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    F1, Coulthard: “Giovinazzi è un pilota di qualità”

    ROMA – Sembrano poche le speranze di conferma per Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo, soprattutto dopo gli ultimi team radio per tanti irrispettosi nei suoi confronti. In tanti come David Coulthard si stanno spendendo per l’italiano. “Antonio è un pilota di qualità. Penso sia veloce e intelligenza e è poi un bravo ragazzo, il che è sempre buono per i partner e gli sponsor. Naturalmente sarà sempre difficile in una squadra come l’Alfa, dove sei allineato alla Ferrari. Ma la Rossa ha Leclerc e Sainz e non sono molte le opportunità per andare lì. E poi il fatto che sia un giovane di Maranello gli limita la possibilità di andare in altre squadre”.
    “Spero nella sua conferma”
    “Spero che Giovinazzi possa essere confermato in Alfa Romeo, può fare bene accanto a Bottas, penso davvero che sia la migliore possibilità per lui. Raikkonen è un pilota veloce, e i fan forse non danno ad Antonio il giusto credito per essergli davanti, soprattutto in qualifica. Sapete, non è una cosa che mi è riuscita molto spesso quando ero compagno di squadra di Kimi“, ha concluso lo scozzese ex McLaren. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner su Perez: Contento per lui, in crescita nelle ultime gare”

    ROMA -Morale alto in casa Red Bull. Non solo per il primo posto di Max Verstappen nella classifica mondiale, ma per la continua crescita di Sergio Perez, reduce dal terzo posto negli Stati Uniti. Christian Horner punta su di lui anche per la conquista del titolo costruttori. “Si sta mettendo in luce specialmente nelle ultime gare ma è stato bravo anche a Monza ed a Sochi dove credo meritasse il podio. Ad Istanbul ha dimostrato di avere un ottimo passo in tutto il weekend e penso abbia preso sempre più in confidenza con la vettura. In questo momento della stagione – ha sottolineato il team principal Red Bull – abbiamo bisogno anche di lui, e sta ottenendo grandi risultati. Ora stiamo lavorando per migliorare il setup della monoposto, in modo tale da poter renderla più compatibile con il suo stile di guida”.

    “Ero sofferente”
     “Sono molti gli aspetti positivi da considerare al termine di questo weekend – ha affermato Perez – ma la mia gara è stata compromessa dalle gomme medie in partenza, rivelatesi uno svantaggio dato il loro elevato consumo. Tra l’altro ero sofferente a livello fisico, dal 20° giro in poi, e di conseguenza non è stata la gara ideale. Siamo comunque riusciti a restare all’interno della finestra dell’undercut e questo ha consentito di innescare la strategia della sosta anticipata con Max. Nel complesso la gara è andata bene, ma ero finito fisicamente“, così ha concluso il numero 11 della Red Bull, bravissimo a portare a termine una gara d’autore a dispetto di condizioni fisiche che andavano a peggiorare con il passare dei giri. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Perez si sta mettendo in luce nelle ultime gare”

    ROMA -Non c’è solo Max Verstappen per la Red Bull. Oltre alla stagione super dell’olandese. le ultime gare hanno evidenziato una costante crescita del secondo pilota, il messicano Sergio Perez giunto sul podio ad Austin. Christian Horner punta su di lui anche per la conquista del titolo costruttori. “Si sta mettendo in luce specialmente nelle ultime gare ma è stato bravo anche a Monza ed a Sochi dove credo meritasse il podio. Ad Istanbul ha dimostrato di avere un ottimo passo in tutto il weekend e penso abbia preso sempre più in confidenza con la vettura. In questo momento della stagioneabbiamo bisogno anche di lui, e sta ottenendo grandi risultati. Ora stiamo lavorando per migliorare il setup della monoposto, in modo tale da poter renderla più compatibile con il suo stile di guida”, ha spiegato il team principal Red Bull.

    “Condizioni fisiche difficili”
    Il messicano, nonostante delle condizioni fisiche non ottimali e qualche problema con le gomme, ha portato via da Austin un pesante terzo posto. “Sono molti gli aspetti positivi da considerare al termine di questo weekend – ha affermato Perez – ma la mia gara è stata compromessa dalle gomme medie in partenza, rivelatesi uno svantaggio dato il loro elevato consumo. Tra l’altro ero sofferente a livello fisico, dal 20° giro in poi, e di conseguenza non è stata la gara ideale. Siamo comunque riusciti a restare all’interno della finestra dell’undercut e questo ha consentito di innescare la strategia della sosta anticipata con Max. Nel complesso la gara è andata bene, ma ero finito“, così ha concluso il numero 11 della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Massa vede Verstappen favorito: “Importante vinca un pilota diverso”

    ROMA – Nella sua lunga carriera Felipe Massa ha duellato per diversi anni con Lewis Hamilton, oltre a vedere i primi passi di Verstappen nel Circus e proprio la sfida tra questi due piloti sta infiammando il mondiale 2021. “Stiamo assistendo a un campionato molto emozionante. Spero possa essere una lotta sino all’ultima curva dell’ultima gara, come accaduto a me nel 2008. – ha spiegato il brasiliano ad As – Il mio preferito? Sicuramente Verstappen, perché è importante che vinca un nuovo pilota. Non mi piace veder vincere sempre lo stesso. Hamilton se lo merita, è un pilota incredibile, ma io sostengo Verstappen. Quest’anno ha la sua grande opportunità”.
    “Ci sarà grande rivalità tra i due”
    La pressione potrà giocare brutti scherzi per Verstappen? Secondo Massa seppur meno abituato rispetto al rivale per l’olandese non sarà quello il problema. “La pressione fa parte della Formula 1, c’è sempre. E deve sopportarla il primo quanto il secondo, ma vedo che Max la gestisce molto bene. Fino al termine della carriera di Lewis ci sarà una grande rivalità tra i due“. Un commento anche sulla stagione del suo ex compagno Alonso.“Per lui il rientro è stato complesso nelle prime gare, ma poi è tornato ad essere il Fernando che tutti conoscevamo. Non guida una monoposto vincente, ma sta facendo un lavoro molto importante e sta dando spettacolo“, ha concluso l’ex pilota Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Massa punta su Verstappen: “Il mio preferito”

    ROMA – Felipe Massa nella sua lunga militanza nella F1 ha avuto modo di battagliare per diverso tempo contro Lewis Hamilton e vedere le prime fasi della carriera di Max Verstappen. Proprio la sfida tra questi due piloti sta infiammando il mondiale 2021. “Stiamo assistendo a un campionato molto emozionante. Spero possa essere una lotta sino all’ultima curva dell’ultima gara, come accaduto a me nel 2008. – ha spiegato ai microfoni di As – Il mio preferito? Sicuramente Verstappen, perché è importante che vinca un nuovo pilota. Non mi piace veder vincere sempre lo stesso. Hamilton se lo merita, è un pilota incredibile, ma io sostengo Verstappen. Quest’anno ha la sua grande opportunità”.
    “Max gestisce bene la pressione”
    Nonostante sia alla prima vera possibilità di assicurarsi il titolo, secondo Massa per Verstappen non sarà un problema gestire le proprie emozioni. “La pressione fa parte della Formula 1, c’è sempre. E deve sopportarla il primo quanto il secondo, ma vedo che Max la gestisce molto bene. Fino al termine della carriera di Lewis ci sarà una grande rivalità tra i due“. Due parole anche sul suo ex compagno Alonso.“Per lui il rientro è stato complesso nelle prime gare, ma poi è tornato ad essere il Fernando che tutti conoscevamo. Non guida una monoposto vincente, ma sta facendo un lavoro molto importante e sta dando spettacolo“, ha concluso il brasiliano. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso torna sul contatto con Raikkonen: “Nel calcio è rigore”

    ROMA – Continua a far parlare il contatto tra i due campioni del mondo Fernando Alonso e Kimi Raikkonen nella prima curva del GP degli Stati Uniti. L’iberico, poi out per un guasto tecnico, è tornato sul contatto e sulla decisione degli steward che hanno accusato Alonso di aver sfruttato la via di fuga. “Non dobbiamo aggiungere nulla al regolamento. Nel calcio, quando tocchi la palla con la mano all’interno dell’area, è rigore. Non c’è nulla da chiarire. Bisogna solo prendere la decisione dicendo che è rigore, altrimenti tutti quanti toccheranno la palla con la mano o con il braccio in area”, ha affermato Alonso prendendo ad esempio una metafora calcistica.
    “Ad Austin tre vetture uscite alla prima curva”
    Micheal Masi, direttore di gara, ha già convocato una riunione prima del prossimo GP in Messico, in programma tra il 5 e il 7 novembre prossimo in un meeting incentrato sull’incidente di Austin. “Dipende sempre da chi esegue la manovra – ha ammesso Alonso – a Sochi avevo mancato la prima curva, e ad Istanbul la prima curva era diventato un argomento caldo fin dal giovedì. Ad Austin tre vetture sono uscite di pista alla prima curva. Vedremo se diventerà un altro tema prioritario in Messico oppure no perché tra quelle tre macchine non c’era la mia”. LEGGI TUTTO

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    F1, contatto Alonso-Raikkonen: “Nel calcio è rigore”

    ROMA – Ad una settimana dal GP degli Stati Uniti di Austin non si placano le polemiche riguardanti il contatto nella prima curva tra Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. L’iberico, poi out per un guasto tecnico, è tornato sul contatto e sulla decisione degli steward che hanno accusato Alonso di aver sfruttato la via di fuga. “Non dobbiamo aggiungere nulla al regolamento. Nel calcio, quando tocchi la palla con la mano all’interno dell’area, è rigore. Non c’è nulla da chiarire. Bisogna solo prendere la decisione dicendo che è rigore, altrimenti tutti quanti toccheranno la palla con la mano o con il braccio in area”, ha affermato Alonso spiegando l’accaduto con un esempio calcistico.

    “Vedremo se diventerà un tema primario in Messico”
    “Dipende sempre da chi esegue la manovra – ha ammesso Alonso – a Sochi avevo mancato la prima curva, e ad Istanbul la prima curva era diventato un argomento caldo fin dal giovedì. Ad Austin tre vetture sono uscite di pista alla prima curva. Vedremo se diventerà un altro tema prioritario in Messico oppure no perché tra quelle tre macchine non c’era la mia”. Starà al direttore di gara Micheal Masi delineare al meglio la situazione in un meeting in programma prima dell’inizio del weekend messicano. LEGGI TUTTO

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    F1: lavori a tempo di record per il GP di Gedda

    ROMA – Stanno destando molte preoccupazioni nel Circus le condizioni del circuito di Gedda, dove il 5 dicembre dovrebbe andar in scena il GP dell’Arabia Saudita. Il report fotografico della giornalista Rosanna Tennant sono stato un pessimo biglietto da visita, ma il consigliere delegato della MRK 1 Consulting, Mark Hughes è tranquillo sul rispetto della tempistica. “Dalla mia esperienza su altri tracciati – afferma a racingnews365.com –il circuito in Bahrein è stato ultimato in 16 mesi, e quello di Abu Dhabi in 12. Abbiamo anche completato il progetto di costruzione in Thailandia, a Buriram, in soli 12 mesi sempre insieme a Tilke. La sua esperienza nella realizzazione degli autodromi è eccezionale. Quanto fatto nelle ultime settimane a Gedda ha del miracoloso”.
    “La gara si disputerà”
    “La Formula 1 ha regolarmente fatto visita sul circuito negli ultimi mesi, così come il team di Ross Brawn il piano è quello di correre qui il 5 dicembre, ed io penso che verrà rispettato. Per i progressi che sto notando,non ho alcun dubbio. Diversamente da quanto accaduto in Bahrein, ad Abu Dhabi ed a Buriram, i lavori sono cominciati subito dopo gli accordi e la gara si disputerà a dicembre”. Anche il direttore di gara Michael Masi condivide il punto di vista di Hughes e non mette in dubbio la possibilità di scendere in pista in Arabia Saudita tra poco più di un mese. LEGGI TUTTO