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    Milano, la finale d’andata è tua: 3-2 in rimonta allo Ziraat!

    L’Allianz Powervolley conquista il primo round dell’atto conclusivo della CEV Challenge Cup: mercoledì 24 il ritorno decisivo in Turchia
    IN SINTESI: Buona la prima, con sofferenza: l’Allianz Powervolley Milano mette in archivio l’andata della finale della CEV Challenge Cup, battendo all’Allianz Cloud lo Ziraat Bankasi Ankara. 3-2 il risultato premia la squadra di coach Piazza, che in 2 ore e 12 minuti chiude la pratica turca (22-25, 25-19, 1-25, 25-18, 15-9). Prestazione di grinta e cuore per Powervolley nella sua prima storica finale, frutto del sacrificio messo in campo da Piano e compagni che hanno sofferto e, in rimonta, hanno portato a casa la vittoria. Milano si aggiudica così il primo prezioso round del confronto, con il decisivo match che assegna il titolo in programma mercoledì 24 marzo in Turchia, dove i ragazzi di Piazza dovranno sbagliare meno di quanto fatto oggi. Servirà una prova determinata, perché lo Ziraat ha dimostrato di essere una formazione ostica. Le parole di Steve Maar, mossa vincente giocata da Piazza (12 punti con il 60% in due set), al fischio finale commentano il match: «Siamo un po’ stanchi perché stiamo giocando ogni tre giorni, ma la cosa importante è che tutti ci facciamo trovare pronti per entrare in campo, soprattutto per far recuperare le energie anche agli altri. Questo forse ha fatto la differenza oggi. Siamo felici di questa vittoria, ma domani si ricomincia a lavorare pensando a domenica e a gara 3 dei playoff scudetto».
    MILANO – “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Messaggio chiaro e messo in campo dall’Allianz Powervolley Milano che, nella finale d’andata della CEV Challenge Cup, batte 3-2 lo Ziraat Bankasi Ankara e si aggiudica il primo round dell’atto conclusivo della manifestazione. All’Allianz Cloud i meneghini faticano non poco, ma pur soffrendo, chiudono la pratica in 5 set (22-25, 25-19, 1-25, 25-18, 15-9) in 2 ora e 12 minuti, conquistandosi così un prezioso vantaggio in vista del match di ritorno, che assegna il trofeo, in programma mercoledì 24 in Turchia.
    È una prima finale ricca di fatica e sacrificio, ma anche di gioia e sorrisi quella che va in archivio all’Allianz Cloud: Milano soffre, subisce la veemenza fisica turca ma alla fine non sbaglia il primo match del duplico confronto con i turchi che mette in palio la CEV Challenge Cup e, con una prova d’orgoglio ricca di grinta, mette in cassaforte un risultato prezioso e determinante per l’assegnazione del trofeo. Se alla vigilia del match coach Piazza, tecnico dei meneghini, aveva detto “che Milano ha il 50% di possibilità di portare a casa il titolo”, ora questa percentuale si è leggermente alzata. Non basta, tuttavia, per adagiarsi sugli allori, perché la sfida decisiva si giocherà ad Ankara (mercoledì 24 marzo, ore 16 italiane), dove tutto può succedere. Certo è che il 3-2 conquistato tra le mura amiche dell’Allianz Cloud ha dimostrato a Milano che l’avversario è ostico: lo Ziraat guidato in panchina da Medei ha dato del filo da torcere ai meneghini, che hanno faticato non poco nel primo e terzo set, salvo poi scrollarsi di dosso un pizzico d’emozione e giocare con vero cuore. L’attenzione, pertanto, dovrà essere massima, come lo è stata nei momenti decisivi della finale di andata, in cui Piano e compagni hanno dimostrato in campo la qualità del gruppo e le potenzialità di squadra. Determinante la mossa di Piazza di giocare la carta Steve Maar a partire dal quarto set: il canadese ha tolto le castagne dal fuoco ed ha chiuso con 12 punti ed il 60% in attacco in due set e l’ace finale del match.
    La gioia del successo è racchiusa nelle parole proprio del numero 7 canadese: «Nel primo set il loro servizio ha funzionato molto bene e noi dobbiamo crescere sotto questo aspetto. Ovviamente siamo un po’ stanchi perché stiamo giocando ogni tre giorni, ma la cosa importante è che tutti ci facciamo trovare pronti per entrare in campo, soprattutto per far recuperare le energie anche agli altri. Questo forse ha fatto la differenza oggi. Stiamo lavorando bene anche sulla correlazione muro difesa, ma non dobbiamo mollare. Siamo felici di questa vittoria, ma domani si ricomincia a lavorare pensando a domenica e a gara 3 dei playoff scudetto».
    CRONACA
    Primo set:Primo break Ziraat sull’attacco out di Urnaut (1-3), ma Milano risponde subito forzando a servizio con Patry e costringendo all’errore gli avversari (3-3). Urnaut si riscatta con il mani out del 4-3, ma l’ace di Bulbul porta Ankara sul 4-6. Parità immediata per l’Allianz Powervolley con l’ace di Piano (7 pari), con Patry che porta i suoi sull’8-7, costringendo Medei, coach di Ankara, al primo time out. Ancora Patry che chiude l’imbeccata di Ishikawa (11-11), ma lo Ziraat piazza un break che porta i turchi sull’11-13. Ace di Patry e Milano torna a contatto (13 pari), con il francese che attacca a tutto braccio in diagonale per il 15-16. Muro di Kozamernik e Milano trova il 16 pari, ma sono ancora gli ospiti a trovare il +2 (17-19). Invasione a rete di Patry e time out Piazza per provare a dare la carica ai suoi (17-20): scossa che però non arriva perchè lo Ziraat trova il +4 (18-22). Kozamernik in primo tempo inchioda a terra il pallone del 19-22, con il break firmato Weber su assist di Ishikawa (21-23). Il set però si 22-25 per gli ospiti.
    Secondo set:Monologo Milano in partenza: 5-0 per spaventare gli avversari. Ishikawa sfonda il muro avversari per l’11-4, con lo Ziraat che prova a recuperare (13-7). L’ace di Kozamernik porta Milano sul 15-8, con un altro punto recuperato dallo Ziraat sull’errore in ricezione di Ishikawa (17-12). Ancora Ziraat che si porta sul 17-14, ma è Piano a togliere le castagne dal fuoco con il primo tempo del 18-14. Riscatto Ishikawa con il monster block che riporta a distanza di sicurezza Milano (+6, 20-14), con un altro dei padroni di casa con Weber (21-14). Kozamernik consegna a Milano il 24-18, con Urnaut che chiude per il 25-19.
    Terzo set:Piano in primo tempo (3-3), con il block out di Ishikawa che vale il 7 pari. Sul primo break di Ankara, senza esitazioni, Piazza chiama time out (8-11), ma il muro subìto da Patry porta lo Ziraat sull’8-11. Ancora Piano a salire in cattedra (9-11), ma l’errore di Weber porta Ankara sul +4 (11-15). Patry appoggia il pallone per il 13-17, con l’ace di Ishikawa che porta sul -2 Milano (15-17). Si riporta avanti lo Ziraat (+5, 15-20), che sfrutta il black out dei padroni per il 15-22. Prova a mischiare le carte Pizza con l’ingresso di Maar e Basic, ma a vincere il set è Ankara (18-25).
    Quarto set:Piazza gioca la carta Maar per Urnaut all’inizio del set, con il canadese che si fa trovare pronto per il 4-3. Ace di Kozamernik e muro di Patry per il +3 di Milano (6-3), con il primo tempo affettato di Piano che sigla il 7-4. Ace di Sbertoli che porta Milano sul 12-7, con il block out di Patry che sigilla il 14-9. Pipe di Maar (17-13), ma lo Ziraat si rifà sotto 17-15. Muro Milano che evita l’aggancio turco (18-16), con l’ace di Sbertoli per il +3 meneghino (19-16). Altro punto Milano con Patry vincente a muro (20-16), con ancora un block vincente per Powervolley con Maar (22-17). Ace di Kozamernik (24-18), con ancora lo sloveno a chiudere dai 9 metri (25-18).
    Quinto set:Maar e Piano per il 2-1, con l’errore di Ter Maar per il 3-1. Ace di Maar (5-2), con l’invasione aerea del regista turco che porta Milano sull’8-4. Mani out Patry (9-5), con il muro subito da Kozamernik che porta lo Ziraat sul 9-7. Diagonale di Maar millimetrica per il +3 Powervolley (10-7), seguito dal mani out di Patry (11-7). Muro vincente di Piano che porta Milano sul 13-8, con l’ace di Maar che chiude il match 15-9.
    TABELLINO
    ALLIANZ POWERVOLLEY MILANO – ZIRAAT BANKASI ANKARA: 3-2 (22-25, 25-19, 18-25, 25-18, 15-9)
    Allianz Powervolley Milano: Basic 1, Kozamernik 13, Daldello 0, Sbertoli 2, Maar 12, Weber 3, Patry 15, Piano 10, Ishikawa 9, Urnaut 8, Pesaresi (L). N.e.: Staforini (L), Meschiari, Mosca. All. Roberto Piazza.
    Ziraat Banasi Ankara: Atanasov 17, Ter Maat 27, Van Garderen 9, Bulbul 11, Yucel 0, Eksi 1, Gok 9, Bayraktar (L), Tosun 2, Eken 0. N.e.: Akkus, Kirkit, Ayvazoglu (L), Ertugrul. All. Giampaolo Medei.
    NOTE 
    Durata set: 29’, 26’, 34’, 27’, 16’. Durata totale: 2 h e 12’.
    Allianz Powervolley Milano: battute vincenti 12, battute sbagliate 13, muri 9, attacco 47%, 38% (18% perfette) in ricezione.
    Ziraat Bankasi Ankara: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, muri 5, attacco 54%, 48% (20% perfette) in ricezione.
    Arbitri: Maciejewski – Cinatl
    Impianto: Allianz Cloud di Milano. LEGGI TUTTO

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    Champions League F.: Italia, Europa… fa sempre festa Conegliano. Vince 0-3 a Novara

    SEMIFINALE ANDATA  Igor Gorgonzola NOVARA – A.Carraro Imoco CONEGLIANO 0-3 (21-25, 18-25, 17-25)
    NOVARA – Continua a girare senza sosta il tassametro delle vittorie consecutive dell’Imoco Conegliano: 56. Dalla finale di Coppa Italia di domenica sorsa a Rimini alla semifinale di andata di Champions League le “Pantere” continuano a imporre la propria legge sull’Igor Gorgonzola Novara. Netto 3-0 il risultato della sfida giocata sul campo delle piemontesi, una mezza ipoteca – o forse anche più – di qualificazione alle Superfinals di Verona.Gara di ritorno il 23 marzo al Palaverde di Villorba a Treviso.
    In aggiornamento   

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    Challenge Cup: Finale, andata. Milano soffre ma vince 3-2 con lo Ziraat

    CHALLENGE CUP – FINALE ANDATAAllianz Powervolley Milano – Ziraat Bankasi SK ANKARA 3-2 (22-25, 25-19. 18-25, 25-18, 15-9)
    MILANO – La Powervolley si porta a casa la finale di andata di Challenge Cup superando per 3-2 lo Ziraat Bankasi. Partita tutt’altro che semplice per i padroni di casa, che hanno dovuto rimontare per ben due volte la formazione del coach italiano Giampaolo Medei (ricordiamo che i turchi hanno chiuso al primo posto la regular season del loro campionato). Il tutto si deciderà mercoledì prossimo (24 marzo), quando Milano andrà ad Ankara per cercare di alzare il suo primo trofeo europeo. Per farlo dovrà vincere la partita con qualsiasi risultato oppure aggiudicarsi il golden set nel caso in cui dovesse perdere per 3-2.
    PIÙ E MENO – Il top scorer dell’incontro è l’opposto Ter Maat, autore di 27 punti complessivi (58% su 45 in attacco e un muro vincente). Non è un caso che la sua squadra si porta a casa i set in cui lui è stato letteralmente dominante (80% in attacco nel primo set e 62% nel terzo). Tra le fila di Milano non brilla più di tanto Urnanut, che però viene sostituito (e bene) da Maar (chiuderà con 9 su 15 in attacco, 1 muro e 2 ace).
    SESTETTI – Piazza si affida al solito sestetto più uno, dunque quello sceso in campo domenica scorsa con Perugia con Sbertoli-Patry sulla diagonale principale, Ishikawa-Urnaut in banda, Piano-Kozamernik al centro e libero Pesaresi. Giampaolo Medei comincia invece con Eksi al palleggio, Ter Maat opposto, Atanasov-Van Garderen schiacciatori, Gok-Bulbul centrali e libero Bayraktar.
    LA GARA – C’è tanto equilibrio nelle fasi iniziali del match, infatti non appena Piazza vede allontanarsi un minimo la squadra turca decide di chiamare time-out (13-15). Milano rimane agganciata agli ospiti fino al 16 pari, poi lo Ziraat Bankasi compie un piccolo allungo che si rivelerà decisivo per le sorti del set: avanti 17-20, il sestetto di coach Medei non si volta più indietro e con una parallela di Van Garderen chiude le pratiche sul 22-25 (da segnalare l’8 su 10 in attacco dell’opposto Ter Maat).
    Nella seconda frazione di gioco la Powervolley si semplifica la vita dai primi scambi, piazzando un 6-0 che le garantirà di gestire con tranquillità il corso del set. Infatti, a parte un turno in battuta di Tosun che consente ai turchi di accorciare fino al -4 (17-13), i meneghini non soffrono mai e con un attacco di Urnaut chiudono i conti sul 25-19.
    Tutta un’altra storia, invece, il terzo parziale. Dopo essere rimasti fermi nelle fasi iniziali per quasi 10 minuti a causa di un problema legato al sistema che gestisce il punteggio, lo Ziraat Bankasi mette una marcia in più sia come gioco che, soprattutto, come cattiveria in campo. I turchi scappano via sull’11-15 e Piazza prova a fermare il gioco, ma è tutto inutile perché in campo c’è una squadra sola, quella guidata da coach Medei. Il finale parla chiaro, 18-25.
    Nel quarto set Piazza lascia in campo Maar al posto di Urnaut (il canadese era entrato nel finale del terzo). Milano riesce ancora una volta a partire molto forte, andando prima sul 6-3, poi sull’8-4 e addirittura sul 12-7. Ma i turchi non mollano e tornano sotto fino al 17-16 e con la potenziale palla del pareggio (su cui invece arriva il muro meneghino). Un ace di Sbertoli consente al sestetto milanese di riprendere un po’ di margine (19-16) ma soprattutto di spegnere la carica degli avversari. Chiude Kozamernik con un punto diretto dalla battuta (25-18).
    L’inizio del tie-break è tutto in favore della Powervolley, che comincia sul 3-1 e si presenta al cambio campo avanti di 4 lunghezze (8-4). Lo Ziraat Bankasi però si ripresenta sotto e accorcia sul -2 (9-7) grazie a un muro di Gok su Kozamernik. Il centrale sloveno, tuttavia, si riscatta poco dopo con una gran difesa che consente ai suoi di rigiocare e attaccare positivamente con Patry (11-7). Milano è lanciata e chiude sul 15-9 con un ace di Maar. LEGGI TUTTO

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    Champions League F.: Mamma le “farfalle”! Busto Arsizio vince 3-2 in casa del Vakif

    SEMIFINALE ANDATA  VakifBank ISTANBUL – Unet e-work BUSTO ARSIZIO 2-3 (25-20, 25-17, 21-25, 13-25, 13-15)VakifBank ISTANBUL: Braga Guimaraes 6, Haak 27, Bartsch-Hackley 16, Rasic 12, Ognjenovic 4, Gunes 13, Aykac (L), Ozbay, Senoglu, Akman 1, Ismailoglu, Yilmaz. Non entrate: Orge (L), Gurkaynak. All. Guidetti.Unet e-work BUSTO ARSIZIO: Poulter 2, Olivotto 5, Gennari 10, Gray 22, Mingardi 21, Stevanovic 11, Leonardi (L), Piccinini. Non entrate: Bonelli, Cucco (L), Escamilla, Bulovic, Herrera Blanco. All. Musso.ARBITRI: Luts, Burkiewicz. NOTE –Durata set: 23′, 20′, 24′, 19′, 20′; Tot: 106′.
    ISTANBUL – Busto Arsizio che impresa! La squadra bustocca sbanca il campo della corazzata Vakifbank nella semifinale di andata di Champions League femminile 2020/21 per 3-2 rimontando dallo 0-2. Prova di alto livello del team di coach Musso che trova in Alexa Grey e l’opposta Camilla Mingardi un bottino di 43 punti totali (22 e 21).Le farfalle partono sottotono, anche al cospetto di un avvio poderoso di Haak e compagne, ma prendono sempre più confidenza con le avversarie. Dal terzo parziale infatti cambia tutto: le farfalle giocano più aggressive dai 9 metri, crescono in determinazione e convinzione, riescono ad imporre sempre più il proprio gioco. La palla di Poulter è una scheggia per Gray, Mingardi sale in cattedra sia in attacco che al servizio, autentica spina nel fianco della ricezione turca. Tutto inizia a girare, Leonardi e Gennari non ne fanno più cadere una, dall’altra parte le certezze del Vakif vacillano. Il terzo è vinto nel finale, il quarto è un dominio bustocco (13-25), nel quinto è di nuovo battaglia. Le farfalle girano avanti 4-8 ma non è finita: in un attimo è parità (8-8), ma nella fase clou è più forte la UYBA, che costringe il Vakif a due errori in fila che regalano il successo alla squadra di Musso.
    VERSO VERONA – Chiaramente non è finita qui: tra 7 giorni a Busto Arsizio sarà di nuovo battaglia e il successo per 3-2 lascia sostanzialmente tutto in sospeso: per arrivare alla finale di Verona alle farfalle sarà infatti comunque necessario vincere la gara, con qualsiasi risultato, oppure perdere 3-2 ma aggiudicarsi il Golden set conclusivo.
    PIU’ E MENO – La canadese ha attaccato al 47% (20 su 43) ii posto 2 italiano ha attaccato al 36% ma ha completato il suo bottino con 3 muri e 3 ace.  Bene anche Stevanovic con 11 (50%). Per la squadra di Giovanni Guidetti non nono bastati i 27 punti dell’opposta svedese Isabelle Haak (26 attacchi vincenti; 45%, 1 muro) insieme a lei l’americana Bartsch con 16 punti. Percentuali di attacco migliori per il Vakif (46% a 42%) muri simili 9 per Busto, 8 per il Vakifbank, ricezione positiva la 70% per le turche, 43% per Busto Arsizio, ace 6 per Mingardi e compagne contro i 3 soli delle ragazze di Guidetti. A fare la differenza gli errori: 31 del Vakifbank, 18 quelli delle bustocche.
    HANNO DETTOAlessia Gennari: “Faccio ancora fatica a capire cosa abbiamo fatto stasera qui a Istanbul. Abbiamo vinto contro una grande squadra che nei primi due set ci ha prese quasi a pallonate; poi abbiamo preso le misure e con qualche difesa abbiamo fatto capire che c’eravamo ancora. Sono orgogliosa di noi: non molliamo mai, era facile farlo dopo i primi due set, ma abbiamo continuato a giocare ad alto livello, abbiamo sistemato la rice e il contrattacco e anche loro hanno commesso qualche errore in più. Una vittoria importantissima, ma non è finita: ci vediamo a Busto”. Marco Musso: “Faccio i complimenti alla squadra perchè presentarsi su un campo come questo e giocare con questa intensità è molto significativo del percorso di lavoro che stiamo facendo. Sapevamo della qualità del Vakifbank e che ci sarebbe stato da soffrire. Lo abbiamo fatto nei primi due set, ma abbiamo gestito bene pressione, poi abbiamo iniziato ad essere aggressivi, a partire dal servizio. Questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare perchè anche questa sera abbiamo tardato a farlo e va fatto da subito. Di conseguenza poi è cresciuta la difesa, sono cresciuti i tocchi a muri ed è migliorato il contrattacco. Bene così, ma aspettiamoci un’altra battaglia alla e-work arena”.

    🦋 La gioia dopo l’impresa!😲 Guarda cosa è successo a Istanbul dopo #vakifbankUYBA 2-3!#CLvolleyW #Champions @CEVolleyballCL pic.twitter.com/XJsqDmJWGz
    — Unet e-work Busto A. (@UYBAvolley) March 17, 2021

    SESTETTO – Musso parte con Poulter – Mingardi, Olivotto – Stevanovic, Gray – Escamilla, Leonardi libero, Guidetti risponde con Ognjenovic – Haak, Gunes – Rasic, Braga Guimaraes – Bartsch – Aykac libero.
    LA PARTITA – Nel primo set Gray (due muri e due attacchi) e il muro di Poulter fanno partire bene la UYBA (1-5); Haak e Bartsch accorciano (5-7), Rasic trova il -1 (6-7), ancora Bartsch passa per il 7-6. Haak supera (9-8) e Bartsch realizza l’ace del 10-8, mentre la UYBA fatica nel contrattacco e Musso chiama time-out sul 12-9. Gennari e l’out di Haak riportano in scia le farfalle (12-11), il Vakif prova a scappare ma Gray c’è (14-12, 16-14); Mingardi risponde ad Haak (17-15) che però  poco dopo fa chiamare tempo a Musso (18-15 dentro Piccinini in seconda linea). Stevanovic prova a dare la scossa (19-17), ma Gunes affonda il potente 20-17 e Haak allunga (21-17); Mingardi e Olivotto (su servizio di Stevanovic) accorciano (21-19 time-out Guidetti), ma nel finale la UYBA pasticcia (23-19). Chiude Bartsch 25-20.
    Bartsch attacca e mura (4-0), la UYBA regala con la ricezione il 6-1 e Musso ferma il gioco. Due errori di Haak riportano vicine le farfalle (7-4), ma l’ace di Bartsch fa volare il Vakifbank sul 9-4. La UYBA lotta e chiude con Gray lo splendido scambio che porta al 10-7, Gennari firma l’ace dell’11-9; Stevanovic risponde a Gabi per il 12-10, ma le padrone di casa accelerano ancora con Bartsch e Rasic (17-12 dentro Piccinini in seconda linea, time-out Musso). Haak affonda il 20-13 e chiude di fatto il parziale: nel finale le turche amministano e chiudono 25-17.
    L’avvio è più equilibrato (3-3), Olivotto a muro prova a fermare la fuga Vakif (5-4); il muro di Rasic vale il 7-4, Mingardi ci prova dai 9 metri (ace del 7-6), Gray pareggia in pipe (7-7), Gennari supera (7-8), Rasic tira in rete il 7-9 ma poi trova finalmente cambiopalla (8-9). Haak spara lungo il 10-12, Leonardi e Mingardi fanno mieacoli in difesa e Gray chiude lo splendido 11-14 (time-out Guidetti). Mingardi realizza altri due punti (13-16 dentro Piccinini in seconda linea), ma sui servizi di Bartsch sale il muro turco che in un attimo pareggia i conti (17-17 tempo Musso). Si procede a braccetto (19-19), poi Gray sale in cattedra con la doppietta del 19-21. Mingardi allunga (19-22 time-out Guidetti), Gray in lungolinea fa 20-23, Bartsch regala il 20-24, Gray chiude 21-25.
    La UYBA spinge e approfitta di qualche errore turco (1-3), ma il Vakif pareggia presto grazie al suo muro (3-3); due muri di Olivotto riportano avanti le farfalle (4-6), Rasic sbaglia due vole ed è 4-8. Il 6-10 chiuso da Mingardi è fenomenale (time-out Guidetti), Stevanovic fa 7-11, Haak regala il 7-12 (dentro allora Ismailoglu). Gray è un fulmine con Poulter (10-15), Mingardi mura il 10-16, Haak (tornata in campo) sbaglia il servizio (11-17). Mingardi e Gennari allungano ancora (12-19), Stevanovic mura il 12-20 e fa chiamare tempo a Guidetti. Dilaga la UYBA nel finale (cambio in regia per il Vakif): Mingardi fa ace (13-23), Gennari in pallonetto fa 13-24, ancora Mingardi punge dai 9 metri (13-25).
    Si parte in equilibrio (3-4 Mingardi da battaglia), il Vakif invade (3-5), Haak tira largo il 3-6 (time-out Guidetti). Poulter fa ace (3-7), Mingardi mura e si gira sul 4-8. Gabi accorcia (6-8 tempo Musso), Haak riduce ancora (7-8), Gennari spara largo l’8-8. La capitana trova finalmente cambiopalla (8-9), Rasic risponde a Mingardi (10-10) e poco dopo mura l’11-10 che fa chiamare tempo a Musso. Gray c’è (12-12), Gunes sbaglia ed è 13-14 (time-out Guidetti), alla fine il Vakif sbaglia ancora ed è 13-15. LEGGI TUTTO

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    Cev Cup: Mosca-San Pietroburgo 3-2 nella finale di andata. Torna in campo Sokolov

    Tsvetan Sokolov

    Cev Cup: Finale: AndaaDinamo Mosca – Zenit San Pietroburgo 3-2 (26-28, 25-18, 20-25, 26-24, 15-9) – il tabellino
    MOSCA – La Dinamo Mosca, che a sorpresa schiera anche Sokolov (top scorer con 25 punti, 49% di vinc. e 28% di eff. in att., 4 muri, 2 ace e 7 err. in batt.) recuperato a tempo di record dopo l’infortunio alla caviglia accusato a Montpellier, vince 3-2 la finale di andata della CEV Cup nel derby russo contro lo Zenit San Pietroburgo che invece deve ancora fare a meno di Poletaev (ci sarà al ritorno?) e lascia in panchina Camejo (evidentemente non ancora al meglio dopo il lunghissimo stop).Ai locali resta il rimpianto di aver sprecato un vantaggio di 5 punti nel primo set in cui hanno sbagliato 11 battute. Negli ospiti, che viste le assenze incamerano un risultato non da buttare in vista del ritorno, grande prova del centrale Iakovlev con 19 punti, il 65% in att., 7 muri e 1 ace.

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    Challenge Cup F.: Flop Alba Blaj. Lo Yesilyurt Istanbul domina la finale di andata

    Alexia-Ioana Carutasu

    Challenge Cup femminile: Finale: AndataCSM Volei Alba Blaj – Sistem9 Yesilyurt Istanbul 0-3 (12-25, 18-25, 16-25) – il tabellino
    TIRGU MURES – Il giovane Yesilyurt Istanbul dell’astro nascente Carutasu (11 punti e 43% in att., ma oggi brilla di più schiacciatrice turca Cebecioglu con 16 punti, il 63% in att. e 4 muri) mette una seria ipoteca sulla conquista della Challenge Cup strapazzando nella finale di andata un irriconoscibile Alba Blaj che accusa la performance disastrosa della coppia di posto 4 Milenkovic (-36% di eff. in att. su 14 colpi) e Markovic-Celic (-50% di eff. in att. su 6 colpi).

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    Trento: Giannelli e c. da “Invictus” nel derby di Champions

    TRENTO – Tempo di semifinali per la Champions League. Dopo due turni preliminari, la Main Phase e quarti di finale, la massima competizione continentale per club prosegue con l’ultimo doppio turno di partite che porta alla Finale del primo maggio a Verona. Per la Trentino Itas arriva il momento del derby italiano con la Sir Sicoma Monini Perugia; il match d’andata si giocherà domani giovedì 18 marzo alla BLM Group Arena di Trento.
    QUI TRENTO – Staccato il pass per le semifinali Play Off Scudetto domenica sera a Piacenza, la formazione gialloblù può dedicarsi per i prossimi sette giorni esclusivamente alla sua avventura europea, tornando a giocare (a distanza di cinque anni) una semifinale di Champions League, guarda caso proprio contro una formazione italiana come le era già successo l’ultima volta (16 aprile 2016 a Cracovia con la Lube).“Siamo orgogliosi di essere arrivati sino a questo punto della manifestazione ma ovviamente non vogliamo fermarci proprio ora e faremo di tutto per passare il turno, perché teniamo particolarmente al nostro cammino europeo – ha spiegato l’allenatore Angelo Lorenzetti – . Di fronte ci troveremo una squadra come Perugia che ha vinto la regular season del campionato italiano e che ci ha già eliminato dalla Coppa Italia in semifinale. Sappiamo quindi che ci attende un compito particolarmente difficile, anche perché giocheremo la gara di ritorno in trasferta”.
    INVICTUS – La Trentino Itas arriva all’appuntamento forte dell’imbattibilità stagionale nella competizione, in cui ha vinto ben undici partite sul campo (dodici tenendo conto anche del successo a tavolino contro il Friedrichshafen dell’11 febbraio) fra fasi preliminari, Pool E e quarti di finale. Lorenzetti potrà contare su tutti gli effettivi della rosa, che completeranno la preparazione alla partita fra l’allenamento pomeridiano odierno e quello di giovedì mattina. Fra i tredici giocatori a disposizione solo De Angelis, Giannelli, Podrascanin e Lisinac hanno già disputato precedentemente una semifinale della competizione; gli altri nove sono tutti debuttanti.
    PRECEDENTI – Sono già 37 i confronti ufficiali fra Trentino Volley e Sir Safety Perugia, con bilancio positivo a Trentino Volley per 19-18; nella stagione in corso la situazione è favorevole agli umbri, con fattore campo saltato in entrambi i match di regular season per 1-3: il 18 ottobre alla BLM Group Arena vinse Perugia (con parziali di 25-17, 22-25, 17-25, 25-27), mentre il 3 gennaio fu Trento ad imporsi al PalaBarton (25-20, 23-25, 25-19, 25-19). Lo scorso 30 gennaio a Bologna è stata la Sir ad imporsi per 3-0 in semifinale di Coppa Italia con parziali di 19-25, 14-25, 17-25. L’abbinamento in semifinale con Perugia rappresenterà una prima volta solo in Champions League; in tutte le altre manifestazioni italiane organizzate dalla Lega Pallavolo Serie A, il confronto è andato invece spesso in scena, tant’è vero che in totale i due club hanno alle spalle già nove sfide, distribuite in egual misura: tre volte nei Play Off Scudetto (2015, 2017 e 2018), tre in Coppa Italia (2015, 2018 e 2021) e tre in Supercoppa Italiana (2017, 2018 e 2020). Il bilancio gialloblù è di tre passaggi del turno e di sei eliminazioni. LEGGI TUTTO

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    Andrea Brogioni: “Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento”

    Di Redazione Dopo la qualificazione alle semifinali Play Off Scudetto, l’Itas Trentino si prepara a scendere in campo per un’altra semifinale, quella di Champions League (gara di andata) contro la Sir Safety Conad Perugia in un derby tutto italiano. Domani, giovedì 18 marzo alle ore 19.00 in Diretta Rai Sport HD e SKY Sport Arena, le due formazioni si presenteranno a questo impegno con due stati d’animo differenti. Da una parte Giannelli e compagni hanno potuto lavorare con serenità e tranquillità vista la doppia vittoria su Piacenza, dall’altra invece la squadra di Heynen arriva da una sconfitta e una vittoria nella serie dei Quarti di Finale Play Off Scudetto con Milano giocando spesso sottotono. Travica e compagni dovranno dunque resettare e concentrarsi sulla Champions League. A fare il punto della situazione sul versante trentino è l’ex palleggiatore Andrea Brogioni, nell’intervista rilasciata al Corriere del Trentino. Domani inizia la semifinale di Champions contro Perugia. Lei ha lavorato con Heynen, cosa dobbiamo aspettarci? «Quest’anno tutti avevano fatto il funerale in anticipo agli umbri per poi essere smentiti: hanno capacità incredibili di uscire dalle difficoltà. Non credo che la serie di playoff ancora aperta con Milano peserà sulla Sir perché Heynen è bravissimo a tenere la squadra concentrata sul singolo evento. Trento è una formazione tranquilla con un gioco collettivo; Perugia invece punta sulle individualità. Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento». Da ex palleggiatore, vede cambiamenti nello stile di Giannelli dopo l’arrivo di Abdel-Aziz? «Simone è nettamente il miglior regista al mondo per la pallavolo di oggi fatta di battuta, muro, fisicità e concentrazione. Nimir poi è la rivelazione degli ultimi tre anni nel ruolo di opposto: affidargli un pallone è come metterlo in banca. Giannelli però riesce a tenere sulle spine tutti i suoi attaccanti e per questo motivo Trento è una squadra vera». Michieletto è la grande nota positiva? «Si parlava bene di lui da tempo, ma sfido chiunque a immaginarlo già adesso a questo livello. La sua crescita è un valore aggiunto da attribuire a Lorenzetti, un allenatore che riesce ad ottenere il 110% dai suoi ragazzi. Anche il ct azzurro Blengini può goderselo». Le conferme di Lorenzetti e Abdel-Aziz sono un forte segnale di continuità per il futuro? «Si tratta di due tasselli importanti. Per vincere servono giocatori di altissimo livello in campo, ma in particolare il rinnovo dell’allenatore penso sia la notizia più significativa. Lorenzetti è il miglior allenatore italiano in circolazione e il fatto che si sia legato ancora a Trento è un messaggio molto forte».  LEGGI TUTTO