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    F1, Verstappen ricorda Abu Dhabi: “Non pensavo di farcela”

    ROMA – Mentre ci si prepara alla nuova stagione di Formula 1, negli occhi di Max Verstappen ci sono ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota della Red Bull ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen, festeggiamenti da “beato tra le donne” con Geri e Kelly
    Il sorpasso
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora Verstappen si appresta a difendere il suo prima titolo iridato dalla reazione di Hamilton e della Mercedes, duramente sconfitta di Yas Marina. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Mazepin correrà come neutrale, la Haas cambierà livrea

    ROMA – Nikita Mazepin potrà continuare a correre in Formula 1. E’ questa la decisione più importante presa oggi dalla FIA, riunitasi oggi in un consiglio strordinario a seguito dell’aggravarsi del conflitto in Ucraina. Nello specifico, la nota della Federazione dice che “piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti e funzionari potranno partecipare a competizioni internazionali o locali solo in qualità di neutrale e sotto la ‘bandiera FIA’, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso”. Via anche da divisa, equipaggiamento e vetture “simboli, colori, inno, bandiere nazionali russa e bielorussa”. La Uralkali, azienda mineraria vicina al presidente russo Putin e proprietà del padre di Nikita Mazepin, Dmitry Mazepin, non potrà dunque più essere sponsor della Haas. La stessa scuderia dovrà cambiare la livrea delle monoposto, inizialmente ispirata alla bandiera russa, come ha già fatto durante i test di Barcellona. 
    Funzionari russi e bielorussi sospesi
    Pugno di ferro invece nei confronti dei dirigenti provenienti da Russia o Bielorussia. Si legge infatti nella nota: “Rappresentanti dei membri FIA russi e bielorussi dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità, siano essi funzionari eletti o membri di commissioni”. Ancora più dure le misure contro le Federazioni automobilistiche russe e bielorusse, che non riceveranno più alcuna sovvenzione da parte della FIA. Confermata anche la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 di Russia del 25 settembre prossimo, mentre nessun team russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIA. Tutte le disposizioni, specifica il cominicato, sono da intendersi “fino a nuovo avviso”, con il presidente Mohammed Ben Sulayem, che continua a monitorare la situazione in Ucraina.
    Ben Sulayem: “Da FIA decisioni rapide”
    Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Mohammed Ben Sulayem accompagna la nota con questa dichiarazione: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato le sue decisioni a Formula 1, Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali della FIA sarà presentata al meeting del WMSC in Bahrain per l’approvazione”. E ancora: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Mazepin in pista come neutrale, Haas costretta a cambiare livrea

    ROMA – Nikita Mazepin potrà competere in Formula 1. La FIA, riunitasi oggi in un consiglio strordinario a seguito dell’aggravarsi del conflitto in Ucraina, ha così concesso la partecipazione al pilota russo della Haas. Nello specifico, la nota della Federazione dice che “piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti e funzionari potranno partecipare a competizioni internazionali o locali solo in qualità di neutrale e sotto la ‘bandiera FIA’, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso”. Via anche da divisa, equipaggiamento e vetture “simboli, colori, inno, bandiere nazionali russa e bielorussa”. La Uralkali, azienda mineraria vicina al presidente russo Putin e proprietà del padre di Nikita Mazepin, Dmitry Mazepin, non potrà dunque più essere sponsor della Haas. La stessa scuderia dovrà cambiare la livrea delle monoposto, inizialmente ispirata alla bandiera russa, come ha già fatto durante i test di Barcellona.  
    Stop ai funzionari russi e bielorussi
    Pugno di ferro invece nei confronti dei dirigenti provenienti da Russia o Bielorussia. Si legge infatti nella nota: “Rappresentanti dei membri FIA russi e bielorussi dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità, siano essi funzionari eletti o membri di commissioni”. Ancora più dure le misure contro le Federazioni automobilistiche russe e bielorusse, che non riceveranno più alcuna sovvenzione da parte della FIA. Confermata anche la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 di Russia del 25 settembre prossimo, mentre nessun team russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIA. Tutte le disposizioni, specifica il cominicato, sono da intendersi “fino a nuovo avviso”, con il massimo organo per il motorsport a quattro ruote che continuerà a sorvegliare quanto accade in Ucraina.
    Ben Sulayem: “Condanniamo la Russia”
    Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Mohammed Ben Sulayem accompagna la nota con questa dichiarazione: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato le sue decisioni a Formula 1, Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali della FIA sarà presentata al meeting del WMSC in Bahrain per l’approvazione”. E ancora: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Putin: “Interlocutore onesto e affidabile”

    ROMA – “È un uomo di parola e affidabile. Come interlocutore, l’ho sempre visto come franco e onesto. Ha fatto ciò che prometteva, senza fare discussioni”. Così all’emittente radiofonica “Times Radio” l’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone. Il britannico si è poi mostrato insofferente rispetto alla scelta della Federazione internazionale di cancellare il Gran Premio di Russia, in programma il prossimo 25 settembre a Sochi: “Il fatto che si corra o meno in Russia non credo cambi quanto sta accadendo nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Putin: “Persona affidabile e onesta”

    ROMA – “È una persona affidabile e di parola. Come interlocutore, l’ho sempre trovato diretto e onesto. Ha sempre mantenuto le sue promesse, senza fare discussioni”. Queste le parole dell’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone, intervenuto all’emittente radiofonica “Times Radio”. Il britannico si è poi mostrato insofferente rispetto alla scelta della Federazione internazionale di cancellare il Gran Premio di Russia: “Il fatto che si corra o meno in Russia non credo cambi quanto sta accadendo nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    Kvyat: “Non è giusto proibire a noi russi di correre”

    ROMA – Se nel frattempo la FIA è in riunione straordinaria per un’eventuale esclusione dei piloti russi, Daniil Kvyat, già portacolori russo di Formula 1 per la Toro Rosso, va contro la scelta del Comitato olimpico internazionale di impedire di fatto la partecipazione a ogni competizione di tutti gli atleti russi. “Lo sport – ha detto sui social Kvyat – dovrebbe restare lontano dalla politica. Vietare alle squadre e agli atleti russi di partecipare alle competizioni sportive non è la soluzione giusta. Va contro i principi dello sport: unità e pace. Chi altri se non noi atleti può aiutare a unire le nazioni?”.
    Mazepin in bilico
    Le conseguenze di un’escusione da parte della FIA di piloti, tecnici e investitori russi da tutti i tornei a quattro ruote sarebbero ingenti. Il primo a rischiare il posto è Nikita Mazepin della scuderia Haas di Formula 1, finanziata da suo padre, l’imprenditore russo e capo di Uralkali, Dmitry Mazepin. Per non contare poi l’effetto a cascata su tutte le altre competizioni cosiddette minori. Così come tutti gli altri sport che aderiscono alla Carta Olimpica, anche il motorsport è chiamato a prendere provvedimenti senza precedenti dopo l’invasione Russa dell’Ucraina. LEGGI TUTTO

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    Kvyat: “Ingiusto escludere noi russi dalle competizioni”

    ROMA – Mentre la FIA sta in queste ore decidendo la sorte dei piloti russi all’interno delle competizioni automobilistiche, Daniil Kvyat, ex pilota russo di Formula 1 per la Toro Rosso, critica la scelta del Comitato olimpico internazionale di escludere di fatto tutti gli atleti russi. “Lo sport – ha detto sui social Kvyat – dovrebbe restare lontano dalla politica. Vietare alle squadre e agli atleti russi di partecipare alle competizioni sportive non è la soluzione giusta. Va contro i principi dello sport: unità e pace. Chi altri se non noi atleti può aiutare a unire le nazioni?”.
    Mazepin rischia
    Le conseguenze di un’escusione da parte della FIA di piloti, tecnici e investitori russi da tutti i tornei a quattro ruote sarebbero ingenti. Il primo a rischiare il posto è Nikita Mazepin della scuderia Haas di Formula 1, finanziata da suo padre, l’imprenditore russo e capo di Uralkali, Dmitry Mazepin. Per non contare poi l’effetto a cascata su tutte le altre competizioni cosiddette minori. Il mondo dei motori si trova così a prendere una decisione epocale, che però si allineerebbe a soluzioni altrettanto dure prese da altri sport. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin in bilico: oggi la FIA decide sui piloti russi

    ROMA – La FIA deciderà oggi sulla partecipazione dei piloti russi a tutti i campionati automobilistici. La situazione, spinosa e complessa, riguarda anche la Formula 1 e in particolare Nikita Mazepin, pilota della scuderia Haas, finanziata da Dmitry Mazepin, proprietario dell’Uralkali (sponsor principale del team). Il patron del colosso minerario russo è padre del pilota, fino a qualche giorno fa pronto a scendere in pista per la nuova stagione. La comunità internazionale sportiva ha però risposto duramente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che nella sostanza non può più partecipare a nessuna competizione agonistica. Si attende quindi il pronunciamento della Federazione per capire se la decisione del CIO intaccherà anche il mondo delle quattro ruote e, di conseguenza, il Circus.
    Sul futuro di Mazepin
    Alla FIA è infatti in corso una riunione straordinaria per prendere decisioni a tal proposito. Ieri, con l’esclusione di fatto da parte del Comitato olimpico internazionale della Russia da tutte le competizioni sportive e, con la Federazione automobilistica ucraina che ha scritto alla FIA per escludere russi e bielorussi da tutte le gare a quattro ruote, Mazepin rischia seriamente il posto. Il team principal della Haas, Günther Steiner, ha detto: “Le quetioni vanno affrontate. Sui colloqui internazionali siamo impotenti, ma dobbiamo prendere una decisione sullo sponsor e sul futuro di Mazepin, cosa che avverrà nella prossima settimana”. Nel caso si allontanamento di Mazepin dal paddock, sarebbe Pietro Fittipaldi, collaudatore Haas: prima scelta per sostituirlo. LEGGI TUTTO