Masters e WTA 1000 Miami: I risultati completi con il dettaglio del Day 8. In campo Musetti, Berrettini e Paolini (LIVE)
Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images LEGGI TUTTO
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Emma Raducanu a Miami
Era da molto tempo che Emma Raducanu non giocava quel tennis rapido e con angoli improvvisi che la portò a stupire il mondo della racchetta e vincere US Open nel 2021, diventando la più giovane campionessa dello Slam di New York. La britannica si è ritrovata a Miami, con l’ottima vittoria su Anisimova che l’ha portata nei quarti di finale del WTA 1000 della Florida, suo miglior risultato da mesi e mesi, passati tra mille problemi e incertezze. Troppi i suoi errori di gestione con un vortice perverso fatto di cambi di coach, la difficoltà conseguente nel dare struttura al suo tennis ancora acerbo e infortuni gravi, comprese tre operazioni tra polso e caviglie. Un quadro a tinte fosche che l’ha lasciata ai margini del grande tennis, deludendo le (troppe) aspettative dei suoi tantissimi tifosi, ammalati da un gioco interessante e anche dalla sua indubbia bellezza. A Miami afferma che è scattato qualcosa dentro, ha sentito come un “clic” che ha acceso la luce sul suo tennis, tornato a tratti travolgente. Emma parlando alla stampa ha confessato di essere felice per i risultati, ma che la sua vera vittoria è tornare a sentirsi competitiva e affamata di nuovi successi.
“Sono molto felice di aver vinto questo match contro Amanda, lei è in ottima forma e ha vinto tante partite quest’anno, è tra le prime 20. Sono molto orgogliosa di come sono stata attiva su ogni palla fin dal primo punto, lavorando molto duro in ogni scambio. racconta Raducanu. “Mi sento a mio agio. Sento che adesso nel mio ambiente, con le persone con cui sto, posso essere me stessa, mi posso esprimere apertamente ed essere fedele a quella che sento di essere. Questo è molto importante per me, sentire come stanno le cose fuori dal campo mi aiuta a rendere anche durante la partita. Ho una serenità che riesco a trasferire nel mio tennis.”
La chiave di questa svolta in positivo parte da sensazioni interne, che hanno dato a Raducanu grande voglia di competere, e vincere. Cosa che i tanti problemi affrontati nel recente passato avevano un po’ sopito. “La cosa di cui sono più orgogliosa è aver ritrovato lo spirito competitivo, essere presente su ogni palla in ogni scambio. Questo è quello che mi è mancato negli ultimi mesi, dire anche negli ultimi anni. La mia vittoria più grande è avere fame, sentirmi competitiva in campo, aver voglia di correre su tutte le palle“.
“Adesso entro in campo sapendo che sarò lì a lottare su singolo ogni punto, che non lascerò correre via nessuna palla. Finora ha funzionato. Sono molto felice di questa situazione. Penso anche di meno, il che probabilmente è un bene, e cerco di far emergere la mia creatività perché penso che così riesco ad esprimere il mio miglior tennis. Non penso a troppe cose… mi concentro solo sulla palla, sul lottare in ogni scambio e mi lascio trasportare dal mio istinto” conclude Emma. Effettivamente negli ultimi mesi le sue prestazioni denotavano un certo caos tattico, il non saper gestire il momento e lo stesso scambio. Forse il ritrovare un gioco più istintivo e naturale è forse quel che era mancato. Del resto, quando vinse a New York, giocava su di una nuvola, leggera e spensierata. Non può sempre stare così bene, ma forse nella sua dimensione è quello che fa rendere al massimo, di puro istinto e sensazione.
Una bella dichiarazione quella di Raducanu, di ritrovata serenità dopo i tanti problemi (ultima la brutta vicenda con lo stalker a Dubai) e il suo tennis in partita ne ha subito beneficiato. Tornata anche in buona forma fisica – aveva affermato di aver svolto la miglior preparazione invernale della sua vita – questo WTA 1000 di Miami le ha reso il sorriso. Nei quarti Emma affronterà Pegula, tennista consistente ma non sempre stabile. Se Raducanu confermerà quanto di buono visto in questo torneo, il tennis femminile potrebbe aver ritrovato una grande protagonista e sarebbe davvero una bella notizia per tutti.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO
Scritto da pablitoNardi a Bucarest ?Ma se deve fare le quali a Miami non era meglio Houston ?
Iscriversi ad Houston può essere una scelta vantaggiosa se pensa di arrivare almeno alla seconda settimana a Miami, altrimenti deve stare giorni fermo, se deve giocare le Q a Montecarlo ha più senso trovarsi già in Europa. Se poi dovesse capitare che arriva in finale a Miami 😉 , si ritirerà da questo torneo dove l’anno scorso s’infortunò mentre stava battendo Seyboth e ne risentì il resto della stagione (cosa che certi fenomeni attribuirono all’abbandono di Galimberti). LEGGI TUTTO
CH 125 Naples – terra ☀️ 19°C / 14°C LEGGI TUTTO
USA 3Australia, Italia, Cechia, Francia 2Germania, Serbia, Argentina, Bulgaria, Norvegia 1Questo dato dovrebbe zittire i bevitori di vino, gli esperti da divano sfondato e le comari da operetta che infestano il forum
Agli ottavi di un 1000 tradizionalmente poco vocato agli italiani ne portiamo due, di atleti, e ci manca il numero uno dietro cui ci sarebbe il vuoto
Zitti!!!
Forza ragazzi/e. A sto giro vi seguo sullo score compulsando il cellulare fino a venerdì
Poi se mi fate il miracolo nel week-end sono tutto per voi. LEGGI TUTTO
Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Getty Images LEGGI TUTTO
SImone Bolelli e Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images
Harrison e King superano Bolelli -Vavassori con il punteggio di 6-3, 6-7(5), 10-6 al termine di una sfida avvincente, ricca di colpi spettacolari e momenti di alta tensione negli ottavi di finale del torneo Masters 1000 di Miami. Gli statunitensi, quinta coppia nella race, hanno chiuso la contesa con una risposta vincente del fratello di Ryan, suggellando una prestazione solida e cinica nei momenti chiave.
Primo set: dominio USANel primo parziale, gli americani si sono mostrati più incisivi fin dai primi giochi, guadagnando il break nel settimo game dopo un errore in rete di Vavassori. Il servizio di Harrison ha fatto la differenza, con ben 4 ace nel solo primo set, e la coppia a stelle e strisce ha chiuso agevolmente 6-3, sfruttando anche i molti game combattuti al servizio degli italiani con un nuovo break nel nono game.
Secondo set: il cuore azzurroIl secondo parziale ha regalato emozioni forti. Gli azzurri si sono ritrovati sotto 2-5, ma hanno trovato la forza di rientrare in partita con una rimonta clamorosa, culminata nel tie-break. Lì, ancora una volta in svantaggio (1-4), Bolelli e Vavassori hanno lottato punto su punto, riflessi sotto rete, recuperi impossibili e una tenacia da applausi. Con il punteggio sul 6-5, una risposta vincente di Vavassori ha permesso agli italiani di chiudere il set e pareggiare i conti.
Match tie-break: King e Harrison più lucidiNel super tie-break decisivo, gli statunitensi hanno messo subito la freccia, andando avanti 3-0 con un mini-break immediato. Gli azzurri hanno provato a rientrare, ma un errore di Vavassori e una grande risposta di King hanno portato il punteggio sul 6-9. Con tre match point a disposizione, Harrison ha messo la parola fine alla partita con una risposta vincente, chiudendo 10-6.
ATP Miami Simone Bolelli / Andrea Vavassori [3]376 Christian Harrison / Evan King6610 Vincitore: Harrison / King ServizioSvolgimentoSet 3S. Bolelli / VavassoriS. Bolelli / Vavassori 0-1 0-2 0-3 1-3 2-3 3-3 4-3 4-4 4-5 4-6 ace 5-6 6-6 6-7 6-8 6-90-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 3-5* ace 4*-5 5*-5 6-5*6-6 → 7-6S. Bolelli / Vavassori 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-6 → 6-6C. Harrison / King 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-405-5 → 5-6S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5C. Harrison / King 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-5 → 4-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 ace 40-0 ace2-5 → 3-5C. Harrison / King 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-302-4 → 2-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-4 → 2-4C. Harrison / King1-3 → 1-4S. Bolelli / Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df1-2 → 1-3C. Harrison / King 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1C. Harrison / King 15-0 30-0 40-0 ace ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-40 df3-5 → 3-6C. Harrison / King 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-403-3 → 3-4C. Harrison / King 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2C. Harrison / King 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1C. Harrison / King 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-0 → 1-1S. Bolelli / Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0
Marco Rossi LEGGI TUTTO