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    McEnroe sui casi Sinner e Swiatek: “Il tennis resta uno sport pulito”

    John McEnroe nella foto – foto getty images

    Mentre il mondo del tennis si prepara all’Australian Open 2025, John McEnroe interviene sui recenti casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, offrendo una prospettiva diversa dalle feroci critiche che hanno accompagnato i due campioni negli ultimi mesi.
    “Le recenti polemiche sul doping non hanno danneggiato la reputazione del tennis”, ha dichiarato McEnroe a ESPN. “Se guardiamo gli altri sport, la situazione è molto peggiore. Secondo me, il tennis è più pulito di qualsiasi altra disciplina, anche se questo non significa che non ci siano problemi.”L’ex campione americano difende l’integrità del tennis, sostenendo che i casi di Sinner e Swiatek non macchiano l’intero circuito, che rimane un esempio positivo per gli altri sport.
    Tuttavia, McEnroe ha evidenziato la necessità di una figura istituzionale che possa gestire meglio queste situazioni: “Abbiamo bisogno di un commissario del tennis che parli a nome dei giocatori, per difenderli o non difenderli. Il problema è che non abbiamo nessuno che parli per loro. E sembra che non accadrà mai perché le persone sono troppo occupate, i tornei proteggono i propri interessi. Si preoccupano di loro stessi, non abbastanza dello sport.”
    McEnroe si è persino candidato per questo ruolo, pur lasciando aperta la possibilità che possa essere ricoperto da altri, sottolineando l’importanza di avere una figura unica che possa fare chiarezza nei casi di doping e rappresentare gli interessi dei giocatori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Uno dei migliori atleti della storia”: Murray celebra Djokovic. Zverev scherza “Vincerà altri 5 Slam mentre io cerco il primo”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Interessante scambio di battute tra Andy Murray, Novak Djokovic e Alexander Zverev alla vigilia dell’Australian Open 2025, con il britannico che ha rivelato i retroscena della sua nuova collaborazione con il campione serbo.
    “Conosco bene questo campo, ma non sono mai riuscito a vincere qui e quest’uomo è l’unico responsabile”, ha scherzato Murray. “Ora sono qui per cercare di sabotarlo e impedirgli di vincerne un altro”. L’ex numero uno del mondo ha poi raccontato come è nata la collaborazione: “Abbiamo scambiato alcuni messaggi, fatto una lunga telefonata e Novak mi ha chiesto se potevo aiutarlo. Non me l’aspettavo. Ho dovuto chiedere a mia moglie, che mi ha molto supportato. È un’opportunità unica e abbiamo deciso di provarci.”
    Murray ha poi elogiato il suo nuovo allievo: “Novak non è solo uno dei migliori tennisti della storia, ma uno dei più grandi atleti di tutti i tempi. È un grandissimo lavoratore, sempre alla ricerca di miglioramenti, intelligente. È esattamente come mi aspettavo, e non vedo l’ora che inizi la competizione.”
    Divertente l’intervento di Zverev sulla nuova coppia: “Cosa ho pensato quando l’ho saputo? ‘Cavolo!’. Negativamente per me, ma positivamente per Novak, immagino. Ha vinto 24 Slam, quindi non importa davvero chi lo alleni. Probabilmente ne vincerà altri cinque mentre io cerco ancora di vincere il primo. La storia continua, io invecchio e Novak ringiovanisce. Saremo qui per altri 10 anni.”
    Djokovic, concentrato sul torneo, ha commentato il livello di gioco di Zverev: “È molto difficile breakkarlo. Abbiamo parlato fuori dal campo e il livello è stato abbastanza buono. Stiamo cercando di trovare un buon tennis in questi due giorni prima dell’inizio dell’Australian Open. Spero che possiamo incontrarci di nuovo nei turni avanzati di questo Slam.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Storia a Melbourne: Habib primo libanese in un main draw Slam

    Hady Habib LBN, 21.08.1998 – Foto getty images

    Hady Habib ha scritto una pagina di storia del tennis: il 24enne libanese è diventato il primo tennista del suo paese a qualificarsi per il tabellone principale di un torneo del Grande Slam. Il traguardo storico è stato raggiunto agli Australian Open 2025, dopo aver superato le qualificazioni.Al turno finale Habib ha sconfitto al supertiebreak del terzo set il transalpino Chidekh con il risultato di 64 36 76 (8) annullando anche dei match point quando era sotto per 4 a 5 e servizio per l’avversario nella frazione decisiva.
    Un risultato straordinario che premia gli sforzi di un vero pioniere del tennis libanese, che diventerà il primo rappresentante del suo paese a calcare i campi di uno Slam nel tabellone principale. La qualificazione di Habib rappresenta un momento storico non solo per la sua carriera personale, ma per tutto il movimento tennistico del Libano.A 24 anni, Habib corona così il sogno di una vita e si prepara a vivere l’emozione più grande della sua carriera sui campi di Melbourne Park.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Medjedovic rinuncia alle qualificazioni dell’Australian Open per puntare alla top 100: “In questo momento, preferisco scalare posizioni nel ranking piuttosto che guadagnare denaro”

    Hamad Medjedovic SRB, 18.07.2003 – Foto Getty Images

    Scelta coraggiosa e inaspettata quella di Hamad Medjedovic, vincitore delle Next Gen ATP Finals 2023. Il giovane talento serbo ha deciso di rinunciare alle qualificazioni dell’Australian Open 2025, optando invece per partecipare al Challenger di Oeiras.
    Una decisione sorprendente, considerando il sacrificio economico che comporta saltare un torneo del Grande Slam, ma che rispecchia la chiara visione del 21enne per la sua carriera. “È un viaggio molto importante e non mi garantiva punti ATP. In questo momento, preferisco scalare posizioni nel ranking piuttosto che guadagnare denaro. Voglio entrare quanto prima nella top 100”, ha dichiarato Medjedovic, che si allena sotto la guida di Jorge Aguirre.
    Nonostante le grandi aspettative generate dalla vittoria alle Next Gen Finals dello scorso anno, il serbo non è riuscito a confermarsi pienamente nella stagione passata. Ora, questa scelta controcorrente dimostra la sua determinazione nel voler trasformare il suo evidente potenziale in risultati concreti, privilegiando un percorso più graduale ma potenzialmente più solido per la sua crescita.
    La decisione di Medjedovic rappresenta un interessante caso di studio su come i giovani tennisti gestiscono la propria carriera, talvolta preferendo rinunciare a opportunità prestigiose nell’immediato per perseguire obiettivi di lungo termine.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Petchey crede in Sinner: “È il favorito per l’Australian Open 2025”

    Jannik Sinner nella foto

    Mark Petchey, ex numero 80 del ranking mondiale e ora apprezzato commentatore tennistico, non ha dubbi su chi sia il favorito per la vittoria dell’Australian Open 2025. In un’intervista rilasciata, l’esperto britannico ha indicato Jannik Sinner come il principale candidato al titolo.L’analisi di Petchey mette in luce come la combinazione di resistenza fisica e intensità di gioco di Sinner possa rivelarsi decisiva nelle condizioni estreme dell’estate australiana, dove la capacità di mantenere alta la concentrazione e l’intensità per lunghi periodi diventa fondamentale.
    “Nel tabellone maschile, la differenza tra Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è minima”, ha dichiarato Petchey. “Ma se devo scegliere tra i tre, punterei nuovamente su Sinner, che ha dimostrato una solidità incredibile, soprattutto nei match al meglio dei cinque set.”
    L’ex tennista ha poi approfondito le ragioni della sua scelta: “La sua capacità di mantenere un ritmo costante per tre o quattro ore sotto quel caldo è semplicemente brutale per gli avversari dal punto di vista fisico. È un vantaggio enorme per lui, perché con il suo stile di gioco riesce letteralmente a tagliare le gambe ai suoi rivali.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Caso Sinner: la CEO dell’ITIA chiarisce i rischi della squalifica

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Mentre Jannik Sinner si prepara all’Australian Open con le esibizioni della Opening Week a Melbourne, emergono nuovi dettagli sul caso doping che lo vede coinvolto. Karen Moorhouse, CEO dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA), ha rilasciato un’intervista chiarificatrice sulla situazione del tennista italiano dopo il ricorso della WADA al TAS.
    Nonostante l’assoluzione di Sinner da parte del Tribunale Indipendente nell’agosto scorso per la vicenda Clostebol, la posizione dell’atleta potrebbe complicarsi. Secondo Moorhouse, in caso di sconfitta al TAS, il numero uno del mondo rischierebbe una squalifica minima di 12 mesi.
    “A differenza del caso di Iga Swiatek, dove parliamo di un prodotto contaminato, per Sinner la situazione è diversa”, ha spiegato la CEO dell’ITIA. “Il Trofodermin utilizzato dal fisioterapista Giacomo Naldi conteneva un principio attivo dopante. Pertanto non possiamo parlare di prodotto contaminato e le regole stabiliscono che in caso di colpa e negligenza la squalifica vada da un minimo di un anno a un massimo di due, essendo già stata accertata la non volontarietà dell’assimilazione della sostanza.”
    La Moorhouse ha poi dettagliato il meccanismo delle sanzioni: “Per una sostanza vietata come quella riscontrata in Sinner, il punto di partenza è una squalifica di quattro anni. Se si dimostra la non intenzionalità, la pena si riduce a due anni. In caso di nessuna colpa o negligenza significativa si può arrivare al minimo di 12 mesi.”
    Il caso si fa quindi più delicato, nonostante il Tribunale di primo grado avesse stabilito l’assenza di colpa o negligenza da parte di Sinner. La decisione finale del TAS potrebbe avere conseguenze significative sulla carriera del campione italiano, proprio nel momento del suo massimo splendore sportivo.
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    Bublik ironico sui casi di Sinner e Swiatek: cita “Kung Fu Panda”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha ancora una volta dimostrato la sua peculiare personalità nel commentare i recenti casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, ricorrendo a una citazione del film d’animazione “Kung Fu Panda” per esprimere il suo punto di vista.Il tennista kazako, noto per il suo approccio non convenzionale e spesso provocatorio, ha risposto alle domande sui casi dei due campioni con una frase emblematica: “Nel film ‘Kung Fu Panda’, il maestro Oogway dice ‘gli incidenti non sono incidenti’. Quindi rispondo in questo modo.”
    Il commento di Bublik appare come una velata critica alla decisione di scagionare sia Sinner che Swiatek da responsabilità dirette per i loro test positivi, suggerendo attraverso la metafora cinematografica che dietro questi episodi potrebbe esserci più di quanto emerso ufficialmente.La scelta di utilizzare una citazione da un film d’animazione per commentare una questione così delicata è tipica dello stile di Bublik, che spesso ricorre all’ironia e a riferimenti inusuali per esprimere le proprie opinioni su temi controversi del mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Musetti: “Djokovic resta un pericolo per tutti nonostante il dominio di Sinner”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti, il talentuoso tennista italiano, ha messo in guardia chi vorrebbe già escludere Novak Djokovic dalla corsa ai titoli del Grande Slam. Nonostante il 2024 sia stato un anno complicato per il campione serbo, che per la prima volta dal 2017 non è riuscito a conquistare alcun major ed è scivolato alla posizione numero 7 del ranking mondiale, Musetti ritiene che il detentore di 24 titoli Slam sia ancora una minaccia concreta.
    “Novak sarà sempre in competizione per i tornei del Grande Slam, se la sua condizione fisica resterà stabile”, ha dichiarato il 22enne italiano al Post. “È un pericolo per tutti – per Jannik, per Sasha [Zverev] e per Carlos Alcaraz.”
    Il 2024 ha visto l’ascesa straordinaria di Jannik Sinner, che ha conquistato i suoi primi titoli Slam agli Australian Open e agli US Open, nonostante le controversie legate a due test antidoping positivi al clostebol a marzo. “L’anno scorso, Jannik ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto a tutti gli altri, ha fatto una stagione incredibile”, ha commentato Musetti. “Ma Novak è sempre pericoloso e sa perfettamente come giocare su quei campi e in quelle condizioni.”
    La prospettiva di Musetti è particolarmente significativa considerando i suoi scontri diretti con Djokovic nel 2024. Il serbo lo ha infatti sconfitto sia nella semifinale di Wimbledon che in quella olimpica, oltre ad averlo superato in un combattuto match in cinque set al Roland Garros. Queste esperienze dirette rendono il suo giudizio sul campione serbo ancora più autorevole.Musetti stesso ha vissuto un 2024 significativo, raggiungendo tre finali nel circuito, la semifinale a Wimbledon e conquistando il bronzo olimpico, primo italiano a ottenere una medaglia nel tennis dopo 100 anni. “Ho realizzato alcuni dei miei sogni”, ha affermato. “L’ultima volta che un italiano aveva vinto una medaglia olimpica nel tennis era stato 100 anni fa [Uberto De Morpurgo nel 1924], quindi è stata una sensazione bellissima per me e per il mio paese.”
    Guardando al futuro, il tennista italiano ha espresso ambizioni chiare per la sua carriera: “Wimbledon mi ha dato molta fiducia per gli Slam; non ero mai arrivato così lontano. Il mio miglior risultato agli Australian Open è il secondo turno e quest’anno posso fare meglio. Ho la fiducia necessaria per raggiungere il mio obiettivo di arrivare alla seconda settimana di ogni Slam.”
    Impegnato nell’Hong Kong Open, dove ha raggiunto i quarti di finale Lorenzo aveva dichiarato: “Sì, ho questioni in sospeso a Hong Kong e in molti altri tornei”, ha ammesso. “La scorsa stagione ho raggiunto diverse finali, ma non ho vinto alcun titolo.”“Mi sento benissimo a Hong Kong, le persone sono davvero accoglienti, stanno organizzando un grande evento e hanno fatto molti miglioramenti rispetto all’anno scorso”, ha aggiunto Musetti. “Voglio davvero andare avanti qui – questo non è davvero un torneo 250, considerando i nomi importanti presenti nel tabellone. Spero di poter essere l’ultimo rimasto in gara.” (ma non è andata così)
    Marco Rossi LEGGI TUTTO