Mick Schumacher: “Voglio crescere in fretta. Mio padre? Il migliore in F1”
Il 21 enne pilota della Haas: “L’esordio a Melbourne penso che sarà molto emozionante” LEGGI TUTTO
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ROMA – “Come Romain sia riuscito a sopravvivere quasi illeso a questo incidente è ancora un mistero per me. Che sia ancora con noi, che sia vivo, è a mio avviso il momento dell’anno”. L’ormai ex pilota della Ferrari Sebastian Vettel torna sul tremendo incidente capitato al pilota francese al via del Gran Premio del Bahrain.
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F1, Grosjean esce dalle fiamme dopo il terribile incidente in Bahrain
Vettel sulla sicurezza
In una rubrica sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung il pilota tedesco che il prossimo anno correrà con l’Aston Martin ha voluto ribadire come a livello di sicurezza non si possa mai pensare di aver fatto abbastanza: “Tutti devono essere consapevoli che la velocità alla quale noi guidiamo è sempre un rischio. Non bisogna mai considerare quell’incidente come una prova della sicurezza delle auto”. Vettel ha poi spiegato come lui stesso non se la sia sentita di vedere subito le immagini dell’incidente: “Il giro successivo all’incidente di Romain ho avuto la notizia che era uscito dalle fiamme. Questo è stato fondamentale per me. Non ho più guardato le immagini che andavano in loop sui monitor. Forse è stato meglio così. Sono riuscito a rientrare senza problemi. Quello che era successo l’ho capito solo la domenica sera, dopo la gara”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Come Romain sia riuscito a sopravvivere quasi illeso a questo incidente è ancora un mistero per me. Che sia ancora con noi, che sia vivo, è a mio avviso il momento dell’anno”. L’ormai ex pilota della Ferrari Sebastian Vettel torna sul tremendo incidente capitato al pilota francese al via del Gran Premio del Bahrain.
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Grosjean salta fuori dalle fiamme dopo lo spaventoso incidente
Vettel sulla sicurezza
In una rubrica sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung il pilota tedesco che il prossimo anno correrà con l’Aston Martin ha voluto ribadire come a livello di sicurezza non si possa mai pensare di aver fatto abbastanza: “Tutti devono essere consapevoli che la velocità alla quale noi guidiamo è sempre un rischio. Non bisogna mai considerare quell’incidente come una prova della sicurezza delle auto”. Vettel ha poi spiegato come lui stesso non se la sia sentita di vedere subito le immagini dell’incidente: “Il giro successivo all’incidente di Romain ho avuto la notizia che era uscito dalle fiamme. Questo è stato fondamentale per me. Non ho più guardato le immagini che andavano in loop sui monitor. Forse è stato meglio così. Sono riuscito a rientrare senza problemi. Quello che era successo l’ho capito solo la domenica sera, dopo la gara”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Siamo ancora a metà del nostro sviluppo per il prossimo anno, ma dubito che ci arriveremo presto. Da questo punto di vista, con le gomme che saranno anche un po’ più dure, non credo che saremo vicini ai tempi sul giro che abbiamo visto quest’anno. Almeno nella prima metà dell’anno”. Così Toto Wolff, team principal della Mercedes, analizza la stagione che verrà ritendendo che non ci sia alcuna possibilità che le squadre di Formula 1 possano produrre vetture più veloci il prossimo anno con i previsti tagli di downforce.
La prossima stagione
“L’aerodinamica è stata ridotta notevolmente sul fondo e ci vorrà un po’ di tempo per recupare” spiega Wolff in un’intervista riportata da Motosport.com. “Sono sicuro che una volta che le avremo capite, avremo guardato bene i dati e l’interazione aerodinamica, potremo recuperare qualcosa in termini di tempi. Non credo che saranno un secondo più lente, ma neanche che riusciremo a recuperare tutto. Penso che si tratti di una gomma più lenta, ma non è irragionevole se garantisce più resistenza”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Siamo ancora a metà del nostro sviluppo per il prossimo anno, ma dubito che ci arriveremo presto. Da questo punto di vista, con le gomme che saranno anche un po’ più dure, non credo che saremo vicini ai tempi sul giro che abbiamo visto quest’anno. Almeno nella prima metà dell’anno”. Così Toto Wolff, team principal della Mercedes, analizza la stagione che verrà ritendendo che non ci sia alcuna possibilità che le squadre di Formula 1 possano produrre vetture più veloci il prossimo anno con i previsti tagli di downforce.
Il futuro secondo Wolff
“L’aerodinamica è stata ridotta notevolmente sul fondo e ci vorrà un po’ di tempo per recupare” spiega Wolff in un’intervista riportata da Motosport.com. “Sono sicuro che una volta che le avremo capite, avremo guardato bene i dati e l’interazione aerodinamica, potremo recuperare qualcosa in termini di tempi. Non credo che saranno un secondo più lente, ma neanche che riusciremo a recuperare tutto. Penso che si tratti di una gomma più lenta, ma non è irragionevole se garantisce più resistenza”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Quando eravamo piccoli non ci potevamo proprio vedere, ma con il tempo siamo diventati più maturi. Adesso parliamo anche, ci sono stati grandi progressi su questo. Anche lui è una buona persona. Però alla fine quando mettiamo il casco la competizione che c`era al tempo dei kart è sempre quella”. Parola di Charles Leclerc intervistato da Sky Sport. I due coetanei si conoscono fin da piccoli e si sono scontrati a ripetizione fin dai tempi dei kart, approcciando l’universo dell`automobilismo in maniera differenti.
Cosa irrita Leclerc
Il monegasco ha poi spiegato qual è la critica che lo irrita maggiormente: “Mi tocca più delle altre quando dicono che sono arrogante perché io so di non essere cambiato. Più vado avanti nella mia carriera e più vedo che la gente mi vuole essere amica non perché gli piaccio personalmente ma perché sono pilota Ferrari. Dunque a volte ti chiudi, ma non è arroganza. Su quel lato so di non essere cambiato ed è una cosa che mi tocca. Sono cose che mio padre e Jules mi hanno sempre detto. Mi sono sempre sforzato di tenere i piedi per terra. Questa parola mi da fastidio più delle altre”. LEGGI TUTTO
ROMA – “Quando eravamo piccoli non ci potevamo proprio vedere, ma con il tempo siamo diventati più maturi. Adesso parliamo anche, ci sono stati grandi progressi su questo. Anche lui è una buona persona. Però alla fine quando mettiamo il casco la competizione che c`era al tempo dei kart è sempre quella”. Parola di Charles Leclerc intervistato da Sky Sport. I due coetanei si conoscono fin da piccoli e si sono scontrati a ripetizione fin dai tempi dei kart, approcciando l’universo dell`automobilismo in maniera differenti.
Cosa irrita Leclerc
Il monegasco ha poi spiegato qual è la critica che lo irrita maggiormente: “Mi tocca più delle altre quando dicono che sono arrogante perché io so di non essere cambiato. Più vado avanti nella mia carriera e più vedo che la gente mi vuole essere amica non perché gli piaccio personalmente ma perché sono pilota Ferrari. Dunque a volte ti chiudi, ma non è arroganza. Su quel lato so di non essere cambiato ed è una cosa che mi tocca. Sono cose che mio padre e Jules mi hanno sempre detto. Mi sono sempre sforzato di tenere i piedi per terra. Questa parola mi da fastidio più delle altre”. LEGGI TUTTO