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    MotoGP, Haro: “Stoner in Ducati grazie ad una firma di Checa su un tovagliolo”

    ROMA – Casey Stoner-Ducati, un binomio che ha segnato irrimediabilmente la storia moderna della MotoGP. Il pilota australiano, dopo un anno da rookie con la Honda del team Lcr, è approdato nella scuderia di Borgo Panigale nel 2007, vincendo subito il titolo di campione del mondo della classe regina. Eppure, il modo in cui si è arrivati alla firma del contratto è stato abbastanza rocambolesco. A raccontare l’episodio è Oscar Haro in un’intervista rilasciata al canale Twitch di Nico Abad: “Livio Suppo (in quegli anni dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. Dopo un incontro in Portogallo, Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: ‘So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita, anche se è legato a noi per un altro anno'”. Il problema, a questo punto, era quello di trovare un pilota per il team Lcr: Sete Gibernau, infatti, non era intenzionato ad accettare la sistemazione.
    L’intuizione di Forcada
    Lo spagnolo, due volte campione iridato, aveva un ingaggio troppo elevato: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”, spiega Haro. Che quindi rivela l’intuizione di Ramon Forcada, che ha proposto il nome di Carlos Checa: “Era al bar dell’hotel. Gli ho chiesto se voleva guidare la nostra moto. Mi ha chiesto se fosse una Honda gommata Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: ‘Dammi un tovagliolo e firmiamo’”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: l'abbassatore consentito solo in partenza dal 2023

    ROMA – La Ducati dal 2023 non potrà più utilizzare l’abbassatore anteriore in movimento. La novità tecnica introdotta dalla casa di Borgo Panigale sulle Desmosedici e sulle GP22 aveva già destato qualche perplessità tra le altre scuderie, che infatti hanno richiesto alla Commissione di pronunciarsi a tal proposito. Ne emerge che Suzuki, Honda, KTM, Aprilia e Yamaha hanno ragione e la Ducati dovrà rinunciare a questo meccanismo a partire dal 2023. La decisione è stata presa per un maggiore contenimento dei costi in fase di sviluppo.
    La situazione in Ducati
    Questa fuga in avanti della Ducati in termini di innovazione tecnica per ora non ha fruttato risultati concreti sul campo. Anzi, è la GP21 di Enea Bastianini a farla da padrone in MotoGp in queste prime battute della stagione, con le nuove moto della scuderia che invece stentano a trovare la giusta messa a punto. Da precisare che tutti i team hanno un meccanismo di abbassamento per l’anteriore, ma attuabile solo in fase di partenza per ridurre l’attrito nei primi metri. La casa di Borgo Panigale dovrà dunque rivedere i propri piani in base alla decisione della GP Commission, che ha sostenuto le ragioni del resto del paddock. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, dal 2023 abbassatore consentito solo in partenza

    ROMA – La GP Commission ha stabilito che l’abbassatore in movimento ideato dalla Ducati non potrà più essere utilizzato dal 2023. La novità tecnica introdotta dalla casa di Borgo Panigale sulle Desmosedici e sulle GP22 aveva già destato qualche perplessità tra le altre scuderie, che infatti hanno richiesto alla Commissione di pronunciarsi a tal proposito. Ne emerge che Suzuki, Honda, KTM, Aprilia e Yamaha hanno ragione e la Ducati dovrà rinunciare a questo meccanismo a partire dal 2023. La decisione è stata presa per un maggiore contenimento dei costi in fase di sviluppo.
    Ok solo in partenza
    Questa fuga in avanti della Ducati in termini di innovazione tecnica per ora però non ha fruttato risultati concreti sul campo. Anzi, è la GP21 di Enea Bastianini a farla da padrone in MotoGp in queste prime battute della stagione, con le nuove moto della scuderia che invece stentano a trovare la giusta messa a punto. Da precisare che tutti i team hanno un meccanismo di abbassamento per l’anteriore, ma attuabile solo in fase di partenza per ridurre l’attrito nei primi metri. La Ducati quindi dovrà adeguarsi alla decisione della GP Commission, che ha sostanzialmente bocciato l’idea della scuderia italiana. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Bisogna svoltare in fretta, il nostro potenziale non è questo”

    ROMA – Un’altra delusione per Pecco Bagnaia nel Gran Premio d’Indonesia. Il pilota della Ducati è arrivato quindicesimo nella seconda tappa della stagione, dopo il ritiro in Qatar. Ora la vetta della classifica piloti dista 29 punti e Bagnaia racconta così il suo avvio nel Motomondiale ai microfoni di “Sky Sport”: “C’è bisogno di svoltare in fretta. Il nostro potenziale è ben altro. L’equilibrio nella prima fase c’è sempre, ma speriamo di ritornare competitivi sin dal Gp d’Argentina (3 aprile, ndr). Cerchiamo di partire da lì e andare punto e a capo. Con i se e con i ma non si ottiene mai nulla”.
    Le parole di Bagnaia
    La delusione di Bagnaia è ancora più cocente dopo le qualifiche. “Nel warm-up ero veloce ed ero pronto per fare una gara buona e ieri in Q2 ero casco rosso, ma in curva 11 ho dovuto abortire il giro. Il bagnato era uno dei nostri punti di forza, ma il feeling con l’anteriore oggi è stato pari a zero”, continua Bagnaia, che al via della MotoGp era uno dei favoriti. Ora i deludenti risultati della Ducati stanno rimettendo tutto in discussione e l’italiano è consapevole di questo calo di fiducia: “Nei test, anche inconsciamente, abbiamo perso delle certezze che hanno lasciato posto a grandi interrogativi”, ha concluso Bagnaia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Venerdì avrei firmato per la seconda fila”

    ROMA – Le qualifiche della MotoGp per quanto riguarda il Gp di Indonesia, hanno visto Fabio Quartararo dominare e prendersi la pole position. Una sessione con qualche rimpianto per Francesco Bagnaia, che ha perso diverse posizioni nel finale e partirà dalla sesta posizione. Ma il pilota della Ducati vede il bicchiere mezzo pieno: “Venerdì avrei firmato subito per partire dalla seconda fila. Siamo stati sfortunati venerdì con le bandiere gialle e partire dalla Q1 non è mai semplice. La sesta posizione è quindi ottima, sono molto contento. Sarà fondamentale fare un’ottima partenza, perché sorpassare sarà difficile”. Bagnaia poi prosegue spiegando il problema legato alle gomme e la “tattica” per fermare Quartararo: “A causa delle alte temperature poi, appena si segue un altro pilota cala la pressione delle gomme. Le nuove Michelin funzionano perfettamente sul lato sinistro, ma è problematica sul latro destro. Ogni volta che entriamo in una curva lenta, la parte destra si surriscalda e fa poi slittare la posteriore. Quartararo è attualmente quello che gestisce meglio la morbida alla posteriore, sarà importante bloccarlo al via, per non permettergli la fuga”.
    Le parole di Miller 
    Partirà invece nono l’altro ducatista, Jack Miller, che ha così commentato la sessione: “Speravo in qualcosa di meglio. La moto andava molto bene, ma ho toccato il verde nel mio primo giro veloce, poi in quello seguente ho trovato le bandiere gialle. Con la seconda gomma nuova mi sentivo bene, ma ho trovato ancora un’altra bandiera gialla. Nell’ultimissimo giro ero in vantaggio nel secondo settore, ma poi ho commesso un errore e ho trovato un pilota nel T3. Il ritmo però è buono e credo di poter tenere il ritmo dei primi, ora dobbiamo concentrarci sulla scelta delle gomme per la gara. Non so se sarà una processione o se si riuscirà a sorpassare, ma dobbiamo partire alla grande e cercare di posizionarci davanti alle Yamaha”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Peccato per le due bandiere gialle. Pioggia inaspettata”

    ROMA – Avvio ancora stentato quello della Ducati per questo Gran Premio d’Indonesia. Dopo i zero punti in Qatar, la scuderia di Borgo Panigale può però sorridere – anche se in modo appena accennato – con le prove libere di questa mattina. Con un imprevisto meteorologico che ha vanificato il lavoro di Pecco Bagnaia: “A volte va così. Sono nervoso perché due bandiere gialle mi hanno tolto la continuità: la pioggia è arrivata inaspettata Ma è positivo il fatto che per la prima volta dall’anno scorso sono rimasto a lungo in testa anche con le gomme usate”. Ma, aggiunge il pilota italiano, “modificare molto la moto mi impedisce di trovare il feeling”.
    Sull’asfalto
    Tornando al capitolo meteo, Bagnaia spiega come il nuovo circuito abbia ancora dei limiti, nonostante sia stato riasfaltato in alcuni punti dopo i test ufficiali: “La pioggia è un’incognita che peserà su tutti. Dobbiamo avere fortuna domani perché la pista non si asciuga in fretta”. Poi “Pecco” analizza ciò che è andato storto in Qatar: “Nella prima tappa abbiamo trovato tardi la quadra e oggi siamo ripartiti da lì. Mi trovo meglio rispetto ai test di Barcellona e sono più sicuro. La pista di Mandalika è molto compatibile con le caratteristiche della Ducati, ma dobbiamo ancora studiare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Nervoso per le due bandiere gialle, ma mattinata positiva”

    ROMA – Ducati ancora sottotono in questo avvio del Gran Premio d’Indonesia. Dopo il disastro sportivo del Qatar, la casa di Borgo Panigale può però in parte sorridere con le prove libere di questa mattina, anche se un imprevisto meteorologico ha fatto sì che Pecco Bagnaia non trovasse il giusto ritmo: “A volte va così. Sono nervoso perché due bandiere gialle mi hanno tolto la continuità: la pioggia è arrivata inaspettata Ma è positivo il fatto che per la prima volta dall’anno scorso sono rimasto a lungo in testa anche con le gomme usate”. Ma, aggiunge il pilota italiano, “modificare molto la moto mi impedisce di trovare il feeling”.
    Le parole di Bagnaia
    Tornando al capitolo meteo, Bagnaia spiega come il nuovo circuito abbia ancora dei limiti, nonostante sia stato riasfaltato in alcuni punti dopo i test ufficiali: “La pioggia è un’incognita che peserà su tutti. Dobbiamo avere fortuna domani perché la pista non si asciuga in fretta”. Poi “Pecco” analizza ciò che è andato storto in Qatar: “Nella prima tappa abbiamo trovato tardi la quadra e oggi siamo ripartiti da lì. Rispetto ai test di metà febbraio va molto meglio e sono fiducioso. Quella di Mandalika è una pista che si adatta molto bene alla nostra Ducati, anche se dobbiamo ancora capire alcune cose”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Mandalika adatta alla Ducati, spero siano migliorate le condizioni”

    ROMA – Pecco Bagnaia si prepara al Gran Premio d’Indonesia, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2022 di MotoGp, dove sarà obbligato a voltare pagina dopo la caduta in Qatar. Il pilota italiano si augura come tutti un miglioramento del tracciato di Mandalika, oggetto di forti critiche durante i test di febbraio. “Sono molto felice di correre a Lombok: il posto è bellissimo e ci sono davvero tanti tifosi che non vedono l’ora di vederci gareggiare – ha detto ai media ufficiali Ducati -. Il tracciato di Mandalika mi piace e durante il test di febbraio ho avuto sensazioni positive. Spero che le condizioni di grip siano migliorate grazie al nuovo asfalto, ma in generale penso sia una pista favorevole alle caratteristiche della nostra moto. Rispetto al primo fine settimana in Qatar, cercherò di lavorare di più sul mio stile di guida a partire dalle prime sessioni, per poter trovare subito il giusto feeling con la Desmosedici GP. Sono molto determinato e fiducioso di poter fare bene questo fine settimana”.
    L’entusiasmo di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista del Gp d’Indonesia: “Sono felice di tornare in pista questo fine settimana e potermi finalmente lasciare alle spalle la gara del Qatar. La stagione non è sicuramente partita come speravamo, ma a Losail eravamo in una buona posizione e se non avessimo avuto un problema tecnico avremmo sicuramente potuto puntare ad un buon risultato. Spero quindi di poter proseguire nella stessa direzione e compiere altri passi avanti per potermi riscattare domenica. Sono pronto ad affrontare qualsiasi condizione con l’obiettivo di ottenere un buon risultato”. LEGGI TUTTO