More stories

  • in

    Carlos Alcaraz a Porto Rico: tra esibizione con Tiafoe e riflessioni sul futuro del tennis

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è arrivato a Porto Rico, dove questo fine settimana è in programma un match di esibizione con Frances Tiafoe. È la prima volta che il murciano mette piede sul territorio portoricano, il che rende l’evento ancora più speciale. Tuttavia, “Carlitos” lo affronterà come un allenamento interessante in vista dei tornei di Indian Wells e Miami, perfezionando i dettagli del suo gioco, ma sempre con il divertimento che entrambi i giocatori sanno regalare ovunque vadano.Durante il suo soggiorno, Alcaraz ha rilasciato diverse interviste ai media locali, condividendo alcuni pensieri sulla sua vita dentro e fuori dal tennis. L’ex numero 1 del mondo è diventato un vero e proprio idolo delle masse che, insieme a Jannik Sinner, ha il 99% delle possibilità di dominare il circuito nei prossimi anni. Inoltre, questo momento coincide con l’addio di Roger Federer e Rafael Nadal, con Novak Djokovic che sta esaurendo le sue ultime energie.
    Ci saranno dei nuovi ‘Big 3’?“È complicato. Loro hanno posto l’asticella del tennis e di ciò che si può fare a un livello stratosferico. Ci sono molti giocatori capaci di vincere ‘grand slam’, di battere i migliori. Giovani, e mi includo, che possono davvero lottare per grandi obiettivi. Ma arrivare al punto di quella rivalità tra Rafa, Federer e Djokovic, beh, questo sarà praticamente impossibile da ripetere. Avremo le nostre battaglie; io avrò le mie battaglie con grandi giocatori, ma una rivalità come la loro sarà praticamente impossibile”, ha dichiarato al quotidiano “El Nuevo Día”.
    Esternare le emozioniOvunque vada, il murciano viene inevitabilmente interrogato su queste grandi leggende del tennis, poiché i suoi successi fanno pensare che sia in grado di raggiungere traguardi altrettanto importanti. Ad esempio, una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Alla sua prima partecipazione lo scorso anno si è aggiudicato l’argento dopo essere stato sconfitto da Djokovic. E tutti ricorderemo quelle immagini di Carlitos quasi incapace di parlare nell’intervista successiva a causa delle lacrime. Tuttavia, lo spagnolo ha già dimostrato in più di un’occasione che queste sconfitte (se così possiamo chiamarle, perché vincere una medaglia d’argento non è certo un fallimento) non servono ad altro che a rafforzarlo mentalmente.
    In un’intervista per il canale YouTube “MoluscoTV”, il numero 3 del mondo ha condiviso una profonda riflessione sulla pressione e sulla gestione delle emozioni dopo quell’episodio a Parigi 2024. “È stato un momento difficile perché alla fine il mio obiettivo dall’inizio dell’anno era vincere la medaglia d’oro. E quella settimana sentivo come la necessità di farlo. Alla fine può essere un pensiero errato avere la necessità di fare qualcosa. In quel momento in cui non ci sono riuscito…Ovviamente, dopo una sconfitta, 10/15 minuti dopo un obiettivo che non hai potuto raggiungere è difficile mettere tutto in prospettiva. E in quel momento ho pensato di aver deluso il mio paese e gli spagnoli per non aver conquistato quella medaglia d’oro che tutti si aspettavano. E per questo la reazione di lasciar andare i miei sentimenti. Parlare alle telecamere, esprimermi in quel momento e mostrare al paese e al mondo come mi sentivo credo fosse necessario”, ha detto un Alcaraz che sta maturando a passi da gigante.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    La Milanino Academy alza ancora l’asticella: al servizio dei giovani anche l’esperienza di Davide Pontoglio

    Davide Pontoglio, ex tennista professionista bresciano e oggi coach, ha iniziato un progetto con i giovani della Milanino Academy (foto GAME)

    Fra le realtà tennistiche della provincia di Brescia che si stanno evolvendo sempre più e sempre meglio, il Milanino Sporting Club ha un ruolo in primo piano. Lo dicono i passi avanti, in termini di sviluppo dei progetti, fatti negli ultimi mesi dalla realtà di Villanuova sul Clisi, da quando lo scorso ottobre è stata lanciata la nuova Milanino Academy che punta a formare i tennisti del futuro. Un gruppetto di giovani atleti sui quali è stato costruito un percorso ambizioso, sia per la parte tecnica sia per altri due aspetti cardine come preparazione atletica e mentale. Da un lato a curare il progetto c’è un professionista di rilievo come il preparatore Matteo Trovati, dall’altro la dott.ssa Stefania Franzoni, presente un paio di volte al mese a sostegno dei ragazzi. “Stiamo cercando di offrire ai giovani tutti gli strumenti necessari per accelerare il loro percorso di crescita – dice il tecnico nazionale Simon Flood, direttore del progetto Academy –, lavorando con accuratezza nei minimi dettagli. Ci aspettiamo molto da loro, e siamo i primi a essere molto motivati verso un continuo sviluppo”. La prova è nei fatti, visto che l’ultima mossa riguarda la collaborazione stretta con l’ex giocatore “pro” Davide Pontoglio, già campione italiano di seconda categoria e uno dei tennisti bresciani di maggior rilievo degli ultimi anni, oggi allenatore della moglie Yuliana Lizarazo, colombiana n.682 Wta ma con trascorsi nelle prime 350. Pontoglio è a disposizione degli atleti dell’Academy per un giorno alla settimana, nel ruolo di sparring per gli allenamenti e di consulente dei giovani.
    “La nostra intenzione – dice ancora Flood – era di alzare ulteriormente l’asticella per quanto riguarda il supporto ai ragazzi. Crediamo che Davide possa rappresentare un punto di riferimento, sia per stimolarli nel loro percorso, sia per dare un supporto a livello tattico e di programmazione. Il tutto anche nell’ottica dell’avvicinamento degli atleti di punta all’attività internazionale giovanile”. È quello il naturale prolungamento della costante crescita del quartetto di ragazze di seconda categoria formato da Nicole Scalvini, Viola Keller, Eleonora Cucchi e Viola Cucchi, più l’under 14 Giorgia Munaro (3.4 e recente vincitrice di due tornei, a Padova e Carpenedolo) e Lorenzo Burato, fra i migliori dieci under 12 d’Italia. Senza dimenticare il 21enne Francesco Testori, 2.7 di grandi ambizioni. “Recentemente – dice ancora Flood – abbiamo proposto ai ragazzi un questionario di autovalutazione tecnica, tattica, fisica, mentale e anche motivazionale. Un’idea nata con l’obiettivo di ascoltarli, studiare le loro opinioni e provare a migliorarne il percorso. Tutti stanno lavorando molto bene, preparandosi in vista della fase più intensa della stagione agonistica (dalla primavera in avanti, ndr), ma c’è sempre modo di fare ancora meglio”. Particolarmente apprezzati i quesiti a livello motivazionale, proposti dal presidente Nico Maietta sulla falsariga di quanto avviene a livello aziendale: un modo per individuare spunti utili per valorizzare l’esperienza dei ragazzi all’interno del club, e accrescere ulteriormente la qualità dell’offerta. Il tutto anche nell’ottica di avvicinare nuovi giocatori alla Milanino Academy, così come a una scuola tennis che continua a svilupparsi di pari passo, ma senza perdere di vista gli aspetti ludici e sociali dell’insegnamento. LEGGI TUTTO

  • in

    Sabalenka e il ranking WTA, le novità di Roma e Bad Homburg. Polemiche sul rebrand della WTA

    Angelique Kerber nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka ha vissuto un mese di febbraio complicato, moralmente provata dalla sconfitta nella finale degli Australian Open. Nonostante questo, ha osservato come Iga Swiatek non abbia sfruttato la situazione per superarla nel ranking WTA o avvicinarsi troppo alla sua posizione di numero 1. Le prospettive cambiano ora in vista del Sunshine Double, poiché la bielorussa difende solo 185 punti tra Indian Wells e Miami, mentre la polacca ha poco margine per guadagnare punti, dovendo difenderne 1.120 tra i due tornei. Sabalenka ha già accumulato 27 settimane al vertice della classifica.
    Roma si rinnova: nuovi campi per il Masters 1000Si nota quanto il tennis italiano goda attualmente di una salute di ferro. Questo non si riflette solo nella quantità di giocatori presenti nella top 100, ma anche negli investimenti che la Federazione continua a fare nei suoi tornei. A partire dal fiore all’occhiello, il Masters 1000 di Roma, che in questa edizione potrà contare su tre campi in più, arrivando così a un totale di 20. Il più spettacolare sarà il cosiddetto “SuperTennis Arena”, con una capacità di 6.500 persone, creato per diventare il secondo campo più grande dell’intero complesso, secondo solo al Centrale.
    Polemiche sul rebrand della WTAIn questo mondo non importa cosa fai, né quanto amore ci metti nelle cose, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare. A volte, persino persone dall’interno e direttamente coinvolte nella questione. Ieri la WTA ha annunciato un restyling del suo marchio, mostrando il nuovo logo, i colori e il design del sito web. “Una nuova era”, secondo i responsabili marketing. Ma a Kristina Mladenovic, attualmente fuori dalla top 200, non sembra aver entusiasmato.“Mi chiedo come vi sia venuto in mente? E chi lo approva? Verde e bianco? Senza dettagli tennistici? Cosa rappresenta? Il logo precedente era molto migliore”, ha espresso la francese sui suoi social media, attaccando duramente il suo stesso circuito.
    Angelique Kerber: nuova direttrice del WTA 500 di Bad HomburgGuardando il suo palmares, la sua esperienza e il suo carisma, era normale che Angelique Kerber non impiegasse molto tempo a trovare un nuovo ruolo nel circuito professionistico. Ritiratasi dall’estate scorsa, lasciando inoltre un’ottima impressione alle Olimpiadi, la tedesca ha annunciato questo venerdì il suo nuovo incarico come direttrice del WTA 500 di Bad Homburg, torneo che si disputa sull’erba alla fine di giugno.E lo ha fatto con una notizia dell’ultima ora: Iga Swiatek, una delle migliori tenniste del mondo, sarà presente nell’edizione 2025. In Germania sorridono pensando alla crescita che il torneo potrà avere nei prossimi anni. Certamente, non potrebbe essere in mani migliori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Mirra Andreeva: la nuova stella del tennis russo pronta a raccogliere l’eredità di Sharapova?

    Mirra Andreeva RUS, 29.04.2007 – Foto Getty Images

    Sono passati cinque anni da quando il tennis russo è rimasto orfano del suo simbolo con il ritiro della “zarina” Maria Sharapova. Ma la vincitrice di cinque tornei del Grande Slam sembra aver trovato finalmente un’erede: Mirra Andreeva. A soli 17 anni, nata anch’essa in Siberia nella regione di Krasnoyarsk, la giovane tennista ha appena incassato 600.000 dollari per il suo trionfo a Dubai. In appena due anni da professionista, ha già guadagnato più di 4 milioni di dollari. Essendo ancora minorenne, non può avere un conto bancario e suo padre gestisce la sua carriera.Come suggerisce il suo nome – che richiama uno dei tre doni portati dai Re Magi a Gesù Bambino, secondo la Bibbia – la siberiana è una benedizione, un prodigio destinato a inserirsi tra le migliori tenniste del mondo già in questa stagione, quando raggiungerà la maggiore età.
    Una maturità sportiva precoce, ma ancora una ragazzaAndreeva è maturata sportivamente molto rapidamente. A 16 anni aveva già raggiunto le semifinali del Roland Garros (2024), ma – come lei stessa ammette – rimane ancora una ragazzina.“Non so cosa fare con così tanti soldi… Chiedete a mio padre… Non posso avere un conto bancario perché non ho ancora 18 anni”, ha confessato con disarmante franchezza giovanile dopo la vittoria a Dubai, tra le risate dei presenti.Durante la finale, oltre ai suoi colpi, ciò che ha attirato l’attenzione delle telecamere è stato il quaderno che consultava tra un gioco e l’altro, come una studentessa che ripassa la lezione all’ultimo momento prima di un esame.“Tu puoi farcela! Andrà tutto bene! Io credo in te!”, recitavano le pagine del quaderno, che conteneva anche la tattica che la russa doveva seguire per sconfiggere la danese Clara Tauson: “Non prestare attenzione ai suoi, a volte, buoni colpi. Servi ovunque, ma più sul diritto”. Tutto era scritto a penna con la sua calligrafia. “Prontezza, Intelligenza e Aggressività” era la principale raccomandazione in russo per la sua prima grande finale. L’ha applicata alla perfezione e ha portato a casa il trofeo.
    Un successo straordinario a Dubai“È incredibile! Mi ero posta come obiettivo di entrare tra le prime dieci in questa stagione. Siamo ancora a febbraio e l’ho già raggiunto”, ha confessato in conferenza stampa.La minore età le ha anche impedito di celebrare la vittoria come aveva sognato, con lo champagne. “Peccato che abbia ancora 17 anni”, ha detto. Ha dovuto accontentarsi di una Coca-Cola senza zucchero.Andreeva aveva già dato prova del suo talento nel 2024, ma la sua vittoria a Dubai è la sua conferma definitiva. La russa ha battuto, nella scorsa settimana, tre campionesse del Grande Slam: Iga Swiatek, Marketa Vondrousova ed Elena Rybakina. In questo modo, è diventata la tennista più giovane a sconfiggere tre campionesse in un solo torneo dal 2004 e anche la più giovane a vincere un evento WTA 1000.“Non credo più che sia una promessa. Considero che sia al vertice del nostro gioco”, ha dichiarato Tauson.
    Mirra è una dichiarata ammiratrice di LeBron James, non solo per i suoi successi sportivi e la sua nota longevità, ma per la sua mentalità incrollabile.“Ho ascoltato molte interviste di LeBron dove dice che è molto facile giocare bene quando tutto va bene, ma ciò che ti rende un campione è dare tutto quando non ti senti bene, quindi è quello che cerco di fare”, ha commentato.Si è ispirata al cestista per superare i momenti difficili, che è quando le grandi stelle dimostrano la loro grandezza e non quando tutto va secondo i piani. Per un’adolescente, tenere i piedi per terra e non crollare al primo rovescio è fondamentale.“Oggi ho sbagliato cose che normalmente non sbaglio, ma mi sono detta che non potevo lasciarmi uccidere dalla negatività”, ha sottolineato.In un’altra dimostrazione che Mirra non è una so-tutto-io, prima della partita ha cercato ispirazione nella storica finale che nel 2017 hanno disputato Roger Federer e Rafa Nadal in Australia, con vittoria per il genio svizzero.“Ho pensato: mio Dio, come può giocare così bene? È qualcosa di straordinario”, ha detto. E proprio il cammino degli dei è quello che la russa dovrà percorrere se vuole essere la nuova zarina del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Aumentano i costi, ma l’ITF W35 resta a Solarino

    Renato Morabito direttore del Torneo

    Aumentano i costi, ma l’ITF W35 resterà a Solarino. Lo ha deciso il tournament director, Renato Morabito, che a 3 mesi dall’ultima edizione dei tornei, ha dovuto far fronte ad un aumento dei costi quantificato in circa 8 mila euro a settimana. Un aggravio che non fermerà la tappa ITF solarinese, nonostante, inoltre, la perdita del patrocinio da parte del Comune causata dalle ultime vicende amministrative.A pesare sulla sostenibilità del torneo è la recente decisione dell’ITF di aumentare il montepremi settimanale, il compenso degli ufficiali di gara e revocare la copertura streaming dei tornei W35 femminili.
    L’assenza dello streaming non riguarda solo il torneo di Solarino, ma impatta l’intero circuito femminile di questa fascia di montepremi, privando le tenniste di un’importante vetrina. Una scelta che, oltre a ridurre l’esposizione mediatica del torneo, rischia di penalizzare la crescita dell’intero movimento tennistico femminile.
    “I tornei maschili con lo stesso montepremi – ha sottolineato il direttore del torneo, Renato Morabito – continuano ad avere la diretta streaming, mentre per il circuito femminile la situazione è cambiata radicalmente. È difficile comprenderne le ragioni. Questa decisione non solo penalizza gli organizzatori, ma riduce anche l’accessibilità per gli appassionati di tennis e, soprattutto, priva le giocatrici di una visibilità che, a parità di montepremi, resta invece garantita ai loro colleghi uomini”.
    Con queste premesse si svolgerà sabato 1 marzo, alle ore 11, alla sala riunioni dello Zaiera Resort, la conferenza stampa di presentazione della 12^ edizione dell’ITF World Tennis Tour di Solarino. Prenderanno parte all’appuntamento il direttore del torneo Renato Morabito e la consigliere regionale Fitp Vincenza Ciraolo. LEGGI TUTTO

  • in

    l’MGM Rewards Slam, il torneo esibizione che vedrà protagonisti alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale, trasmesso in diretta su DAZN, anche gratuitamente, da sabato 1° marzo

    Un evento imperdibile è pronto a infiammare Las Vegas: l’MGM Rewards Slam, il torneo esibizione che vedrà protagonisti alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale, trasmesso in diretta su DAZN, anche gratuitamente, da sabato 1° marzo.
    Una manifestazione unica nata per celebrare l’eccellenza del tennis, con partite che promettono di regalare momenti indimenticabili. L’appuntamento prenderà il via sabato alle 16:30, con la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, che affronterà Naomi Osaka, vincitrice di 4 titoli del Grande Slam. A seguire, il pubblico assisterà a una serie di avvincenti doppi misti, con un atteso ritorno sulle scene: il leggendario Andre Agassi, membro della International Tennis Hall of Fame e uno dei tennisti più famosi e amati di tutti i tempi, scenderà di nuovo in campo per affrontare l’ex rivale Mardy Fish, ex capitano della squadra statunitense di Coppa Davis.
    «L’ingresso di DAZN come partner per la trasmissione del “MGM Rewards Slam Presented by Stella Artois” e la partecipazione di Andre daranno un ulteriore valore all’evento» ha dichiarato Lance Evans, Senior Vice President of Sports and Sponsorships di MGM Resorts International. “Abbiamo già collaborato con DAZN in occasione di diversi eventi sportivi e siamo certi che la sua audience globale contribuirà a rendere questo appuntamento ancora più coinvolgente per i fan del tennis. Andre porterà in campo un’energia unica, sostenuto dal pubblico di Las Vegas».
    L’arrivo di questo torneo su DAZN – insieme al recente ingresso dei tornei internazionali dell’ATP Challenger Tour – arricchisce ulteriormente l’offerta multisport della piattaforma, già punto di riferimento per gli appassionati di calcio, basket, volley e molto altro. In particolare, per gli amanti del tennis, grazie alla partnership con Eurosport, DAZN ospita anche le emozioni dei tornei del Grande Slam: dopo l’Australian Open andato in scena lo scorso gennaio, a fine maggio sarà la volta del Roland Garros. LEGGI TUTTO

  • in

    Medvedev torna a criticare la lentezza delle palline nel circuito ATP: “all’ATP non sembra importare”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Dopo la sconfitta contro Griekspoor a Dubai, il russo parla del suo alterco con il giudice di sedia e ribadisce le sue lamentele sulla lentezza delle pallineDaniil Medvedev è stato eliminato dall’ATP di Dubai dopo essere stato sconfitto da un’ottima versione di Tallon Griekspoor nei quarti di finale. Il russo ha finito per sprecare fino a quattro match point, subendo una sconfitta che può far male considerando che stava ritrovando fiducia nel suo tennis già dal precedente torneo di Doha (dove si era dovuto ritirare per malattia). In conferenza stampa, Daniil ha parlato del suo incidente con il giudice di sedia, con cui ha parlato dopo la partita per calmare le acque. Ha anche criticato, ancora una volta, la lentezza delle palline.
    “Griekspoor ha meritato la vittoria”Quando gli è stato chiesto cosa fosse cambiato a partire dal secondo set, Medvedev ha risposto: “Credo che abbia iniziato a giocare meglio in alcuni momenti. In un certo senso è stato fortunato con alcuni colpi, ma è così che funziona il tennis. Quando dico fortunato, intendo anche che ci ha provato, quindi se lo meritava. Non mi sono teso né nulla. Ho giocato i colpi giusti al momento giusto e lui è riuscito a fare la differenza oggi”.Il russo ha aggiunto: “È una cosa molto sfortunata perché sento che quest’anno non riesco a ricordare una partita che non avrei dovuto perdere e alla fine ho vinto. Queste partite succedono. Ricordo tre o quattro, probabilmente tre incontri in cui avrei potuto vincere e non è andata bene, ma non importa. Un anno è lungo e ci saranno partite che andranno dalla mia parte”.
    Critico con la lentezza delle pallineMedvedev ha espresso ancora una volta la sua frustrazione riguardo alla velocità delle palline nel circuito: “Non importa in generale perché recuperare il mio livello è importante. E credo che sia così che arriverò alle finali, vincerò tornei, ecc. Allo stesso tempo, stavo giocando molto bene e volevo superare i quarti di finale. Ma, di nuovo, ogni partita è una nuova storia”.Il russo ha poi aggiunto con tono critico: “Credo che nell’ultimo game che abbiamo giocato fosse ridicolo quanto erano lente le palline. E non capisco come non si cambi da 5 a 7 palline nel circuito ATP. Non lo capisco”.
    Chiarimento con il giudice di sediaRiguardo all’incidente con il giudice di sedia, Medvedev ha chiarito: “Abbiamo già parlato dopo la partita. Sai, quello che succede in campo… A volte vado troppo oltre. Ma, di nuovo, non voglio discuterne troppo. Non ero contento di una delle sue decisioni. Può succedere, ma abbiamo parlato dopo la partita. Abbiamo calmato la situazione, anche se non c’era nulla di acceso. Lo rispetto molto. Quindi sì, forse ho esagerato un po’. Non credo di aver detto nulla di così grave, ma forse ho esagerato un po’. Ho ricevuto un warning e questo è tutto”.
    Quando gli è stato chiesto se avrebbe dovuto rispondere da una posizione meno arretrata contro un giocatore che ha utilizzato il servizio-volée per salvare alcuni match point, Medvedev ha risposto: “Non credo che aiuti perché Tallon lo fa molto contro altri giocatori che rimangono vicino alla linea di fondo campo. E credo che se prendiamo la percentuale dei punti che ho vinto quando lui ha fatto servizio-volée, non sono sicuro di aver vinto meno punti rispetto a chi risponde più vicino di me”.Il russo ha concluso con un’altra critica alle palline: “Di nuovo, le palline, quando volano nell’aria più lentamente, danno vantaggio a chi fa volée perché hanno più tempo per reagire, per adattarsi al colpo che va verso di loro. E questo è un grande svantaggio, ma all’ATP non sembra importare”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner escluso dai Laureus Awards come Sportivo dell’anno

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    La candidatura di Jannik Sinner come Sportivo dell’anno ai prestigiosi Laureus Awards è stata ufficialmente ritirata. La decisione è stata comunicata dalla giuria del premio attraverso una nota ufficiale.
    “A seguito delle discussioni della Laureus Academy, è stato deciso che la candidatura di Jannik Sinner per il premio di Sportivo di quest’anno verrà ritirata. Abbiamo seguito il caso, le decisioni degli organismi globali competenti e, pur prendendo atto delle circostanze attenuanti coinvolte, riteniamo che il divieto di tre mesi renda la candidatura non idonea. Jannik e il suo team sono stati informati”, si legge nel comunicato.
    La decisione arriva in seguito alla squalifica di tre mesi inflitta al tennista italiano dopo l’accordo raggiunto con la WADA per il caso di positività al Clostebol. Nonostante nel corso dell’indagine siano state riconosciute le circostanze attenuanti – la contaminazione accidentale attraverso un membro del suo staff – la commissione dei Laureus Awards ha ritenuto che la sanzione disciplinare rendesse incompatibile la candidatura di Sinner al prestigioso riconoscimento.Si tratta di un’ulteriore conseguenza della vicenda che, pur non avendo comportato lunghe sospensioni dall’attività agonistica per il numero uno del tennis mondiale, continua ad avere ripercussioni sulla sua stagione e sulla sua immagine a livello internazionale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO