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    F1, Verstappen: “Non volevamo che il weekend di Spa finisse così”

    ROMA – Max Verstappen non cancella ciò che è accaduto domenica con la sua vittoria in Belgio, ma si dice allo stesso tempo concentrato sull’imminente Gran Premio d’Olanda. Il pilota della Red Bull ha trionfato tra le polemiche qualche giorno fa: “Quello di Spa non è stato un Gran Premio normale – ammette -, non volevamo che il weekend andasse così. Mauna vittoria è una vittoria e i punti sono importanti per entrambi i campionati: dobbiamo massimizzare ogni opportunità. Naturalmente da piloti tutti noi volevamo correre e offrire uno spettacolo ai fan, ma non è stata chiaramente una decisione facile e la mancanza di visibilità significava che la gara non era sicura”. 
    Sul Gp d’Olanda
    “Ora voltiamo pagina e andiamo a Zandvoort – prosegue ai canali ufficiali del team -. Sarà speciale avere una gara in Olanda davanti al mio pubblico di casa, ma anche come pilota è una bella sfida andare su un nuovo circuito e trovare il limite in una vettura di F1. È stato incredibile vedere così tanti fan che ci sostenevano in Austria e in Belgio e spero che possiamo regalare un bello spettacolo per tutti questo fine settimana“. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Sarebbe giusto rimborsare i tifosi di Spa”

    ROMA – Tante le critiche piovute contro la direzione di gara per la gestione della gara del Gran Premio del Belgio di Formula 1, conclusosi dopo soli tre giri per le condizioni meteo. Anche Bernie Ecclestone, ex boss del Circus, ha parlato al Daily Mail del weekend a Spa: “Io avrei detto alle 15:00, quando sarebbe dovuta partire la gara: riproviamo alle 16:00 o alle 16:30. Sembrerebbe che le condizioni vadano a migliorare, ma non lo so. Indipendentemente da quanto accadrà, il GP partirà a quell’ora. Se volete correre bene, altrimenti va bene uguale. Non c’è nessuno che può puntare una pistola alla testa degli altri. Stava a loro scegliere. Se fossi stato nelle retrovie in griglia avrei potuto decidere che non ne sarebbe valsa la pena, perché era drammaticamente pericoloso”.
    D’accordo con Hamilton
    “Se avessi voluto ottenere dei punti per la squadra e per me stesso, avrei potuto pensare di andare avanti – ha aggiunto Ecclestone -.Ciascuno può prendere le proprie decisioni, non è come in Afghanistan. Abbiamo corso in condizioni peggiori di queste in Belgio, senza fermare la gara”. Poi qualche parola sulle dichiarazioni di Hamilton, furioso dopo la gara: Sono d’accordo con Lewis, non mi capita spesso di esserlo ma stavolta ha ragione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio del Belgio: non è escluso il rimborso ai tifosi

    ROMA – Dopo l’appuntamento di Spa, il primo pensiero di piloti e manager è stato rivolto ai tifosi. Poche volte accade, ma questa volta era doveroso. Per ore i fan sono rimasti in attesa di uno spettacolo che di fatto non si è mai concretizzato, sotto la pioggia e il vento. Il Gran Premio del Belgio alla fine è stato vinto da Max Verstappen, ma senza la disputa di una vera e propria gara visti i tre giri disputati dietro la safety car. 
    Il tentativo di rimborso
    “E’ difficile – spiega la direttrice dell’impianto, Vanessa Maes, al sito Dhnet.be – parlare o analizzare un momento di questo tipo, ma voglio rivolgere un messaggio a tutti i tifosi presenti domenica sulle tribune. L’organizzazione esprime profonda delusione per l’esito del Gran Premio, il quale rappresentava la conclusione di un percorso lungo un anno. Il meteo purtroppo è un fattore che non si può controllare. Ho sempre detto che la salute del nostro pubblico era uno degli aspetti chiave dell’organizzazione e lo stesso discorso vale per i piloti. La sicurezza deve sempre essere messa al primo posto, anche se capisco e comprendo la delusione dei tifosi. Rifletterò in questi giorni e con la FOM cercheremo un modo per offrire un risarcimento. Si è trattato di un problema legato a cause di forza maggiore”.  LEGGI TUTTO

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    F1, possibile risarcimento ai tifosi per il Gran Premio del Belgio

    ROMA – Il primo pensiero di piloti e manager al paddock era rivolto verso i tifosi dopo la gara di Spa. Poche volte accade, ma questa volta era doveroso. Per ore i fan sono rimasti in attesa di uno spettacolo che di fatto non si è mai concretizzato, sotto la pioggia e il vento. Il Gran Premio del Belgio alla fine è stato vinto da Max Verstappen, ma senza la disputa di una vera e propria gara visti i tre giri disputati dietro la safety car. 
    I chiarimenti sul rimborso
    “E’ difficile – spiega la direttrice dell’impianto, Vanessa Maes, al sito Dhnet.be – parlare o analizzare un momento di questo tipo, ma voglio rivolgere un messaggio a tutti i tifosi presenti domenica sulle tribune. L’organizzazione esprime profonda delusione per l’esito del Gran Premio, il quale rappresentava la conclusione di un percorso lungo un anno. Il meteo purtroppo è un fattore che non si può controllare. Ho sempre detto che la salute del nostro pubblico era uno degli aspetti chiave dell’organizzazione e lo stesso discorso vale per i piloti. La sicurezza deve sempre essere messa al primo posto, anche se capisco e comprendo la delusione dei tifosi. Rifletterò in questi giorni e con la FOM cercheremo un modo per offrire un risarcimento. Si è trattato di un problema legato a cause di forza maggiore”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Perez: “Un peccato il mio errore, volevo ripagare il lavoro del team”

    ROMA – Sergio Perez non può sorridere dopo il Gran Premio del Belgio nonostante il successo del compagno Max Verstappen. Il messicano, settimo in qualifica, è stato ammesso all’anomala gara di Spa solamente per il ritardo dovuto alla pioggia. Pochi minuti prima delle fatidiche 15:00, infatti, il pilota Red Bull era andato a muro nel giro di posizionamento: “È stato un pomeriggio molto strano ma voglio ringraziare i tifosi, sono stati incredibili a restare con noi sotto la pioggia e con il freddo. È stato un peccato non aver potuto realizzare una gara autentica per loro, ma noi, come sport, abbiamo provato a fare il massimo per poterla concretizzare, ma non è stato possibile. Nel giro di schieramento è stato un mio errore, le condizioni e la visibilità erano veramente scarse, sono andato sul cordolo e ho perso la vettura”, le parole di Perez. 
    Gli applausi di Perez al team
    Alla fine il Gp si è concluso con l’assegnazione di metà dei punti, quindi Perez non si è disperato troppo: “Ho sempre saputo che ci fosse una piccola chance per poter riavere la macchina, il team ha lavorato duro, dimostrando tutto lo spirito appartenente alla Red Bull, che è stato bello vedere all’opera. I meccanici hanno fatto il loro meglio per riparare la vettura, con una velocità incredibile. Avrei voluto ripagare il loro impegno con la gara, ma non è stato fattibile. Fortunatamente torneremo ancora a correre tra qualche giorno a Zandvoort”, conclude il messicano.  LEGGI TUTTO

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    F1, la delusione di Perez: “Errore mio a Spa, ma la visibilità era scarsa”

    ROMA – Non è stato un buon weekend quello di Sergio Perez in Belgio. Il messicano, settimo in qualifica, è stato ammesso all’anomala gara di Spa solamente per il ritardo dovuto alla pioggia. Pochi minuti prima delle fatidiche 15:00, infatti, il pilota Red Bull era andato a muro nel giro di posizionamento: “È stato un pomeriggio molto strano ma voglio ringraziare i tifosi, sono stati incredibili a restare con noi sotto la pioggia e con il freddo. È stato un peccato non aver potuto realizzare una gara autentica per loro, ma noi, come sport, abbiamo provato a fare il massimo per poterla concretizzare, ma non è stato possibile. Nel giro di schieramento è stato un mio errore, le condizioni e la visibilità erano veramente scarse, sono andato sul cordolo e ho perso la vettura”, dichiara Perez. 
    Le parole di Perez
    Alla fine il Gp si è concluso con l’assegnazione di metà dei punti, quindi Perez non si è disperato troppo: “Ho sempre saputo che ci fosse una piccola chance per poter riavere la macchina, il team ha lavorato duro, dimostrando tutto lo spirito appartenente alla Red Bull, che è stato bello vedere all’opera. I meccanici hanno fatto il loro meglio per riparare la vettura, con una velocità incredibile. Avrei voluto ripagare il loro impegno con la gara, ma non è stato fattibile. Fortunatamente torneremo ancora a correre tra qualche giorno a Zandvoort”, conclude il messicano.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone dopo Spa: “D'accordo con Hamilton”

    ROMA – “Io avrei detto alle 15:00, quando sarebbe dovuta partire la gara: riproviamo alle 16:00 o alle 16:30. Sembrerebbe che le condizioni vadano a migliorare, ma non lo so. Indipendentemente da quanto accadrà, il GP partirà a quell’ora”. Bernie Ecclestone, intervistato dal Daily Mail, ha parlato dopo il Gran Premio del Belgio di Formula 1 criticando la decisione di far correre una gara di tre giri assegnando la metà dei punti. “Se volete correre bene, altrimenti va bene uguale – ha affermato l’ex boss del Circus -. Non c’è nessuno che può puntare una pistola alla testa degli altri. Stava a loro scegliere. Se fossi stato nelle retrovie in griglia avrei potuto decidere che non ne sarebbe valsa la pena, perché era drammaticamente pericoloso”.
    Appoggio a Lewis
    “Se avessi voluto ottenere dei punti per la squadra e per me stesso, avrei potuto pensare di andare avanti – ha aggiunto Ecclestone -.Ciascuno può prendere le proprie decisioni, non è come in Afghanistan. Abbiamo corso in condizioni peggiori di queste in Belgio, senza fermare la gara”. Poi qualche parola sulle dichiarazioni di Hamilton, furioso dopo la gara: Sono d’accordo con Lewis, non mi capita spesso di esserlo ma stavolta ha ragione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn dopo Spa: “Le condizioni non erano dalla nostra parte”

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio si è chiuso con una mini-gara da tre giri e la vittoria di Max Verstappen, a causa delle pessime condizioni meteo. Una decisione, quella della direzione di gara, pesantemente criticata da molti tra cui il leader e campione in carica Lewis Hamilton. Ross Brawn, managing director della Formula 1, ha però giustificato la scelta: “Sono stati assegnati metà punti – ha detto nella consueta analisi post Gp -. Non è l’ideale, ma se non puoi premiare qualcuno per la gara, premialo per il coraggio nelle qualifiche. Un giro come quello fatto da George Russell in qualifica, in assenza di una gara completa, dovrebbe essere premiato. Come ho detto, non è l’ideale, ma è la situazione in cui siamo. Il meteo non era dalla nostra parte domenica”. 
    La spiegazione
    “Purtroppo, il meteo ha lavorato contro di noi, è stato implacabile – ha aggiunto Brawn -. La FIA ha provato tutto quello che poteva, mandando per due volte le auto in pista dietro la Safety Car, così da valutare le condizioni. Non è stata tanto l’intensità della pioggia il problema, quanto piuttosto il fatto che fosse costante e che abbia portato ad avere una visibilità molto scarsa. É stato fatto ogni sforzo per far partire la gara in sicurezza. Di solito c’è sempre una finestra nella quale è possibile far rientrare ai box la Safety Car. Questa volta non è stato possibile”. LEGGI TUTTO