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    Fonseca non si ferma: “Da Buenos Aires a Rio, sogno il numero 1”

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    Joao Fonseca non ha tempo per riposare: dopo il trionfo storico a Buenos Aires, il diciottenne brasiliano è già pronto per il suo torneo di casa, l’ATP 500 di Rio de Janeiro, dove debutterà contro Alexandre Müller.
    “È stato il mio primo titolo ATP, molto speciale”, ha dichiarato Fonseca in conferenza stampa. “Le cose sono cambiate molto. È stato un grande passo nella mia carriera per poter giocare tornei sempre più importanti. Il primo titolo è sempre indimenticabile. È arrivato in Argentina e magari fosse stato a Rio, ma è comunque speciale.”Il giovane campione delle Next Gen ATP Finals ha riflettuto sulla sua rapida ascesa: “Se paragono la situazione a un anno fa, tutto è completamente diverso. Il Joao dell’anno scorso non avrebbe mai creduto di poter arrivare così lontano così velocemente. Sono passato rapidamente dagli juniores ai Challenger e poi all’ATP. Ovviamente, ho sempre creduto di poter arrivare dove sono oggi, ma non così presto.”
    Fonseca ha anche parlato dell’impatto che sta avendo sul tennis brasiliano: “Vedere i bambini che mi ammirano mi rende più forte e più affamato. Il mio obiettivo è diventare numero uno del mondo.” Un sogno ambizioso supportato anche dai messaggi ricevuti da alcune leggende dello sport brasiliano: “Mi sento molto onorato dei messaggi ricevuti da idoli locali e internazionali. Neymar, Vini Jr, Ronaldo… Sono persone che consideravo irraggiungibili.”
    Riguardo alle sue condizioni fisiche dopo gli acciacchi accusati a Buenos Aires, il brasiliano rassicura: “Sono in perfette condizioni fisiche. L’infortunio che ho avuto in semifinale e finale a Buenos Aires è praticamente recuperato e sono pronto per una settimana lunga ed esigente qui a Rio.”
    La vittoria delle Next Gen ATP Finals è stato un punto di svolta: “Dopo quel torneo c’è stato un aumento della mia visibilità. Non mi ha dato punti, ma è stato un titolo molto importante. Dopo l’Australia sento che la mia vita è cambiata nel tennis. Tutti i giocatori hanno iniziato a rispettarmi di più. E ora credo che tutti si siano resi conto che posso arrivare lontano.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek: “Il mio caso e quello di Sinner sono completamente diversi”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek è arrivata a Dubai con l’obiettivo dichiarato di andare il più lontano possibile nel WTA 2025 che si disputa negli Emirati Arabi. Sebbene abbia chiarito di non avere traguardi specifici per questa stagione, la numero 2 del mondo punta a vincere il maggior numero di tornei possibile. Nel corso della conferenza stampa pre-torneo, la campionessa polacca ha però dovuto affrontare domande riguardanti la squalifica di Jannik Sinner, fermato per tre mesi dopo la positività a una sostanza proibita. Le similitudini con il caso che coinvolse la stessa Swiatek — risultata positiva lo scorso anno per una contaminazione di melatonina — sono state inevitabili, ma la polacca ha voluto specificare come in realtà siano due vicende ben distinte.
    Sull’assenza di parallelismi tra il suo caso e quello di SinnerSwiatek è stata chiara nel sottolineare la differenza sostanziale tra i due episodi:“Non ha senso confrontare situazioni che sono molto diverse. La gente tende a mettere tutto sullo stesso piano, ma ogni caso va analizzato singolarmente. Non conosco i dettagli della situazione di Jannik, ma immagino sia stato un processo duro per lui. Io mi limito a leggere i documenti e ad avere fiducia che il tutto sia stato gestito correttamente.”
    L’ex numero uno del mondo era stata, infatti, sospesa per un breve periodo, ma la rapida identificazione della fonte contaminata di melatonina aveva permesso di risolvere la questione senza ulteriori strascichi:“Abbiamo fornito tutta la documentazione in modo molto preciso. Era chiarissimo sin dall’inizio che si trattava di una contaminazione, quindi non c’erano motivi affinché la WADA o altri organi facessero ricorso. È logico che i media trovino più semplice connettere i casi tra di loro, ma non ci sono punti reali di somiglianza.”
    Nessun timore di riapertura del casoSwiatek ha spiegato di non aver temuto una riapertura delle indagini nei propri confronti:“Ognuno ha la propria storia, sostanze diverse, procedure diverse, non c’è ragione di creare parallelismi. Io ero sicura che, avendo dimostrato la contaminazione e seguito tutte le istruzioni, non ci sarebbe stato spazio per ulteriori dubbi.”
    L’attenzione sul proprio percorsoIga, da tempo, ha deciso di concentrarsi esclusivamente sul suo percorso professionale, senza lasciarsi influenzare dal circo mediatico:“Mi sono stancata di rivivere quella situazione. Non è passato nemmeno un anno, quindi so che se ne parlerà ancora. A me non importa, preferisco pensare al futuro.”
    Il commento sulla sospensione di Stefano VukovTra i temi toccati in conferenza stampa, anche la recente sanzione WTA a carico di Stefano Vukov, allenatore di Elena Rybakina, per presunti comportamenti di molestie:“Non sappiamo molto di ufficiale. La WTA ha rilasciato appena un paio di frasi, quindi non posso entrare nei dettagli. Credo però sia importante fidarsi delle procedure svolte nel modo corretto. Ogni allenatore deve accettare il codice di condotta se vuole far parte del circuito WTA. Spero che la WTA stia facendo tutto il necessario per creare un ambiente sicuro.”
    Swiatek ha poi ribadito di fare molta attenzione nella scelta del proprio team:“Posso solo controllare il mio ambiente, selezionare con cura le persone con cui lavoro. Sul resto, non so molto di più, preferisco concentrare le mie energie su ciò che posso gestire direttamente.”
    Obiettivi a Dubai e per il 2025Dopo aver chiarito la sua posizione sul caso Sinner e la lontananza di tale vicenda dalla propria esperienza personale, la polacca ha ribadito di essere concentrata sul torneo di Dubai e, in generale, su una stagione in cui vuole ottenere il massimo possibile:“Non ho un obiettivo unico per il 2025, voglio soltanto continuare a vincere e a migliorare. Punto soprattutto a progredire come giocatrice e a essere stabile mentalmente, cosa che ritengo fondamentale per affrontare con serenità anche questioni spinose come quelle di cui abbiamo discusso.”
    Con queste parole, Iga Swiatek si prepara ad affrontare il debutto nel WTA di Dubai, determinata a mettere da parte le polemiche e a confermarsi tra le protagoniste di una stagione tennistica ricca di sfide, sia in campo sia fuori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev sul caso Sinner: “Se non ha colpa, perché squalificarlo?

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Il caso che ha coinvolto Jannik Sinner, con conseguente squalifica di tre mesi, continua a far discutere il circuito ATP. Tra i tennisti che hanno voluto esprimere la propria opinione, Alexander Zverev non è rimasto in silenzio e ha rilasciato dichiarazioni piuttosto chiare in merito:
    “È una situazione strana perché prima è stato assolto, poi la WADA ha voluto dare un’altra occhiata e cose del genere. Secondo me, ci sono due opzioni: o non hai alcuna colpa e, quindi, non dovresti essere sospeso, oppure hai una responsabilità e ti dovrebbe essere comminata una squalifica. Devono decidere: è stata colpa sua, o no? Se non è stata colpa sua, allora non dovrebbe ricevere una squalifica di tre mesi.”Zverev, dunque, pone l’accento sulla necessità di chiarezza e coerenza nel sistema antidoping. Se un atleta risulta effettivamente innocente, secondo il tedesco non dovrebbe subire alcuna punizione, men che meno una squalifica che lo terrà lontano dai campi per un lungo periodo.
    La vicenda di Jannik Sinner, inizialmente assolto e successivamente sanzionato con una sospensione concordata con la WADA, ha suscitato molte reazioni contrastanti. C’è chi la considera una soluzione di compromesso ragionevole e chi, come Zverev, ritiene invece che in un caso di non colpevolezza non ci sia spazio per alcun tipo di penalizzazione.
    Nel frattempo, Sinner proseguirà il suo periodo di stop lontano dai principali tornei, dovendo rinunciare a difendere punti importanti in classifica. Una volta scontata la sospensione, tutti gli occhi saranno puntati sul suo rientro in campo, così da verificare le conseguenze – sia sportive che mentali – di una vicenda che continua a dividere il mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini a cuore aperto: fiducia in Sinner e riflessioni sulle amicizie nel tennis

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini non ha mai avuto dubbi sull’innocenza di Jannik Sinner in merito al discusso caso Clostebol. Fin dalle prime fasi dell’indagine, il tennista romano ha espresso piena fiducia nella buona fede del numero uno del mondo, ribadendola anche nell’intervista rilasciata a La Stampa e Il Corriere della Sera.
    “Ho sempre sostenuto Jannik e creduto che la positività fosse frutto di un errore. Posso immaginare che per lui sia un momento molto difficile. Se l’ho sentito? No, preferisco rispettare il suo desiderio di riservatezza. Credo nello sport. Non so cosa sia successo tra le varie organizzazioni, non faccio l’avvocato, non mi compete. Mi dispiace solo per un ragazzo che, come mostrano le carte, è stato vittima di un errore. Ma Jannik è più forte di tutti noi: tornerà”.
    Berrettini ha poi affrontato il tema dei rapporti personali all’interno del circuito: “Io mi sento amico di tutti, ma nel tennis non ho migliori amici, quelli te li fai da piccolo. Con Bolelli ho giocato la Serie A, con Sonego e Vavassori siamo cresciuti insieme e c’è un rapporto più intimo. Ma non è che Vavassori lascia la fidanzata e chiama me. Sono amicizie di lavoro e va bene così. Poi esiste anche la mancanza di rispetto, ma non ci posso fare nulla”.
    Un passaggio centrale dell’intervista riguarda la questione della responsabilità oggettiva e del rischio di contaminazioni alimentari, un tema da sempre delicato per gli atleti professionisti:“Difficile dire se sia giustificata. Non sai mai che cosa può succedere. Se giochiamo in certe nazioni, l’ATP ci consiglia di evitare certi cibi, come la carne rossa, perché viene trattata con steroidi. Ma c’è sempre margine di imprevedibilità”.
    Berrettini ha poi risposto alle domande su Umberto Ferrara, preparatore fisico e nutrizionista che collaborava con Sinner e che ora segue anche il romano:“Non credo di dover rispondere alla gente. Ritengo Umberto un professionista a 360°, come ha dichiarato anche Jannik. È stato fatto un errore e purtroppo qualcuno ne ha pagato le conseguenze. Quando ho parlato ad Umberto ho pensato che potesse aiutarmi nella mia crescita. Se dovessi leggere ogni singola cosa che viene detta su di me, non reggerei il peso”.
    Parole che confermano, ancora una volta, la grande fiducia di Berrettini nelle potenzialità di Sinner e nella buona fede di chi lo ha seguito finora. Il tennista romano, d’altronde, è abituato a convivere con la pressione mediatica e sa che, in un mondo così competitivo, gestire al meglio gli aspetti psicologici e la fiducia nei propri collaboratori è fondamentale per raggiungere i massimi livelli.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Medvedev pungente sul caso Sinner: “Spero che questo crei un precedente per tutti i giocatori”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev non ha il timore di esporsi. Il moscovita, noto per la sua sagacia e il suo uso dell’ironia, raramente si trattiene quando si tratta di dire la sua opinione. Pur reduce da una sconfitta contro Hamad Medjedovic nelle semifinali dell’ATP Marsiglia 2025, Medvedev ha voluto commentare l’argomento che più tiene banco nel mondo del tennis: la squalifica di Jannik Sinner e l’accordo raggiunto con la WADA.
    “Possiamo parlare per ore, ma sembra qualcosa di politico”La sanzione di tre mesi inflitta a Sinner, che terminerà poco prima dell’inizio del torneo di Roma, ha generato un acceso dibattito, soprattutto perché non si è arrivati a un vero e proprio processo. Medvedev, interpellato in conferenza stampa, non è rimasto in silenzio:“Possiamo parlare di questo argomento per ore, possiamo chiamarlo qualcosa di politico. Tutti hanno diritto alla propria opinione. Non voglio pronunciarmi troppo, ma spero solo che, da questo momento in poi, qualsiasi giocatore possa parlare con la WADA e difendersi nello stesso modo in cui lo ha fatto Jannik. Se la WADA ti dice: ‘Abbiamo trovato questa sostanza, vogliamo due anni di squalifica’, tu rispondi: ‘In realtà no, voglio un mese’.”
    Il tono ironico, ma allo stesso tempo pungente, lascia trasparire che, secondo Medvedev, esista un doppio standard nel trattare casi simili. Eppure, il russo preferisce guardare oltre, augurandosi che d’ora in poi i tennisti possano avere maggiori possibilità di difendersi e di giungere ad accordi che tutelino i loro diritti.
    “Spero che questo sia solo l’inizio di una maggiore tutela dei giocatori” Medvedev, con atteggiamento rilassato ma parole ferme, sottolinea come questo caso possa fare da spartiacque:“Spero che questo crei un precedente e che i giocatori possano avere una migliore difesa in futuro. Se non sarà così, sarebbe strano.”
    La questione coinvolge inevitabilmente la disparità economica, che permette ad alcuni giocatori di pagarsi avvocati più competenti e costosi, mentre altri non avrebbero le stesse risorse.
    “Non è stato Jannik in prima persona a negoziare con la WADA, ma i suoi legali. Più alto è il livello dell’avvocato che puoi permetterti, migliori saranno le tue chance. Non succede solo nel tennis. Spero che tutti abbiano le stesse possibilità di difendersi, anche da soli, se necessario. Sarebbe un brutto segnale se solo Sinner fosse in grado di ottenere questo tipo di accordo, mentre sarebbe un ottimo segnale se in futuro potessero farlo tutti i giocatori.”
    Obiettivo Doha Sul piano sportivo, Medvedev ha dichiarato di voler lasciarsi alle spalle la sconfitta subita a Marsiglia. Il russo si appresta ora a volare a Doha, dove farà il proprio debutto tra lunedì e martedì, con l’obiettivo di ritrovare fiducia nel proprio gioco. In un momento in cui la “tempesta Sinner” continua a occupare le prime pagine, Medvedev desidera riportare l’attenzione sui risultati e dimostrare che, nonostante le polemiche, la sua determinazione resta intatta.
    Il futuro dirà se l’accordo tra Sinner e la WADA diventerà o meno un “precedente” per tutti gli atleti del circuito. Quel che è certo è che, come ha fatto notare Medvedev, la vicenda lascia aperti numerosi interrogativi sulla trasparenza e sull’uguaglianza di trattamento in ambito sportivo. Nel frattempo, l’ex numero uno russo è pronto a tornare in campo, con la stessa franchezza che lo caratterizza quando, microfono alla mano, commenta senza troppi filtri le più spinose questioni del tennis internazionale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Andrea Vavassori sprona Jannik Sinner: “Tornerai più forte e incazzato di prima”

    Jannik Sinner nella foto

    Nelle ultime ore, Andrea Vavassori ha voluto manifestare pubblicamente la propria stima e solidarietà nei confronti di Jannik Sinner, tennista azzurro alle prese con un momento di grande attenzione mediatica. Lo ha fatto attraverso una Instagram Story, dove ha espresso, con parole decise, il proprio sostegno al numero uno del mondo.
    “Tornerai più forte e incazzato di prima… Chi ti conosce sa che hai una mentalità diversa dagli altri. La cosa che mi sorprende veramente è come sei riuscito a gestire tutta questa faccenda e il non aver mai risposto alle critiche di persone che veramente hanno oltrepassato il limite da diverso tempo. Sempre più rispetto per te. Forza Jan.”
    In queste frasi, Vavassori mette in luce, innanzitutto, la forza mentale di Sinner, capace di mantenere il controllo nonostante le pressioni e le critiche che lo hanno investito negli ultimi mesi. Secondo il giocatore piemontese, la maturità dimostrata da Sinner nel non replicare alle accuse più dure, spesso arrivate da fonti non ufficiali o attraverso i social, è un segno di grande determinazione e compostezza.
    Inoltre, con l’espressione “Tornerai più forte e incazzato di prima”, Vavassori fa emergere la sua convinzione che, proprio da questo periodo complicato, il campione altoatesino possa trarre ulteriore motivazione per tornare in campo con ancora più tenacia e fame di vittorie.Le parole di Vavassori risuonano come un vero e proprio incoraggiamento, sottolineando come, all’interno del circuito, ci siano colleghi pronti a sostenere Sinner in questa fase difficile. Nonostante la rivalità agonistica, infatti, si assiste spesso a gesti di solidarietà e stima reciproca tra tennisti, soprattutto quando uno di loro affronta momenti di complicazione personale o sportiva.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz a Doha con il vento in poppa: “Un cambiamento di calendario che ci sta dando ottimi risultati”. Sulla questione Sinner non si sbilancia

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è arrivato a Doha per disputare, dal 17 al 22 febbraio, il primo torneo di categoria 500 nella capitale del Qatar. Si tratta di una novità per il giovane tennista spagnolo, che quest’anno ha scelto di cambiare la consueta programmazione sulla terra battuta sudamericana per cimentarsi in due tornei indoor: Rotterdam, che ha appena conquistato, e ora Doha.
    È importante provare nuovi tornei e nuove superfici Riguardo al cambio di calendario, Alcaraz spiega:“Nel tennis credo sia positivo cambiare aria e scoprire nuovi tornei. Sono molto legato alla tournée sudamericana, ma non escludo di tornarci in futuro. Per ora abbiamo deciso di fare più esperienza sui campi indoor, e a quanto pare la scelta sta dando ottimi frutti.”
    Fortemente motivato dal successo in Olanda, Alcaraz si prepara ad affrontare un torneo che si preannuncia ricco di grandi nomi, come Novak Djokovic. Fino a poche ore fa, avrebbe dovuto esserci anche Jannik Sinner, prima che la sanzione di tre mesi impedisse all’italiano di scendere in campo.
    La possibile sfida con Djokovic Il sorteggio ha messo lo spagnolo e il serbo nella stessa parte di tabellone, prospettando un eventuale incontro in semifinale. Tuttavia, Alcaraz chiarisce che la presenza o meno di Djokovic non influisce sulla sua preparazione:“In ogni torneo ci sono tanti giocatori forti. Non faccio distinzioni su chi possa esserci. Se dovessi affrontare Novak, sarà solo in semifinale. Nel frattempo, preferisco concentrarmi sul mio gioco, senza modificare la preparazione a seconda di un singolo avversario.”
    In riferimento all’ultima sfida contro Djokovic in Australia, Alcaraz è convinto che si tratti di un contesto diverso:“Un torneo del Grande Slam è differente rispetto a un ATP 500. Ci saranno cambiamenti tattici rispetto a Melbourne, ma credo di aver giocato a un buon livello e cercherò di mantenerlo anche qui. Djokovic ha avuto qualche problemino fisico, ma si è allenato bene. Vedremo come starà.”
    La squalifica di Sinner e la corsa al numero uno Il grande assente di Doha sarà Jannik Sinner, fermato dalla squalifica di tre mesi concordata con la WADA. Alcaraz, interrogato sulla questione, preferisce non sbilanciarsi:La verità? Ho poco da dire. Che ci sia o no (riferendosi a Sinner), a noi non cambia nulla. Rimaniamo concentrati su di noi e sui nostri obiettivi.Il numero uno è sempre un traguardo a cui aspiro. Certo, l’assenza di Sinner può aprire opportunità, ma sono concentrato sul mio percorso.”
    Tra spettacolo e strategia: l’arte di improvvisare in campo Nota distintiva del suo gioco è la capacità di sorprendere il pubblico con colpi spettacolari e giocate improvvise. Alcaraz conferma di amare la componente di fantasia, ma di voler lavorare su una precisa organizzazione tattica:“Cerco di seguire un piano di gioco e, nello stesso tempo, sfruttare l’istinto per provare qualcosa di diverso al momento giusto. A volte va bene, altre no, però l’aspetto mentale è decisivo: ti permette di superare un errore rapidamente e concentrarti sul punto successivo.”
    Il rapporto con Nadal Alcaraz ha poi parlato brevemente dell’idolo di sempre, Rafael Nadal, che ha annunciato il suo ritiro dalla Coppa Davis:“Ho una bellissima relazione con Rafa, ma non ho più parlato con lui da quando si è ritirato in Davis. Penso meritasse un po’ di tranquillità e di tempo da trascorrere con la famiglia. Ho visto che mi ha fatto i complimenti sui social, ma non abbiamo ancora avuto modo di sentirci. Sono sicuro che arriverà l’occasione.”
    Nuovi obiettivi dopo l’Australia Australia era la grande meta di inizio stagione, ma ora che quel capitolo è alle spalle, Alcaraz punta con decisione alle prossime sfide:“Voglio vincere almeno uno Slam tra i tre che restano, e lottare nei Masters 1000. Ogni torneo è importante, cercherò di conquistare quanti più titoli possibile. Se potrò ripetermi a Wimbledon, al Roland Garros o allo US Open, sarò felice. Magari potrei fare ancora meglio.”
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    Punto della settimana: Arnaldi strappa applausi in Florida

    Matteo Arnaldi nella foto

    Matteo Arnaldi ha infiammato il pubblico di Delray Beach con un punto spettacolare che ha strappato la standing ovation degli spettatori presenti. Il tennista ligure, impegnato nel torneo ATP 250 americano, ha mostrato tutto il suo talento atletico e tecnico in uno scambio che ha lasciato tutti a bocca aperta.Nella sequenza, Arnaldi ha messo in mostra il suo repertorio completo: difesa acrobatica, capacità di contrattacco e colpi vincenti, conquistando non solo il punto ma anche il cuore degli spettatori americani che hanno premiato la sua prodezza con una calorosa ovazione.

    Cat and Mouse 🐭
    Arnaldi and Fokina closing the day in Delray in style 😀#DBOpen pic.twitter.com/ZxjBByLRsH
    — Tennis TV (@TennisTV) February 16, 2025

    Marco Rossi LEGGI TUTTO