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    MotoGp, Lorenzo: “Stupendo essere alla 100Km dei campioni”

    ROMA – Sarà il weekend della 100KM dei Campioni, gara organizzata da Valentino Rossi nel suo ranch personale. Dopo l’edizione 2020 saltata per via del Covid, tra 4 e 5 dicembre si terrà la due giorni che sancisce l’attivita agonistica dell’anno solare. Per la prima volta tra i partecipanti ci sarà anche Jorge Lorenzo, davvero entusiasta dell’idea. “Grazie Vale per l’invito sei un grande, è una figata essere alla 100KM dei Campioni. Un sogno correre su quella pista, ci divertiremo un sacco”, così ha postato sui social lo spagnolo.
    Gli altri partecipanti
    Sarà un’occasione per vedere diversi campioni cimentarsi nella tradizionale gara dirt track ma anche una reunion per stare insieme senza la pressione delle gare in un momento sì di competizione ma di amicizia e convivialità. Insieme a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, una coppia che farà un certo effetto vedere duellare, saranno presenti piloti del calibro di Marini, Davies, Rins, Bezzecchi, Pasini, Vinales, Di Giannantonio per citarne qualcuno. LEGGI TUTTO

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    Valtteri Bottas: “Nel 2014 ero fissato con il peso, ho pensato di lasciare la F1”

    ROMA – Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore – ha raccontato -. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così. Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Le parole di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO

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    F1, la confessione di Bottas: “Ero ossessionato dal peso, ho pensato di smettere”

    ROMA – “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così”. Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Il racconto di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Stagione positiva, sono migliorato”

    JEDDAH – Charles Leclerc ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la penultima tappa Formula 1. Il monegasco si è mostrato soddisfatto dei progressi fatti quest’anno, anche se guarda già agli obiettivi futuri. “Diciamo che è stata una stagione pulita e abbiamo massimizzato il potenziale a disposizione, quindi la ritengo una stagione positiva, specie rispetto all’anno scorso perché è stato un bello step in avanti che speriamo di vedere anche l’anno prossimo – ha detto -. Credo di essere migliorato nella gestione di gara in generale, compresa la gestione complessiva delle qualifiche. Devo migliorare il bilanciamento tra qualifiche e gara, a volte conta sacrificare un po’ la sessione per essere poi più veloci la domenica, devo un po’ migliorare nella ricerca di questo equilibrio”.
    Il commento di Sainz
    Anche Carlos Sainz ha parlato in vista della gara in Arabia Saudita: “Come sarà questa nuova pista di Jeddah? Per ora l’ho girata un po’ in bici. Sembra interessante. Possiamo chiudere il duello per il terzo posto con la McLaren? Non so se riusciremo a fare i punti per chiuderla, mi piace lo scenario, ma loro lottano sempre, penso che arriveremo ad Abu Dhabi. Per 13 gare consecutive a punti? E’ un dato che mi piace, l’affidabilità ha aiutato, la vedo come annata positiva, consistente, con 3 podi, punti e una buona posizione in classifica piloti e costruttori. Quanto mi piacerebbe finire davanti a Charles? È più simbolico che altro, basta un errore per tornare dietro. È un bel duello, ma la priorità resta aiutare la squadra a finire al terzo posto costruttori”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Sono migliorato nella gestione di gara”

    JEDDAH – “Diciamo che è stata una stagione pulita e abbiamo massimizzato il potenziale a disposizione, quindi la ritengo una stagione positiva, specie rispetto all’anno scorso perché è stato un bello step in avanti che speriamo di vedere anche l’anno prossimo”. Queste le parole di Charles Leclerc alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, penultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il monegasco si è mostrato soddisfatto dei progressi fatti quest’anno, anche se guarda già agli obiettivi futuri. “Credo di essere migliorato nella gestione di gara in generale, compresa la gestione complessiva delle qualifiche – ha detto -. Devo migliorare il bilanciamento tra qualifiche e gara, a volte conta sacrificare un po’ la sessione per essere poi più veloci la domenica, devo un po’ migliorare nella ricerca di questo equilibrio”.
    Le parole di Sainz
    Anche Carlos Sainz ha parlato in vista della gara in Arabia Saudita: “Come sarà questa nuova pista di Jeddah? Per ora l’ho girata un po’ in bici. Sembra interessante. Possiamo chiudere il duello per il terzo posto con la McLaren? Non so se riusciremo a fare i punti per chiuderla, mi piace lo scenario, ma loro lottano sempre, penso che arriveremo ad Abu Dhabi. Per 13 gare consecutive a punti? E’ un dato che mi piace, l’affidabilità ha aiutato, la vedo come annata positiva, consistente, con 3 podi, punti e una buona posizione in classifica piloti e costruttori. Quanto mi piacerebbe finire davanti a Charles? È più simbolico che altro, basta un errore per tornare dietro. È un bel duello, ma la priorità resta aiutare la squadra a finire al terzo posto costruttori”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Finora è stata una stagione fantastica. Ora sono più preparato”

    JEDDAH – Max Verstappen ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la penultima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota olandese conserva ancora un vantaggio di 8 punti su Lewis Hamilton, il quale però si è avvicinato di prepotenza dopo le due vittorie in Brasile e Qatar. Proprio per questo, la battaglia per il titolo è più aperta che mai a due gare dal termine: “Combattere contro Lewis in generale è stato positivo per lo sport: un ragazzo giovane contro il campione del mondo affermato – ha affermato il leader della classifica -. Penso che sia molto eccitante. Alcuni potrebbero aver avuto un po’ più di fortuna a stare su una buona macchina per più tempo, ma ciò non toglie che siamo entrambi dei grandi piloti e cerchiamo sempre di batterci a vicenda. Penso che finora sia stata una stagione davvero fantastica”. 
    Sul 2020
    “Penso sia naturale che quando ti trovi in questa fase della carriera sei preparato meglio del primo o del secondo anno in Formula 1 – ha detto Verstappen -. Si tratta di una progressione del tutto normale. Oggi mi sento molto più preparato rispetto agli esordi. L’esperienza? Non credo faccia una grande differenza perché altrimenti si sarebbe vista già per tutta la stagione”. Poi, un bilancio sulla scorsa stagione: “L’anno scorso è stato piuttosto noioso per me perché finivo quasi sempre al terzo posto. Ma a volte succede quando una squadra è molto dominante. Per questo abbiamo migliorato la macchina, volevamo essere in questa lotta per il titolo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Fin qui stagione fantastica, lottare contro Hamilton è eccitante”

    JEDDAH – “Combattere contro Lewis in generale è stato positivo per lo sport: un ragazzo giovane contro il campione del mondo affermato. Penso che sia molto eccitante. Alcuni potrebbero aver avuto un po’ più di fortuna a stare su una buona macchina per più tempo, ma ciò non toglie che siamo entrambi dei grandi piloti e cerchiamo sempre di batterci a vicenda. Penso che finora sia stata una stagione davvero fantastica”. Queste le parole di Max Verstappen in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, penultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota olandese conserva ancora un vantaggio di 8 punti su Lewis Hamilton, il quale però si è avvicinato di prepotenza dopo le due vittorie in Brasile e Qatar.
    “Il 2020? Noioso”
    “Penso sia naturale che quando ti trovi in questa fase della carriera sei preparato meglio del primo o del secondo anno in Formula 1 – ha detto Verstappen -. Si tratta di una progressione del tutto normale. Oggi mi sento molto più preparato rispetto agli esordi. L’esperienza? Non credo faccia una grande differenza perché altrimenti si sarebbe vista già per tutta la stagione”. Poi, un bilancio sulla scorsa stagione: “L’anno scorso è stato piuttosto noioso per me perché finivo quasi sempre al terzo posto. Ma a volte succede quando una squadra è molto dominante. Per questo abbiamo migliorato la macchina, volevamo essere in questa lotta per il titolo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Sarebbe la vittoria più importante”

    GEDDA -È tanta l’attesa per il primo Gp d’Arabia della storia, arrivato a due gare dalla fine di un mondiale in cui impazza la lotta al titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Weekend importante non solo per la valenza sportiva ma anche per le diverse polemiche derivate dalla scelta di disputare la gara nel paese arabo. Lewis Hamilton ha ribadito la sua sul tema dei diritti civili. “Se mi sento a mio agio? Direi di no. Lo sport ha preso la decisione di correre qui, giusto o sbagliato che sia e finché ci siamo la cosa più importante è sensibilizzare l’opinione pubblica”, ha sottolineato senza giri di parole il pilota Mercedes.
    “La lotta più dura dopo anni”
    Reduce da due successi consecutivi, Hamilton non sembra sentire la pressione di chi deve rimontare. “Questo il titolo con più significato? Sì, di sicuro. È qualcosa mai fatta prima. È la lotta più dura che questo sport abbia visto negli ultimi anni ma io sono più rilassato che mai e questo dipende dal fatto che sono in questo ambiente da molto tempo. Non è la mia prima battaglia per il titolo, non dimentico le sensazioni nel mio primo campionato, e anche del secondo e terzo. Ricordo le notti insonni all’epoca, ora sono ovviamente più sicuro di me stesso e mi sento meglio che mai”, ha concluso il campione del mondo in carica. LEGGI TUTTO