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    F1, Vettel: “Sochi è l'esatto opposto di Monza”

    ROMA – Sebastian Vettel si prepara al Gran Premio di Russia, valevole per la quindicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota di Aston Martin, dodicesimo a Monza, ha analizzato le caratteristiche del circuito di Sochi, dove proverà a tornare in top ten. “Sochi è l’esatto opposto di Monza, ci sono tantissime curve, i tratti veloci non mancano così come è presente un lungo rettilineo, ma poi ci sono settori della pista molto lenti in cui conta avere un assetto perfetto – ha detto -. Cercheremo di sfruttare ogni giro a disposizione per preparare al meglio la macchina per cercare di raccogliere punti la domenica in gara”. 
    Il commento di Stroll
    Anche Lance Stroll, compagno di squadra di Vettel in Aston Martin, ha parlato in vista della prossima tappa: “Il tracciato di Sochi è molto tecnico e mette in risalto il bilanciamento delle monoposto, ma siamo pronti a lottare per i punti. Sarà importante iniziare con il piede giusto sin dalla prima sessione di prove libere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel verso Sochi: “È l'esatto opposto di Monza”

    ROMA – “Sochi è l’esatto opposto di Monza, ci sono tantissime curve, i tratti veloci non mancano così come è presente un lungo rettilineo, ma poi ci sono settori della pista molto lenti in cui conta avere un assetto perfetto. Cercheremo di sfruttare ogni giro a disposizione per preparare al meglio la macchina per cercare di raccogliere punti la domenica in gara”. Queste le parole di Sebastian Vettel in vista del Gran Premio di Russia, quindicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota di Aston Martin, dodicesimo a Monza, ha analizzato le caratteristiche del circuito di Sochi, dove proverà a tornare in top ten.
    Le parole di Stroll
    Anche Lance Stroll, compagno di squadra di Vettel in Aston Martin, ha parlato in vista della prossima tappa: “Il tracciato di Sochi è molto tecnico e mette in risalto il bilanciamento delle monoposto, ma siamo pronti a lottare per i punti. Sarà importante iniziare con il piede giusto sin dalla prima sessione di prove libere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Gasly eccezionale, ma valutiamo diverse opzioni per il 2023”

    ROMA – Pierre Gasly si sta facendo notare in AlphaTauri con il sogno di approdare in Red Bull. Il sogno però dovrà restare tale almeno per la prossima stagione, quando ci sarà ancora Sergio Perez (fresco di rinnovo) al fianco di Max Verstappen: “Pierre in Red Bull? Non lo escluderei mai – dichiara Christian Horner – sta guidando molto bene, è giovane e sta facendo un ottimo lavoro. Per il 2023 stiamo valutando diverse opzioni. Pierre ha fatto un lavoro eccezionale negli ultimi due anni all’AlphaTauri e le aspirazioni sue e delle squadra continuano a crescere. Fino a quando resterà lì, rimane un pilota della Red Bull Racing”.
    Le parole di Horner
    Ma non c’è solo Pierre Gasly nel futuro della Red Bull. Anche l’attuale compagno di box del francese, Yuki Tsunoda, potrebbe fare al caso della scuderia di Milton Keynes. Senza tralasciare i più giovani, con meno esperienza: “Abbiamo Liam Lawson e Juri Vips in Formula 2, senza dimenticare Dennis Haugher in Formula 3 ed un interessante americano come Jack Crawford. Abbiamo un programma junior molto valido”, conclude il team principal in un’intervista a formula1.com.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Futuro di Gasly in Red Bull? Non lo escluderei”

    ROMA – Pierre Gasly si sta ben comportando con l’AlphaTauri, ma il suo obiettivo dichiarato è quello di approdare in Red Bull. L’ambizione però dovrà restare tale almeno per la prossima stagione, quando ci sarà ancora Sergio Perez (fresco di rinnovo) al fianco di Max Verstappen: “Pierre in Red Bull? Non lo escluderei mai – dichiara Christian Horner – sta guidando molto bene, è giovane e sta facendo un ottimo lavoro. Per il 2023 stiamo valutando diverse opzioni. Pierre ha fatto un lavoro eccezionale negli ultimi due anni all’AlphaTauri e le aspirazioni sue e delle squadra continuano a crescere. Fino a quando resterà lì, rimane un pilota della Red Bull Racing”.
    Gli altri piloti
    Ma non c’è solo Pierre Gasly nel futuro della Red Bull. Anche l’attuale compagno di box del francese, Yuki Tsunoda, potrebbe fare al caso della scuderia di Milton Keynes. Senza tralasciare i più giovani, con meno esperienza: “Abbiamo Liam Lawson e Juri Vips in Formula 2, senza dimenticare Dennis Haugher in Formula 3 ed un interessante americano come Jack Crawford. Abbiamo un programma junior molto valido”, conclude il team principal in un’intervista a formula1.com.  LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Schumacher e Mazepin? Erano l'unica soluzione”

    ROMA – Gunther Steiner spiega la scelta di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata unascelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas. 
    L’addio di Magnussen
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione.L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Con due piloti esperti la Haas non sarebbe sopravvissuta”

    ROMA – La scelta della Haas di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso è stata inevitabile. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata una scelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas Gunther Steiner. 
    “Il team sarebbe fallito”
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione. L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    Coulthard attacca Tsunoda: “Le sue parole non sono da pilota”

    ROMA – David Coulthard senza freni contro Yuki Tsunoda. L’ex pilota di Formula 1 con Williams, McLaren e Red Bull ha criticato pesantemente le dichiarazioni del giovane pilota giapponese, che qualche giorno si era detto sorpreso della riconferma in AlphaTauri. “Da che pianeta viene? Penso che dovrebbe fare i bagagli e tornare a casa, perché questa non è la voce di un pilota – ha detto Coulthard ai microfoni di “Channel 4″ -. Prenoterei un biglietto aereo ora e lo prenderei bello economico, perché non sarà in Formula 1 alla fine del 2022”.
    Le parole di Hill
    Intervenuto al podcast “F1 Nation”, anche un altro ex pilota, Damon Hill, ha parlato della questione, cercando di spiegare i motivi della permanenza di Tsunoda nel campionato: “È coinvolto con la Honda, non dimenticate che questo è un aspetto rilevante”. LEGGI TUTTO