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    Nicole Fossa Huergo cambia bandiera: da oggi rappresenterà l’Argentina

    Nicole Fossa Huergo ITA, 26.05.1995

    Cambio di colori per Nicole Fossa Huergo, tennista classe 1995 nata a Isernia da genitori argentini. Dopo anni trascorsi a difendere i colori italiani, la giocatrice ha scelto di rappresentare ufficialmente l’Argentina, la terra d’origine della sua famiglia.
    Cresciuta in Romagna, Nicole si è sempre definita una “cittadina del mondo”: nel 2015 ha infatti intrapreso un percorso universitario negli Stati Uniti, studiando a Phoenix e alternando lo studio con il tennis competitivo. La sua decisione di cambiare nazionalità sportiva arriva in un momento di grande maturità personale e professionale, e segue un trend recente che ha visto altri tennisti italiani optare per nuove bandiere. All’inizio dell’anno, ad esempio, Peter Buldorini ha scelto di rappresentare l’Irlanda, con cui ha anche debuttato in Coppa Davis.
    Con il passaggio alla federazione argentina, Nicole Fossa Huergo si prepara a una nuova fase della sua carriera, che potrebbe aprirle le porte della nazionale di Billie Jean King Cup e di ulteriori tornei internazionali sotto la bandiera albiceleste.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Bolelli-Vavassori sconfitti da Krawietz-Puez al match tiebreak nel terzo incontro del girone (con semifinale già conquistata)

    Simone Bolelli e Andrea Vavassori (foto Brigitte Grassotti)

    Una sconfitta al foto finish per la coppia Bolelli – Vavassori nel terzo match del girone alle ATP Finals, con la delusione per un match point non sfruttato, ma tutto sommato indolore visto che i due alfieri azzurri erano sicuri di un posto in semifinale grazie alle prime due vittorie già conquistate. Simone e Andrea hanno rimontato un set al collaudato due tedesco Krawietz – Puez (sesti nel seeding delle Finals di doppio e campioni in carica nel torneo), ma non sono riusciti a spuntarla, sconfitti per 7-6(5) 4-6 13-11 al match tiebreak decisivo. Quasi due ore di battaglia con momenti davvero spettacolari, con l’elettricità al massimo nel game decisivo, dove gli italiani sono arrivati sul 10 punti a 9 e quindi match point a favore, ma senza riuscire a chiudere l’incontro, poi sconfitti per 13 punti a 11. Sabato Bolelli – Vavassori saranno la prima coppia tutta italiana a giocarsi l’accesso alla finale delle Finals.
    Nel primo set non c’è nemmeno una palla break, scontato l’approdo al tiebreak. Bolelli con un errore di diritto concede il primo mini-break al duo tedesco, per il 3 punti a 1, quindi i campioni in carica si portano avanti 5-2.  Vavassori serve bene e porta gli azzurri sul 5-4, quindi sempre Andrea trova una bella risposta di rovescio che impatta lo score sul 5 pari. Puetz porta i tedeschi al set point sul 6-5 e qua Krawietz tira una gran risposta di diritto che sorprende gli azzurri, per il 7-5 che vale loro il primo set.
    Ottima la reazione degli italiani, che servono benissimo e vanno a prendersi il primo break del match nel terzo game sul servizio di Krawietz. Bolelli servendo sul 4-3 è bravo ad annullare due delicate palle break e tirare un gran rovescio vincente sul punto decisivo, per il 5-3. Il set si conclude per 6 giochi a 4, si va al match tiebreak.
    Partono forte gli italiani, mini-break immediato ed Ace di Vavassori, per il 2-0. Puetz non molla e i tedeschi rimontano e sorpassano gli italiani, 3-2. Si gioca punto su punto, con grande tensione agonistica, e la coppia tedesca arriva a match point sul 9-8, dove è bravo Bolelli sul net a prendersi un punto importantissimo. Con un ace di Vavassori c’è un match point per gli italiani sul 10-9, ma Krawietz serve alla perfezione e lo score passa a 11-10 per i tedeschi. Puetz è il protagonista del finale di partita: prima tira fuori una volè ma al punto successivo con una perfetta risposta porta lo score sul 12-11. Stavolta Krawietz si fa trovare pronto sul net e chiude l’incontro per 13 punti a 11. LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto – Luca Stoppini: “In quattro mesi abbiamo compiuto un miracolo, ma un torneo così richiede respiro lungo”

    Luca Stoppini: “Un torneo così non lo sognavamo”


    Sono passate tre settimane dall’ultimo colpo vibrato al Rovereto Open WTA 125, e tuttavia la brezza di quei giorni continua a volteggiare come una pallina dispettosa sopra il PalaBaldresca. Torneo giovane d’anagrafe, quasi fanciullesco, eppure già adulto nei modi: nato in fretta e furia, cresciuto a ritmi da sprint, ma capace di lasciare un solco, come i passi di un fondista sulla neve buona.Registi dell’opera, veri timonieri della nave in piena burrasca, sono stati Luca Stoppini, quarantun anni, ex giocatore ATP dall’anima guerriera, oggi direttore dell’agonistica, insieme al presidente del CT Rovereto Francesco Liace e all’intero Consiglio Direttivo, squadra silenziosa ma indispensabile, che ha lavorato come una brigata di artigiani votata alla causa comune.
    Ora, a giochi conclusi, li si sorprende finalmente distesi, quasi increduli d’aver domato la tempesta organizzativa. “Sto tornando a respirare” sospira sorridendo. “Il torneo ha superato ogni fantasia. Non ce lo sognavamo così bello. Tyra Grant come stella nascente, un’italiana in finale, una coppia azzurra a contendersi il doppio… e soprattutto un livello tecnico da grande tennis. Il pubblico ha sentito il profumo della qualità e le giocatrici hanno ringraziato. Le nostre strutture — PalaBaldresca e campi d’allenamento che paiono suoi fratelli siamesi — sono state un’arma segreta.”E Rovereto, piccola fortezza trentina, ha richiamato anche nomi pesanti del tennis italico: Renzo Furlan, Tathiana Garbin, Paolo Lorenzi. “Non me l’aspettavo” confessa Stoppini, come uno che vede spuntare un cervo dalle nebbie d’autunno. “Entro l’anno siederemo con WTA e FITP per capire come procedere. In quattro mesi abbiamo compiuto un miracolo, ma un torneo così richiede respiro lungo. Gli sponsor, le strutture, le necessità… Non si può correre ogni anno con il fiato in gola.”
    Le nuove leve, più ardenti di un’albaAccanto ai nomi già noti, la gioventù si è messa in mostra come grano verde sotto il sole primaverile. “Tyra Grant mi ha colpito” dice Stoppini. “Ha gli occhi del mondo addosso ma resta umile, tranquilla, contenta del suo mestiere.”
Eppure, sul piano tennistico, una sola ha giganteggiato: Oksana Selekhmeteva. “Di un’altra categoria. Se non entra presto tra le prime cinquanta, mi stupirei. Gioca un tennis che non mente.”
    La festa, il rito, la tribùGli ultimi due giorni hanno avuto l’aria del sabato di campanile: luci, musica, folla calda. “Volevamo creare qualcosa di speciale. Credo ci siamo riusciti. Per il futuro potremmo concentrare tutto su un unico campo dal venerdì, così da far vibrare meglio l’atmosfera.”Però, ammonisce Stoppini con tono da maestro di campo, il cuore dell’evento resta uno solo: “Questo torneo deve essere una festa anche per i nostri ragazzi. Un richiamo, una fiammata. Vedere da vicino il tennis vero può accendere sogni e ambizioni.”Così Rovereto, alla sua prima uscita nella grande giostra internazionale, ha vissuto giorni di sudore e passione, di apprendistato e audacia. E ciò che resta oggi, come nelle storie più belle dello sport, è una promessa: non un traguardo, ma una partenza. LEGGI TUTTO

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    Kooyong Classic 2026: Musetti, Berrettini e Bublik tra le stelle dell’esibizione di Melbourne

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    La stagione 2026 di tennis si avvicina e, come di consueto, gennaio sarà ricco di appuntamenti preparatori in vista dell’Australian Open. Tra questi spicca il Kooyong Classic, lo storico torneo-esibizione che si svolgerà a Melbourne dal 13 al 15 gennaio, a pochi giorni dall’inizio dello Slam australiano.Pur non essendo un evento ufficiale del circuito ATP o WTA, il Kooyong Classic è da sempre un banco di prova privilegiato per i grandi protagonisti del tennis mondiale, che lo utilizzano per testare la propria condizione fisica e adattarsi alle condizioni di gioco australiane.
    I giocatori confermati per il Kooyong Classic 2026L’edizione di quest’anno vedrà in campo un cast di altissimo livello, con diversi volti noti del circuito maschile e femminile:
    ATPHubert Hurkacz 🇵🇱Marin Cilic 🇭🇷Karen Khachanov 🇷🇺Lorenzo Musetti 🇮🇹Matteo Berrettini 🇮🇹Alexander Bublik 🇰🇿Learner Tien 🇺🇸Zhang Zhizhen 🇨🇳
    WTADonna Vekic 🇭🇷Daniela Hantuchova 🇸🇰
    Un torneo di tradizione e prestigioIl Kooyong Classic, disputato sui campi in erba sintetica del **Kooyong Lawn Tennis Club**, è uno degli appuntamenti più amati della preparazione australiana. Il format prevede match esibizione tra top players in un’atmosfera rilassata ma comunque competitiva, che spesso regala tennis di grande qualità.Negli anni, questo evento ha ospitato leggende come Roger Federer, Novak Djokovic e Andy Murray ed il nostro Jannik Sinner vincitore dell’edizione 2024, e anche per il 2026 promette spettacolo grazie alla presenza di due italiani di punta, Musetti e Berrettini.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    United Cup 2026: confermati paesi e giocatori per la quarta edizione del torneo misto. Ecco la formazione italiana

    Flavio Cobolli e Jasmine Paolini – Foto Getty Images

    La stagione 2026 di tennis è ormai alle porte e, come da tradizione, sarà la United Cup ad aprire il calendario. L’atteso evento a squadre miste, giunto alla sua quarta edizione, si disputerà tra il 2 e l’11 gennaio in due sedi: Sydney e Perth, e vedrà al via 18 nazioni con alcuni dei migliori giocatori e giocatrici del mondo.Dopo aver trionfato nel 2023 e nel 2025, gli Stati Uniti andranno a caccia del tris con la coppia d’oro Taylor Fritz e Coco Gauff, pronti a guidare ancora una volta il team a stelle e strisce. La Germania, campione nel 2024, punterà su Alexander Zverev e Eva Lys, mentre la Spagna si affiderà a Jaume Munar e Jessica Bouzas per tentare il colpo grosso.Nel complesso, il torneo riunirà cinque top 10 ATP e tre top 10 WTA, un parterre di discreto livello che garantirà spettacolo fin dalle prime giornate.Il sorteggio dei gironi è previsto per lunedì 17 dicembre, mentre la competizione prenderà il via il 2 gennaio 2026 per concludersi l’11 gennaio.
    Le grandi stelle al viaTra i nomi di spicco figurano Félix Auger-Aliassime e Victoria Mboko per il Canada, Stefanos Tsitsipas e Maria Sakkari per la Grecia, Stan Wawrinka e Belinda Bencic per la Svizzera, Jack Draper ed Emma Raducanu per la Gran Bretagna, Flavio Cobolli e Jasmine Paolini per l’Italia, oltre all’inarrestabile coppia polacca composta da Iga Swiatek e Hubert Hurkacz.Con un tale livello di talento in campo, la United Cup 2026 promette di essere una delle edizioni più spettacolari di sempre.
    Elenco dei paesi e dei partecipanti🇺🇸 STATI UNITIATP: Taylor Fritz, Mackenzie McDonald, Christian HarrisonWTA: Coco Gauff, Varvara Lepchenko, Nicole Melichar
    🇨🇦 CANADAATP: Félix Auger-Aliassime, Alexis Galarneau, Cleeve HarperWTA: Victoria Mboko, Kayla Cross, Gabriela Dabrowski
    🇮🇹 ITALIAATP: Flavio Cobolli, Andrea Pellegrino, Andrea VavassoriWTA: Jasmine Paolini, Nuria Brancaccio, Sara Errani
    🇦🇺 AUSTRALIAATP: Alex De Minaur, Jason Kubler, John-Patrick SmithWTA: Maya Joint, Maddison Inglis, Storm Hunter
    🇬🇧 GRAN BRETAGNAATP: Jack Draper, Billy Harris, Lloyd GlasspoolWTA: Emma Raducanu, Mingge Xu, Olivia Nicholls
    🇩🇪 GERMANIAATP: Alexander Zverev, Patrick Zahraj, Kevin KrawietzWTA: Eva Lys, Laura Siegemund, Mina Hodzic
    🇧🇪 BELGIOATP: Zizou Bergs, Kimmer Coppejans, Sander GilleWTA: Elise Mertens, Green Minen, Lara Salden
    🇫🇷 FRANCIAATP: Arthur Rinderknech, Geoffrey Blancaneaux, Edouard Roger-VasselinWTA: Lois Boisson, Leolia Jeanjean, Tiantsoa Rakotomanga Rajaonah
    🇵🇱 POLONIAATP: Hubert Hurkacz, Daniel Michalski, Jan ZielinskiWTA: Iga Swiatek, Katarzyna Kawa, Katarzyna Piter
    🇪🇸 SPAGNAATP: Jaume Munar, Carlos Taberner, Íñigo CervantesWTA: Jessica Bouzas, Andrea Lázaro, Yvonne Cavallé
    🇨🇿 REPUBBLICA CECAATP: Jakub Mensik, Dalibor Svrcina, Adam PavlasekWTA: Barbora Krejcikova, Linda Fruhvirtova, Miriam Skoch
    🇬🇷 GRECIAATP: Stefanos Tsitsipas, Stefanos Sakellaridis, Petros TsitsipasWTA: Maria Sakkari, Despina Papamichail, Sapfo Sakellaridi
    🇯🇵 GIAPPONEATP: Shintaro Mochizuki, Yasutaka UchiyamaWTA: Naomi Osaka, Nao Hibino
    🇦🇷 ARGENTINAATP: Sebastián Báez, Marco Trungelliti, Guido AndreozziWTA: Solana Sierra, María Lourdes Carlé, Nicole Fossa Huergo
    🇳🇱 PAESI BASSIATP: Tallon Griekspoor, Guy Den Orden, David PelWTA: Suzan Lamens, Eva Vedder, Demi Schuurs
    🇨🇭 SVIZZERAATP: Stan Wawrinka, Jakub Paul, Luca CastelnuovoWTA: Belinda Bencic, Celine Naef, Naima Karamoko
    🇳🇴 NORVEGIAATP: Casper Ruud, Viktor DurasovicWTA: Malene Helio, Astrid Brune Olsen, Ulrikke Eikeri
    🇨🇳 CINAATP: Zhizhen Zhang, Rigele Te, Goran WangWTA: Zhu Lin, Xiaomi You LEGGI TUTTO

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    Yevgeny Kafelnikov: “Alcaraz e Sinner sono il yin e yang del tennis moderno”

    Yevgeny Kafelnikov nella foto

    Yevgeny Kafelnikov, ex numero uno del mondo e membro del prestigioso ATP No. 1 Club, è entusiasta della crescita della rivalità tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, protagonisti assoluti di questa edizione delle Nitto ATP Finals a Torino.“È fantastico per il tennis. Non sarebbe bello se solo uno dei due dominasse, perché il carisma di entrambi si bilancia perfettamente. È come lo yin e yang,” ha dichiarato Kafelnikov dall’Inalpi Arena. “Hanno due stili completamente diversi, e questo è ciò che piace ai tifosi. Lo si vede qui a Torino: Jannik riempie il palazzetto tanto quanto Carlos. Sono entrambi un enorme valore per il tennis, senza dubbio.”
    “Torino è il posto perfetto per ospitare le Finals”Per l’ex campione russo, che è alla sua prima visita alle Finals italiane, l’atmosfera torinese rappresenta un modello ideale per il tennis moderno:“Il fatto che ci siano giocatori italiani in campo rende tutto ancora più speciale. Mi sarebbe piaciuto che nel 2000 si fosse potuto giocare un torneo così a Mosca, quando io e Marat Safin eravamo entrambi nei primi dieci del mondo: avremmo riempito gli stadi senza problemi. Torino è fantastica e penso che l’idea di ospitare i tornei nei Paesi dove il tennis è molto popolare sia vincente. In Italia, con tutti i giocatori che stanno emergendo, non c’è posto migliore per questo evento.”
    Un veterano delle FinalsKafelnikov conosce bene la storia e il prestigio del torneo di fine stagione: vi ha partecipato sette volte, affrontando leggende come Pete Sampras, Andre Agassi, Boris Becker, Gustavo Kuerten, Carlos Moya e Juan Carlos Ferrero.“Essere alle Finals è la ricompensa per tutto il lavoro di un anno. È il modo perfetto per concludere la stagione: i migliori otto che si affrontano dopo aver vinto i tornei più importanti e giocato bene negli Slam.”
    Il suo “nemico storico” alle Finals fu Pete Sampras, che lo sconfisse in tutte e quattro le loro sfide nel torneo:“Ho sempre amato partecipare, fin dal 1995 a Francoforte. Poi gli anni di Hannover furono fantastici, anche se la costante era che mi trovavo sempre di fronte Sampras, persino nella finale del 1997. Non sono mai riuscito a batterlo, ma mi sono goduto ogni momento.”
    Lo sguardo sul futuro: “Attenzione a Joao Fonseca”Oggi Kafelnikov segue ancora da vicino il circuito ATP e non ha dubbi su chi potrebbe essere la prossima stella a entrare tra i migliori:“Fonseca ha fatto grandi cose quest’anno, vincendo anche il torneo di Basilea. Se continuerà così, sono sicuro che presto lo vedremo qui alle Finals, se non nel 2026, sicuramente l’anno dopo.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Ipotesi semifinale Alcaraz-Sinner alle Finals, la semifinale che tutti vogliono: in palio la finale e il numero 1 del mondo

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    L’ipotesi più affascinante delle Nitto ATP Finals 2025 potrebbe ipoteticamente diventare realtà: un duello diretto tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner per un posto in finale e, soprattutto, per decidere chi chiuderà l’anno come numero 1 del ranking ATP.Con l’italiano già sicuro del primo posto nel suo girone, tutti gli occhi ora sono puntati su Carlos Alcaraz, che dipenderà dai risultati dell’ultima giornata del Jimmy Connors Group per conoscere il suo destino.
    Ecco quando Alcaraz e Sinner si affronterebbero in semifinaleLo scenario che porterebbe alla super sfida tra i due giovani fenomeni è chiaro:Musetti batte Alcaraz e De Minaur supera Fritz, oppureMusetti vince in tre set contro Alcaraz e Fritz batte De Minaur in due set.In entrambi i casi, lo spagnolo chiuderebbe al secondo posto del suo gruppo, incrociando così in semifinale Jannik Sinner, primo nel proprio raggruppamento.La partita avrebbe un doppio valore: un posto in finale a Torino e, con ogni probabilità, la vetta della classifica mondiale in palio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Zverev: “Sinner ha fatto la differenza nei momenti chiave, ma il match era più equilibrato di quanto dica il punteggio”

    Alexander Zverev (foto Brigitte Grassotti)

    Dopo la sconfitta per 6-4, 6-3 contro Jannik Sinner, Alexander Zverev ha analizzato con lucidità e rispetto la prestazione del suo avversario, sottolineando i progressi dell’azzurro e la qualità del match, nonostante il punteggio netto.“Penso che la grande differenza oggi sia stata nel modo in cui ha servito nei punti importanti,” ha spiegato il tedesco in conferenza stampa. “Ho avuto sette palle break, ma su ognuna ha messo la prima. Non ho mai avuto l’occasione di entrare nello scambio. Lui ha avuto due opportunità, e le ha sfruttate entrambe. Questo è ciò che fanno i migliori.”
    “Serve incredibile, livello altissimo”Zverev ha riconosciuto come il servizio di Sinner sia migliorato enormemente negli ultimi due anni, diventando un’arma decisiva anche contro i migliori battitori del circuito:“Due anni fa nessuno avrebbe pensato che Jannik potesse servire più ace di me. Oggi ne ha fatti dodici. È impressionante quanto sia migliorato in questo aspetto. Dal fondo abbiamo giocato un match di altissimo livello, ma la differenza l’ha fatta il suo rendimento nei momenti chiave.”Nonostante la sconfitta, il tedesco si è detto soddisfatto della qualità del suo gioco:“Il punteggio è 6-4, 6-3, ma a mio avviso il match è stato più equilibrato di quanto sembri. Dal fondo mi sono sentito bene, forse anche meglio che a Vienna. Ho avuto tante opportunità che non sono riuscito a sfruttare.”
    “Questa è la differenza tra me e il numero 1”Zverev, con il suo consueto realismo, ha riconosciuto che la capacità di capitalizzare le occasioni è ciò che separa i top assoluti dal resto del gruppo:“Non era una partita ingiocabile. Ho avuto tante chance, lui una sola e l’ha convertita. È per questo che è il numero uno del mondo: sfrutta ogni possibilità. Io invece non l’ho fatto, e questa è la differenza.”
    “Prima di tutto, devo restare in salute”Il tedesco ha poi spiegato come la stagione 2025 sia stata complicata a causa di problemi fisici ricorrenti:“Quest’anno è stato un incubo dal punto di vista degli infortuni. Ho sempre avuto qualcosa, e diventa difficile migliorare quando devi solo cercare di stare in piedi. La priorità per me è restare sano e poter lavorare con continuità.
    “L’unica volta che l’ho battuto? Ho sfruttato la palla break”Infine, un sorriso ironico quando gli è stato chiesto cosa aveva funzionato nella finale di Vienna, dove fu l’ultimo a strappare un set a Sinner:“Beh, lì ho sfruttato la palla break (ride). Contro Jannik devi farlo, perché non te ne concede molte. Se esiti o sbagli, lui non ti perdona.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO