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    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: Una rivalità giovane e accesa. Jannik Sinner arriva a quota 50. Si avvicina al record di Barazzutti, mentre Flavio Cobolli si avvicina al suo primo titolo del 2023

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner, l’unico giocatore che ha battuto Carlos Alcaraz quattro volte finora nel circuito ATP (con un bilancio di 4-3 negli scontri diretti), ha sviluppato una interessante rivalità con lo spagnolo negli ultimi anni. Il ventiduenne italiano crede che una delle principali ragioni per cui questa rivalità è tanto avvincente sia il fatto che entrambi detestano perdere, specialmente l’uno contro l’altro.“Ogni volta che lo affronto, sento che entrambi ci spingiamo fino al limite. Odiamo perdere, specialmente l’uno contro l’altro. Abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo, ma in campo diventiamo sempre nervosi e tesi perché vogliamo vincere. Siamo molto giovani e sentiamo anche che quando giochiamo, molte persone ci stanno guardando. È una combinazione di tutto ed è ovviamente un enorme piacere condividere il campo con lui”, ha confessato durante una dichiarazione da Shanghai, dove sia Jannik che “Carlitos” sono già avanzati al terzo turno.
    Nonostante abbia solo 22 anni, Sinner continua a fare storia per il tennis italiano. Il giovane ha raggiunto questo sabato il terzo turno dell’ATP Masters 1000 di Shanghai, in Cina, e con ciò ha ottenuto la sua vittoria numero 50 della stagione, un numero molto raro nella storia del tennis italiano. Sinner è solo il terzo italiano della storia a raggiungere 50 vittorie in una stagione, il primo dal 1978, quando Corrado Barazzutti stabilì un record italiano che molto probabilmente sarà superato nelle prossime settimane: 54 vittorie in una stagione.
    **PIÙ VITTORIE IN UNA STAGIONE DI TENNISTI ITALIANI**– Barazzutti, 54 (1978)– Panatta, 53 (1975)– Sinner, 50* (2023)
    Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, di 20 e 22 anni rispettivamente, promettono di avere una rivalità che segnerà il prossimo decennio. Per ora, lo spagnolo ha un curriculum molto più ricco, ma il vantaggio negli scontri diretti appartiene all’italiano (4-3). Alcaraz spera che questa rivalità possa essere ricordata come altre.“Potrebbe essere come [quella tra] Roger e Rafa, Novak e Rafa, Novak e Roger. Come qualsiasi di esse”, ha confessato lo spagnolo. D’altro canto, Sinner pensa che il maggior rivale di Alcaraz al momento sia Djokovic.
    Flavio Cobolli, 21 anni, giocherà questo domenica al CIF, a Lisbona, la sua prima finale della stagione e cercherà di portare a casa il titolo del Lisboa Belém Open. Il giovane italiano, numero 121 ATP, ha sconfitto il connazionale Franco Agamenone (209º) per 6-4 e 6-1 per qualificarsi per il match decisivo, dove affronterà il libanese Benjamin Hassan (189º), che ha eliminato Albert Ramos (93º) con un doppio 6-3 6-3.In conferenza stampa, il giocatore italiano, che un tempo era terzino destro della AS Roma prima di scegliere definitivamente il tennis preferendo gli sport individuali, ha rivelato di aver ricevuto un messaggio da José Mourinho. “Tutti hanno saputo della mia conferenza di ieri, specialmente i miei amici del calcio. Ho ricevuto un messaggio da Mourinho che diceva ‘Bravo Bambino!’. Non l’ho mai incontrato, ma spero di farlo presto”, ha assicurato Cobolli, che è alle porte della top 100.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Medvedev e Sinner spiegano la “polemica’ del peluche a Pechino”

    Daniil Medvedev e Jannik Sinner sono stati protagonisti di un momento singolare nella finale dell’ATP 500 di Pechino, dopo che l’italiano ha avuto la meglio. Durante la cerimonia di premiazione, il russo sembrava aver ‘rubato’ un peluche dalla coppa dell’italiano, suscitando curiosità sui social media. Ma alla fine, questa polemica non era affatto una polemica! […] LEGGI TUTTO

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    Il 2024 di Alcaraz: tornerà sul “rosso” in Sudamerica per due eventi

    Carlos Alcaraz, classe 2003

    “Sono molto soddisfatto dei miei risultati nel 2023, è stata una stagione fantastica. L’anno prossimo il mio obiettivo sono gli Slam, spero di poterli fare tutti e avere risultati anche migliori. Sarei felice di vincere di nuovo i tornei di quest’anno, e ancor più importante avere questo livello di gioco. Sarò attento alla mia programmazione”. Così affermava pochi giorni fa a Pechino il n.2 al mondo Carlos Alcaraz, questa settimana prima testa di serie del 1000 di Shanghai. Il quotidiano iberico Marca ha rivelato quello che dovrebbe essere il calendario agonistico del campione di Wimbledon per i primi mesi del 2024.
    Dopo una sosta per riposarsi, la sua preparazione riprenderà l’8 dicembre con l’inizio dei lavori in vista dell’Australian Open, al via il 14 gennaio. Non sono previsti tornei prima dello Slam di Melbourne, al quale quest’anno non ha preso parte per un infortunio last minute nel corso di un allenamento presso l’accademia di Ferrero dove fa base. Si ipotizzava quindi che Carlos tornasse in torneo al 500 di Acapulco, invece è confermata la sua presenza anche nel 2024 a due tornei sulla terra battuta in America Latina, il Rio Open (ATP 500) e anche il 250 di Buenos Aires. Il legame con quella terra e l’amato “rosso” l’ha spinto a scegliere di nuovo la trasferta in Argentina e Brasile prima di tornare sui campi duro per la tripletta Acapulco, Indian Wells e Miami.
    L’Argentina Open scatterà il 12 febbraio, Alcaraz è il campione in carica (ha sconfitto Norrie in finale), mentre la settimana seguente si sposterà a Rio de Janeiro, dove il classe 2003 spagnolo ha debuttato a livello ATP Tour su terra battuta nel 2020, battendo il connazionale Albert Ramos Vinolas per la sua prima vittoria in assoluto. È tornato nel 2022 ed è andato fino in fondo, sconfiggendo Diego Schwartzman in finale e vincendo il suo secondo titolo titolo ATP.
    “Sono molto felice di giocare il Rio Open nel 2024. Il torneo è speciale per me”, confessa Alcaraz. “È stato dove ho vinto la mia prima partita ATP e dove ho vinto il mio primo ATP 500. Ho un rapporto speciale con i tifosi, sono entusiasta di poter tornare di nuovo a Rio”. Quest’anno Carlos si è arreso in finale al britannico Norrie.
    Dopo le ATP Finals di Torino (sarà la sua prima partecipazione), Carlos chiuderà il suo 2023 con un’esibizione a Mexico City contro Tommy Paul. LEGGI TUTTO

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    Pietrangeli ricorverato al Gemelli di Roma per un malore

    Nicola Pietrangeli, classe ’33

    Arriva la notizia del ricovero di Nicola Pietrangeli al Policlinico Gemelli di Roma per un malore. Secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos, il 90enne ieri mattina ha accusato dei giramenti di testa e per precauzione è stato trasportato in ospedale per accertamenti. I medici l’hanno trattenuto ieri notte per valutare meglio il suo quadro clinico. Pietrangeli sembra abbia passato una notte tranquilla e potrebbe essere dimesso già in giornata. Il suo malessere dovrebbe esser legato a problemi di ipertensione.
    Nicola è l’unico tennista italiano ad aver vinto due tornei dello Slam (Roland Garros 1959 e 1960), ed è stato capitano non giocatore del team di Coppa Davis vittorioso nel 1976. LEGGI TUTTO

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    Anett Kontaveit e l’addio prematuro al tennis: “Lo sport di alto livello distrugge il nostro corpo”

    Anett Kontaveit EST, 24-12-1995 – Foto Getty Images

    All’età di soli 27 anni, Anett Kontaveit, ha deciso di porre fine alla sua carriera nel mondo del tennis. La ragione dietro a questa decisione così drastica e inaspettata è una lesione alla schiena che l’ha afflitta negli ultimi tempi, e della quale la stessa Kontaveit ha parlato, assicurando di essere in pace con la scelta fatta.
    La Decisione di Ritirarsi“Non mi sarei ritirata se non ci fosse stata una ragione valida. Questo infortunio alla schiena è diventato troppo grave. Mi stava limitando a tal punto che ho sentito che non potevo più giocare a questo livello ed è stata una decisione molto difficile. Ma sono al cento per cento in pace con me stessa”, ha dichiarato la tennista estone. Anett ha affrontato la situazione con grande maturità e consapevolezza, riconoscendo che, nonostante ci siano cose che avrebbe potuto fare diversamente, ha sempre dato il massimo in ogni sua partita. “Ho fatto tutto il meglio che potevo e so che questa è stata la decisione giusta per me. Sapevo che in un certo punto questo percorso avrebbe dovuto terminare. Lo sport di alto livello distrugge il nostro corpo”.
    Dolore QuotidianoKontaveit ha descritto il suo dolore quotidiano, che non è così acuto da ridurla alle lacrime, ma è comunque un disagio costante che la affligge, soprattutto nella zona lombare: “Mi fa male la schiena nella mia vita di tutti i giorni, fondamentalmente nella zona lombare. Mi fa male quando sono in una posizione statica per molto tempo, un po’ con certi movimenti e a volte in palestra. Non è il tipo di dolore che mi fa piangere e tornare a casa, ma in alcune situazioni fa ancora male”.
    Una Vita Oltre il TennisLa vita di Anett Kontaveit non si ferma certo al di fuori dei campi da tennis e, benché il suo addio allo sport sia stato prematuro, la sua prospettiva riguardo al futuro rimane ottimista e carica di aspettative. “La mia vita non è finita quando ho smesso di giocare a tennis. Ci sono molte altre opportunità nella vita. Penso di stare lavorando molto duramente e spero di trovare qualcosa di nuovo ed emozionante da fare”, ha affermato.
    La storia di Anett Kontaveit è senza dubbio una di quelle che lasciano un segno nel mondo dello sport. Il suo talento, la sua grinta e la sua capacità di affrontare con coraggio decisioni difficili rimarranno nell’immaginario collettivo come un esempio di determinazione e forza.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ITF Master Junior: Ecco i qualificati. Presente anche Federico Cinà

    Federico Cinà nella foto

    Il mondo del tennis è sempre in movimento e, ogni anno, nuovi talenti emergono sull’orizzonte, pronti a stupirci con la loro bravura e determinazione. Uno degli eventi che meglio incarna questa incessante ricerca di futuri campioni è il Masters Junior, iniziativa lanciata alcune stagioni fa dalla Federazione Internazionale Tennis (ITF).La competizione, che riprende in formato il celebre appuntamento delle ATP Finals, vedrà scontrarsi i migliori giovani talenti del circuito internazionale, offrendo una vetrina senza pari per gli astri nascenti di questo sport. L’appuntamento per tutti gli appassionati è fissato al Sichuan Tennis International Center di Chengdu, dove si disputerà una battaglia sportiva entusiasmante.
    Giovani Promesse a ConfrontoIl torneo è suddiviso in due tabelloni, maschile e femminile, e ciascuna vedrà otto giovani atleti competere per il titolo di campione. Tra i nomi in lizza quest’anno, alcuni hanno già iniziato a farsi notare anche a livello professionistico.Nel maschile, gli occhi saranno puntati su Darwin Blanch, che affina le sue tecniche alla Ferrero Tennis Academy, e sul messicano Rodrigo Pacheco, considerati tra i favoriti per la vittoria finale. A unirsi a loro in campo ci saranno anche Yaroslav Demin (RUS), Yi Zhou (CHN), Iliyan Radulov (BUL), Federico Cinà (ITA), Arthur Gea (FRA) e Branko Djuric (SRB).
    Il tabellone femminile vede invece brillare le stelle di Alina Korneeva e Clervie Ngounoue, già note al pubblico per le loro gesta sul campo. Accanto a loro, daranno battaglia Renata Jamrichova (SVK), Sara Saito (JPN), Sayaka Ishii (JPN), Tereza Valentova (CZE), Ena Koike (JPN) e Laura Samsonova (CZE).Un Trampolino di LancioLa storia ci insegna che il Masters Junior può rappresentare un formidabile trampolino di lancio. Nelle passate edizioni, infatti, hanno preso parte a questo evento giocatori che oggi riscuotono grande successo a livello internazionale, come Elena Rybakina, Casper Ruud, Jelena Ostapenko, Andrey Rublev, Holger Rune e Marketa Vondrousova.
    MaschileRodrigo Pacheco (MEX)Yaroslav Demin (RUS)Yi Zhou (CHN)Darwin Blanch (USA)Iliyan Radulov (BUL)Federico Cinà Arthur Gea (FRA)Branko Djuric (SRB)Jugadoras femeninas:
    FemminileAlina Korneeva (RUS)Clervie Ngounoue (USA)Renata Jamrichova (SVK)Sara Saito (JPN)Sayaka Ishii (JPN)Tereza Valentova (CZE)Ena Koike (JPN)Laura Samsonova (CZE)Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Serie A1 maschile e femminile Ct Palermo: domenica 8 ottobre partono i campionati

    Giorgia Pedone nella foto

    Rappresenta certamente un grande motivo d’orgoglio avere ben 2 squadre ai nastri di partenza della serie A1. Il Ct Palermo infatti schiererà la formazione maschile, seconda classificata lo scorso dicembre a Torino, e la matricola assoluta costituita dalla compagine femminile artefice del salto di categoria nella passata stagione.I ragazzi guidati in panchina da Davide Cocco e Paolo Cannova domenica 8 ottobre si recheranno a Sassuolo, mentre la compagine in rosa capitanata da Alessandro Chimirri e Davide Freni riceverà la visita delle capitoline del Tc Parioli. Quest’ultimo match con ogni probabilità prenderà il via alle ore 9, mentre in Emilia si comincerà, come da prassi, alle ore 10.Ricordiamo che a livello maschile si disputano 4 singolari e due doppi, mentre in campo femminile 3 singolari e un doppio.Nel girone maschile oltre al Ct Palermo e allo S.c Sassuolo ci sono anche i toscani del Tc Bisenzio (domenica 15 ottobre da sfidare sui campi di viale del Fante) e lo Junior Tennis Perugia. Sono previste gare d’andata e ritorno.
    Compongono la rosa del Ct Palermo l’avolese Salvatore Caruso, numero 280 al mondo, il mazarese Omar Giacalone e gli elementi del vivaio vala a dire il 19enne mancino Gabriele Piraino, sparring partner nel 2022 alle Nitto Atp Finals, Francesco Mineo, Matteo Iaquinto, Gabriele Freni e il più giovane della rosa Riccardo Surano. Un nuovo innesto a livello di atleti italiani, ovvero il mancino ligure Alessandro Giannessi classe 1990, numero 210 al mondo, best ranking 84, vincitore quest’anno di una prova challenger in Croazia. Confermati i giocatori stranieri Albert Ramos Vinolas, Jiri Vesely e Filip Jianu. Nuovi innesti invece lo spagnolo 26enne Carlos Taberner, numero 317 al mondo, il 33enne slovacco Norbert Gombos, numero 277 Atp e soprattutto un top player del doppio ovvero il salvadoregno Marcelo Arevalo numero 16 della specialità e con 9 titoli del circuito maggiore in bacheca tra i quali Roland Garros. Altro nuovo innesto che potrà essere utile nel doppio il francese Fabrice Martin, top 30 delle classifiche.
    In formazione potrà essere schierato un solo elemento straniero, stesso discorso in campo femminile. Due elementi del vivaio da schierare in A1 maschile, uno solo in A1 femminile.
    Queste le considerazioni a pochi giorni dal via del capitano Davide Cocco, maestro del Circolo.“Dopo le emozioni vissute lo scorso anno anche se è mancata la ciliegina sulla torta adesso si volta pagina ed è tempo di pensare al campionato che partirà domenica – spiega Cocco – che subito ci riserverà una sfida complicata poiché Sassuolo punta al titolo, anche se, come ormai sappiamo, dipende molto da chi di domenica in domenica verrà impiegato soprattutto a livello di giocatori stranieri. Perugia è molto simile a noi come livello, mentre, almeno sulla carta, Bisenzio sembra leggermente inferiore. Siamo tutti molto felici dell’arrivo di Giannessi che sono sicuro – conclude – darà una grandissima mano sia dentro che fuori il campo. Sull’impiego degli stranieri valuteremo insieme alla dirigenza ma abbiamo qualche carta da giocarci”. A Sassuolo, in organico, tra gli altri, Fucsovics, Carballes Baena, De Jong, Cecchinato, Agamenone, Brancaccio e Dalla Valle si giocherà su superficie veloce indoor.
    Bagnerà tra le mura amiche l’esordio assoluto in serie A1 la formazione femminile che affronterà il Tc Parioli. Compongono il girone anche Tennis Beinasco e At Verona che il Ct Palermo sfiderà il 15 ottobre in Veneto.Due le novità in seno all’organico: la 23enne spagnola Rosa Maria Vicens Mas, numero 244 Wta e la slovacca Cristina Kucova, 33 anni, che vanta un best ranking da numero 71.
    Confermate la spagnola di 23 anni Marina Bassols Ribera appena a ridosso della top 100 del ranking, la mancina olandese Arantxa Rus, top 50 del ranking Wta, grande interprete della disciplina del doppio e l’altra iberica Aliona Bolsova al gradino 115 delle graduatorie mondiali.Rappresentano certamente delle certezze anche in serie A1 le 4 giovani giocatrici del settore giovanile cresciute su questi campi.
    Giorgia Pedone numero 380 al mondo che in questa stagione ha giocato i suoi primi match a livello Wta 250 (doppio) e Wta 125(singolare), Federica Bilardo numero 479 reduce dalla finale al 25.000 dollari di Santa Margherita di Pula, Virginia Ferrara n. 875 e Anastasia Abbagnato (da qualche mese si allena a Cattolica) numero 700 al mondo.
    Parola ad uno dei due capitani vale a dire Alessandro Chimirri.
    “Soddisfazione per tutto il Circolo ma anche per lo staff e le stesse atlete l’accingerci a disputare per la prima volta il campionato di serie A1 – commenta Chimirri – risultato frutto di un lungo percorso che dalla serie C ci ha portato nel massimo torneo dove cercheremo di ben figurare. E lo faremo grazie alle 4 atlete del vivaio tutte con classifiche Wta le quali nelle 6 gare del girone potranno essere affiancate da una delle tenniste straniere che figurano in rosa. Sarà – conclude – un girone tosto poiché affronteremo compagini forti oltre che esperte”. LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi: “Il successo a Pechino concretizza il lavoro con Sinner”

    Simone Vagnozzi (foto FITP, Adelchi Fioriti)

    Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, ha rilasciato un’interessante intervista a SuperTennis dalla Cina all’indomani del bellissimo successo all’ATP 500 di Pechino del suo assistito. Una vittoria storica che porta Jannik al n.4 ATP e infrange il tabù Medvedev, superato per la prima volta dopo sei sconfitte in altrettanti precedenti. L’allenatore del miglior tennista italiano parla della soddisfazione per i risultati raggiunti nei quasi due anni di collaborazione, di come sta cambiando il gioco di Jannik e anche delle prossime finals di Davis, alle quali il suo assistito pensa di partecipare concludendo così il 2023. Ecco il pensiero di Vagnozzi espresso nell’intervista.
    “Siamo molto contenti di come è andata tutta la settimana. È dallo scorso febbraio, quando abbiamo iniziato insieme, che abbiamo in mente questo tipo di Jannik, questo tipo di gioco, migliorare certe cose in funzione di battere giocatori come Medvedev, che erano la sua “bestia nera”. Quindi con la vittoria di ieri si è concretizzato il lavoro di questi 17 mesi assieme”.
    “Nelle partite con Alcaraz e Medvedev sono contento di come ha gestito i momenti, ha capito quando rischiare di più e quando invece sfidarlo sullo scambio restando più solido. Questa è sempre stata la parte in cui ha fatto più fatica, invece in queste due partite è stato molto bravo”.
    “Penso che da quando sono entrato a lavorare con lui lo scorso febbraio ho sempre avuto le idee piuttosto chiare di quello di cui ha bisogno per fare un ulteriore salto di qualità. Stiamo lavorando bene con tutto il team, si sta evolvendo sulla parte tecnica, sulla gestione tattica della partita. Ora bisogna continuare a lavorare, il percorso non è terminato”.
    “In Darren ho trovato una persona fantastica, un grande professionista, ci sentiamo tutti i giorni e condividiamo il lavoro da fare. La pensiamo allo stesso modo sulle cose più importanti da migliorare. Abbiamo un ottimo rapporto che spero continui per tanto tempo”.
    “Dopo New York abbiamo parlato con Volandri, ha finito il torneo non in ottime condizioni fisiche, aveva bisogno di staccare, di prendersi del tempo per poi poter concludere bene tutta la fase finale della stagione che terminerà con le Finali di Davis a Malaga. Sapevamo di avere un’ottima squadra e quindi che le possibilità di arrivare in finale erano alte”.
    “Rigiocare due giorni dopo aver vinto un torneo non è facile, dobbiamo cercare di adattarci nel più breve tempo possibile alle nuove condizioni. Oggi si è preso un giorno di riposo, domani ci si allena all’impianto. L’importante è che scenda in campo con la migliore attitudine possibile”. LEGGI TUTTO