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    Le riflessioni di Sinner sull’umiltà. La risposta onesta di Wawrinka sul paragone con i Big 4. Il cambio di programma di Alcaraz. Il nuovo record di Djokovic. L’evoluzione economica dei tornei ATP 500

    Stan Wawrinka nella foto – Foto Getty Images

    L’umiltà dei campioni e l’evoluzione del circuito ATP emergono come temi dominanti nelle ultime notizie del tennis mondiale. Jannik Sinner, fresco vincitore dell’Australian Open 2025, ha offerto un’interessante riflessione sulla sua visione del successo in una recente intervista al canale ufficiale del torneo.“Voglio essere una persona umile, sinceramente”, ha dichiarato l’italiano. “Ricordo sempre le mie radici: una casa piccola, in un paese di montagna e una famiglia meravigliosa. So fare bene uno sport e questo mi rende un’ispirazione per molti giovani, ma nulla di più. Non sto cambiando il mondo. Quindi, perché il successo dovrebbe cambiare me?”
    La stessa umiltà caratterizza Stan Wawrinka che, nonostante un inizio di stagione difficile con due eliminazioni al primo turno, ha mostrato grande onestà intellettuale in un recente podcast. Interrogato sulla possibilità di essere considerato il “quinto membro” del Big 4, lo svizzero ha risposto categoricamente: “Mi vergogno che qualcuno osi mettermi a quel livello e mi paragoni a Murray solo perché entrambi abbiamo vinto tre Slam. Lui ha trascorso settimane come numero 1, ha vinto numerosi Masters 1000 e è rimasto tra i migliori per anni. È irrispettoso nei suoi confronti fare questi paragoni.”
    Sul fronte calendario, Carlos Alcaraz ha sorpreso tutti annunciando che parteciperà all’ATP 500 di Tokyo 2025 invece di difendere il titolo a Pechino. Una scelta inaspettata, considerando che il torneo cinese solitamente offre un montepremi più sostanzioso per attirare le stelle del circuito.
    Intanto, Novak Djokovic ha raggiunto un altro record straordinario: è diventato il terzo giocatore nella storia a trascorrere 1.000 settimane consecutive nella top 100 del ranking ATP, un club esclusivo che include solo Roger Federer (1.165 settimane) e Rafael Nadal (1.029 settimane). Il serbo mantiene questa posizione ininterrottamente dal 4 luglio 2005.
    Il circuito ATP sta inoltre vivendo una significativa evoluzione economica, particolarmente evidente nei tornei 500. Per incentivare la partecipazione dei migliori giocatori, diversi eventi stanno aumentando considerevolmente i loro montepremi. Dallas, ad esempio, ha equiparato il suo prize money a quello di Doha, raggiungendo i 2.760.000 dollari, un notevole incremento rispetto ai 756.250 dollari offerti l’anno scorso come torneo 250. Anche Rotterdam e Dubai hanno annunciato un aumento del 10% del montepremi totale, segnalando una chiara tendenza del circuito a valorizzare questi eventi di livello intermedio.Queste modifiche riflettono la strategia dell’ATP di rafforzare i tornei 500, rendendoli più attraenti per i top player e creando un calendario più strutturato e remunerativo per tutti i giocatori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open: la forma dei “big” dopo due turni. Alcaraz, Zverev e Fritz davanti

    Carlos Alcaraz in press conference a Melbourne

    Due match in uno Slam non possono dire tutto ma iniziano a fornire indicazioni abbastanza interessanti e assai più precise sulla condizione dei big in vista del terzo turno e poi della seconda settimana, quella che deciderà il campione degli Australian Open 2025. Prendendo spunto dall’incredibile sconfitta di Medvedev contro il mancino di talento Tien, non tanto per la “derrota” in se stessa ma per come è maturata, andiamo ad analizzare lo stato di forma dei vari big prima del terzo turno, che scatterà domani notte a Melbourne. Conferme e sorprese, con un giocatore che al momento ha impressionato più degli altri, almeno per le dimensioni dei suoi successi e una novità tecnica che potrebbe far saltare il banco: Carlos Alcaraz.

    Jannik Sinner – Campione in carica e testa di serie n.1, dopo la solida prestazione vs. Jarry (sulla carta uno dei peggiori 1°t possibili) ha penato molto più del previsto per aver la meglio di Schoolkate, bell’agonista da Perth, terra tanto aspra quanto affascinante. Aspro, secco e asciutto anche il tennis dell’aussie, un vero attaccante d’antan per come ha interpretato la partita: arrembante, bel servizio e appena possibile a rete, a sfidare il passante di Jannik. Tattica ineccepibile, visto che da fondo campo la prospettiva di reggere era impossibile. E il passing di Jannik c’ha messo un po’ troppo a centrarsi, come la risposta. Non è una bella notizia per noi. Alla fine è bastato un break del nostro a mandare a gambe all’aria l’arrembante piano del “canguro”, ma Sinner non ha brillato e ne è consapevole. Una partita così così in uno Slam ci sta sempre, e anzi può essere una sorta di bella sveglia per tenere altissima concentrazione e livello. Al 3t c’è Giron, bel combattente ma non dovrebbe costituire un problema insormontabile. La forma di Sinner? Discreta, ma sembra lontana da quella clamorosa del 2024, quando nei primi turni ha triturato gli avversari. Risposta meno centrata e incisiva, intensità ancora non al massimo, questi i nodi dopo due match. Giudizio sulla forma: Buona ma non buonissima, serve spingere sull’acceleratore e non poco.

    De Minaur – Certo che ritrovarsi Jannik sempre tra i piedi… La dea bendata non ha voluto affatto bene al miglior tennista australiano del momento, che nei primi due match ha mostrato una gran condizione fisica e buoni colpi. Alex ha lasciato le briciole a due avversari gestibili, soprattutto con la sua velocità in campo. Contro Cerundulo al 3t avrà un tipo che tira forte e che può farti il punto da ogni posizione. Demon sembra pronto all’ennesima pugna contro Sinner, ma la storia per lui è impietosa. Intanto, se arriverà a questo match, sarà per lui Quarti di finale, quindi missione compiuta. Giudizio sulla forma: meglio di così per lui è difficile, ma basterà?

    Fritz – Il bel Taylor ha iniziato da dove l’ha finito: giocando molto bene. Ha perso otto, si… O T T O game in due partite, sfoderando prime palle imprendibili e diritti terrificanti. La finale a US Open e quella delle Finals, entrambe perse da Sinner, sembrano non averlo affatto appagato, anzi sono state benzina per crederci ancor di più e lavorare su fisico, velocità e risposta, i punti di relativa debolezza del suo già interessantissimo repertorio. Serviranno avversari più tosti per valutarlo davvero, vedremo se la bizzarra condotta di LaMonf potrà dirci qualcosa in più. Per ora Taylor si è impegnato più a donare dollari per i disastri della sua California sotto scatto per gli incendi che a sudare in campo, ma la condizione c’è, eccome… Giudizio sulla forma: da corsa, pericoloso per tutti.
    La parte alta del draw per quanto riguarda i big si chiude così. Out Medvedev, Rublev e Tsitsipas. Il greco è perso dietro suo Karma o chissà che cosa… Rublev è stato travolto dal treno-Fonseca, mentre Meddy c’ha lasciato le penne nella notte contro gli angoli e maestria di Tien. Non è una sorpresa: l’americano è tennista vero, uno che dà del tu alla palla e può addormentarti e poi punirti come il miglior incantatore di serpenti, mentre il russo si sta avvitando su se stesso da settimane, anzi mesi, con poche vittorie e troppe delusioni. Il servizio non va più, fa troppa fatica e il suo tennis rallentato e poi accelerato è preso sistematicamente in velocità da quasi tutti gli avversari. La sua faccia uscendo dal campo sconfitto dopo quasi 5 ore di lotta è quella di chi non ha voglia di vedere una racchetta per settimane. Tempesta in corso…

    Djokovic – Tanta, troppa fatica per venire a capo di due giovani interessanti ma non trascendentali come Basavareddy e Faria per arrivare al 3t, dove lo attende un vero “cagnaccio” come Machac. Baricentro basso per il ceco e tanta spinta… Se Novak gioca con i giri del motore bassi, Tomas potrebbe farlo correre così tanto da spezzarne la resistenza. Se invece è Djokovic a menare le danze, allora il ceco potrebbe andare fuori giri. Restando al 24 volte campione Slam, la sua forma è lontanissima da quella che ogni anno – o quasi – l’ha portato a vincere questo Slam. Meno intensità, meno brillantezza, hai voglia ad aver un saggio come Murray al tuo angolo come alchimista se poi le gambe non sono più quelle di un tempo… Lui è un campione talmente grande che può stupirci per l’ennesima volta ed immolarsi sino al successo come è accaduto a Parigi. Ma… questo è uno Slam, si gioca 3 su 5 e i suoi quasi 38 anni forse stanno presentando il conto anche a un Superuomo come lui. La sensazione che il filotto Machac, forse Lehecka, poi Alcaraz e Zverev sia troppo. Giudizio sulla forma: insufficiente. 

    Alcaraz – “C’è uomo solo al comando, ha un sorriso contagioso e la sua racchetta può far qualsiasi colpo….” Carlito è quello con Fritz che ha impressionato di più. In due partite ha lasciato le briciole agli avversari, e questo nuovo movimento del servizio, con uno swing più continuo ed uno slancio migliorato, se sarà assimilato al 100% può fargli fare un salto di qualità enorme. Sottolineo enorme, perché il difetto del suo vecchio movimento, con la pausa lo strappo a tutta, tendeva a scoordinarlo; ora no, c’è più equilibrio ed una gestione delle forze assai più corretto. Brutta notizia per tutti, visto che fisicamente sembra in eccellente condizione e sorride come un matto a tutti. Alcaraz sano, motivato e sereno è forse il vero favorito del torneo, perché quando questo si diverte a giocare può fare letteralmente quello che vuole. Giudizio sulla forma: il più in forma.

    Zverev – Anche il tedesco come Carlos ha superato di slancio i primi due match. Per lui è una grandissima notizia, visto che ci ha abituato negli Slam a penare non poco e lasciare per strada vari set già nei primi turni, consumando importantissime energie fisiche e mentali. Sembra aver voglia di vincerlo per davvero questo benedetto Slam che tanto gli manca, e per questo ha cambiato routine lavorando come un pazzo, addirittura anche dopo ogni match per cancellare dalla testa i dettagli che non l’hanno soddisfatto. Una nuova e migliore attitudine al lavoro che forse era quello che gli è sempre mancato – a detta dei tanti coach che sono “scappati” a gambe levate dopo qualche settimana con lui… Vedremo se riuscirà a gestire meglio le energie nervose nei grandi match, altro aspetto che finora l’ha penalizzato rispetto agli altri Campioni. Fisicamente sta benissimo, anche il diritto poco falloso, insomma Sasha c’è, e potrebbe magari approfittare, zitto zitto, di una ipotetica durissima partita di quarti tra Carlos e Novak, se ci sarà. Il buon Fearnley dovrebbe essere un allenamento agonistico, poi vs. Fils o Humbert la prima grande partita. Giudizio sulla forma: ottima, Sasha è più che da corsa…
    Nella parte bassa delusioni per Ruud, battuto dalla strapotenza di Mensik, e il povero Dimitrov si è ritirato per un infortunio. Anche Draper ha vinto due partite per miracolo, lontanissimo dalla miglior condizione. C’era anche Kyrgios sì, ma per averne notizie passare sui social, ormai è quello il suo playground….

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wilander esalta Alcaraz: “È come Freddie Mercury. Ma per lui sarebbe meglio non vincere quest’anno gli Australian Open”

    Mats Wilander

    Mats Wilander è elettrizzato dal tennis di Carlos Alcaraz, “quello che tutti vogliono vedere nei prossimi 10 anni”, e lo paragona al mito del rock Freddy Mercury, ma afferma che per lo spagnolo sarebbe meglio non vincere quest’anno gli Australian Open per tenere al massimo le proprie motivazioni. Secondo l’ex campione svedese, se Carlos completasse a soli 21 anni il “Career Grand Slam” trionfando a Melbourne le sue motivazioni potrebbero crollare improvvisamente. Wilander ha parlato di Alcaraz in un’intervista concessa a Relevo prima degli Australian Open, ma anche affermato che il favorito del primo Slam 2025 resta Sinner, n.1 del mondo e campione in carica.
    “Sinner ha chiuso il 2024 in maniera eccezionale: trovo pazzesco che abbia vinto in poche settimane sia le ATP Finals che la Coppa Davis con l’Italia” commenta Wilander. “È chiaramente il favorito della vigilia degli Australian Open anche se non lo definirei il favorito assoluto perché quando in bacheca hai ‘solo’ due titoli Slam non penso che tu abbia acquisito il diritto all’appellativo di assoluto favorito. Jannik è senza ombra di dubbio il numero uno del mondo e per la costanza di rendimento che sta dimostrando penso che potrà restate al vertice per un paio d’anni. Tuttavia se Carlos Alcaraz riuscirà a giocare il proprio miglior tennis sono convinto che potrebbe batterlo”.
    Il discorso si sposta su Alcaraz, tennista che lo svedese ritiene il più interessante da vedere per il suo stile di gioco imprevedibile e la varietà dei suoi colpi. Mats tuttavia lancia un punto di vista assai originale: per la carriera di lungo periodo, meglio se Carlos non vince subito gli Australian Open… “Pensare che Carlitos riesca a completare il Grande Slam personale tra due settimane è incredibilmente emozionante. È senza dubbio il giocatore più entusiasmante che abbiamo oggi. Se c’è un tennista che la gente vuole vedere lassù per i prossimi dieci anni, è Carlitos.”
    “Se riesce a vincere in Australia, significa che è diventato il 21enne più completo che abbiamo mai avuto nel tennis” continua Wilander. “Non dovresti essere in grado di vincere tutti i Major a quell’età; non dovresti essere in grado di giocare così sull’erba, sulla terra battuta e poi pure sul cemento, sui campi più veloci del mondo. Avrà 22 anni il prossimo maggio e non c’è mai stato un giocatore più completo di Carlitos Alcaraz Nemmeno Roger Federer era così completo.”
    “Se penso che sia importante che completi il ​​Grande Slam in carriera adesso? No, non credo. Penso che sarebbe meglio se non lo facesse. Diamo per scontato che debba essere come Federer, Nadal e Djokovic. Pensiamo: ‘Oh, devi essere come loro, e devi pensare che ogni partita e ogni punto sono importanti’. Ma è molto, molto, molto difficile provare quella sensazione ed è più facile che accada se hai ragioni per giocare e per rimanere motivato. Io non ho mai vinto Wimbledon, quindi dovevo andare avanti. Anche quando non giocavo bene, pensavo: ‘Chissà, forse un giorno potrò vincere Wimbledon’. Penso che sarebbe fantastico per lui non vincere gli Australian Open perché darebbe a lui una ragione ovvia per continuare ad allenarsi e andare avanti. Se vincesse a Melbourne, c’è una piccola possibilità che accada quel che è capitato a molti giocatori, ossia che all’improvviso dicano ‘Bene, ce l’ho fatta, ho vinto i quattro tornei del Grande Slam, cosa resta adesso?’“.
    Chiedono a Wilander un paragone tra Carlos e una star della musica, visto che suonare è una delle grandi passioni dello svedese. “Sceglierei i Queen. Perché è opera, è rock & roll… C’è una combinazione di cose per cui quando ascolti i Queen pensi… Wow! Cosa hanno fatto? È davvero strano. Come può Freddie Mercury cantare in quel modo? E per me questo è Carlos, fa le cose diverse in momenti inaspettati. Roger Federer poteva fare di tutto, cose che anche Carlitos può fare. Ma con Federer tutto era più prevedibile. Quando arrivava un punto importante non ti aspettavi un calo da Roger. Con Carlitos invece in un punto importante non hai idea di cosa farà e sono sicuro che alcune delle sue decisioni non saranno le migliori… Ma è proprio per questo che è così emozionante. È imprevedibile. È un genio” conclude lo svedese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Dalla nuova ambasciatrice Dior alle confessioni di Bublik, le ultime dal circuito. Alcaraz “imita” Nadal. Rublev ironizza sul suo ruolo di padrino

    Carlos Alcaraz nella foto

    Un mix di notizie dal mondo del tennis, tra moda, curiosità e rivelazioni economiche.
    Zheng Qinwen stella nascente anche fuori dal campoContinua l’ascesa di Qinwen Zheng non solo in campo ma anche nel mondo del marketing. La tennista cinese ha firmato un prestigioso contratto come ambasciatrice globale di Dior, uno dei marchi più esclusivi al mondo. Un accordo che conferma il suo crescente appeal mediatico e la sua capacità di attirare i grandi brand del lusso.
    Alcaraz “imita” NadalUn curioso episodio ha catturato l’attenzione dei social media durante l’esibizione di Carlos Alcaraz all’Australian Open. Il giovane spagnolo è stato ripreso mentre sistemava meticolosamente le bottiglie d’acqua, in un gesto che ha ricordato a tutti il famoso rituale del suo connazionale Rafael Nadal.

    No por Dios pic.twitter.com/YuNR1G6kVo
    — Alcatraz (@RufiEnLancha) January 8, 2025

    Bublik svela i costi del tennis professionisticoAlexander Bublik ha rivelato in un’intervista a Match TV alcuni dettagli sulle spese di un tennista professionista. “Spendo tra i 300.000 e i 400.000 dollari all’anno per il mio team”, ha dichiarato il kazako, ammettendo anche di aver speso fino a 100.000 dollari in un solo mese per spese personali, tra vacanze e cure mediche.
    Rublev ironizza sul suo ruolo di padrinoCon la sua solita ironia, Andrey Rublev ha commentato la nascita del secondo figlio di Daniil Medvedev: “No, non mi ha chiesto di fare di nuovo il padrino. Dopo la prima esperienza non mi affiderà mai più un bambino. Sono il padrino di Alissa e sono terribile in questo ruolo”, ha scherzato il tennista russo.Medvedev, che ha recentemente dato il benvenuto al suo secondo figlio, ha dovuto ritardare la preparazione per l’Australian Open a causa di questo felice evento.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open: il programma delle esibizioni con Sinner, Alcaraz e Djokovic. Sinner in campo il 07 Gennaio di prima mattina in Italia

    Jannik Sinner (foto Brigitte Grassotti)

    L’Australian Open 2025 ha annunciato un programma stellare di incontri di esibizione che precederanno il primo Slam dell’anno. La Rod Laver Arena ospiterà una serie di match imperdibili con alcuni dei migliori giocatori del mondo nella AO Opening Week Charity Matches.Jannik Sinner sarà impegnato in due match: martedì 7 gennaio alle 06:00 contro lo stesso Popyrin e venerdì 10 gennaio alle 09:00 contro Stefanos Tsitsipas.
    Anche Carlos Alcaraz sarà protagonista di due incontri: mercoledì 8 gennaio alle 09:00 (ora italiana) affronterà Alex de Miñaur in una riedizione dell’esibizione dello scorso anno, mentre venerdì 10 gennaio alle 07:00 se la vedrà con Alexei Popyrin.
    Il programma prevede anche una serata speciale dedicata a Novak Djokovic, in programma giovedì 9 gennaio alle 09:00.Tutti gli incontri si disputeranno sulla Rod Laver Arena, offrendo agli appassionati l’opportunità di vedere in azione i campioni prima dell’inizio ufficiale del torneo.
    Ecco il programma con orari di Melbourne (AEDT, GMT+11) seguiti dagli orari in Italia (CET, GMT+1).(Ricorda che Melbourne è +10 ore rispetto all’Italia.)
    Martedì 7 gennaio– (16:00 → 06:00 ITA) [🇮🇹] Jannik Sinner vs [🇦🇺] Alexei Popyrin– (19:00 → 09:00 ITA) Red Bull Bassline
    Mercoledì 8 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇨🇳] Qinwen Zheng vs [🇺🇦] Elina Svitolina– (19:00 → 09:00 ITA) [🇦🇺] Alex de Minaur vs [🇪🇸] Carlos Alcaraz
    Giovedì 9 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇧🇾] Aryna Sabalenka, [🇺🇸] Coco Gauff, [🇩🇪] Alexander Zverev e altri in doppio misto– (19:00 → 09:00 ITA) A Night with Novak [🇷🇸] (Novak Djokovic)
    Venerdì 10 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇪🇸] Carlos Alcaraz vs [🇦🇺] Alexei Popyrin– (19:00 → 09:00 ITA) [🇮🇹] Jannik Sinner vs [🇬🇷] Stefanos Tsitsipas
    Sabato 11 gennaio Kids Tennis Day (08:00 – 16:00)→ In Italia: ven 10, 22:00 – sab 11, 06:00Rod Laver Arena Spectacular (11:00 – 12:00)→ In Italia: sab 11, 01:00 – 02:00
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz pronto l’Australia, con una racchetta più pesante e novità tecniche

    Alcaraz in allenamento in Spagna (foto Marca)

    Sinner e Alcaraz stanno per sbarcare in Australia per il canonico inizio della nuova stagione. Jannik è partito da Nizza direzione Melbourne: il n.1 del mondo arriverà domani “down under” e ha scelto di non disputare tornei pre Australian Open, concentrandosi sino al 31 dicembre sugli allenamenti, e quindi riscaldando il motore per la difesa del titolo negli eventi della settimana che apre il primo major stagionale (giocherà due esibizioni, con Popyrin martedì e poi Tsitsipas al venerdì). Simile la scelta di Carlos Alcaraz, in procinto di lasciare l’Academy di Ferrero e sbarcare in Australia. Dalla Spagna arrivano due interessanti novità sul conto del più giovane n.1 della storia. Secondo quanto riporta il quotidiano Marca, Alcaraz nelle ultime settimane ha lavorato su di una nuova meccanica al servizio e sui materiali, convincendosi di utilizzare un telaio leggermente più pesante per produrre colpi ancor più potenti.
    Non una grande differenza, si parla di 5 grammi, che tuttavia possono rappresentare una configurazione diversa per distribuzione del peso, sforzo agli impatti e sensazioni. Come ha spiegato il Samuel Lopez, new entry nel team di Carlos, “È un altro aiuto per colpire più forte. Con l’accelerazione che ha nei colpi, ne guadagnerà in potenza e peso della palla. Vista la sua qualità di impatto, con una racchetta con più peso, colpendo la palla in anticipo puoi sfruttare meglio la forza di come ti arriva. Si sta notando molto in questi giorni in particolare in risposta”. I 5 grammi sono stati posti nella parte neutra del telaio, in modo da non cambiare il bilanciamento generale; è il modo più utilizzato quando si intende cambiare ma non stravolgere. I tennisti sono spesso assai diffidenti nel cambiare configurazione di racchetta e corde, ma la off-season è il momento ideale per testare qualcosa di nuovo. Dalle parole di Lopez sembra che Carlos sia rimasto soddisfatto della novità, tanto da provarla subito in uno Slam.
    L’altra novità riguarda il movimento del servizio, in particolare la fase di caricamento della racchetta. Dopo le settimane di allenamento svolto in Spagna all’Academy di Villena e in parte negli USA, Alcaraz ha affinato il movimento della battuta a caccia di un gesto più fluido, eliminando l’attimo di pausa del braccio quando questo passava all’indieto per caricare l’impatto verso la palla. Una spinta quindi più continua che dovrebbe aiutarlo a trovare maggior sicurezza e magari anche velocità. Nella breve clip che riportiamo – datata 29 dicembre – si nota in effetti come la racchetta di Alcaraz quando si porta all’indietro per il caricamento non si ferma più come in passato, e come il telaio esegua uno swing non solo più rapido ma anche meno ampio, risalendo velocemente verso l’alto.

    🎥©️: juan202193 via Instagram pic.twitter.com/yIeWkJZNUb
    — Carlos Alcaraz Daily (@alcarazdaily) January 2, 2025

    Spesso cambiare il servizio è faccenda complicata. La battuta è l’unico colpo che si gioca senza ritmo, tutto va fatto in modo autonomo e moltissimo parte dalla testa, dalla disciplina nel replicare in modo perfetto un’accelerazione il più possibile potente e precisa verso la palla. Cambiare la battuta per tanti giocatori ha rappresentato un passaggio difficile, a volte traumatico. Non resta che attendere l’avvio degli Australian Open (12 gennaio), per valutare queste novità nel tennis dello spagnolo, che a Melbourne sarà a caccia del primo successo nel torneo, l’unico Major che manca al suo ricchissimo palmares.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Ruud fedele alla Norvegia, Alcaraz al lavoro sul servizio

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    La Scelta di RuudIn un’epoca in cui è sempre più comune vedere i migliori tennisti trasferire la propria residenza in paradisi fiscali, Casper Ruud va controcorrente. Il tennista norvegese ha confermato la sua volontà di rimanere nel suo paese natale, nonostante debba versare circa il 40% dei suoi guadagni in tasse.“Ho scelto di rimanere qui e pagare le tasse come qualsiasi altro norvegese. Indipendentemente dal governo al potere, resterò”, ha dichiarato Ruud a VG, mostrando un forte senso civico in controtendenza rispetto alle scelte di molti colleghi.
    Alcaraz InnovaNel frattempo, Carlos Alcaraz continua il suo percorso di crescita tecnica. Il murciano sta lavorando intensamente per migliorare il suo servizio, uno degli aspetti del suo gioco con maggior margine di miglioramento.Samuel López e Juan Carlos Ferrero hanno ideato esercizi specifici per perfezionare il lancio di palla, con l’obiettivo di permettere ad Alcaraz di colpire il più in alto possibile. Questo lavoro specifico è stato parte integrante degli ultimi allenamenti prima della partenza per l’Australia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Querrey: “Alcaraz ha più carisma ed è più popolare di Sinner”

    John Isner, Steve Johnson e Sam Querrey

    Nel 2024 si sono divisi equamente gli Slam, ma a livello di successi complessivi e ranking ATP, Jannik Sinner ha vissuto un 2024 nettamente superiore a quello di Carlos Alcaraz. Eppure secondo Sam Querrey lo spagnolo ha più “carisma” e addirittura più “popolarità” dell’italiano. L’ex n.11 del mondo ne ha parlato nel podcast “Nothing Major podcast”, progetto sul tennis che sta scatenando non poche polemiche visto che Querrey, Isner, Johnson e Sock, protagonisti del podcast, parlano fuori dai denti, esprimendo pareri personali e spesso piuttosto polemici.
    Nell’ultima puntata del podcast, Isner ha iniziato il discorso, affermando di essere rimasto sorpreso dal fatto che Sinner abbia surclassato Alcaraz nella stagione da poco conclusa per vittorie e costanza di rendimento, chiudendo l’anno meritatamente da n.1 ATP. “Mi ha sorpreso un po’. Ero con Carlos Alcaraz” afferma il gigante statunitense, ex n.8 del mondo. “Entrando nel 2024, pensavo che sarebbe stato l’anno di Carlos e che sarebbe stato il n. 1. Questo rappresenta un’ottima notizia per il tennis in generale perché Alcaraz vuole riconquistare la posizione di numero 1. Sinner continuerà a spingere Alcaraz, e Carlos continuerà a spingere Sinner, quindi sarà fantastico per entrambi. Sarà fantastico per il tennis, con quei due ragazzi che si stanno migliorando a vicenda”.
    Qua entra in scena Querrey: “Pensi che sia solo perché, a livello mondiale, Alcaraz è più popolare di Sinner, ha più carisma, è semplicemente più uno showman?”, ha chiesto l’ex numero 11 del mondo. Isner spiega che la sua previsione si basava sul fatto che lo spagnolo aveva già vinto Slam prima del 2024, ma che il valore dell’italiano è salito alle stelle: “No. Ho pensato questo solo perché prima di quest’anno Carlos era quello che aveva vinto gli Slam”, risponde John. “Sinner non aveva vinto Slam. C’era andato abbastanza vicino… ma non pensavo che avrebbe vinto due Slam quest’anno. È bravo su tutte le superfici. È bravo soprattutto indoor. Ma sui campi in cemento, è il miglior giocatore, per distacco”.
    Possiamo definire corretta l’analisi di Isner. Per quanto riguarda Querrey e l’affermazione che Sinner sia meno apprezzato e famoso di Alcaraz, forse si è dimenticato chi ha vinto nell’ATP Fans’ Favorite Award 2023 e 2024…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO