L’accordo di Sinner con la Wada: Nargiso lo difende, Kyrgios protesta. La reazione dell’ITIA
Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images
Jannik Sinner, numero uno del mondo, dovrà scontare tre mesi di sospensione a partire dal 9 febbraio fino al 4 maggio. La vicenda continua a suscitare numerosi commenti tra addetti ai lavori e colleghi, creando un acceso dibattito sulle modalità con cui è stato raggiunto l’accordo tra la Wada e il campione italiano.
Nick Kyrgios, sempre attivo e diretto nelle sue esternazioni contro Sinner, ha espresso su X tutto il proprio disappunto per quanto accaduto: “È un giorno triste per il tennis. La Wada esce allo scoperto e dice che la squalifica congrua sarebbe di uno o due anni. Ovviamente il suo Team ha fatto tutto il possibile per andare semplicemente avanti e accettare una squalifica di tre mesi, senza titoli persi, senza premi in denaro persi. Colpevole o no? L’equità nel tennis non esiste. Conosco molti giocatori che in questo momento la pensano allo stesso modo, quindi vorrei organizzare degli spazi live la prossima settimana per poterne parlare.”
So wada come out and say it would be a 1-2 year ban. Obviously sinners team have done everything in their power to just go ahead and take a 3 month ban, no titles lost, no prize money lost. Guilty or not? Sad day for tennis. Fairness in tennis does not exist.
— Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) February 15, 2025
La reazione dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) non si è fatta attendere, con un comunicato che chiarisce come il processo originale sia stato condotto in conformità al Codice mondiale antidoping e al programma antidoping del tennis. “A seguito di un’indagine approfondita da parte dell’Itia (incluso il parere di laboratori accreditati dalla Wada), ritenevamo che il giocatore avesse dimostrato l’origine della sostanza vietata e che la violazione fosse involontaria. L’esito odierno conferma questa conclusione. L’Itia ha deferito la questione a un tribunale indipendente che ha raggiunto la decisione di ‘nessuna colpa o negligenza’ e, di conseguenza, nessuna squalifica, sulla base dei fatti e dell’applicazione delle regole. L’esito della sospensione di tre mesi è stato possibile solo grazie all’accordo tra la Wada e il giocatore.”
In difesa della soluzione trovata tra la Wada e Sinner è intervenuto Diego Nargiso, ex tennista e oggi commentatore, che ne ha sottolineato i motivi di equità: “È la cosa più giusta da fare: un ottimo modo di essere equilibrati e di accettare un errore che è stato fatto dal team. La Wada è stata comprensiva nel transare questa situazione perché sarebbe stato assurdo fermarlo nei momenti in cui, da aprile-maggio, ci sarebbero stati sia il Roland Garros che Wimbledon. Visto che c’è una responsabilità, ma non diretta, sarebbe stato troppo severo perdere due grandi Slam per un giocatore che è il numero uno del mondo. Per me oltremodo penalizza il ragazzo però c’è stato un errore e purtroppo ci deve essere una assunzione di responsabilità. Per la tempistica penso che sia la soluzione più giusta.”
Marco Rossi LEGGI TUTTO