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    Ferrero corre ai ripari: installato all’accademia un campo identico a quello delle Finals

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    Dopo le lamentele di Carlos Alcaraz sulla velocità della superficie di Parigi-Bercy, in seguito alla sconfitta contro Ugo Humbert negli ottavi di finale, Juan Carlos Ferrero ha deciso di passare all’azione.Secondo quanto riportato da Marca, l’ex campione spagnolo ha fatto installare nella sua accademia una superficie identica a quella che verrà utilizzata alle ATP Finals di Torino (10-17 novembre), per massimizzare le possibilità del suo allievo di vincere il torneo dei maestri per la prima volta in carriera.
    “Il campo, installato a ottobre, è già stato testato da Alcaraz. Si tratta della marca GreenSet, la stessa che produce i campi delle fasi finali di Coppa Davis”, rivelano i colleghi spagnoli.Una mossa strategica che dimostra la volontà di Alcaraz e del suo team di arrivare preparati all’appuntamento torinese, dopo le difficoltà mostrate sui campi indoor nelle ultime settimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz da Bercy: “Il campo dovrebbe essere più lento”

    Carlos Alcaraz (foto Patrick Boren)

    Troppo veloce col dominio del servizio e pochi scambi? O troppo lento, con un numero eccessivo di scambi e tennis troppo muscolare? Il dibattito sulle condizioni di gioco esiste da sempre e non sarà risolto, tra chi predilige un gioco con molti palleggi e costruzione, e chi al contrario preferisce vedere attacchi e un tennis verticale che si risolve un pochi tiri. Generalmente il tennis attuale è discretamente lento, con palle davvero pesanti, superfici che fanno rimbalzare la palla piuttosto alta e quindi domina un tennis di pressione da fondo campo. Pochi i tornei dove la palla schizza via ed è favorito chi serve forte e chi attacca appena possibile. Storicamente il torneo di Cincinnati è uno dei più rapidi, come quello di Shanghai. Quest’anno invece le condizioni a Parigi Bercy sono davvero rapide, come rilevato dalle analisi di gioco, e non a tutti questa novità è gradita. Tra questi Carlos Alcaraz, che dopo il suo debutto vincente a Bercy contro Jarry ha parlato alla stampa sottolineando come a suo dire il pubblico apprezzerebbe maggiormente un gioco con più scambi.
    “Sono più veloci di quelli di Cincinnati?” chiede Carlos, “A dire il vero la mia sensazione è che questo fosse il secondo più veloce, dietro Cincinnati, ma è molto evidente che la palla scivola non appena rimbalza. Non c’è altra scelta che abituarsi, ma penso dovrebbe essere più lento, che sia non bello per gli spettatori perché è difficile vedere scambi lunghi. Devi passare ore a lavorare su questi campi per capire bene come giocare, ora mi sento bene”.
    Alcaraz non terminò bene il 2023, con prestazioni modeste e nessun torneo vinto nel finale di stagione. Quest’anno lo spagnolo è molto più in forma e motivato a fare bene. “Mi sento molto più motivato, ho accettato che la stagione è lunga e che dobbiamo giocare fino alla fine. Era fondamentale partire dal presupposto di dover lottare fino alla fine e penso di essere arrivato con più energia fisica e mentale rispetto allo scorso anno. Obiettivi? Beh, vincere i tornei che gioco!  LEGGI TUTTO

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    Sinner domina il ranking, Alcaraz punta alla rimonta nel 2025?

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    L’impero costruito da Jannik Sinner nel 2024 e una certa irregolarità di Carlos Alcaraz hanno impedito allo spagnolo di poter lottare concretamente per il ritorno alla prima posizione del ranking ATP. Questo finale di stagione potrebbe però essere fondamentale per costruire le basi di una possibile riconquista nei primi mesi del 2025.
    L’esperienza del 2023 ha insegnato come l’ossessione per il numero 1 possa portare a decisioni sbagliate. Alcaraz, nel tentativo di mantenere la vetta, aveva preso scelte controproducenti giocando senza la necessaria energia. Un errore che non si è ripetuto nel 2024, dominato da un Sinner che con il suo pugno di ferro ha impedito al murciano persino di sognare l’assalto alla vetta.
    L’altoatesino ha costruito un vantaggio impressionante di 4.300 punti su Alcaraz e ha già accumulato 21 settimane come numero 1. Con la prima posizione di fine anno ormai matematicamente garantita, si apre però uno spiraglio per lo spagnolo negli ultimi tornei della stagione.
    A Parigi-Bercy e alle ATP Finals, Alcaraz difende solamente 410 punti contro i 1.090 di Sinner. Il forfait dell’italiano a Parigi, che gli costerà 90 punti, offre un’ulteriore possibilità al murciano di ridurre il distacco, non avendo punti da difendere nella capitale francese.
    Alcaraz arriva a questi eventi con sensazioni molto migliori rispetto all’anno scorso. L’obiettivo è arrivare il più vicino possibile a Sinner in vista dell’Australian Open 2025, dove l’altoatesino non potrà aggiungere punti mentre lo spagnolo, difendendo i quarti di finale, avrà l’opportunità di guadagnare terreno superando quel turno.
    Lo spagnolo ha la possibilità di conquistare fino a 2.090 punti vincendo sia Parigi che Torino senza sconfitte. Un bottino che lo posizionerebbe idealmente per tentare l’assalto al numero 1 nei primi mesi del 2025, dando vita a un’appassionante sfida tra i due grandi protagonisti del tennis presente e futuro, destinati a duellare non solo in campo ma anche nella classifica ATP.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz convince a Parigi: Jarry dominato in due set

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    Carlos Alcaraz ha iniziato nel migliore dei modi il suo cammino all’ATP Rolex Paris Masters 2024, superando il cileno Nicolás Jarry con il punteggio di 7-5 6-1. In assenza di Sinner, lo spagnolo si presenta come il grande favorito del torneo e la sua prima prestazione ha confermato le aspettative.
    Nonostante Jarry sia sempre stato un avversario scomodo, specialmente su questi campi, Alcaraz ha dimostrato fin dall’inizio un atteggiamento molto diverso rispetto all’edizione precedente. Il murciano ha ottenuto subito un break di vantaggio, ma un momento di rilassamento gli è costato il controbreak. Tuttavia, ha saputo reagire con grande naturalezza, piazzando l’affondo decisivo sul 6-5 che gli ha consegnato il primo set.
    Nel secondo set, Alcaraz ha alzato ulteriormente il livello del suo gioco. La pressione costante dello spagnolo e la sua efficacia in risposta hanno finito per demoralizzare Jarry, che ha mostrato i segni della scarsa fiducia accumulata negli ultimi mesi. Gli scambi lunghi sono stati rari, ma nei punti di media lunghezza il numero uno del seeding ha mostrato grande solidità.
    La prestazione di Alcaraz in risposta è stata determinante: quattro break ottenuti contro il servizio di Jarry testimoniano la sua brillante lettura del gioco. Il murciano attende ora agli ottavi di finale il vincente tra Humbert e Giron.
    Un esordio convincente che conferma come Alcaraz sia arrivato a Parigi con una mentalità e una motivazione molto diverse rispetto al passato, determinato a lasciare il segno in questo finale di stagione.
    ATP Paris Nicolas Jarry51 Carlos Alcaraz [2]76 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-401-5 → 1-6N. Jarry 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A1-4 → 1-5C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-3 → 1-4N. Jarry 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 ace1-1 → 1-2N. Jarry 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-300-1 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Jarry 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df5-6 → 5-7C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-5 → 5-6N. Jarry 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-304-5 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-403-5 → 4-5N. Jarry 15-0 ace 30-0 ace 40-02-5 → 3-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3N. Jarry 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz parla da Parigi: “Non mi aspettavo campi così veloci. Il mio obiettivo l’anno prossimo sarà essere più costante”

    Carlos Alcaraz a Parigi Bercy (foto Patrick Boren)

    Dopo quella del numero uno arriva la conferenza stampa pre torneo anche il n.2 del mondo Carlos Alcaraz.

    Carlitos, bentornato a Parigi. Come sei andato finora? Quanti allenamenti? Come trovi i campi?CARLOS ALCARAZ: Beh, ho fatto solo un allenamento qui, uno nel campo centrale e poi nel campo di allenamento. Quindi ho sentito una piccola differenza tra i due. Tutti davvero, davvero veloci. Onestamente, non me li aspettavo così veloci, ma sì, penso di essere pronto per la partita di domani. Penso di giocare alla grande. Ho molta fiducia. Sono così emozionato di iniziare il torneo.
    Carlos, non hai avuto molto successo qui negli ultimi anni. Come lo spieghi? È il posto, la superficie? Hai detto che ora è più veloce. È positivo per te?CARLOS ALCARAZ: Beh, sì. Non ho giocato un buon tennis qui in questo torneo. Probabilmente alla fine dell’anno ero stanco, o sì, come ho detto l’anno scorso, ho dovuto capire che la stagione è ancora in corso dopo settembre. E penso di essermi preparato davvero bene quest’anno. Quindi non lo so, sai. Il calendario è super serrato, super impegnativo, anche. Quindi arrivando all’ultimo torneo dell’anno, probabilmente l’anno scorso ero stanco, non ho giocato bene come volevo, ma arrivando qui quest’anno, penso di sentirmi diverso. So cosa devo fare. Ho fatto un ottimo lavoro ultimamente. Quindi penso di essere pronto a fare buoni risultati o almeno ad andare più lontano dell’anno scorso, che penso non sia poi così difficile.
    Carlos, cosa hai cambiato rispetto all’anno scorso per non essere troppo stanco questa volta?CARLOS ALCARAZ: Beh, capisci solo che la stagione continua. Sai, dopo le lunghe trasferterte, o almeno per me, sai, per esempio, l’ultimo in Oriente, sono stato lontano da casa per un mese e mezzo, sapevo che la stagione stava ancora andando avanti, ho tornei importanti davanti, che voglio davvero andare lontano e giocare un buon tennis. Quindi, sai, la ragione principale, la cosa più importante a cui devo pensare è capire, gli obiettivi, per la fine dell’anno. Voglio finire, secondo in classifica. Ciò significa che devo giocare un buon tennis ed essere fresco mentalmente, per ottenere buoni risultati negli ultimi tornei.
    Quest’anno hai vinto due slam. Hai battuto Jannik Sinner tre volte. Ma nella race, sei più di 3.000 punti dietro Jannik. Essere più costante è il tuo obiettivo per l’anno prossimo?CARLOS ALCARAZ: Sì, di sicuro. Voglio dire, non importa che io abbia battuto Jannik tre volte. Probabilmente non ho giocato un buon tennis in alcuni tornei. Sai, la mia percentuale di vittorie quest’anno è davvero, davvero alta, ma Jannik è un altro livello quest’anno (sorride), oltre il 91% di vittorie quest’anno. Solo pochi giocatori lo hanno fatto prima. Ma sì, voglio dire, penso che tutti i giocatori cerchino di essere più costanti durante l’anno. Sai, in ogni torneo che giocherai, vuoi andare lontano o il più lontano possibile. Questo è il mio obiettivo per l’anno prossimo. Nei tornei in cui non ho giocato bene o non sono andato lontano come volevo, dovrò provare solo a farlo. Cercherò di non perdere nei primi turni, probabilmente quest’anno ho perso troppo volte nei primi turni.
    Hai giocato contro Giovanni Mpetshi Perricard a Pechino, credo. Hai visto che ha vinto ieri a Basilea. La domanda è molto semplice: pensi che abbia il miglior servizio del tour?CARLOS ALCARAZ: Senza dubbio. Sì, intendo dire, il modo in cui serve è incredibile. Ho visto le statistiche della finale. La media del primo servizio era 235, e del secondo servizio era 215. Quindi questa è la media (sorride). È pazzesco. Sì, ho giocato contro di lui di recente, erano condizioni completamente diverse. Ovviamente il campo era più lento, quindi ho potuto rispondere ai suoi servizi un paio di volte, sai, nei giochi in cui gli ho fatto il break. Quindi è stato difficile, perché dalla linea di fondo ha anche grandi colpi. Dritto davvero buono, buone volée. Può essere solido dalla linea di fondo. Quindi penso che ha meritato di vincere a Basilea e probabilmente è un giocatore che resterà lì per molto tempo.
    Jannik Sinner ha detto in un’intervista la scorsa settimana che è andato al 6 Kings Slam non per soldi, che le sue motivazioni erano diverse. Qual era la tua motivazione quando sei andato in Arabia Saudita la scorsa settimana?CARLOS ALCARAZ: Beh, voglio dire, se dico (sorridendo), voglio dire, sono andato lì solo per divertimento o per giocare e dimenticare i soldi, mentirò. Questo è ovviamente… Voglio dire, ogni persona lavora per questo, anche. È così che funziona la vita. Io adoro giocare a tennis la maggior parte delle volte non penso ai soldi. Gioco solo per amore o per divertimento. Ma devi essere realista. Devi pensare che vuoi guadagnare soldi, e questo è tutto. In Arabia c’era il montepremi più alto della storia, quindi è stata una buona motivazione, almeno per me.
    Da Parigi, il nostro inviato Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Sinner su Alcaraz: “Siamo diversi, lui più spettacolare ma io ho margini di crescita”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    In un’intervista esclusiva a La Stampa, Jannik Sinner ha parlato apertamente della nascente rivalità con Carlos Alcaraz, un duello che promette di segnare il tennis dei prossimi anni.
    Due personalità a confronto“Dal mio punto di vista, piaccio a molta gente perché sono un ragazzo normale”, ha spiegato Sinner. “Il successo non mi ha cambiato, sono sempre lo stesso di prima, sono naturale e non mi piace mettermi al centro dell’attenzione. Chi mi conosce lo sa perfettamente ed è consapevole che ho i piedi per terra. Cerco sempre di non camminare con la testa troppo alta quando vinco e di non abbattermi quando perdo”.
    L’analisi tecnica“Carlos ed io siamo due tennisti molto diversi”, ha continuato l’altoatesino. “Mi considero un giocatore molto forte mentalmente e che mantiene un ritmo di palla costantemente alto. Lui è molto forte fisicamente e, tennisticamente, ha più argomenti di me, con ottime smorzate, gioco a rete e un rovescio slice migliore del mio. Questo è positivo per me perché significa che ho margini di miglioramento”.
    Il paragone con Nadal“Quello che fa Carlos in campo è eccezionale e molto spettacolare. Non so se un giorno diventerò un tennista come lui, perché il mio punto di forza è la solidità, ma posso anche piazzare colpi vincenti quando serve. Alcaraz mi ricorda, in un certo senso, Nadal, nel modo in cui preme fin dal primo punto e in come corre in campo. Sa come accendere il pubblico, mentre io sono molto più freddo”.
    Queste riflessioni arrivano alla vigilia del Rolex Paris Masters 2024, dove Sinner cercherà di confermare il suo ottimo momento di forma. La rivalità tra i due giovani campioni sembra destinata a diventare uno dei capitoli più interessanti del tennis moderno, con due stili di gioco e due personalità così diverse ma ugualmente affascinanti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz rivela: “Sinner e Alcaraz si muovono lateralmente con la stessa efficacia di Rafa e Novak nei loro momenti migliori, ma la loro palla viaggia circa 10 miglia orarie più veloce”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Si parla sempre più di una nuova era d’oro del tennis grazie al dualismo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Le loro prestazioni vengono già paragonate a quelle del Big 3, ma quanto sono fondate queste comparazioni? A fornire un’analisi illuminante è Taylor Fritz, uno dei pochi giocatori ad aver affrontato tutti e cinque i campioni nel loro momento migliore.Fritz ha un bilancio eloquente contro il Big 3: 2 vittorie (entrambe contro Nadal) e 14 sconfitte. Nonostante si sia ripetutamente scontrato con quello che lui stesso definisce “il miglior muro della storia”, l’americano è riuscito a evolversi fino a diventare uno dei top player mondiali. Ora però si trova davanti a una nuova sfida: l’ascesa di Sinner e Alcaraz, contro i quali vanta una sola vittoria (contro l’italiano nel 2021) e quattro sconfitte.
    In un’intervista a Tennis Channel, Fritz ha offerto un’analisi dettagliata delle differenze tra le due generazioni: “Ciò che mi impressiona maggiormente di Jannik e Carlos è la loro incredibile capacità difensiva. Ma non si tratta di semplice difesa: quando vengono spinti in un angolo del campo, letteralmente esplodono la palla. In uno scambio di rovescio, so che se provo a passare al diritto, il mio colpo deve essere perfetto. Se non riesco a metterli completamente fuori posizione, la palla successiva mi spazzerà via dal campo.”
    L’esplosività e l’agilità di Sinner e Alcaraz sembrano aver portato il tennis a un livello superiore, soprattutto in termini di potenza e velocità. Fritz evidenzia un aspetto decisivo: “Si muovono lateralmente con la stessa efficacia di Rafa e Novak nei loro momenti migliori, ma la loro palla viaggia circa 10 miglia orarie più veloce.”
    Questa testimonianza di Fritz suggerisce che l’attuale dominio di Sinner e Alcaraz potrebbe non essere un fenomeno passeggero, ma l’inizio di una nuova era del tennis. La loro combinazione unica di atletismo, potenza e velocità sta ridefinendo i parametri del gioco moderno, rendendo sempre più difficile per gli altri contendenti competere ai loro livelli. La sfida che si prospetta per il resto del circuito appare quindi ancora più complessa: non solo devono confrontarsi con due talenti eccezionali, ma con una versione evoluta del tennis, dove la potenza si fonde con l’agilità in modo, forse, mai visto prima.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Parigi-Bercy: l’ultimo Masters dell’anno è servito” Una settimana di tennis per decidere le Finals di Torino

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto

    Il grande tennis si prepara all’ultima tappa della stagione regolare con il Rolex Paris Masters 2024, in programma dal 28 ottobre al 3 novembre. Quest’edizione, che sarà l’ultima a disputarsi all’Accor Arena, si preannuncia particolarmente intrigante nonostante l’assenza di Novak Djokovic, con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner che si presentano come i grandi favoriti.
    Il Calendario e gli OrariIl torneo parigino, uno dei pochi Masters 1000 che si disputa in una sola settimana, vedrà il tabellone principale svolgersi dal lunedì alla domenica. La finale è programmata per le ore 15:00, mentre le semifinali si giocheranno una alle 14:00 e l’altra non prima delle 16:30. Le giornate saranno caratterizzate da una doppia sessione, con quella serale che inizierà alle 19:00 con due incontri in programma.
    Il Montepremi Nonostante il formato compresso in una settimana comporti un montepremi inferiore rispetto agli altri Masters 1000, gli organizzatori hanno aumentato del 3% le cifre rispetto all’edizione precedente. Il vincitore si aggiudicherà 919.075 euro e 1.000 punti ATP, mentre il finalista riceverà 501.880 euro e 650 punti.
    I Protagonisti AttesiIn assenza di Djokovic, che ha deciso di saltare il resto della stagione, i riflettori sono puntati su:– Jannik Sinner, in eccellente stato di forma– Carlos Alcaraz, determinato a chiudere in bellezza la stagione– Daniil Medvedev, a caccia di un titolo che manca da tempo– Alexander Zverev, possibile outsiderParticolare attenzione merita la battaglia per gli ultimi posti disponibili alle ATP Finals di Torino, con giocatori come Casper Ruud, Grigor Dimitrov, Tommy Paul, Alex de Minaur e Stefanos Tsitsipas che cercheranno di raccogliere punti preziosi.
    Il SorteggioIl momento cruciale sarà il sorteggio del tabellone, previsto per venerdì 25 ottobre alle 19:30. Il torneo prevede un tabellone da 64 giocatori, con bye al primo turno solo per le prime otto teste di serie. Sinner e Alcaraz potranno incontrarsi solo in un’eventuale finale, mentre in semifinale potrebbero trovare Medvedev o Zverev.Tra le possibili insidie nei quarti spicca Dimitrov, finalista lo scorso anno e in lotta per un posto a Torino. Gli ottavi di finale potrebbero riservare sfide interessanti contro Rune, Tiafoe, Humbert o il nostro Lorenzo Musetti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO