More stories

  • in

    Caso Vukov: conclusa l’inchiesta. WTA conferma la sospensione dell’ex coach di Rybakina

    Stefano Vukov ed Elena Rybakina

    Con uno stringato comunicato, la WTA ha comunicato che l’inchiesta indipendente su Stefano Vukov, ex coach di Elena Rybakina, si è conclusa e che la sospensione dell’allenatore “resta in vigore” per violazione del codice di condotta. Riportiamo il tweet della collega Reem Abulieli che riporta il comunicato originale.

    The WTA has concluded its investigation into Stefano Vukov and has announced that his suspension “remains in place”WTA’s statement below: pic.twitter.com/cjB2nexP52
    — Reem Abulleil (@ReemAbulleil) February 11, 2025

    Nel comunicato si legge che per proteggere i dati confidenziali dell’inchiesta, non saranno diffusi ulteriori particolari.
    Vukov ha allenato la ex campionessa di Wimbledon per anni, dal 2019 fino alla fine dell’estate scorsa quando il rapporto tra i due si è interrotto bruscamente e la giocatrice si è ritirata da US Open ufficialmente per problemi alla schiena. Di lei si sono perse le tracce per diverse settimane, fino alle parole pesantissime della giornalista russa Sofia Tartakova (molto vicina ai tennisti russi o di paesi che gravitavano nella vecchia URSS) che senza mezzi termini affermò che Rybakina aveva sofferto gravissimi problemi per il comportamento aggressivo ed eccessivo del suo allenatore, tanto da arrivare a chiedere aiuto alla famiglia per allontanarlo, sprofondata in un esaurimento nervoso, il vero motivo dell’allontanamento dalle competizioni. Pur non affermandolo con chiarezza, le indiscrezioni della cronista russa hanno subito fatto pensare che Elena abbia subito un qualche tipo di molestia, fisico o psicologica (o entrambe), e da qua l’indagine della WTA.
    Oltre alla indiscrezione, c’era un fatto: Vukov era stato cancellato dalla lista dei coach accreditati dalla WTA, senza ulteriori spiegazioni. Il diretto interessato negava ogni addebito a suo carico, anche che fosse in corso una indagine, ma a sua volta tagliò corto, senza entrare nei dettagli. Dopo mesi di incertezza, la faccenda divenne di dominio pubblico quando Rybakina ad inizio anno annunciò clamorosamente l’intenzione di far tornare Vukic nel suo team, al quale si era unito nel frattempo Goran Ivanisevic, che dopo quest’affermazione disse in modo secco di non sapere per quanto sarebbe rimasto a fianco di Elena, visti gli sviluppi… chiaro il riferimento al possibile ritorno di Vukov, certamente poco gradito. Rybakina tuttavia fu stoppata clamorosamente dalla stessa WTA, che fu costretta a confermare che Stefano fosse sotto indagine e quindi sospeso. Uscì infatti un articolo sul magazine USA The Athletic nel quale si riportava la sospensione di Stefano Vukov dalla Women’s Tennis Association per via di una violazione del Codice di condotta in corso di accertamento. La dichiarazione odierna conferma la conclusione dell’indagine e la sospensione di Vukov, che così non può allenare una professionista negli eventi WTA.
    La vicenda è lungi dall’essere chiarita, ma suona come una condanna per Vukov. Vedremo se in futuro potrà tornare ad allenare sul tour WTA oppure se trapeleranno altri dettagli. In questo momento l’importante è la salute e benessere di Rybakina, che certamente deve aver vissuto un periodo difficilissimo. Resta da capire il perché fosse tornata sui suoi passi, affermando che Vukov sarebbe tornato a suo fianco. Una storia che non avremmo mai voluto raccontare e che probabilmente è tutt’altro che conclusa.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Rybakina amplia il suo team: Davide Sanguinetti nuovo coach

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Foto Getty Images

    Elena Rybakina ha annunciato un’importante novità nel suo team tecnico con l’ingresso di Davide Sanguinetti come nuovo allenatore. L’ex tennista italiano ha già iniziato a lavorare con la campionessa kazaka ed è presente con lei questa settimana al torneo di Abu Dhabi.
    Sanguinetti si unisce allo staff tecnico in un momento particolare, considerando la situazione di Stefano Vukov, storico coach di Rybakina, che al momento si trova in una posizione di sospensione provvisoria da parte della WTA. L’organizzazione sta infatti conducendo un’indagine su Vukov per una presunta violazione del Codice di Condotta.Nonostante la sospensione temporanea, Vukov mantiene un canale di comunicazione aperto con il team, continuando a contribuire alla preparazione della giocatrice in coordinamento con Sanguinetti. Questa soluzione permette a Rybakina di mantenere continuità nel suo percorso di sviluppo tecnico mentre la WTA completa le sue verifiche.
    L’arrivo di Sanguinetti, con la sua notevole esperienza sia come giocatore che come coach, rappresenta un importante rinforzo per il team della tennista kazaka, attualmente tra le protagoniste del circuito WTA.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Bufera su Vukov: la WTA indaga mentre Rybakina lo richiama

    Stefano Vukov, nella foto – foto getty images

    La WTA ha avviato un’indagine su Stefano Vukov per presunta violazione del Codice di Condotta, proprio nelle ore successive all’annuncio del suo ritorno nel team di Elena Rybakina. La notizia ha creato un vero terremoto nel tennis femminile.
    Il rapporto tra Vukov e Rybakina è sempre stato oggetto di discussione nel circuito. L’allenatore era stato criticato per il suo atteggiamento eccessivamente autoritario e per comportamenti considerati intimidatori verso la giocatrice. Nonostante le critiche esterne, la kazaka ha sempre difeso il suo coach.Secondo quanto riporta TheAthletic, anche dopo la separazione professionale, Rybakina ha mantenuto costanti contatti con Vukov, consultandolo prima e dopo i match. Non è chiaro se il suo attuale allenatore, Goran Ivanisevic, sia a conoscenza di questa situazione.
    L’indagine della WTA impedisce a Vukov di esercitare la professione di allenatore, ma nonostante questo ha intenzione di viaggiare in Australia. Una situazione che potrebbe creare ulteriori polemiche, specialmente con Rybakina impegnata nella United Cup 2025, dove sabato affronterà Iga Swiatek nella semifinale contro la Polonia.
    La tennista kazaka continua a difendere il suo ex coach, cercando di contrastare le accuse, la cui natura precisa non è ancora stata resa pubblica. Si attendono sviluppi nelle prossime ore, con Rybakina che probabilmente dovrà affrontare domande sulla vicenda dopo il suo match di semifinale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Ivanisevic sprona Rybakina: “Deve imparare a mostrare più emozioni”

    Rybakina con Ivanisevic e il resto del suo team

    Il mondo della racchetta guarda con estrema curiosità alla nuova super-coppia Djokovic Murray, ma c’è un altro nuovo team che desta enorme curiosità e che potrebbe portare a grandissimi risultati nel 2025: Rybakina – Ivanisevic. Il croato dopo molti anni passati con Novak ha deciso di ripartire con una sfida per lui del tutto nuova, tennis femminile e un vero “purosangue” come Elena, già campionessa a Wimbledon e con un potenziale ancora inesplorato. Rybakina riparte con nuove ambizioni dopo aver archiviato il rapporto importantissimo ma altrettanto turbolento con il suo storico coach Vukov dal quale si è separata la scorsa estate, satura da un clima di estrema tensione che a detta di giornalisti russi l’ha portata di fatto ad un esaurimento nervoso. Aria nuova ora con Goran, tennista unico e poi coach capace di migliorare in modo decisivo il servizio di Djokovic e fornire una dimensione più offensiva al gioco del serbo.
    Ivanisevic ha parlato Tennis Channel delle prime settimane di lavoro con Rybaina, andando subito dritto al punto, diretto e senza fronzoli come è nel suo stile. Elena deve esplodere non solo colpi potentissimi ma anche un po’ di emozioni, per generare un flusso di energia positiva necessario a rafforzare il proprio gioco.
    “È una persona molto diversa e molto calma, ma sto cercando di spingerla a mostrare più emozioni perché penso che questo possa aiutare nel suo gioco” afferma Ivanisevic, che poi si concentra sugli aspetti tecnici del suo piano di lavoro. “Abbiamo lavorato per un paio di settimane a Dubai. In particolare ci siamo concentrati sul servizio, e sul cercare di farla arrivare di più a rete. Ha un gioco molto potente e può finire i punti molto prima di quanto ha fatto finora”.
    Forte delle esperienze con Berdych, Cilic e Djokovic, Goran ha ben chiaro che giocatrice la kazaka possa diventare: “Elena deve mettersi in testa che può giocare in modo più aggressivo, andare a rete e concludere qualche punto con la volée”.
    Rybakina dopo l’esordio in United Cup si dice molto fiduciosa del lavoro iniziato con il croato. “Nel 2024 ho saltato i tornei cinesi per colpa di alcuni problemi fisici, nel 2025 voglio giocare una stagione intera senza intoppi, per questo devo saper gestire i tanti impegni del calendario e per farmi trovare pronta per i grandi match. Cercherò di fare bene negli Slam e nei tornei più importanti”.
    La visione di Ivanisevic sulla “nuova” Rybakina è corretta. Con la pulizia dei suoi impatti e la precisione dei suoi fendenti, Elena può certamente diventare una tennista ancor più offensiva e rapida nella chiusura sullo scambio, visto che quando l’avversaria riesce a difendersi la kazaka può andare in discreta difficoltà se costretta a correre lateralmente. Con la sua “apertura alare” sul net non è affatto facile passarla, quindi avanzare la posizione e seguire naturalmente l’inerzia in avanti dei suoi colpi è il piano teoricamente più efficace da perseguire. Vedremo a Melbourne in che condizioni fisiche e tecniche si presenterà Rybakina, se potrà essere la vera rivale di Aryna Sabalenka, vera favorita per il primo Slam del 2025.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    World Tennis League: Sabalenka e Rybakina convincenti, Kyrgios torna in campo

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    La World Tennis League di Dubai ha offerto una giornata ricca di tennis di alto livello, nonostante il formato da esibizione con partite disputate sulla distanza di un solo set.Aryna Sabalenka ha mostrato un ottimo stato di forma, imponendosi con un netto 6-2 su Paula Badosa. Nella stessa giornata, Elena Rybakina ha confermato le sue qualità superando Simona Halep con il punteggio di 6-4. Entrambe le campionesse hanno trasmesso sensazioni molto positive, nonostante il contesto più rilassato dell’evento.
    Il momento più atteso della giornata è stato il ritorno in campo di Nick Kyrgios. L’australiano, dopo un lungo periodo di stop dovuto a una serie interminabile di infortuni, ha finalmente fatto il suo primo passo verso il ritorno all’agonismo. Pur uscendo sconfitto con il punteggio di 6-4 contro Andrey Rublev, Kyrgios ha mostrato segnali incoraggianti.
    Il match, seppur breve come previsto dal formato del torneo, ha rappresentato un importante test per verificare la condizione fisica del tennista australiano, che ha ancora molta strada da fare per tornare al suo miglior livello competitivo. Nonostante la sconfitta, le sensazioni generali sul suo gioco sono state positive, lasciando intravvedere spiragli per il futuro.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Ivanisevic (nuovo coach di Rybakina): “Elena può vincere altri Slam. Sinner o Alcaraz? Al loro meglio, Jannik è più forte”

    Goran Ivanisevic, ex coach di Djokovic

    Goran Ivanisevic è tornato a sorpresa in prima pagina nelle cronache tennistiche diventando il nuovo coach di Elena Rybakina. L’ha annunciato via social, con un post che ha colto in contro piede anche i giornalisti croati, che non si attendevano un rientro in pista dell’ex campione di Wimbledon così in fretta dopo la separazione da Djokovic, e ancor più a fianco di una ragazza, visto che mai finora si era spinto in quella direzione. Dopo l’addio al super campione di Belgrado, Ivanisevic infatti aveva parlato in modo franco, affermando che la lunga collaborazione con Novak era stata affascinante, vincente ma anche molto faticosa, visto quanto il suo assistito pretendeva in termini di attenzione e anche “scontro” mentale, uno stimolo decisivo ai successi ma allo stesso tempo logorante. Per questo la sua idea di prendersi una discreta pausa, rigenerante, in attesa del cavallo giusto per ripartire. L’ha individuato in Rybakina, ragazza di grande talento e potenziale ancora inespresso. Intervistato dal collega Ozmo (tennis majors), Ivanisevic ha parlato della sua nuova assistita, con la quale ha in programma una collaborazione di lungo termine, delle sue motivazioni ma anche del tennis maschile, spaziando tra il futuro di Djokovic al duello Sinner – Alcaraz. Questi alcuni dei passaggi più interessanti del pensiero del croato.

    “Dopo Novak, è davvero difficile allenare qualcuno, quindi avevo bisogno di qualcosa di completamente diverso” afferma Ivanisevic. “Quando sei l’allenatore del più grande giocatrice di tutti i tempi, hai solo bisogno di qualcosa di nuovo. Quindi la scelta era una giovane giocatrice o qualcosa di completamente diverso, e questo “completamente diverso” era il WTA Tour”.
    Ecco come si è arrivati alla collaborazione con Rybakina: “Ho avuto altre offerte, ma penso di aver scelto quella giusta per me, per lo stile di gioco e il potenziale di Elena, ma anche per la sua personalità. Elena è calma e non vedo l’ora di iniziare. Penso che sarà fantastico. Ancora non la conosco molto bene personalmente, ma il mio amico Zule è il suo preparatore atletico, abbiamo lavorato insieme con Tomas Berdych, e nel Tour si dice in genere che sia davvero una brava ragazza. Dal punto di vista del gioco, ha un servizio potente, è alta, tira forte e gioca in modo aggressivo, ha vinto Wimbledon proprio come me. Sento di poterle insegnare qualcosa. È già la numero 5 al mondo, ma penso che possa vincere altri Slam, questo è sicuro”.
    “Innanzitutto, dobbiamo conoscerci meglio. Non entrerò troppo nei dettagli, ma ha margini di miglioramento in ogni aspetto del gioco. Può ottenere risultati migliori. So che molte persone l’hanno trovato strano e che la gente è rimasta sorpresa dalla nostra collaborazione, ma non io: avevo bisogno di un’inversione a U dopo Novak. Ho vinto tutto con Novak, quindi non vedo l’ora di questa nuova sfida. Onestamente, durante il mio periodo nell’ATP Tour, non mi sono mai immaginato nel tour femminile, ma al momento non mi vedo nel tennis maschile“.
    Fanno notare a Goran come mai in passato abbia dedicato parole particolari al tennis femminile… “Mi è sempre piaciuto guardare anche le partite femminili. Le migliori quattro o cinque giocatrici sono lì da un po’, alcune giocatrici più giovani stanno emergendo, ma la top 10 è più o meno simile da tempo. Il tennis è tennis, maschile o femminile, diritto, rovescio, servizio… Alla fine penso che sia lo stesso, anche se tutti mi dicono che il WTA Tour è completamente diverso. Andrò a vedere la mia “vecchia banda”, dato che la maggior parte degli eventi si svolgono nelle stesse città per entrambi i Tour. Sono felice di iniziare qualcosa di nuovo, di vedere quanto è diverso. Ho bisogno di sperimentarlo in prima persona”.
    Immancabile la domanda su Djokovic, che a meno di una sua presenza – e vittoria – alle ATP Finals, chiuderà il 2024 senza titoli, eccetto l’oro Olimpico. “Non so se Novak è motivato e quanto, ma nel momento in cui decide di giocare, significa che lo vuole. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono decisamente superiori a tutti gli altri, ma metto Novak nel gruppo con loro perché quando Novak vuole davvero competere è ancora il migliore al mondo, secondo me. Lo abbiamo visto alle Olimpiadi… se scende in campo in quel modo, allora può ancora vincere uno Slam. Inoltre, dipende dalla sua classifica e dal tabellone, quando deve affrontare Sinner o Alcaraz, molti fattori, ma Novak può farcela? Sì, può. Non puoi mai darlo per spacciato, io non lo farei mai”.
    Sinner o Alcaraz? “Sono giocatori diversi, ma quando sono entrambi al meglio, penso che Sinner sia migliore. È più costante per tutta la partita, mentre Alcaraz passa da colpi incredibili a qualche errore gratuito. Quest’anno, Carlos ha avuto qualche sconfitta che non so spiegare… Se togliamo Novak dall’equazione, domineranno, sono molto al di sopra di chiunque altro nel Tour”.
    Così Ivanisevic vede la nota questione Sinner-WADA: “Spero sinceramente che lo lascino in pace e che lo lascino giocare, il tennis ha bisogno di Sinner. Con (Marin) Cilic, ho avuto a che fare con la WADA e con gente del genere, un sacco di gente che non mi piaceva, che voleva solo distruggere la vita di qualcuno. Spero che l’esito sia positivo per Sinner“.
    Parole molto interessanti, che confermano quanto l’Ivanisevic “cavallo pazzo” sul tour Pro sia un lontanissimo ricordo. Non è un caso che Goran abbia dato un contributo molto importante nella seconda fase della carriera di Djokovic, migliorandone il servizio e l’attitudine offensiva. Vedremo il suo impatto sul tennis di Rybakina e sul tour WTA.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

  • in

    Ivanisevic nuovo coach di Rybakina

    Goran Ivanisevic, classe ’71

    Arriva a sorpresa l’annuncio del nuovo coach di Elena Rybakina: Goran Ivanisevic. Il croato, a lungo allenatore di Novak Djokovic, l’ha annunciato con un breve post social che riportiamo. “Sono emozionato di tornare sul tour, stavolta quello femminile. Sono felice di entrare nel team di Elena Rybakina”.

    Rybakina sta per tornare sul circuito “all’ultimo tuffo”, le WTA Finals, dopo una lunga assenza iniziata col forfait a US Open, poco prima di scendere in campo per il suo match di secondo turno. “Problemi alla schiena” la motivazione ufficiale, ma si è parlato moltissimo nelle scorse settimane delle condizioni della ex campionessa di Wimbledon, ancor più dopo le rivelazioni della giornalista russa Tartakova che ha parlato senza mezzi termini di “esaurimento nervoso” causato dallo stress accumulato con il suo ex coach, il discusso Stefano Vukov.
    Rybakina è certamente una delle tenniste più in vista del tour WTA, vedremo se l’esperienza di Goran riuscirà a farla ripartire con forza e risultati nel 2025. Per il croato si era parlato anche di altre possibilità, visti i vari tennisti di alto livello ancora senza una guida “forte” al proprio angolo, da Rune a Tsitsipas. Ivanisevic invece riparte dal tour WTA, per lui una novità.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Rybakina dovrebbe ripartire con il coach croato Zovko

    Elena Rybakina

    Elena Rybakina dovrebbe riprendere l’attività insieme al coach croato Lovro Zovko. Questo ha dichiarato Dias Doskarayev, vice presidente della federazione kazaka parlando al media nazionale 24 KZ TV. Dopo la brusca e discussa rottura col suo storico coach Vukov, accusato da più parti di molestie o comunque un comportamento oltre i limiti con l’ex campionessa di Wimbledon, Rybakina si è presa qualche settimana “off” per riprendersi mentalmente e fisicamente. Non gioca dal ritiro al secondo turno di US Open, dove non è scesa in campo ufficialmente per problemi alla schiena, anche se la giornalista russa Tartakova ha parlato senza mezzi termini di “esaurimento nervoso” causato dal rapporto ormai saturo col suo allenatore, poi allontanato.
    “Tutto è in divenire in questo momento. La ricerca è in corso”, ha detto Doskarayev in merito alla ricerca dell’allenatore di Rybakina. “Molto probabilmente, Lovro Zovko lo sostituirà temporaneamente. È una scelta prioritaria per la squadra di Elena Rybakina. Stiamo parlando con lei ora, anche altri allenatori sono stati presi in considerazione. C’è stata una cooperazione di lungo termine con Stefano Vukov, più di cinque anni. Vukov l’ha portata dalla posizione n.200 alla top five e a vincere Wimbledon. Pertanto, è una scelta difficile”
    “Il processo è in corso. Molto probabilmente, Lovro Zorko rimarrà fino alla fine dell’anno, perché Elena lo conosce. Anche il capitano della nazionale, Yuri Shchukin, lo aiuta” conclude il presidente della federazione kazaka.
    Rybakina non ha ancora annunciato alcun programma di rientro. Attualmente la tennista è quarta WTA Live Race to Riyadh, ma la sua presenza alla kermesse di fine anno è ancora incerta.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO