More stories

  • in

    Domenicali: “Kimi e Lewis, che spettacolo!”

    MONZA – Hamilton, la Ferrari, il dominio Red Bull che non c’è più. E poi Kimi Antonelli, Monza, Imola, il Ruanda. Stefano Domenicali, presidente e ad di Formula One Group, sente aria di casa con il Gran Premio d’Italia ma guarda anche (o forse soprattutto) oltre, con un Mondiale che non è mai stato così Mondiale. «Se penso che subito dopo il Covid c’era il rischio di chiudere. Perché anche quella era una prospettiva». La Formula 1 invece è ripartita: «Questa è stata la vera sorpresa, al di là degli aspetti tecnici: la velocità della ripresa mi ha colpito, così come la grande presa che abbiamo sui giovani». Malgrado i recenti Mondiali a trazione Verstappen. «Il dominio Red Bull sembra aver inciso addirittura in positivo, mentre si poteva pensare il contrario». Le gerarchie sembrano cambiate nelle ultime gare. «L’avevo detto in tempi non sospetti che tutto poteva essere rimescolato, anche piuttosto velocemente. La crescita della McLaren per me non è una sorpresa, me lo diceva soprattutto la mia esperienza. In questa prima parte della stagione Verstappen non ha sbagliato nulla, massimizzando il potenziale della macchina. Ma oggi il campionato costruttori è aperto, anche alla Ferrari, e quello piloti resterà in bilico fino alla fine». La migliore delle prospettive. «Siamo in una bella fase della stagione e sono convinto che il prossimo anno sarà così dall’inizio». Viene quasi il dubbio che il cambio di regolamenti del 2026 rovini questo equilibrio ritrovato. «In questo momento ci sono 7/8 piloti che possono vincere una gara ma non ho la preoccupazione che tutto possa cambiare con le nuove regole. Per due motivi: la Formula 1 deve anticipare i cambiamenti sulla base degli elementi disponibili e comunque la limitazione degli sviluppi consentirebbe, in futuro, a chi è indietro all’inizio del nuovo progetto di recuperare velocemente». Monza: Gran Premio d’Italia con il ritorno di un pilota italiano. «Il debutto di Kimi Antonelli (nelle prima sessione di prove libere, sulla Mercedes di Russell, ndr) è seguito con grande interesse da noi – e lo dico da italiano – ma anche in tutto il mondo. Ha 18 anni, un grande talento, e deve approfittare della sua giovane età per accumulare esperienza». Un messaggio per i piloti italiani. «Speriamo che altri prendano spunto da lui ma l’Italia è da sempre un riferimento per il mondo dei motori. Penso ai kart ma anche alle formule propedeutiche alla Formula 1. Né credo che la presenza della Ferrari possa impedire la crescita dei giovani piloti italiani». Dal debuttante al “grande vecchio” della Formula 1 il passo è breve. «Hamilton-Ferrari dal punto di vista della comunicazione ha avuto e avrà un effetto dirompente. L’immagine di Lewis vestito di rosso farà il giro del mondo. Sarà importante che ci sia un seguito sportivo altrimenti diventa un boomerang. Resta il fatto che un campione che sceglie di finire la sua carriera con la voglia di lasciare un segno a Maranello è roba per pochi». Monza e la Formula 1 avanti insieme? «Immaginare un Mondiale senza il Gran Premio d’Italia è impossibile. È importante che Monza abbia iniziato un percorso che la proietta nel futuro dopo troppi anni in cui ha pensato solo alla storia. Il lavoro sulle infrastrutture è avviato e ora bisogna continuare su questa strada. Cose di cui discuteremo: sappiamo che ci sono molti enti coinvolti ma uscendo dalla logica guelfi e ghibellini si possono dare risposte veloci. Non credo comunque che ci siano problemi economici». Altra cosa è il raddoppio con Imola. «Bisogna capire se il sistema Paese è in grado di supportare entrambe le iniziative, da parte nostra non ci sono pregiudiziali». Tradotto? «Imola ha già messo sul piatto lavori molto importanti, bisogna vedere come finanziarli. O si fa una scelta importante a livello di Pnrr oppure uno dei due Gp deve trovare dei soldi a livello privato. Difficile ma non impossibile. Affronteremo con Sticchi Damiani il tema dei due Gran Premi e vedremo che direzione prendere». Sempre meglio di Francia e Germania che non hanno neanche una gara. «L’Europa incide per un terzo sul calendario e vorremmo mantenere questo equilibrio. Francia e Germania hanno grandi tradizioni ma certe scelte non sono dipese da noi. Di sicuro sono cambiate le cose: in passato per fare un campionato si inseguiva qualsiasi soluzione, oggi se qualche Paese non vuole fare un Gran Premio non ci fasciamo la testa perché le richieste non mancano». Quattro Continenti, manca l’Africa. «La chiave è mettere in campo investimenti a lungo termine. Al momento l’unico Paese che si sta muovendo in questa direzione, facendo i passi giusti, è il Ruanda». 24 gare con 6 sprint: numeri che possono cambiare. «Stiamo ragionando sulle sprint, un po’ come la motoGP che le ha inserite in tutti i Gran Premi. Non credo che al momento sia fattibile anche in Formula 1 ma in futuro potrebbero diventare più di 6 perché l’interesse c’è». I numeri restano in crescita? «Sì, l’interesse per la Formula 1 è in continuo aumento soprattutto nelle fasce più giovani. Prova ne sia che riceviamo moltissime richieste di merchandising legato ai giovanissimi. Un mercato che prima non esisteva». Un altro scenario è il weekend unico tra moto e F1 sulla stessa pista. «Permettetemi di non rispondere perché aspettiamo un via libera dall’antitrust europea. Contiamo di saperne di più entro la fine dell’anno». Il futuro di Domenicali? «Tutto in divenire. Il mio contratto scade alla fine del 2025, proprio come Monza». LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gp Cina: dominio Verstappen. Norris secondo, Ferrari fuori dal podio

    2 Lando NORRIS +13.773
    3 Sergio PEREZ +19.160
    4 Charles LECLERC +23.623
    5 Carlos SAINZ +33.983
    6 George RUSSELL +38.724
    7 Fernando ALONSO +43.414
    8 Oscar PIASTRI +56.198
    9 Lewis HAMILTON +57.986
    10 Nico HULKENBERG +60.476
    11 Esteban OCON +62.812
    12 Alexander ALBON +65.506
    13 Pierre GASLY +69.223
    14 Guanyu ZHOU +71.689
    15 Lance STROLL +82.786
    16 Kevin MAGNUSSEN +87.533
    17 Logan SARGEANT +95.110
    18 Daniel RICCIARDO (ritirato)
    19 Yuki TSUNODA (ritirato)
    20 Valtteri BOTTAS (ritirato)
    GP Cina, trionfa Verstappen. Ferrari fuori dal podio
    L’olandese della Red Bull vince per la prima volta in carriera il Gran Premio sul circuito di Shanghai. In seconda posizione c’è la sorpresa Norris, terzo Perez. Le Ferrari chiudono la gara fuori dal podio quarto Leclerc e quinto Sainz.
    GP Cina, la classifica a 6 giri dal termine
    1 Max VERSTAPPEN
    2 Lando NORRIS+11.069
    3 Sergio PEREZ+15.973
    4 Charles LECLERC+19.593
    5 Carlos SAINZ+29.828
    6 George RUSSELL+32.382
    7 Fernando ALONSO+42.644
    Alonso, che rimonta!
    Lo spagnolo dell’Aston Martin, da dodicesimo, è riuscito a scalare cinque posizioni e ora è settimo a cinque giri dal termine. Verstappen vola intanto verso la vittoria.
    Gp Cina, la classifica a 10 giri dal termine
    Giro 46/56, la situazione a Shanghai: 
    1 Max VERSTAPPEN
    2 Lando NORRIS+8.498
    3 Sergio PEREZ+13.040
    4 Charles LECLERC+14.923
    5 Carlos SAINZ+24.993 
    Hamilton sale in nona posizione
    L’inglese supera Hulkenberg e sale al nono posto: davanti al pilota della Mercedes c’è Oscar Piastri in difficoltà con la sua McLaren.
    GP Cina, la classifica al 41° giro
    1 Max VERSTAPPEN
    2 Lando NORRIS+5.365
    3 Sergio PEREZ+10.797
    4 Charles LECLERC+11.475
    5 Fernando ALONSO+15.159
    6 Carlos SAINZ+19.347
    Perez sorpassa Leclerc: che duello!
    Passa all’interno il messicano che si riprende la terza posizione ma Leclerc non ci sta: il monegasco prova a superare il messicano all’esterno senza riuscire a riportarsi davanti. Al momento il ferrarista ha ancora il Drs.
    Fioccano le penalità
    Stroll, Sargeant e Magnussen ricevono una penalità di dieci secondi: i piloti di Aston Martin, Williams e Haas puniti per alcuni contatti dopo la Safety Car.
    Hamilton rientra in zona punti, Perez insidia Leclerc
    L’inglese della Mercedes supera Ocon e sale al decimo posto. Intanto Perez tallona Leclerc.
    Rientra la Safety Car, si riparte
    Riparte la gara a Shanghai: Perez ora è più vicino a Leclerc. Sainz occupa invece la sesta posizione.
    Gp Cina, la classifica al 29° giro
    1 Max VERSTAPPEN
    2 Lando NORRIS+0.936
    3 Charles LECLERC+1.609
    4 Sergio PEREZ+3.846
    5 Fernando ALONSO+6.082
    6 Carlos SAINZ+7.114
    Ancora Safety Car
    Nuova safety car a Shanghai: contatto tra Tsunoda e Magnussen e tamponamento tra Ricciardo e Stroll.
    La Safety Car lascia la pista: si riparte!
    La Safety Car lascia la pista, riprende la gara: Max Verstappen in testa davanti a Norris e Leclerc.
    Perez e Alonso ai box, Leclerc in terza posizione
    Pit-stop per il messicano e lo spagnolo: gomme hard per il pilota della Red Bulls, soft per quello dell’Aston Martin. Il monegasco guadagna intanto due posizioni e alla ripartenza dopo l’uscita della Safety Car ripartirà dalla terza posizione alle spalle di Verstappen e Norris.
    Safety Car a Shanghai
    I commissari non riescono a spostare la Sauber di Bottas dalla pista: la Direzione di Gara opta per l’ingresso della Safety Car. Gara totalmente stravolta, la situazione ora è questa: 1. Verstappen, 2. Norris, 3. Leclerc,  4. Perez, 5. Sainz.
    Problemi per Bottas, Leclerc ai box
    Esce fumo dal posteriore del finlandese della Sauber: c’è la Virtual Safety Car, Leclerc ai box. Il monegasco è quinto dietro Alonso.
    Verstappen punta Norris, pit-stop per Sainz
    Pit-stop per l’olandese della Red Bull: dopo aver superato Leclerc, sta per prendere Norris che, senza essersi ancora fermato ai box, occupa momentaneamente la prima posizione. Si ferma anche lo spagnolo della Ferrari: per lui ora gomme dure. Leclerc terzo.
    Leclerc torna sesto, Norrie mette la freccia su Alonso!
    Il monegasco della Ferrari tenta il sorpasso all’esterno nella penultima curva, riuscendo poi a realizzare in curva 1 al nono giro: è sesto. Bene anche Norris che ora è terzo ai danni di Alonso: il 24enne britannico della McLaren finta di andare all’esterno e poi passa all’interno, evitando poi il contro-sorpasso dello spagnolo. 
    Inizia la rimonta delle Ferrari, Perez secondo
    Leclerc e Sainz si lasciano Hulkenberg alle spalle: sono rispettivamente settimo e ottavo. Sorpasso intanto di Perez che supera Alonso e ora è il seconda posizione dietro Verstappen. Hamilton è 17°.
    Si parte: inizia il GP di Cina!
    Bandiera verde e via al Gran Premio di Shanghai. Ottima partenza per Verstappen che conferma il primo posto davanti ad Alonso che ha passato Perez. Le Ferrari sono scivolate in ottava e nona posizione: Leclerc e Sainz sono stati superati sia da Russell e Hulkenberg. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff: “Titolo Mercedes? Abbiamo solo il 20% di possibilità”

    ROMA – La Mercedes, in questo avvio di stagione della Formula 1, non è più la squadra da battere. A dominare le prime gare, infatti, è stata la Ferrari costringendo le Frecce d’Argento alla rincorsa. Ne è consapevole anche Toto Wolff, team principal della Stella a tre punte che, ai microfoni di Sky Sports F1, allontana l’ipotesi rimonta: “Dal punto di vista matematico e di probabilità, direi che abbiamo il 20% di possibilità di farcela e l’80% di non farcela. Questo è l’automobilismo: nelle gare tutto può succedere. Ci possono essere dei ritiri e se noi sblocchiamo il potenziale dell’auto siamo di nuovo a cavallo”, le parole del manager austriaco.
    Le parole di Wolff
    La Mercedes, quindi, non è più la favorita al titolo e secondo il manager austriaco neanche un fenomeno come Lewis Hamilton, voglioso di riprendersi la leadeship della Formula 1 dopo la beffa del 2021, potrà portare la scuderia anglo-tedesca a conquistare il titolo mondiale. “Da pilota direi che le possibilità sono del 40%, ma a livello matematico le probabilità contro di noi sono maggiori. Non vogliamo tirarci fuori dalla corsa al titolo. Nella situazione attuale però, siamo staccati di nove decimi” ha concluso Toto Wolff, consapevole di dover migliorare la propria vettura per raggiungere il livello della Ferrari. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff: “Solo 20% di possibilità per un nostro titolo mondiale”

    ROMA – Finora la Formula 1 non ha sorriso alla Mercedes. Toto Wolff, team principal della Stella a tre punte, ai microfoni di Sky Sports F1, al momento cerca di allontanare l’ipotesi rimonta: “Dal punto di vista matematico e di probabilità, direi che abbiamo il 20% di possibilità di farcela e l’80% di non farcela. Questo è l’automobilismo: nelle gare tutto può succedere. Ci possono essere dei ritiri e se noi sblocchiamo il potenziale dell’auto siamo di nuovo a cavallo”.
    Le parole di Wolff
    “Da pilota direi che le possibilità sono del 40%, ma a livello matematico le probabilità contro di noi sono maggiori – ha aggiunto Wolff -. Non vogliamo tirarci fuori dalla corsa al titolo. Ora come ora però abbiamo un ritardo che sfiora il secondo” ha detto, concludendo, Toto Wolff, costretto finora a rincorrere le F1-75 di Leclerc e Sainz. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gp Arabia Saudita: FP2 ritardate per l'attacco a Jeddah

    JEDDAH – Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è a rischio. Un missile ha infatti colpito una struttura della Aramco, compagnia saudita di bandiera per gli idrocarburi che il 20 marzo era stata attaccata ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1, ha infatto portato a uno slittamento della seconda sessione di prove libere che potrebbe partire con un ritardo di 15 minuti. La Direzione Gara, infatti, ha deciso di far aspettare i piloti nel proprio box in attesa di sviluppi.Guarda la galleryPaura in Formula 1: razzo cade vicino al circuito dove si corre il GP d’Arabia Saudita FOTO

    FP2 rinviate di pochi minuti

    Prima dell’inizio della sessione c’è stata una riunione con tutti i piloti, i team principal e Stefano Domenicali. Il presidente della Formula 1 ha poi spiegato le dinamiche di ciò che è successo alle scuderie e le ha tranquillizzate, garantendo il normale prosieguo del Gp dell’Arabia Saudita. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gp Arabia Saudita: l'inizio delle FP2 ritardato per l'attacco missilistico

    JEDDAH – Il Gp dell’Arabia Saudita è a rischio. L’attacco missilistico che ha colpito una struttura della Aramco, compagnia saudita di bandiera per gli idrocarburi che il 20 marzo era stata attaccata ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1, ha infatto portato a uno slittamento della seconda sessione di prove libere che potrebbe partire con un ritardo di 15 minuti. La Direzione Gara, infatti, ha deciso di far aspettare i piloti nel proprio box in attesa di sviluppi.Guarda la galleryLa Formula 1 sotto attacco: fiamme e razzi a pochi chilometri dalla pista del GP d’Arabia

    FP2 ritardate per l’attacco

    Prima dell’inizio della sessione c’è stata una riunione con tutti i piloti, i team principal e Stefano Domenicali. Una riunione organizzata dal numero uno della Formula 1 per spiegare la situazione e tranquillizzare i team sul prosieguo del weekend saudita.  LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Elkann: “Noi punto di riferimento, F1-75 è il top dell'innovazione”

    ROMA – Con la presentazione della nuova Ferrari F1-75 inizia ufficialmente il via al 2022 della scuderia italiana, anno nel quale il Cavallino è chiamato a lottare per il mondiale con Mercedes e Red Bull. Una vettura sulla quale tutta la scuderia ripone le proprie speranze, come sottolineato anche dal presidente John Elkann: “Ferrari è l’unico team che ha partecipato a tutte le edizioni del mondiale di Formula 1 e ha sempre rappresentato un punto di riferimento. La F1-75 è il meglio dell’innovazione che il team ha potuto concepire. Porteremo le performance della nostra macchina con il logo dei 75 anni; è una responsabilità portare in pista questa vettura con tutte le aspettative dei tifosi in giro nel mondo. Il resto è nelle mani di Binotto, Leclerc e Sainz”, le parole del numero uno della Ferrari.Guarda la galleryLeclerc e Sainz svelano la nuova Ferrari F1-75
    Il presidente Elkann chiama a raccolta i tifosi
    Ferrari è pronta, nel 2022, a tornare protagonista del mondiale di Formula 1. Il team di Maranello, dopo alcuni anni in chiaroscuro, vuole tornare a dettare legge e la nuova monoposto non può che essere il punto di partenza da cui iniziare per cercare quel titolo mondiale che manca ormai da troppo tempo. “Tutti gli sforzi fatti determineranno il nostro successo per scrivere un nuovo capitolo della Formula 1 onorando lo spirito di competizione che il nostro fondatore ha sempre esemplificato. Vorrei chiudere con un messaggio per i nostri tifosi: la vostra passione e il vostro impegno sono la benzina per le nostre performance. Noi speriamo di ritornare forti”, ha concluso Elkann certo di poter tornare ad essere protagonista proprio grazie all’impegno della scuderia e alla nuova Ferrari F1-75. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Domenicali sulla prossima stagione: “Il calendario potrebbe subire modifiche”

    ROMA – Con la variante Omicron che mette in crisi le scelte dei governi di tutto il mondo, il futuro degli sport rimane incerto. E anche il 2022 della Formula 1 potrebbe risentirne. Parola di Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, che ha parlato così al portale tedesco Sport1: “Dobbiamo continuare a non sottovalutare la pandemia da coronavirus. Per la prossima stagione potremmo ritrovarci a modificare il calendario”. L’agenda per il 2022 conterà infatti 23 Gran Premi, per il campionato più lungo di sempre, ma Domenicali ha escluso, per ora, un aumento ulteriore di questo numero.
    Sempre più mondiale
    La popolarità della Formula 1 però sta crescendo. Per quanto riguarda il 2021, ad esempio, il duello fra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha fatto lievitare gli ascolti tv dei Gran Premi e l’ingresso nel paddock di piloti di varie nazionalità ha portato nuova audience. Stefano Domenicali ha commentato così questo aspetto: “L’interesse in Cina, ora che Guanyu Zhou sarà alla guida dell’Alfa Romeo, sta crescendo. E l’Estremo Oriente è una regione che non possiamo sottovalutare”. Nel mirino dell’imolese non c’è solo il Levante: “Stiamo lavorando – ha aggiunto il presidente del Circus – affinché il Gran Premio degli Stati Uniti a Miami sia un successo. Anche un ritorno in Africa sarebbe fantastico. Ma molto dipenderà anche dalla situazione legata al Covid”, ha però frenato Domenicali. LEGGI TUTTO