More stories

  • in

    GP Abu Dhabi: Ferrari doppiate, Verstappen dominatore a Yas Marina

    ABU DHABI – Max Verstappen domina il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima gara del Mondiale 2020 di Formula 1, e passa per primo sotto la bandiera a scacchi. Il pilota olandese della Red Bull conferma il grande feeling del weekend con il tracciato di Yas Marina e porta a casa la vittoria numero due della stagione e la decima della sua carriera. Dietro di lui si piazzano le due Mercedes di Valtteri Bottas e il campione del mondo Lewis Hamilton che chiude il podio ad Abu Dhabi.

    Altra prova da dimenticare per le Ferrari che non riescono mai a tenere il passo dei primi. Sebastian Vettel, all’ultima con al Rossa, parte con gomma bianca e termina in quattordicesima posizione. Charles Leclerc adotta una strategia diversa, essendo partito con le medie, e chiude una stagione travagliatissima con un tredicesimo posto.
    Ricciardo strategia vincente
    La partenza è tranquilla con le prime posizioni congelate, Verstappen, Bottas e Hamilton mentre Albon prende il posto di Norris in quarta posizione. Il primo colpo di scena arriva al decimo giro con Sergio Perez, vincitore a Sakhir domenica scorsa, è costretto ad abbandonare per un problema al motore. In regime di safety car virtuale rientrano Bottas, Hamilton, Verstappen e Norris mentre le due Ferrari rimangono in pista. Sorpresa per la tattica di Leclerc partito con gomme medie.
    Daniel Ricciardo, alla sua ultima gara con la Renault prima di passare il prossimo anno alla McLaren, opta per una strategia completamente diversa che, alla fine, paga: l’australiano partito in tredicesima posizione, e gomma bianca, gira per 40 giri con la stessa mescola e riesce a portare la sua numero 3 giallo-nera a chiudere al settimo posto e levandosi la soddisfazione di fare il giro veloce.
    Proprio la futura scuderia di Ricciardo conquista il terzo posto nella classifica costruttori grazie a Norris e Sainz che a Yas Marina finiscono quinto e sesto sotto la bandiera a scacchi. Nella Top Ten terminano anche Gasly con l’AlphaTauri, Stroll con la Racing Point e Ocon con la seconda delle Renault. LEGGI TUTTO

  • in

    GP Abu Dhabi: doppiate le Ferrari, Verstappen trionfa a Yas Marina

    ABU DHABI – Il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima tappa del Mondiale 2020 di Formula 1, vede il trionfo di Max Verstappen con la Red Bull. Il pilota olandese non lascia scampo ai suoi avversari chiudendo da dominatore il we a Yas Marina e porta a casa la vittoria numero due della stagione. Alle sue spalle si piazzano Valtteri Bottas, al volante della Mercedes, e il campione del mondo Lewis Hamilton che chiude il podio ad Abu Dhabi.

    Altra prova da dimenticare per le Ferrari che non riescono mai a tenere il passo dei primi. Sebastian Vettel, all’ultima con al Rossa, parte con gomma bianca e termina in quattordicesima posizione. Charles Leclerc adotta una strategia diversa, essendo partito con le medie, e chiude una stagione travagliatissima con un tredicesimo posto.
    La gara
    La partenza è tranquilla con le prime posizioni congelate, Verstappen, Bottas e Hamilton mentre Albon prende il posto di Norris in quarta posizione. Il primo colpo di scena arriva al decimo giro con Sergio Perez, vincitore a Sakhir domenica scorsa, è costretto ad abbandonare per un problema al motore. In regime di safety car virtuale rientrano Bottas, Hamilton, Verstappen e Norris mentre le due Ferrari rimangono in pista. Sorpresa per la tattica di Leclerc partito con gomme medie.
    Daniel Ricciardo, alla sua ultima gara con la Renault prima di passare il prossimo anno alla McLaren, opta per una strategia completamente diversa che, alla fine, paga: l’australiano partito in tredicesima posizione, e gomma bianca, gira per 40 giri con la stessa mescola e riesce a portare la sua numero 3 giallo-nera a chiudere al settimo posto e levandosi la soddisfazione di fare il giro veloce.
    Proprio la futura scuderia di Ricciardo conquista il terzo posto nella classifica costruttori grazie a Norris e Sainz che a Yas Marina finiscono quinto e sesto sotto la bandiera a scacchi. Nella Top Ten terminano anche Gasly con l’AlphaTauri, Stroll con la Racing Point e Ocon con la seconda delle Renault. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: omaggio Silverstone a Hamilton

    SILVERSTONE – Un omaggio da parte di Silverstone verso il suo beniamino. Il gran premio britannico ha deciso di intitolare il rettilineo dei box a Lewis Hamilton, sette volte iridato.

    Omaggio al campione
    Il pilota britannico ha trionfato in sette occasioni nel Gran Premio di Gran Bretagna e così si è deciso di onorarlo ribattezzando una parte della pista.
    Prima del Gran Premio di Abu Dhabi, David Coulthard, presidente del British Racing Drivers ‘Club (BRDC), proprietario di Silverstone, ha annunciato che l’International Pit Straight ora sarà nota come Hamilton Straight:”È la prima volta nella storia di Silverstone che una parte del circuito prende il nome da un pilota” le parole dello scozzese. “Lewis è diventato una parte importante della nostra storia e insieme ai direttori della pista abbiamo deciso che non c’era modo migliore per riconoscere i suoi successi che intitolargli il rettilineo dei box” ha concluso Coulthard. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: Silverstone intitola il rettilineo box a Hamilton

    SILVERSTONE – Silverstone ha deciso di celebrare Lewis Hamilton intitolando al sette volte campione del mondo il rettilineo dei box del circuito inglese.

    Cambio di nome
    Il pilota britannico ha trionfato in sette occasioni nel Gran Premio di Gran Bretagna e così si è deciso di onorarlo ribattezzando una parte della pista.
    Prima del Gran Premio di Abu Dhabi, David Coulthard, presidente del British Racing Drivers ‘Club (BRDC), proprietario di Silverstone, ha annunciato che l’International Pit Straight ora sarà nota come Hamilton Straight:”È la prima volta nella storia di Silverstone che una parte del circuito prende il nome da un pilota” le parole dello scozzese. “Lewis è diventato una parte importante della nostra storia e insieme ai direttori della pista abbiamo deciso che non c’era modo migliore per riconoscere i suoi successi che intitolargli il rettilineo dei box” ha concluso Coulthard. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Renault, Alonso: “La R25 regala sensazioni uniche”

    ABU DHABI – “È qualcosa che manca nel Circus di oggi. Ma non solo a noi nel paddock, il suono e le sensazioni della Formula 1 di cui ci siamo innamorati, mancano a tutti i tifosi”. Sorride tanto Fernando Alonso dopo aver girato, sul circuito di Yas Marina, al volane della Renault R25, la macchina con la quale, nel 2005, vinse il suo primo titolo iridato.

    Tutti fuori ad ammirare
    Il pilota di Oviedo, che il prossimo anno rientrerà in Formula 1 alla guida della Renault che prenderà la denominazione di Alpine, ha girato ad Abu Dhabi con una vettura vecchia di 15 anni, alimentata da un motore V10, che gli ha ricordato sensazioni uniche: “Ci manca, inutile negarlo questo suono” le parole di Alonso riportate dal sito specializzato f1i.com. “Così sono usciti tutti dal paddock, anche i tecnici e i piloti degli altri team per sentire i suoni e le sensazioni di un passato che ci ha unito tutti”.
    Ovviamente c’era tanta curiosità per i tempi del pilota asturiano: la Renault ha reso noto che il giro più veloce dello spagnolo sia stato intorno all’1:39, un crono di tutto rispetto vista la differenza con le vetture di oggi. Latifi con la Williams, ultimo in griglia ad Abu Dhabi, ha girato in 1:37.
    Velocità naturale
    Alonso non nasconde la propria gioia: “Al volante, senti le vibrazioni, senti tutto. La R25 è un’auto molto leggera che ti regala emozioni incredibili. Sto sorridendo e probabilmente continuerò a farlo per molto tempo”. In molti sono rimasti sorpresi dall’aggressività dello spagnolo: “Onestamente non posso andare piano con questa macchina. Ogni volta che guido questa vettura, che racchiude tanti ricordi per me, diventa naturale andare veloce. È una vettura vecchia ma per me è perfetta” ha concluso Alonso. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Renault, Alonso: “Il suono della R25 manca a tutti”

    ABU DHABI – “È qualcosa che manca nel Circus di oggi. Ma non solo a noi nel paddock, il suono e le sensazioni della Formula 1 di cui ci siamo innamorati, mancano a tutti i tifosi”. Fernando Alonso non nasconde le emozioni di essere sceso in pista, sul circuito di Yas Marina, con la Renault R25, la vettura con cui nel 2005 vinse il suo primo titolo mondiale.

    Sensazioni uniche
    Il pilota di Oviedo, che il prossimo anno rientrerà in Formula 1 alla guida della Renault che prenderà la denominazione di Alpine, ha girato ad Abu Dhabi con una vettura vecchia di 15 anni, alimentata da un motore V10, che gli ha ricordato sensazioni uniche: “Ci manca, inutile negarlo questo suono” le parole di Alonso riportate dal sito specializzato f1i.com. “Così sono usciti tutti dal paddock, anche i tecnici e i piloti degli altri team per sentire i suoni e le sensazioni di un passato che ci ha unito tutti”.
    Ovviamente c’era tanta curiosità per i tempi del pilota asturiano: la Renault ha reso noto che il giro più veloce dello spagnolo sia stato intorno all’1:39, un crono di tutto rispetto vista la differenza con le vetture di oggi. Latifi con la Williams, ultimo in griglia ad Abu Dhabi, ha girato in 1:37.
    Sempre aggressivo
    Alonso non nasconde la propria gioia: “Al volante, senti le vibrazioni, senti tutto. La R25 è un’auto molto leggera che ti regala emozioni incredibili. Sto sorridendo e probabilmente continuerò a farlo per molto tempo”. In molti sono rimasti sorpresi dall’aggressività dello spagnolo: “Onestamente non posso andare piano con questa macchina. Ogni volta che guido questa vettura, che racchiude tanti ricordi per me, diventa naturale andare veloce. È una vettura vecchia ma per me è perfetta” ha concluso Alonso. LEGGI TUTTO

  • in

    GP Abu Dhabi, Isola: “Strategia migliore è quella a una sosta”

    ABU DHABI – “C’è da aspettarsi una gara molto interessante a livello tattico, soprattutto al via, dato che i primi tre partiranno su medium e dietro di loro ci saranno alcune monoposto molto veloci su soft”. Il responsabile F.1 e Car Racing della Pirelli Mario Isola, , ipotizza che il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima prova dell’anno del Mondiale di Formula 1, potrebbe diventare molto interessante soprattutto per le scelte delle mescole effettuate dalle varie scuderie.

    Bene la gomma gialla
    Secondo il manager italiano, la tattica migliore sarebbe quella con un solo pit-stop: “La strategia migliore per i 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi in programma domani è quella a una sosta, con primo stint da 18 giri su P Zero Yellow medium, poi P Zero White hard per 37 giri (o viceversa)” le parole di Isola. “La seconda alternativa è sempre a una sosta: P Zero Red soft per 14 giri e poi hard per 41 giri, ma questa strategia è leggermente più lenta in termini di tempo complessivo di gara”.
    C’è chi potrebbe ipotizzare per due cambi gomma ma appare una tattica, per il circuito medio orientale, poco efficace: “L’opzione a due soste è più lenta, soprattutto perché la posizione in gara è cruciale a Yas Marina, dove è difficile sorpassare ed è presente una complicata uscita dalla corsia box che allunga ulteriormente il tempo necessario per il pit stop. La migliore strategia a due soste sarebbe quella che prevede due stint di 12 giri ciascuno su soft (uno all’inizio e l’altro alla fine), oltre a uno stint centrale di 31 giri su hard”.
    Infine Isola conferma come la posizione di partenza sia determinante per il buon esito della gara e di come la gomma gialla abbia dato ottime risposte: “Le qualifiche sono sempre una parte molto importante del Gran Premio di Abu Dhabi visto che più della metà delle gare disputate qui sono state vinte partendo in pole position. La mescola Yellow medium è un’alternativa molto interessante con cui partire, con cinque dei primi 10 qualificati in Q2 che hanno stabilito i loro migliori tempi con questa mescola e altri quattro che ci hanno provato” conclude il responsabile della Pirelli. LEGGI TUTTO

  • in

    GP Abu Dhabi, Isola: “Sarà una gara interessante a livello tattico”

    ABU DHABI – “C’è da aspettarsi una gara molto interessante a livello tattico, soprattutto al via, dato che i primi tre partiranno su medium e dietro di loro ci saranno alcune monoposto molto veloci su soft”. Mario Isola, responsabile F.1 e Car Racing della Pirelli, analizza il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima prova stagionale di Formula 1, attraverso le scelte dei pneumatici effettuate dai vari team.

    Strategia a una sosta
    Secondo il manager italiano, la tattica migliore sarebbe quella con un solo pit-stop: “La strategia migliore per i 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi in programma domani è quella a una sosta, con primo stint da 18 giri su P Zero Yellow medium, poi P Zero White hard per 37 giri (o viceversa)” le parole di Isola. “La seconda alternativa è sempre a una sosta: P Zero Red soft per 14 giri e poi hard per 41 giri, ma questa strategia è leggermente più lenta in termini di tempo complessivo di gara”.
    C’è chi potrebbe ipotizzare per due cambi gomma ma appare una tattica, per il circuito medio orientale, poco efficace: “L’opzione a due soste è più lenta, soprattutto perché la posizione in gara è cruciale a Yas Marina, dove è difficile sorpassare ed è presente una complicata uscita dalla corsia box che allunga ulteriormente il tempo necessario per il pit stop. La migliore strategia a due soste sarebbe quella che prevede due stint di 12 giri ciascuno su soft (uno all’inizio e l’altro alla fine), oltre a uno stint centrale di 31 giri su hard”.
    Infine Isola conferma come la posizione di partenza sia determinante per il buon esito della gara e di come la gomma gialla abbia dato ottime risposte: “Le qualifiche sono sempre una parte molto importante del Gran Premio di Abu Dhabi visto che più della metà delle gare disputate qui sono state vinte partendo in pole position. La mescola Yellow medium è un’alternativa molto interessante con cui partire, con cinque dei primi 10 qualificati in Q2 che hanno stabilito i loro migliori tempi con questa mescola e altri quattro che ci hanno provato” conclude il responsabile della Pirelli. LEGGI TUTTO