa realtà”. Così la campionessa tunisina One Jabeur lancia via social il suo nuovo progetto, una Academy dove mettere la sua esperienza a disposizione di giovani giocatori e giocatrici. “Il mio obiettivo è quello di dare ai giovani un’opportunità di crescere, credere in se stessi e scoprire la gioia del tennis”. L’iniziativa vedrà la luce entro la fine dell’anno presso la HCT – Dubai Academic City Campus. È stato creato un account social su Instagram dedicato a questo nuovo centro di allenamento, con la promessa di comunicare presto nuovi dettagli su come funzionerà la struttura.

    Jabeur è attualmente ai box cercando di recuperare dai suoi molteplici malanni (in particolare a ginocchio e schiena) che l’hanno penalizzata pesantemente negli ultimi mesi. È ferma da Wimbledon, quando si ritirò contro la bulgara Viktoriya Tomova. Allora esternò la necessità di “disconnettersi” dal tennis per un po’, per recuperare energie fisiche e anche mentali. Annunciando la decisione di non giocare in Canada, così Ons scrisse sui social: “Negli ultimi due anni mi sono spinta oltre i miei limiti, lottando con infortuni e tante altre difficoltà. Ma, nel profondo, da tempo non mi sento più felice in campo. Il tennis è uno sport meraviglioso. Ma adesso sento che è il momento di fare un passo indietro e, finalmente, pensare a me stessa: respirare, guarire e riscoprire la gioia del semplice vivere. Grazie a tutti i fan per la comprensione: il vostro sostegno e il vostro affetto significano tutto per me, li porto sempre con me. Anche lontano dal campo continuerò a restare vicina e connessa a voi, e a condividere questo percorso”.
    Viste le sue recenti parole e la necessità di staccare la spina dalla competizione per un po’, ecco arrivare questo nuovo progetto per le 31enne tunisina. Insieme alle sue iniziative a sostegno della popolazione di Gaza e di altre campagne benefiche attraverso la fondazione che porta il suo nome ed è molto attiva nel mondo arabo, Ons sembra preparare il terreno per il “dopo” che, per colpa dei ripetuti infortuni, forse non è nemmeno così lontano.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Nadal elogia Alcaraz: “Ha già sei Slam, ma non iniziamo con i paragoni”. Casper Ruud sarà papà: il norvegese e la sua compagna Maria Galligani aspettano una bambina.

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    Non c’è ormai nessuno nel mondo dello sport che non resti impressionato dai numeri di Carlos Alcaraz a soli 22 anni. Nemmeno chi ha scritto pagine leggendarie di questo sport come Rafa Nadal, che in un’intervista rilasciata a RNE ha voluto commentare l’incredibile ascesa del murciano.“La carriera sembra indirizzata verso qualcosa di unico. Mi auguro che sia molto lunga, perché è quello che serve per raggiungere certi numeri. Spero che le infortuni lo rispettino e che tutto gli vada per il meglio. Per il momento ha sei titoli del Grande Slam, ma non iniziamo già con queste cose. Sei Slam è un numero incredibile, ma mi auguro che possa vincere tutti quelli che potrà”, ha dichiarato il campione dei 14 Roland Garros.Parole che testimoniano l’ammirazione e allo stesso tempo la cautela di Nadal, consapevole di quanto sia ancora lunga la strada e di quanto sia fondamentale preservare la continuità fisica per costruire una carriera leggendaria.
    Alcaraz, dal canto suo, continua ad accumulare successi e a scrivere record di precocità, con l’intero circuito che ormai lo vede come il punto di riferimento del presente e del futuro insieme al nostro Jannik Sinner.
    Notizia di quelle che fanno sempre piacere raccontare: Casper Ruud e la sua promessa sposa Maria Galligani hanno annunciato sui social che presto diventeranno genitori per la prima volta. La coppia ha rivelato che ad arricchire la loro famiglia sarà una bambina, attesa per il 2026.Un annuncio che ha subito fatto il giro del circuito ATP, tra congratulazioni e messaggi di affetto. Ruud, 26 anni, è da tempo uno dei volti più solidi e rispettati del tennis mondiale, mentre Galligani lo accompagna spesso nei tornei più importanti, formando insieme una delle coppie più amate dagli appassionati.La notizia segna l’inizio di una nuova fase della loro vita personale, che inevitabilmente si intreccerà anche con la carriera sportiva del norvegese. Dopo stagioni ad alto livello e qualche difficoltà recente, l’arrivo della piccola potrebbe rappresentare una spinta emotiva e motivazionale in più per ritrovare la sua versione più competitiva sul circuito.
    Per ora, però, c’è solo spazio per la gioia e per i festeggiamenti: un futuro papà pronto a vivere l’emozione più grande della vita. Congratulazioni a Casper e Maria! LEGGI TUTTO

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    Becker: “Sinner nella finale di US Open mi ha deluso, è stato prevedibile”

    Boris Becker

    Dopo aver parlato della situazione di Novak Djokovic, Boris Becker nel seguito podcast di Andrea Petkovic si è soffermato anche sul tema più caldo del momento, la finale di US Open dominata da Alcaraz su Sinner. Il tedesco è netto su Jannik: è stato deludente al servizio ma soprattutto per come non sia riuscito a cambiare qualcosa e subire la prepotenza del rivale.
    “Dal primo all’ultimo minuto di US Open, Alcaraz è stato chiaramente superiore a tutti gli altri giocatori, e persino a Sinner in finale, “afferma Boris. “La finale ha avuto un padrone assoluto. Carlos ha giocato un tennis di un altro pianeta e ha meritato di vincere il torneo. La grande differenza che ho notato in questo duello è stata al servizio: Sinner è stato nettamente più debole e a quel livello una differenza del genere non perdona. Se Jannik ha un vero punto debole, è proprio questo”.
    Becker continua la sua analisi tagliente sulla prestazione dell’italiano: “Sono uno che dice sempre la verità. Sono rimasto un po’ deluso: mi aspettavo di più da questa finale. Ma ovviamente non sono rimasto deluso da Alcaraz perché ha giocato meglio rispetto a un anno fa. Ha portato nel suo tennis più variazioni, ha cambiato i ritmi, ha usato il serve & volley, ha giocato anche lo slice di rovescio. Ha colpito con il diritto con tanta di quella potenza che la palla quasi spariva! Sinner, invece, per la prima volta è rimasto fermo con il suo gioco. Così è prevedibile: sai già esattamente cosa succederà. E non è tanto grave che io lo veda così, è molto peggio per lui che lo veda così anche Alcaraz”.
    “Per la prima volta ho avuto la sensazione che Alcaraz abbia fatto un passo avanti, mentre Sinner sia rimasto lo stesso. A tratti non sapeva come vincere i punti, se non quando Alcaraz sbagliava. È una novità in negativo per Jannik” conclude Becker.
    Un’analisi secca ma coerente anche a quanto dichiarato dallo stesso Sinner dopo la cocente sconfitta, affermando la necessità di lavorare per inserire delle novità al suo gioco, proprio per non essere così prevedibile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Landaluce sorprende: nuovo look rasato in vista del finale di stagione

    Martin Landaluce con il nuovo look

    Non sappiamo se sia stato Carlos Alcaraz a riportare di moda il taglio rasato dopo essersi presentato così agli US Open 2025, ma di certo non è l’unico a sperimentare. In questi giorni, infatti, anche Martín Landaluce ha deciso di cambiare radicalmente il proprio look.Il giovane talento spagnolo, che ci aveva abituati a una chioma folta e inconfondibile, è apparso nei suoi allenamenti alla Rafa Nadal Academy con il capo completamente rasato. Un cambio d’immagine improvviso e vistoso, che non è passato inosservato e che lo accompagnerà in questo ultimo tratto della stagione.
    Che piaccia o meno, la speranza è che questo nuovo look possa portargli buona fortuna nei tornei che lo attendono nelle prossime settimane, fondamentali per blindare un posto nelle Next Gen Finals di Jeddah.Per Landaluce, che continua il suo percorso di crescita e consolidamento tra i professionisti, potrebbe essere l’occasione giusta per associare a un cambiamento estetico anche un passo avanti sul campo. LEGGI TUTTO

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    Berrettini annuncia il ritorno: rientro previsto a Hangzhou

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Il 2025 non è stato fin qui un anno semplice per Matteo Berrettini. Dopo i problemi fisici che lo hanno costretto a saltare Roland Garros e l’intera stagione sull’erba, il romano aveva tentato un rientro a Wimbledon, dove però si era arreso al primo turno contro il polacco Kamil Majchrzak in una dura battaglia di cinque set. Una sconfitta che aveva evidenziato come i problemi non fossero ancora del tutto risolti, tanto da obbligarlo a un nuovo stop.
    Oggi, però, arriva finalmente una notizia positiva per i tifosi italiani: Berrettini ha scelto i social per annunciare il suo ritorno in campo. Con un messaggio breve ma eloquente – “Ultimi preparativi… ci vediamo a Hangzhou” – ha rivelato che tornerà a competere la prossima settimana, in occasione di uno dei due tornei ATP 250 in programma in Cina.
    Il rientro a Hangzhou rappresenta una nuova occasione per rimettere in moto la sua stagione e provare a lasciarsi alle spalle i guai fisici che, ormai da troppo tempo, ne condizionano la continuità. L’auspicio, naturalmente, è che questa volta possa trattarsi di un rientro definitivo, senza nuove interruzioni fino alla fine del 2025.Il talento e la potenza di Berrettini non sono mai stati messi in discussione: ora la speranza è che anche il fisico gli consenta di esprimere il suo miglior tennis con continuità. LEGGI TUTTO

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    Nadal riceverà una laurea honoris causa dall’Università di Salamanca

    Rafael Nadal

    Nuovo importante riconoscimento per Rafael Nadal. Il leggendario tennista spagnolo, ritiratosi dalle competizioni lo scorso novembre in occasione della Final 8 di Davis Cup a Malaga, verrà insignito di una Laurea honoris causa dalla Università di Salamanca il prossimo 3 ottobre. Lo rivela Mundo Deportivo. La cerimonia solenne si terrà nello storico Paraninfo dell’ateneo castigliano, alla presenza delle massime autorità accademiche.
    Il conferimento di questa onorificenza è stato approvato dal Consiglio di Governo dell’Università di Salamanca come riconoscimento alla sua “straordinaria carriera personale e ai successi professionali che hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che con impegno, dedizione e talento si possono raggiungere traguardi eccezionali”.
    La candidatura è stata presentata e dal decano della Facoltà di Educazione, Ricardo Canal, che ha definito il campione maiorchino “uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi”. Canal ha sottolineato come il valore del riconoscimento non risieda soltanto nelle vittorie in campo, ma soprattutto nell’essere “un esempio mondiale di disciplina e lavoro di squadra, di umiltà e semplicità, di perseveranza, spirito di sacrificio e costante ricerca dell’eccellenza”.“Questi sono valori che tutti noi, in università, difendiamo e cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti, affinché diventino professionisti e ricercatori impegnati a costruire una società migliore. Nadal è già un grande ambasciatore del nostro Paese e, perché no, può diventarlo anche della nostra università”, ha concluso Canal.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou su Alcaraz: “Gioca come Federer, ma a un livello più alto”

    Patrick Mouratoglou nella foto

    La vittoria di Carlos Alcaraz allo US Open 2025 ha scatenato una pioggia di elogi per il fuoriclasse murciano. La sua prova di forza a New York ha acceso un dibattito sempre più acceso sul suo futuro, con molti addetti ai lavori che non esitano a collocarlo tra i più grandi della storia, nonostante i suoi soli 22 anni.
    L’ultimo a sbilanciarsi è stato Patrick Mouratoglou, coach di fama mondiale e volto noto del tennis, che ha messo Alcaraz addirittura sopra Roger Federer in termini di qualità tennistica.
    “Carlos gioca nello stesso modo di Roger, ma a un livello più alto, perché appartiene a una nuova generazione e il tennis si è evoluto. Hanno lo stesso tipo di gioco: un diritto incredibile, un tennis completo che utilizza tutte le risorse – la palla corta, il serve&volley, la voglia di dominare e di prendere la palla il prima possibile… È lo stesso concetto di tennis. Roger è più fluido, forse il giocatore più elegante che vedremo mai, ma lo stile è identico”, ha dichiarato Mouratoglou senza esitazioni.
    Parole destinate a far discutere, soprattutto tra gli appassionati che da sempre considerano Federer un punto di riferimento ineguagliabile per eleganza e genialità. Ma l’impressione è che Alcaraz, con la sua varietà e la sua esplosività, stia già scrivendo una pagina nuova e diversa, capace di far vacillare persino i paragoni con il passato. LEGGI TUTTO