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    Challenger 75 Drummondville: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Nessun azzurro presente

    Michael Mmoh nella foto

    Challenger 75 Drummondville – Tabellone Principale – indoor hard(1) Liam Draxl vs QualifierJustin Boulais vs Tristan McCormick Maks Kasnikowski vs Max Wiskandt (WC) Cleeve Harper vs (7) Michael Mmoh
    (4) Daniil Glinka vs Cannon Kingsley Qualifier vs QualifierDan Martin vs Edward Winter (WC) Keegan Rice vs (6) Alex Rybakov
    (5) James Trotter vs QualifierJuan Carlos Aguilar vs QualifierAristotelis Thanos vs Daniel Milavsky Charles Broom vs (3) Patrick Zahraj
    (8) Gabi Adrian Boitan vs Samir Banerjee Andre Ilagan vs Nicolas Arseneault Qualifier vs (WC) Duncan Chan Antoine Ghibaudo vs (2) Clement Chidekh

    Challenger 75 Drummondville – Tabellone Qualificazione – indoor hard(1) Robin Catry vs Jesse Flores Ronald Hohmann vs (7) Louis Wessels
    (2) Karl Poling vs (WC) Jean-Christophe L. Baril (CO) Connor Thomson vs (11) Oliver Bonding
    (3) Strong Kirchheimer vs Benjamin Thomas George (JR) Jangjun Kim vs (Alt) (8) Trey Hilderbrand
    (4) Taha Baadi vs (WC) Joshua Peck (WC) Nicaise Muamba vs (9) Alan Magadan
    (5) Guillaume Dalmasso vs (WC) Adam Farag Cao Mikael Arseneault vs (10) Ben Jones
    (6) Alafia Ayeni vs Matt Kuhar David Poljak vs (12) Niklas Schell LEGGI TUTTO

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    Djokovic rinuncia alle Finals: quando anche i giganti devono fermarsi “Ho avuto problemi alla spalla per tutto il torneo”

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo – Foto Getty Images

    Dopo aver conquistato il titolo all’ATP 250 di Atene, il 101º della sua straordinaria carriera, Novak Djokovic ha rivelato in conferenza stampa i reali motivi che lo costringeranno a saltare le ATP Finals 2025 di Torino. Il serbo, che avrebbe dovuto raggiungere la città piemontese per chiudere la stagione tra i migliori otto del mondo, ha spiegato apertamente la natura del suo problema fisico.
    Djokovic: “Ho avuto problemi alla spalla per tutto il torneo”Durante l’incontro con i media ad Atene, Djokovic ha descritto una situazione fisica molto più complessa del previsto:“Ho avuto problemi alla spalla durante tutto il torneo. Ho preso degli antidolorifici molto forti per poter giocare la finale. Quando passeranno gli effetti collaterali, non sarà piacevole. Non avrei potuto competere a Torino al livello richiesto, considerando questi problemi.”
    Il serbo ha lasciato intendere che la decisione fosse inevitabile, anche alla luce della battaglia durata tre ore contro Lorenzo Musetti, una delle finali più intense della sua stagione.
    Il messaggio ai tifosi: “Mi dispiace, volevo essere a Torino”Poche ore dopo il successo in Grecia, Djokovic ha pubblicato un messaggio sui propri social, confermando ufficialmente il ritiro dalle ATP Finals:“Avevo molta voglia di competere a Torino e dare il meglio di me, ma dopo la finale di oggi ad Atene, mi rattrista comunicarvi che devo ritirarmi a causa di un infortunio. Mi dispiace molto per i tifosi che aspettavano di vedermi giocare; il vostro supporto significa tantissimo per me. Auguro a tutti i giocatori un torneo fantastico, e spero di tornare presto in campo con voi!”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Musetti alle Finals: come cambiano i gironi (e il programma delle prime due giornate)

    Lorenzo Musetti, prima apparizione alle Finals

    Un’altra sconfitta in finale, al termine di una lotta feroce, a tratti sportivamente disperata, per Lorenzo Musetti ma stavolta il boccone da mandare giù è un po’ meno amaro. Novak Djokovic infatti supera il top10 di Carrara all’ATP 250 di Atene, ma dal labiale del serbo nel saluto molto cordiale sul net si intuisce un “sarai comunque a Torino”. Infatti il 24 volte campione Slam di Belgrado, dopo la cerimonia ufficiale nel gigantesco catino ellenico, ha annunciato la decisione di non volare a Torino e rinunciare così per il secondo anno consecutivo alle ATP Finals. Nella nota diffusa dall’ATP, il motivo del forfait è ufficialmente “shoulder injury”, ossia un problema alla spalla.Questa la dichiarazione di Djokovic, affidata ad una storia Instagram, dopo il trionfo ad Atene: “Non vedevo davvero l’ora di competere a Torino e dare il massimo, ma dopo la finale di oggi ad Atene sono triste di dover annunciare che devo ritirarmi a causa di un infortunio che non è ancora guarito. Mi dispiace sinceramente per i tifosi che speravano di vedermi giocare — il vostro supporto significa moltissimo per me. Auguro a tutti i giocatori un torneo straordinario e non vedo l’ora di tornare presto in campo con tutti voi!”.
    Entra quindi al suo posto il primo “alternate”, il nono nella Race, proprio Lorenzo Musetti che ha terminato la sua corsa stagionale con una manciata di punti in meno di Felix Auger-Aliassime.
    Ricapitolando: il canadese si qualifica di diritto come ottavo della Race 2025 ed è inserito all’interno del Gruppo Bjorn Borg capeggiato da Jannik Sinner; l’italiano invece, sostituendo Djokovic (quarto nella Race to Turin) è inserito come nono giocatore nel Gruppo Jimmy Connors, guidato dal n.2 ATP Carlos Alcaraz.
    Dopo le variazioni dell’ultima ora, i gruppi delle ATP Finals 2025 sono così formati:
    Gruppo Jimmy Connors
    (1) Carlos Alcaraz (ESP)
    (6) Taylor Fritz (USA)
    (7) Alex De Minaur (AUS)
    (9) Lorenzo Musetti  (ITA)

    Gruppo Bjorn Borg
    (2) Jannik Sinner (ITA)
    (3) Alexander Zverev (GER)
    (5) Ben Shelton (USA)
    (8) Felix Auger-Aliassime (CAN)

    Le ATP Finals scattano domani con i primi incontri. Si inizia alle ore 11.30 con il doppio, quindi alle 14 il primo singolare. La sessione serale si apre alle 18.00 con un doppio e quindi alle 20.30 il secondo singolare. Domenica scatta il gruppo Connors in singolare, questo il programma:
    Sessione diurna
    Granollers/Zeballos vs. Krawitz/Puetz
    Alcaraz vs. De Minaur

    Sessione serale
    Bolelli/Vavassori vs. Cash/Glasspool
    Zverev vs. Shelton

    Il programma di Lunedì 10 vede in campo i due azzurri in singolare, non era mai accaduto nella storia del torneo. Nel 2021 Sinner subentrò a un infortunato Matteo Berrettini, ma i due di fatto non hanno giocato “insieme”.
    Sessione diurna
    Arevalo/Pavic vs. Salisbury/Skupski
    Musetti vs. Fritz

    Sessione serale
    Heliovaara/Patten vs. Harrison/King
    Sinner vs. Auger-Aliassime

    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Challenger 75 Lyon (Décines-Charpieu): Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Due azzurri nel Md

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Challenger 75 Lyon (Décines-Charpieu) – Tabellone Principale – indoor hard(1) Laslo Djere vs Ugo Blanchet Benjamin Hassan vs (WC) Tom Paris (Alt) Gauthier Onclin vs Luca Van Assche Qualifier vs (8) Billy Harris
    (4) Tristan Schoolkate vs Qualifier(Alt) Luka Pavlovic vs Jan Choinski Qualifier vs Francesco Passaro (JR) Jan Kumstat vs (7) Yannick Hanfmann
    (5) Thiago Agustin Tirante vs (JR) Tomasz Berkieta Alexis Galarneau vs QualifierTitouan Droguet vs Kyrian Jacquet Qualifier vs (3) Shintaro Mochizuki
    (6) Jan-Lennard Struff vs QualifierMark Lajal vs Otto Virtanen (WC) Sascha Gueymard Wayenburg vs Francesco Maestrelli (WC) Arthur Gea vs (2) Vit Kopriva

    Challenger 75 Lyon (Décines-Charpieu) – Tabellone Qualificazione – indoor hard(1) Arthur Fery vs (Alt) Robin Bertrand (Alt) Liam Broady vs (9) Henri Squire
    (2) George Loffhagen vs (JR) Charlie Robertson Beibit Zhukayev vs (10) Edas Butvilas
    (3) Dan Added vs (WC) Mae Malige (Alt) Jakub Paul vs (7) Matej Dodig
    (4) Gilles Arnaud Bailly vs Mikhail Kukushkin Tom Gentzsch vs (12) Marat Sharipov
    (5) Arthur Bouquier vs (JR) Thomas Faurel (WC) Gregoire Barrere vs (8) Geoffrey Blancaneaux
    (6) Viktor Durasovic vs (WC) Timothee Lustig (WC) Matisse Bobichon vs (11) Stefanos Sakellaridis LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Atene: La Finale. Novak Djokovic b. Lorenzo Musetti 4-6 6-3 7-5

    Scritto da OlloUno così psicolabile non merita le finals
    Meno male che il detrattore per antonomasia si Musetti sarei io… si da dello psicolabile a un pazzo che si è macchiato di qualcosa, non a un atleta di grande livello come Musetti. Musetti difetta della quarta zampa che un tennista deve avere, forse la più importante perché difficilmente migliorabile con l’allenamento: la forza emotiva. Paura di perdere o paura di vincere (due facce della stessa medaglia) lo avvincono quasi sempre nei momenti topici, facendogli perdere la concentrazione. Per questo Sporadico profetizzo’ che in carriera avrebbe vinto poco o niente, pur essendo comunque un tennista molto forte. Ma per capire questo occorre capirci di tennis, e di sport in generale, non basta fare i Soloni sui forum, impartendo non richieste lectio magistralis agli altri utenti. E ora andiamo avanti… Musetti prima o poi tornerà a vincere qualcosa, non si preoccupino i suoi ammiratori. Nel frattempo si consolino con il ranking, il piacere delle cose effimere… LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic piega un magnifico Musetti al termine di un terzo set intenso e conquista il 101° titolo ATP della carriera. Musetti al momento fuori dalle Finals

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo da domani – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha vinto questa sera il torneo ATP 250 Atene. Nel set decisivo della finale di Atene, il serbo ritrova la feroce lucidità dei giorni migliori e chiude 7-5 dopo oltre tre ore di gioco, mentre Lorenzo Musetti lotta fino all’ultimo scambio ma paga un calo alla battuta e alcuni dettagli fatali nei momenti chiave. Una sconfitta che brucia per il carrarino, passato da un impeccabile 78% di punti vinti con la prima nel primo set a un più modesto 61% nel parziale finale, ma che conferma la sua capacità di competere punto su punto contro una leggenda del tennis mondiale.Con questo risultato, Musetti resta per il momento fuori dalle ATP Finals 2025: il suo ingresso nel tabellone dipende esclusivamente dalla decisione di Djokovic. Se il serbo sceglierà di partecipare al Masters di Torino, il carrarino sarà la prima riserva.Per Musetti resta una prestazione di enorme valore, un match che conferma le sue capacità tecniche e la sua personalità nei momenti più caldi ma con qualche calo di troppo. Per Djokovic, un’altra dimostrazione che a 38 anni può ancora dominare battaglie di questo livello vincendo il 101 esimo titolo in carriera.
    Musetti-Djokovic, finale di Atene: un primo set di livello assoluto. Lorenzo incanta e vola 6-4Lorenzo Musetti gioca uno dei migliori parziali della sua stagione e si prende con pieno merito il primo set della finale dell’ATP 250 di Atene: 6-4 in 50 minuti contro Novak Djokovic, in un avvio di match ricco di qualità, coraggio e colpi spettacolari.Il tema tattico appare chiaro sin dai primi scambi: Musetti prova a comandare, varia molto, non concede ritmo e quando serve tira fuori magie da artista puro. Djokovic parte solido, ma soffre la profondità del toscano e soprattutto la sua capacità di anticipare e cambiare direzione.Sul 1-1 il game chiave: Musetti sale 0-40 grazie a due passanti straordinari – un dritto in corsa e, soprattutto, un clamoroso rovescio di polso – che mandano in visibilio il pubblico. Djokovic cancella la prima palla break con il servizio, ma sulla seconda arriva la risposta del carrarino sulla riga. Nole forza lo scambio, Musetti regge e chiude con un rovescio lungoriga di enorme qualità: 2-1 e break.Il vantaggio dà fiducia immediata all’azzurro. Nel game successivo un punto superlativo – palla corta, lob di rovescio al volo sulla riga e smash conclusivo – fotografa il livello di varietà e brillantezza del suo tennis. Musetti consolida: 3-1.Il serbo rialza la testa e salva un set point potenziale ai vantaggi nel game del 3-1 grazie alla prima. Tuttavia, Musetti continua a servire con precisione chirurgica: arrivano ace, prime profonde e soprattutto la capacità di comandare il gioco con il dritto.Avanti 5-4, il toscano serve per il set. La tensione è palpabile: Djokovic risponde profondo, arriva a 40-40, ma Musetti tira fuori il meglio proprio quando conta. Prima solida e vincente di diritto palla set. Alla seconda occasione Lorenzo rischia la seconda di servizio e trova la chiusura: 6-4.
    Secondo set: Djokovic reagisce da campione e trascina Musetti al terzo (6-3)L’inizio del secondo set è il preludio della svolta. Djokovic tiene la battuta a zero nei primi turni, spinge con decisione in uscita dal servizio e cancella ogni possibilità di scambio prolungato: in pochi minuti, il parziale dice 12-0, poi addirittura 17-0 nei punti giocati sul proprio servizio.Musetti tiene botta nei suoi turni iniziali, trovando due ace e ottime prime slice, ma non riesce mai a entrare davvero in risposta: i colpi profondi del serbo lo tolgono dalla zona di comfort, mentre la palla corta e lo slice non fanno male come nel primo set.Sul 4-3 arriva il momento che indirizza il set. Djokovic attacca con continuità e Musetti, costretto a difendersi da lontano, commette un paio di errori di dritto in corsa ed arriva il break.Nel game conclusivo Musetti tenta ancora una fuga, salendo 30-40 con un rovescio lungoriga meraviglioso che gli regala la prima palla break del set. Djokovic però prima cancella la chance con un’ottima prima, poi va ai vantaggi e chiude il set con un ace centrale per 6 a 3.
    Terzo set: Djokovic completa la rimonta, Musetti cede dopo una battaglia di tre oreL’avvio del set decisivo era stato illusorio per l’azzurro. Musetti era riuscito a cancellare tre palle break consecutive e, con un passante di rovescio in corsa da cineteca, aveva sigillato l’1-0. Sembrava un segnale: il carrarino era ancora vivo e deciso a portare Djokovic oltre i propri limiti. Ma la prima crepa è arrivata nel terzo game, dove il serbo ha trovato la riga in più momenti delicati e si è preso il break per il 2-1, confermato poco dopo grazie a un servizio tornato improvvisamente più incisivo.Musetti, però, non si è mai arreso. Sul 3-2 ha messo in piedi il game più folle del match: da 40-0 a 40 pari, da ace a doppi falli, da punti persi inspiegabilmente a voleé perfette, fino a un passante di rovescio che ha mandato in delirio il pubblico greco. Vince quel gioco e rimette il set in equilibrio.La sensazione, tuttavia, era chiara: Djokovic aveva ancora una riserva interna inesauribile. Avanti per 5 a 3 il serbo si fa rimontatare sul 5 pari ma proprio in quel momento ha spinto sull’acceleratore, forzando Musetti a difendersi con seconde non sufficienti per evitare ciò che alla fine è arrivato: il break che lo ha portato a servire per il titolo.Nel game conclusivo non c’è stata storia. Djokovic ha ritrovato precisione e peso di palla, ha infilato il sesto ace del match e ha chiuso con la freddezza che lo ha reso un’icona del tennis moderno. Musetti, che aveva lottato come un leone, nulla ha potuto negli ultimi tre punti, dominati da un Djokovic nuovamente in trance agonistica.Il 7-5 finale racconta la verità di un parziale giocato punto a punto, con soli due punti totali di differenza e con un Musetti capace di spingere l’ex numero uno verso il limite fisico e mentale. Ma il serbo, come spesso accade, ha trovato la forza di strappare la partita nel momento decisivo, gettandosi a terra allo scoccare dell’ultimo 15, celebrando il suo trionfo ad Atene e l’ennesimo capitolo di una carriera infinita.
    ATP Athens Novak Djokovic [1]467 Lorenzo Musetti [2]635 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 7-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A5-5 → 6-5N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 5-5L. Musetti 15-0 ace 30-0 30-15 40-155-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-3 → 5-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df3-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-2 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df2-1 → 3-1L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 ace5-3 → 6-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-404-3 → 5-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-02-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-5 → 4-6N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 df2-4 → 3-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace1-3 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 1-3N. Djokovic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Elena Rybakina regina delle WTA Finals 2025: supera Sabalenka e conquista il titolo

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Foto Getty Images

    Elena Rybakina firma l’impresa più pesante della sua stagione e si incorona campionessa delle WTA Finals 2025, superando Aryna Sabalenka per 6-3, 7-6(0) in 1 ora e 48 minuti. Una vittoria che restituisce forza alla kazaka nella rivalità con la numero uno del mondo e che conferma il suo ruolo di terza grande protagonista del circuito.Il primo set ha visto Rybakina prendere subito il controllo degli scambi grazie a un servizio straordinariamente efficace e a una solidità mentale che ha messo in difficoltà Sabalenka sin dai primissimi game. La bielorussa ha provato a reagire, alternando momenti di furore a errori pesanti, senza però trovare la continuità necessaria per scalfire la determinazione della rivale.
    Con il passare dei minuti, la frustrazione di Sabalenka è aumentata. Errori gratuiti, scelte affrettate e una tensione evidente l’hanno condannata in un primo set che Rybakina ha gestito con disciplina assoluta.Nel secondo parziale Sabalenka ha tentato il tutto per tutto: una pausa negli spogliatoi per resettare la mente, qualche urlo liberatorio e l’intenzione di rimettersi in partita. Ma la realtà in campo non è cambiata. Le difficoltà sono rimaste, i dubbi sono riaffiorati e, nonostante il punteggio rimanesse in equilibrio, la numero uno del mondo non è mai riuscita a prendere realmente in mano le operazioni.Rybakina, invece, ha continuato a macinare tennis concreto, pesante e lucidissimo, superando senza scomporsi i momenti più complicati. La kazaka ha mantenuto il servizio come un’ancora di salvezza e ha saputo colpire nei momenti decisivi.Il tiebreak finale è stato un manifesto del suo dominio: un 7-0 senza appello, un parziale perfetto che ha sancito la sua superiorità e che ha lasciato Sabalenka senza risposte.
    Con questa vittoria, Elena Rybakina non solo conquista il trofeo più importante della sua carriera, ma si impone come l’avversaria che il circuito WTA stava aspettando: solida, temibile, capace di spezzare egemonie e di inserirsi, con pieno merito, tra le protagoniste assolute della stagione.
    WTA Riyadh Aryna Sabalenka [1]0360 Elena Rybakina [6]0670 Vincitore: Rybakina ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0-2* 0-3* 0*-4 0*-5 0-6*6-6 → 6-7Elena Rybakina 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6Aryna Sabalenka5-5 → 6-5Elena Rybakina 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5Aryna Sabalenka 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Elena Rybakina 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4Aryna Sabalenka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3Elena Rybakina 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Aryna Sabalenka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Elena Rybakina 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Aryna Sabalenka 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1Elena Rybakina 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Aryna Sabalenka 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Elena Rybakina 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6Aryna Sabalenka 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 3-5Elena Rybakina 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 2-5Aryna Sabalenka 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4Elena Rybakina 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Aryna Sabalenka 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Elena Rybakina 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2Aryna Sabalenka 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1Elena Rybakina 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Cahill parla da Torino: “Il mio futuro è nelle mani di Jannik. Abbiamo fatto una scomessa e sono uomo di parola. Se vuole che resti, resterò”

    Darren Cahill

    A poche ore dall’avvio dell’edizione 2025 delle Nitto ATP Finals, arriva da Torino la notizia tutti gli appassionati di Sinner speravano: Darren Cahill ha dato la sua disponibilità a restare nel team del n.1 del mondo anche l’anno prossimo. Parlando al Media Day, questo il passaggio più significativo del coach australiano. “Sinner è un ragazzo incredibile con cui lavorare. Voglio che lui faccia quello che crede sia il meglio per lui. Potrebbe anche fargli bene sentire una voce nuova, ma se lui ritiene che la cosa migliore sia continuare con me, allora continueremo” afferma Cahill. “Prima di Wimbledon abbiamo fatto una scommessa, che se avesse vinto la finale del singolare, avrebbe potuto scegliere lui cosa avrei fatto nel 2026. Io sono un uomo di parola. Alla fine dell’anno parleremo, voglio che faccia ciò che è sente come il meglio per lui. Se ritiene che sia arrivato il tempo per cambiare, lo aiuterò a trovare la persona giusta per proseguire. Sarebbe giusto ruotare di tanto in tanto, ma se lui non è ancora pronto a farlo, non c’è problema”. Jannik nella recente intervista a Sky Sport ha affermato che il suo obiettivo e far restare Darren, quindi i due dovrebbero continuare insieme anche nella prossima stagione. “Il nostro ruolo come allenatori di Jannik è cercare di arrivare al punto in cui il giocatore è in grado di poter prendere decisioni da solo. Per questo motivo, molti allenatori nel tennis hanno un periodo di quattro o massimo sei anni con un giocatore: è il periodo in cui si ottiene il massimo reciproco” afferma l’allenatore australiano.
    Poi una nota su come Sinner è arrivato a Torino: “Siamo molto contenti di come Jannik sta giocando e si sta allenando ogni giorno. Arriva a questo torneo in ottima forma.. La corsa al numero 1 è affascinante, non pensavamo che questa fosse una possibilità fino a un paio di settimane fa, non ne parlavamo affatto. Lui e Carlos hanno fatto due ottime annate, ma indipendentemente da quello che accadrà siamo molto felici di com’è andata la stagione”.
    “Abbiamo lavorato per costruire un ambiente salutare con Jannik negli ultimi tre anni” continua Cahill. “Noi del team guardiamo il tutto verso il lungo periodo, non si lavora cercando di allenarlo solo focalizzandosi sul torneo della settimana, è necessario strutturare un piano pensando a quello che Jannik potrà essere come tennista tra due o tre anni. Parliamo tutti insieme su dove si può migliorare, come strutturare l’allenamento, quello che noi ci aspettiamo da lui. Sempre si cerca di fare del nostro meglio in campo. Tutti questi aspetti sono importanti per Jannik perché così sente che tutti noi siamo pienamente coinvolti nel portarlo ad essere un tennista sempre migliore e anche una persona più matura anche fuori dal campo. Credo che questa consapevolezza lo aiuti ad essere più rilassato perché è sente come il team lo stia accompagnando verso la giusta direzione”.
    L’ultimo passaggio Cahill lo dedica alla Davis, di cui tanto si è parlato in Italia. Darren lo spingeva a non giocare già lo scorso anno. “L’anno scorso avevo consigliato Jannik di non giocare la Davis, forse sarebbe stato meglio. Ma lui mi ha risposto seccamente di voler giocare, voleva difendere il titolo vinto l’anno precedente. Non sono decisioni facili, sono questioni complicate ma allo stesso tempo c’è un calcolo dietro. Il nostro è quello di portare Jannik ad essere un tennista ancora più forte quando arriverà intorno a 28 anni”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO