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    Jannik Sinner: Dalla vittoria a Vienna ai piani futuri per le ATP Finals di Torino

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Con i suoi distintivi riccioli rossi e una determinazione inossidabile, Jannik Sinner continua a impressionare il mondo del tennis. Dopo aver vinto il suo decimo titolo a Vienna, eguagliando il record di Adriano Panatta, e sconfiggendo il suo storico avversario Daniil Medvedev in una battaglia di tre set, il talento italiano ha dimostrato ancora una volta di essere una forza con cui fare i conti.
    A Vienna, Sinner non ha solo dimostrato la sua abilità nel gioco, ma anche la sua capacità di sperimentare e adattarsi. Con percentuali di servizio record sotto contro il match di Shelton, audaci tattiche di serve-and-volley contro Sonego, e una solida performance contro avversari del calibro di Rublev e Medvedev, il 22enne ha dimostrato una maturità notevole sul campo.
    Parlando della sua recente vittoria e del suo viaggio nel tennis, Sinner ha condiviso AL Corriere della Sera: “Dire che ho provato cose nuove è un parolone! Fa tutto parte di un piano, però: in allenamento si sperimentano cose, colpi e soluzioni e piano, piano si trasferiscono in partita”. La sua finale contro Medvedev è stata una prova di resistenza, sia fisica che mentale. Ma come ha sottolineato Sinner, “Con Medvedev a Vienna ho tenuto: un anno fa non sarei riuscito a stare lì per tre ore, a quel ritmo. E invece alla fine ne avevo ancora, avrei potuto continuare. Ed è questo che conta”.
    Mentre la stagione 2023 sta volgendo al termine, Sinner si prepara per il Master 1000 di Bercy a Parigi, seguito dalle attesissime ATP Finals a Torino. Interrogato sulla sua posizione come favorito per le Finals, ha risposto con umiltà: “Vediamo. Saremo gli otto migliori tennisti dell’anno: chiunque di noi può vincere, non solo io. Mi sento onorato di farne parte”.
    Uno degli aspetti commoventi del trionfo di Sinner a Vienna è stata la presenza dei suoi genitori, Siglinde e Hanspeter. La loro presenza ha fornito un supporto inestimabile per il giovane talento, sottolineando l’importanza della famiglia nel suo viaggio. “Averli vicini significa tanto per me, però per come conosco i miei genitori. per loro è più importante vedermi felice che alzare una coppa. Se mi vedono felice, ecco, abbiamo già vinto”.Sono una persona semplice, mi accontento delle piccole cose: la playstation con gli amici, il golf (sono più bravo nel gioco corto ma se mi fai fare un giro di 9 buche perdo almeno sette palline…!), il go-cart, l’Audi nuova che è arrivata e posso finalmente guidare. Fuori dal tennis ho una vita normale: trovare una dimensione in cui sto bene è importante.”
    Con dieci titoli vinti e una crescita costante come giocatore, il futuro sembra luminoso per Jannik Sinner. Ma al di là delle vittorie e delle sconfitte, ciò che risalta di più è la sua semplicità e il suo desiderio di rimanere autentico, sia dentro che fuori dal campo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner vs Medvedev: Ascolti record ieri per la finale del torneo di Vienna

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    la finale dell’ATP 500 di Vienna tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev ha fatto registrare uno share medio del 3,88% su SuperTennis. Con un ascolto medio di 476.800 spettatori, è il secondo match più visto nella storia del canale dopo la finale di Pechino dello scorso settembre, sempre tra l’altoatesino e il russo (in quell’occasione però la sfida era in diretta e in esclusiva su SuperTennis mentre la finale di ieri era in simulcast con Sky).
    Da record, i picchi raggiunti durante la partita. Sui 15 minuti, per la prima volta nella storia del canale tematico della FITP, si sono superati i 600 mila spettatori: nell’ultimo quarto d’ora della finale austriaca, SuperTennis ha infatti raggiunto 612.129 spettatori (il precedente record era di 589.305 e risaliva al 29 novembre 2021, giorno di Sinner vs Cilic in Coppa Davis). Record assoluto anche per quanto riguarda il picco di ascolto medio sui cinque minuti: 630.228 spettatori.
    Complessivamente, domenica 29 ottobre, SuperTennis ha sfiorato i due milioni di contatti giornalieri: 1.974.000 gli spettatori che hanno guardato il canale, con uno share dell’1.04% sulla giornata. Con un ascolto medio di 97.851 spettatori, quella di ieri e divenuta dunque la terza giornata più vista nella storia di SuperTennis. LEGGI TUTTO

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    Bridgette, moglie di Pete Sampras, sta lottando da un anno contro un tumore

    Pete insieme alla moglie Bridgette

    L’ex stella del tennis USA Pete Sampras è da sempre una persona estremamente riservata. Rarissime le sue apparizioni pubbliche, ancor meno interviste o sue notizie via social. Nella giornata del 29 ottobre tuttavia il 14 volte campione Slam, recordman in successi major prima dell’avvento di Roger Federer, ha rilasciato all’ATP un toccante messaggio sulla propria famiglia. Da quasi un anno la moglie Bridgette sta lottando contro un cancro alle ovaie. Si è sottoposta ad un intervento “importante” e continua le cure. Riportiamo il messaggio del californiano via ATP.

    A message from Pete 🙏 pic.twitter.com/ZReXGOCUQs
    — ATP Tour (@atptour) October 29, 2023

    “Come molti ormai sanno, sono una persona piuttosto tranquilla e riservata. Tuttavia, l’anno scorso è stato un periodo eccezionalmente impegnativo per la mia famiglia e ho deciso di condividere quello che sta succedendo. Lo scorso dicembre a mia moglie Bridgette è stato diagnosticato un cancro alle ovaie. Da allora, ha subito un intervento chirurgico importante, è stata sottoposta alla chemioterapia e continua con una terapia di mantenimento mirata. È difficile vedere qualcuno che ami affrontare una sfida come questa. Tuttavia, vedere i nostri ragazzi farsi avanti ed essere così forti nel sostenere Bridgette, me e tutti noi è stato fantastico. Guardare Bridgette continuare ad essere una mamma e una moglie incredibile nonostante tutto è un’ispirazione. Ho anche imparato che è molto difficile ottenere supporto quando è semplicemente troppo difficile parlare di qualcosa. Detto questo, concludo chiedendo gentilmente buoni pensieri e preghiere per la nostra famiglia mentre Bridgette continua a riprendersi nel suo viaggio di guarigione. Grazie.”
    Migliaia le risposte di ex colleghi e appassionati in suo sostegno, tra gli altri Brad Gilbert, Andy Murray (il primo a rispondere) e Alex Corretja. Bridgette, ex attrice e modella statunitense, oggi 50enne, ha conosciuto Pete a metà degli anni ’90 e si sono sposati nel 2000. La coppia ha due figli, Christian e Ryan.
    Un grande in bocca al lupo a Bridgette e tutta la famiglia Sampras. LEGGI TUTTO

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    Djokovic critica le palle del circuito ATP, mentre Rune esprime frustrazione verso i fisioterapisti

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Le lamentele riguardo alle palline utilizzate nel circuito ATP non si placano. L’ultimo a sollevare la questione è stato Novak Djokovic, numero uno al mondo, al suo ritorno in competizione per il Masters 1000 di Parigi Bercy.Dopo una discussione con Andrea Gaudenzi, Djokovic ha espresso le sue preoccupazioni: “Non sono stato nel circuito per un po’ di tempo, ma ho letto i commenti di molti giocatori. Korda, con cui mi sono allenato, mi ha detto che da cinque settimane gioca sempre con palline diverse. Ciò di cui ci lamentiamo è la mancanza di regolarità, che può causare problemi ai polsi, ai gomiti e alle spalle”.
    Il campione serbo ha sottolineato l’importanza della salvaguardia dell’integrità fisica dei giocatori: “La qualità è relativa, ogni giocatore ha le sue preferenze in base al proprio stile e alla superficie su cui gioca. Spero che ci siano delle riunioni per discutere delle possibili soluzioni. Sarebbe ideale avere una costante nell’uso delle palline, ad esempio giocare sempre con lo stesso tipo prima di Roland Garros. Ci sono molti fattori da considerare in questa decisione, comprese le marche e gli organizzatori dei tornei. Come giocatori, il nostro obiettivo principale è prevenire infortuni”.
    Nel frattempo, Holger Rune ha attraversato un periodo difficile da Wimbledon. Arrivando a Basilea con una sola vittoria dal momento in cui ha raggiunto i quarti di finale al All England Club, la sua qualificazione alle ATP Finals ora appare incerta. Questo è in parte dovuto alla sua sconfitta in semifinale a Basilea contro Felix Auger-Aliassime.
    Questo torneo ha segnato l’inizio della collaborazione tra il danese Rune e il suo nuovo allenatore, Boris Becker. Tuttavia, la sconfitta contro il canadese ha scatenato la frustrazione di Rune, che ha puntato il dito contro i fisioterapisti dell’ATP: “Le mie gambe sono così poco sciolte perché i fisioterapisti dell’ATP non sono abbastanza competenti. Questa è la ragione per cui sto giocando così male. La gente dovrebbe sapere che non sono all’altezza. C’è un fisioterapista che impiega solo 10 minuti per giocatore. La prossima volta porterò il mio fisioterapista personale”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Colpi di Scena in Campo: Upset Storici nel Tennis

    Roberta Vinci nella foto – Foto Getty Images

    La Definizione di “Upset” Nel mondo del tennis, “upset” ha un’eco speciale. Ma cosa lo distingue da una semplice sorpresa?Un “upset” avviene quando un giocatore, teoricamente meno favorito per statistiche o previsioni, batte un avversario di rango superiore. Non è solo una vittoria inaspettata: è una che infrange le aspettative dominanti. Ad esempio, quando un giocatore fuori dai primi 50 del mondo supera un Top 10. Ma c’è di più.La magia dell’”upset” sta nella sua narrazione. Prendiamo Nadal a Roland Garros: la sua sconfitta nel 2009 contro Soderling non fu una mera sorpresa, ma un “upset” perché contravveniva alla storia consolidata del “Re della terra rossa”.La differenza fondamentale? Una sorpresa è circostanziale, mentre un “upset” cambia la narrazione, diventando un capitolo memorabile nella storia del tennis. È il simbolo dell’imprevedibilità del gioco, un monito che, nel tennis, non esistono certezze. E ogni campione, indipendentemente dal suo status, può essere sconfitto. Mentre una sorpresa può svanire, un “upset” si inscrive nella memoria, definendo momenti e carriere.
    Upset Storici nel Tennis ProfessionisticoRobin Soderling vs. Rafael Nadal – Roland Garros 2009:Nel periodo precedente al 2009, Rafael Nadal era saldamente seduto sul trono di re della terra rossa, avendo trionfato a Roland Garros per ben quattro anni di fila. Sembrava invincibile, finché un giovane svedese di nome Robin Soderling, all’epoca 23° del mondo, non gli ha dato scacco. Soderling ha giocato una partita ispirata, dimostrando tenacia e potenza impressionanti, mettendo fine al dominio di Nadal in quattro set memorabili. Anche se Nadal avrebbe poi continuato a scrivere la storia a Parigi, quella sconfitta ha ricordato a tutti che anche i campioni sono umani. Per Soderling, questo match rappresentò un punto di svolta, conducendolo a due finali consecutive a Roland Garros negli anni successivi.
    Lukas Rosol vs. Rafael Nadal – Wimbledon 2012:Wimbledon 2012 fu teatro di un altro shock per Nadal. Lukas Rosol, 100° nel ranking mondiale, giocò la partita della sua vita al secondo turno del torneo. Nonostante Nadal fosse uno dei favoriti, Rosol mostrò un’aggressività e una determinazione straordinarie, sconfiggendo lo spagnolo in un epico incontro a cinque set. La sorprendente vittoria di Rosol sorprese tutti, ribadendo il fascino dell’incertezza di questo sport unico.
    George Bastl vs. Pete Sampras – Wimbledon 2002:Pete Sampras, sette volte campione a Wimbledon e considerato da molti come il migliore giocatore sull’erba di tutti i tempi, entrò nel torneo del 2002 con grandi aspettative. Tuttavia, al secondo turno, incontrò l’ostacolo insormontabile di George Bastl. Lo svizzero, entrato nel torneo come qualificato, giocò con determinazione e coraggio, superando Sampras in cinque set. Questa sconfitta non solo segnò un momento cruciale per Wimbledon, ma anche per la carriera di Sampras, preannunciando la fine di un’era.
    Roberta Vinci vs. Serena Williams – US Open 2015:Il 2015 sembrava essere l’anno di Serena Williams. Dopo aver vinto gli Australian Open, Roland Garros e Wimbledon, era sulla buona strada per realizzare un Grand Slam storico. Tuttavia, in semifinale degli US Open, si trovò di fronte all’italiana Roberta Vinci, considerata da molti una sfidante semplice per l’americana. Vinci, però, con la sua astuzia tattica e una performance impeccabile, riuscì a sconfiggere la favorita Serena, realizzando uno degli upset più stupefacenti nella storia del tennis. La sua vittoria è diventata leggendaria non solo per aver fermato la marcia trionfale di Serena, ma anche per aver mostrato la profonda bellezza e imprevedibilità del tennis.
    L’Impatto degli Upset nel Mondo del TennisGli upset nel tennis sono molto più che semplici sorprese; sono terremoti che scuotono l’intero paesaggio del gioco. Quando un giocatore di rango inferiore sconfigge una superstar, le ripercussioni sono immediate e profonde. In termini di ranking, una tale vittoria può dare al vincente un significativo impulso nei punti, offrendo opportunità per entrate più alte nei tornei successivi e potenziali sponsorizzazioni. Per il giocatore sconfitto, potrebbe significare una caduta nel ranking, spesso accompagnata da dubbi e incertezze.Ma forse l’aspetto più tangibile degli upset è la fiducia. Il giocatore che causa l’upset può sentire un’ondata di autostima, mentre l’avversario sconfitto può affrontare una crisi di fiducia. Queste dinamiche mentali possono influenzare le performance future, a volte in modi sorprendentemente duraturi.E poi c’è la percezione del pubblico. Gli upset ci ricordano che il tennis è imprevedibile e che ogni partita è un nuovo inizio. Hanno il potere di cambiare il corso della storia del tennis, riscrivendo narrative e creando nuovi eroi.
    ConclusioniLa natura imprevedibile del tennis è ciò che lo rende così affascinante. Ogni torneo porta con sé la promessa di nuove storie, di ascese e cadute, di eroi e antagonisti. Gli upset sono una testimonianza del fatto che, in questo sport, nulla è scontato. Ci ricordano che ogni partita deve essere giocata, ogni punto guadagnato e ogni vittoria meritata.Come nella vita reale, nel tennis le sorprese sono dietro l’angolo, pronte a sfidare le nostre aspettative e a ricordarci la bellezza dell’incertezza. Essi sono un promemoria vivente che, indipendentemente dal ranking o dalle previsioni, l’essenza del gioco risiede nel cuore e nella passione di chi lo gioca.
    Quando il Tennis Incontra il Gioco OnlineIl fascino dell’incertezza nel tennis, come evidenziato dai numerosi upset storici, rappresenta uno dei motivi per cui questo sport è così amato anche nel mondo delle scommesse. Questa imprevedibilità è esattamente ciò che attrae tanti appassionati verso i siti di scommesse online stranieri sicuri.Per i giocatori italiani in cerca di piattaforme affidabili e sicure per piazzare le loro scommesse, questi siti offrono un’opportunità unica di immergersi nell’adrenalina del gioco, scommettendo su possibili sorprese e risultati inaspettati. Così come nel tennis, anche nel mondo delle scommesse, nulla è scontato, rendendo ogni puntata un mix emozionante di strategia, fortuna e passione. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ritornerà in campo ad inizio 2024

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Era nell’aria, e non ci potevamo illudere. Molti di noi speravano, contro ogni previsione, di rivedere Matteo Berrettini in campo, completamente recuperato, pronto a firmare alcune prestazioni memorabili nella fase finale della stagione. Tuttavia, la realtà si è dimostrata ben diversa.Nella serata di venerdì, il tennista ventisettenne romano ha annunciato, attraverso un messaggio su Instagram, la sua decisione di non competere nelle ultime gare della stagione ATP, seguendo il consiglio del suo staff medico.
    Ecco le parole di Matteo: “Nonostante mi sia allenato ad alto livello nelle ultime settimane, il mio staff medico mi ha consigliato che sarebbe stato un rischio troppo elevato competere nelle ultime gare della stagione ATP. È stata una decisione molto difficile da accettare, ma devo fare ciò che è meglio per la prossima stagione e per la mia carriera a lungo termine. Coglierò questa opportunità per resettare, ricostruire e iniziare l’anno in piena forma e salute. È stato un anno estremamente difficile, ma non vedo l’ora di iniziare una stagione piena e di successo nel 2024. Rimarrò in stretto contatto con il capitano di Coppa Davis e mi metterò a disposizione per sostenere la squadra italiana in ogni modo possibile per le fasi finali di Malaga. Il vostro sostegno mi ha aiutato e continua ad aiutarmi nei momenti più difficili. Grazie di cuore.”
    Berrettini, che ha subito un infortunio alla caviglia durante il secondo turno dello US Open, ha visto un declino nel suo ranking ATP. Attualmente, si trova al 90° posto del ranking, mentre nella Race è n. 85.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Donati dice addio al tennis: un talento condizionato dagli infortuni

    Matteo Donati nella foto

    Matteo Donati, un nome che ha fatto sognare gli appassionati di tennis, un talento che ha regalato ottime prestazioni nel circuito Challenger e che ha raggiunto l’apice con una vittoria al Masters 1000 di Roma nel 2015 contro Santiago Giraldo. Nonostante un best ranking alla posizione numero 159 e un futuro che avrebbe potuto brillare ancora di più, la carriera di Donati è stata segnata da continui problemi fisici.Il 28enne di Alessandria, con grande tristezza, ha annunciato il suo addio definitivo al mondo del tennis. Gli incessanti problemi al gomito destro hanno limitato la sua crescita e il pieno sfruttamento del suo talento. Nonostante tre interventi chirurgici negli ultimi quattro anni, le difficoltà sono state costanti e spesso più presenti dei momenti di gioia.
    Attraverso un toccante post sul suo account Instagram, Donati ha condiviso con il mondo il suo doloroso addio: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese. Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi”.
    Il tennis ha rappresentato per lui non solo una passione, ma una vera e propria ragione di vita. Ha ringraziato chi lo ha sostenuto in questi anni, in particolare la famiglia Puci, che per un decennio gli è stata accanto come una vera famiglia, e il suo team di fiducia, Chicco e Marco Rivoira. Un ringraziamento speciale è andato alla sua famiglia, pilastro fondamentale del suo percorso.Il mondo del tennis perde un grande talento, ma resta il ricordo di un atleta che ha sempre dato tutto, lottando contro le avversità con determinazione e coraggio.
    Questo il post completo di Matteo sui social: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese fa quando i dottori mi hanno detto che purtroppo il mio gomito non riuscirà più a sostenere lo stress a cui è sottoposto giornalmente.In questi ultimi 4 anni nei quali ho dovuto sottopormi a 3 interventi chirurgici sono stati più i momenti difficili di quelli belli.Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi.Questo sport mi ha dato tanto, tutto, mi ha fatto vivere momenti indimenticabili e mi ha insegnato ad affrontare le difficoltà sempre a testa alta.Ringrazio con tutto il mio cuore le persone e i miei amici che ognuno a modo suo mi ha aiutato e sostenuto durante tutta la mia carriera. Un grazie speciale alla famiglia Puci che da 10 anni mi fa sentire come se fossi a casa. Siete e sarete per sempre la mia seconda famiglia. Grazie Chicco per il tuo affetto e Marco Rivoira per il tuo sostegno quotidiano.Un immenso ed indescrivibile grazie a mia mamma, mio fratello e mio zio, perchè senza di voi tutto ció sarebbe stato solo un lontano ed irraggiungibile pensiero.GRAZIE TENNIS 💙🙏🏻#NEWCHAPTER”Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner e Sonego: il rispetto e l’amicizia vanno oltre la sfida in campo

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Era attesa con trepidazione la sfida tutta italiana tra Jannik Sinner e Lorenzo Sonego agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna. Una sfida che, sulla carta, si prospettava complicata, e così è stato. Sinner, numero 4 del mondo, ha sfoderato una prestazione di altissimo livello, mettendo in difficoltà Sonego sin dai primi scambi.
    Con un servizio potente e preciso, un dritto devastante e una varietà di gioco che ha messo in luce tutte le sue qualità, Sinner ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei talenti più brillanti del panorama tennistico mondiale. Il giovane altoatesino ha giocato un primo set quasi impeccabile, lasciando poche chance a Sonego di insidiarlo.
    La superiorità di Sinner è stata talmente evidente che anche Giampiero Arbino, storico allenatore di Sonego e noto come “Gipo”, non ha potuto fare a meno di commentare con una punta di amarezza l’andamento del match. “Ti schianta, ti distrugge. O giochi o ti fa sentire un pulcino bagnato. E’ durissima sta cosa, deve riuscire a tamponarlo e rischiare”, ripreso dai microfoni di Sky Sport, evidenziando la netta superiorità di Jannik.
    Il punteggio finale, 6-2, 6-4 in favore di Sinner, testimonia la dominante prestazione di Jannik. Ma, al di là del risultato, quello che ha colpito è stato il grande rispetto e la sportività mostrata dai due atleti a fine match. Nonostante la sconfitta, Sonego non ha esitato a correre verso Sinner per congratularsi, scambiando con lui alcune battute e sorrisi. Un gesto che dimostra come, oltre la rivalità agonistica, tra i due c’è un sincero rapporto di amicizia. Una nota di merito va anche a Sinner che, con grande fair play, ha applaudito e omaggiato l’avversario e amico Sonego.
    Questo ottavo di finale a Vienna ha offerto grande tennis, ma anche un bellissimo esempio di sportività e rispetto reciproco. Un segnale positivo in vista delle prossime sfide e delle fasi finali della Coppa Davis.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO