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    ATP Finals: “Jannik, eccomi”. Carlos Alcaraz raggiunge Sinner in finale, battuto un buon Auger-Aliassime

    Carlos Alcaraz a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    “Vincere a tennis è facile, basta tirare forte sulle righe…”. Un vecchio adagio tennistico elevato ad arte da Carlos Alcaraz nella seconda semifinale delle ATP Finals 2025. Incredibile la potenza di fuoco ed accelerazioni tirate letteralmente sulle righe dal n.1 spagnolo contro Felix Auger-Aliassime, per il 6-2 6-4 che porta il n.1 del mondo a sfidare Jannik Sinner per il titolo del “masters”. Talento epocale quello di Carlos, un concentrato potenza e infinite soluzioni tecniche, ma anche più tenuta mentale nelle fasi decisive rispetto al canadese. Infatti dopo un primo set dominato da un Alcaraz irresistibile, nel secondo parziale Felix è stato bravo a crederci, rischiare tanto e migliorare la tattica, così da alzare il suo livello di gioco e riuscire a reggere – anche fisicamente – in scambio la potenza dello spagnolo. Ma sul 5-4, sotto massima pressione, il suo braccio si è inceppato, per il break che ha consegnato il match ad Alcaraz. Uno sforzo immane e, purtroppo per lui, vanificato sul più bello.
    “Avrò tre spettatori che tiferanno per me domani” scherza Carlos al microfono di Nargiso in campo a caldo, dicendosi molto soddisfatto della sua prestazione e affermando che in finale cercherà di essere il più possibile focalizzato sul suo tennis, senza pensare al contesto intorno, tutto a favore dell’avversario. Sarà banalmente la partita che tutti aspettavano, a livello globale, e sesta sfida del 2025, con un bilancio di 4-1 a favore di Charlie, ma quella di Cincy è praticamente da non considerare e forse quella più “bella” se l’ha presa Jannik, sui sacri courts londinesi. In condizioni indoor e con il pubblico a favore, chissà… Avremo tempo domani per parlarne diffusamente.
    Tornando alla seconda “semi” di Torino, il commento del match è relativamente facile: Alcaraz è più forte e completo di Auger-Aliassime e ha meritato il successo, senza macchia, concedendo e annullando una sola palla break. Ma i numeri in un match del genere servono a poco. La partita l’ha decisa la spinta furibonda col diritto di Alcaraz, nel primo set totalmente incontenibile anche per un tipo tosto fisicamente e cresciuto in modo esponenziale nella lotta come Auger-Aliassime, del tutto annullato da una serie di pallate del n.1 che finivano sulla riga o quasi. E ha servito pure tre prime palle su quattro in gioco il pupillo di JC Ferrero, deprimendo la qualità del canadese in risposta. Se non bastasse, alla “furia” tecnica Carlos aggiunge una fisicità, una copertura del campo e una reattività che lo rende fortissimo anche in difesa. Mai lo spagnolo, nella sua giovane carriera, era arrivato così bene a fine stagione. Il responso del campo è chiaro: Alcaraz è dominante, anche i suoi momenti di down stanno svanendo come neve al sole. È una pessima notizia per tutti, Sinner incluso…
    Meglio Felix nel secondo set, quando ha tarato meglio i suoi colpi, ha servito con più costanza e soprattutto ha accettato di scambiare un po’ di più, con un filo di rischio in meno, e l’ha fatto andando soprattutto al centro, per allontanare l’avversario dalla riga di fondo e così aprirsi il campo. Questo l’ha portato a concedere meno errori e ha dato un po’ più di pressione allo spagnolo, che tuttavia non è mai andato in difficoltà, avvantaggiato anche dall’aver iniziato alla battuta il secondo parziale. C’è stato del buon tennis, Auger-Aliassime ha regalato alcuni bei punti, tenendo il livello del n.1 mondo fino al decimo game, dove ha sofferto la tensione ed è crollato da solo, con errori sostanzialmente gratuiti. Un fatto che fa riflettere questo: quando gli “altri” affrontano Jannik e Carlos, molto spesso collassano sotto la pressione del momento e del contesto, e non sempre per i colpi eccellenti dei due leader. Una sorta di sudditanza psicologica che non fa altro che aumentare il gap tra il dynamic duo di testa e tutti gli altri. La voragine in classica lo testimonia ulteriormente. Resta un gran finale per Felix, che chiude il 2025 da n.5 del mondo, di pochissimo davanti a un gruppo compatto formato da Fritz, De Minaur, Musetti e Shelton. Una vetrina che Auger-Aliassime ha ampiamente meritato.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Qualità alta fin dal primo punto, una risposta vincente favolosa di Auger-Aliassime, poi entra in moto il servizio e potenza di Alcaraz, che chiude il game a 30. E che dire di Alcaraz in risposta… Inizia con passante di rovescio velocissimo, poi si sposta col diritto da sinistra e l’accelerazione di diritto è sulla riga. Con una risposta profonda Felix è già spalle al muro: 0-40. Splendida reazione del canadese, serve bene e spinge col diritto, cancella le tre palle break. Game durissimo, Auger-Aliassime se lo prende con un Ace sul punto decisivo. È costretto a giocare su ritmi altissimi, il margine è nulla, anzi, va oltre. Carlos invece prende righe a raffica come se niente fosse, col diritto è “caldo” anzichenò. Difficile per il canadese reggere la velocità dello spagnolo, anche nel secondo turno di battuta va sotto, la spinta del rivale è micidiale. Salva la prima palla break da 15-40 col servizio, ma sulla seconda comanda Alcaraz, lo chiama a rete e para la rimessa disperata. BREAK Alcaraz, 3-1. Felix fa punto o col servizio o se non si entra in scambio, e questo comporta un rischio totale. Improvvisamente Carlos regala qualcosa, due discese a rete non perfette, c’è una chance del contro break sul 30-40. Non se la gioca bene Auger-Aliassime, risponde con una deviazione del nastro e ha tempo per il colpo successivo, ma l’accelerazione muore sul nastro. Gioca bene ora Felix, ma sbaglia la chiusura, per due volte col rovescio dopo aver preso il comando. 4-1. Auger-Aliassime trova finalmente un turno di servizio super, 4-2, il problema è aprire un varco in risposta. Charlie ha altri programmi, non concede nulla e sul 5-2 in risposta tira bordate che pizzicano le righe, e sullo 0-30 quasi toglie di mano la racchetta al “povero” FAA tanta rotazione aveva la traiettoria del murciano. 0-40, tre set point. Basta il primo, Alcaraz risponde dai teloni, si avvicina palla dopo palla con Felix un po’ attendista e alla fine un diritto inside out è troppo preciso per la difesa del rivale. 6-2 Alcaraz. Set preso di forza.
    Alcaraz inizia filando via liscio nel secondo set al servizio, può fare corsa di testa. Anche Auger-Aliassime vince un buon game a 15. Tennis verticale, pochi scambi e presto in avanzamento verso la rete, la velocità resta notevole, da parte di entrambi. È molto deciso Felix, ha scelto di andare “all in” tirare quasi tutto a tutta, tanto non c’è altra strada per arginare la prepotenza tecnica dell’altro. Rischiando così tanto commette due errori gravi nel quarto game, ma partiva da 40-0, e il pubblico è tutto con lui, vuole più partita, spettacolo, lotta. Arriva purtroppo un doppio fallo per il canadese, vantaggio sprecato con le proprie mani. È bravo a non abbattersi, continua a spingere a tutto braccio, anche a venire a rete a sfidare il passante del rivale. Il diritto di Alcaraz è incontenibile, appena lo lascia partire genera angolo e velocità, pochi gli errori per brutale aggressività del colpo. Nel quinto game lo spagnolo concede qualcosa e si arriva ai vantaggi, per la seconda volta match, ma Carlos è attento e non concede chance di break (3-2). Urla tutta la sua grinta FAA dopo un diritto out del rivale che lo porta 3 pari, buon momento per il canadese, bello “centrato” nei colpi anche nella schermaglia di ritmo. Anche in risposta nel settimo game, regge di più rispetto al primo set. Sul 30 pari Carlos toglie le castagne dal fuoco con una bordata di rovescio lungo linea subito dopo il servizio, poi una bella prima palla, per il 4-3. Bel livello, Felix tira davvero forte, è in un ottimo momento e regala un numero al pubblico sul 40-15 con una volée alta di rovescio d’autore, con un controllo del corpo spettacolare. 4 pari. Il set avanza a velocità folle, tutto è fatto di corsa, e anche tecnicamente bene. Che dire del passante di diritto di Carlos sul 40-0, l’attacco era quasi perfetto ma il buon Felix viene trafitto da una pallata fuorilegge (5-4). Auger-Aliassime è spalle al muro. Inizia il decimo game con una stecca di rovescio. Tensione? Poi scarica lungo un diritto aggressivo, ma che non gli avrebbe portato il punto. 0-30, attenzione… allarme rosso. Il servizio lo aiuta, 15-30, poi invece c’è una seconda palla e un diritto colpito con braccio teso, tanto che la palla scivola via. 15-40, Due Match Point Alcaraz. Un servizio vincente cancella il primo; sul secondo un diritto d’attacco finisce in corridoio di una spanna. Finisce così, con Alcaraz, che raggiunge in finale Sinner. Sarà ancora la Grande Sfida.

    Carlos Alcaraz vs Felix Auger-Aliassime ATP Turin Carlos Alcaraz [1]66 Felix Auger-Aliassime [8]24 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-405-2 → 6-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 5-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 ace4-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-1 → 4-1F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e il confine tra pubblico e privato: “Non tutto deve essere esposto. Ho bisogno di uno spazio solo mio”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Brigitte Grassotti

    Durante le ATP Finals 2025 uno dei momenti più discussi non è arrivato da un colpo spettacolare o da un risultato inatteso, ma da una domanda fuori contesto: una ex tennista, presente in sala stampa, ha chiesto a Carlos Alcaraz informazioni sulla sua vita amorosa. Un tema che ha suscitato sorpresa, critiche e un certo disagio nel murciano, che nei giorni successivi ha affrontato l’episodio con maggiore calma in un’intervista concessa a El País.Alcaraz, abituato a gestire l’attenzione costante di media e tifosi, ha ammesso che la situazione gli ha fatto riflettere sul delicato equilibrio tra ciò che un personaggio pubblico sceglie di mostrare e ciò che preferisce mantenere protetto.
    “La mia vita è molto esposta, devo saperci convivere”Il numero uno spagnolo ha riconosciuto che la notorietà porta inevitabilmente con sé una forte esposizione:“La mia vita è molto esposta, quindi devo imparare a convivere con questo. È parte del mio lavoro, parte di ciò che comporta essere un atleta seguito in tutto il mondo”.Allo stesso tempo, per Alcaraz è fondamentale preservare un margine di intimità.
    “Ci sono cose che devono rimanere private”Pur definendosi una persona spontanea e trasparente, Alcaraz ha sottolineato la necessità di mantenere separati alcuni aspetti della propria vita:“È vero che molte cose devono restare nel privato. Bisogna sapere cosa si può mostrare e cosa no. Io sono molto naturale, condivido tanto, ma alcune cose è meglio tenersele per potersi sentire sicuri e tranquilli”.L’immagine evocata dal murciano è quella di una “piccola bolla” personale, uno spazio protetto dove potersi muovere senza la pressione del giudizio esterno.“Serve una zona dove non tutti abbiano accesso, dove nessuno possa commentare su tutto. Che sia un’esperienza positiva o negativa, ogni parola influisce”.
    Le parole di Alcaraz rivelano la consapevolezza di un atleta che, pur avendo appena superato i vent’anni, si ritrova da tempo al centro di un’attenzione mediatica che pochi sanno reggere. E il fatto che abbia espresso con chiarezza i limiti oltre i quali non gradisce che si vada, mostra una maturità che va oltre il campo da tennis.Il dibattito sollevato dalla domanda in conferenza, infatti, non riguarda solo il caso specifico, ma tocca un tema più ampio: fino a che punto è lecito spingersi nel chiedere a un atleta informazioni sulla sua vita privata?
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz riceve il primo di n.1 ATP di fine 2025

    Carlos Alcaraz con la coppa di n.1 ATP (foto Brigette Grassotti)

    Emozionato e sorridente, Carlos Alcaraz ha ricevuto il premio di n.1 ATP di fine 2025 sul campo delle ATP Finals, alla presenza del Presidente ATP Andrea Gaudenzi. Per lo spagnolo è la seconda volta dopo il 2022, anno in cui vinse il primo Slam in carriera US Open, riuscendo a terminare la stagione davanti a tutti.
    Nel breve discorso sul campo, Alcaraz ha affermato: “È un grande piacere per me essere di nuovo numero uno al mondo, è una cosa per cui ho lavorato molto duramente insieme al mio team”. Quindi ha ringraziato tutte le persone che lo assistono nella lunga annata tennistica, “iniziamo a gennaio e finiamo solo adesso a novembre, giriamo tutti i continenti, è un viaggio impegnativo che non potrei affrontare senza di loro”.
    Un ringraziamento anche al pubblico: “Sento l’amore e l’energia del pubblico in qualsiasi torneo mi trovi, ringrazio tutti quelli che vengono a vederci e ci supportano. Questo trofeo è anche per loro”.
    Lo scorso anno fu Jannik Sinner a chiudere da n.1, mentre nel 2023 toccò a Novak Djokovic. LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Lorenzo Musetti da applausi, ma una grande prestazione non basta a fermare la corsa di Alcaraz. Carlos domina il girone e si assicura il n.1 di fine 2025

    Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz, stretta di mano alle Finals (foto Brigitte Grassotti)

    Solo applausi Lorenzo, bravissimo! Musetti e Alcaraz, Lorenzo & Carlos. Non si può chiedere molto di meglio di questi due grandissimi talenti, insieme in campo, per creare un grande spettacolo tennistico, la classicità del gioco interpretata con canoni moderni seppur diversissimi. A Torino vanno in scena 83 minuti di tennis di grandissima qualità complessiva, con Carlos superiore a Lorenzo per potenza, tenuta fisica e alla massima velocità di scambio, tanto da vincere il terzo match nel girone Connors alle ATP Finals 2025 per 6-4 6-1, un successo che vale allo spagnolo l’accesso alle semifinali e soprattutto la certezza matematica di chiudere una stagione da sogno al n.1 del ranking ATP (per la seconda volta in carriera). Musetti esce dal campo sconfitto ma non battuto perché si è battuto con tutto quel che aveva, anzi con una qualità addirittura sorprendente in un primo set giocato assolutamente alla pari contro un talento generazionale come quello di Carlos. Ha servito benissimo Lorenzo, ha giocato sempre aggressivo esplorando tutto il campo con accelerazioni formidabili, senza la paura di entrare a tutta anche nella palla velocissima di Alcaraz e attaccando tanto, senza timore o titubanza.
    Ha attacco forse “fin troppo” nel decimo game del primo set, quando tante discese a rete non sono state premiate dal successo, con volée non facili anche per i passanti straordinari dello spagnolo. Ma era la cosa giusta da fare, attaccare per non essere attaccato, mettere pressione, mandare un messaggio di forza, mai di titubanza perché altrimenti l’altro si prende tutto. Del resto Carlos porta in campo un universo di qualità, potenza e grazia, precisione e intensità, tutto eseguito con la facilità di chi è stato baciato dagli Dei del tennis per regalare gioia a chi lo ammira. Dopo un primo set stellare, Musetti nel secondo parziale è calato fisicamente e fin dai primi 15 del si è intuito che l’intensità dello spagnolo avrebbe preso il sopravvento. Bravo Charlie, si merita un grande applauso per come gioca e diverte il pubblico, anche quello “teoricamente avverso” del suo grande rivale Sinner. Ma un enorme applauso se lo prende anche Musetti, che chiude a testa altissima una prima volta alle Finals che non potrà dimenticare. Prima sì, perché con il salto di qualità compiuto dall’estate 2024 non c’è proprio nulla che possa impedire tante future qualificazioni alle Finals dei prossimi anni, e giocarle da assoluto protagonista.
    Alcaraz nella intervista flash in campo ha ringraziato per gli applausi, si è detto stupefatto per essere riuscito a chiudere l’anno da n.1 vista la straordinaria continuità di rendimento di Sinner (beh, i tre mesi alla fine son stati maledettamente decisivi…), ma anche ha applaudito Musetti per la splendida prestazione, davvero offensiva e di altissimo profilo. Il campo ha parlato chiaro: i primi nove game sono stati di rara intensità e allo stesso tempo equilibrio sulla qualità. Entrambi hanno giocato grande tennis, rapido, sostenuto dal servizio e con colpi definitivi dopo pochi scambi, spesso un solo colpo dopo il servizio. Può essere la normalità per Charlie, meno per “Lori”, che per restare al livello del formidabile rivale ha chiesto tutto a ogni colpo e l’ha fatto tenendo una condotta offensiva impeccabile, mai un momento di attendismo o di confusione tattica. Lorenzo ha capito che rallentare per poi accelerare oggi non era la tattica migliore perché la palla schizza via abbastanza su questo campo quando è colpita forte e Alcaraz ha subito messo in chiaro che avrebbe aggredito ogni traiettoria aggredibile e più lenta per non lasciare niente di intentato e prendersi il punto. Quindi finire in difesa e provare a contrattaccare non era contemplato, così Musetti ha giocato super offensivo, venendo pure spesso a rete e non cercando tanto il taglio col back di rovescio.
    Si è giocato un tennis verticale, rapidissimo, con Lorenzo bravo a sfruttare con precisione l’accelerazione lungo linea col primo drive e via con un’altro lungo linea dall’altro lato, per far correre al massimo Carlos e costringerlo a prodezze per restare nello scambio. Prodezze che sono arrivate, a volte, ma lo schema di Musetti ha performato e il suo tennis, sostenuto da un servizio in bel ritmo, ha tenuto testa ad Alcaraz per tutto il primo set. In quel decimo game la pressione era incredibile e qualcosa Lorenzo ha concesso (una stecca che non ci voleva, con la velocità di palla massima…), ma oggettivamente Carlos ha risposto forte ed è stato bravissimo a reggere anche mentalmente nella bolgia dell’Inalpi Arena dopo un punto spettacolare, uno di quelli che resterà negli highlinghts assoluti del torneo. Purtroppo l’emozione del momento non è basta a spostare l’equilibrio dalla parte dell’italiano, che alla fine ha concesso il break che ha spaccato l’incontro. Alcaraz ha giocato un bel match: consistente, solido, ha concesso ben poco allo spettacolo con quelle giocate da funambolo che a volte lo penalizzano. È andato dritto per dritto, consapevole che Musetti ha i colpi per metterlo alla frusta. Allo stesso tempo dimostra quanto Carlos sia diventato assai consistente anche dal punto di vista mentale, non ha sofferto minimamente la pressione del pubblico ovviamente pro-Musetti, e ha brillato in risposta e soprattutto col primo diritto dopo la battuta, come ha confermato poi anche Musetti nella press conference. In condizioni indoor lo spagnolo sarà nel contesto ideale, ma è un giocatore formidabile, fortissimo, e la sua “nuova” continuità lo rende un mal di testa micidiale per tutti. Forte del n.1 messo in cassaforte, giocherà la semifinale (ancora non sa contro chi del girone Borg) piuttosto libero da pressione. E non è affatto una buona notizia per gli altri…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti fa esplodere l’Inalpi Arena con una splendida risposta vincente nel secondo punto, ma Alcaraz parte altrettanto forte col servizio e a 15 si prende il primo game. Anche Lorenzo inizia con braccio “caldo” al servizio, cerca soprattutto il diritto dello spagnolo che non trova misura in risposta. 1 pari. Evidente come Alcaraz conduce con una velocità e “punch” superiore, mentre Musetti cerca di rallentare, tagliare la palla e poi cambiare ritmo. Se si va a tutto gas, tenere Carlos diventa quasi impossibile, come sul 15 quando lo spagnolo tira un diritto cross terrificante. Musetti si porta 30 pari con un attacco consistente, poi è rapido nel correre avanti, frenare e rimettere molto bene una smorzata dello spagnolo. Sembra aver buona gamba “Muso”. Col servizio (anche il primo Ace) Musetti impatta 2 pari e continua poi a servire davvero bene, potente e preciso, ma è difficile incidere in risposta perché fa tutto rapidissimo il murciano, e quando lo aggancia nel palleggio comandando, la difesa del rivale è eccellente… Sul 3 pari Alcaraz va fuori giri col diritto, stavolta è ottima la resistenza di Musetti, nemmeno così dietro la riga di fondo. Sul 3 pari l’italiano vede spazio e tira un rovescio lungo linea che però esce di una spanna. Tentativo onestissimo. 4-3 Alcaraz. Lorenzo serve due prime su tre, nell’ottavo game tira un Ace 217 km/h, e anche la seconda veleggia sui 175 km/h, è consapevole di dover rischiare per tenere a bada la risposta dello spagnolo. Scocca la mezz’ora sul 4 pari. Equilibrio quasi totale, con 4 punti vinti in risposta a testa. Si prende il quinto punto “Muso”, ma è una rara fiammata nella potenza del rivale, rapidissimo anche nel correre avanti in contro tempo (5-4). Come va dannatamente bene sul lungo linea Lorenzo, bellissimo il diritto e poi il rovescio nel primo punto del game #10, e dietro una seconda di battuta, segnale enorme di consapevole determinazione. Attacca anche bene l’azzurro ma non riesce a trovare il guizzo di volo e Carlos non si fa pregare. Parità. Non entra la prima di servizio a Musetti, Alcaraz entra a tutta con la risposta e… si prende il Set Point. UFF…va di lusso…. Musetti rischia una discesa a rete con “poco”, la volée è solo una rimessa di là, ma incredibilmente Alcaraz in corsa tira in rete un passante per lui non difficile. Niente, ancora avanti sul vantaggio ma di volo non chiude e Carlos non sbaglia di nuovo. MICIDIALE! Che scambio! Musetti disegna il campo, tre lungo linea, attacca ma c’è un lob perfetto, continua a spingere si prende un punto eccezionale, che fa saltare per aria il tetto dell’Inalpi. Lotta feroce, Alcaraz mica ci sta a farsi mettere sotto così… Sull’altissimo ritmo l’italiano stecca un diritto, Set Point #2. Coraggio, Musetti scende a rete, trova una buona volée alta ma il diritto successivo, con poco equilibrio, è di poco largo. SET Alcaraz, 6-4. Bellissimo spettacolo e una tenuta di Musetti ad altissima velocità e tennis offensivo sorprendente.
    Alcaraz riparte molto forte al servizio, col diritto fa quel che vuole tanto la sua palla è veloce e colpita in anticipo. 1-0. Sembra aver cambiato marcia lo spagnolo, anche in risposta, con Musetti meno dominante. Carlos entra di più e si prende il comando, con colpi davvero potenti. 15-30. Il game va ai vantaggi, con Lorenzo che parlotta col suo angolo, sente che l’inerzia si sta spostando troppo a favore dell’altro. Alcaraz è più intenso, anche in difesa regge di più alle ottime iniziative di Musetti, fa il pugno al suo angolo… tutti segnali di un “terremoto” prossimo. Lorenzo spinge col lungo linea ma l’altro arriva e rimette benissimo, ed è il toscano a sbagliare. Palla break… Il servizio salva Musetti. Incredibile, si è fermato il sistema elettronico di punteggio… fermo al 40 pari e non game Musetti. Il sistema riparte poco dopo, mentre Alcaraz non si è fermato affatto, tutto è salito nel suo tennis e la risposta di Musetti non riesce a pungere. Punge assai quella dello spagnolo, che ha messo tanto punch nei suoi colpi nel secondo set, impatti davvero poderosi e Musetti si ritrova sotto 0-30 nel quarto game. Prova una smorzata dopo il servizio ma è un scelta pessima, anche perché Carlos non era così dietro, e poi la palla nemmeno passa il nastro. 0-40, momento critico con tre palle break consecutive. Si scambia, Alcaraz colpisce solo le righe, incredibile, i suoi drive sembrano telecomandati verso il successo… Musetti sbaglia un colpo non volendo retrocedere, ecco il BREAK che manda 3-1 avanti il classe 2003 di Murcia. Lorenzo non crolla, anzi non ci sta proprio. Incredibile come lascia correre a tutta il braccio, si prende di prepotenza due vincenti, bellissimo il secondo che gli vale il 15-30. Si butta a rete Alcaraz, ma la volée corta è ben rimessa da Musetti con una frustata di polso splendida. 15-40, due chance del contro break! Servizio e diritto perfetto di CA sulla prima; non passa la risposta di Lorenzo sulla seconda. Urla “SIII” Alcaraz, anche lui sente il momento, col massimo sforzo possibile dell’italiano. Assalto respinto, 4-1 Alcaraz. Ormai la differenza a livello di intensità è ampia, Musetti va sotto nel sesto game, l’altro non sbaglia nulla e tira missili. 15-40. Musetti prova disperatamente un rovescio lungo linea vincente dei suoi, ma l’equilibrio non è perfetto e la palla svaria di poco larga. Break, 5-1. Serve per il match lo spagnolo, per vincere il girone, per chiudere un 2025 stellare da n.1. Mette tutto in cassaforte Charlie, con la forza del suo diritto, con una bellissima rincorsa e frenata sul 30 pari, che gli regala il match point. Il primo non va, troppa rotazione col diritto e tira lunghissimo. Nemmeno il secondo, una risposta in totale allungo di Lorenzo bacia la riga. Un bel servizio e volée vale il terzo MP, e stavolta il sipario cala bordata di servizio imprendibile. Applausi, 83 minuti di bel tennis.

    Carlos Alcaraz vs Lorenzo Musetti ATP Turin Carlos Alcaraz [1]66 Lorenzo Musetti [9]41 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-1 → 6-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 A-403-1 → 4-1L. Musetti 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1C. Alcaraz15-0 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-401-0 → 1-1C. Alcaraz0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 ace4-3 → 4-4C. Alcaraz 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3L. Musetti3-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-15 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Ipotesi semifinale Alcaraz-Sinner alle Finals, la semifinale che tutti vogliono: in palio la finale e il numero 1 del mondo

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    L’ipotesi più affascinante delle Nitto ATP Finals 2025 potrebbe ipoteticamente diventare realtà: un duello diretto tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner per un posto in finale e, soprattutto, per decidere chi chiuderà l’anno come numero 1 del ranking ATP.Con l’italiano già sicuro del primo posto nel suo girone, tutti gli occhi ora sono puntati su Carlos Alcaraz, che dipenderà dai risultati dell’ultima giornata del Jimmy Connors Group per conoscere il suo destino.
    Ecco quando Alcaraz e Sinner si affronterebbero in semifinaleLo scenario che porterebbe alla super sfida tra i due giovani fenomeni è chiaro:Musetti batte Alcaraz e De Minaur supera Fritz, oppureMusetti vince in tre set contro Alcaraz e Fritz batte De Minaur in due set.In entrambi i casi, lo spagnolo chiuderebbe al secondo posto del suo gruppo, incrociando così in semifinale Jannik Sinner, primo nel proprio raggruppamento.La partita avrebbe un doppio valore: un posto in finale a Torino e, con ogni probabilità, la vetta della classifica mondiale in palio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Fritz: “Ho avuto le mie chance, ma non sono stato abbastanza cinico. Il ginocchio? Nel terzo set ero cotto”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Brigitte Grassotti

    Taylor Fritz ha analizzato con lucidità la sconfitta contro Carlos Alcaraz (6-7, 7-5, 6-3) nella conferenza stampa post-match delle Nitto ATP Finals, una partita lunga, intensa e ricca di rimpianti. L’americano, impeccabile per due set, ha riconosciuto di aver avuto occasioni concrete per indirizzare l’incontro, ma di non essere riuscito a sfruttarle nei momenti decisivi.
    “Il problema non è arrivarci, è chiuderli”Fritz ha evidenziato come molte opportunità siano nate da un ottimo atteggiamento aggressivo in risposta:«Ho eseguito bene le cose più difficili: essere offensivo, entrare nello scambio, trovare palle corte da attaccare. Il problema è che nei punti importanti non sono stato clinico. Ho avuto i colpi giusti da chiudere, ma non li ho eseguiti bene abbastanza.»L’americano ha citato specifici momenti: il 15-30 nel secondo set, alcuni break point, un overhead lasciato rimbalzare che avrebbe dovuto giocare al volo. «Molti di quei punti erano dalla mia parte. È questo che fa più male.»
    La difesa di Alcaraz e la scelta dei colpiSul perché alcuni colpi apparentemente semplici siano finiti addosso allo spagnolo, Fritz ha dato una spiegazione tattica:«Carlos anticipa in modo incredibile. Alcune volte ha scelto il lato giusto per pura lettura del gioco. A volte ho scelto il colpo più ovvio, a volte quello meno ovvio, e lui c’era comunque.»
    “Nel terzo set non riuscivo più a piegare la gamba”Il terzo set ha cambiato il quadro. Fritz ha spiegato che la tendinite al ginocchio destro, che lo accompagna da mesi, gli ha impedito di mantenere lo stesso livello:«Giocare back-to-back è il problema. Nel terzo set facevo fatica a piegare la gamba sul servizio, a caricare il diritto e il rovescio. La sensazione di ‘piattezza’ non era mentale: il ginocchio era cotto.»L’americano ha riconosciuto anche il peso della risposta molto esplosiva nei primi due set, che ha affaticato ulteriormente l’articolazione.«Il dolore cresce progressivamente. Finché ho un giorno di pausa, posso giocare. Ma qui non è possibile.»
    “La partita l’ho persa nel secondo set”Fritz non ha fatto drammi sul terzo parziale, riconoscendo meriti all’avversario:«Nel terzo Carlos ha servito meglio, ha preso l’inerzia e ha giocato alla grande. La mia occasione era nel secondo set, e non l’ho colta.»
    Prospettive e consapevolezzeNonostante la sconfitta, Fritz si sente incoraggiato dal livello espresso:«Nelle ultime due sfide non avevo neppure avuto chance di attaccarlo. Oggi sì. Se avessi chiuso quei punti, forse parleremmo di un altro risultato.»
    Una sconfitta che brucia, ma anche una delle sue migliori prestazioni recenti contro Alcaraz, vanificata da un mix di mancate occasioni e limiti fisici.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025: Alcaraz rimonta un tostissimo Fritz. Grande spettacolo

    Carlos Alcaraz a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Una partita così bella, intensa, ricca di colpi spettacolari e agonismo meritava il Prime Time, e pure qualcosa di più di un “semplice” match di round robin alle ATP Finals 2025, ma qua ci sono i migliori otto del mondo e se i pianeti si allineano bene lo show può diventare incredibile. Tutti in piedi ad applaudire un irriducibile e tostissimo Taylor Fritz, protagonista di una prestazione di altissimo livello tecnico e fisico, ma alla fine è Carlos Alcaraz a prevalere in rimonta per 6-7(2) 7-5 6-3 al termine di poco meno di tre ore di battaglia vera, a tratti feroce e bellissima. Stavolta lo spagnolo se l’è vista discretamente brutta perché ha trovato un avversario forte, in grandissimo spolvero al servizio ma ancor più in risposta e col rovescio, capace di giocare addirittura più intenso e veloce per buona parte del match e metterlo davvero alla frusta. Pazzesco come un Taylor quasi in trance agonistica sia riuscito a rispondere con la profondità e precisione di un “Sinner” e quindi attaccare col diritto e pure con tantissimi rovesci lungo linea favolosi. Mai visto l’americano così bene con questo colpo, giocato arrivando benissimo sulla palla, in anticipo ed equilibrio. E poi come ha retto le schermaglie sulla diagonale di rovescio e pure quelle diritto vs. diritto non indietreggiando quasi mai ma mettendoci tutto il “punch” e peso del corpo. La partita ha visto tante fasi di lotta acerrima, e grande spettacolo con colpi splendidi da parte di entrambi, e vi lasciamo alla cronaca qua sotto per riviverla (vale davvero la pena per chi se la fosse persa).
    Per tutto il primo parziale la sensazione dal campo è stata netta: comanda Taylor, e Carlos costretto a rintuzzare e rincorrere, con i suoi guizzi di qualità sublime, ma mediamente sotto all’avversario. Fritz è stato bravissimo a vincere il tiebreak del primo set, giocando solido, aggressivo, non sbagliano una scelta. Forte del primo set, l’americano ha tenuto un livello spaziale anche nel secondo, con il rammarico del quinto game, quando è andato in scena un turno di battuta di Alcaraz soffertissimo nel quale ha salvato due palle break. Quelle chance sono state il crocevia del match, in particolare la prima dove Taylor non ha sfruttato una situazione favorevole che poteva portargli un break decisivo, visto come stava servendo bene (sopra al 70% di prime in gioco) una volta in vantaggio la rimonta sarebbe stata complicatissima anche per un fenomeno come Alcaraz. Carlos ha retto in quel passaggio sportivamente drammatico, affrontato anche con qualità alta, sprintando con tutta la sua velocità e affidandosi alla magia del suo braccio. Forte anche di testa: ha salvato con un Ace una seconda chance, e da lì in avanti ha retto bene, andando a prendersi un break sul 6-5 sfruttando un errore “brutto” dell’americano nel primo punto e poi approfittando di un nastro fortunato, il classico “taglia gambe”. Quella palla beffarda per Fritz è stata come un cazzotto nello stomaco, quello che ti toglie il respiro e ti affloscia.
    “Non vedevo la via per vincere la partita ad un certo punto” ha detto Carlos a caldo dopo il successo, ed è una considerazione corretta, l’americano era superiore in quasi ogni situazione di gioco, ma… la sua classe immensa gli ha consentito di tenere e quindi rimontare e rilanciare. Fritz è stato favoloso, ma ha speso tantissime energie fisiche e mentali per spingere così tanto per oltre due ore e mezza, con battute violente, risposte di una precisione mai vista nel suo tennis e quindi un’energia formidabile nell’entrare a tutta nella palla. Diritto o rovescio non fa differenza, e questa è una novità per lui, visto che mediamente col rovescio tende a concedere molto. Non oggi, bellissimo vederlo correre sulla palla e tirare accelerazioni di una precisione notevole, pochissimi gli errori per il rischio preso. Ha rischiato comunque tanto l’americano, e nel secondo set 3-4 palle non gli sono girate bene, anche in situazioni di parità o 30 pari in risposta, piccole occasioni che potevano diventare detonatori di un break che invece non è arrivato.
    Nel terzo set ne aveva più, Fritz fisicamente è calato quel poco che basta a portarlo ad arrivare meno rapido sulla palla, e alla fine l’allungo dello spagnolo è arrivato, per un successo alla fine meritato. Fritz sconfitto di nuovo, nonostante una prestazione bellissima. Manca sempre qualcosa… Alcaraz ha rischiato, ma questa bella vittoria spiega ancora una volta la sua classe immensa e forza, anche come agonista. Pur sotto alla spinta del rivale, spesso spalle al muro e buttato dietro tre metri a rincorrere, non hai mai dubitato o tremato. Solo nel tiebreak si è fatto superare, ma dal secondo set la sua attenzione è stata davvero alta, e progressivamente si è avvicinato alla riga di fondo e ha servito anche meglio, alzando l’asticella del suo gioco. Si tende a vedere la magia dei suoi colpi, ma oggi Charlie l’ha vinta più di sostanza e tenuta, e questo è un’altra faccia della sua grandezza. Alcaraz ha due vittorie nel girone, gli basta vincere un altra partita, nel round robin o in semifinale, per chiudere il 2025 da n.1.

    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Fritz inizia il match al servizio, e c’è subito lotta. Il game va ai vantaggi con un passante di rovescio super di Alcaraz. Taylor sbaglia l’attacco successivo e c’è una chance di break immediata. Non fortunato l’americano, il “let” cancella un Ace… Ma se la cava lo stesso con un bel diritto vincente in lungo linea. I problemi per Fritz arrivano appena Carlos si sposta e tira a tutta il diritto, la traiettoria è all’angolino e la palla velocissima. Stavolta lo spagnolo grazia l’americano sulla seconda palla break, comanda la trova solo rete con un diritto cross che sarebbe stato vincente. Taylor non può prescindere da punti diretti col servizio, e deve evitare i doppi falli (come accade su un suo vantaggio). Quanto è costretto a rischiare il californiano pre strappare un singolo punto in scambio… 16 punti e 9 minuti per vincere un game, con un Ace conclusivo (il terzo). Fritz risponde benissimo: due una meglio dell’altra e Alcaraz è sorpreso, 0-30. Dopo la terza eccellente risposta Taylor prova la smorzata, ma contro la reattività di Carlos è contro producente. Ancora una risposta top, la quarta di fila, e 15-40, ora è Alcaraz ad affrontare palle break. Rischia un diritto lungo lunea Fritz, ma gli esce di poco, poi è il servizio a salvare Alcaraz. Formidabile in risposta l’americano, entra forte e si prende un’altra palla break di prepotenza. Uff, che rischio Carlos sul net, tocca una demi-volée difficilissima, ma Taylor poi sbaglia l’angolo del passante, c’era il lungo linea spalancato, e mal gliene incolse… Qualità altissima, ora è Charlie ha prendersi la scena con un lob perfetto dopo la smorzata. 1 pari, 19 minuti di tennis sublime, qualche scelta errata ma c’è intensità, agonismo, esecuzioni spettacolari. Applausi. Ora è Alcaraz a prendersi tutto il campo dalla risposta, terrificante l’accelerazione di diritto che lo porta sul 15-40. Manca il punto col servizio a Fritz, e Carlos si prende un BREAK spettacolare con una smorzata di una delicatezza assoluta, imprendibile. 2-1 e servizio per lo spagnolo. Fritz non si scoraggia e continua a rispondere con grande profondità. E gioca benissimo anche col rovescio, come l’accelerazione lungo linea sul 30 pari che lo porta a chance del contro break. Ci prova con la risposta di rovescio sulla seconda, ma stavolta la traiettoria si spegne in rete. WOW! Ancora col rovescio, Fritz tira una bordata cross che piega le gambe ad Alcaraz, che accelerazione! BREAK Fritz, 2 pari e poi 3-2 con un bel turno di servizio. Partita splendida finora. È notevolissimo come il californiano riesca a prendere lo spagnolo in velocità, non ci riesce quasi nessuno sul tour. Per questo Carlos, correttamente, cerca di non dare ritmo e cerca ancora la smorzata, molto ben eseguita. 3 pari. L’atmosfera si incendia nuovamente sul 4-3. Fritz riprende a rispondere come un dannato, 0-30, e poi si prende una nuova palla break con una bordata di diritto nell’angolino favolosa. Rischia troppo su questo 30-40, c’era un piccolo spazio e vi si lancia a tutta, ma l’accelerazione gli esce abbondante. Taylor non si deprime affatto: centra una nuova risposta letteralmente sulla riga, altra chance per l’allungo, ma Carlos serve bene. 4 pari. Lo spagnolo regala al pubblico un passantino di rovescio ad una mano di contro balzo, senza apertura, che ha provocato un sussulto a tutti i fan del mitico Johnny Mc, ma il game se lo prende Fritz (5-4), che continua imperterrito a provarci dalla risposta. Sontuoso l’attacco col rovescio e volée incrociata, gli vale il 30 pari. Poche prime di Carlos nel game, ma come riesce a tirare una “sassata” di rovescio su palla bassissima è nei misteri del tennis, con quello score sul groppone… Si vai ai vantaggi. Ritrova l’Ace Carlos, che compensa un tentativo precedente di smorzata pessimo. 5 pari. Vagonate di emozioni e qualità, dopo 65 si arriva al tiebreak. Fritz non è fortunato nel secondo punto, una risposta a tutta gli esce di un niente, sarebbe stata vincente; ma la fortuna se la va a prendere con un gran attacco successivo, 2-1 col mini-break. Tira forte Taylor, il rovescio è consistente anche sfidando quello del rivale sulla velocità. 3-1. Esagera Charlie col rovescio, 4-1. Gravissimo errore di Fritz, affossa in rete una risposta di rovescio su di una seconda palla davvero aggredibile. Si gira 4-2. Poi è Carlos a sbagliare un rovescio in scambio, frenesia e tensione nel suo braccio, certamente deluso dal suo rendimento al momento clou. Fritz tira il suo quinto Ace, 6-2, quattro Set Point! SI! Col sesto Ace Fritz si prende per 7 punti a 2 un set meritatissimo. Rendimento spaziale in risposta, col rovescio, con attitudine del cowboy che va all’assalto della diligenza. E acciuffa il bottino…
    Alcaraz riparte al servizio, un buon game, necessario anche a calmarlo dopo il tiebreak non soddisfacente. Anche l’americano si prende a 30 il turno di battuta, 1-1. La temperatura sale di nuovo al massimo sul 2 pari. Alcaraz è poco preciso, si ritrova sotto 0-30. Sul 15-30 Fritz esagera, dopo una discreta risposta sbraccia col diritto a tutta ma la palla gli esce, era buona chance. Il game va ai vantaggi dopo una smorzata errata di Carlos (non in vena con questo colpo, evidentemente più teso). BRAVISSIMO Fritz, passa da difesa ad attacco con una progressione col diritto monumentale, un vero martello pneumatico. Ecco la chance di break. Seconda di servizio… Uff che scambio!!! Carlos rischia la smorzata ma non è perfetta, ma Fritz non riesce a chiudere il punto e alla fine un attacco di Alcaraz lo porta a vincere lo scambio più bello del match. Quando CA vince un big-point, di solito si accende e diventa fortissimo. Ma Taylor non è da meno con un rovescio sulla riga, con zero equilibrio. Che partita! Incredibile la tenuta di Fritz, non si scoraggia nemmeno dopo aver subito un’altra smorzata e riprende a martellare come un fabbro. Arriva di nuovo a palla break, ma lo spagnolo tir ail suo sesto Ace. Il game termina con una risposta lunga di Fritz, al 22esimo punto (3-2). Il sesto game non dura nemmeno 1 minuto, super servizio dell’americano. Sul 4-3 arrivano piccoli segnali di fatica di Fritz, arriva un po’ peggio su un paio di palle e affossa un rovescio in rete che gli costa il 15-30. Rimedia col servizio, ma il game va ai vantaggi con un diritto vincente di Carlos, perfetto. Con una risposta clamorosa di diritto, un incrociato velocissimo, Alcaraz si prende una chance di break importantissima. La prima palla salva TF, potente al corpo. Fritzi commette una leggerezza non calcolando bene l’altezza di una difesa e stecca una volée alta. Al punto seguente è bravo a reagire ad una deviazione del nastro. 4 pari. BEH CHE MANO Fritz! Un tocco sotto rete bellissimo, gli vale lo 0-15 e lo stadio esplode. Con un nastro un po’ fortunato e poi un rovescio lungo linea sulla riga il game #9 va ai vantaggi. Ora è Taylor a sbagliare angolo, dopo l’ennesima risposta super attacca addosso al rivale che trova l’angolino scoperto. Errore grave, poteva essere palla break invece poi è 5-4 Alcaraz. Ma Taylor sta giocando un livello mostruoso… Sul 6-5 Fritz inizia sbagliando malamente un affondo, poi è un nastro colpito dallo spagnolo a tagliargli le gambe. 0-30. Un altro errore per troppa fretta lo condanna allo 0-40, tre set point per Alcaraz. Carlos trasforma il secondo, con un passante velocissimo che punisce un attacco troppo garibaldino dell’americano. 7-5 Alcaraz, si va al terzo.
    Carlos riparte nel terzo set con un buon turno di battuta, può fare corsa di testa. Fritz, con in corpo la delusione di un set perso di un soffio con due chance per l’allungo, si rimette a servire con precisione, è davvero un grande “incassatore”. Carlos è evidentemente più sciolto, aver vinto il set lo ha liberato da molta pressione e gioca anche da una posizione un filo più avanzata, che però in termini si anticipo fa differenza. Fritz resta molto efficace col primo colpo dopo il servizio, è decisivo a non farlo finire “sotto”. 2 pari. Filano via molto più lisci i turni di Carlos, Taylor risponde con meno profondità e arriva appena in ritardo, tanto che il rovescio è meno incisivo e anche gli esce di poco. O in rete, come quello che porta il punto del 3-2 Alcaraz. Inizia malissimo il sesto game per il californiano: errore in scambio e doppio fallo di un metro. 0-30. Il pubblico lo sostiene ma il momento è difficile, sembra out of energy… infatti gioca di solo braccio un rovescio che esce di mezzo metro. 0-40, tre palle break per Charlie. Taylor salva la prima buttandosi avanti, ma sul 15-40 è seconda palla, si scambia, e ora non ci sono più le gambe di mezz’ora fa a sostenere la corsa a sinistra di Fritz, che arriva pesante e sbaglia in lunghezza. BREAK Alcaraz, avanti 4-2, a due passi dalla vittoria. Ormai Carlos è padrone del campo, vola 5-2 e riesce a neutralizzare con la risposta i servizi meno potenti dell’americano. Arriva a doppio match point sul 15-40, ma Taylor non crolla e li annulla. Alcaraz vuole chiudere in bellezza, attacca e si conquista un terzo match point con una volée alta che farà la fortuna dei fotografi. Serve bene l’americano, annulla pure quest e resta in vita nel match, 5-3. Finisce qua, lo spagnolo resta solido e chiude 6-3. Che grande spettacolo!

    Carlos Alcaraz vs Taylor Fritz ATP Turin Carlos Alcaraz [1]676 Taylor Fritz [6]753 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3T. Fritz 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 5-3C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2T. Fritz 0-15 0-30 df 0-40 15-403-2 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-2 → 3-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-406-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-05-5 → 6-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3T. Fritz 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 df A-40 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 2-5* 2-6* ace ace6-6 → 6-7C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-305-6 → 6-6T. Fritz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-1 → 2-2T. Fritz 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1T. Fritz 0-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025: Alcaraz debutto da Star. Qualche pausa, ma è troppo per De Minaur

    Carlos Alcaraz a Torino

    Alcaraz è fuoco. Quando si accende con la sua classe infinita infiamma tutto quel che lo circonda, esalta e trascina, diventando irresistibile anche per la difesa delle gambe più veloci del tour. Qualche pausa e incertezza per cali di concentrazione, ma appena si focalizza di nuovo… boom! Un esordio da Star per Carlos Alcaraz alle ATP Finals 2025: sconfigge Alex De Minaur per 7-6(5) 6-2 nel primo match del girone Connors, un successo che lo avvicina terribilmente anche al n.1 di fine anno, corsa nella quale è 1 km abbondante davanti a Sinner. È stata una partita divertente, condita da qualche errore di troppo ma anche moltissimi scambi elettrizzanti, soprattutto per merito dell’australiano, bravissimo a buttare giù tanti bocconi amari sotto forma di vincenti incredibili del rivale, ma pronto a rimettersi in pista e dare tutto quel che aveva al punto successivo. Ha attaccato, c’ha provato, ha spinto ed è venuto molto a rete Alex, bravissimo anche nel rischiare a tutta col diritto cross entrando senza paura su quello bello pesante del rivale, ma non è bastato semplicemente perché Carlos è… più forte. In tutto.
    La partita poteva prendere un piega assai più netta per Carlos, visto che nel primo set ha avuto tre chance sul 4-1 0-40 per scappare via, ma un tenacissimo De Minaur ha trovato una risalita furibonda ed è pure andato a prendersi il contro break. Il rammarico per Alex viene dal tiebreak dove ha giocato al meglio delle sue possibilità, andando avanti per 3 punti a 1 e poi 5 a 3 punti a 3, ma lì Carlos si è attivato giocando un punto da campione, mentre sul 5 punti pari Alex ha tirato in rete con troppa fretta – e paura… – un diritto che gli è costato il set. Del resto, in questo bellissimo e maledetto sport saper reggere la tensione, cavalcarla e trovare il vincente nelle fasi delicate demarca la differenza tra il campione e chi è “solo” un grande, ottimo tennista.
    Carlos ha incantato il pubblico con alcuni momenti in cui è stato letteralmente inarrestabile. La sua palla viaggia tanto di più di quella di De Minuar e nessuna soluzione, angolo o rimessa gli è preclusa, sia quando si prende il centro sinistra del campo e da lì col diritto fa quel che vuole, ma anche rientrando come una furia in campo dopo una o più difese in spaccata. Questo impressiona di lui, come riesca a trovare giocate che gli altri nemmeno oserebbero immaginare, mentre dalle sue corde la palla esce con un concentrato di potenza e precisione assolute. Nel primo match delle Finals Alcaraz ha giocato piuttosto bene anche col rovescio, almeno quando ha deciso di cambiare ritmo e prendersi il punto. Belli alcuni lungo linea perfetti, colpiti con grande anticipo ed equilibrio, una bellezza vederlo frenare e impattare la palla con uno swing raccolto e velocissimo. Col diritto invece si è concesso qualche errore di troppo, magari per la foga di esagerare con la velocità, ma è accaduto quando ha “staccato la spina”, soffrendo quelle 3-4 pause che hanno consentito a De Minaur di riprendersi e trovare anche il contro break, sia nel primo che nel secondo parziale. Non è una novità nel tennis dello spagnolo: i suoi momenti di “disconnessione” (lui in spagnolo li chiama così) ancora ci sono, e… meno male per gli altri perché riuscisse a tenere il focus al massimo dalla prima all’ultima palla praticamente nessuno riuscirebbe a stare al suo passo. Charlie ha chiuso il match con due prime su tre in gioco e prendendosi il 57% dei punti sulla seconda palla, ma quando si osserva la sua prestazione i numeri contano relativamente. È la qualità di gioco, l’intensità, la bellezza delle sue sbracciate a prendersi la scena, divertendo il pubblico. Siamo nel torneo dei “Maestri”, e Carlos è nel teatro ideale ad esaltarsi. Gli avversari sono avvertiti…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Un servizio vincente di Alcaraz è il primissimo punto in singolare delle Finals 2025. Il primo big-point se lo prende De Minuar, entrando forte in campo dopo una gran risposta e chiuso con un diritto eccellente. Col servizio (2 Ace) Carlos si prende il game, 1-0. L’australiano attacca a più non posso, deve assolutamente togliere il tempo di gioco ad Alcaraz. Il rischio è alto, ma sostenuto dalla prima palla si prende il suo primo turno a zero. De Minaur non ha mezze misure: quando riesce a rispondere lo fa con un’aggressività e profondità tali da mandare in bambola Alcaraz. Splendido lo schema risposta e attacco potente al centro che forza il terzo game ai vantaggi. Ancora col servizio Carlos tiene a bada il rivale (2-1). Alcaraz sale in cattedra nel terzo game: due risposte davvero ottime, si apre il campo e affonda, poi regala al pubblico una smorzata da applausi. 0-40, tre palle break le prime del torneo 2025. Con un rovescio lungo linea perfetto Carlos di prende un BREAK da campione, senza che De Minaur potesse far qualcosa per arginarlo. 3-1. E come argini un diritto corsa, bestiale per velocità e angolo, come quello del terzo punto nel quinto game, Alex vede sfilare la palla a testa bassa, imprendibile. Il “Boing” Alcaraz è decollato e vola altissimo… 4-1 in 21 minuti. È frustrante vedere la partita dal lato di ADM, perché… fa tutto giusto, spinge e attacca ma l’altro fa tutto meglio, più rapido potente e preciso. Così che l’aussie cerca di rompere il suo massimo ritmo di controllo e finisce per sbagliare. 0-30. Incredibile il ritmo dello scambio e Carlos non cede un millimetro di campo, così che Alex tira di poco largo un rovescio e crolla 0-40. Con coraggio totale De Minaur le salva tutte, bellissimo il diritto cross dai pressi della rete, per niente facile, che provoca un gran bell’applauso, assolutamente meritato. 5 punti di fila, “Demon” regge, 4-2. Carlos si distrae… Sbaglia un diritto, una smorzata e sul 30 pari subisce un bel lob di Alex e poi tira lungo. Attenzione: palla break per De Minaur. Va troppo in difesa l’australiano, prova un lob ma gli esce appena corto. Ci prova, e bene, Alex, risposta cross profonda e via avanti col lungo linea. Seconda PB! Poche prime nel game per Carlos, e pure adesso, tanto che De Minaur risponde profondo e poi tira un rovescio lungo linea che sorprende lo spagnolo, arriva tardi e trova solo rete. BREAK De Minaur, 4-3! Si torna incredibilmente on serve, quando il set è stato vicinissimo al 5-1 per Alcaraz. Bravo Alex, impatta lo score 4 pari. È meno preciso Alcaraz, col diritto alterna sbracciate che non si prendono ad errori, e poi meno punti diretti col servizio. Rischia addirittura un S&V sulla seconda palla sul 30 pari, funziona l’effetto sorpresa. Ancora di più un nastro beffardo, per il 5-4. De Minaur trova un Ace importantissimo sul 30 pari, a respingere un Alcaraz minaccioso in risposta. 5 pari. Charlie mette in mostra tutta la sua mano nel game #11, una volée e poi uno scambio vinto “a pittino” sotto rete, 6-5, quindi ADM porta il set al tiebreak. Alex è il primo a prendere un punto in risposta, errore banale di Carlos col rovescio, 3 punti a 1. Si riscatta con una smorzata ottima lo spagnolo, 3 punti pari. Un nuovo errore col rovescio, stavolta cercando di spingere, costa ad Alcaraz il 5 punti a 3. Furibonda reazione dell’iberico, tira a tutta e si butta avanti a chiudere di prepotenza, 5 pari. Male Alex, non mette la prima palla e poi tira un diritto tremebondo in rete. Set Point Alcaraz sul 6-5, al servizio. Urla Charlie vedendo il diritto in corsa dell’australiano finire out. 7-6 Alcaraz, ma che fatica dal possibile 5-1 costretto a rimontarea 3-5 nel TB.
    Il primo parziale pesa tanto sulle spalle di De Minaur, mentre Alcaraz vola dalla riga di fondo con impatti molto aggressivi. Il “canguro” scivola sotto 0-40 e Carlos si prende di forza il BREAK con un’accelerazione di rovescio lungo linea precisa. 1-0, può fare corsa di testa il murciano. Incredibilmente Carlos si addormenta… Due impatti pessimi per la sua qualità, si ritrova sotto 0-40. Ci prova Alex, attacca subito ma sul net tocca in rete una volée non così difficile per la sua mano. Poi ci pensa lo spagnolo a completare il disastro con un drive che sbatte sul nastro e termina largo. Contro BREAK, 1 pari. Gli Up and Down sono continui, c’è spettacolo ma anche errori marchiani. Un diritto a tutto gas sul 30 pari vale a Carlos una nuova palla break, la trasforma con un rovescio ancor più impressionante, pizzica la riga, imprendibile. BREAK, 2-1 avanti lo spagnolo. Stavolta il pluricampione Slam tiene alta l’attenzione, verticalizza subito e la difesa di ADM va a gambe all’aria, troppo veloci i colpi di Charlie. 3-1. Funziona molto bene in questa fase il rovescio lungo linea di Alcaraz, impatto con grande equilibrio ed anticipo, la palla fila via retta e veloce, nemmeno le gambe più veloci del tour riescono a contenere. Ne trova due, uno meglio dell’altro, Carlos nel quinti game, vola 15-40 con due chance per il doppio allungo. Beh, MAZZATA da Thor col diritto di Carlos, una bordata terrificante, ancora lungo linea, che porta lo spagnolo avanti 4-1 con un altro BREAK. De Minaur è un cowboy dentro, mica crolla… Arriva addirittura a palla break sul 30-40, con un allungo acrobatico sul net, ma col servizio Alcaraz respinge l’assalto. E poi che scambio nel punto successivo! Show time! Incredibile la difesa dello spagnolo, in spaccata, e poi come corre avanti a prendersi il punto. Wow, bravissimo. Fa il pugno al suo angolo dopo un servizio vincente che gli vale il 5-1. Quando è acceso, beh, non ce n’è per nessuno o quasi. L’incontro si chiude per 6 giochi a 2, con un turno di servizio un po’ svagato di Carlos (anche un doppio fallo) ma sufficiente per chiudere le danze. Bella partita tutto sommato, con Alcaraz che si conferma leggendario nel trovare picchi di rendimento da cineteca e quindi spegnersi un secondo dopo. Ma si riattiva, e allora son dolori per gli altri…

    Carlos Alcaraz vs Alex de Minaur
    ATP Turin Carlos Alcaraz [1]76 Alex de Minaur [7]62 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-155-1 → 5-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-403-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 3-1A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 1-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* 6*-56-6 → 7-6A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-06-5 → 6-6C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-155-5 → 6-5A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-1 → 4-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO