More stories

  • in

    Challenger San Diego, Lugano, Bangalore e Kigali 1: I risultati completi con il dettaglio delle Semifinali e Finali (LIVE)

    Murphy Cassone nella foto

    🇷🇼

    Challenger 75 Kigali
    Ruanda

    Terra battuta

    FINALI

    ☀️ Sereno31°C/19°C

    Centre Court – ore 12:30Jesper de Jong / Max Houkes vs Geoffrey Blancaneaux / Zdenek Kolar Il match deve ancora iniziare
    Andrej Martin vs Valentin Royer (Non prima 15:00)Il match deve ancora iniziare

    🇨🇭

    Challenger 75 Lugano
    Svizzera

    Cemento (indoor) 🏟️

    SEMIFINALI

    Torneo indoor – Meteo non influente sullo svolgimento

    Centrale – ore 15:00Jakub Paul / David Pel vs Cleeve Harper / David Stevenson Il match deve ancora iniziare
    Jakub Paul / David Pel vs Cleeve Harper / David Stevenson Il match deve ancora iniziare
    Raphael Collignon vs Murphy Cassone Il match deve ancora iniziare
    Dino Prizmic vs Borna Coric Il match deve ancora iniziare

    🇮🇳

    Challenger 125 Bengaluru
    India

    Cemento

    SEMIFINALI

    🌤️ Parzialmente nuvoloso32°C/21°C

    Centre Court – ore 11:30Shintaro Mochizuki vs James McCabe Il match deve ancora iniziare
    Brandon Holt vs Billy Harris Il match deve ancora iniziare
    Anirudh Chandrasekar / Ray Ho vs Blake Bayldon / Matthew Christopher Romios (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare

    🇺🇸

    Challenger 100 San Diego
    USA

    Cemento

    SEMIFINALI

    🌤️ Parzialmente nuvoloso17°C/13°C

    Stadium – ore 21:00Ethan Quinn vs Eliot Spizzirri Il match deve ancora iniziare
    Mackenzie McDonald vs Kamil Majchrzak Il match deve ancora iniziare
    Juan Jose Bianchi / Noah Zamora vs Eliot Spizzirri / Tyler Zink (Non prima 00:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Dubai, Acapulco e ATP 250 Santiago: I risultati completi con il dettaglio delle Finali e Semifinali (LIVE)

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Patrick Boren

    🇦🇪

    ATP 500 Dubai
    Emirati Arabi

    Cemento

    FINALE

    🌤️ Parzialmente nuvoloso24°C/20°C

    Centre Court – ore 13:30Yuki Bhambri / Alexei Popyrin vs Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    Stefanos Tsitsipas vs Felix Auger-Aliassime (Non prima 16:00)Il match deve ancora iniziare

    🇲🇽

    ATP 500 Acapulco
    Messico

    Cemento

    FINALE

    ☀️33°C/23°C

    ESTADIO – ore 01:30Christian Harrison / Evan King vs Sadio Doumbia / Fabien Reboul Il match deve ancora iniziare
    Tomas Machac vs Alejandro Davidovich Fokina (Non prima 04:00)Il match deve ancora iniziare

    🇨🇱

    ATP 250 Santiago
    Cile

    Terra battuta

    SEMIFINALI

    ☀️ Sereno28°C/16°C

    COURT JAIME FILLOL – ore 19:00Maximo Gonzalez / Andres Molteni vs Nicolas Barrientos / Rithvik Choudary Bollipalli Il match deve ancora iniziare
    Francisco Cerundolo vs Laslo Djere (Non prima 22:00)Il match deve ancora iniziare
    Sebastian Baez vs Camilo Ugo Carabelli Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Sabalenka e il ranking WTA, le novità di Roma e Bad Homburg. Polemiche sul rebrand della WTA

    Angelique Kerber nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka ha vissuto un mese di febbraio complicato, moralmente provata dalla sconfitta nella finale degli Australian Open. Nonostante questo, ha osservato come Iga Swiatek non abbia sfruttato la situazione per superarla nel ranking WTA o avvicinarsi troppo alla sua posizione di numero 1. Le prospettive cambiano ora in vista del Sunshine Double, poiché la bielorussa difende solo 185 punti tra Indian Wells e Miami, mentre la polacca ha poco margine per guadagnare punti, dovendo difenderne 1.120 tra i due tornei. Sabalenka ha già accumulato 27 settimane al vertice della classifica.
    Roma si rinnova: nuovi campi per il Masters 1000Si nota quanto il tennis italiano goda attualmente di una salute di ferro. Questo non si riflette solo nella quantità di giocatori presenti nella top 100, ma anche negli investimenti che la Federazione continua a fare nei suoi tornei. A partire dal fiore all’occhiello, il Masters 1000 di Roma, che in questa edizione potrà contare su tre campi in più, arrivando così a un totale di 20. Il più spettacolare sarà il cosiddetto “SuperTennis Arena”, con una capacità di 6.500 persone, creato per diventare il secondo campo più grande dell’intero complesso, secondo solo al Centrale.
    Polemiche sul rebrand della WTAIn questo mondo non importa cosa fai, né quanto amore ci metti nelle cose, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare. A volte, persino persone dall’interno e direttamente coinvolte nella questione. Ieri la WTA ha annunciato un restyling del suo marchio, mostrando il nuovo logo, i colori e il design del sito web. “Una nuova era”, secondo i responsabili marketing. Ma a Kristina Mladenovic, attualmente fuori dalla top 200, non sembra aver entusiasmato.“Mi chiedo come vi sia venuto in mente? E chi lo approva? Verde e bianco? Senza dettagli tennistici? Cosa rappresenta? Il logo precedente era molto migliore”, ha espresso la francese sui suoi social media, attaccando duramente il suo stesso circuito.
    Angelique Kerber: nuova direttrice del WTA 500 di Bad HomburgGuardando il suo palmares, la sua esperienza e il suo carisma, era normale che Angelique Kerber non impiegasse molto tempo a trovare un nuovo ruolo nel circuito professionistico. Ritiratasi dall’estate scorsa, lasciando inoltre un’ottima impressione alle Olimpiadi, la tedesca ha annunciato questo venerdì il suo nuovo incarico come direttrice del WTA 500 di Bad Homburg, torneo che si disputa sull’erba alla fine di giugno.E lo ha fatto con una notizia dell’ultima ora: Iga Swiatek, una delle migliori tenniste del mondo, sarà presente nell’edizione 2025. In Germania sorridono pensando alla crescita che il torneo potrà avere nei prossimi anni. Certamente, non potrebbe essere in mani migliori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    28 febbraio 1983: Lendl diventa n.1 del mondo, prima di aver vinto uno Slam

    Ivan Lendl

    Sono passati ben 42 anni esatti da quando il ranking mondiale del tennis salutò un nuovo n.1: Ivan Lendl. Il campione di Ostrava riuscì a completare una lunga rincorsa partita nel 1982, quando vinse ben 15 tornei in stagione, ma nessuno Slam. E il diritto più potente dell’epoca fu costretto ad attendere ancora un anno bello lungo prima di coronare il suo sogno a Parigi 1984, rimontando in finale due set ad un John McEnroe quasi imbattibile nel suo anno d’oro e finalmente iscriversi al club dei campioni Major.
    A fine 1982 ormai era chiaro che Lendl fosse a un passo dallo scalzare i suoi due grandi rivali, McEnroe e Connors, avvicinati tantissimo a furia di ottimi risultati e una grande costanza di rendimento, frutto dei suoi allenamenti maniacali e un tennis molto potente da fondo campo. Ivan sconfisse i due americani uno dopo l’altro vincendo il Masters di fine anno, titolo più importante del suo straordinario 1982. Lendl iniziò la stagione 1983 al numero 3 al mondo, ma dopo poche settimane salì al primo posto dopo una corsa vincente a Detroit e la finale a Philadelphia. “Ero tra il secondo e il terzo posto da due, tre anni. Non era esattamente dove volevo essere”, affermò Lendl dopo aver coronato la sua rincorsa.
    McEnroe e Connors si erano divisi il primo posto in classifica dall’agosto 1981 fino al 27 febbraio 1983. Da lì in avanti ci furono cambi repentini al vertice, fino all’annata quasi intoccabile di McEnroe nel 1984, quando vinse 82 partite perdendone solo 3, e restando n.1 ATP per 53 settimane tra 1984-85. Con il calo di John e la definitiva consacrazione di Lendl dopo il successo a Roland Garros, il ceco regnò sul trono del tennis maschile per 157 settimane, esattamente dal 9 settembre 1985 (dopo il suo titolo a US Open) fino all’11 settembre 1988, quando uno straordinario Mats Wilander lo sconfisse clamorosamente nella finale di New York e lo scalzò anche dal vertice della classifica.
    Lendl ha trascorso 270 settimane da numero 1 in otto periodi. Le sue 270 settimane al vertice rimasero il record assoluto fino all’agosto del 1999, quando fu sorpassato da Pete Sampras (che finì la carriera con 286 settimane da leader). Il record di Pete fu superato da Roger Federer (310 settimane), poi a sua volta scavalcato da Novak Djokovic (428).
    Lendl quando divenne n.1 nel 1983 non era il tennista più amato, soverchiato dalla maggior personalità di Connors e fantasia di McEnroe, con ancora in quegli anni il “fantasma” di Borg che aleggiava nel ricordo degli appassionati, ma certamente il ceco era uno tra i giocatori più temuti e assai rispettato. Ivan era un prodotto totalmente nuovo per la disciplina: il suo avvento ha letteralmente alzato l’asticella della competizione nel gioco da fondo campo. È stato a suo modo un rivoluzionario, stabilendo nuovi standard per consistenza e pesantezza dei suoi colpi, una rottura rispetto ai canoni del tennis dell’epoca che vedevano una netta dicotomia tra gli attaccanti proiettati a rete e i difensori, ancorati dietro. Leggendario fu il suo diritto in top spin, esecuzione mai vista prima per potenza e continuità di rendimento, soluzione eccezionale sia nel chiudere il punto dalla riga di fondo che nel tirare dei passanti vincenti e sfidare (spesso punire) i tantissimi giocatori di volo dell’epoca.
    Lendl era in grado come nessun altro di spingere la palla con meccanica costanza per ore ed ore, forte di una condizione fisica portata a nuovi livelli applicando metodologie di allenamento scientifiche, quasi fanatiche vista l’attenzione maniacale ad ogni aspetto, dalla dieta al riposo passando anche per i capi di abbigliamento. Una vera leggenda del tennis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Nadal apre un’accademia a Marbella

    I campi della nuova struttura a Marbella

    Rafael Nadal continua a investire nel mondo del tennis annunciando un nuovo Rafa Nadal Tennis Center. La nuova Academy sorge a Marbella all’interno del prestigioso Hotel Don Carlos, con sette campi in terra battuta, due campi da padel e programmi di allenamento altamente professionali pensati per giocatori di tutte le età e livelli. Questa espansione conferma la dedizione di Nadal nel promuovere il talento oltre la sua carriera agonistica, portando i suoi metodi di allenamento in una delle destinazioni tennistiche più ambite della Spagna, la costa del sol.
    Il Marbella Center seguirà totalmente la filosofia di allenamento della Rafa Nadal Academy di Maiorca, diventata un punto di riferimento a livello globale per i Pro attuali e tanti giovani che ambiscono a seguire le orme del gigante della terra battuta.
    La novità di Marbella diventa la sesta espansione dei Rafa Nadal Tennis Center in tutto il mondo, unendosi alle sedi già attive in Messico a Cancun, in Grecia a Sani, Hong Kong, Kuwait ed Egitto (al Cairo). Oltre alle accademie, ricordiamo che Nadal è diventato ambasciatore della federazione tennistica saudita, per promuovere lo sviluppo dello sport nel ricchissimo paese arabo, molto attratto dalle potenzialità del tennis.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    WTA 500 Merida e WTA 250 Austin: I risultati completi con il dettaglio dei Quarti di Finale (LIVE)

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    🇺🇸

    WTA 250 Austin
    USA

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☀️ Sereno23°C/9°C

    Center Court – ore 19:00Ena Shibahara vs Ajla Tomljanovic Inizio 19:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Jessica Pegula vs Anna Blinkova Il match deve ancora iniziare
    (5) McCartney Kessler vs Sorana Cirstea Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    Greet Minnen vs Caroline Dolehide Il match deve ancora iniziare

    🇲🇽

    WTA 500 Merida
    Messico

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☀️ Sereno31°C/18°C

    Akron Stadium – ore 21:00Maya Joint vs Elina Avanesyan Inizio 21:00Il match deve ancora iniziare
    Emiliana Arango vs Rebecca Sramkova Il match deve ancora iniziare
    (1) Emma Navarro vs Zeynep Sonmez Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    Daria Saville vs (2) Paula Badosa Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 23:00Sabrina Santamaria / Qianhui Tang vs (2) Alexandra Panova / (2) Ellen Perez Inizio 23:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Anna Danilina / (1) Irina Khromacheva vs (3) Timea Babos / (3) Nicole Melichar-Martinez Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    “Shapo”, un record personale significativo

    Denis Shapovalov (foto Getty Images)

    Mica facile trovare continuità di risultati quando il faro che guida il tuo talento è l’istinto, una visione del tutto personale e divergente del campo, delle traiettorie e dell’impatto con la palla che ti porta a vedere cose che la maggior parte dei rivali nemmeno immaginano, ma pure a commettere troppi errori e produrre prestazioni inconsistenti, senza un filo logico tatticamente accettabile. Denis Shapovalov è sempre stato tutto questo e molto di più, un coacervo inestricabile di giocate da highlight in mezzo ad un caos tanto colorito quanto difficile da imbrigliare in una condotta di gioco efficace e, alla lunga, vincente. Il canadese ha illuso moltissimi appassionati del tennis effervescente e creativo con le magie del suo braccio mancino, ricavando una manciata di grandi vittorie e troppe brutte sconfitte, ma forse qualcosa è cambiato. Ne avevamo parlato di recente dopo il suo bel successo a Dallas, primo ATP 500 in carriera, e torniamo a farlo con piacere perché il buon “Shapo” sta marciando molto bene anche ad Acapulco, con l’accesso alle semifinali del 500 messicano dopo aver superato nei quarti Marcos Giron, rimontando un set allo statunitense. Denis con le tre vittorie in riva al Pacifico (Basavareddy, Michelsen e Giron) porta a 8 la sua striscia di successi consecutivi, non gli era mai accaduto in carriera.
    È un piccolo primato personale molto, molto significativo poiché è la conferma che il suo tennis, anzi la sua mentalità e focus, forse sono davvero cambiate, portandolo ad un livello assai superiore di competitività e consistenza. In Messico Shapovalov ha continuato, addirittura con maggior vigore, quel che di buono si era visto a Dallas. Fisicamente sta benissimo, il problema al ginocchio che l’ha tormentato per mesi e portato ad un lungo stop sembra del tutto archiviato, e questo è decisivo visto quanto il suo tennis si nutre di energia, potenza e spinta che nasce proprio da una forza notevolissima nelle gambe. Quando Denis arriva sulla palla infatti riesce a scaricare grande forza grazie ad un’elasticità innata che lo porta ad essere esplosivo, sia quando è aderente al terreno che quando spicca il volo e colpisce in aria trovando un controllo della palla unico. A volte persino misterioso… pochi o nessuno riescono a tirare quelle bordate col rovescio ad un mano, in salto, senza mai scoordinarsi. Roba mai vista.
    Il servizio sta sostenendo molto bene la sua prestazione e questo è decisivo perché non solo gli porta diversi punti gratis, ma perché gli apre il campo all’affondo successivo e allo stesso tempo, forte di molti turni di battuta vinti in sicurezza, lo rende più libero di aggredire in risposta e procurarsi le chance per l’allungo.
    Ma il vero salto di qualità è nel focus, in quel briciolo di pazienza e lucidità in più che consente a Denis di non sparacchiare tutto a tutta, ma attendere la palla buona per sfoderare quella velocità di braccio spaziale che può diventare incontenibile. Il Denis prima maniera, beh, chiudeva gli occhi e via, voleva vincere le partite 48 punti a zero, o niente. Non funziona così… e l’ha imparato (finalmente!) dopo aver sbattuto il muso a terra tante, troppe volte. Mai castrare l’istinto di un purosangue, ma aver un minimo di raziocinio per non scappare dallo scambio immediatamente e combinare disastri era la condizione necessaria a diventare un tennista più consistente e vincente. Forse, piano piano, ci siamo arrivati e questa striscia di 8 vittorie di fila lo dimostra. Come sempre è necessario attendere altre verifiche, magari nei due Masters 1000 americani ormai alle porte, dove l’asticella salirà ancora. Sarà interessante anche vedere come andrà a finire in semifinale ad Acapulco contro Davidovich Fokina, un altro che ha discreta difficoltà nel contenere l’esuberanza in spinta e si perde spesso e volentieri quando la pressione sale. Shapovalov invece sembra aver trovato più equilibrio dentro, meno paura e più calma del gestire emozioni e situazioni di gioco sotto stress. I risultati parlano chiaro: “Shapo” c’è.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Mirra Andreeva: la nuova stella del tennis russo pronta a raccogliere l’eredità di Sharapova?

    Mirra Andreeva RUS, 29.04.2007 – Foto Getty Images

    Sono passati cinque anni da quando il tennis russo è rimasto orfano del suo simbolo con il ritiro della “zarina” Maria Sharapova. Ma la vincitrice di cinque tornei del Grande Slam sembra aver trovato finalmente un’erede: Mirra Andreeva. A soli 17 anni, nata anch’essa in Siberia nella regione di Krasnoyarsk, la giovane tennista ha appena incassato 600.000 dollari per il suo trionfo a Dubai. In appena due anni da professionista, ha già guadagnato più di 4 milioni di dollari. Essendo ancora minorenne, non può avere un conto bancario e suo padre gestisce la sua carriera.Come suggerisce il suo nome – che richiama uno dei tre doni portati dai Re Magi a Gesù Bambino, secondo la Bibbia – la siberiana è una benedizione, un prodigio destinato a inserirsi tra le migliori tenniste del mondo già in questa stagione, quando raggiungerà la maggiore età.
    Una maturità sportiva precoce, ma ancora una ragazzaAndreeva è maturata sportivamente molto rapidamente. A 16 anni aveva già raggiunto le semifinali del Roland Garros (2024), ma – come lei stessa ammette – rimane ancora una ragazzina.“Non so cosa fare con così tanti soldi… Chiedete a mio padre… Non posso avere un conto bancario perché non ho ancora 18 anni”, ha confessato con disarmante franchezza giovanile dopo la vittoria a Dubai, tra le risate dei presenti.Durante la finale, oltre ai suoi colpi, ciò che ha attirato l’attenzione delle telecamere è stato il quaderno che consultava tra un gioco e l’altro, come una studentessa che ripassa la lezione all’ultimo momento prima di un esame.“Tu puoi farcela! Andrà tutto bene! Io credo in te!”, recitavano le pagine del quaderno, che conteneva anche la tattica che la russa doveva seguire per sconfiggere la danese Clara Tauson: “Non prestare attenzione ai suoi, a volte, buoni colpi. Servi ovunque, ma più sul diritto”. Tutto era scritto a penna con la sua calligrafia. “Prontezza, Intelligenza e Aggressività” era la principale raccomandazione in russo per la sua prima grande finale. L’ha applicata alla perfezione e ha portato a casa il trofeo.
    Un successo straordinario a Dubai“È incredibile! Mi ero posta come obiettivo di entrare tra le prime dieci in questa stagione. Siamo ancora a febbraio e l’ho già raggiunto”, ha confessato in conferenza stampa.La minore età le ha anche impedito di celebrare la vittoria come aveva sognato, con lo champagne. “Peccato che abbia ancora 17 anni”, ha detto. Ha dovuto accontentarsi di una Coca-Cola senza zucchero.Andreeva aveva già dato prova del suo talento nel 2024, ma la sua vittoria a Dubai è la sua conferma definitiva. La russa ha battuto, nella scorsa settimana, tre campionesse del Grande Slam: Iga Swiatek, Marketa Vondrousova ed Elena Rybakina. In questo modo, è diventata la tennista più giovane a sconfiggere tre campionesse in un solo torneo dal 2004 e anche la più giovane a vincere un evento WTA 1000.“Non credo più che sia una promessa. Considero che sia al vertice del nostro gioco”, ha dichiarato Tauson.
    Mirra è una dichiarata ammiratrice di LeBron James, non solo per i suoi successi sportivi e la sua nota longevità, ma per la sua mentalità incrollabile.“Ho ascoltato molte interviste di LeBron dove dice che è molto facile giocare bene quando tutto va bene, ma ciò che ti rende un campione è dare tutto quando non ti senti bene, quindi è quello che cerco di fare”, ha commentato.Si è ispirata al cestista per superare i momenti difficili, che è quando le grandi stelle dimostrano la loro grandezza e non quando tutto va secondo i piani. Per un’adolescente, tenere i piedi per terra e non crollare al primo rovescio è fondamentale.“Oggi ho sbagliato cose che normalmente non sbaglio, ma mi sono detta che non potevo lasciarmi uccidere dalla negatività”, ha sottolineato.In un’altra dimostrazione che Mirra non è una so-tutto-io, prima della partita ha cercato ispirazione nella storica finale che nel 2017 hanno disputato Roger Federer e Rafa Nadal in Australia, con vittoria per il genio svizzero.“Ho pensato: mio Dio, come può giocare così bene? È qualcosa di straordinario”, ha detto. E proprio il cammino degli dei è quello che la russa dovrà percorrere se vuole essere la nuova zarina del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO