More stories

  • in

    Crescita e novità nel team Alcaraz: arriva il fisioterapista Fran Rubio

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il team di Carlos Alcaraz continua ad espandersi per far fronte alle crescenti esigenze del circuito professionistico. L’ultimo ingresso riguarda l’area della preparazione fisica e del recupero, con l’arrivo di Fran Rubio come nuovo fisioterapista.
    Secondo quanto riportato da Germán Abril per Eurosport, Rubio affiancherà Juanjo Moreno, attuale fisioterapista principale del team, condividendo con lui le responsabilità durante la stagione. La decisione nasce dall’esigenza di gestire al meglio il carico di lavoro legato ai numerosi viaggi e impegni agonistici.Rubio non è un volto nuovo per Alcaraz: i due si conoscono bene e hanno già collaborato in diversi tornei in passato. Questa familiarità è stata sicuramente un fattore chiave nella scelta di integrarlo stabilmente nello staff del campione spagnolo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Jakub Mensik: l’ascesa rapida di un nuovo protagonista nel circuito ATP “Ora posso dedicarmi solo al tennis”

    Jakub Mensik CZE, 01.09.2005 – Foto Getty Images

    Da esordiente a figura di spicco nel circuito ATP. È questa la storia di Jakub Mensik, il diciannovenne ceco che ha sorpreso tutti fin dal suo debutto agli US Open 2023 a soli 17 anni. Da quel terzo turno raggiunto a New York ormai 18 mesi fa, Mensik non ha mai smesso di crescere, conquistando risultati di prestigio e diventando un avversario temuto da molti top player.La crescita di Mensik ha subito una forte accelerazione nel 2024. Dopo la finale raggiunta a Doha in febbraio, il giovane di Prostějov ha staccato il pass per le Next Gen ATP Finals di fine stagione, dove si è messo in luce fra i migliori Under 21 del circuito. Non a caso, la sua annata è stata premiata con il Newcomer of the Year agli ATP Awards.E se il suo brillante 2024 è sembrato un ideale trampolino, l’inizio del 2025 non fa che confermarlo. Mensik ha centrato i quarti di finale a Brisbane e Auckland, oltre a una convincente corsa fino al terzo turno agli Australian Open. Risultati che lo hanno proiettato appena fuori dalla Top 40 della classifica ATP e già in possesso di ben cinque vittorie contro Top 10. Numeri che cominciano a spaventare i colleghi nei primi round dei tornei.
    “Le aspettative non mi spaventano”Nonostante la giovane età e i tanti riflettori puntati, Mensik afferma di non sentire la pressione delle nuove aspettative. “L’anno scorso ho giocato senza pressione,” ha raccontato ad ATPTour.com a Rotterdam. “Ora sì, percepisco maggiori aspettative, ma non mi condizionano. In campo mi sento molto bene e sono felice di essere dove voglio stare nel Tour. Sto migliorando il mio gioco, mi sento fiducioso e mi diverto a sfidare i migliori giocatori del mondo nei tornei più prestigiosi.Ho imparato tantissimo nel mio primo anno. Ho fatto molte esperienze con viaggi e nuovi tornei. Ora so cosa aspettarmi nei vari eventi e posso scegliere dove giocare in base a ciò che reputo migliore per me. Sono pronto per fare ancora di più.”
    La serenità di Mensik si è vista tutta all’ABN AMRO Open di Rotterdam, dove nel match di debutto ha superato Alexander Bublik, guadagnandosi un secondo turno di prestigio contro il numero 8 del mondo Alex de Minaur. Sarà la seconda sfida contro un Top 10 solo in questo inizio di stagione, dopo aver sconfitto Casper Ruud agli Australian Open.
    Alla scorsa edizione dello Slam australiano, Mensik non è stato l’unico teenager a mettersi in mostra: il brasiliano Joao Fonseca (18 anni) ha eliminato Andrey Rublev, l’americano Learner Tien (19 anni) ha superato Daniil Medvedev. Tutti e tre hanno poi preso parte alle Next Gen ATP Finals presented by PIF a Jeddah (Fonseca ha vinto il titolo), così come altre promesse che hanno brillato in Australia: Alex Michelsen (20 anni) ha raggiunto gli ottavi, il francese Arthur Fils (20 anni) è approdato al terzo turno, mentre Nishesh Basavareddy (19 anni) ha persino vinto un set contro Novak Djokovic.“Il livello della Next Gen quest’anno era davvero alto,” ha spiegato Mensik riferendosi all’edizione 2024 di Jeddah. “Lo si è visto anche in Australia, dove molti di noi hanno giocato bene e colto risultati importanti. È stato bello conoscere meglio gli altri ragazzi. Alcuni giocano soprattutto a livello Challenger, altri più a livello ATP Tour. Li conoscevo dalle categorie junior, ma era da un po’ che non ci vedevamo. È stato fantastico ritrovarci, competere da avversari, ma anche condividere momenti da amici.”
    Alto 1,93 m, Mensik vanta un servizio potente e un dritto carico di rotazione che può far male su ogni superficie. Ma, come ogni giovane di talento, deve ancora completare il proprio sviluppo tecnico e mentale. Un esempio? Agli US Open di settembre ha mancato tre match point contro Nuno Borges nel quarto set, prima di cedere fisicamente nel quinto. Agli Australian Open di quest’anno, in una battaglia contro Alejandro Davidovich Fokina, si è trovato avanti due set a zero e ha sprecato due match point, finendo poi per perdere.“Perdere partite tanto tirate, soprattutto nei grandi eventi, è sempre durissimo,” ha ammesso Mensik. “Ma cerco di imparare il più possibile da queste sconfitte, anche quando fanno male. È in quei momenti che sento di migliorare di più. Mi ritengo fortunato ad avere accanto persone che mi aiutano a reagire. Dopo la sconfitta in Australia ero abbattuto per un paio di giorni, ma poi devi ripartire perché il circuito va avanti. Subito dopo hai un’altra opportunità. Penso sia un percorso di crescita continuo, sia per il mio tennis sia per la mia mentalità e la mia condizione fisica.”
    “Ora posso dedicarmi solo al tennis”Fra un allenamento e l’altro, Mensik si gode qualche ora di relax. Dopo aver terminato lo scorso maggio gli esami finali (materie: lingua ceca, inglese, geografia e teoria di preparazione sportiva), non deve più destreggiarsi fra libri e racchette.“Sono felice di aver finito la scuola, è un capitolo della vita che posso spuntare dalla lista,” ha confessato. “Non so cosa farò dopo la carriera tennistica, ma un giorno potrei anche continuare a studiare. Mi piaceva, ma ora sono contento di poter staccare dal tennis guardando una partita di calcio dello Slavia Praga o gli incontri di hockey dei Mondiali.”
    Dopo aver superato Bublik al primo turno di Rotterdam, ora Mensik è atteso dal terzo seed e finalista della passata edizione, Alex de Minaur. Vincendo giovedì, il ceco approderebbe per la seconda volta nei quarti di un torneo ATP 500 (dopo la semifinale sfiorata a Vienna).
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz e la prima volta a Rotterdam: ‘Le palle diverse sono un problema per tutti’

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha debuttato con successo all’ATP di Rotterdam, superando in tre set il padrone di casa Botic van de Zandschulp. In conferenza stampa, il campione spagnolo ha analizzato la sua prestazione mostrando il consueto sorriso, nonostante il raffreddore e le condizioni di gioco non semplici.
    “Sapevo che sarebbe stato un match complicato, perché il primo turno di un nuovo torneo non è mai facile. Ero convinto che Botic, con tutto il pubblico dalla sua parte, avrebbe mostrato un ottimo livello di tennis”, ha commentato Alcaraz. “Sono felice di aver superato questa sfida difficile e di avere l’opportunità di migliorare ancora nel prossimo turno. La mia prima volta a Rotterdam sta diventando speciale.”
    Sulla chiave del match, in particolare dopo aver perso il secondo set, lo spagnolo ha evidenziato l’importanza dell’aspetto mentale: “La chiave è stata rimanere concentrato, specialmente nei momenti di difficoltà quando ho dovuto fronteggiare palle break. Ho avuto fiducia in me stesso e nella possibilità di mostrare il mio miglior tennis.”Alcaraz ha speso parole di elogio per il suo avversario: “È un giocatore molto completo. È veloce, ha ottimi colpi ed è fisicamente molto preparato. È pericoloso perché non sai mai come può sorprenderti: può tirare fuori colpi incredibili. Sono contento di vedere che questo tipo di giocatori devono mostrare il loro miglior tennis per provare a battermi.”
    Riguardo alle condizioni di gioco a Rotterdam, il murciano ha notato alcune particolarità: “Gli allenamenti mi hanno aiutato ad adattarmi, ma è stato complicato. Le nuove palle, tutto sembra molto veloce… e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ difficile giocare in modo aggressivo. Ma non voglio lamentarmi, si può comunque esprimere un buon tennis.”Sul tema delle diverse palle utilizzate nel circuito, Alcaraz ha espresso preoccupazione: “L’anno scorso ci sono stati molti infortuni, molti giocatori con problemi al gomito o alla spalla. Devono cambiare qualcosa. So che lo faranno. Ogni settimana abbiamo palle diverse, condizioni diverse, quindi è complicato adattarsi.”
    Infine, sull’assenza del suo storico coach Juan Carlos Ferrero, ha rassicurato: “Non è un problema, ovviamente mi piace passare tempo con Juan Carlos, ma anche Samu è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce perfettamente, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Rybakina amplia il suo team: Davide Sanguinetti nuovo coach

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Foto Getty Images

    Elena Rybakina ha annunciato un’importante novità nel suo team tecnico con l’ingresso di Davide Sanguinetti come nuovo allenatore. L’ex tennista italiano ha già iniziato a lavorare con la campionessa kazaka ed è presente con lei questa settimana al torneo di Abu Dhabi.
    Sanguinetti si unisce allo staff tecnico in un momento particolare, considerando la situazione di Stefano Vukov, storico coach di Rybakina, che al momento si trova in una posizione di sospensione provvisoria da parte della WTA. L’organizzazione sta infatti conducendo un’indagine su Vukov per una presunta violazione del Codice di Condotta.Nonostante la sospensione temporanea, Vukov mantiene un canale di comunicazione aperto con il team, continuando a contribuire alla preparazione della giocatrice in coordinamento con Sanguinetti. Questa soluzione permette a Rybakina di mantenere continuità nel suo percorso di sviluppo tecnico mentre la WTA completa le sue verifiche.
    L’arrivo di Sanguinetti, con la sua notevole esperienza sia come giocatore che come coach, rappresenta un importante rinforzo per il team della tennista kazaka, attualmente tra le protagoniste del circuito WTA.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Badosa: “Alcaraz e Sinner sono un’ispirazione per come gestiscono la pressione”

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    Paula Badosa torna sotto i riflettori in vista del WTA di Abu Dhabi, dove parteciperà come testa di serie numero due. La tennista spagnola, reduce da un eccellente Australian Open dove ha raggiunto le semifinali, ha condiviso riflessioni significative sul suo percorso di rinascita e sui suoi obiettivi futuri.
    Il 2024 ha segnato un punto di svolta nella carriera di Badosa, che ha vissuto il suo momento più buio dopo la sconfitta al primo turno del torneo di Madrid contro Jessica Bouzas. “Fisicamente e mentalmente ero in un momento molto oscuro, molto triste. Ricordo che non volevo nemmeno uscire dalla camera”, ha confessato in un’intervista alla WTA. Tuttavia, quella crisi si è trasformata in un momento di rinascita, culminato con la vittoria al torneo di Washington nei mesi successivi.
    La spagnola ha rivelato il dialogo interiore che l’ha aiutata a superare quel periodo difficile: “Vediamo cosa succede se dai il 100% Paula. Cerca di trovare la forza da qualsiasi parte per ritrovare quella potenza ed energia. Prova a finire l’anno e poi potremo prendere una decisione.”
    Ora, tornata nella top 10, Badosa guarda con ambizione alle WTA Finals di Riad come obiettivo principale del 2025: “L’anno scorso è stato un po’ doloroso essere così vicina, ma non potevo chiedere di più. Ho iniziato a vincere partite dopo sei mesi, ho iniziato un po’ tardi. Spero quest’anno di poter reagire un po’ prima e raggiungere Riad. Dopo tutte le mie battaglie, specialmente negli ultimi anni, tornare nella top 10 e a questo livello mi fa capire che sono molto più forte di quanto pensassi.”
    In una recente intervista sul canale YouTube “Tennis Insider Club” insieme a Caroline Garcia, Badosa ha espresso particolare ammirazione per Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, citandoli come esempi nella gestione della pressione: “Li guardo come fonte di ispirazione perché la gestiscono bene, soprattutto Carlitos. È incredibile. Sorride sempre. Anche sul 5-5 sorride. Come è possibile? Credo che Jannik e Carlitos siano molto simili. Sono un’ispirazione per noi, gestire la pressione in quel modo è la maniera giusta di farlo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Bergs rompe il silenzio: “Ho commesso un errore, ma Garín ha esagerato”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    La controversia tra Zizou Bergs e Cristian Garín durante la sfida di Coppa Davis 2025 tra Belgio e Cile continua a far discutere. L’incidente, che ha causato lesioni all’occhio e vertigini al cileno, ha portato a una richiesta ufficiale del Comitato Olimpico Cileno per annullare il risultato. Ora, Bergs rompe il silenzio e offre la sua versione dei fatti.
    “Fino all’ultimo punto giocato, l’atmosfera era spettacolare. Mi si sono rizzati i capelli pensando che poteva essere il mio momento e che potevo vincere la partita”, ha spiegato Bergs a Jeu, Set & Podcast. “Quando ti rendi conto che puoi chiudere il match con il tuo servizio, può succedere qualcosa del genere. Sì, l’ho colpito. Ho commesso un piccolo errore in un momento di pura emozione. Dopo il passing shot, ho saltato per pura euforia, ho corso verso la panchina e pensavo di poterlo evitare. In qualche modo, lui non si è tirato indietro. Mi stava vedendo arrivare e ci siamo scontrati.”
    Il belga ha anche suggerito che la reazione di Garín sia stata esagerata: “È chiaro che in un certo senso è colpa mia, ma credo anche che lui abbia esagerato. E si può verificare dal fatto che l’arbitro ha deciso a nostro favore. Non so se questo incidente passerà alla storia. Non molto tempo fa è successo qualcosa di molto simile in una partita di pallamano. Ho la sensazione che i tifosi cileni non avranno una grande opinione di me in questo momento.”
    La Federazione Belga di Tennis ha supportato il proprio giocatore, sottolineando che “non c’è stata alcuna cattiva intenzione” e che l’arbitro Carlos Ramos “ha seguito il protocollo ufficiale delle regole, prendendo una decisione in linea con esso”. Pur descrivendo l’accaduto come un “incidente sfortunato”, la federazione sostiene che si sia trattato di un’”azione involontaria” che, come tale, è stata correttamente sanzionata con un semplice avvertimento.
    Il Belgio è già inserito nel secondo turno delle qualificazioni, dove affronterà l’Austria per un posto nei quarti di finale di Bologna. Resta da vedere quale sarà l’esito del reclamo ufficiale del team cileno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Basilashvili sul Caso Davis Cup: ‘Con Djokovic sarebbe stata squalifica a vita’”

    L’incidente di Coppa Davis tra Belgio e Cile continua a far discutere il mondo del tennis. Durante l’incontro, Zizou Bergs, euforico dopo aver ottenuto un break point, è entrato in collisione con Christian Garín. Il cileno si è rifiutato di riprendere il gioco chiedendo la squalifica dell’avversario.Di fronte al rifiuto degli ufficiali di gara di […] LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz elogia Sinner e si prepara per Rotterdam: “Jannik è il migliore in questo momento”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz non ha dubbi: in questo momento Jannik Sinner è il miglior giocatore al mondo. Parlando alla vigilia del torneo ATP 500 di Rotterdam, lo spagnolo ha espresso tutta la sua ammirazione per il recente vincitore degli Australian Open.
    “Jannik è il migliore in questo momento,” ha dichiarato Alcaraz durante la conferenza stampa di domenica. “Ha perso solo quattro o cinque partite nell’ultimo anno, è una cosa incredibile. So che la gente discute su chi sia il migliore tra noi due. Alcuni dicono Jannik, altri dicono me. Ma dal mio punto di vista, come tennista, lui sta vincendo praticamente ogni torneo che disputa. È sempre concentrato, quindi penso che sia lui il migliore. In ogni torneo che gioca, o arriva in finale o alza il trofeo.”
    Sinner, che ha sconfitto Alexander Zverev in finale a Melbourne conquistando il suo nono titolo dal 2024, ha raggiunto quota otto “big titles”, uno in meno di Alcaraz. Lo spagnolo, che puntava a diventare il più giovane giocatore a completare il Career Grand Slam, è stato fermato nei quarti di finale da Novak Djokovic.
    “Non sento che sia stata un’opportunità mancata contro Novak,” ha riflettuto Alcaraz. “Volevo davvero vincere il torneo e sentivo di poterlo fare, ma Novak ha giocato una partita incredibile. Affrontare Novak nei quarti di finale di uno Slam è la cosa peggiore. È stata comunque una bella partita. Ho cercato di prendere le cose positive da quel match e ora guarderò avanti.”
    La preparazione di Alcaraz per Rotterdam, dove farà il suo debutto nel torneo, non è stata ideale. Dopo essere tornato a casa dall’Australia, ha dovuto fare i conti con un raffreddore che ne ha limitato gli allenamenti: “Ho potuto allenarmi solo per due giorni e poi ho dovuto riposare fino a quando il raffreddore non è migliorato. Ma passare del tempo a casa, anche se sei malato, è sempre fantastico, avere la famiglia vicino. Ti permette di essere mentalmente fresco per ripartire.”
    Nonostante sia stato visto allenarsi con delle strisce nasali durante la sessione con Jiri Lehecka, Alcaraz ha assicurato di sentirsi in forma. Il suo esordio non sarà dei più semplici: affronterà il wild card locale Botic van de Zandschulp, che lo ha già battuto nel secondo turno degli US Open. “È un giocatore davvero duro,” ha commentato lo spagnolo. “Ho già giocato contro di lui alcune volte e l’ultima volta ho perso. Ora lo affronterò nel suo paese. Mi godrò il mio primo match qui a Rotterdam e vedremo come andrà. Il pubblico sarà probabilmente contro di me, ma me la godrò e darò il massimo. Sono qui per la sfida e per andare avanti.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO