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    Caso Sinner: Il Direttore WADA spiega il ricorso al TAS. Decisione probabile verso Marzo

    Olivier Niggli nella foto – Foto getty images

    In un’intervista a Eurosport, Olivier Niggli, direttore dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), ha chiarito le ragioni del ricorso al TAS nel caso Sinner, che potrebbe portare a una sospensione da uno a due anni per il numero uno del mondo.
    La Posizione della WADA“Nella decisione è stato considerato che non ci fosse colpa di Sinner,” ha spiegato Niggli. “La nostra posizione è che esiste comunque una responsabilità dell’atleta rispetto al suo entourage. È questo il punto giuridico che verrà dibattuto davanti al TAS.”
    Il Nodo della QuestioneIl caso riguarda la contaminazione avvenuta attraverso l’ex fisioterapista di Sinner, che aveva utilizzato sulla propria mano uno spray contenente clostebolo, sostanza proibita. “Non contestiamo il fatto che possa essere stata una contaminazione,” ha precisato Niggli, “ma riteniamo che l’applicazione delle regole non corrisponda alla giurisprudenza.”
    I TempiCome confermato all’AFP, nessuna decisione verrà presa prima del 2025, lasciando Sinner in una situazione di incertezza per i prossimi mesi. Una vicenda che potrebbe avere importanti ripercussioni non solo sulla carriera del tennista italiano, ma anche sulla giurisprudenza sportiva in materia di responsabilità degli atleti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bublik contro gli ATP 250: “Non hanno senso, il prize money è troppo basso”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha scatenato una nuova polemica nel mondo del tennis, criticando duramente la struttura del circuito ATP e in particolare i tornei 250, nonostante lui stesso ne abbia beneficiato notevolmente durante la stagione 2024.La critica di Bublik solleva questioni importanti sulla sostenibilità economica del tennis professionistico, ma la sua soluzione di eliminare i tornei minori potrebbe danneggiare proprio quei giocatori che lui dice di voler aiutare.
    La Controversa Dichiarazione“Sinceramente, credo che non si dovrebbero giocare tornei ATP 250, dove il vincitore riceve solo $50.000. Questi soldi non ci servono a nulla, visto che spendiamo di più solo considerando le spese per il team e i voli. Non credo che abbiamo bisogno di tornei di questa categoria né dei Challenger,” ha dichiarato il kazako a Championat.
    L’Ironia dei NumeriTuttavia, i numeri raccontano una storia diversa:– 7 ATP 250 giocati nel 2024 (su 25 tornei totali)– 42% dei suoi punti (600 su 1.420) ottenuti in questi tornei– 3 dei suoi 4 titoli in carriera vinti in ATP 250
    I Suoi Risultati nei 250 del 2024:– Adelaide (Semifinale)– Montpellier (Vittoria)– Doha (Quarti)– Lyon (Semifinale)– Stuttgart (Quarti)– Eastbourne (Ottavi)– Chengdu (Quarti)
    La Vera QuestioneBublik, che ha guadagnato quasi 8 milioni di dollari in carriera, sembra preferire le esibizioni: “Dopo più di sette anni nel tour, ho capito che disputare questi tornei non ha senso, a meno che non si vogliano guadagnare punti aggiuntivi nel ranking. Quest’anno ho giocato alcuni ATP 250, ma solo per guadagnare punti.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Al San Marino Open il Premio Challenger 2024 dell’ATP

    Al San Marino Open il Premio Challenger 2024 dell’ATP

    A poche settimane dalla fine del 2024 arriva un prestigioso riconoscimento per la Federazione Sammarinese Tennis. L’ATP, infatti, ha conferito agli Internazionali di Tennis San Marino Open il Premio Challenger 2024 come miglior evento d’Europa e Africa.Nell’ambito del Challenger Heritage Program, i Challenger Awards 2024 sono un riconoscimento di eccellenza per i tornei che si distinguono in un circuito che conta 207 eventi in 48 Paesi.A decretare il risultato sono stati i giocatori che, durante tutta la stagione, sono stati chiamati a valutare ogni torneo a cui hanno partecipato, in base a vari criteri. Il San Marino Open si è distinto in tutti gli ambiti, compresi i servizi del torneo, l’organizzazione e la visione creativa.
    L’evento sammarinese aveva ricevuto già nel 2012 il “Jim Mc Manus Award”, riconoscimento dell’ATP per il miglior challenger del mondo.
    “È un grande onore essere insigniti di questo nuovo riconoscimento – le parole del presidente federale Christian Forcellini -, soprattutto se si considera che siamo uno degli Stati più piccoli che organizzano eventi del circuito Challenger Tour. Pensare di esserci distinti in mezzo a Paesi che vantano un’importante tradizione tennistica è motivo di grande orgoglio e ci ripaga di tutti gli sforzi. È un riconoscimento che, come Federazione, condividiamo in primis con il direttore del torneo Mahena Abbati, con tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente nei mesi precedenti e durante la settimana del torneo, con le Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo e a tutti gli sponsor che hanno creduto nell’evento e hanno contribuito a renderlo unico. Per la nostra Federazione questo premio è un ulteriore stimolo a fare sempre meglio in futuro”.
    “È gratificante ricevere questo premio – il commento del direttore del torneo Mahena Abbati -, soprattutto perché a decretarlo sono stati i giudizi positivi dei giocatori. Fargli trovare a San Marino un ambiente dove potersi sentire a casa ed esprimersi al meglio è il nostro obiettivo costante. Nonostante la nostra sia una Federazione con piccoli numeri, abbiamo sempre cercato di mettere in campo una capacità organizzativa importante, sia dal punto di vista logistico che dell’attenzione ai servizi offerti ai giocatori, all’entourage che gravita loro attorno e al pubblico. Non lo consideriamo un traguardo ma un nuovo punto di partenza verso nuovi obiettivi.Tengo molto a ringraziare tutte le persone che hanno dato il loro fondamentale contributo per ottenere questo riconoscimento e a condividerlo con loro, i colleghi che ogni giorno portano avanti la loro attività in Federazione e i collaboratori che si aggiungono allo staff in occasione del Torneo. La mia gratitudine va anche alla Federazione Sammarinese Tennis, ed in particolare al Presidente Forcellini per il suo costante supporto. Mi unisco, infine, nel ringraziamento alle Segreterie e agli sponsor senza il cui contributo non sarebbe possibile realizzare un evento di tale portata.” LEGGI TUTTO

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    Pietrangeli operato per una frattura al femore

    Nicola Pietrangeli, classe ’33

    Incidente domestico e ricovero in ospedale per Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano, ma le sue condizioni sono buone e il morale già alto. Il 91enne ex campione di Roland Garros, secondo quanto riporta FITP, a causa di una caduta si è provocato una frattura composta al femore, che l’ha costretto al ricovero e operazione presso il policlinico Gemelli della capitale.
    Adnkronos rivela che Nicola è stato operato dal professor Giulio Maccauro, professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Locomotore dell’Università Cattolica e direttore della UOC di Ortopedia e Traumatologia. L’intervento è andato bene e nei prossimi giorni inizierà l’iter di riabilitazione.
    Da quanto si apprende dal Gemelli, Pietrangeli non ha affatto perso il suo umorismo e vitalità, intrattenendo il personale medico su Sinner, Berrettini e l’attualità tennistica. Un grande in bocca al lupo al nostro campione, sperando di poterlo presto rivedere ai massimi eventi tennistici.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Marco Cecchinato: “2025 Anno Decisivo, o torno in Top 200 o mi ritiro”

    Marco Cecchinato nella foto

    Marco Cecchinato, il tennista che nel 2018 raggiunse la semifinale del Roland Garros sconfiggendo Novak Djokovic, ha aperto il suo cuore in un’intervista a PalermoToday, tracciando un bilancio della sua carriera e fissando un obiettivo chiaro per il futuro.La storia di Cecchinato è emblematica di quanto sia difficile il tennis professionistico: un giocatore capace di battere Djokovic e raggiungere la top 20 può trovarsi a lottare per la sopravvivenza nel circuito. Il 2025 dirà se questa storia avrà un nuovo capitolo o se sarà il momento di voltare pagina.
    Il Momento Decisivo“Il 2025 sarà la stagione più importante. Se non ritorno a fine anno nei top 200, posizione che mi garantirebbe le qualificazioni agli Australian Open del 2026, smetto col tennis,” ha dichiarato il 32enne palermitano, oggi numero 377 del ranking.
    Un Anno di DifficoltàRiflettendo sul 2024, Cecchinato non nasconde i problemi: “È stato troppo difficile per me, sicuramente il più difficile della mia carriera. Dopo 11 anni a gennaio non andrò in Australia. Ho girato tanto per il mondo: Thailandia, Australia, Macedonia, Sudamerica e ho fatto tanta fatica. Non è facile, mi pesa molto.”
    Il Passato GloriosoRipensando al suo momento migliore, la semifinale al Roland Garros 2018, Cecchinato ricorda: “Con Djokovic è stato il punto più alto della mia carriera. Vittoria in quattro set, con due tiebreak. L’ultimo è stato interminabile. A fine match, nel momento della stretta di mano a rete, mi ha abbracciato e mi ha detto che avevo appena fatto una partita incredibile. Non dimenticherò mai quelle parole.”
    La Discesa e l’AutocriticaSul calo dopo i grandi successi, ammette: “Dovevo allenarmi tanto, forse c’è stata un po’ di pigrizia. Avevo raggiunto un livello troppo alto e a quel punto forse potevo chiamare un super coach. Sentivo molto le pressioni, le critiche che arrivavano inesorabili appena perdevo qualche match.”
    Lo Sguardo al FuturoNonostante le difficoltà, la determinazione rimane: “Ho sempre fatto tennis per stare con i primi 100 e questa situazione è complicata da gestire. Adesso mi sto rimettendo in gioco. Devo assolutamente chiudere il 2025 nella top 200 per tornare a giocare le qualificazioni degli Slam e dei tornei ATP. Io ci credo, voglio tornare lassù. Altrimenti stacco la spina.”
    Il Tennis ItalianoSul momento d’oro del tennis italiano, Ceck commenta: “L’Italia ha raggiunto un livello incredibile, basti pensare che lasciamo a casa Cobolli e Sonego. Poi abbiamo Sinner, Berrettini e Musetti al top: per stare lassù come fanno loro ti devi fare un bel culo, non è facile.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Arnaldi si racconta: “La nostra generazione è unica nel Tennis Italiano”

    Matteo Arnaldi nella foto – Foto Patrick Boren

    In un’intervista esclusiva a GQ Italia, Matteo Arnaldi ha offerto uno sguardo approfondito sul momento d’oro del tennis italiano e sulla sua carriera, rivelando dettagli interessanti sulla “generazione d’oro” di cui fa parte.La testimonianza di Arnaldi offre uno spaccato interessante di questa generazione di talenti che sta riscrivendo la storia del tennis italiano, con una maturità e una consapevolezza che vanno ben oltre l’età anagrafica.
    Una Generazione Straordinaria“A generazioni come la nostra non bisogna abituarsi: quello che stiamo facendo non è semplice,” spiega Arnaldi. “Della nostra generazione, nati nel 2001-2002, un buon 50% è arrivato con buoni risultati al professionismo. Non è normale: di solito ne arrivano uno, due.”
    L’Amicizia nel CircuitoIl tennista sanremese ha sottolineato il forte legame che unisce i tennisti italiani: “Ci conosciamo tutti sin da bambini. Siamo veramente amici, ci divertiamo insieme, ci troviamo spesso a cena. In campo ognuno ha il proprio percorso, ma fuori siamo un gruppo di amici.”
    La Crescita PersonaleSul 2024, Arnaldi riflette: “Non ho espresso il tennis che volevo, però è stato un anno di miglioramenti: il lavoro fisico, quello mentale, la gestione delle partite. Ho giocato match importanti in campi importanti, che prima non mi erano mai capitati.”
    Il Suo Modello“Kobe Bryant è il mio punto di riferimento,” rivela Arnaldi. “Il lavoro su se stessi, l’autoperfezionamento, sono tutte cose in cui mi rivedo. Sono un lavoratore, mi piace allenarmi, stare in campo, la palestra. Se non mi alleno, non sto bene con me stesso.” LEGGI TUTTO

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    Kwon si ferma per il Servizio Militare: 18 Mesi lontano dal campo

    Soon Woo Kwon nella foto

    Soon Woo Kwon ha annunciato attraverso i social media che inizierà il servizio militare obbligatorio in Corea del Sud il prossimo 13 gennaio, dovendo così interrompere la sua carriera tennistica per almeno 18 mesi.Il tennista sudcoreano non è riuscito a evitare il servizio militare, possibilità che sarebbe stata concessa se avesse conquistato una medaglia ai Giochi Asiatici dello scorso anno. L’assenza del podio lo ha costretto a questa pausa obbligatoria dalla sua carriera professionale.
    Nonostante i 18 mesi di stop forzato, Kwon ha già manifestato la sua intenzione di tornare a competere nel circuito una volta concluso il servizio militare. Una decisione che dimostra la sua determinazione a non abbandonare definitivamente il tennis.La situazione di Kwon evidenzia le particolari sfide che alcuni atleti devono affrontare per adempiere agli obblighi nazionali, con impatti significativi sulle loro carriere sportive.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Berrettini firma con IMG: Nuovo capitolo nella carriera del campione italiano

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    IMG ha annunciato ieri la firma di un importante accordo con Matteo Berrettini, che sarà rappresentato sia a livello tennistico che nel settore del modeling.Il tennista italiano, che vanta un palmarès di 10 titoli ATP nel singolare e ha raggiunto le semifinali sia agli US Open che agli Australian Open, oltre alla finale di Wimbledon, verrà rappresentato anche da IMG Models, la divisione modeling dell’agenzia.La partnership con IMG Models, in particolare, riconosce non solo le capacità atletiche di Berrettini ma anche il suo appeal nel mondo della moda e del lifestyle, confermando la sua crescente popolarità come figura poliedrica dello sport internazionale.
    “Siamo entusiasti di annunciare la firma di Matteo Berrettini!” ha dichiarato IMG nel comunicato ufficiale. “Benvenuto nella famiglia, Matteo!”Questo accordo segna un nuovo capitolo nella carriera del tennista romano, che potrà beneficiare dell’esperienza e della rete globale di IMG sia nel tennis che nel mondo della moda, aprendo nuove opportunità per la sua carriera dentro e fuori dal campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO