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    Ferrari, domani filming day a Monza: 100 km in pista per Leclerc

    ROMA – La Ferrari resta al comando. La F1-75 è in testa sia alla classifica piloti con Charles Leclerc, che in quella costruttori in Formula 1. Se c’è però un aspetto che il Gran Premio di Miami ha messo in evidenza è che il bolide di Maranello ha bisogno di sviluppi. A tal proposito, la Rossa scenderà domani in pista a Monza sia per il secondo e ultimo filming day della stagione per gli sponsor, sia per testare questi aggiornamenti, che Binotto ha già annunciato al termine del weekend in Florida.
    Chilometri limitati
    Per quanto riguarda questo genere di iniziative, la FIA ha però posto un limite alla distanza che le vetture possono percorrere. La scuderia italiana avrà così a disposizione 100 chilometri per raccogliere il maggior numero di dati possibile. Anche la scelta della pista non sembra casuale dopo lo strapotere sul dritto sfoderato dalla Red Bull di Max Verstappen, con il “Tempio della velocità” che sembra essere l’ideale per mettere a punto velocità massima e – soprattutto – equilibrio aerodinamico. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Il dolore al collo mi ha impedito di spingere”

    ROMA – Carlos Sainz torna dal fine settimana negli States con un podio importante in tasca. E non solo perché permette alla Ferrari di restare in testa alla classifica costruttori. Dopo l’incidente nel venerdì la paura di un nuovo zero era tornata a fare capolino. Sainz è stato però capace di impreziosire la pole di Charles Leclerc con il suo secondo posto in griglia. Mentre in gara è stato capace di tenere a bada Sergio Perez ed è arrivata la P3. Tuttavia, al termine della corsa, l’ex Red Bull ha detto: “Negli ultimi cinque giri il dolore al collo è tornato a farsi sentire dopo l’incidente di venerdì: non ero nelle possibilità di spingere al massimo”.
    Le parole di Sainz
    Lo spagnolo però non vuole che si interpreti questa confessione come un’attenuante: “Non voglio che venga vista come una scusa, ma forse mi è mancato il tempo per abituare sia il collo che il mio corpo a queste vetture nelle ultime due gare. Nell’ultimo mese non sono riuscito sono stato costretto al ritiro in due gare e questo, unito all’incidente di venerdì, mi ha impedito di spingere al 100%”, ha infatti aggiunto Sainz. Resta l’incognita delle gomme: “Sulle medie non ero perfettamente a mio agio. Non era il bilanciamento: semplicemente non avevamo il ritmo di Verstappen. Era però fondamentale chiudere la gara di Miami, dove ho anche sperimentato molto”, ha infatti chiosato il 27enne di Madrid. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Nel finale bloccato dal dolore al collo”

    ROMA – Tornare sul podio dopo due ritiri consecutivi può aver dato una notevole iniezione di fiducia a Carlos Sainz. Il weekend dello spagnolo della Ferrari a Miami non era però iniziato nel migliore dei modi: a muro nel venerdì. Sainz è stato però capace di impreziosire la pole di Charles Leclerc con il suo secondo posto in griglia. Mentre in gara è stato capace di tenere a bada Sergio Perez ed è arrivata la P3. Tuttavia, al termine della corsa, l’ex Red Bull ha detto: “Negli ultimi cinque giri il dolore al collo è tornato a farsi sentire dopo l’incidente di venerdì: non ero nelle possibilità di spingere al massimo”.
    Niente scuse
    Lo spagnolo però non vuole che si interpreti questa confessione come un’attenuante: “Non voglio che venga vista come una scusa, ma forse mi è mancato il tempo per abituare sia il collo che il mio corpo a queste vetture nelle ultime due gare. Nell’ultimo mese non sono riuscito sono stato costretto al ritiro in due gare e questo, unito all’incidente di venerdì, mi ha impedito di spingere al 100%”, ha infatti aggiunto Sainz. La Ferrari ha dato il meglio nel secondo stint, quello con le gomme dure, mentre con le “gialle” i ferraristi hanno fatto fatica: “Non mi sentivo al meglio, ma non era un problema di bilanciamento: non avevamo passo. Ma è stato importante completare la gara di Miami, dove ho provato alcune cose”, ha concluso Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Brundle: “La Red Bull vicnerà se la Ferrari non saprà rispondere”

    ROMA – La Ferrari deve rispondere alla Red Bull dopo Miami. Max Verstappen ha inanellato due vittorie consecutive che spingono la Rossa a correre ai ripari per Barcellona. È quanto sottolinea Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, ai microfoni di “Sky Sports”: “La Ferrari non ha saputo nuovamente rispondere alla stupefacente velocità in rettilineo della Red Bull, che avesse o meno DRS. A meno che non risolvano il problema con una minore resistenza aerodinamica ad alta velocità, la Red Bull vincerà il mondiale”.
    Su Sainz
    “Leclerc e Sainz non possono più sorpassare la Red Bull come hanno fatto in Bahrain – ha aggiunto Brundle -. Dal canto suo, lo spagnolo ha completato un bel weekend, importante per la fiducia ritrovata”. Forse la safety car finale poteva essere sfruttata meglio: “Verstappen aveva già superato l’ingresso della pitlane. Nel box italiano c’è sicuramente rimpianto”, aggiunge infatti l’ex McLaren e Benetton. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Brundle: “Devono fare qualcosa, se no il mondiale andrà alla Red Bull”

    ROMA – Messo in archivio il Gran Premio di Miami, in casa Ferrari è tempo di bilanci. Il trend positivo della Red Bull, due volte vincente con Max Verstappen nelle ultime due tappe, impone alla Ferrari di farsi trovare pronta a Barcellona per tornare al successo. Dello stesso avviso è Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, che ai microfoni di “Sky Sports” afferma: “La Ferrari non ha saputo nuovamente rispondere alla stupefacente velocità in rettilineo della Red Bull, che avesse o meno DRS. A meno che non risolvano il problema con una minore resistenza aerodinamica ad alta velocità, la Red Bull vincerà il mondiale”.
    Le parole di Brundle
    “Leclerc e Sainz non possono più sorpassare la Red Bull come hanno fatto in Bahrain – ha aggiunto Brundle -. Dal canto suo, lo spagnolo ha completato un bel weekend, importante per la fiducia ritrovata”. Forse alla Ferrari resta un rimpianto, quello di non aver approfittato della safety car: “Verstappen aveva già varcato la linea della pitlane. La Rossa se ne è sicuramente rammaricata”. LEGGI TUTTO

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    F1, Szafnauer: “Alonso bloccato da Sainz in qualifica. Siamo frustrati”

    ROMA – Il Gran Premio di Miami in Formula 1 si era concluso per Fernando Alonso con la nona posizione. Il pilota è stato però penalizzato due volte dalla FIA, che gli ha sottratto 10 secondi, vedendo quindi sfumare i punti raccolti sul circuito in Florida. Il team principal della scuderia francese, Otmar Szafnauer, ha confessato al quotidiano spagnolo “AS” tutta la sua delusione: “È molto frustrante, ma lo accettiamo. Tutti noi vogliamo di più. A Miami avrebbe dovuto essere più avanti, ma la Q3 è sfuggita perché è stato bloccato da Sainz”.
    Il futuro di Alonso
    Il numero uno del box Alpine aggiunge: “Se fosse partito più avanti, la gara sarebbe stata di gran lunga diversa. Avevamo il ritmo di un Bottas o Hamilton in un giro. Si tratta ora di mettere tutto insieme e raccogliere più punti. Ci saranno tempi migliori. L’aspetto positivo è il pacchetto: funziona e può essere sviluppato. Il futuro di Alonso? Ne parleremo da Silverstone in poi (inizio luglio, ndr)”. “Alonso poteva occupare la quarta posizione in campionato senza calcolare tutto quello che gli è successo. Siamo frustrati quanto lui”, ha invece aggiunto il direttore esecutivo di Alpine, Laurent Rossi. LEGGI TUTTO

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    F1, Szafnauer: “Frustrati per Alonso, bloccato da Sainz in qualifica”

    ROMA – Fernando Alonso ha visto sfumare i punti che avrebbe dovuto nel Gran Premio di Miami in Formula 1. Il pilota Alpine era infatti arrivato nono davanti ad Alexander Albon (Williams) e a Lance Stroll (Aston Martin). Tuttavia la FIA lo ha penalizzato di 10 secondi e per cui il bottino americano è sfumato. Il team principal della scuderia francese, Otmar Szafnauer, ha confessato al quotidiano spagnolo “AS” tutta la sua delusione: “È molto frustrante, ma lo accettiamo. Tutti noi vogliamo di più. A Miami avrebbe dovuto essere più avanti, ma la Q3 è sfuggita perché è stato bloccato da Sainz”.
    Le parole di Rossi
    Il numero uno del box Alpine aggiunge: “Se fosse partito più avanti, la gara sarebbe stata di gran lunga diversa. Avevamo il ritmo di un Bottas o Hamilton in un giro. Si tratta ora di mettere tutto insieme e raccogliere più punti. Ci saranno tempi migliori. L’aspetto positivo è il pacchetto: funziona e può essere sviluppato. Il futuro di Alonso? Ne parleremo da Silverstone in poi (inizio luglio, ndr)”. Laurent Rossi, Ceo di Alpine, invece rilancia e afferma: “Alonso poteva essere quarto in campionato, senza tutta quella sfortuna. Siamo insoddisfatti quanto lui”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner perde la pazienza: “Devo parlare con Mick Schumacher”

    ROMA – La Haas sperava in un risultato migliore nel Gran Premio di Miami. Kevin Magnussen e Mick Schumacher stavano per raccogliere punti importanti, ma al termine della gara la scuderia statunitense ha fatto segnare due zero pesanti nella quinta tappa della Formula 1. Il team principal Gunther Steiner parla prima l’errore del tedesco, che si è scontrato con l’Aston Martin di Vettel: “Siamo riusciti a recuperare dopo una qualifica non buona, ma a 10 giri dalla fine c’è stato baratro. È solo colpa nostra. Tutto è svanito e le auto hanno riportato danni. Non sono io il pilota, ma dobbiamo affrontare questa situazione. Non ho ancora parlato con Mick, ma non possiamo perdere punti in questo modo”.
    Il commento di Steiner
    Pesa anche quanto successo a Magnussen. Dopo la safety car, racconta infatti Steiner, il pilota “chiedeva di rientrare quando gli avevamo suggerito di non farlo”. Un’indicazione dal box non ascoltata che ha portato il danese poi a venire a contatto con l’Alpine di Alonso. Aggiunge infatti Steiner: “Lui ha insistito per avere gomme nuove. Poi si è scusato. Dobbiamo sfruttare il nostro potenziale. Con una vettura come questa non andare a punti è un peccato”. “Sono deluso. Per la Spagna e il Monte Carlo valutiamo aggiornamenti, ma dobbiamo fare meglio. Il team si è ritrovato con un pugno di mosche in mano e per me il team è fondamentale”, ha detto l’altoatesino. LEGGI TUTTO