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    Ruud fedele alla Norvegia, Alcaraz al lavoro sul servizio

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    La Scelta di RuudIn un’epoca in cui è sempre più comune vedere i migliori tennisti trasferire la propria residenza in paradisi fiscali, Casper Ruud va controcorrente. Il tennista norvegese ha confermato la sua volontà di rimanere nel suo paese natale, nonostante debba versare circa il 40% dei suoi guadagni in tasse.“Ho scelto di rimanere qui e pagare le tasse come qualsiasi altro norvegese. Indipendentemente dal governo al potere, resterò”, ha dichiarato Ruud a VG, mostrando un forte senso civico in controtendenza rispetto alle scelte di molti colleghi.
    Alcaraz InnovaNel frattempo, Carlos Alcaraz continua il suo percorso di crescita tecnica. Il murciano sta lavorando intensamente per migliorare il suo servizio, uno degli aspetti del suo gioco con maggior margine di miglioramento.Samuel López e Juan Carlos Ferrero hanno ideato esercizi specifici per perfezionare il lancio di palla, con l’obiettivo di permettere ad Alcaraz di colpire il più in alto possibile. Questo lavoro specifico è stato parte integrante degli ultimi allenamenti prima della partenza per l’Australia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Querrey: “Alcaraz ha più carisma ed è più popolare di Sinner”

    John Isner, Steve Johnson e Sam Querrey

    Nel 2024 si sono divisi equamente gli Slam, ma a livello di successi complessivi e ranking ATP, Jannik Sinner ha vissuto un 2024 nettamente superiore a quello di Carlos Alcaraz. Eppure secondo Sam Querrey lo spagnolo ha più “carisma” e addirittura più “popolarità” dell’italiano. L’ex n.11 del mondo ne ha parlato nel podcast “Nothing Major podcast”, progetto sul tennis che sta scatenando non poche polemiche visto che Querrey, Isner, Johnson e Sock, protagonisti del podcast, parlano fuori dai denti, esprimendo pareri personali e spesso piuttosto polemici.
    Nell’ultima puntata del podcast, Isner ha iniziato il discorso, affermando di essere rimasto sorpreso dal fatto che Sinner abbia surclassato Alcaraz nella stagione da poco conclusa per vittorie e costanza di rendimento, chiudendo l’anno meritatamente da n.1 ATP. “Mi ha sorpreso un po’. Ero con Carlos Alcaraz” afferma il gigante statunitense, ex n.8 del mondo. “Entrando nel 2024, pensavo che sarebbe stato l’anno di Carlos e che sarebbe stato il n. 1. Questo rappresenta un’ottima notizia per il tennis in generale perché Alcaraz vuole riconquistare la posizione di numero 1. Sinner continuerà a spingere Alcaraz, e Carlos continuerà a spingere Sinner, quindi sarà fantastico per entrambi. Sarà fantastico per il tennis, con quei due ragazzi che si stanno migliorando a vicenda”.
    Qua entra in scena Querrey: “Pensi che sia solo perché, a livello mondiale, Alcaraz è più popolare di Sinner, ha più carisma, è semplicemente più uno showman?”, ha chiesto l’ex numero 11 del mondo. Isner spiega che la sua previsione si basava sul fatto che lo spagnolo aveva già vinto Slam prima del 2024, ma che il valore dell’italiano è salito alle stelle: “No. Ho pensato questo solo perché prima di quest’anno Carlos era quello che aveva vinto gli Slam”, risponde John. “Sinner non aveva vinto Slam. C’era andato abbastanza vicino… ma non pensavo che avrebbe vinto due Slam quest’anno. È bravo su tutte le superfici. È bravo soprattutto indoor. Ma sui campi in cemento, è il miglior giocatore, per distacco”.
    Possiamo definire corretta l’analisi di Isner. Per quanto riguarda Querrey e l’affermazione che Sinner sia meno apprezzato e famoso di Alcaraz, forse si è dimenticato chi ha vinto nell’ATP Fans’ Favorite Award 2023 e 2024…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Verso l’Australian Open: Berrettini carico, Alcaraz e Djokovic affinano la preparazione

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Le Ambizioni di BerrettiniMatteo Berrettini si prepara all’assalto dell’Australian Open 2025 partendo da Brisbane, con rinnovate energie e ambizioni. In un’intervista a Eurosport, l’italiano ha condiviso le sue aspettative per la nuova stagione.“Spero che sia una stagione lunga in cui potrò giocare tornei completi,” ha dichiarato Berrettini. “L’anno scorso ho saltato la tournée australiana e non ho potuto iniziare fino a marzo, quindi sono orgoglioso di essere tornato. Ora la mia posizione nel ranking è completamente diversa: ho lavorato duramente per tornare a questi livelli.”Sul tema degli obiettivi, il tennista romano mantiene un approccio cauto ma positivo: “È difficile fissare obiettivi specifici, non si sa mai cosa aspettarsi: l’anno scorso ho iniziato da numero 105 del mondo e ho finito vincendo tre titoli. Spero di poter giocare molti tornei e disputare grandi partite.”
    Un 2024 di RinascitaNel corso della scorsa stagione, il tennista italiano ha ottenuto risultati solidi nel circuito, conquistando tre titoli ATP 250 e risalendo fino alla posizione numero 34 del ranking mondiale. Una performance che gli è valsa il premio di “Comeback Player of the Year 2024”, avendo chiuso la stagione nella top 40 dopo essere partito oltre la 150ª posizione.
    Non Tutto Rose e FioriIl percorso non è stato privo di ostacoli: durante la stagione sulla terra battuta, Berrettini ha dovuto affrontare uno stop di due mesi che gli ha fatto saltare tornei importanti come Madrid, Roma e Roland Garros.
    Le Parole dell’azzurro“Spero che sarà una stagione lunga con tante partite e tornei,” ha dichiarato Berrettini nella sua prima conferenza stampa a Brisbane. “Sono felice di essere qui. L’anno scorso ho saltato il tour australiano per infortunio e la mia stagione è iniziata solo a marzo. Sono orgoglioso di me stesso perché ho lavorato duramente per tornare.”
    Obiettivi MisuratiNonostante i progressi evidenti in classifica e i titoli vinti a Marrakech, Gstaad e Kitzbühel, Berrettini mantiene un approccio cauto riguardo agli obiettivi per questa stagione: “Non è facile parlare di obiettivi perché non si sa mai cosa aspettarsi. L’anno scorso sono partito dalla posizione 105 e ho vinto tre titoli. Ora la classifica è completamente diversa e voglio spingere al massimo i miei limiti.”Il ritorno in Australia rappresenta per Berrettini non solo l’inizio di una nuova stagione, ma anche la conferma del suo pieno recupero e della sua capacità di competere ai massimi livelli.
    Gli Ultimi Ritocchi dei CampioniA pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open 2025, i migliori tennisti del mondo stanno completando la loro preparazione in luoghi diversi del globo:
    Alcaraz a VillenaCarlos Alcaraz prosegue la sua preparazione nella sua base di Villena, dove si sta allenando con il giordano Abdullah Shelbayh.
    Djokovic in ThailandiaIl campione serbo ha fatto tappa in Thailandia prima di raggiungere Brisbane, allenandosi con Kasidit Samrej, il miglior tennista locale che ha guadagnato un posto all’Australian Open vincendo un playoff asiatico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz conferma la partecipazione al nuovo ATP 500 di Doha

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha ufficializzato la sua presenza all’ATP 500 di Doha 2024, in programma dal 17 al 22 febbraio. Il torneo del Qatar, che quest’anno sale di categoria, si preannuncia come uno degli eventi più interessanti della stagione grazie a un campo partecipanti di altissimo livello.
    Un Field StellareL’evento catariota ha attirato alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale. Oltre ad Alcaraz, hanno confermato la loro partecipazione:– Jannik Sinner– Novak Djokovic– Daniil Medvedev– Andrey Rublev– Alex de Minaur– Grigor Dimitrov
    L’upgrade a ATP 500 ha chiaramente aumentato l’attrattiva del torneo, che si presenta con un field degno di un Masters 1000, confermando la crescente importanza di Doha nel calendario tennistico internazionale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Presentata la Opening Week dell’Australian Open 2025. Sinner giocherà il 7 gennaio vs. Popyrin e poi il 10/1

    Jannik Sinner agli Australian Open 2024

    Come ormai da tradizione, l’Australian Open avvicinerà gli spettatori al grande spettacolo del primo Slam stagionale con un’interessante Opening Week (7-11 gennaio), che prevede un fitto calendario di eventi collaterali, benefici e match d’esibizione con in campo tennisti australiani e alcuni dei favoriti, tra cui anche il campione in carica e n.1 del mondo Sinner. Sarà proprio Jannik a disputare la prima partita di preparazione, prevista per martedì 7 gennaio alle ore 16 (le 6 in Italia) contro Alexei Popyrin. Sinner tornerà in campo anche venerdì 10 gennaio, alle ore 19 (le 9 Italia) contro un avversario da definire. Sarà la sua ultima partita prima dell’esordio nel torneo.
    Anche altri campioni scenderanno in campo in partite di preparazione per il primo Slam dell’anno: Carlos Alcaraz giocherà una partita contro Alex De Minaur in “prime time” serale (ore 19) mercoledì 8 gennaio; prima di loro in campo anche la cinese Qinwen Zheng contro un’avversaria che sarà annunciata più avanti.
    Per giovedì 9 gennaio gli organizzatori hanno previsto una sorta di “Djokovic-day”, un tributo al più vincente tennista nel torneo con una serata ad hoc, e ben due incontri del serbo (dalle 19) contro due rivali ancora non annunciati.
    Venerdì 10 gennaio, oltre alla partita di Sinner, in campo anche Popyrin e Alcaraz, seconda partita di esibizione/preparazione per i due giocatori. È possibile che l’avversario di Sinner sia De Minaur, ma ancora non è ufficiale.
    Sabato 11 gennaio invece è previsto il classico “Kids day”, giornata dedicata ai fan più piccoli, con i tennisti che si renderanno disponibili ad incontrarli, firmare autografi, scattare foto ecc.
    Per tutta la settimana, da lunedì 6 gennaio al sabato, si svolgeranno allenamenti (in parte aperti al pubblico) e da lunedì a venerdì gli incontri del tabellone di qualificazione. Ricordiamo che il main draw degli Australian Open scatterà già domenica 12 gennaio, come lo scorso anno, invece del canonico inizio al lunedì, iniziativa che gli australiani hanno “copiato” da Roland Garros, già da molti anni al via alla domenica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz giocherà un’esibizione con Tiafoe a Porto Rico

    Alcaraz e Tiafoe nella recente esibizione di Charlotte, con Keys e Stephens

    La “Batalla de Leyendas”, così si chiama l’esibizione che andrà in scena a Puerto Rico l’anno prossimo e che vedrà protagonisti Carlos Alcaraz e Frances Tiafoe. Lo annuncia l’ex pro Monica Puig, che patrocinerà l’esibizione, prevista il 2 marzo (poco prima di Indian Wells) presso il “coliseo José Miguel Agrelot” nell’isola caraibica. La campionessa olimpica a Rio 2016 ha disputato quest’anno nella stessa sede una partita di esibizione insieme a Venus Williams, e visto l’ottimo riscontro dell’evento si è pensato di coinvolgere una stella come Alcaraz e un tennista capace di creare spettacolo in campo come Tiafoe per ripetere il match al maschile.
    “Sono super felice e molto emozionata che si terrà un’altra edizione di questo grande evento” racconta Puig al media locale El Vocero. “Mi hanno presentato questa idea e ovviamente non potevo dire di no, perché per me è una grande opportunità per continuare la mia carriera di presentatrice, commentatrice. Portare Carlitos Alcaraz a Porto Rico a giocare, è straordinario. Inoltre, conoscendo il calore del pubblico di Porto Rico, è bello poter contare su di un giocatore come France Tiafoe, non si poteva scegliere un atleta migliore di Tiafoe perché coinvolge sempre il pubblico nel gioco”.
    “L’anno scorso è stato un successo, il tutto esaurito al botteghino. Non capita tutti i giorni di vedere qualcuno che fino a poco tempo fa era il migliore al mondo, come Carlitos Alcaraz, giocare una partita di tennis a Porto Rico. Questa esibizione cade a marzo contemporaneamente all’inizio della stagione in America ed è una fortuna che abbiano accettato l’invito perché di solito non abbandonano il loro programma”, conclude Puig.
    “Questo incontro può contare su di un budget di 3 milioni di dollari e promette di diventare non solo l’evento tennistico più significativo nella storia dell’isola ma un tentativo per far diventare Porto Rico come futura destinazione globale per gli sport di alto livello” affermano gli organizzatori.
    Come già abbiamo riscontrato nel 2024, sembra che il fiorire di esibizioni non si arresti nemmeno nel 2025, con nuove sedi in destinazioni esotiche. Alcaraz sarà ancora protagonista: quest’anno, tra le altre, ha giocato nello stesso periodo a Las Vegas con Nadal, precisamente lo scorso 4 marzo, e lo scorso 7 dicembre a Charlotte (Stati Uniti), ancora con Tiafoe, oltre a Madison Keys e Sloane Stephens.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Forget: “Deve essere tremendo risultare positivo ad una sostanza in quantità infinitesimale consapevole di non aver imbrogliato. Humbert può stare in top 5”

    Guy Forget

    Guy Forget si mette nei panni di Jannik Sinner e afferma che deve essere terribile sentirsi attaccato e messo alla gogna per un test antidoping positivo per una quantità infinitesimale, consapevole di non aver imbrogliato. Questo e molti altri temi ha discusso l’ex n.4 francese in una lunga intervista rilasciata al media nazionale Tennis Actu, nella quale sprona Ugo Humbert a credere nelle proprie capacità, anche puntando a vincere uno Slam. Guy pronostica un buon futuro per Fils e Mpetshi Perricard e vede un Djokovic ancora competitivo nel 2025 se sano fisicamente. Riportiamo i passaggi più interessanti del pensiero di Forget, tennista dal gesto davvero elegante e passato alla storia del tennis nazionale (e non solo) per la straordinaria vittoria in Coppa Davis nel 1991 contro lo squadrone USA, insieme a Leconte e guidato dal carisma di Yannick Noah. Oggi Forget, esser stato per anni anche capitano di Davis Cup e poi direttore di  Roland Garros, si gode un periodo di riposo praticando il golf, sua grande passione.

    “Le positività dei due n.1 al mondo? Sono temi terribilmente complicati” afferma Forget. “Dobbiamo lottare contro questi flagelli con la massima fermezza, ma ho l’impressione che sia stato raggiunto un tale grado di sofisticazione nei test da rendere possibile rintracciare un granello di zucchero in una piscina olimpionica… Tutti i giocatori assumono integratori alimentari e vitamine, prodotti che possono contenere tracce di sostanze inquinate e quindi, anche senza saperlo, finiscono per risultare positivi ai test. Quando questo succede è una tragedia assoluta per gli innocenti… non parlo dei colpevoli e dei recidivi. Mi sono messo nei panni di un atleta risultato positivo ad una sostanza in quantità infinitesimale. Possiamo dire a noi stessi “mi sarà impedito di vivere la mia passione”, non ho imbrogliato e mi ritrovo in questa situazione, è tremendo. La vedo un po’ così per Halep, Swiatek e Sinner. Il problema è che non può esserci una soluzione a due livelli. Non possiamo pensare di sospendere un giocatore per un anno e l’altro per tre settimane, è un doppio standard che rappresenterebbe una ingiustizia e un problema. Non dubito della buona fede di Sinner, a differenza di altri casi. Qualora si arrivasse per Sinner a una sanzione retroattiva, per lui sarà dura”.
    Situazioni che non fanno bene all’immagine del tennis: “Lo sport è stato e sarà danneggiato in futuro ogni volta che si registra una storia di doping, anche senza imbrogliare. Questo non è mai un bene per lo sport e di questo dovremmo preoccuparci. L’atleta deve essere vigile quando prende qualcosa, perché anche noi due se facciamo un test oggi potremmo risultare positivi. L’atleta non può permettersi di essere negligente o di lasciarsi andare. È come quando assistiamo a un’indagine su qualche altro tipo di crimine, anche in caso di innocenza, la storia lascia sempre una traccia”.
    Forget parla di Djokovic, con qualche letico dubbio sul suo futuro ma convinto che possa ancora eccellere: “Credo che Novak sia motivato dai record, raggiungere una vetta mai scalata. Si allena solo per quello. Adora gli Australian Open. È un giocatore non vuole mai perdere, confido che Novak mantenga questo stato d’animo. D’altra parte, se fosse indebolito fisicamente e perdesse contro giocatori che gli sembrano inferiori, non so se gli piacerà continuare giocare a lungo. Non vedo Novak giocare diverse settimane perdendo partite, come ha fatto Nadal. Il 2025 come suo l’ultimo anno? Secondo me solo i problemi fisici potrebbero farlo smettere. Questo è stato il caso di Roger e Rafa. Il suo livello di gioco alle Olimpiadi era incredibile, è stato capace di battere Alcaraz. Ricordo la finale di Roland Garros quest’anno, onestamente ritengo che se Federer, Nadal o Djokovic avessero giocato questa finale ad un loro livello medio, avrebbero vinto tutti e tre contro Alcaraz o Zverev. Se Novak riuscirà a giocare come le Olimpiadi, può ancora battere Sinner o Alcaraz”.
    “Credo che Sinner e Alcaraz debbano ancora crescere, saranno al loro topo tra tre anni, assai più forti di quanto lo sono oggi, adesso non li vedo ancora al livello di Roger, Rafa e Novak”.
    Ovvia la domanda sul tennis francese, con Humbert sugli scudi al Masters 1000 di Bercy di fine stagione. “Humbert non mi ha sorpreso, quando gioca bene è pulito, efficace, ben costruito. Ha raggiunto un alto livello in tutte le aree del gioco. Stava cercando il suo tennis un anno e mezzo fa e aveva problemi di salute, deve aver messo troppa pressione su se stesso. Oggi lo vedo più sereno. Un po’ come Sinner e Alcaraz, può ancora migliorare e credo che nelle stagioni a venire potrà ottenere risultati ancora superiori. Quali? Deve puntare a un titolo del Grande Slam. Non arriverà dall’oggi al domani. Intanto deve già puntare alla vittoria nei Masters 1000. Ma con un buon tabellone in Australia, magari una semifinale può essere un obiettivo raggiungibile. Tutto è fattibile alla fine. Ricordiamo Jo Tsonga contro Djokovic. Jo non era lontano. Le grandi carriere iniziano così. Ugo può essere migliorato in molti aspetti del gioco, tatticamente può giocare meglio, può progredire nei colpi deve ancora sviluppare la parte superiore del corpo per la forza… Ci sono cose che mi piacciono molto e altre che non mi piacciono, sono sicuro che con Jeremy Chardy colmeranno questi gap che lo separano dalla top 5. Credo davvero che Ugo possa puntare a stare subito dietro a Sinner e Alcaraz“.
    Non solo Humbert, in Francia ci sono grandi aspettative anche su Fils e Mpetshi Perricard. Forget è ottimista per il loro futuro. “Possiamo essere ottimisti. La gente mi incontra e dice ‘tennis francese, la prossima generazione non c’è…’. Non sono d’accorso. Abbiamo Arthur Fils e Giovanni Mpetshi, ben classificati, perfettibili e in progresso. Quello che mi piace di Arthur è la sua forza fisica, ha una solida base, può vincere un Masters 1000 su campi in terra battuta e cemento. Per Giovanni è molto difficile vedere il suo futuro. Ho l’impressione che stia inventando un nuovo modo di giocare, qualcosa che non si vedeva in passato. Guadando ai suoi risultati, è capace di passare dal nulla alla vittoria di un torneo. Deve cercare di vincere anche quando il suo servizio è meno buono, ma è difficile decifrare cosa farà Giovanni in futuro. Quello che è certo è che con Manu Planque, il suo allenatore, dovrà lavorare molto”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Isner avverte Alcaraz: “Se non farà benissimo all’Australian Open sarà criticato per le tante esibizioni giocate”

    Alcaraz e Shelton nella esibizione al Madison Square Garden di NYC

    John Isner lancia un severo avvertimento a Carlos Alcaraz: mentre Sinner ha concentrato la massima attenzione a riposo e preparazione nel corso il suo eccezionale 2024 e in particolare nella off-season, Alcaraz ha preso parte a varie esibizioni e se le sue prestazioni all’avvio del 2025 non fossero all’altezza sarà certamente criticato per questo. Il gigante USA è intervenuto nel Nothing Major podcast, soffermandosi sulla situazione dello spagnolo. Il n.3 del mondo in effetti prende parte a diversi eventi extra tour, e nel mese di dicembre è stato negli USA prendendo parte a vari eventi promozioni e disputando due esibizioni: a New York contro Ben Shelton, e poi in North Carolina contro Frances Tiafoe.
    “Nessuno ha niente in contrario al fatto che Carlos abbia scelto di scendere in campo negli Stati Uniti in dicembre e abbia incassato due assegni enormi, ma Sinner ha tenuto una condotta diversa: testa bassa e pedalare. Dopo il suo anno fantastico Jannik è presto tornato al lavoro, mantenendo un basso profilo per ripresentarsi in campo al massimo della condizione”.
    “Entrambi saranno pronti per andare in Australia. Ma penso che se Carlos non si performerà così bene all’Australian Open, molte persone si scaglieranno contro il fatto che era negli Stati Uniti a dicembre a giocare esibizioni invece di prepararsi come il suo rivale. Non penso che sia giusto, ognuno può scegliere di prepararsi come vuole, ma se succedesse, sono sicuro così che andrà.”
    Parole quelle di Isner che aprono a interessanti riflessioni sulla preparazione dei tennisti nella breve finestra temporale della off-season, tra fine novembre e dicembre. Moltissime sono state le esibizioni organizzate un po’ ovunque, con tanti giocatori di primo livello presenti. Pochi i tennisti che hanno scelto di evitarle a fine anno e pensare solo alla preparazione, tra questi Jannik Sinner, che dopo un periodo di riposo attivo a Monte Carlo è di base a Dubai per affinare fisico e colpi in vista degli Australian Open, al via tra meno di un mese.
    Gli Australian Open sono il torneo dello Slam nel quale Alcaraz ha ottenuto i peggiori risultati. Infatti il giovane spagnolo ha trionfato a US Open 2022, suo primissimo titolo Slam, quindi poi a Wimbledon nel 2023 (e 2024) e a Roland Garros 2024. A Melbourne invece vanta come miglior risultato gli quarti di finale di questa stagione, e in totale in carriera ha disputato solo 10 partite nel torneo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO