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    Nick Kyrgios si ritira dal torneo UTS Los Angeles e diventa l’allenatore di Frances Tiafoe per tre giorni

    Nick Kyrgios avrebbe dovuto partecipare al torneo di esibizione UTS Los Angeles che si svolge dal 21 al 23 luglio, ma ha dovuto ritirarsi all’ultimo momento a causa di persistenti problemi fisici. L’australiano è stato sostituito da Benoit Paire, ma approfitterà dell’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo, ovvero fare l’allenatore. Parteciperà all’evento come allenatore di Frances Tiafoe, in quella che è sicuramente una mossa che garantirà spettacolo e offrirà momenti interessanti. LEGGI TUTTO

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    Zverev di nuovo sotto accusa in Germania?

    Alexander Zverev nella foto

    Brutte notizie dalla Germania per Alexander Zverev. Secondo quanto riporta il media tedesco RTL, la procura di Berlino ha chiesto un’ordinanza penale a carico di Sasha per lesioni personali alla madre di sua figlia, Brenda Patea. Una portavoce dei tribunali penali di Berlino lo ha confermato in esclusiva a RTL. Al momento si sta esaminando se verrà emessa un’ordinanza sanzionatoria. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic verso il forfait a Toronto. Priorità agli Us Open e Davis Cup

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo

    Novak Djokovic ha già definito il suo calendario fino agli US Open. E la verità è che è un programma molto semplice, dato che il numero due del ranking ATP giocherà solo un torneo prima di tornare al Grand Slam americano. “Il piano è di giocare un torneo prima degli US Open 2023 e che questo torneo sia quello di Cincinnati”, ha rivelato il serbo di 36 anni, che quindi tornerà in campo solo tra circa un mese, a partire dal 13 agosto. Poi avrà una nuova settimana libera dai tornei prima di iniziare la sua campagna agli US Open, dove giocherà per la prima volta da quando perse contro Daniil Medvedev nella finale del 2021.
    A Cincinnati, Djokovic ha due titoli, 40 vittorie e 12 sconfitte, e Nole non nasconde quali sono i suoi principali obiettivi per la fine dell’anno. “I miei obiettivi principali sono gli US Open e la Coppa Davis. Voglio essere in salute, motivato e in piena forma per aggiungere un altro titolo del Grand Slam al mio palmarès. Sono molto felice di tornare a New York. Ho perso la finale del 2021, ma ho sentito di aver guadagnato l’affetto di tutto il pubblico, cosa che non accade spesso”, ha dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Momenti di tensione nel WTA 250 di Budapest

    Shuai Zhang nella foto

    Budapest ha recentemente ospitato uno degli episodi più tesi del tennis femminile durante l’ultimo incontro della giornata di ieri del WTA 250. Protagoniste della partita erano Shuai Zhang, la tennista cinese, e Amarissa Kiara Toth, la giovane promessa locale invitata dall’organizzazione.
    Con il punteggio di 6-5 in favore di Zhang nel primo set, è emersa una controversia riguardante una decisione dell’arbitro. La cinese ha contestato una chiamata relativa ad un punto (segno cancellato anche dalla sua avversaria), ma la sua obiezione è stata ignorata. Questa decisione non solo ha frustrato Zhang, ma l’ha angosciata al punto che è entrata in una sorta di stato di panico. La tensione emotiva accumulata è stata tale che la tennista ha scelto di ritirarsi, decidendo di non proseguire l’incontro.
    L’inaspettata decisione di Zhang ha suscitato molte reazioni tra gli spettatori e i commentatori presenti. La situazione ha portato ad un’atmosfera carica di emozioni e sorpresa, che ha culminato con la prematura conclusione della partita.
    Questo episodio ha messo in luce l’intensa pressione e le aspettative che gli atleti affrontano in ogni competizione, e come queste possano avere impatti sia fisici che emotivi. La speranza è che episodi come questi portino ad una maggiore consapevolezza dell’importanza del supporto psicologico nello sport. LEGGI TUTTO

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    Speciale 30ennale Internazionali tennis San Marino: Intervista ad Andreas Seppi, vincitore edizione 2009 con nuovo progetti per il futuro “Insieme a mia moglie e un amico del college vogliamo portare i tifosi nei più grandi tornei del mondo”

    Andreas Seppi vincitore dell’edizione 2009 del torneo di San Marino

    Nell’agosto del 2009 ha rispettato fino in fondo il ruolo di principale favorito, onorando nel migliore dei modi la wild card concessagli dagli organizzatori così da scrivere il suo nome nell’albo d’oro. Andreas Seppi è uno dei sei giocatori italiani vincitori degli Internazionali di tennis di San Marino e quell’edizione è rimasta impressa nella memoria degli appassionati – non troppo giovani – per l’avvincente derby tricolore in finale con Potito Starace, in un Centrale gremito in ogni ordine di posti (e gente anche sulla collina del parco di Montecchio per non perdersi l’incontro). Anche se accreditato della prima testa di serie (da n.48 del ranking mondiale in quel momento) non fu comunque una passeggiata di salute quel torneo per il tennista nato a Caldaro il 21 febbraio 1984, costretto al terzo set nell’ordine dagli argentini Gaston Gaudio (ex vincitore del Roland Garros, nel 2004) e Sebastian Decoud, poi, dopo l’affermazione in due partite sull’altro “albiceleste” Sergio Roitman nei quarti, anche dall’ostico austriaco Daniel Koellerer in semifinale e proprio dal giocatore campano nel match clou, chiuso con lo score di 7-6(4) 2-6 6-4.“Sì, fu una battaglia quella sfida, come spesso capitava con Potito – afferma Seppi riavvolgendo il nastro della memoria – Il ricordo di quella settimana è rimasto impresso dentro di me, anche perché si tratta del primo challenger vinto sulla terra battuta, secondo in ordine di tempo in carriera dopo il successo sul veloce indoor a Bergamo nel 2008. Ho ancora davanti agli occhi il pienone di pubblico sulle tribune e la bellissima atmosfera che si respirava in campo, a rendere speciale quella situazione. Anche perché quando ti presenti a un challenger da n.1 del seeding l’obiettivo è quello di arrivare in fondo e conquistare il titolo, a maggior ragione nel territorio della Penisola, con tanti tifosi che salivano a San Marino la sera a seguire gli incontri. L’esserci riuscito è stata dunque una soddisfazione non da poco, accresciuta dal vedere il mio nome in un albo d’oro di un torneo ricco di storia e prestigioso, accanto a quelli di numerosi campioni della racchetta. Sinceramente un motivo d’orgoglio per il sottoscritto”.
    Seppi, capace di mettere in bacheca tre trofei ATP, nel 2011 sull’erba di Eastbourne (primo azzurro a riuscire in tale impresa su questa superficie), poi l’anno seguente sulla terra rossa a Belgrado e sul cemento a Mosca, diventando il primo giocatore italiano a vincere su tre differenti superfici, con quell’affermazione si prese anche una rivincita personale su Potito Starace, che cinque anni prima lo aveva stoppato nei quarti sul Titano (curiosamente sempre per 6-4 al terzo) sulla strada del primo dei tre trionfi del tennista di Cervinara nell’antica Repubblica.“Anche nel 2004 giocai con una wild card ed eliminai al 1° turno Francesco Piccari e poi al 2° in tre set il ceco Bohdan Ulihrach. La mia prima partecipazione a San Marino risale comunque all’anno precedente – spiega Andreas, che vanta un record personale di numero 18 al mondo nel 2013 – quando uscii al 1° turno per mano dello slovacco Dominik Hrbaty, numero 1 del tabellone. Devo riconoscere che mi è sempre piaciuto disputare questo torneo, sia per le condizioni di gioco, in leggera altura, sia per la bellezza della location e dell’impianto, con quel Centrale con le tribune che girano attorno al campo, che per l’organizzazione di qualità, paragonabile a un Atp Tour. Il fatto è che come data in calendario gli Internazionali di San Marino coincidevano sempre con la tournée americana sul cemento, in particolare il Masters 1000 canadese e Cincinnati, appuntamenti che per tante stagioni consecutive grazie alla mia classifica sono riuscito a giocare in tabellone”.
    A onor del vero, prima di chiudere nell’autunno scorso una carriera da applausi nella quale ha superato il ragguardevole traguardo delle 800 partite in singolare nei tabelloni principali del tour, con il record italiano di settimane complessive (810) di permanenza nella Top 100 e quello di presenze (per il nostro Paese) negli Slam, 67 disputati di cui 66 consecutivi, l’altoatesino è stato sul punto di tornare nell’antica Repubblica dodici mesi fa.“Ero intenzionato a giocare a San Marino in quella che era la mia ultima stagione da professionista nel circuito e avevo anche parlato con il presidente federale Christian Forcellini, poi però un paio di settimane prima mi sono infortunato a Umago e non ho potuto tener fede a questo proposito…”, conferma Seppi. Il quale a metà luglio del 2020, in vista della ripartenza dei tornei dopo il lockdown, ha fatto una fugace apparizione sul Centrale di Montecchio, con Federico Bertuccioli a fargli da sparring: “In quel caso ero a Milano Marittima con la famiglia e ho sentito Giorgio Galimberti, che all’epoca dirigeva la sua Academy ancora a San Marino, per un allenamento insieme a qualcuno dei suoi allievi. Mi aveva fatto piacere e avevo apprezzato anche i nuovi campi realizzati nel Centro Tennis rispetto alla mia precedente presenza”.
    Già, la famiglia. Dopo tante stagioni in giro per il mondo con racchetta e borsone, ora la moglie Michaela e i figli Liv (3 anni) e Hugo (1 anno), nati entrambi in Colorado dove nel 2017 si è trasferito (a Boulder), sono la priorità dell’ex azzurro.“Fino a maggio siamo stati negli Stati Uniti e ho fatto praticamente il babbo a tempo pieno, occupandomi dei bambini. E devo dire che a volte è stato più faticoso che allenarsi cinque ore al giorno… Proprio il fatto che sono ancora piccoli rende impossibile al momento il fatto che io possa ricoprire il ruolo di allenatore, che comporta lo stare fuori casa tante settimane all’anno. Adesso cerco di godermi tutto il tempo in loro compagnia, per il futuro si vedrà, anche se mi piacerebbe rimanere nell’ambiente. Non a caso gioco ancora la Bundesliga Over 30 e proprio in questo week-end abbiamo le finali a Monaco. Mi trovo ad affrontare tanti giocatori più giovani di me e ancora in attività, come ad esempio Giannessi o Verdasco, però nella mia squadra ci sono pure Baghdatis e Almagro ed è bello ritrovarsi dopo tanti anni di frequentazione comune nel circuito”.
    Seppi ha comunque anche un nuovo progetto che sta per partire. “Insieme a mia moglie e un amico del college vogliamo portare i tifosi nei più grandi tornei del mondo, ovvero gli Slam e i Masters 1000: organizziamo tutto per loro. È per coloro che vogliono più di una semplice visita al torneo e di vedere le partite. Li faremo anche giocare sugli stessi campi dei campioni e scoprire quindi anche il dietro le quinte dell’evento. Abbiamo appena completato la pagina web per far conoscere al meglio questa opportunità. Partiremo con gli US Open, abbiamo in mente qualcosa di speciale da far vivere agli appassionati: io sarò lì con loro e racconterò cosa capita ai giocatori durante le partite per offrire il punto di vista di chi di solito è in campo. Vogliamo fare dei gruppi di massimo otto-dieci persone – conclude Andreas – così da poter garantire ai presenti la migliore esperienza possibile”. LEGGI TUTTO

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    La Tennis Training festeggia con Vulpitta, re di Wimbledon: “È stato bellissimo, una gioia pazzesca”

    FOTO GABRIELE VULPITTA CON IL MAESTRO NICOLA RAMBOTTI

    Tennis Training School in festa per la storica pagina di sport scritta da Gabriele Vulpitta domenica pomeriggio a Londra.Il diciottenne azzurro, già finalista di doppio al Roland Garros, che si allena alla Tennis Training School di Foligno e studia al Liceo Scientifico Sportivo “G.Marconi” di Foligno della direttrice Paola Sebastiani, ha conquistato il titolo di doppio nel torneo Juniores di Wimbledon al fianco del ceco Jakub Filip: decisivo il successo per 6-3 6-3 in 58 minuti di gioco sulla coppia composta dal serbo Branko Djuric e dal francese Arthur Gea.
    Un risultato straordinario basti pensare che il tennista classe 2005, seguito nel corso della settimana dal maestro Nicola Rambotti, trionfando sui prati dell’All England Club di Londra è diventato il terzo tennista italiano nella storia a vincere in doppio a Wimbledon. Prima di lui ci erano riusciti solamente Daniele Bracciali, nel 1996, e Matteo Trevisan, nel 2007.
    “È stato bellissimo, una gioia pazzesca – ha spiegato Vulpitta a fine match ai microfoni di Supertennis – non ci pensavo proprio anche perché fin dal primo turno abbiamo avuto partite difficilissime quindi pensavamo solo a giocare un match alla volta. Poi ci siamo ritrovati in finale e devo dire che l’abbiamo giocata proprio bene. È stato tutto veloce, quasi non mi sono reso conto di aver vinto Wimbledon”.
    “Può esserci solo grande soddisfazione per la vittoria di Gabriele nel torneo più importante del mondo – sottolinea il direttore della Tennis Training Fabrizio Alessi – a maggior ragione dopo che aveva sfiorato il titolo solo un mese fa al Roland Garros. E’ un risultato che gratifica tutti i nostri maestri e i preparatori, dal primo all’ultimo, che ogni giorno, dalla mattina alla sera, sono sui campi per poter tirare fuori il meglio da ogni ragazzo che viene da noi.Vorrei anche evidenziare il grande lavoro svolto da Fabio Gorietti che da direttore tecnico supervisiona tutto l’operato dei maestri, così come il lavoro di Nicola Rambotti che con questi ragazzi è da anni che gira il mondo e sacrifica tempo e famiglia per inseguire un sogno che è di tutti noi”.
    La scuola folignate che è stata insignita per 4 volte negli ultimi 10 anni del titolo di migliore scuola tennis d’Italia, sta vivendo un periodo particolarmente positivo e lo testimonia il numero sempre crescente di richieste di trasferimento da parte di atleti provenienti non solo dall’Italia ma da tutta Europa.
    “E’ chiaramente un privilegio per noi accogliere e lavorare con tanti ragazzi di valore – continua Alessi – perchè è un grande impegno in termini organizzativi e di risorse ma rappresenta anche un’importante gratificazione. Il feedback che riceviamo dai giocatori sia di alto livello che dai giovani di prospettiva è ottimo e questo è dovuto certamente all’organizzazione e alla qualità dei maestri e dei preparatori che numericamente continueranno ad aumentare con l’ingresso di nuovi innesti. Questo ci consentirà di migliorare sempre più il livello del nostro lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Giulio Zeppieri rassicura tutti: “Stop di solo due settimane”

    Giulio Zeppieri – Foto Antonio Fraioli

    Giulio Zeppieri è stato costretto a ritirarsi dal torneo challenger di Karlsruhe a causa di un infortunio alla caviglia. Durante il secondo set della finale, Zeppieri ha subito una distorsione alla caviglia sinistra che lo ha costretto ad abbandonare la competizione.Il giovane talento italiano ha rivelato la notizia del suo infortunio attraverso i social media, dichiarando: “Ciao a tutti. Durante il secondo set della finale del @tennisopenkarlsruhe ho subito una distorsione alla caviglia sinistra che mi ha costretto al ritiro.”
    Fortunatamente, nonostante il momento di paura e la delusione del ritiro, gli esami strumentali hanno escluso problemi gravi. Zeppieri ha rassicurato i suoi fan dicendo che l’infortunio non è così grave come sembrava inizialmente e che sarà fermo solo per circa due settimane.“Fortunatamente gli esami strumentali hanno escluso problemi gravi: starò fermo circa due settimane.” ha dichiarato Zeppieri.
    Le dichiarazioni del tennista italiano mostrano la sua gratitudine per il sostegno ricevuto, ringraziando i fan per i messaggi di incoraggiamento: “Grazie di cuore per i messaggi di questi giorni, mi hanno aiutato tanto nei momenti più duri.”Nonostante l’infortunio, Zeppieri rimane positivo e determinato a tornare in campo il più presto possibile, concludendo il suo messaggio con un incoraggiante “A presto!”. LEGGI TUTTO

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    Gabriele Vulpitta e Jakub Filip campioni in doppio ai “The Junior Championships” di Wimbledon

    Gabriele Vulpitta e Jakub Filip campioni in doppio ai “The Junior Championships” di Wimbledon

    Gabriele Vulpitta, un promettente talento italiano, si è fatto onore vincitore ai “The Junior Championships” di Wimbledon in doppio. Vulpitta e il suo compagno di doppio, il ceco Jakub Filip, hanno trionfato nel torneo tenutosi sui prati dell’All England Club.Vulpitta e Filip hanno dominato la finale, battendo la coppia composta dal serbo Branko Djuric e il francese Arthur Gea con un doppio 6-3. La partita, durata appena 58 minuti, ha evidenziato la superiorità della coppia italo-ceca.
    Il 17enne romano è così diventato il terzo italiano a vincere il doppio junior a Wimbledon, unendo il suo nome a quello di illustri predecessori come Daniele Bracciali, vincitore nel 1996, e Matteo Trevisan, campione nel 2007.Nel corso della partita, la tensione è rimasta alta, ma Vulpitta e Filip hanno dimostrato grande determinazione e sangue freddo. Il primo set è stato deciso nel quinto game, grazie ad un efficace break a zero dei due tennisti. Nel nono gioco, hanno confermato la loro superiorità con un ulteriore break, chiudendo il set con un solido 6-3.Nel secondo set, la coppia italo-ceca ha saputo mantenere la calma, annullando due palle-break nel primo game e strappando la battuta a Djuric nel quarto gioco. Nonostante un tentativo di rimonta da parte della coppia serbo-francese, Vulpitta e Filip hanno mantenuto il controllo, chiudendo la partita con un altro 6-3.
    Slam Wimbledon B. Djuric / A. Gea [6]33 J. Filip / G. Vulpitta66 Vincitore: J. Filip/G. Vulpitta ServizioSvolgimentoSet 2J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 3-6B. Djuric / A. Gea 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-5 → 3-5J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5B. Djuric / A. Gea 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4B. Djuric / A. Gea 0-15 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3J. Filip / G. Vulpitta 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2B. Djuric / A. Gea 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1J. Filip / G. Vulpitta 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Djuric / A. Gea 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 3-6J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5B. Djuric / A. Gea 0-15 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-3 → 2-4B. Djuric / A. Gea 0-15 df 0-30 0-402-2 → 2-3J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df2-1 → 2-2B. Djuric / A. Gea 0-15 df 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Filip / G. Vulpitta 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1B. Djuric / A. Gea 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-15 df ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO