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    Black-out in Cile: torneo di Santiago interrotto, interviene la polizia

    Black-out in Cile: torneo di Santiago interrotto, interviene la polizia

    Un blackout elettrico di proporzioni storiche ha colpito il Cile, costringendo gli organizzatori dell’ATP 250 di Santiago a interrompere il programma di martedì e a rinviare due partite al giorno successivo.L’interruzione dell’energia ha coinvolto 14 delle 16 regioni del paese, lasciando senza elettricità circa 20 milioni di cileni per diverse ore. Si tratta del più grave incidente di questo tipo dal 2010, tanto che il governo cileno ha dichiarato lo stato di emergenza.
    Nel complesso sportivo che ospita il torneo, gli incontri tra Coria e Barrios Vera (6-1 per l’argentino al momento dello stop) e tra Meligeni Alves e Comesaña (interrotto all’inizio del secondo set) sono stati rinviati a mercoledì. La polizia è dovuta intervenire per evacuare gli spettatori presenti nello stadio dove si giocava il match di Coria.La situazione ha causato disagi anche nella metropolitana di Santiago, dove i passeggeri sono stati evacuati. Secondo l’AFP, nelle ore successive almeno il 90% delle utenze ha recuperato l’elettricità.

    Absolutely surreal scenes in Santiago. After a national level blackout that has 14 from 16 regions of the country in the dark, the government established a complete curfew from 10pm to 6am. Barrios-Coria suspended after 1 set. Police arrived to evict the entire site… pic.twitter.com/VclJs1aRop
    — Juan Ignacio (@juanignacio_ac) February 25, 2025

    Il programma di mercoledì prevede il completamento delle due partite interrotte e l’inizio del secondo turno con quattro incontri degli ottavi di finale. Tra i protagonisti in campo ci saranno Martinez, Cerundolo, Garin, Etcheverry, Djere e Hanfmann.Un episodio che dimostra ancora una volta come gli eventi sportivi siano soggetti a fattori esterni imprevedibili, specialmente in paesi dove le infrastrutture possono mostrare vulnerabilità.
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    Alcaraz e la longevità nel tennis: “Vorrei giocare a 38 anni come Djokovic e Cilic”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz guarda al futuro, ma con cautela. Durante il torneo di Doha, il campione spagnolo ha parlato della possibilità di giocare ad alti livelli anche in età avanzata, come stanno facendo Novak Djokovic e Marin Cilic, entrambi ancora competitivi a 37-38 anni.
    “Spero di poter resistere come loro, di poter continuare a giocare a un buon livello a 37, 38 anni”, ha dichiarato Alcaraz ai microfoni di BB Tennis. “Ma in questo momento penso ai prossimi cinque anni e, passo dopo passo, cerco di prendermi cura di me stesso fisicamente e tennisticamente per poter resistere come loro.”
    Una riflessione che mostra la maturità del giovane murciano, consapevole che la longevità nel tennis moderno è diventata un obiettivo ambito da molti giocatori. La capacità di mantenere un alto livello fisico, mentale e tecnico per un lungo periodo è oggi più che mai un fattore determinante per costruire una carriera di successo.Djokovic e Cilic rappresentano due esempi virtuosi di veterani che continuano a competere ai massimi livelli nonostante l’età avanzata (meno Cilic he ha avuto diversi infortuni), ma Alcaraz preferisce concentrarsi sul presente e sul futuro a medio termine, senza fare programmi troppo a lungo raggio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime rinato: “Le difficoltà mi hanno reso migliore, ora sono pronto. Nessuno di loro è il mio idolo d’infanzia (Alcaraz e Sinner), ma sono i miei rivali diretti”

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Felix Auger-Aliassime si prepara a vivere una nuova fase della sua carriera. A 24 anni, l’ex numero 6 del mondo sembra finalmente pronto a mettere in pratica tutti gli insegnamenti raccolti durante due stagioni di risultati altalenanti, in un’era tennistica non più dominata dal Big 3.
    “Queste ultime due stagioni sono state interessanti”, ha dichiarato il canadese in un’intervista ad Arab News. “Logicamente, avrei voluto continuare con una tendenza in ascesa, con risultati importanti nei grandi tornei. Ma sento anche che tutto ciò che ho vissuto in questi anni mi ha permesso di imparare lezioni molto importanti, tanto per la mia vita personale quanto per la mia carriera professionale.”
    Un percorso di crescita che sembra aver dato i suoi frutti: dopo aver perso le prime nove finali della carriera prima di conquistare il primo titolo, Auger-Aliassime vanta ora un bilancio di sette vittorie nelle ultime otto finali disputate. L’inizio di stagione 2025 è decisamente promettente, con due titoli già in bacheca e un’ottima prestazione a Doha, dove ha raggiunto la semifinale.
    Gli infortuni hanno frenato la sua ascesa, ma l’esperienza di una semifinale Slam e la qualificazione alle ATP Finals gli danno la fiducia necessaria per pensare che ora, molto più maturo, possa fare un nuovo salto di qualità. Un vero e proprio rinascimento tennistico che potrebbe essere solo l’inizio di un processo destinato a portarlo ai vertici del tennis mondiale.
    Interessante la sua visione sulla sfida ai nuovi dominatori del circuito: “Nessuno di loro è il mio idolo d’infanzia, ma sono i miei rivali diretti, i miei competitor. Sinner e Alcaraz sono bravi ragazzi e la loro rivalità è positiva per il tennis, ma sarà diverso cercare di rompere il loro dominio rispetto a quello del Big 3, perché Rafa, Roger e Novak sono stati i miei grandi riferimenti da bambino.”
    Un’ambizione chiara per un talento che, etichettato come futura stella sin da quando vinceva tornei Challenger a soli 16 anni, sta finalmente trovando la sua strada nel tennis dei grandi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Badosa-Tsitsipas pronti per il doppio misto allo US Open: “Lei è l’unica partner per me”. Anche la Sabalenka, Pegula e Fritz interessati

    Stefanos Tsitsipas nella foto con Paula Badosa

    Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa puntano al titolo di doppio misto allo US Open 2025. La coppia, legata anche sentimentalmente, ha confermato l’intenzione di partecipare al torneo che subirà una rivoluzione nel formato a partire da quest’anno.
    “Stiamo pianificando di giocare insieme”, ha dichiarato Tsitsipas dopo la vittoria contro Lorenzo Sonego al primo turno del torneo di Dubai. “Lei è l’unica partner con cui giocherei sempre in doppio misto. Non ho altre opzioni o altre giocatrici con cui vorrei giocare. È sempre la mia prima scelta e qualcuno con cui vorrei sempre condividere il campo.”La coppia aveva già vinto l’esibizione “Mixed Madness” allo US Open 2024, evento che gli organizzatori hanno definito come una delle forze trainanti che li ha spinti a riformare il torneo per il 2025. La nuova formula prevede lo svolgimento durante la settimana di qualificazione (Fan Week), set ridotti a quattro game e un tabellone di 16 coppie con otto wild card.
    Tsitsipas e Badosa non sono gli unici big interessati al nuovo formato: Taylor Fritz e Jessica Pegula hanno già espresso interesse, così come Katie Boulter e Alex de Minaur, e anche la numero uno del mondo Aryna Sabalenka. “Mi piacerebbe giocare. Credo sia un evento di due giorni. Mi diverto sempre a giocare in doppio, è come una piccola esibizione divertente”, ha dichiarato Sabalenka la scorsa settimana a Dubai.
    Non tutti i campioni, però, sono entusiasti. Coco Gauff ha annunciato che non parteciperà, ritenendo che la collocazione dell’evento possa interferire con la sua preparazione per il tabellone principale: “È una di quelle cose per cui devo aspettare e vedere come si sviluppa nel tempo e come può influenzare lo sport nel suo insieme.”Il nuovo formato ha già generato polemiche, con i campioni in carica Sara Errani e Andrea Vavassori che hanno criticato duramente i cambiamenti, preoccupati per il futuro di questa specialità.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Kvitova ritorna: a 35 anni e dopo la maternità ricomincia dal torneo di Austin

    Petra Kvitova nella foto – Foto Getty Images

    Petra Kvitova è pronta a inaugurare un nuovo capitolo della sua carriera. La due volte campionessa di Wimbledon torna nel circuito WTA al torneo di Austin 2025, appena 17 mesi dopo essere diventata madre, dimostrando che l’amore per il tennis può superare ogni ostacolo.
    “A volte mi chiedo perché ho preso la decisione di tornare, ma in quei momenti mi rendo conto che non mi sarei mai perdonata di non averci provato”, ha confessato la ceca in un’intervista a wtatennis.com. “Ho spiegato a tutto il mio entourage che l’unica cosa che mi spinge a competere di nuovo è che amo questo sport. Amo il tennis da quando avevo quattro anni, mi manca la sensazione di lottare per ogni palla, di dare il massimo e l’adrenalina della competizione.”A quasi 35 anni, Kvitova sa bene che le sfide saranno enormi: “Capisco che sarà molto duro tornare, non so come si sentirà il mio corpo e non so quanto tempo potrò resistere, ma volevo provare.”
    Il suo caso è eccezionale, poiché mentre sempre più tenniste interrompono la carriera per la maternità, la maggior parte lo fa in età più giovane rispetto a Kvitova. “Le tenniste sanno cosa significa lavorare duramente, abbiamo una grande etica del lavoro e il desiderio di tornare al posto che sentiamo ci appartiene è il nostro miglior motore”, spiega la campionessa di Wimbledon 2011 e 2014.In questa nuova fase, Petra viaggerà accompagnata dal marito e dal figlio: “La vita nel circuito può essere noiosa quando non ti alleni o non competi. Entri in una bolla dove tutto ruota intorno al tennis. Penso che mi divertirò molto di più essendo accompagnata dalla mia famiglia.”
    La ceca non si pone obiettivi ambiziosi: “Non ho aspettative in termini di risultati. So che non giocherò al livello che mi permetteva di puntare a grandi successi. Voglio solo godermi il tennis e so che ci vorrà del tempo per tornare in forma.”
    Il primo test sarà contro Burrage al WTA 250 di Austin, l’inizio di un viaggio che Kvitova affronta con la maturità di chi non ha più nulla da dimostrare, ma tanto ancora da dare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rublev e la battaglia contro la depressione: “Ero completamente perso”

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    Dopo la vittoria al torneo di Doha, Andrey Rublev ha aperto il suo cuore in un’intervista rivelando i difficili momenti vissuti negli ultimi anni, quando è arrivato sull’orlo di abbandonare tutto. Una confessione che arriva nel momento più dolce, dopo aver conquistato il suo primo titolo del 2025 e aver dimostrato di appartenere ancora all’élite del tennis mondiale.
    “Ero intrappolato in un loop. Perso con me stesso. Per un paio d’anni, non riuscivo a trovare la via, non capivo cosa dovessi fare, per quale scopo… forse suona un po’ drammatico, ma non trovavo un motivo per vivere… dentro di me, ero completamente perso”, ha confessato il tennista russo alla giornalista Reem Abulleil.Parole che spiegano gli sfoghi e le crisi di rabbia in campo, con il suo tennis diventato lo specchio di un’anima in sofferenza. Rublev, noto per la sua emotività e per gli scatti d’ira durante le partite, ha finalmente dato un contesto a quei comportamenti che spesso hanno attirato critiche.
    “Quando ti succede per uno, due, tre anni… arriva un momento in cui non riesci più a sopportarlo, è come un dolore che cresce, cresce e cresce, e senti che devi tagliarti il braccio. Ho iniziato a prendere antidepressivi: all’inizio sentivo che le cose andavano meglio, ma dopo un po’ ho capito che, anche se non peggioravo, non mi piaceva quello che provavo, era una sensazione strana. Ho smesso di prenderli dopo un anno.”
    È stato in questo momento di profonda crisi che è emersa la figura di Marat Safin, ex numero uno del mondo e connazionale di Rublev, che è diventato una sorta di angelo custode per il giovane moscovita. “Marat mi ha fatto capire meglio me stesso, mi ha fatto guardare dentro di me. Il suo aiuto è stato come resettare da zero. Da lì, almeno, sono stato in grado, poco a poco, di camminare nella giusta direzione.”Il percorso di guarigione è stato lento e graduale, con Rublev che ha dovuto affrontare i suoi demoni interiori mentre continuava a competere ai massimi livelli. “Continuo a camminare, passo dopo passo, ma come ho detto all’inizio della stagione, non sono ancora felice, ma non sento nemmeno stress, non ho ansia, non ho depressione. Sono semplicemente in ‘modalità neutra’: né bene né male, ma almeno ho trovato delle fondamenta.”
    Il successo a Doha, arrivato dopo vittorie significative contro giocatori come de Minaur, Auger-Aliassime e Draper, ha consolidato la sua posizione nella top 10, evitando una possibile caduta in classifica. Un risultato che assume un valore ancora maggiore alla luce delle difficoltà personali che il tennista russo ha dovuto affrontare.La confessione di Rublev si inserisce in un contesto più ampio di crescente consapevolezza sulla salute mentale nel tennis professionistico. Negli ultimi anni, diversi campioni hanno parlato apertamente delle loro battaglie contro ansia e depressione, contribuendo a rompere lo stigma attorno a questi temi.
    Ora Rublev guarda avanti, al torneo di Dubai dove debutterà contro Quentin Halys, con la speranza che il tennis possa avvicinarlo sempre più alla felicità che ancora gli sfugge. Con le sue dichiarazioni, ha dimostrato che anche dietro la facciata di un campione possono nascondersi fragilità e sofferenze, ma anche che è possibile trovare la forza per continuare a lottare, in campo e fuori.
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    Toni Nadal difende Sinner: “Sono contrario a questa sanzione. Lo conosco e so che non c’era alcuna volontà di commettere un illecito, non si può trattare una persona così per un errore avvenuto casualmente”

    Toni Nadal nella foto

    Toni Nadal, direttore del Mallorca Championships di Calvià, ha annunciato lunedì sul quotidiano Marca la partecipazione di Casper Ruud, tennista tra i primi cinque al mondo, come grande attrazione per la prossima edizione dell’Open 250 su erba, in programma dal 22 al 28 giugno. Il torneo precede immediatamente Wimbledon.
    Durante la presentazione, Toni Nadal ha dichiarato: “Abbiamo già la conferma di Kyrgios, Ruud e Monfils e questo rende il torneo molto attraente. A breve comunicheremo la presenza di un altro grande giocatore e stiamo anche parlando con Jaume Munar. Sarà un grande evento.”
    Toni, zio e mentore di Rafa Nadal, si è poi soffermato sull’omaggio che Roland Garros sta preparando per celebrare la carriera del campione spagnolo, ritiratosi dopo la fase finale dell’ultima Coppa Davis: “A livello familiare siamo molto contenti di questo riconoscimento. Rafael è molto felice del tributo che gli verrà reso. So che ci stanno lavorando da tempo e credo che risulterà un omaggio importante. Per Rafael, riceverlo in Francia e nel luogo dove ha ottenuto i maggiori successi sportivi è motivo di grande soddisfazione. Non so se ce ne saranno altri, ma questo è molto significativo per lui.”
    Nell’occasione, Toni Nadal ha anche espresso il proprio parere sulla squalifica di tre mesi inflitta a Jannik Sinner, a causa della positività al clostebol rilevata a Indian Wells 2024: “L’ho già detto più volte e l’ho spiegato: sono contrario a questa sanzione. Conosco personalmente Sinner e so che non c’era alcuna volontà di commettere un illecito, non si può trattare una persona in questo modo per un errore avvenuto casualmente. Non si può avere la pretesa di punire e basta. Bisogna sanzionare chi fa le cose in modo intenzionale per trarne un vantaggio. E so che non è il caso di Sinner, che non ha ottenuto alcun beneficio da ciò che gli è stato riscontrato. Dunque, perché punire. È vero che dicono che ad altri giocatori, che non erano numeri uno, è stata applicata una sanzione, ma in passato si è agito in modo sbagliato. Mi sorprende anche che diversi tennisti si siano schierati contro di lui, compresi alcuni di altissimo livello e qualcuno non proprio irreprensibile.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Venus Williams smentisce: “Niente wild card per Indian Wells. Non lo giocherò. Mi dispiace, lo guarderò in televisione perché sarò dall’altra parte dell’oceano”

    Venus Williams nella foto

    Venus Williams mette fine alle voci sulla sua presunta partecipazione al WTA 1000 di Indian Wells 2025. La sette volte campionessa Slam ha smentito di aver ricevuto una wild card per il torneo californiano durante un evento in Danimarca.“Davvero? Non ho ricevuto nessuna wild card!”, ha dichiarato ridendo la 44enne americana. “Non lo giocherò. Mi dispiace, lo guarderò in televisione perché sarò dall’altra parte dell’oceano.”

    Full audio from Venus Williams regarding the wild card. pic.twitter.com/B9mHOip3VV
    — Tennis Weekly Podcast (@tennisweeklypod) February 23, 2025

    La Williams non gioca un match ufficiale dai Masters 1000 di Indian Wells e Miami del 2024, dove fu eliminata al primo turno rispettivamente da Nao Hibino e Diana Shnaider. La notizia della sua presunta partecipazione aveva fatto il giro del mondo, ma è stata la stessa Venus a spegnere l’entusiasmo dei fan.La veterana americana, che ha scritto pagine indimenticabili della storia del tennis, continua quindi il suo lungo periodo lontano dai campi, lasciando ancora il dubbio sul suo possibile ritorno alle competizioni.
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