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    Le Finals della Billie Jean King Cup si spostano a settembre: Shenzhen ospiterà l’evento dopo lo US Open

    Le Finals della Billie Jean King Cup si spostano a settembre: Shenzhen ospiterà l’evento dopo lo US Open

    È stata confermata questa mattina una delle date più importanti della stagione tennistica. La fase finale della Billie Jean King Cup, precedentemente nota come Fed Cup, si terrà dal 16 al 21 settembre 2025 a Shenzhen, in Cina.
    La vera novità riguarda il calendario dell’evento. Tradizionalmente posizionata nell’ultima settimana della stagione, con tutte le complicazioni che questo comportava, la competizione femminile che mette di fronte le maggiori potenze mondiali del tennis è stata anticipata e si svolgerà subito dopo lo US Open.
    Questo cambiamento strategico potrebbe favorire una maggiore partecipazione delle migliori giocatrici, spesso assenti nell’edizione di fine anno a causa della stanchezza accumulata durante la lunga stagione o per infortuni.La decisione di anticipare la fase finale a settembre rappresenta un cambiamento significativo nel panorama tennistico internazionale e potrebbe segnare un nuovo corso per questa storica competizione a squadre femminile che appare in enorme difficoltà in questo momento storico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Billie Jean King Cup 2025: al via le Qualifiers. I risultati della prima giornata. l’Italia già alle Final 8 di Shenzhen

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Foto Getty Images

    Prende il via oggi 10 aprile il lungo weekend dedicato alle Qualifiers della Billie Jean King Cup 2025, la prestigiosa competizione a squadre femminile. SuperTennis trasmetterà tutti gli incontri in diretta, in chiaro e gratuitamente. Gli appassionati potranno seguire le sfide anche sulle piattaforme digitali SuperTennis Plus e SuperTenniX.Gli orari indicati si riferiscono al fuso orario italiano. Si prevede una competizione intensa, con diverse nazionali di alto livello che si sfideranno per conquistare uno dei sei posti disponibili per la fase finale.L’Italia, guidata da Tathiana Garbin, osserverà con interesse questi Qualifiers, in attesa di conoscere le sei nazionali che si uniranno alle azzurre e alla Cina nella Final 8 di Shenzhen, dove la squadra italiana difenderà il titolo conquistato nella scorsa edizione.
    La formula e i gironiLe 18 nazioni ammesse ai Qualifiers sono state suddivise in sei gironi, ciascuno ospitato in una sede diversa, con la squadra di casa sempre presente nel proprio raggruppamento. Le sei vincitrici dei gironi si qualificheranno per la Final 8 di Shenzhen, in Cina, dove troveranno l’Italia (qualificata di diritto in quanto campionessa in carica) e la Cina (nazione ospitante).

    Il calendario completo10 APRILE Australia-Kazakhstan (Gruppo D) – 1-2– 🇰🇿 Putintseva Y. b 🇦🇺 Joint M. 6-2 6-1– 🇰🇿 Rybakina E. b 🇦🇺 Birrell K. 6-3 7-6🇦🇺 Hunter S. / 🇦🇺 Perez E. b. 🇰🇿 Kulambayeva Z. / 🇰🇿 Danilina A. 6-3 6-4
    Germania-Olanda (Gruppo F) – ore 13.00Polonia-Svizzera (Gruppo E) – ore 15.00Rep.Ceca-Brasile (Gruppo B) – ore 15.00

    11 APRILE Kazakhstan-Colombia (Gruppo D) – ore 4.00Canada v Romania (Gruppo A) – ore 6.00Spagna-Brasile (Gruppo B) – ore 15.00Gran Bretagna-Germania (Gruppo F) – ore 14.00Slovacchia-Danimarca (Gruppo C) – ore 15.00Polonia-Ucraina (Gruppo E) – ore 15.00

    12 APRILE Australia-Colombia (Gruppo D) – ore 4.00Romania-Giappone (Gruppo A) – ore 6.00Gran Bretagna-Olanda (Gruppo F) – ore 14.00USA-Danimarca (Gruppo C) – ore 15.00Svizzera-Ucraina (Gruppo E) – ore 15.00Rep.Ceca-Spagna (Gruppo B) – ore 15.00

    13 APRILE Canada v Giappone (Gruppo A) – ore 4.00Slovacchia-USA (Gruppo C) – ore 15.00

    Ecco la composizione dei gironi e le relative sedi di gioco:
    Gruppo A: Canada, Romania, Giappone Sede: Ariake Colosseum, Tokyo, GiapponeSuperficie: duro, indoor
    Gruppo B: Repubblica Ceca, Spagna, Brasile Sede: RT TORAX Arena, Ostrava, Repubblica CecaSuperficie: duro, indoor
    Gruppo C: Slovacchia, USA, Danimarca Sede: Peugeot Arena, Bratislava, SlovacchiaSuperficie: duro, indoor
    Gruppo D: Australia, Kazakhstan, Colombia Sede: Pat Rafter Arena, Brisbane, AustraliaSuperficie: duro, indoor
    Gruppo E: Polonia, Svizzera, Ucraina Sede: Radomskie Centrum Sportu, Radom, PoloniaSuperficie: terra, indoor
    Gruppo F: Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi Sede: Sportcampus Zuiderpark, L’Aia, OlandaSuperficie: terra, indoor LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Feliciano Lopez sarà il direttore delle Final 8 per i prossimi tre anni (a partire da Bologna 2025)

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez sarà il direttore delle prossime tre edizioni della Final 8 della Coppa Davis, triennio che vedrà l’evento disputarsi in Italia e nel 2025 (dal 18 al 23 novembre) alla SuperTennis Arena di Bologna Fiere, abituale sede della squadra di basket Virtus Bologna. La notizia arriva da un comunicato dell’ITF che così assegna di nuovo il prestigioso incarico a Lopez, già a capo della fase finale della Davis in quel di Malaga nelle stagioni 2023 e 2024 (terminate con due successi dell’Italia). “Lopez ha ricevuto elogi da giocatori, capitani e staff per il suo contributo durante le ultime Final 8 che hanno attirato presenze record e prodotto innumerevoli momenti memorabili in Andalusia”, si legge nel comunicato.
    Lopez così ha commentato: “La Coppa Davis è stata molto speciale per me come giocatore ed è stato un privilegio essere il direttore delle Final 8 negli ultimi due anni. Sono onorato che l’ITF abbia riposto in me la sua fiducia per il futuro a lungo termine dell’evento e sono entusiasta di lavorarci in Italia per i prossimi tre anni, a partire da Bologna questo novembre. Sono certo che costruiremo sul nostro successo a Malaga e darò tutto per continuare a far crescere la Coppa Davis. L’atmosfera che la Coppa Davis crea è unica nel nostro sport e questa stagione non sarà diversa. È stato incredibile vedere così tanti fan viaggiare per essere alla Final 8 negli ultimi anni e sono certo che coloro che viaggiano da lontano si sentiranno benvenuti a Bologna a novembre”.
    Lopez ha scritto importanti pagine della competizione a squadre anche come giocatore: ha disputato 31 partite con la maglia del suo paese tra il 2003 e il 2021, con quattro Coppe vinte insieme ai compagni (2008, 2009, 2011 e 2019). Indimenticabile per lui l’edizione 2008, quando in Argentina si caricò la squadra sulle spalle arrivando a battere Juan Martin del Potro in singolare e la coppia Calleri – Nalbandian in doppio insieme a Fernando Verdasco, punti decisivi a sovvertire un pronostico che vedeva gli iberici, orfani di Nadal, nettamente sfavoriti.
    David Haggerty, presidente dell’ITF: “Pochi giocatori hanno avuto così tanto successo in Coppa Davis come Feliciano e l’esperienza che porta come direttore del torneo è inestimabile. Ha lavorato instancabilmente in questo ruolo nelle ultime due stagioni, ha costruito grandi relazioni con il team ITF e siamo molto lieti che continuerà a svolgere il ruolo di direttore del torneo per i prossimi tre anni.”
    Fase finale in Italia quindi ma direttore dell’evento straniero: ITF ha puntato sull’esperienza maturata da Lopez, che ricordiamo in passato ha diretto anche il Masters 1000 di Madrid per diversi anni.
    Questo il programma della Final 8 di Bologna: i quattro quarti di finale si giocheranno in quattro sessioni da martedì 18 a giovedì 20 novembre, con gli azzurri capitanati da Volandri in campo mercoledì 19 novembre. Le semifinali si svolgeranno da venerdì 21 a sabato 22 novembre, mentre la finale della Coppa Davis 2025 si svolgerà domenica 23 novembre.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: ITF e Kosmos trovano un accordo per risolvere le cause legali

    La drastica rottura degli accordi tra ITF e Kosmos (la società sportiva dell’ex stella del Barcellona Gerard Piquè) sull’organizzazione della Davis Cup, avvenuta nel gennaio del 2023, aveva dato il via ad una serie di cause legali per dirimere le tante questioni aperte. Contratti non rispettati, accuse reciproche, …come si dice in gergo erano “volati gli stracci” visto il deludente riscontro della rivoluzione del 2019 della più antica competizione sportiva nazionale a squadre di tutti gli sport (1900). È arrivato un comunicato dalla ITF che annuncia la conclusione della vicenda attraverso un accordo tra le parti.
    “Kosmos e la Federazione Internazionale Tennis (ITF) hanno raggiunto una risoluzione amichevole in merito ai loro precedenti disaccordi contrattuali relativi all’organizzazione della Coppa Davis. Entrambe le organizzazioni si augurano reciprocamente successo nei loro progetti futuri”, questo lo stringato comunicato rilasciato alla stampa dalla ITF.
    Dopo anni di polemiche e ipotesi di cambiamento andati a vuoto, ITF si era affidata a Kosmos per innovare la Coppa Davis. Dal 2019 si cambiò tutto, con una fase a gironi nel cuore della stagione, l’eliminazione degli scontri casa-trasferta e una final 8 in sede unica per decidere la nazione vincitrice. Un cambiamento drastico che scatenò moltissime polemiche, tra chi festeggiava per la rottura di uno status quo non soddisfacente da anni e chi invece sottolineava le carenze e forti problematiche della nuova formula. In particolare non convinceva un programma giornaliero troppo lungo con match che finivano a notte inoltrata, molte sfide tra due nazioni in un paese terzo con spalti miseramente vuoti e la perdita di identità per la mancanza del tifo casalingo, che era un po’ il sale dell’evento. Questi i problemi principali del format targato Kosmos.
    Dopo il clamoroso passo indietro di Kosmos e un paio di stagioni con la competizione di nuovo in mano all’ITF (ma ancora col format di Kosmos in parte corretto), si è arrivati al nuovo formato di quest’anno, con il ritorno delle sfide casa-trasferta che eliminano la fase a gironi di settembre e il mantenimento della finale in sede unica, quest’anno prevista a Bologna a novembre, con l’Italia campione nelle ultime due edizioni a caccia del tris.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    PTPA all’attacco: lancia una serie di azioni legali contro gli organi di governo del tennis per “un sistema corrotto, illegale e abusivo”

    La infografica che lancia il comunicato di PTPA

    Per la prima volta dalla sua fondazione la Professional Tennis Players Association (PTPA) passa all’attacco, annunciando con un lungo e durissimo comunicato di aver attivato una serie di azioni legali negli USA, Regno Unito e Unione Europea contro tutti gli organi di governo del tennis, ATP, WTA, ITF e ITIA, per difendere gli interessi dei giocatori da un sistema che definisce senza mezzi termini “Corrotto, Illegale e Abusivo”. Sul sito ufficiale del nuovo sindacato dei tennisti, nato dall’unione di diversi giocatori e fortemente promosso da Djokovic e Pospisil, campeggia un lungo comunicato nel quale si spiegano i motivi che hanno portato a questa decisione senza precedenti.
    “Dopo anni di sforzi in buona fede per riformare il tennis professionistico, la Professional Tennis Players Association (PTPA) ha intrapreso un’azione legale” così inizia il lungo e articolato comunicato. “Oggi, la PTPA, insieme a oltre una dozzina di tennisti professionisti e per conto dell’intera popolazione dei giocatori, e il rinomato studio legale internazionale e storico difensore dei giocatori Weil, Gotshal & Manges LLP, hanno avviato una serie di azioni legali negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’UE contro gli organi di governo dello sport: ATP), WTA, ITF e l’International Tennis Integrity Agency (ITIA). Le cause legali espongono abusi sistemici, pratiche anti-competitive e un palese disprezzo per il benessere dei giocatori che persistono da decenni”.
    “Tennis is broken”, ha affermato Ahmad Nassar, direttore esecutivo della PTPA. “Dietro la patina glamour che gli imputati promuovono, i giocatori sono intrappolati in un sistema ingiusto che sfrutta il loro talento, sopprime i loro guadagni e mette a repentaglio la loro salute e sicurezza. Abbiamo esaurito tutte le opzioni di riforma attraverso il dialogo e gli organi di governo non ci hanno lasciato altra scelta che cercare di ottenere responsabilità attraverso i tribunali. Risolvere questi fallimenti sistemici non significa sconvolgere il tennis, ma salvarlo per le generazioni di giocatori e tifosi a venire”.
    “L’ATP, la WTA, l’ITF e l’ITIA operano come un cartello implementando una serie di draconiane restrizioni anticoncorrenziali e pratiche abusive, tra cui:
    – Collusione per ridurre la concorrenza. Gli imputati hanno stipulato accordi e intese per sopprimere la concorrenza tra i tornei che, in un mercato competitivo, potrebbero offrire ai giocatori maggiori opportunità di guadagno. Queste restrizioni illegali consentono al cartello di pagare compensi artificialmente bassi ai tennisti professionisti, eliminare la concorrenza tra loro e impedire a qualsiasi potenziale concorrente di entrare nel mercato;
    – Fissare il montepremi e sopprimere i guadagni dei giocatori: Gli imputati colludono per limitare il montepremi che i tornei assegnano e limitare la capacità dei giocatori di guadagnare denaro fuori dal campo, piuttosto che consentire a un libero mercato di dettare gli importi che i giocatori guadagnano. Le azioni legali mostrano specificamente come gli imputati colludono e respingono le richieste dei proprietari dei tornei di aumentare il montepremi, assicurando che il sistema rimanga truccato a favore degli imputati. Più di due miliardi di persone in 200 paesi hanno guardato partite di tennis professionistiche l’anno scorso, dimostrando la passione e la domanda globali per lo sport e i suoi atleti professionisti. Tuttavia, i migliori giocatori di tennis guadagnano una frazione di ciò che guadagnano i migliori atleti in altri sport. Nel 2024, l’US Open ha guadagnato 12,8 milioni di dollari dalla vendita di un singolo cocktail speciale, che era più di quanto pagato a entrambi i campioni di singolare messi insieme. I giocatori di tennis vengono pagati solo il 17% dei ricavi rispetto ad altri sport come golf, basket e football americano, che variano tra il 35 e il 50%

    ’ .
    Today, the PTPA and over a dozen players, on behalf of the entire professional population, filed a sweeping series of legal actions against the ATP, WTA, ITF and ITIA to reform professional tennis. https://t.co/1r4LWQpopP
    — Professional Tennis Players Association (@ptpaplayers) March 18, 2025

    – Sistema di assegnazione dei punti per la classifica: Gli imputati impongono un sistema draconiano per il ranking e l’assegnazione dei punti, che stabilisce in quali tornei i giocatori possono competere, quanto compenso guadagnano e se ricevono determinate opportunità di sponsorizzazione. Il sistema allontana i giocatori da qualsiasi evento alternativo che potrebbe esistere in un libero mercato e li obbliga a competere solo nei tornei degli imputati se vogliono giocare a tennis a livello professionistico;
    – Forzano un programma insostenibile: La stagione del tennis professionistico dura 11 mesi all’anno, lasciando poco o nessun spazio ai giocatori per riposare e recuperare. Il programma, insostenibile, richiede ai giocatori di viaggiare a proprie spese e gestire la propria logistica per partecipare a decine di tornei in sei continenti. Trascorrere del tempo con la famiglia o riprendersi da infortuni richiede di rinunciare alle opportunità di guadagnarsi da vivere e guadagnare ambiti punti in classifica;
    – Disprezzo per i giocatori: Solo l’anno scorso, i giocatori sono stati costretti a competere in condizioni estreme, come indice di calore eccessivi, a sopportare partite che finivano alle 3 del mattino e a giocare con palle da tennis diverse e inducenti infortuni a seconda della settimana, il che ha portato a lesioni croniche a polsi, gomiti e spalle. A Miami, un giocatore è crollato in campo a causa del caldo estremo, è stato costretto a ritirarsi dalla partita e ha trascorso una notte in ospedale per riprendersi. Ai giocatori viene detto che questo è ciò che comporta il privilegio di essere un tennista professionista;
    – Sfruttamento finanziario dei giocatori: I giocatori sono costretti a cedere i loro diritti relativi al nome, immagine e somiglianza per un compenso pari a zero, consentendo agli organi di governo di trarre profitto dalle loro identità, impedendo loro di assicurarsi alcune sponsorizzazioni indipendenti e limitando senza fondamento il numero di sponsor che potrebbero avere. Individualmente e insieme, queste restrizioni riducono i guadagni dei giocatori e la loro capacità di negoziare migliori condizioni di lavoro, escludere i concorrenti e impedire la crescita dello sport.
    – Violazione dei diritti alla privacy: I giocatori sono sottoposti a perquisizioni invasive dei dispositivi personali, test antidoping casuali nel cuore della notte e interrogatori senza rappresentanza legale. L’ITIA ha sospeso giocatori senza un giusto processo sulla base di prove fragili o inventate. I telefoni dei giocatori vengono confiscati e perquisiti senza consenso, una grave invasione della privacy che viola la legge e dimostra ulteriormente la presa soffocante che gli imputati hanno sul mercato”.

    The professional tennis system is unfair, nontransparent, and rigged against the players.
    The PTPA and players’ legal challenges will hold the tennis establishment accountable to ensure real, long-lasting improvements are made.
    Details: https://t.co/DUXNqPOgLr pic.twitter.com/FzTVbMZneA
    — Professional Tennis Players Association (@ptpaplayers) March 18, 2025

    Una presa di posizione durissima, riportiamo due delle testimonianze che chiudono il lungo comunicato, Pospisil e Cirstea.
    “Un momento decisivo per il tennis. Non si tratta solo di soldi, ma di correttezza, sicurezza e dignità umana fondamentale”, ha affermato Vasek Pospisil, co-fondatore e membro del comitato esecutivo della PTPA. “Sono uno dei giocatori più fortunati e ho dovuto dormire in macchina quando andavo alle partite all’inizio della mia carriera: immagina un giocatore della NFL a cui viene detto di dover dormire in macchina durante una partita in trasferta. È assurdo e non accadrebbe mai, ovviamente. Nessun altro sport importante tratta i suoi atleti in questo modo. Gli organi di governo ci costringono a contratti ingiusti, impongono programmi disumani e ci puniscono per aver parlato. Le azioni legali intraprese oggi riguardano la correzione del sistema tennis per i giocatori di oggi e le generazioni future. È tempo di responsabilità, di una vera riforma e di un sistema che protegga e dia potere ai giocatori. Tutte le parti interessate meritano uno sport che operi con correttezza e integrità”.
    “Le giocatrici non possono permettersi il lusso di aspettare all’infinito un cambiamento significativo” afferma Sorana Cirstea. “Nonostante le ripetute preoccupazioni e le dichiarazioni, ci siamo scontrate con promesse vuote. Le condizioni attuali, ovvero programmi impegnativi, incertezza finanziaria e supporto inadeguato, non sono sostenibili. L’azione legale non è la prima scelta, ma in questa fase è necessario imporre la responsabilità e garantire miglioramenti attesi da tempo. Le giocatrici meritano di meglio e le generazioni future meritano di meglio. Non ci arrenderemo finché non si verificherà un vero cambiamento!”
    Vedremo gli sviluppi di quest’azione e quale sarà la risposta di ATP, WTA e ITF. Di sicuro il mondo del tennis continua ad attraversare acque agitate e la sensazione è che prima o poi assisteremo a cambiamenti significativi, probabilmente anche nel calendario e nella gestione dei tornei.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Finali di Davis Cup a Bologna: si giocherà presso la Fiera e non all’Unipol Arena

    La Coppa Davis

    La fase finale di Davis Cup 2025 a Bologna (18-23 novembre) non andrà in scena presso la Unipol Arena ma nel quartiere fieristico con una struttura più grande e tutta nuova. Secondo quanto riporta l’edizione bolognese del Corriere, la società BolognaFiere si è aggiudicata l’organizzazione dell’evento che sarà spostato dal “classico” palazzo dello sport di Caselecchio ai padiglioni di via Michelino.
    Il progetto di BolognaFiere è di strappare un accordo per organizzare il triennio di finali di Davis tutte nelle loro strutture (al momento è sicuro che saranno in Italia, ma per la sede c’è la certezza di Bologna solo per quest’anno). Saranno tre i padiglioni della fiera dedicati all’evento tennistico: la Segafredo Arena ospiterà i match ufficiali, un altro padiglione adiacente vedrà gli eventi per il pubblico e l’area accoglienza – ristorazione, quindi un terzo padiglione ospiterà i campi di allenamento per le squadre. Essendo la fase finale di Davis con otto squadre, la location del solo palasport era un po’ limitata e la nuova area sarà decisamente più comoda per le squadre a livello logistico.
    Il prossimo novembre gli incontri della Coppa Davis si giocheranno alla Segafredo Arena, mentre in caso di accordo anche per le stagioni 2026 e 2027 l’idea è di spostare le partite nel padiglione 35, che diventerebbe una nuova struttura polifunzionale (in futuro dovrebbe ospitare anche la Virtus di pallacanestro). Si era parlato in città di costruire l’impianto in piazza Costituzione al posto dell’attuale Palazzo degli Affari, ma questa ipotesi sembra tramontata, confermando il progetto originario dall’architetto Mario Cucinella: un impianto multifunzionale da 10mila posti, adattabile alle esigenze dello sport o evento.
    Il nuovo padiglione avrà un costo stimato di circa 60 milioni e avrà come nome “Unipol”, importante società bolognese nel campo assicurativo che oggi sponsorizza il palazzo di Casalecchio dove si è svolta la fase a gironi di Davis nelle scorse annate.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Bergs rompe il silenzio: “Ho commesso un errore, ma Garín ha esagerato”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    La controversia tra Zizou Bergs e Cristian Garín durante la sfida di Coppa Davis 2025 tra Belgio e Cile continua a far discutere. L’incidente, che ha causato lesioni all’occhio e vertigini al cileno, ha portato a una richiesta ufficiale del Comitato Olimpico Cileno per annullare il risultato. Ora, Bergs rompe il silenzio e offre la sua versione dei fatti.
    “Fino all’ultimo punto giocato, l’atmosfera era spettacolare. Mi si sono rizzati i capelli pensando che poteva essere il mio momento e che potevo vincere la partita”, ha spiegato Bergs a Jeu, Set & Podcast. “Quando ti rendi conto che puoi chiudere il match con il tuo servizio, può succedere qualcosa del genere. Sì, l’ho colpito. Ho commesso un piccolo errore in un momento di pura emozione. Dopo il passing shot, ho saltato per pura euforia, ho corso verso la panchina e pensavo di poterlo evitare. In qualche modo, lui non si è tirato indietro. Mi stava vedendo arrivare e ci siamo scontrati.”
    Il belga ha anche suggerito che la reazione di Garín sia stata esagerata: “È chiaro che in un certo senso è colpa mia, ma credo anche che lui abbia esagerato. E si può verificare dal fatto che l’arbitro ha deciso a nostro favore. Non so se questo incidente passerà alla storia. Non molto tempo fa è successo qualcosa di molto simile in una partita di pallamano. Ho la sensazione che i tifosi cileni non avranno una grande opinione di me in questo momento.”
    La Federazione Belga di Tennis ha supportato il proprio giocatore, sottolineando che “non c’è stata alcuna cattiva intenzione” e che l’arbitro Carlos Ramos “ha seguito il protocollo ufficiale delle regole, prendendo una decisione in linea con esso”. Pur descrivendo l’accaduto come un “incidente sfortunato”, la federazione sostiene che si sia trattato di un’”azione involontaria” che, come tale, è stata correttamente sanzionata con un semplice avvertimento.
    Il Belgio è già inserito nel secondo turno delle qualificazioni, dove affronterà l’Austria per un posto nei quarti di finale di Bologna. Resta da vedere quale sarà l’esito del reclamo ufficiale del team cileno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: Carlos Ramos difende la sua decisione sul caso Bergs-Garín

    Carlos Ramos difende la sua decisione sul caso Bergs-Garín – Foto Getty Images

    Il mondo del tennis è ancora in subbuglio dopo l’incidente tra Zizou Bergs e Cristian Garín durante la Coppa Davis , con la maggioranza degli addetti ai lavori che sostiene che il belga avrebbe dovuto essere squalificato. In questo contesto, emergono le prime dichiarazioni di Carlos Ramos, il giudice di sedia che ha preso la controversa decisione di non sanzionare il giocatore belga, portando all’eliminazione definitiva del Cile dalla competizione.
    “Lo considero un incidente sfortunato,” ha dichiarato Ramos, “non ho visto alcuna intenzionalità nell’episodio e non c’era stato nulla durante la partita che mi portasse a pensare che fosse stato un gesto volontario.”
    Le parole del giudice di sedia arrivano in un momento in cui la comunità tennistica internazionale continua a discutere animatamente sull’episodio, con una netta maggioranza che si schiera dalla parte del tennista cileno e critica la gestione dell’incidente da parte degli ufficiali di gara.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO