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    MotoGp, Bagnaia: “Finalmente facciamo passi in avanti”

    ROMA – I risultati opachi delle prime quattro tappe di questo Motomondiale non frenano l’entusiasmo dei ducatisti Pecco Bagnaia e Jack Miller. L’italiano, a -38 dalla vetta della MotoGp occupata da Enea Bastianini, è pronto a scendere in pista per il Gran Premio del Portogallo: “Sono carico e pronto ad affrontare la prima tappa europea della stagione. Sia in Argentina che in America siamo riusciti finalmente a fare dei passi avanti e a ritrovare le sensazioni a cui ero abituato in sella alla mia Desmosedici. Ad Austin non siamo riusciti ad andare oltre la quinta posizione: in gara ci è mancata un po’ di velocità. Portimao è un circuito dove lo scorso anno siamo riusciti ad andare forte in entrambi i Gp disputati su questo tracciato. Questo ci permetterà di trarre un bilancio del lavoro fatto finora e capire dove dobbiamo ancora migliorare”.
    Le parole di Miller
    Per quanto riguarda l’australiano, la situazione non è certo migliore. Miller ha 31 punti in classifica piloti ed è solo settimo. “Sono davvero entusiasta di tornare a correre in Europa, dove penso che il Mondiale entrerà veramente nel vivo. Essere salito sul podio nell’ultimo Gp in America – ha detto il ducatista – mi dà la giusta fiducia per affrontare questa parte importante del campionato. Non vedo l’ora di scendere in pista a Portimao, un tracciato che mi piace molto! Lo scorso anno sono arrivato terzo nell’ultima gara disputata qui e credo ci siano tutti i presupposti per poter fare bene anche quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Non ero tranquillo con l'abbassatore Ducati”

    ROMA – I laboratori della Ducati fanno scuola nel Motomondiale per le sue importanti innovazioni. Una novità in particolare però spacca il paddock: l’abbassatore in movimento, ossia il cosiddetto holeshot. Andrea Dovizioso, all’epoca pilota per la casa di Borgo Panigale, ricorda il suo primo impatto con questa miglioria: “Sono stato il primo a utilizzarlo in gara. Ma certamente non ero rilassato, ci è voluto un po’. A forza di provarlo poi lo metti a punto, ci si migliora, ci si abitua e si trova un vantaggio. Soltanto la Ducati ha quel dispositivo”.
    Le parole di Dovizioso
    Dorna e FIM hanno bocciato questa novità di casa Ducati, bandendolo a partire dal 2023 sostanzialmente a causa del suo alto impatto sui bilanci. Per Dovizioso però è quasi una questione filosofica: “Due considerazioni: se una cosa rispetta i regolamenti va sempre bene. Se ci arrivi prima degli altri, allora è giusto continuare a usare il nuovo componente tecnico. Gli altri devono poi adattarsi e quindi si può approfittarne per un po’”. Poi il rovescio della medaglia: “Sarebbe meglio non fare certe operazioni per attivare il dispositivo. Si fa l’abitudine a tutto, ma ci sono cose che si sovrappongono alla guida classic e questo secondo me è un po’ al limite. Non lo userei se dipendesse da me“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Con l'abbassatore Ducati non ero rilassato”

    ROMA – Le innovazioni tecniche della Ducati spesso si rivelano decisive in pista. C’è però una novità che in particolare divide il paddock: l’abbassatore in movimento, ossia il cosiddetto holeshot. Andrea Dovizioso, all’epoca pilota per la casa di Borgo Panigale, ricorda il suo primo impatto con questa miglioria: “Sono stato il primo a utilizzarlo in gara. Ma certamente non ero rilassato, ci è voluto un po’. A forza di provarlo poi lo metti a punto, ci si migliora, ci si abitua e si trova un vantaggio. Soltanto la Ducati ha quel dispositivo”.
    L’analisi di Dovizioso
    Dorna e FIM hanno bocciato questa novità di casa Ducati, bandendolo a partire dal 2023 sostanzialmente a causa del suo alto impatto sui bilanci. Per Dovizioso però è quasi una questione filosofica: “Due considerazioni: se una cosa rispetta i regolamenti va sempre bene. Se ci arrivi prima degli altri, allora è giusto continuare a usare il nuovo componente tecnico. Gli altri devono poi adattarsi e quindi si può approfittarne per un po’”. Poi il rovescio della medaglia: “Sarebbe meglio non fare certe operazioni per attivare il dispositivo. Ci si abitua a tutto, ma tutte le cose che fai in aggiunta rispetto alla guida classica sono un po’ borderline secondo me. Se potessi decidere non lo userei“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Marquez? Il tempo passa per tutti”

    ROMA – I tanti contratti in scadenza infiammano già da ora il mercato piloti. E Jorge Lorenzo, uomo di grande esperienza del paddock con i suoi cinque titoli iridati, prova a tracciare la linea che i team seguiranno nella sosta invernale, quando si deciderà cioè la griglia di partenza della MotoGp 2023. Lo spagnolo parte da un punto fermo nella sua intervista a “Motorsport”: “Penso che Martin sia già nella squadra ufficiale. Spero per lui che sia così perché al momento Bastianini sta guidando molto bene. È leader del mondiale e ha già due vittorie. Se Martin non ha firmato ancora, secondo me potrebbe complicarsi il suo approdo alla Ducati”.
    Su Marquez
    Il fatto che la Ducati non riesca comunque a ingranare con Pecco Bagnaia suscita questa riflessione da parte di Lorenzo: “La GP22 si sta dimostrando più complicata, per Bagnaia in particolare. Rispetto a Martin e Miller, si sta adattando con fatica”. Poi il pensiero va a Marc Marquez, ancora una volta in sella dopo i problemi alla vista: “È un fenomeno, ma non aiuta continuare a farsi male. Man mano questi problemi si insinuano nella testa. Il tempo passa per tutti, ormai ha quasi trent’anni. Però può continuare per altri cinque anni ad alti livelli”. Infine un parere sul campione del mondo Fabio Quartararo, in difficoltà con la Yamaha. “Non vedo opzioni alternative per lui. La Honda è una moto che va nella direzione opposta al suo stile di guida e nella Ducati non c’è spazio per lui. Tecnicamente mi ricorda molto Marquez”, ha concluso Lorenzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Bastianini può insidiare Martin per una sella in Ducati”

    ROMA – La stagione è appena iniziata ma già si parla di mercato piloti. Come cambierà la griglia di partenza per la  MotoGp 2023? Ne parla Jorge Lorenzo in un’intervista a “Motorsport”, con i lcinque volte iridato che prova a decifrare le mosse delle scuderie per il prossimo anno: “Penso che Martin sia già nella squadra ufficiale. Spero per lui che sia così perché al momento Bastianini sta guidando molto bene. È leader del mondiale e ha già due vittorie. Se Martin non ha firmato ancora, secondo me potrebbe complicarsi il suo approdo alla Ducati”.
    Le parole di Lorenzo
    Il fatto che la Ducati non riesca comunque a ingranare con Pecco Bagnaia suscita questa riflessione da parte di Lorenzo: “La GP22 si sta dimostrando più complicata, per Bagnaia in particolare. Rispetto a Martin e Miller, si sta adattando con fatica”. Poi il pensiero va a Marc Marquez, ancora una volta in sella dopo i problemi alla vista: “È un fenomeno, ma non aiuta continuare a farsi male. Man mano questi problemi si insinuano nella testa. Il tempo passa per tutti, ormai ha quasi trent’anni. Però può continuare per altri cinque anni ad alti livelli”. Infine un parere sul campione del mondo Fabio Quartararo, in difficoltà con la Yamaha. “Non vedo opzioni alternative per lui. La Honda è una moto che va nella direzione opposta al suo stile di guida e nella Ducati non c’è spazio per lui. Mi ricorda molto Marquez sotto il punto di vista tecnico”, ha chiosato lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Claudio Domenicali: “Valentino Rossi? Non eravamo giusti l'uno per l'altro”

    ROMA – Le aspettative sul binomio Rossi-Ducati erano altissime. Così però non è stato e la magra del Dottore a bordo della moto di Borgo Panigale è durata due anni: due stagioni senza vittorie, per poi passare ancora alla Yamaha. In un’intervista alla redazione inglese di “MCN” Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, rivive quegli anni ed esordisce così: “Rossi sarebbe stato competitivo anche sulla moto del 2021. Nessun rimpanto per aver condivisto questi due anni, ma non eravamo giusti l’uno per l’altro. La moto post-Stoner era ancora tagliata per l’australiano ed era difficile per Rossi, abituato a una moto più bilanciata”.
    Una nuova Ducati
    Spesso la Ducati viene additata come una moto non semplice da portare in pista. Un aspetto che ha sicuramente influenzato i piloti, molto attenti nello scegliere la scuderia italiana. Ha aggiunto infatti Domenicali: “Prima era più difficile per noi mostrare ai piloti i nostri punti di forza: c’erano pregiudizi. Ora invece i giovani ci stanno ad ascoltare e nessuno lancia più il casco nei box”. Poi l’ad della Ducati elogia Valentino Rossi: “È unico e ha incarnato talento, determinazione, risultati e carisma. Ha avuto una carriera longeva ad alti livelli, ma il nostro marchio ha la sua storia, un brand dove gli italiani si riconoscono. Non è solo sport, ma anche innovazione. Siamo come la Ferrari in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna: “Ad Austin successo strepitoso di Bastianini”

    ROMA – Gigi Dall’Igna, nella consueta review dopo il weekend di gara, è tornato sul Gran Premio delle Americhe, valevole per la quarta tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. “Un Gp che definirei come quello delle conferme – ha detto -. Dopo una fantastica qualifica con 5 nostre moto davanti, abbiamo vissuto una gara lottata fino alla fine che ci ha portato una grande gioia e importanti indicazioni”. Il direttore generale di Ducati, ha elogiato Enea Bastianini, vincitore della tappa di Austin e nuovamente leader della classifica piloti: “Un encomiabile Bastianini firma il suo secondo successo, ancor più strepitoso perché arrivato con una corsa intelligente e conquistata con maturità e determinazione. Una conferma di forza, velocità e grande talento, oltre che di una perfetta messa a punto della moto da parte del Team Gresini a cui vanno tutti i miei complimenti”.
    Le parole di Dall’Igna
    Dall’Igna ha commentato anche la gara di Jack Miller e Pecco Bagnaia, rispettivamente terzo e quinto al traguardo: “Jack ha invece faticato verso il finale, dopo una prima parte condotta con passo molto veloce e incontrastato, ma ha raggiunto un importantissimo podio; una bella gara che ci dice che nel Lenovo Ducati Team stiamo trovando il giusto feeling anche se in ritardo rispetto al previsto: si tratta ora di colmare velocemente l’ultimo step. Anche il quinto posto di Pecco, per quanto possa sembrare poco soddisfacente, filtrato in questo contesto, tra la qualifica e la gara in cui ha segnato più volte il miglior tempo provvisorio, ci indica che manca poco per raggiungere quell’affiatamento stabile che gli dia una costanza di prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna: “Ad Austin un Gp delle conferme”

    ROMA – “Un Gp che definirei come quello delle conferme. Dopo una fantastica qualifica con 5 nostre moto davanti, abbiamo vissuto una gara lottata fino alla fine che ci ha portato una grande gioia e importanti indicazioni”. Ha parlato così Gigi Dall’Igna tornando sul Gran Premio delle Americhe, quarto appuntamento stagionale della MotoGp. Il direttore generale di Ducati, nella consueta review dopo il weekend in pista, ha elogiato Enea Bastianini, vincitore della tappa di Austin e nuovamente leader della classifica piloti: “Un encomiabile Bastianini firma il suo secondo successo, ancor più strepitoso perché arrivato con una corsa intelligente e conquistata con maturità e determinazione. Una conferma di forza, velocità e grande talento, oltre che di una perfetta messa a punto della moto da parte del Team Gresini a cui vanno tutti i miei complimenti”.
    Su Bagnaia e Miller
    Dall’Igna ha commentato anche la gara di Jack Miller e Pecco Bagnaia, rispettivamente terzo e quinto al traguardo: “Jack ha invece faticato verso il finale, dopo una prima parte condotta con passo molto veloce e incontrastato, ma ha raggiunto un importantissimo podio; una bella gara che ci dice che nel Lenovo Ducati Team stiamo trovando il giusto feeling anche se in ritardo rispetto al previsto: si tratta ora di colmare velocemente l’ultimo step. Anche il quinto posto di Pecco, per quanto possa sembrare poco soddisfacente, filtrato in questo contesto, tra la qualifica e la gara in cui ha segnato più volte il miglior tempo provvisorio, ci indica che manca poco per raggiungere quell’affiatamento stabile che gli dia una costanza di prestazioni”. LEGGI TUTTO