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    La rinascita di Eliot Spizzirri: dalla delusione del campionato universitario al successo nel Miami Open

    Eliot Spizzirri USA, 23.12.2001 – Foto Getty Images

    Eliot Spizzirri rappresenta una di quelle storie di riscatto che tanto caratterizzano il mondo del tennis e la vita in generale. Il giovane tennista americano, 23 anni, ha vissuto nel maggio dello scorso anno una di quelle sconfitte che non si dimenticano mai: la finale a squadre del campionato nazionale universitario degli Stati Uniti (NCAA), quando la sua università, quella del Texas, è caduta all’ultimo punto della finale contro TCU (Università Cristiana del Texas) per 4-3.
    Al dolore per aver perso una finale così equilibrata si è aggiunto il fatto che quella era la sua ultima opportunità di conquistare il titolo universitario, essendo al suo ultimo anno di studi. Tuttavia, Spizzirri ha compreso in pochi giorni l’importanza di andare avanti senza rimanere ancorato al passato.
    “Credo che momenti come questi nella vita, le grandi sfide, possano orientarti in due direzioni: o impari da essi o ne diventi ossessionato, e io scelgo di imparare da queste opportunità”, ha dichiarato. L’americano ha anche realizzato dopo quella sconfitta quali dovessero essere le sue priorità nella vita: “È stato come dire: ‘Ehi, sono ancora una persona felice. Sì, ho perso un campionato nazionale che desideravo tanto… I miei risultati nel tennis, ovviamente mi importano e sono importanti, ma allo stesso tempo, non sono tutto’”, ha affermato in alcune dichiarazioni riportate dall’ATP.
    Dopo l’esperienza universitaria, dove era stato numero uno del ranking, l’americano ha deciso di inseguire il suo sogno di diventare tennista professionista, ma con un concetto ben chiaro: avrebbe giocato per divertirsi. “Credo che forse prima di una partita importante o in un momento decisivo, ero troppo intenso o prendevo le cose troppo sul serio, e ora cerco semplicemente di godermi il momento e assicurarmi di non giudicarmi in base ai miei risultati tennistici. Sento di essere qualcosa di più di un semplice giocatore di tennis e di poter avere un impatto maggiore in futuro.”
    Con questa filosofia ha iniziato una carriera professionale che sta procedendo molto bene. Dieci mesi fa era al numero 730 del ranking ATP e, dopo aver raggiunto la finale del Challenger di Cleveland, dove ha avuto anche un match point, e aver conquistato il Challenger di San Diego, è salito fino alla posizione 134. E, come se non bastasse, al suo debutto al Miami Open, dove ha ricevuto una wild card, ha battuto Billy Harris (7-6(2), 3-6, 6-2) nel primo turno e ora attende Sebastian Korda al secondo.
    “Sento di aver imparato più su me stesso negli ultimi 12 mesi che in tutta la mia precedente carriera tennistica. Ci sono stati molti momenti folli negli ultimi 12 mesi, ma per riassumere, ho imparato molto. E, d’altra parte, mi sono divertito molto. Vanno di pari passo: se ti godi il percorso settimana dopo settimana e non ti concentri troppo sui risultati, semplicemente ti diverti a giocare a tennis professionistico e a vivere il tuo sogno, allora le cose buone accadranno”, afferma il nativo di Cincinnati, che sembra aver imparato molto da quella sconfitta universitaria, forse più di quanto avrebbe fatto vincendo.
    Dopo la sua vittoria al Miami Open, Spizzirri sale fino alla posizione 127, guadagnando oltre 600 posizioni in 10 mesi, il che gli apre la possibilità di partecipare a tornei di livello superiore e di continuare a progredire nella sua carriera. Ma ha ben chiaro che lo farà a modo suo, ovvero divertendosi. “Da maggio ho imparato molto come professionista e cosa serve settimana dopo settimana. Ho imparato molto su me stesso, sulla mia identità come giocatore, su ciò che sento mi aiuti a rendere al meglio. Ma, soprattutto, è stato molto piacevole e divertente.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner sarà gestito esclusivamente da AVIMA Sports & Business Management dopo 5 anni con StarWing Sports

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha annunciato un importante cambiamento nella gestione della sua carriera commerciale. Il suo attuale agente, Lawrence Frankopan, CEO di StarWing Sports, lascerà il ruolo di supervisore delle attività commerciali del tennista con effetto immediato. Al suo posto, la gestione sarà affidata ad Alex Vittur, fondatore dell’agenzia di management AVIMA, che prenderà il pieno controllo degli affari di Sinner.Durante i cinque anni di collaborazione, Frankopan e Sinner hanno vissuto numerosi momenti di successo e queste esperienze resteranno un ricordo indelebile per entrambi.
    Le dichiarazioni di Lawrence Frankopan e Jannik SinnerFrankopan ha spiegato la sua decisione sottolineando il forte legame con StarWing Sports: “A causa dei miei impegni a lungo termine con StarWing Sports, non ho potuto accettare l’offerta di lavorare esclusivamente per AVIMA, ma sono grato di aver avuto l’opportunità di collaborare con un talento come Jannik. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo costruito insieme e gli auguro il meglio per il futuro.”
    Anche Sinner ha voluto ringraziare il suo storico manager:“Lawrence Frankopan e il suo team mi hanno supportato moltissimo e questo rimarrà sempre con me. Desidero ringraziarli per la loro dedizione in tutti questi anni.”
    Un nuovo capitolo con AVIMA Sports StarWing Sports ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita commerciale di Sinner, gestendolo fin dall’età di 18 anni e creando per lui importanti collaborazioni con alcuni dei brand più prestigiosi a livello mondiale. Ora, con AVIMA Sports, il numero uno italiano e mondiale si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, sia dentro che fuori dal campo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Indian Wells 2025: l’era dei tennisti nati negli anni 2000 è ufficialmente iniziata

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Holger Rune, Daniil Medvedev, Carlos Alcaraz e Jack Draper sono gli ultimi quattro giocatori rimasti in gara al Masters 1000 di Indian Wells 2025. Si tratta di quattro tennisti ben conosciuti che attualmente occupano posizioni all’interno della top 15 del ranking mondiale.
    Tuttavia, il dato che davvero fa riflettere non è questo, ma il fatto che tre di loro appartengano alla generazione nata negli anni 2000. È la prima volta nella storia che questo fenomeno si verifica nel circuito maschile in un evento di categoria Grand Slam o Masters 1000.
    Era solo questione di tempo prima che questo tipo di statistiche iniziassero a emergere, segnalando un chiaro cambio generazionale nel tennis maschile. I giovani talenti nati nel nuovo millennio stanno progressivamente conquistando i palcoscenici più prestigiosi del tennis mondiale, dimostrando che il ricambio generazionale è ormai in pieno svolgimento.Alcaraz, già affermato con diversi titoli Slam in bacheca ed ex n.1 del mondo, Rune, con il suo tennis esplosivo ma discontinuo, e Draper, rappresentante della nuova ondata britannica, stanno guidando questa rivoluzione in assenza del n.1 del mondo Jannik Sinner. Solo Medvedev, nato nel 1996, rappresenta la generazione precedente tra i semifinalisti di questa edizione del torneo californiano.
    Questo dato statistico segna un momento simbolico nel tennis maschile, confermando che l’era dominata dai campioni nati negli anni ’80 e ’90 sta gradualmente cedendo il passo alla nuova generazione di talenti. Le semifinali di Indian Wells 2025 potrebbero essere ricordate in futuro come uno dei primi segnali concreti di questo storico passaggio di testimone.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La torcia olimpica di Parigi 2024 trova casa nel museo di Rafael Nadal

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rafael Nadal ha aggiunto un pezzo speciale di storia, una torcia delle Olimpiadi di Parigi 2024, al suo museo presso la Rafa Nadal Academy. Il 22 volte campione Slam, il cui nome è per sempre legato alla capitale francese grazie ai suoi record di 14 titoli al Roland Garros, conserva ora un frammento di storia olimpica in tributo al suo ruolo nella Cerimonia di Apertura.
    Lo spagnolo ha portato la torcia attraverso il cuore della città insieme a leggende dello sport come Serena Williams e Zinedine Zidane. Come riconoscimento del suo contributo ai Giochi, la torcia brilla ora tra i suoi trofei, incarnando lo spirito di competizione e di eredità sportiva.
    “Grazie, Olympics, per avermi inviato questa torcia molto speciale”, ha condiviso Nadal sui social media giovedì. “Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 ho vissuto uno dei giorni più emozionanti della mia carriera e sono felice di conservare questa torcia in un posto d’eccezione nel Museo.”
    A Parigi lo scorso anno, Nadal è stato al centro dello spettacolo olimpico, ricevendo la fiamma dalla leggenda del calcio Zidane prima di salire su una barca sulla Senna. Insieme a Williams, Carl Lewis e Nadia Comaneci, ha portato la torcia verso il Louvre in una cerimonia seguita da milioni di persone. La fiamma ha raggiunto infine la sua destinazione finale, accendendo un braciere ispirato al primo volo aerostatico dei fratelli Montgolfier.
    Il legame di Nadal con i Giochi è profondo, avendo vinto l’oro olimpico nel singolare nel 2008 e nel doppio nel 2016 con Marc Lopez. Ora, questa torcia serve come ricordo duraturo del suo ruolo in una delle tradizioni più iconiche dello sport. Esposta accanto ai suoi trofei e cimeli, cementa l’eredità dell’ex numero 1 del ranking ATP come icona sportiva globale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    All’asta le scarpe storiche di Djokovic: indossate quando superò il record di Federer

    All’asta le scarpe storiche di Djokovic: indossate quando superò il record di Federer

    Sono state messe all’asta le scarpe con cui Novak Djokovic ha scritto una pagina importante della storia del tennis mondiale. Si tratta di un paio di Asics speciali che il campione serbo indossò l’8 marzo 2021, giorno in cui raggiunse le 311 settimane da numero uno del ranking ATP, superando così il precedente record di Roger Federer fermo a 310 settimane.Per celebrare questo traguardo storico, il tennista di Belgrado aveva calzato una versione personalizzata delle sue scarpe Asics, sulle quali era stato appositamente impresso il numero “311” su un lato, a simboleggiare proprio il numero di settimane trascorse in vetta alla classifica mondiale.
    Quel giorno segnò un passaggio di consegne simbolico tra due leggende del tennis: Djokovic superava ufficialmente Federer in una delle statistiche più prestigiose del circuito, confermandosi come uno dei più grandi dominatori della storia di questo sport. Da allora, il serbo ha continuato ad estendere questo record fino a raggiungere l’impressionante cifra di 428 settimane complessive da numero uno al mondo.
    Le scarpe, che portano anche l’autografo del campione, sono state messe all’asta con una base di partenza di 1.500 euro. Tuttavia, gli esperti prevedono che il valore finale potrebbe essere molto più elevato, stimando che il cimelio potrebbe essere venduto per una cifra compresa tra i 10.000 e i 15.000 euro.Questo paio di scarpe rappresenta non solo un oggetto da collezione per gli appassionati di tennis, ma un vero e proprio pezzo di storia sportiva. Indossate in un momento cruciale della carriera di Djokovic, testimoniano uno dei tanti record battuti dal serbo, che nel corso degli anni ha ridefinito i limiti del tennis moderno.
    Per i collezionisti e i fan del tennis, questa asta rappresenta un’opportunità unica per aggiudicarsi un cimelio legato a uno dei momenti più significativi nella carriera di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, quando superò definitivamente il suo storico rivale Roger Federer in una delle statistiche più prestigiose del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    McEnroe: “Il record più sottovalutato di Djokovic? Le otto stagioni chiuse da numero 1”

    John McEnroe nella foto – foto getty images

    Novak Djokovic è riuscito a conquistare praticamente tutti i record più importanti nel mondo del tennis, ma secondo John McEnroe ce n’è uno in particolare che non riceve la giusta attenzione mediatica: le otto stagioni concluse come numero 1 del ranking mondiale.In una recente intervista rilasciata all’ATP, l’ex campione americano ha condiviso la sua opinione su quale sia il primato più sottovalutato tra quelli detenuti dal serbo, considerato da molti il più grande di tutti i tempi.
    “Tutto dipende, naturalmente, dalle ambizioni e dalle priorità di ciascun giocatore, ma per me la cosa più importante è sempre stata chi finisce l’anno come numero 1”, ha spiegato McEnroe, le cui parole sono state riportate dal portale “Teniski svet”.Il record di Djokovic è davvero impressionante: ha concluso otto volte la stagione in vetta alla classifica mondiale. Al secondo posto di questa speciale graduatoria troviamo Pete Sampras con sei, mentre al terzo posto sono appaiati Roger Federer, Rafael Nadal e Jimmy Connors con cinque ciascuno. Seguono proprio McEnroe e Ivan Lendl con quattro.
    Questo primato rimane spesso in ombra rispetto ad altri traguardi più celebrati, come il numero di titoli del Grande Slam, il totale di settimane trascorse al vertice del ranking, i trofei nei Masters 1000 o le vittorie alle ATP Finals.“Per me, la cosa più importante era finire la stagione come numero 1”, ha aggiunto McEnroe, che ha raggiunto questo obiettivo per quattro anni consecutivi, dal 1981 al 1984. “I miei 12 mesi erano migliori di quelli di chiunque altro”.
    L’americano ricorda ancora con orgoglio il suo debutto in vetta alla classifica. Nel marzo 1980, dopo aver battuto Jimmy Connors a Memphis, superò Bjorn Borg diventando il numero 1 del mondo. In quell’occasione, McEnroe divenne anche il primo tennista a detenere contemporaneamente la prima posizione sia in singolare che in doppio.“Guardavo la classifica mondiale e pensavo: ‘Mio Dio, non c’è nessuno davanti a me’”, racconta “Big Mac”. “Non mi aspettavo di raggiungere questo traguardo mentre crescevo. Ero sorpreso io stesso nel vedere il mio nome davanti a quello di Connors o Borg”.
    McEnroe è salito al vertice del ranking per ben 14 volte durante la sua carriera. L’ultima volta che ha occupato la prima posizione è stato nel settembre 1985. Il suo periodo più lungo al comando è stato tra agosto 1981 e settembre 1982, per ben 58 settimane consecutive. Con un totale di 170 settimane, occupa il settimo posto nella classifica di tutti i tempi per permanenza al numero 1.Durante i quattro anni in cui ha concluso la stagione come leader del ranking, McEnroe ha conquistato tre titoli a Wimbledon e due agli US Open.
    Nonostante ciò, l’americano riconosce l’eccezionalità del record di Djokovic, sottolineando come la capacità di mantenere la prima posizione alla fine dell’anno per ben otto volte sia una dimostrazione straordinaria di costanza ai massimi livelli, forse non celebrata quanto meriterebbe.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il gesto solidale di Jessica Pegula dopo il suo trionfo ad Austin

    Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Jessica Pegula ha dimostrato che la sua grandezza va oltre i risultati sportivi. La tennista statunitense, attuale numero quattro del ranking mondiale, non solo ha conquistato il titolo al WTA Austin 2025 questo fine settimana, ma è stata anche protagonista di un gesto di solidarietà che è stato ampiamente elogiato nel circuito femminile.
    La finale del torneo di doppio ha visto la coppia formata da Anna Blinkova e Yue Yuan affrontare McCartney Kessler e Shuai Zhang. Dopo un combattuto incontro, sono state Blinkova e Yuan ad aggiudicarsi il titolo. Tuttavia, la gioia per il trionfo è stata offuscata da un inaspettato problema logistico: nessuna delle quattro finaliste disponeva di un mezzo di trasporto per viaggiare da Austin a Los Angeles, dove dovevano recarsi per partecipare al prestigioso torneo di Indian Wells.
    È in questo momento che Jessica Pegula, appena incoronata campionessa del torneo individuale, ha mostrato il suo lato più generoso. La tennista americana, a conoscenza della situazione, ha offerto alle quattro giocatrici un posto sul suo jet privato per viaggiare insieme verso la California.L’aspetto più notevole è che Pegula, che avrebbe potuto partire immediatamente dopo la sua vittoria, ha deciso di aspettare la fine della finale di doppio affinché tutte potessero viaggiare insieme, dimostrando una pazienza e una solidarietà poco comuni nel mondo esigente del tennis professionistico.
    Il gesto di Pegula è stato ampiamente celebrato sia dalle beneficiarie dirette che dal resto delle giocatrici del circuito WTA. In uno sport individuale come il tennis, dove la competitività è estrema e i calendari sono estenuanti, questo tipo di azioni rafforzano i legami tra le tenniste.
    Per Blinkova, Yuan, Kessler e Zhang, quello che avrebbe potuto essere un complicato problema logistico si è trasformato in un’esperienza positiva grazie alla generosità di una collega che, nonostante il suo status di stella e la sua privilegiata posizione economica, non ha esitato a tendere una mano alle sue compagne.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Rune e Tiafoe giocano a tennis sul mare di Acapulco: spettacolo unico per promuovere il torneo

    Rune e Tiafoe giocano a tennis sul mare di Acapulco

    Uno show unico ha aperto il torneo ATP di Acapulco 2025. Gli organizzatori hanno allestito un campo da tennis sull’acqua della baia messicana per un evento promozionale che ha visto protagonisti Holger Rune e Frances Tiafoe.I due tennisti hanno regalato spettacolo in una location da sogno, scambiando colpi sul mare cristallino di Acapulco. Un’esibizione suggestiva, anche se con una particolarità: ogni colpo vincente significava una pallina persa nelle acque del Pacifico.Un’iniziativa originale che ha permesso ai fan di vedere i loro beniamini in una veste inedita, prima dell’inizio del torneo ufficiale. Rune e Tiafoe, due dei favoriti per la vittoria finale, hanno mostrato di apprezzare l’originalità dell’evento, regalando momenti di puro spettacolo in uno scenario da cartolina.

    Holger Rune & Frances Tiafoe#AMT2025 pic.twitter.com/I2HQVsT3Qk
    — Holger Rune HQ (@Holger_HQ) February 23, 2025

    L’ATP di Acapulco conferma così la sua tradizione di organizzare eventi promozionali spettacolari, sfruttando la bellezza naturale della località messicana per creare momenti unici di connessione tra i giocatori e il pubblico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO