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    MotoGp, Bagnaia: “Dopo il primo trionfo ci starebbe il bis”

    ROMA – Pecco Bagnaia, vincitore con la Ducati del Gran Premio di Spagna,ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Spagna, valevole per la settima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. “Sarebbe bello ripetere il trend positivo dell’anno scorso dopo la mia prima vittoria. Ma ora è tutto diverso e vedremo come andrà questo weekend – ha detto il pilota della Ducati -. È una pista che mi piace – continua l’italiano – dove è arrivato il mio primo podio. Zarco e Miller erano molto veloci qui l’anno scorso. Forse domenica potrebbe piovere. In Indonesia la situazione era strana per me. Di solito siamo veloci sotto la pioggia, ma lì non avevo feeling con la moto. A Portimao invece sì. Dobbiamo capire meglio un po’ tutto. È difficile fare previsioni adesso, dopo la giornata di domani avremo un’idea. La Yamaha sarà molto competitiva qui”.
    Il commento di Quartararo
    Ha infatti preso poi la parola Fabio Quartararo, che con la sua Yamaha è in testa alla classsifica piloti. Per lui questo è il Gran Premio di casa e a Le Mans “El Diablo” è pronto a dare tutto sé stesso: “È speciale vivere la gara di casa, darò il mio meglio, anche se forse ci saranno più pressione e stress. Cercherò di prenderlo con un weekend normale. Rivincita con Bagnaia? Difficile sapere chi potrà prevalere, è una pista diversa rispetto a Jerez, è importante lavorare come al solito: iniziare al meglio da venerdì, cercare di essere già al sicuro per il Q2 e trovare ottime gomme per la gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sarebbe bello ripetersi dopo la prima vittoria”

    ROMA – “Sarebbe bello ripetere il trend positivo dell’anno scorso dopo la mia prima vittoria. Ma ora è tutto diverso e vedremo come andrà questo weekend”. Lo ha detto Pecco Bagnaia nella conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Francia, settimo appuntamento stagionale della MotoGp. “È una pista che mi piace – continua l’italiano – dove è arrivato il mio primo podio. Zarco e Miller erano molto veloci qui l’anno scorso. Forse domenica potrebbe piovere. In Indonesia la situazione era strana per me. Di solito siamo veloci sotto la pioggia, ma lì non avevo feeling con la moto. A Portimao invece sì. Dobbiamo capire meglio un po’ tutto. È difficile fare previsioni adesso, dopo la giornata di domani avremo un’idea. La Yamaha sarà molto competitiva qui”. Poi, qualche parola sul difficile inizio di stagione: “I test sono iniziati su una pista dove non eravamo stati l’anno scorso, quindi è stata una situazione strana. Non abbiamo mai smesso di lavorare, in Argentina abbiamo finalmente compiuto il primo passo. In gara non ero competitivo, era una situazione difficile, ma a Jerez ho ritrovato il giusto feeling e abbiamo compiuto l’ultimo passo. Avevo persino più feeling del 2021”.
    Le parole di Quartararo
    In conferenza era presente anche Fabio Quartararo, che con la sua Yamaha è in testa alla classsifica piloti. Per lui questo è il Gran Premio di casa e a Le Mans è pronto a dare tutto sé stesso: “È speciale vivere la gara di casa, darò il mio meglio, anche se forse ci saranno più pressione e stress. Cercherò di prenderlo con un weekend normale. Rivincita con Bagnaia? Difficile sapere chi potrà prevalere, è una pista diversa rispetto a Jerez, è importante lavorare come al solito: iniziare al meglio da venerdì, cercare di essere già al sicuro per il Q2 e trovare ottime gomme per la gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “In Francia voglio essere competitivo”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato a pochi giorni dal Gran Premio di Francia, valevole per la settima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il ducatista, dopo il trionfo in Spagna, guarda con ottimismo al weekend di Le Mans e va a caccia di altri punti importanti per avvicinarsi alle primissime posizioni in classifica. “Questa settimana di pausa mi è sicuramente servita per recuperare e lasciare riposare la spalla dopo i due Gran Premi consecutivi di Portimao e Jerez, che sono stati molto impegnativi – ha detto il pilota italiano ai media ufficiali Ducati -. Arriviamo in Francia, su una pista che in generale mi piace molto e dove mi diverto sempre a guidare, ma è sicuramente anche un tracciato non semplice, dove lo scorso anno abbiamo faticato un po’ sull’asciutto. Rispetto alla passata stagione quest’anno il tempo dovrebbe essere migliore: non è prevista pioggia e anche le temperature sembrano essere più alte. Il nostro obiettivo è quello di continuare l’ottimo lavoro fatto a Jerez ed essere competitivi e veloci anche qui in Francia”.
    L’entusiasmo di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della tappa di Le Mans: “Sono contento di tornare a correre in Francia, dove ho sicuramente dei bei ricordi dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno. Amo molto il tracciato di Le Mans e sento di poter essere competitivo anche quest’anno con la Desmosedici GP 22. Le previsioni meteo per questo fine settimana sono buone, ma il tempo in questa regione tende sempre ad essere piuttosto imprevedibile. In ogni caso, sono pronto ad affrontare il weekend con qualsiasi condizione con l’obiettivo di ottenere un altro buon risultato domenica in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia verso Le Mans: “La settimana di pausa mi è servita”

    ROMA – “Questa settimana di pausa mi è sicuramente servita per recuperare e lasciare riposare la spalla dopo i due Gran Premi consecutivi di Portimao e Jerez, che sono stati molto impegnativi”. Pecco Bagnaia, a due settimane dalla vittoria di Jerez, guarda con ottimismo al Gran Premio di Francia, settimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il ducatista, dopo il trionfo in Spagna, va a caccia di altri punti importanti per avvicinarsi alle primissime posizioni in classifica. “Arriviamo in Francia, su una pista che in generale mi piace molto e dove mi diverto sempre a guidare, ma è sicuramente anche un tracciato non semplice, dove lo scorso anno abbiamo faticato un po’ sull’asciutto – ha aggiunto il pilota italiano ai media ufficiali Ducati -. Rispetto alla passata stagione quest’anno il tempo dovrebbe essere migliore: non è prevista pioggia e anche le temperature sembrano essere più alte. Il nostro obiettivo è quello di continuare l’ottimo lavoro fatto a Jerez ed essere competitivi e veloci anche qui in Francia”.
    Le parole di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della tappa di Le Mans: “Sono contento di tornare a correre in Francia, dove ho sicuramente dei bei ricordi dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno. Amo molto il tracciato di Le Mans e sento di poter essere competitivo anche quest’anno con la Desmosedici GP 22. Le previsioni meteo per questo fine settimana sono buone, ma il tempo in questa regione tende sempre ad essere piuttosto imprevedibile. In ogni caso, sono pronto ad affrontare il weekend con qualsiasi condizione con l’obiettivo di ottenere un altro buon risultato domenica in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna sulla questione gomme: “Non ci hanno chiesto altre verifiche”

    ROMA – Il direttore generale della Ducati, Luigi Dall’Igna è intervenuto sulla questione degli pneumatici uscita negli scorsi giorni riguardo al weekend di Jerez. Il sito “motosportmagazine.com” ha infatti riportato a inizio settimana le accuse di un ingegnere e un team manager di due team della MotoGp, non menzionati, i quali hanno affermato che la vittoria di Pecco Bagnaia nel Gran Premio di Spagna sia arrivata con la pressione della gomma anteriore inferiore al minimo consentito di 1,9 bar. “È vero che esiste un’obbligatorietà minima della pressione, ma in questo momento, utilizzando ogni casa un tipo di sensori di diverso tipo, non si riescono ad acquisire con una certezza assoluta i dati, che non tengono neppure conto dell’errore del sistema di misura, come accade per esempio con i dati rilevati dall’autovelox – ha detto Dall’Igna -. Con sensori di diverso tipo, rischi un metodo di misurazione diverso e, in più, lo stesso metodo di acquisizione dei segnali non è blindato, cosa che permetterebbe a tutti di modificare i dati, prima di trasmetterli alla centralina. Noi in Ducati non lo facciamo, ma non escludo che qualcuno lo abbia fatto, alzando i valori”.
    La risposta di Dall’Igna
    “Noi case costruttrici riunite nella MSMA stiamo discutendo con Michelin, Dorna e Fim per definire quali saranno i sensori che obbligatoriamente tutti dovremo utilizzare e la cui lettura sarà blindata – ha aggiunto Dall’Igna -. Quello della pressione è un tema che riguarda la sicurezza, e noi stiamo molto attenti a rispettarla. Ma se nel posteriore è relativamente facile rientrare nei parametri, all’anteriore è più complicato per il tipo di gara che si disputa, se in scia oppure libero: così, se parti dietro assetti il sistema in un modo diverso da chi parte davanti con pista libera. La banda è molto ristretta, se la pressione è troppo bassa rischi di distruggere la gomma, se troppo alta di non avere grip. Di solito si parte con una pressione più bassa, per arrivare a regime dopo 9/10 giri, stiamo discutendo con Michelin su quali giri e quanti la gomma deve superare per ottenere questa soglia minima”. Il direttore generale di Ducati ha concluso: “Infatti anche da parte nostra non c’è stata nessuna polemica nei confronti di altri piloti di altre Case che hanno vinto una gara. Se cambieremo qualcosa? No, noi continuiamo a lavorare così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna risponde alle accuse sulle gomme: “Nessuno ci ha chiesto ulteriori verifiche”

    ROMA – Gigi Dall’Igna è intervenuto sulla polemica che in questi giorni ha visto protagonista la Ducati. Il sito “motosportmagazine.com” ha infatti riportato a inizio settimana le accuse di un ingegnere e un team manager di due team della MotoGp, non menzionati, i quali hanno affermato che la vittoria di Pecco Bagnaia nel Gran Premio di Spagna sia arrivata con la pressione della gomma anteriore inferiore al minimo consentito di 1,9 bar. “È vero che esiste un’obbligatorietà minima della pressione, ma in questo momento, utilizzando ogni casa un tipo di sensori di diverso tipo, non si riescono ad acquisire con una certezza assoluta i dati, che non tengono neppure conto dell’errore del sistema di misura, come accade per esempio con i dati rilevati dall’autovelox – ha detto Dall’Igna -. Con sensori di diverso tipo, rischi un metodo di misurazione diverso e, in più, lo stesso metodo di acquisizione dei segnali non è blindato, cosa che permetterebbe a tutti di modificare i dati, prima di trasmetterli alla centralina. Noi in Ducati non lo facciamo, ma non escludo che qualcuno lo abbia fatto, alzando i valori”.
    Le parole di Dall’Igna
    “Noi case costruttrici riunite nella MSMA stiamo discutendo con Michelin, Dorna e Fim per definire quali saranno i sensori che obbligatoriamente tutti dovremo utilizzare e la cui lettura sarà blindata – ha aggiunto Dall’Igna -. Quello della pressione è un tema che riguarda la sicurezza, e noi stiamo molto attenti a rispettarla. Ma se nel posteriore è relativamente facile rientrare nei parametri, all’anteriore è più complicato per il tipo di gara che si disputa, se in scia oppure libero: così, se parti dietro assetti il sistema in un modo diverso da chi parte davanti con pista libera. La banda è molto ristretta, se la pressione è troppo bassa rischi di distruggere la gomma, se troppo alta di non avere grip. Di solito si parte con una pressione più bassa, per arrivare a regime dopo 9/10 giri, stiamo discutendo con Michelin su quali giri e quanti la gomma deve superare per ottenere questa soglia minima”. Il direttore generale di Ducati ha concluso: “Infatti anche da parte nostra non c’è stata nessuna polemica nei confronti di altri piloti di altre Case che hanno vinto una gara. Se cambieremo qualcosa? No, noi continuiamo a lavorare così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin su Valentino Rossi: “Vorrei essere come lui”

    ROMA – Nonostante si sia ritirato, Valentino Rossi continua ad essere un punto di riferimento per i piloti MotoGp. In un’intervista a “soymotero.net” Jorge Martin, pilota Pramac, ha scherzato sull’attuale condizione del Dottore, ritiratosi a novembre e al momento impegnato nel campionato GT World Challenge Europe, ma lontano dalle pressioni del Motomondiale dopo 26 anni: “Se non fossi Jorge Martin vorrei essere chiaramente Valentino Rossi: sarei in pensione e mi goderei la vita”. Scherzi a parte, lo spagnolo fa i conti con una Desmosedici che finora gli ha portato solo 28 punti, a fronte però di due pole e due prime file del 2022.
    I punti deboli di Martin
    Lo spagnolo del team Pramac ha poi parlato della stagione in corso: “Abbiamo stabilità in frenata: è un punto di forza con la velocità massima. Rispetto alle altre moto però non giriamo bene e stiamo lavorando duramente su questa cosa. Essendo io piccolino per me è ancora più difficile svoltare. Sono esplosivo sul giro secco, ma in gara manca sempre qualcosa”. Per Martin è già tempo per parlare di futuro: “L’obiettivo è continuare con la Ducati. Non so se il mio manager sta avendo colloqui con altri team”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Vorrei essere come Valentino Rossi”

    ROMA – Quale pilota MotoGp non vorrebbe essere come Valentino Rossi?  In un’intervista a “soymotero.net” Jorge Martin, pilota Pramac, ha scherzato sull’attuale condizione del Dottore, ritiratosi a novembre e al momento impegnato nel campionato GT World Challenge Europe, ma lontano dalle pressioni del Motomondiale dopo 26 anni: “Se non fossi Jorge Martin vorrei essere chiaramente Valentino Rossi: sarei in pensione e mi godrei la vita”. Scherzi a parte, lo spagnolo fa i conti con una Desmosedici che finora gli ha portato solo 28 punti, a fronte però di due pole e due prime file del 2022.
    Le parole di Martin
    Lo spagnolo del team Pramac ha poi parlato della stagione in corso: “Abbiamo stabilità in frenata: è un punto di forza con la velocità massima. Rispetto alle altre moto però non giriamo bene e stiamo lavorando duramente su questa cosa. Essendo io piccolino per me è ancora più difficile svoltare. Sono esplosivo sul giro secco, ma in gara manca sempre qualcosa”. Per Martin è già tempo per parlare di futuro: “L’obiettivo è continuare con la Ducati. Non so se il mio manager sta avendo colloqui con altri team”. LEGGI TUTTO