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    Champions League: Trento si aggiudica il primo round, Perugia piegata 3-0

    SEMIFINALE ANDATATRENTINO ITAS – SIR SICOMA MONINI PERUGIA 3-0 (25-21, 25-16, 25-23)Trentino Itas: Michieletto 5, Rossini (L), Santos De Souza 9, Giannelli 2, Kooy 1, Abdel-Aziz 16, Sosa Sierra 0, Podrascanin 11, Lisinac 7. N.E. Cortesia, Argenta, Sperotto, Pol, De Angelis. All. Lorenzetti.Sir Sicoma Monini Perugia: Ricci 2, Vernon-Evans 0, Travica 2, Ter Horst 12, Leon Venero 7, Zimmermann 0, Solè 7, Russo 4, Colaci (L), Muzaj 2, Plotnytskyi 5. N.E. Piccinelli, Sossenheimer, Atanasijevic. All. Heynen.ARBITRI: Mokry, Nastase.NOTE – durata set: 25′, 24′, 28′; tot: 77′.
    TRENTO – Alla BLM Group Arena va in scena il primo atto del derby europeo tra Trentino Itas e Sir Sicoma Monini Perugia che mette in palio un posto nella finalissima di Verona.Al termine di un’ora e quarto di gioco è Trento ad imporsi per 3-0 con merito grazie a una maggiore determinazione nei momenti caldi del 1° e 3° set, mentre gli ospiti non sono riusciti a trovare soluzioni alla serata negativa di Leon e Plotnytskyi.Gli uomini di Lorenzetti sembrano agire più da squadra rispetto agli ospiti: dopo un buon primo set in attacco Michieletto e Lucarelli calano nel fondamentale, ma sopperiscono in difesa e ricezione. Sono dunque Podrascanin e Lisinac a mantenere l’attacco trentino su buoni livelli, fino a quando un redivivo Abdel-Aziz si riaccende nel terzo parziale tornando sui suoi livelli sia in battuta che in attacco.Heynen si gioca tutte le carte a disposizione, ma non riesce a invertire un’inerzia che ha portato sempre Trento a raggiungere per prima quota 20 sia nei due set combattuti che nel parziale centrale dove Perugia è colpevolmente uscita dal campo sul 17-7. Ter Horst e Solé non sono bastati a controbilanciare la prova opaca di Plotnytskyi e sopratutto di un Leon apparso in grande difficoltà per tutto l’incontro.Trento vede la finale, a Perugia servirà ripetere l’impresa dei quarti contro Modena per portare la gara al Golden Set e provare a staccare un biglietto per Verona.
    I PIÙ E I MENO – Le statistiche a fine incontro raccontano di una Trento migliore in ogni fondamentale: 6-3 il conto degli ace, 7-6 quello dei muri, 27%-19% le ricezioni perfette, 54%-49% le percentuali d’attacco. 24 gli errori per gli umbri, 19 quelli dei dolomitici.MVP e miglior realizzatore dell’incontro è Abdel-Aziz che chiude con 16 punti (46% attacco, 3 ace e 2 muri), premiato soprattutto per la reazione nel 3° set dopo due parziali sottotono. Gran serata per Podrascanin autore di 11 punti con l’83% in attacco, 4 muri e 2 ace, 7 quelli del compagno di reparto Lisinac (86%, 1 muro). Lucarelli firma 9 punti con il 47% in attacco e 1 ace, ma sfodera una buona prova in ricezione (64% le positive, 43% le perfette), Michieletto sottotono in attacco (5 punti, 38%) non affonda in seconda linea (45% positive, 25% perfette).Dall’altro lato della rete il migliore e Ter Horst che firma 12 punti con il 60% in attacco, 2 ace e 1 muro, 7 per un Solé solido a muro (3) e positivo in attacco (67%). Male la diagonale di posto 4: Leon chiude con 7 punti (39%, 2 errori e 3 murate) e il 18% di perfette in ricezione (2 ace), Plotnytskyi si ferma a 5 (38%, 3 errori e 2 murate) e subisce 4 ace (29% le perfette).
    SESTETTI – Lorenzetti schiera Abdel-Aziz opposto a Gianelli, Lucarelli e Michieletto in banda, Lisinac e Podrascanin al centro e Rossini libero. Heynen risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnytskyi schiacciatori, Solé e Russo centrali e Colaci in seconda linea.
    LA PARTITA – I primi break dell’incontro portano la firma di Giannelli e Lucarelli bravi a sfruttare le opportunità create dal turno in battuta di Michieletto (6-3). Travica si affida a Ter Horst per ottenere facilmente il cambio palla, Abdel-Aziz al contrario esordisce con un attacco in rete e uno murato che riportano il punteggio in parità (8-8). Trento torna a +2 con il muro su Plotnytskyi (10-8) e allunga con l’attacco out di Leon che il check conferma non toccato dal muro (13-10). Un altro errore, questa volta di Lisinac, riporta Perugia a contatto (13-12), Michieletto e Ter Horst invece continuano nel loro gran set (17-16). È proprio un ace dell’olandese di Perugia a fissare il punteggio sul 17 pari, imitato subito dopo da Podrascanin (19-17). Gli ospiti aumentano la pressione dai 9 metri anche con Plotnytskyi che permette la ricostruita a Leon e spinge Lorenzetti a fermare il gioco (19-19). Abdel-Aziz si iscrive alla contesa con il contrattacco del 21-19 e l’attacco del 22-20, il muro di Podrascanin sul Leon regala a Trento 3 set point (24-21). È l’attacco out di Ter Horst a mandare in archivio il parziale (25-21).
    In avvio di secondo parziale sono gli errori in attacco di Ter Horst e Plotnytskyi a regalare a Trento due break di vantaggio e spingere Heynen a fermare il gioco (6-3). Al rientro in campo la battuta di Giannelli manda in confusione la ricezione umbra e permette l’uno-due di Podrascanin in ricostruita e a muro (8-3). Vernon Evans rileva l’ucraino, Russo suona la carica con l’ace dell’8-5, ma Trento scappa ancora con due contrattacchi di Abdel-Aziz intervallati dall’errore del canadese (12-5). Perugia accusa il colpo e esce dal set: Podrascanin mura Ter Horst, poi Lucarelli punisce la ricezione di Plotnytskyi (14-5). Heynen si gioca la carta Muzaj, è però Abdel-Aziz a trovare l’ace del +10 (17-7). Gli ospiti non riescono a incidere con il servizio mentre sono più efficaci a muro riuscendo a recuperano un break con Ricci su Lucarelli (18-10) e a respingere per due volte i contrattacchi di Abdel-Aziz. Trento chiude sul 25-16 proprio con un muro di Lisinac su Leon (25-16).
    Come nei parziali precedenti è Trento a prendersi il primo break del set grazie all’ace di Abdel-Aziz (3-2), Perugia però ha un altro piglio e reagisce subito con il muro di Solé su Lucarelli e l’ace di Ter Horst (5-7). Gli ospiti alzano il livello in tutti i fondamentali, il muro di Russo su Podrascanin vale il +3 (7-10). Abdel-Aziz si riprende un break dai 9 metri, poi Plotnytskyi non trova le mani del muro riportando il punteggio in parità (12-12). L’ucraino si rifà con la battuta che costringe Abdel-Aziz all’errore (14-16), l’olandese risponde murando Leon (17-17). Heynen ferma il gioco ma al rientro prima il nastro rende indifendibile la battuta di Podrascanin, poi Leon non riesce a mettere in campo il diagonale (19-17). L’errore di Russo vanifica la super battuta di Leon, quello di Lucarelli la gran difesa di Abdel-Aziz (21-20). Gli ingressi di Zimmermann al servizio e Vernon-Evans a muro non sortiscono l’effetto sperato, Trento conquista così due match point con l’attacco di Abdel-Aziz toccato da Solé (24-22). L’argentino annulla il primo con un gran primo tempo, chiude Abdel-Aziz al secondo (25-23). LEGGI TUTTO

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    Champions League: Lo ZAKSA salva 5 match point nel terzo set e vince 3-2

    Semifinale: AndataZenit Kazan – Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16) – il tabellino
    KAZAN – Nella prima semifinale di andata di Champions League rimonta incredibile dello ZAKSA che salva 5 match point nel 3° set, 2 consecutivi sul 24-22. Fatale l’evitabile errore in ricezione di Golubev che riapre la partita (24-24), poi Kazan cala in attacco negli ultimi 2 set e la formazione di Grbic ne approfitta.
    LA CRONACA1° set: Kaczmarek firma il primo break dopo scambio prolungato (1-3), ma Zatorski pasticcia sul servizio di Volvich (3-3) e Butko firma il sorpasso in contrattacco dopo una difesa su Smith: 7-6. Altro errore inusuale di Zatorski che valuta out il muro in campo di Bednorz su Kaczmarek: 11-9. Semeniuk invade in attacco (13-10), Butko sfrutta il mezzo punto in battuta di Mikhaylov: 14-10. Semeniuk riapre il set con contrattacco (15-13) ed ace (15-14), Kaczmarek pareggia sfruttando una ricezione lunga sul servizio di Toniutti: 17-17. Il set si decide così solo nel finale: prima l’ace di Mikhaylov su Sliwka (21-19), poi l’errore ancora di Sliwka che dopo una ricezione sbilenca tenta di rimediare con un improbabile attacco in palleggio che finisce out: 24-21. Il 25-22 è di Ngapeth.
    2° set: Serie di break point solo per Kazan in avvio: Bednorz in contrattacco (3-1), Volkov con un ace (7-4), Ngapeth a muro su Kaczmarek (8-4), Ngapeth in contrattacco (9-4), errori in attacco di Kaczmarek (11-5) e Semeniuk (12-5). Kaczmarek firma il -5 (14-9), ma poi è murato da Bednorz (16-9). Grbic inserisce Rejno per Smith, lo ZAKSA non molla: ace di Kaczmarek (16-11), errore di Bednorz (16-12). Semniuk concede il 18-12, ma arriva il primo errore di Mikhaylov (19-15). Ngapeth sbaglia una facile palla slash (20-16) e Kazan rischia di subire la rimonta: tocco d’astuzia di Sliwka (20-17), ace di Toniutti su Bednorz (20-18), muro di Kochanowski su Ngapeth (21-20). Lo ZAKSA ha anche la palla del pari, ma al terzo tentativo Bednorz trova il 22-20 e poi Kazan chiude al primo set point con l’errore di Semeniuk: 25-22.
    3° set: Kazan trova 2 break con l’errore di Sliwka (1-0) e lo slash di Ngapeth sul servizio di Butko (2-0), ma Sliwka (2-2) e Semeniuk (2-3) in contrattacco confezionano subito il sorpasso. Kaczmarek allunga (3-5), Mikhaylov pareggia con un ace: 6-6. Fase punto a punto fino all’errore di Sliwka (12-11). Kaczmarek riporta avanti i suoi (13-14), ma Butko mura Sliwka (16-15). Il successivo break point lo firma Ngapeth in contrattacco (21-19) e sembra quello decisivo dato che Kazan conserva il vantaggio sino al 24-22. Butko però sbaglia il servizio (24-23) e Golubev sbaglia clamorosamente una facile ricezione sulla battuta di Toniutti: Sliwka ne approfitta e sigla il 24-24. Sul 25-24 il servizio di Ngapeth procura una free ball, ma Volkov è murato Kochanowski: 25-25. Lo ZAKSA salva altri 2 match point (in totale sono 5), poi passa avanti sull’errore di Bednorz (27-28) e chiude subito col contrattacco di Semeniuk: 27-29.
    4° set: Sliwka fa (0-1) e disfà: 2-1. Volvich va a segno muro (3-1), ma altrettanto fa Kochanowski su Mikhaylov (3-3). Muro di Volkov su Smith (rietranto): 6-4. Sul 10-8 Ngapeth ha la palla del +3, ma non passa contro il muro a 3 (tocco di Kaczmarek). E’ qui che gira il set con Kazan che si pianta in P1 sul turno di battuta di Sliwka: muro di Kochanowski su Ngapeth (10-10), strepitosa diagonale stretta di Semeniuk dopo palla non chiusa da Ngapeth (10-11), ancora contrattacco di Semeniuk dopo tocco a muro su Mikhaylov (10-12), ace di Sliwka (10-13). Problemi in attacco per Bednorz che prima prende la murata dell’11-15 e poi manda out il 12-17. Kazan tenta di rientrare con un errore di Kaczmarek (14-17) ed un contrattacco di Mikhaylov (15-17), ma lo ZAKSA riallunga subito col muro di Sliwka su Mikhaylov (15-19) e l’ace di Semeniuk (15-20). Kochanowski concede il 20-23 con una palla in rete e Semeniuk prende la murata del 22-24, ma è comunque tie-break con l’attacco di Semeniuk: 22-25.
    5° set: Kazan parte bene con 3 break point consecutivi: muro di Volkov su Kochanowski (4-3), contrattacco di Mikhaylov (5-3), errore di Kaczmarek (6-3). La risposta polacca però è immediata ed arriva inaspettatamente sul turno di battuta di Toniutti e con ricezioni tutte positive: Kochanowski mura Mikhaylov (6-5), Ngapeth attacca out (6-6), imitato da Mikhaylov (6-7). Kazan torna avanti col muro di Ngapeth su Sliwka (8-7), ma la situazione si ribalta ancora sul turno di battuta di Kaczmarek: Ngapeth riceve lungo e Smith non sbaglia (10-11), Bednorz pasticcia in ricezione e non rimedia in attacco da posizione quasi impossibile (10-12). L’ex-Modena riscatta l’errore con gli attacchi del 12-13 e del 13-14 e poi l’ace su Zatorski che manda il set ai vantaggi: 14-14. Non basta però per vincere la partita: Kaczmarek conquista un terzo match point (14-15), Mikhaylov viene difeso da Toniutti e nasce un contrasto a rete in cui Kochanowski ha la meglio su Volkov: 14-16. LEGGI TUTTO

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    Maar: “Tutti proviamo a dare il nostro contributo”

    MILANO – Vittoria in rimonta, sofferta e sudata ma meritata. La finale di andata della CEV Challenge Cup va in archivio per l’Allianz Powervolley che, con il 3-2 casalingo, può preparare con attenzione certosina il ritorno in programma mercoledì 24 in terra turca contro i padroni di casa dello Ziraat Bankasi Ankara. A fare la differenza e a guidare la rimonta meneghina è stato l’ingresso di Maar: il canadese ha dato il suo contributo con 12 punti in poco più di 2 set. «Nel primo set il loro servizio ha funzionato molto bene e noi dobbiamo crescere sotto questo aspetto – ha analizzato il numero 7 di Milano – . Ovviamente siamo un po’ stanchi perché stiamo giocando ogni tre giorni, ma la cosa importante è che tutti ci facciamo trovare pronti per entrare in campo, soprattutto per far recuperare le energie anche agli altri. Questo forse ha fatto la differenza oggi. Stiamo lavorando bene anche sulla correlazione muro difesa, ma non dobbiamo mollare. Siamo felici di questa vittoria, ma domani si ricomincia a lavorare pensando a domenica e a gara 3 dei playoff scudetto».

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    Milano, la finale d’andata è tua: 3-2 in rimonta allo Ziraat!

    L’Allianz Powervolley conquista il primo round dell’atto conclusivo della CEV Challenge Cup: mercoledì 24 il ritorno decisivo in Turchia
    IN SINTESI: Buona la prima, con sofferenza: l’Allianz Powervolley Milano mette in archivio l’andata della finale della CEV Challenge Cup, battendo all’Allianz Cloud lo Ziraat Bankasi Ankara. 3-2 il risultato premia la squadra di coach Piazza, che in 2 ore e 12 minuti chiude la pratica turca (22-25, 25-19, 1-25, 25-18, 15-9). Prestazione di grinta e cuore per Powervolley nella sua prima storica finale, frutto del sacrificio messo in campo da Piano e compagni che hanno sofferto e, in rimonta, hanno portato a casa la vittoria. Milano si aggiudica così il primo prezioso round del confronto, con il decisivo match che assegna il titolo in programma mercoledì 24 marzo in Turchia, dove i ragazzi di Piazza dovranno sbagliare meno di quanto fatto oggi. Servirà una prova determinata, perché lo Ziraat ha dimostrato di essere una formazione ostica. Le parole di Steve Maar, mossa vincente giocata da Piazza (12 punti con il 60% in due set), al fischio finale commentano il match: «Siamo un po’ stanchi perché stiamo giocando ogni tre giorni, ma la cosa importante è che tutti ci facciamo trovare pronti per entrare in campo, soprattutto per far recuperare le energie anche agli altri. Questo forse ha fatto la differenza oggi. Siamo felici di questa vittoria, ma domani si ricomincia a lavorare pensando a domenica e a gara 3 dei playoff scudetto».
    MILANO – “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Messaggio chiaro e messo in campo dall’Allianz Powervolley Milano che, nella finale d’andata della CEV Challenge Cup, batte 3-2 lo Ziraat Bankasi Ankara e si aggiudica il primo round dell’atto conclusivo della manifestazione. All’Allianz Cloud i meneghini faticano non poco, ma pur soffrendo, chiudono la pratica in 5 set (22-25, 25-19, 1-25, 25-18, 15-9) in 2 ora e 12 minuti, conquistandosi così un prezioso vantaggio in vista del match di ritorno, che assegna il trofeo, in programma mercoledì 24 in Turchia.
    È una prima finale ricca di fatica e sacrificio, ma anche di gioia e sorrisi quella che va in archivio all’Allianz Cloud: Milano soffre, subisce la veemenza fisica turca ma alla fine non sbaglia il primo match del duplico confronto con i turchi che mette in palio la CEV Challenge Cup e, con una prova d’orgoglio ricca di grinta, mette in cassaforte un risultato prezioso e determinante per l’assegnazione del trofeo. Se alla vigilia del match coach Piazza, tecnico dei meneghini, aveva detto “che Milano ha il 50% di possibilità di portare a casa il titolo”, ora questa percentuale si è leggermente alzata. Non basta, tuttavia, per adagiarsi sugli allori, perché la sfida decisiva si giocherà ad Ankara (mercoledì 24 marzo, ore 16 italiane), dove tutto può succedere. Certo è che il 3-2 conquistato tra le mura amiche dell’Allianz Cloud ha dimostrato a Milano che l’avversario è ostico: lo Ziraat guidato in panchina da Medei ha dato del filo da torcere ai meneghini, che hanno faticato non poco nel primo e terzo set, salvo poi scrollarsi di dosso un pizzico d’emozione e giocare con vero cuore. L’attenzione, pertanto, dovrà essere massima, come lo è stata nei momenti decisivi della finale di andata, in cui Piano e compagni hanno dimostrato in campo la qualità del gruppo e le potenzialità di squadra. Determinante la mossa di Piazza di giocare la carta Steve Maar a partire dal quarto set: il canadese ha tolto le castagne dal fuoco ed ha chiuso con 12 punti ed il 60% in attacco in due set e l’ace finale del match.
    La gioia del successo è racchiusa nelle parole proprio del numero 7 canadese: «Nel primo set il loro servizio ha funzionato molto bene e noi dobbiamo crescere sotto questo aspetto. Ovviamente siamo un po’ stanchi perché stiamo giocando ogni tre giorni, ma la cosa importante è che tutti ci facciamo trovare pronti per entrare in campo, soprattutto per far recuperare le energie anche agli altri. Questo forse ha fatto la differenza oggi. Stiamo lavorando bene anche sulla correlazione muro difesa, ma non dobbiamo mollare. Siamo felici di questa vittoria, ma domani si ricomincia a lavorare pensando a domenica e a gara 3 dei playoff scudetto».
    CRONACA
    Primo set:Primo break Ziraat sull’attacco out di Urnaut (1-3), ma Milano risponde subito forzando a servizio con Patry e costringendo all’errore gli avversari (3-3). Urnaut si riscatta con il mani out del 4-3, ma l’ace di Bulbul porta Ankara sul 4-6. Parità immediata per l’Allianz Powervolley con l’ace di Piano (7 pari), con Patry che porta i suoi sull’8-7, costringendo Medei, coach di Ankara, al primo time out. Ancora Patry che chiude l’imbeccata di Ishikawa (11-11), ma lo Ziraat piazza un break che porta i turchi sull’11-13. Ace di Patry e Milano torna a contatto (13 pari), con il francese che attacca a tutto braccio in diagonale per il 15-16. Muro di Kozamernik e Milano trova il 16 pari, ma sono ancora gli ospiti a trovare il +2 (17-19). Invasione a rete di Patry e time out Piazza per provare a dare la carica ai suoi (17-20): scossa che però non arriva perchè lo Ziraat trova il +4 (18-22). Kozamernik in primo tempo inchioda a terra il pallone del 19-22, con il break firmato Weber su assist di Ishikawa (21-23). Il set però si 22-25 per gli ospiti.
    Secondo set:Monologo Milano in partenza: 5-0 per spaventare gli avversari. Ishikawa sfonda il muro avversari per l’11-4, con lo Ziraat che prova a recuperare (13-7). L’ace di Kozamernik porta Milano sul 15-8, con un altro punto recuperato dallo Ziraat sull’errore in ricezione di Ishikawa (17-12). Ancora Ziraat che si porta sul 17-14, ma è Piano a togliere le castagne dal fuoco con il primo tempo del 18-14. Riscatto Ishikawa con il monster block che riporta a distanza di sicurezza Milano (+6, 20-14), con un altro dei padroni di casa con Weber (21-14). Kozamernik consegna a Milano il 24-18, con Urnaut che chiude per il 25-19.
    Terzo set:Piano in primo tempo (3-3), con il block out di Ishikawa che vale il 7 pari. Sul primo break di Ankara, senza esitazioni, Piazza chiama time out (8-11), ma il muro subìto da Patry porta lo Ziraat sull’8-11. Ancora Piano a salire in cattedra (9-11), ma l’errore di Weber porta Ankara sul +4 (11-15). Patry appoggia il pallone per il 13-17, con l’ace di Ishikawa che porta sul -2 Milano (15-17). Si riporta avanti lo Ziraat (+5, 15-20), che sfrutta il black out dei padroni per il 15-22. Prova a mischiare le carte Pizza con l’ingresso di Maar e Basic, ma a vincere il set è Ankara (18-25).
    Quarto set:Piazza gioca la carta Maar per Urnaut all’inizio del set, con il canadese che si fa trovare pronto per il 4-3. Ace di Kozamernik e muro di Patry per il +3 di Milano (6-3), con il primo tempo affettato di Piano che sigla il 7-4. Ace di Sbertoli che porta Milano sul 12-7, con il block out di Patry che sigilla il 14-9. Pipe di Maar (17-13), ma lo Ziraat si rifà sotto 17-15. Muro Milano che evita l’aggancio turco (18-16), con l’ace di Sbertoli per il +3 meneghino (19-16). Altro punto Milano con Patry vincente a muro (20-16), con ancora un block vincente per Powervolley con Maar (22-17). Ace di Kozamernik (24-18), con ancora lo sloveno a chiudere dai 9 metri (25-18).
    Quinto set:Maar e Piano per il 2-1, con l’errore di Ter Maar per il 3-1. Ace di Maar (5-2), con l’invasione aerea del regista turco che porta Milano sull’8-4. Mani out Patry (9-5), con il muro subito da Kozamernik che porta lo Ziraat sul 9-7. Diagonale di Maar millimetrica per il +3 Powervolley (10-7), seguito dal mani out di Patry (11-7). Muro vincente di Piano che porta Milano sul 13-8, con l’ace di Maar che chiude il match 15-9.
    TABELLINO
    ALLIANZ POWERVOLLEY MILANO – ZIRAAT BANKASI ANKARA: 3-2 (22-25, 25-19, 18-25, 25-18, 15-9)
    Allianz Powervolley Milano: Basic 1, Kozamernik 13, Daldello 0, Sbertoli 2, Maar 12, Weber 3, Patry 15, Piano 10, Ishikawa 9, Urnaut 8, Pesaresi (L). N.e.: Staforini (L), Meschiari, Mosca. All. Roberto Piazza.
    Ziraat Banasi Ankara: Atanasov 17, Ter Maat 27, Van Garderen 9, Bulbul 11, Yucel 0, Eksi 1, Gok 9, Bayraktar (L), Tosun 2, Eken 0. N.e.: Akkus, Kirkit, Ayvazoglu (L), Ertugrul. All. Giampaolo Medei.
    NOTE 
    Durata set: 29’, 26’, 34’, 27’, 16’. Durata totale: 2 h e 12’.
    Allianz Powervolley Milano: battute vincenti 12, battute sbagliate 13, muri 9, attacco 47%, 38% (18% perfette) in ricezione.
    Ziraat Bankasi Ankara: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, muri 5, attacco 54%, 48% (20% perfette) in ricezione.
    Arbitri: Maciejewski – Cinatl
    Impianto: Allianz Cloud di Milano. LEGGI TUTTO

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    Champions League F.: Italia, Europa… fa sempre festa Conegliano. Vince 0-3 a Novara

    SEMIFINALE ANDATA  Igor Gorgonzola NOVARA – A.Carraro Imoco CONEGLIANO 0-3 (21-25, 18-25, 17-25)
    NOVARA – Continua a girare senza sosta il tassametro delle vittorie consecutive dell’Imoco Conegliano: 56. Dalla finale di Coppa Italia di domenica sorsa a Rimini alla semifinale di andata di Champions League le “Pantere” continuano a imporre la propria legge sull’Igor Gorgonzola Novara. Netto 3-0 il risultato della sfida giocata sul campo delle piemontesi, una mezza ipoteca – o forse anche più – di qualificazione alle Superfinals di Verona.Gara di ritorno il 23 marzo al Palaverde di Villorba a Treviso.
    In aggiornamento   

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    Challenge Cup: Finale, andata. Milano soffre ma vince 3-2 con lo Ziraat

    CHALLENGE CUP – FINALE ANDATAAllianz Powervolley Milano – Ziraat Bankasi SK ANKARA 3-2 (22-25, 25-19. 18-25, 25-18, 15-9)
    MILANO – La Powervolley si porta a casa la finale di andata di Challenge Cup superando per 3-2 lo Ziraat Bankasi. Partita tutt’altro che semplice per i padroni di casa, che hanno dovuto rimontare per ben due volte la formazione del coach italiano Giampaolo Medei (ricordiamo che i turchi hanno chiuso al primo posto la regular season del loro campionato). Il tutto si deciderà mercoledì prossimo (24 marzo), quando Milano andrà ad Ankara per cercare di alzare il suo primo trofeo europeo. Per farlo dovrà vincere la partita con qualsiasi risultato oppure aggiudicarsi il golden set nel caso in cui dovesse perdere per 3-2.
    PIÙ E MENO – Il top scorer dell’incontro è l’opposto Ter Maat, autore di 27 punti complessivi (58% su 45 in attacco e un muro vincente). Non è un caso che la sua squadra si porta a casa i set in cui lui è stato letteralmente dominante (80% in attacco nel primo set e 62% nel terzo). Tra le fila di Milano non brilla più di tanto Urnanut, che però viene sostituito (e bene) da Maar (chiuderà con 9 su 15 in attacco, 1 muro e 2 ace).
    SESTETTI – Piazza si affida al solito sestetto più uno, dunque quello sceso in campo domenica scorsa con Perugia con Sbertoli-Patry sulla diagonale principale, Ishikawa-Urnaut in banda, Piano-Kozamernik al centro e libero Pesaresi. Giampaolo Medei comincia invece con Eksi al palleggio, Ter Maat opposto, Atanasov-Van Garderen schiacciatori, Gok-Bulbul centrali e libero Bayraktar.
    LA GARA – C’è tanto equilibrio nelle fasi iniziali del match, infatti non appena Piazza vede allontanarsi un minimo la squadra turca decide di chiamare time-out (13-15). Milano rimane agganciata agli ospiti fino al 16 pari, poi lo Ziraat Bankasi compie un piccolo allungo che si rivelerà decisivo per le sorti del set: avanti 17-20, il sestetto di coach Medei non si volta più indietro e con una parallela di Van Garderen chiude le pratiche sul 22-25 (da segnalare l’8 su 10 in attacco dell’opposto Ter Maat).
    Nella seconda frazione di gioco la Powervolley si semplifica la vita dai primi scambi, piazzando un 6-0 che le garantirà di gestire con tranquillità il corso del set. Infatti, a parte un turno in battuta di Tosun che consente ai turchi di accorciare fino al -4 (17-13), i meneghini non soffrono mai e con un attacco di Urnaut chiudono i conti sul 25-19.
    Tutta un’altra storia, invece, il terzo parziale. Dopo essere rimasti fermi nelle fasi iniziali per quasi 10 minuti a causa di un problema legato al sistema che gestisce il punteggio, lo Ziraat Bankasi mette una marcia in più sia come gioco che, soprattutto, come cattiveria in campo. I turchi scappano via sull’11-15 e Piazza prova a fermare il gioco, ma è tutto inutile perché in campo c’è una squadra sola, quella guidata da coach Medei. Il finale parla chiaro, 18-25.
    Nel quarto set Piazza lascia in campo Maar al posto di Urnaut (il canadese era entrato nel finale del terzo). Milano riesce ancora una volta a partire molto forte, andando prima sul 6-3, poi sull’8-4 e addirittura sul 12-7. Ma i turchi non mollano e tornano sotto fino al 17-16 e con la potenziale palla del pareggio (su cui invece arriva il muro meneghino). Un ace di Sbertoli consente al sestetto milanese di riprendere un po’ di margine (19-16) ma soprattutto di spegnere la carica degli avversari. Chiude Kozamernik con un punto diretto dalla battuta (25-18).
    L’inizio del tie-break è tutto in favore della Powervolley, che comincia sul 3-1 e si presenta al cambio campo avanti di 4 lunghezze (8-4). Lo Ziraat Bankasi però si ripresenta sotto e accorcia sul -2 (9-7) grazie a un muro di Gok su Kozamernik. Il centrale sloveno, tuttavia, si riscatta poco dopo con una gran difesa che consente ai suoi di rigiocare e attaccare positivamente con Patry (11-7). Milano è lanciata e chiude sul 15-9 con un ace di Maar. LEGGI TUTTO

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    Champions League F.: Mamma le “farfalle”! Busto Arsizio vince 3-2 in casa del Vakif

    SEMIFINALE ANDATA  VakifBank ISTANBUL – Unet e-work BUSTO ARSIZIO 2-3 (25-20, 25-17, 21-25, 13-25, 13-15)VakifBank ISTANBUL: Braga Guimaraes 6, Haak 27, Bartsch-Hackley 16, Rasic 12, Ognjenovic 4, Gunes 13, Aykac (L), Ozbay, Senoglu, Akman 1, Ismailoglu, Yilmaz. Non entrate: Orge (L), Gurkaynak. All. Guidetti.Unet e-work BUSTO ARSIZIO: Poulter 2, Olivotto 5, Gennari 10, Gray 22, Mingardi 21, Stevanovic 11, Leonardi (L), Piccinini. Non entrate: Bonelli, Cucco (L), Escamilla, Bulovic, Herrera Blanco. All. Musso.ARBITRI: Luts, Burkiewicz. NOTE –Durata set: 23′, 20′, 24′, 19′, 20′; Tot: 106′.
    ISTANBUL – Busto Arsizio che impresa! La squadra bustocca sbanca il campo della corazzata Vakifbank nella semifinale di andata di Champions League femminile 2020/21 per 3-2 rimontando dallo 0-2. Prova di alto livello del team di coach Musso che trova in Alexa Grey e l’opposta Camilla Mingardi un bottino di 43 punti totali (22 e 21).Le farfalle partono sottotono, anche al cospetto di un avvio poderoso di Haak e compagne, ma prendono sempre più confidenza con le avversarie. Dal terzo parziale infatti cambia tutto: le farfalle giocano più aggressive dai 9 metri, crescono in determinazione e convinzione, riescono ad imporre sempre più il proprio gioco. La palla di Poulter è una scheggia per Gray, Mingardi sale in cattedra sia in attacco che al servizio, autentica spina nel fianco della ricezione turca. Tutto inizia a girare, Leonardi e Gennari non ne fanno più cadere una, dall’altra parte le certezze del Vakif vacillano. Il terzo è vinto nel finale, il quarto è un dominio bustocco (13-25), nel quinto è di nuovo battaglia. Le farfalle girano avanti 4-8 ma non è finita: in un attimo è parità (8-8), ma nella fase clou è più forte la UYBA, che costringe il Vakif a due errori in fila che regalano il successo alla squadra di Musso.
    VERSO VERONA – Chiaramente non è finita qui: tra 7 giorni a Busto Arsizio sarà di nuovo battaglia e il successo per 3-2 lascia sostanzialmente tutto in sospeso: per arrivare alla finale di Verona alle farfalle sarà infatti comunque necessario vincere la gara, con qualsiasi risultato, oppure perdere 3-2 ma aggiudicarsi il Golden set conclusivo.
    PIU’ E MENO – La canadese ha attaccato al 47% (20 su 43) ii posto 2 italiano ha attaccato al 36% ma ha completato il suo bottino con 3 muri e 3 ace.  Bene anche Stevanovic con 11 (50%). Per la squadra di Giovanni Guidetti non nono bastati i 27 punti dell’opposta svedese Isabelle Haak (26 attacchi vincenti; 45%, 1 muro) insieme a lei l’americana Bartsch con 16 punti. Percentuali di attacco migliori per il Vakif (46% a 42%) muri simili 9 per Busto, 8 per il Vakifbank, ricezione positiva la 70% per le turche, 43% per Busto Arsizio, ace 6 per Mingardi e compagne contro i 3 soli delle ragazze di Guidetti. A fare la differenza gli errori: 31 del Vakifbank, 18 quelli delle bustocche.
    HANNO DETTOAlessia Gennari: “Faccio ancora fatica a capire cosa abbiamo fatto stasera qui a Istanbul. Abbiamo vinto contro una grande squadra che nei primi due set ci ha prese quasi a pallonate; poi abbiamo preso le misure e con qualche difesa abbiamo fatto capire che c’eravamo ancora. Sono orgogliosa di noi: non molliamo mai, era facile farlo dopo i primi due set, ma abbiamo continuato a giocare ad alto livello, abbiamo sistemato la rice e il contrattacco e anche loro hanno commesso qualche errore in più. Una vittoria importantissima, ma non è finita: ci vediamo a Busto”. Marco Musso: “Faccio i complimenti alla squadra perchè presentarsi su un campo come questo e giocare con questa intensità è molto significativo del percorso di lavoro che stiamo facendo. Sapevamo della qualità del Vakifbank e che ci sarebbe stato da soffrire. Lo abbiamo fatto nei primi due set, ma abbiamo gestito bene pressione, poi abbiamo iniziato ad essere aggressivi, a partire dal servizio. Questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare perchè anche questa sera abbiamo tardato a farlo e va fatto da subito. Di conseguenza poi è cresciuta la difesa, sono cresciuti i tocchi a muri ed è migliorato il contrattacco. Bene così, ma aspettiamoci un’altra battaglia alla e-work arena”.

    🦋 La gioia dopo l’impresa!😲 Guarda cosa è successo a Istanbul dopo #vakifbankUYBA 2-3!#CLvolleyW #Champions @CEVolleyballCL pic.twitter.com/XJsqDmJWGz
    — Unet e-work Busto A. (@UYBAvolley) March 17, 2021

    SESTETTO – Musso parte con Poulter – Mingardi, Olivotto – Stevanovic, Gray – Escamilla, Leonardi libero, Guidetti risponde con Ognjenovic – Haak, Gunes – Rasic, Braga Guimaraes – Bartsch – Aykac libero.
    LA PARTITA – Nel primo set Gray (due muri e due attacchi) e il muro di Poulter fanno partire bene la UYBA (1-5); Haak e Bartsch accorciano (5-7), Rasic trova il -1 (6-7), ancora Bartsch passa per il 7-6. Haak supera (9-8) e Bartsch realizza l’ace del 10-8, mentre la UYBA fatica nel contrattacco e Musso chiama time-out sul 12-9. Gennari e l’out di Haak riportano in scia le farfalle (12-11), il Vakif prova a scappare ma Gray c’è (14-12, 16-14); Mingardi risponde ad Haak (17-15) che però  poco dopo fa chiamare tempo a Musso (18-15 dentro Piccinini in seconda linea). Stevanovic prova a dare la scossa (19-17), ma Gunes affonda il potente 20-17 e Haak allunga (21-17); Mingardi e Olivotto (su servizio di Stevanovic) accorciano (21-19 time-out Guidetti), ma nel finale la UYBA pasticcia (23-19). Chiude Bartsch 25-20.
    Bartsch attacca e mura (4-0), la UYBA regala con la ricezione il 6-1 e Musso ferma il gioco. Due errori di Haak riportano vicine le farfalle (7-4), ma l’ace di Bartsch fa volare il Vakifbank sul 9-4. La UYBA lotta e chiude con Gray lo splendido scambio che porta al 10-7, Gennari firma l’ace dell’11-9; Stevanovic risponde a Gabi per il 12-10, ma le padrone di casa accelerano ancora con Bartsch e Rasic (17-12 dentro Piccinini in seconda linea, time-out Musso). Haak affonda il 20-13 e chiude di fatto il parziale: nel finale le turche amministano e chiudono 25-17.
    L’avvio è più equilibrato (3-3), Olivotto a muro prova a fermare la fuga Vakif (5-4); il muro di Rasic vale il 7-4, Mingardi ci prova dai 9 metri (ace del 7-6), Gray pareggia in pipe (7-7), Gennari supera (7-8), Rasic tira in rete il 7-9 ma poi trova finalmente cambiopalla (8-9). Haak spara lungo il 10-12, Leonardi e Mingardi fanno mieacoli in difesa e Gray chiude lo splendido 11-14 (time-out Guidetti). Mingardi realizza altri due punti (13-16 dentro Piccinini in seconda linea), ma sui servizi di Bartsch sale il muro turco che in un attimo pareggia i conti (17-17 tempo Musso). Si procede a braccetto (19-19), poi Gray sale in cattedra con la doppietta del 19-21. Mingardi allunga (19-22 time-out Guidetti), Gray in lungolinea fa 20-23, Bartsch regala il 20-24, Gray chiude 21-25.
    La UYBA spinge e approfitta di qualche errore turco (1-3), ma il Vakif pareggia presto grazie al suo muro (3-3); due muri di Olivotto riportano avanti le farfalle (4-6), Rasic sbaglia due vole ed è 4-8. Il 6-10 chiuso da Mingardi è fenomenale (time-out Guidetti), Stevanovic fa 7-11, Haak regala il 7-12 (dentro allora Ismailoglu). Gray è un fulmine con Poulter (10-15), Mingardi mura il 10-16, Haak (tornata in campo) sbaglia il servizio (11-17). Mingardi e Gennari allungano ancora (12-19), Stevanovic mura il 12-20 e fa chiamare tempo a Guidetti. Dilaga la UYBA nel finale (cambio in regia per il Vakif): Mingardi fa ace (13-23), Gennari in pallonetto fa 13-24, ancora Mingardi punge dai 9 metri (13-25).
    Si parte in equilibrio (3-4 Mingardi da battaglia), il Vakif invade (3-5), Haak tira largo il 3-6 (time-out Guidetti). Poulter fa ace (3-7), Mingardi mura e si gira sul 4-8. Gabi accorcia (6-8 tempo Musso), Haak riduce ancora (7-8), Gennari spara largo l’8-8. La capitana trova finalmente cambiopalla (8-9), Rasic risponde a Mingardi (10-10) e poco dopo mura l’11-10 che fa chiamare tempo a Musso. Gray c’è (12-12), Gunes sbaglia ed è 13-14 (time-out Guidetti), alla fine il Vakif sbaglia ancora ed è 13-15. LEGGI TUTTO