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    F1, Hamilton: “Sarebbe il titolo più significativo”

    GEDDA – C’è molta curiosità nel mondo della F1 per la prima volta in Arabia, non solo per la lotta al titolo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma anche per le diverse polemiche derivate dalla scelta di disputare la gara nel paese arabo. Lewis Hamilton da sempre vicino al tema dei diritti civili ha detto la sua senza tirarsi indietro. “Se mi sento a mio agio? Direi di no. Lo sport ha preso la decisione di correre qui, giusto o sbagliato che sia e finché ci siamo la cosa più importante è sensibilizzare l’opinione pubblica”, ha sottolineato senza giri di parole il pilota Mercedes.
    “Sono più rilassato che mai”
    Hamilton deve rimontare otto punti al leader iridato della Red Bull, ma non sembra avvertire la tensione. “Questo il titolo con più significato? Sì, di sicuro. È qualcosa mai fatta prima. È la lotta più dura che questo sport abbia visto negli ultimi anni ma io sono più rilassato che mai e questo dipende dal fatto che sono in questo ambiente da molto tempo. Non è la mia prima battaglia per il titolo – ha spiegato Hamilton – non dimentico le sensazioni nel mio primo campionato, e anche del secondo e terzo. Ricordo le notti insonni all’epoca, ora sono ovviamente più sicuro di me stesso e mi sento meglio che mai”. LEGGI TUTTO

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    F1, Williams: positivo al Covid il team principal Jost Capito

    ROMA – Nel Gp d’Arabia il team Williams, oltre a commemorare Sir Frank Williams deceduto domenica all’età di 79 anni, dovrà fare a meno del team principal Jost Capito, risultato positivo al Covid. La F1 sul caso ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La FIA e la Formula 1 possono confermare che il CEO e Team Principal della Williams Racing Jost Capito è risultato positivo al COVID-19 prima di viaggiare a Jeddah per il Gran Premio dell’Arabia Saudita di questo fine settimana”.
    Il team al completo a Jeddah
    Nella stessa nota viene specificato come non ci sia stato nessun problema per il resto del team presente in Arabia con tutte le proprie forze. “Jost sta ora seguendo le linee guida delle autorità sanitarie nazionali del Regno Unito. Non c’è stato un impatto più ampio sul personale Williams Racing e la squadra continuerà ad operare a bordo pista come previsto”. LEGGI TUTTO

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    F1, il team principal Williams Jost Capito è positivo al Covid-19

    ROMA – Il team Williams, che proprio in questo weekend renderà omaggio al leggendario Sir Frank Williams, scomparso la scorsa domenica a 79 anni, nel Gp d’Arabia dovrà fare a meno del team principal Jost Capito, risultato positivo ad un test Covid-19 prima della partenza per Jeddah. La F1 ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La FIA e la Formula 1 possono confermare che il CEO e Team Principal della Williams Racing Jost Capito è risultato positivo al COVID-19 prima di viaggiare a Jeddah per il Gran Premio dell’Arabia Saudita di questo fine settimana”.
    Nessun problema per il resto del team
    Nella nota inoltre è stato rimarcato come non ci sia stato, almeno per il momento, nessun tipo d’impatto per il resto del team, impegnato a respingere l’assalto dell’Alfa Romeo all’ottavo posto posto del mondiale costruttori. “Jost sta ora seguendo le linee guida delle autorità sanitarie nazionali del Regno Unito. Non c’è stato un impatto più ampio sul personale Williams Racing e la squadra continuerà ad operare a bordo pista come previsto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Ferrari potente, ma sono ancora avanti nel mondiale piloti”

    ROMA – Questo Mondiale di Formula 1 emetterà un verdetto sulla sfida Hamilton-Verstappen solo dopo i GP di Jeddah e di Abu Dhabi. Alle spalle dei due piloti di Mercedes e Red Bull, però, ci sono McLaren e Ferrari a giocarsi il terzo posto nel mondiale costruttori, con Lando Norris e la coppia Leclerc-Sainz a contendersi il quinto per quanto riguarda i piloti. Proprio l’inglese della McLaren, in un’intervista al canale ufficiale del circus, ha parlato dei rivali di Maranello “Da quando hanno modificato la loro power unit, hanno messo sulle ruote tanta velocità in più. Sono sempre stati bravi a gestire la potenza, ma se guardo la cosa dal punto di vista dei piloti, allora la classifica mi vede ancora davanti”, le sue parole. 
    Norris e la sfida al 2022
    Lando Norris ha appena un punto sul monegasco e sette e mezzo sullo spagnolo, fermo a 145.5. Stando alle sue parole però si sente un pilota nuovo, pronto ad affrontare le ultime fatiche del 2021, ma capace anche di pensare al futuro e alla prossima stagione della Formula 1, che presenterà regole diverse. “Se nel 2022 dovessi ritrovarmi a lottare per il primo posto – ha aggiunto Norris – sarei molto più tranquillo e non com’è successo in Russia quest’anno. Sarei sicuramente sempre teso, ma in questa stagione ho sperimentato molto e ora so cosa fare quando sono in testa. Tutto però dipende dalla macchina, puoi essere fortunato oppure no, fatto sta che ho lavorato duramente i risultati sono evidenti”. Finora il 2021 di Norris racconta di quattro podi, una pole position e una vittoria sciupata in Russia. Proprio nel GP di Sochi, il 22enne ha pagato dazio a causa della sua testardaggine e inesperienza, peccati di gioventù che spera di archiviare nella prossima stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris sulla Ferrari: “Forte, ma nel mondiale piloti sono ancora avanti”

    ROMA – Sono ancora due le gare da disputare in questo Mondiale di Formula 1, che emetterà un verdetto sulla sfida Hamilton-Verstappen. Dietro ai due piloti di Mercedes e Red Bull, però, ci sono McLaren e Ferrari che con Lando Norris da una parte e con la coppia Leclerc-Sainz dall’altra si giocano il terzo posto nel mondiale costruttori e il quinto in quello piloti. Proprio l’iglese della McLaren, in un’intervista al canale ufficiale del circus, ha parlato dei rivali di Maranello “Da quando hanno apportato le modifiche alla loro power unit, hanno messo sulle ruote tanta velocità in più. Sono sempre stati bravi a gestire la potenza, ma se guardo la cosa dal punto di vista dei piloti, allora la classifica mi vede ancora davanti”, le sue parole. 
    Norris guarda al 2022
    Lando Norris, che al momento ha appena un punto sul monegasco e sette e mezzo sullo spagnolo, fermo a 145.5, si sente un pilota nuovo, pronto ad affrontare sia le ultime sfide del 2021, ma capace anche di guardare al futuro e alla prossima stagione della Formula 1, diversa dal punto di vista regolamentare. “Se nel 2022 dovessi ritrovarmi a lottare per il primo posto – ha aggiunto Norris – sarei molto più tranquillo e non com’è successo in Russia quest’anno. Sarei sicuramente sempre teso, ma in questa stagione ho sperimentato molto e ora so cosa fare quando sono in testa. Tutto però dipende dalla macchina, puoi essere fortunato oppure no, fatto sta che ho lavorato duramente i risultati sono evidenti”. Finora nel 2021 Norris ha collezionato quattro podi, una pole position e una vittoria sfiorata in Russia, dove ha pagato d’inesperienza, cosa che spera di mettere da parte per il 2022. LEGGI TUTTO

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    F1: Marko apre a un cambio motore per Verstappen nell'ultima tappa

    ROMA – Helmut Marko annuncia un possibile cambio della power unit per Max Verstappen nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, ultima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. “Un cambio di motore non è previsto in Arabia Saudita al momento. Se avverrà, sarà ad Abu Dhabi” – ha detto il consigliere della Red Bull, il quale ha escluso che la sostituzione avvenga già in Arabia Saudita, aprendo però in vista della tappa conclusiva. Già nei giorni scorsi erano arrivati messaggi chiari da parte della Honda, visto il grande utilizzo di questo motore e lo svantaggio con quello più fresco di Lewis Hamilton.
    Verso l’Arabia Saudita
    Interpellato dai media austriaci, invece, Marko ha escluso di potersi aggrappare a qualche inconveniente tecnico del rivale Lewis Hamilton: “Non capita mai niente a Lewis, soltanto Bottas si ritira con la Mercedes. Max si è allenato al simulatore, ne ha anche uno a casa. Il fatto di non aver mai guidato a Gedda non lo preoccupa. Gli basteranno due giri per prendere confidenza con il tracciato. In Brasile non abbiamo avuto chance, mentre a Losail abbiamo sbagliato con il setup. Eppure siamo ancora avanti, ora dovremo lottare a Gedda, dove Max avrà parecchie opportunità di far bene”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Possibile cambio del motore per Verstappen ad Abu Dhabi”

    ROMA – “Un cambio di motore non è previsto in Arabia Saudita al momento. Se avverrà, sarà ad Abu Dhabi”. Helmut Marko, ai microfoni di “F1-Insider”, annuncia un possibile cambio della power unit per Max Verstappen nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1 in programma tra poco più di una settimana. Il consigliere della Red Bull ha escluso che la sostituzione avvenga già in Arabia Saudita, aprendo però in vista della tappa conclusiva. Già nei giorni scorsi erano arrivati messaggi chiari da parte della Honda, visto il grande utilizzo di questo motore e lo svantaggio con quello più fresco di Lewis Hamilton.
    Verso Jeddah
    Interpellato dai media austriaci, invece, Marko ha escluso di potersi aggrappare a qualche inconveniente tecnico del rivale Lewis Hamilton: “Non capita mai niente a Lewis, soltanto Bottas si ritira con la Mercedes. Max si è allenato al simulatore, ne ha anche uno a casa. Il fatto di non aver mai guidato a Gedda non lo preoccupa. Gli basteranno due giri per prendere confidenza con il tracciato. In Brasile non abbiamo avuto chance, mentre a Losail abbiamo sbagliato con il setup. Eppure siamo ancora avanti, ora dovremo lottare a Gedda, dove Max avrà parecchie opportunità di far bene”. LEGGI TUTTO

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    F1: nei paesi di lingua araba sei vittorie per la Ferrari

    ROMA – La Formula 1 arriva a Jeddah per la prima edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesima e penultima tappa del Mondiale 2021. Con un campionato ancora apertissimo a sole due gare dal termine, l’attesa per la primissima sul nuovo circuito è tantissima. Max Verstappen comanda la classifica piloti con un vantaggio di soli otto punti su Lewis Hamilton, che nelle ultime due gare ha accorciato il distacco grazie a due successi in Brasile e Qatar. Il cambio di marcia del britannico ha invertito rapidamente i pronostici, che ora lo vedono come favorito nonostante lo svantaggio in graduatoria.
    E la Ferrari?
    Se per l’Arabia Saudita è una prima volta assoluta, sono ben 33 le gare disputate dalla Ferrari nei paesi di lingua araba. Il debutto assoluto risale al 1958, nel Gran Premio del Marocco. Nella storia, il Cavallino ha totalizzato ben sei successi e altrettante pole position. Nel caso della gara di Jeddah, è difficilmente pronosticabile un successo della Rossa, che proverà però a giocarsi le sue carte con Charles Leclerc e Carlos Sainz. LEGGI TUTTO