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    Alcaraz pareggia i conti: la Spagna si gioca tutto nel doppio

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha risposto presente quando la Spagna e Nadal ne avevano più bisogno. Il murciano ha pareggiato il confronto con l’Olanda battendo Tallon Griekspoor 7-6(0) 6-3 in un match dominato dopo il tie-break del primo set.
    LA PARTITAL’incontro è iniziato ad alta intensità, con entrambi i giocatori protagonisti di lunghi scambi da fondo campo. Alcaraz, impeccabile al servizio, ha attraversato un breve momento di difficoltà perdendo la battuta, ma ha immediatamente recuperato il break mostrando grande carattere.Il primo set è stato deciso al tie-break, dove Alcaraz ha mostrato il suo miglior tennis: profondo, preciso e intelligente, non ha concesso nemmeno un punto all’avversario, chiudendo 7-0 e mandando su tutte le furie l’olandese.
    LA CAVALCATA FINALENel secondo set, Griekspoor ha perso completamente la concentrazione, arrivando anche a un piccolo battibecco con il pubblico. Alcaraz ne ha approfittato immediatamente, piazzando il break in apertura e gestendo il vantaggio con autorità fino al 6-3 finale.Una prestazione da leader per il numero 3 del mondo, che ha vendicato la sconfitta di Nadal e ha riportato in parità il confronto, costringendo tutto alla decisiva sfida di doppio.Sospinta dal pubblico del Martin Carpena di Malaga, la Spagna ora sogna una rimonta, in quello che potrebbe essere l’ultimo match in carriera di Rafael Nadal.
    ITF Finals T. Griekspoor63 C. Alcaraz76 Vincitore: C. Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6T. Griekspoor 30-0 40-0 ace2-5 → 3-5C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-4 → 2-5T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace1-4 → 2-4C. Alcaraz1-3 → 1-4T. Griekspoor 15-0 40-0 ace0-3 → 1-3C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace0-2 → 0-3T. Griekspoor 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 0-5* 0-6*6-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace6-5 → 6-6T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace5-4 → 5-5T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4T. Griekspoor 0-15 0-30 0-40 15-404-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 df3-2 → 4-2T. Griekspoor 15-0 15-15 df 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-02-1 → 2-2T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-401-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-0 → 1-1T. Griekspoor 15-0 ace 30-15 ace 40-15 ace 40-30 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2024: tra record e bilanci di fine stagione. Ruud nella storia, Alcaraz verso i 10 milioni di dollari, Djokovic pensa all’Australia

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Le ATP Finals 2024 hanno portato alla luce diversi spunti interessanti per quanto riguarda i protagonisti del tennis mondiale. Carlos Alcaraz, eliminato nella fase a gironi a Torino, può comunque sorridere per una stagione economicamente straordinaria: lo spagnolo ha già accumulato 9.850.338$ in prize money, cifra che potrebbe superare i 10 milioni considerando i potenziali bonus della Coppa Davis.
    Novak Djokovic chiuderà l’anno come numero 7 del ranking ATP, un piazzamento notevole considerando i pochi tornei disputati. Il serbo si presenterà agli Australian Open 2025 in una posizione del seeding che potrebbe portarlo ad affrontare nei quarti uno tra Sinner, Alcaraz, Zverev o Medvedev (con il russo che potrebbe ancora perdere la quarta posizione).
    Casper Ruud continua a brillare alle ATP Finals, raggiungendo le semifinali nelle sue prime tre partecipazioni al torneo dei maestri. Un’impresa riuscita in precedenza solo a sette leggende del tennis, tra cui Federer, Lendl, Connors e Vilas.
    Andrey Rublev lascia Torino senza vittorie dopo la sconfitta con Ruud, ma con importanti lezioni apprese sulla gestione mentale: “Mi sento molto bene. Due settimane fa avrei detto che essere qui era già più che sufficiente”, ha dichiarato il russo in conferenza stampa. “Ho giocato tre buone partite con la mentalità giusta. La lezione più importante è mantenerla così per il prossimo anno, essere così per la maggior parte del tempo”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev serve come un treno e batte Alcaraz. È in semifinale alle ATP Finals, Alcaraz out anche col conteggio dei game

    Alexander Zverev (foto Getty Images)

    Zverev Uber Alles! Imprendibile al servizio, e pure bello tosto nella lotta, davvero difficile battere una simile “macchina da tennis”, ben oliata e senza importanti passaggi a vuoto, quei momenti di passività e tensione che troppe volte l’hanno penalizzato, a volte pure mortificato al cospetto di avversari più duri mentalmente… Oggi Sasha Zverev è stato duro, durissimo: con una prestazione di altissimo livello al servizio e assai focalizzato e preciso nello scambio il tedesco batte un Carlos Alcaraz altalenante ma tutt’altro che dimesso nella terza partita del gruppo Newcombe (7-6 6-4 lo score), assicurandosi così la terza vittoria e la matematica qualificazione alle semifinali delle Nitto ATP Finals, dove sabato sfiderà Taylor Fritz, secondo nel gruppo Nastase. Alcaraz invece paga a caro prezzo la sconfitta: anche nel computo della percentuale di game vinti è dietro e quindi nessuna combinazione tra Ruud e Rublev nel match serale può salvarlo. Aereo pronto per Malaga, c’è da vincere una Davis Cup con e per Nadal.
    Zverev ha disputato un match terribilmente solido con il servizio, non ha sbagliato praticamente niente col rovescio in scambio ed ha retto piuttosto bene anche contro il diritto di Alcaraz, colpo andato a corrente alternata tra pallate spettacolari ma anche errori. Zverev ha meritato complessivamente il successo: ha strappato ben 7 palle break nel primo set, senza sfruttarne nessuna, ma nel tiebreak è andato avanti 5-2 con grande qualità, subendo poi una reazione spettacolare di Alcaraz. Decisivo un errore di rovescio dello spagnolo sul 5 punti a 4, e che giocata di Zverev sul set point, una volée bassa di difficoltà 10 nella scala Mercalli del gioco, con Carlos un po’ ingenuo nel volerla rimettere di volo, ormai a campo sguarnito. Furibondo Alcaraz al cambio di campo, consapevole che ormai le Finals erano di fatto andate… Nel secondo set Carlos comunque non molla, si procura finalmente due palle break ma Zverev è solido, regge e chiude la partita con un ultimo game bellissimo, a sottolineare la qualità complessivamente buona del match. Dopo parecchi errori iniziali infatti l’incontro è decollato, merito di Carlos che ha iniziato a giocare quel suo tennis a tratti inafferrabile, tanto è fantasioso e vario, splendido contrasto con la sostanza e potenza del rivale. Alla fine Zverev ha vinto perché è stato più continuo e solido, sostenuto da un servizio in grandissimo spolvero. 79% di prime palle in campo, vincendo tre punti su quattro e un favoloso 67% con la seconda, dato questo eccellente vista la qualità in risposta dello spagnolo. Alla fine tutti i numeri sono migliori per il tedesco, come il saldo positivo tra vincenti ed errori ed anche il numero complessivo di vincenti.
    “È stata una partita di un livello spettacolare, lui arriva su ogni palla… sono davvero felice della vittoria” afferma Sasha a caldo in campo. “Sto cercando di migliorare il mio gioco, ma la felicità viene dalla vittoria”.
    Zverev si conferma l’uomo più in forma del suo gruppo, e la vittoria su Alcaraz certifica la sua forza ed anche i miglioramenti in corso dei quali parla continuamente in ogni press conference o intervista. La partita di oggi l’ha vinta principalmente con una battuta che ha sostenuto alla perfezione il suo gioco, consentendogli di giocare relativamente tranquillo in risposta, dove ha potuto prendersi quale rischio in più, ma non solo. Sasha sta avanzando la sua posizione nello scambio, più vicino alla riga di fondo; sta giocando in modo tatticamente ineccepibile col rovescio, colpo che gestisce con profondità e precisione e con il quale cambia ritmo per aperture di campo spesso molto incisive; e pure col diritto è stato molto attento a sbagliare il meno possibile cercando con lucidità molti lungo linea in modo di spostare lo scambio sulla diagonale di rovescio, quella in cui è più sicuro. Inoltre evidente la sua maggior propensione a venire a rete a prendersi il punto: oggi ha rischiato l’attacco 20 volte, vincendo “solo” 11 punti. Si potrebbe pensare che siano pochi – e tanti non sono – ma il tutto va inquadrato in un game plan complessivo, e l’attaccare per primo è un punto di forza non indifferente quando al di là della rete c’è un grande attaccante e creatore di gioco come Carlos. Infatti Zverev ha affrontato la partita di petto, ha gestito molti scambi alle sue condizioni, e seppur passato in varie occasioni quegli attacchi sono stati utilissimi a mettere pressione al rivale e non fargli prendere il possesso del tempo di gioco. Questo era il grande rischio per lui: Alcaraz che comanda il ritmo, che si accende in giocate spettacolari e diventa irresistibile. Per non far sì che questo accada, necessario servire benissimo, sbagliare poco, mettere pressione per non lasciare all’altro il tempo di creare e comandare. Guardando il match dal lato di Zverev, missione compiuta.
    Alcaraz è sceso in campo non nella migliore condizione atletica e si è visto. Troppi gli errori, incertezze tecniche e fasi up and down, dovute sicuramente ad una forma carente, meno esplosività e sicurezza. Ma ha giocato una partita con quel che aveva e non ha mollato sino alla fine, da grande agonista. È stato bravo sino a fondo a darsi la chance di vincere e passare in semifinale. Non è andata bene, ma applausi ugualmente alla sua classe e voglia, Carlos è un patrimonio enorme del gioco, e ogni sua magia vale sempre il prezzo del biglietto. Zverev vince il gruppo Newcombe, era il favorito viste le condizioni non meglio di Alcaraz, sarà favorito contro Fritz in semifinale.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Già dal palleggio di riscaldamento Zverev appare teso: palla lunga, in rete, pure due volée malamente sbagliate. Inizia il match al servizio e sbaglia due colpi di scambio. Poi mette in campo una bella prima palla e finalmente si sblocca, andando a vincere anche il duro e lungo palleggio successivo. Quattro punti di fila e 1-0 Zverev. Diventano 6 i punti di fila, due erroracci di Carlos senza un’idea dietro. Un altro classico unforced di Alcaraz e 15-40, due palle break immediate per il tedesco. Rimedia con due servizi, il primo Ace e una palla esterna precisa, difficile da controllare. Una palla corta perfetta di Carlos è il primo punto esclamativo del match, gli vale l’1 pari. Anche nel secondo turno di battuta Alcaraz è tutt’altro che sciolto, perde di vista due volte la palla con errori banali, e poi una smorzata è troppo lunga, Sasha arriva e chiude. 0-40, stavolta le palle break sono 3, e consecutive… Risale di nuovo la corrente, con l’aiuto del servizio e uno Zverev che entra male nella palla nella seconda chance. Continua il festival degli errori, prima Carlos, poi Alexander (sesta PB non sfruttata), livello davvero basso in quest’avvio, con qualche vincente sporadico. 2 pari. Sul 3-2, in risposta, Zverev tira il primo gran rovescio vincente del match, gli vale il 15-30. Il game va ai vantaggi, ma stavolta non c’è chance di break, 3 pari. Serve benissimo il tedesco, lo spagnolo fa fatica in risposta (sei punti vinti in quattro turni di battuta del rivale). Sul 4 pari Zverev è per la prima volta sotto al servizio. Un doppio fallo gli costa lo 0-30. Rischia un serve and volley sulla seconda palla il tedesco, e gli va bene (ottima la stop volley). Recupera sparando bordate di servizio a oltre 220 km/h, e precise. 5-4. Anche Alcaraz ha preso ritmo al servizio, secondo turno liscio e 5 pari. Sul 6-5 Zverev rimette benissimo un’ottima smorzata, quindi sul 30 pari è bravo ad entrare sulla palla troppo rallentata da Carlos e prendersi il punto che gli vale il set point. Lungo scambio tattico, il primo a sbagliare è Sasha col diritto, un cross mal gestito (non avrebbe fatto il punto). Tiebreak. Buon livello ora, un vincente a testa in avanzamento di grande qualità nei primi punti, e Sasha serve costantemente sopra ai 220 all’ora. Il mini-break arriva sul 3-2: Carlos si fa ingolosire da una risposta non profonda, attacca col diritto cross ma Sasha era lì e lo infila con un passante perfetto. 4-2. Alcaraz cede anche nel punto successivo, sul ritmo, 5-2 Zverev. Lo spagnolo si riprende un punto in risposta, gran passante di diritto (prevedibile l’attacco del rivale), poi un altro con un lob perfetto! Male Zverev però in questi due attacchi, non così incisivi. 5-4. Carlos regala un rovescio in scambio banale che gli costa il 6 punti a 4, e altri due Set Point da difendere. Diritto violento, sbracciata a tutta, per cancellare il primo, 6-5, ma ora serve Sasha. Che punto!!! Zverev ancora attacca, riesce a tenere in gioco un volée bassa difficilissima, e Alcaraz in avanzamento vuol colpire di volo ma spedisce in corridoio. SET Zverev, 7 punti a 5. Set meritato, viste le tante palle break conquistate (7) e la qualità al servizio. Con questo set, Zverev è sicuramente in semifinale.
    Secondo set. Alcaraz falloso, e ai vantaggi Zverev trova un passante di diritto poderoso, subito chance per scappare via. Spreca Carlos, dopo un gran rovescio incrociato non si piega sulle gambe nei pressi del net e il tocco di rovescio non passa la rete. BREAK Zverev, all’ottava chance riesce a volare avanti. Totale lo scoramento di Carlito dopo aver subito un altro super passante di rovescio di Sasha nel primo punto del secondo game. Testa bassa, linguaggio del corpo non buono per Carlos, che a zero subisce la potenza del rivale (2-0). Zverev ormai gioca a braccio sciolto, mentre Alcaraz tira palle, non “gioca” con costrutto. Ha talmente tanto talento e qualità che in qualche modo vince il terzo game, eccellente il diritto vincente decisivo ai vantaggi. Nel quarto game Carlos prova una reazione, aziona tutta la velocità del braccio ma sul 30 pari regala malamente un colpo e non si dà pace. Sasha ringrazia e spara l’Ace (3-1). Improvvisamente Zverev ha un calo d’attenzione sul 3-2. Due errori, poi sul 15-30 spara un diritto d’attacco fuori un metro. Ecco le prime palle break del match per Alcaraz, due di fila. Non le gioca bene Carlos, stecca clamorosa sulla prima, mentre nello scambio seguente esagera con l’angolo nell’inside out di diritto, con Zverev assai conservativo… Rimonta Sasha, solo restando solido, un “buon” Alcaraz qua poteva fare assai di più, troppo attendista. 4-2 Zverev. È l’ultimo sussulto dell’incontro arriva sul 5-4. Zverev serve per chiudere, ma subisce un passante violento dell’iberico nel primo punto. Delicatissimo il secondo, lo gestisce da campione Sasha controllando lo scambio e attaccando con precisione. Carlos trova un’altra super giocata di tocco e poi passante che gli vale il 15-30. Uff! Esce di un niente un rovescio di Alcaraz che l’avrebbe issato a due palle break. Spettacolo! Anche Zverev trova un diritto difensivo che diventa un passante basso e imprendibile anche per un Alcaraz in tuffo. Match Point sul 40-30. Chiude col pezzo forte del repertorio, una mazzata di servizio micidiale. 6-4. Vittoria meritata e semifinale. Zverev vince i tre match del girone.

    [2] Alexander Zverev vs [3] Carlos Alcaraz ATP Nitto ATP Finals Alexander Zverev [2]76 Carlos Alcaraz [3]64 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 5-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-303-1 → 3-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-1 → 3-1C. Alcaraz15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1A. Zverev1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 3-2* 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 6-4*6-6 → 7-6C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace6-5 → 6-6A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5A. Zverev 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-404-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4A. Zverev 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-403-2 → 3-3A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-0 → 1-1A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Zverev 🇩🇪
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    322
    280

    Ace
    9
    6

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    55/70 (79%)
    58/87 (67%)

    Punti vinti sulla prima
    40/55 (73%)
    39/58 (67%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/15 (67%)
    15/29 (52%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    7/8 (88%)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    103
    61

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/58 (33%)
    15/55 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    14/29 (48%)
    5/15 (33%)

    Palle break convertite
    1/8 (13%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    11/20 (55%)
    15/24 (63%)

    Vincenti
    29
    26

    Errori non forzati
    25
    34

    Punti vinti al servizio
    50/70 (71%)
    54/87 (62%)

    Punti vinti in risposta
    33/87 (38%)
    20/70 (29%)

    Totale punti vinti
    83/157 (53%)
    74/157 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    232km/h (144 mph)
    221km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    219km/h (136 mph)
    200km/h (124 mph)

    Velocità media seconda
    174km/h (108 mph)
    170km/h (105 mph) LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Ruud-Rublev decisiva per le semifinali, Alcaraz eliminato

    Andrey Rublev nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Serata cruciale alle ATP Finals 2024 con lo scontro diretto tra Casper Ruud e Andrey Rublev per l’accesso alle semifinali. Per il norvegese Ruud la strada è più agevole: gli basterà vincere un set o conquistare sette game per qualificarsi in caso di vittoria di Rublev. Il russo, invece, deve vincere in due set concedendo al massimo sei game per sperare nel passaggio del turno.
    Carlos Alcaraz è matematicamente eliminato dal torneo. Il tennista spagnolo, che non ha più possibilità di qualificazione nemmeno in caso di vittoria di Rublev su Ruud, può ora concentrarsi sul prossimo impegno: la Coppa Davis 2024 a Malaga.La serata si preannuncia particolarmente tesa al Pala Alpitour di Torino, con Ruud e Rublev che si contenderanno l’ultimo posto disponibile per le semifinali del torneo dei maestri.
    John Newcombe GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇩🇪 A. Zverev | 3-0 | 6-0 | 100.00% | 38-27 | 58.46% – Q2 | 🇪🇸 C. Alcaraz | 1-2 | 2-4 | 33.33% | 29-35 | 45.31%3 | 🇳🇴 C. Ruud | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 22-19 | 53.66%4 | 🇷🇺 A. Rublev | 0-2 | 0-4 | 0.00% | 17-25 | 40.48%
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il servizio di Zverev vs. la risposta di Alcaraz: qua si decide la loro sfida

    Carlos Alcaraz, n.3 ATP alle Finals 2024 (foto Antonio Fraioli)

    Ore 14, all’Inalpi Arena entrano in campo Zverev ed Alcaraz. È probabilmente “La” partita dei round robin delle Nitto ATP Finals 2024, non solo perché si sfidano il n.2 e il n.3 del mondo, ma perché quest’incontro potrebbe risultare decisiva per le sorti dell’intero torneo. Alcaraz è costretto a vincere, altrimenti le sue speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino (vincendo almeno un set potrebbe farcela se Rublev batte in due set Ruud in serata, oppure perdendo in due set e vincendo in due set Rublev si andrebbe al complesso conteggio della percentuale dei game vinti). Lasciando da parte la matematica, nota dolente di questo torneo col format dei gironi, sarà assai più interessante vedere come si presenterà in campo Carlos: se la sua condizione è migliorata, confermando progressi mostrati nella vittoria contro Rublev e riuscendo così a battagliare ad armi pari contro Zverev, oppure se il tedesco continuerà a dominare col servizio e un tennis che sta cercando – faticosamente – di spostare verso un attitudine più offensiva. Sarà l’undicesimo scontro tra Sasha e Carlos, 5 pari il conto tra i due, con tre partite disputate quest’anno: quarti agli Australian Open (W Zverev), quarti a Indian Wells (W Alcaraz), finale a Roland Garros (W Alcaraz). Interessante notare che entrambe le partite giocate indoor sono andate a Zverev. Non è un dato banale: il tedesco al coperto gioca forse il suo miglior tennis in assoluto, mentre lo spagnolo è ancora totalmente in fase di studio quando si gioca in queste condizioni.
    Quali possono essere le chiavi del match? Quella più importante è certamente la salute e condizione fisica di Alcaraz. Si sta riprendendo da una brutta influenza che l’ha come depotenziato nel primo match, in grave difficoltà a respirare e recuperare dopo gli scambi più intensi. Sarà un fattore decisivo perché Zverev è un grande combattente, tira forte, lotta su ogni punto ed ha potenza e schemi per costringere il rivale a palleggi serrati. Oltre a quest’aspetto, decisiva sarà la battaglia tra il servizio di Sasha e la risposta di Carlos. Nelle vittorie dello spagnolo la sua risposta è riuscita a disarmare la forza del primo servizio del rivale, gli ha consentito di prendere il comando delle operazioni, aprirsi il campo con anticipo e chiudere con un affondo vincente; in quelle del tedesco, è stato lui a fare il bello e cattivo tempo con una battuta precisa, a tratti imprendibile, che l’ha messo in condizione di grande vantaggio. La sensazione è che la partita la vincerà chi sarà più forte in questa sfida.
    Zverev ha dichiarato a più riprese nelle scorse settimane di voler cambiare il suo tennis, spostando sempre più il baricentro dei suoi schemi in avanti; non necessariamente proiettato a rete (anche se nei due match disputati a Torino c’è venuto assai spesso), ma stazionando con i piedi più vicini alla riga di fondo. È un esercizio per lui non facile, poiché i suoi drive potenti non funzionano con l’anticipo, ma con la forza di aperture importanti, grandi appoggi e quindi uno slancio che genera spin e forza. Un tennis più muscolare che rapido, necessario il tempo per farlo. Questo contro i due leader nella nuova generazione – Jannik e Carlos – non funziona così bene, perché sia l’azzurro che il murciano sono rapidissimi nel rubare tempo all’avversario, costringerlo a fare tutto in fretta sbattendolo in difesa. Zverev è un grande quando deve contro battere, ma fa tanta fatica e tendenzialmente in questa condizione perde contro i due giovani campioni. L’ha capito e ci sta lavorando. Non sarà mai un fulmine nell’avanzare per impatti in contro balzo, ma di sicuro riuscire a controllare lo scambio con più rapidità è una chiave importante a migliorare e mettere pressione ad Alcaraz (e Sinner). Ci sta provando, con grande determinazione.
    La partita di oggi sarà un bel test per lui anche sotto questo punto vista. Per riuscire a cambiare e diventare un giocatore più offensivo e con tempi di gioco più rapidi, è necessario servire molto bene, come già è capace di fare. Tuttavia c’è un altro passaggio per lui decisivo: la percentuale di prime palle, e la sicurezza della seconda. Infatti se la bordata a tutta di Sasha può essere irresistibile quando prende ritmo, sulla seconda palla le cose cambiano…. di molto. Ancora la sua seconda di battuta non è così ficcante e continua, lì è importante un bel lavoro sulla concentrazione oltre che sulla tecnica. Alcaraz sarà prontissimo a scatenare la velocità bestiale del suo braccio aggredendo ogni seconda palla, cercando immediatamente l’angolo e l’affondo, visto che Zverev non è un fulmine a ritrovare coordinazione e il primo passo dopo aver servito. Alcaraz non è sempre costante in risposta, e tutto parte da una difficoltà a tenere altissima la concentrazione e il focus su schemi “precisi”. L’aver una serie infinita di possibilità nel suo braccio non è sempre positivo, perché in tante fasi della partita la efficacia è la chiave maestra per aprire la porta alla vittoria, mentre eccessi di creatività possono essere contro producenti. E sotto pressione è quando Carlito ancora smarrisce il miglior focus, andando a braccio… e non sempre funziona.
    Questo è uno degli aspetti principali della sfida Zverev – Alcaraz. Ovviamente sono anche altri i temi notevoli, come la posizione in campo, la diagonale di diritto – dove Carlos è nettamente più solido – e quella di rovescio – dove le cose si invertono, ma non resta che gustare un match molto atteso. Spettatore super interessato sarà Jannik Sinner: ancora non conosce il suo avversario in semifinale e paradossalmente potrebbe essere uno qualsiasi dei 4 del gruppo Newcombe. Se Alcaraz e Ruud vincessero in due set, potrebbe verificarsi l’ipotesi più complessa di tre tennisti a due vittorie. In quel caso sia il primo che il secondo sarebbero stabiliti dalla percentuale di game vinti. Prepariamo il pallottoliere, visto che questo scenario è tutt’altro che impossibile…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’urlo di Alcaraz: ritrova smalto e batte Rublev alle ATP Finals. Decisiva la sfida con Zverev venerdì

    Carlos Alcaraz (foto Fraioli)

    “Non stavo così bene, ma… non c’ho pensato. Sono sceso in campo a giocare e dare tutto quel che avevo, cercando di vincere e divertire il pubblico”. Missione compiuta. Così Alcaraz ha parlato a caldo dopo aver battuto Rublev nel suo secondo match alle Nitto ATP Finals, un 6-3 7-6(8) al termine di una buona partita che ha visto lo spagnolo non al meglio ma nettamente in crescita rispetto alla versione abulica dell’esordio, battuto da Ruud. Il russo ha messo in campo tutto quel che aveva, ha spinto tanto e servito discretamente, ma le sue solite incertezze sotto pressione nella seconda parte del primo set gli sono costati i break che hanno rotto l’equilibrio. Molto tirato il secondo set, nessuna chance e tiebreak, dove il russo ha avuto anche due set point, ma come se li è giocati bene Carlos. Da campione.
    Il 21enne di Murcia ha servito davvero bene chiudendo l’incontro con 10 Ace, il 70% di prime palle in gioco vincendo l’84% dei punti, ed eccellente il 63% di trasformazione con la seconda; forte di una battuta così costante, ha condotto con totale agio i suoi game (non ha concesso alcuna palla break) e questo gli ha permesso di restare rilassato e focalizzato. E quando Alcaraz gioca sereno e libero dalla pressione son dolori per gli altri… Si concentrato sul contenere le sfuriate del rivale, cambiando marcia con alcune zampate bellissime che hanno esaltato il pubblico torinese e gli hanno dato la spinta per gli allunghi decisivi nel primo set e nel tiebreak. Alcuni diritti di Carlos hanno dell’incredibile per anticipo e controllo. Magistrali. Solido, centrato, ancora non il miglior Alcaraz, siamo lontani da quella furia travolgente e quell’anticipo che lo rende irresistibile, ma lo spagnolo si è mosso piuttosto bene per velocità degli spostamenti e tenuta nello scambio. I severi problemi di respirazione accusati nel primo incontro e negli allenamenti successivi sembrano superati. Dopo i dubbi di stamattina, gioca – non gioca, Carlito sembra deciso a spingere nel torneo ed affrontare Zverev venerdì in una partita che per lui sarà decisiva.
    Rublev non è dispiaciuto, se c’è stata una discreta partita con molti punti divertenti è soprattutto per merito suo. Ha forse fiutato l’occasione, con un Alcaraz non al meglio, memore di quel che era successo a Madrid lo scorso maggio, dove un Carlos non al meglio era crollato sotto il pressing del moscovita. Ha spinto tanto Andrey, reggendo discretamente bene anche sulla diagonale di rovescio, dove il gap con lo spagnolo a livello di sicurezza e spinta è ampio; anche lui ha messo in campo il 70% di prime, vincendo tre punti su quattro e più del 50% sulla seconda, ma il computo errori-vincenti è nettamente a favore di Alcaraz. Dove Rublev ha perso l’incontro è in risposta: pochissimo sulle prime dello spagnolo ma anche sulle seconde, dove poteva e doveva trovare punti importanti o almeno aperture per mettere più pressione al rivale. Per i suoi standard delle ultime settimane, dove hanno fatto il giro del mondo le sfuriate incontrollate di rabbia autodistruttiva, è stato bello tranquillo e focalizzato. Rublev ha giocato una buona partita, è stato Alcaraz a vincerla con la sua maggior qualità complessiva, non Andrey a buttarla via.
    La buona notizia per Alcaraz, oltre alla vittoria che lo tiene in vita nel torneo, è il miglioramento generale nella condizione atletica ed agonistica. Più vivo con le gambe e con piedi, è riuscito in più fasi ad aggredire la palla veloce del rivale entrando con forza e precisione. Molte accelerazioni col diritto hanno lasciato di sasso il rivale, ed esaltato il pubblico torinese. La sensazione è che contro lo Zverev ammirato nella prima partita del torneo servirà un Alcaraz ancora superiore. Sasha sta servendo molto bene, meglio di Rublev; rovescio contro rovescio il tedesco ha altra resistenza e potenza. Servirà un tennis ancor più efficace e continuo, sia come colpi e intensità fisica, perché la forza complessiva del tedesco è superiore a quella di “Rublo”. C’è un giorno di riposo per sentirsi meglio e ritrovare forza. Soprattutto, Alcaraz nel torneo c’è e sembra voler restarci il più a lungo possibile.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Veemente la partenza di Rublev: serve come un treno nel primo game, quindi in risposta entra forte col diritto e trova l’angolo. Alcaraz è costretto a chiedere il massimo al suo diritto sul 15-30. Scambi ridotti all’osso, entro una manciata di colpi il punto si decide. Con un Ace Carlos impatta 1 pari. Andrey è il primo a cedere sul primo vero lungo e duro scambio del match, ma serve bene. Non è un fulmine di guerra, ma Alcaraz sembra più vivo e pimpante rispetto alla prima partita, la palla gli esce più netta dalla racchetta ed è più rapido nello scattare lateralmente. 2 pari, Rublev inizia il game con un errore marchiano con lo smash, perde di vista il campo; poi un diritto in corsa in rete, per lui non impossibile, 0-30. Primo momento di stress nel match. Non è fortunato col nastro, ne approfitta Carlos con una smorzata perfetta. 15-40, prime due palle break del match. Solido Rublev, gran spinta col diritto con rischio calcolato. Bene Andrey, autorevole come si cava dal buco. 3-2. Nel sesto game Alcaraz scatena tutta la potenza del sul diritto sul 30-0, pallata incredibile anche perché su traiettoria verticale, senza peso. Esecuzione splendida. 3 pari. La lotta, e lo spettacolo, si accendono. Gran difesa di Rublev sul 15 pari, ricaccia dietro Alcaraz e si prende un bel punto. Il ritmo si è alzato molto, il moscovita regge anche sul lato del rovescio, poi commette un doppio fallo che forza il game ai vantaggi. Con grave errore col diritto inside out, Rublev concede una palla break. Non era la prima palla, la seconda non è abbastanza profonda… Alcaraz non si fa pregare: risposta aggressiva e quindi spara nell’angolo un diritto troppo veloce per esser difeso. Break, 4-3 Alcaraz. Rublev ha pagato a caro prezzo quel diritto errato e un calo al servizio. Rimedia da 0-30 Carlos, un ace e diritti aggressivi, 5-3. Alcaraz è paziente, lascia sfogare la furia col diritto di Rublev, con qualche errore di troppo, e sul 30 pari piazza una pallata che gli vale il set point. Se lo gioca malissimo il russo, con fretta cerca un diritto vincente dal centro che esce largo. Guarda il suo angolo smarrito Rublev, ha sprecato nei momenti decisivi, e mal gliene incolse… 6-3 Alcaraz, più solido e concreto.
    Lo spagnolo inizia il secondo set con un ottimo turno di battuta, 1-0. Il vantaggio gli permette di gioco molto rilassato, braccio sciolto e via, alterna bordate incisive a qualche tocco ottimo, come la smorzata in apertura del secondo game. Quando si scambia ora Rublev va in difficoltà, Alcaraz è piuttosto mobile e si difende con qualità. Ai vantaggi il russo torna a vincere uno duro e lungo scambio di ritmo, 1 pari. Alcaraz regala al pubblico due perle assolute nel terzo game, un diritto cross vincente raccogliendo la palla da cm dal suolo, che mano! E poi una smorzata millimetrica. Classe. Allarga le braccia Rublev, nemmeno il rischio in risposta lo aiuta, è come disarmato. Pandemonio nel quarto game! Carlos trova tre difese clamorose nello stesso scambio, l’ultima un passante che fa saltare in aria l’Inalpi Arena. Showtime! Rublev non ci sta e tira una mazzata di diritto delle sue, bella reazione emotiva, quel big-point del rivale poteva esser la spallata definitiva. 2 pari. Ma il suo problema è incidere in risposta: finora solo 7 punti vinti, e la miseria di 2 sulle seconde palle dello spagnolo. Niente. Quella pallata è come una scossa elettrica per Andrey, martella anche in risposta e si porta 0-30. Spreca poi malamente sotto rete nel quarto punto, era la chance per issarsi a palla break. Quattro punti di fila e 3-2 Alcaraz. Mazzata mentale per la già fragile psiche del russo… ma regge. 3 pari e forza tanto in risposta, ne trova una vincente spettacolare che smuove anche la severa maschera del suo coach Vicente. Non basta a strappare l’agognata PB, serve bene Carlito sul 30 pari, e si porta 4-3. Il servizio domina, alcuni big point sparsi qua e la, ma l’equilibrio regge. 5 pari e poi in un amen Tiebreak. Inizia bene Alcaraz, gran vincente col diritto; si prende il mini-break con una risposta profondissima nel terzo punto, 2-1. Si gira 4-2, bel ritmo complessivo. Bel rischio per il russo, una deviazione del nastro lo mette in difficoltà ma gestisce bene sotto rete, 4-3. Bellissimo punto vinto da Carlos!!! Attacchi, difese, si esplora tutto il campo e alla fine una volée alta di rovescio (difficile) di Rublo non è definitiva e il passante di rovescio di Carlito vincente. Applausi. 5-3. Doppio fallo! Paga lo sforzo del punto precedente lo spagnolo, restituisce il mini-break! 5-4. 5 pari con un bel servizio di Andrey. Attacca Alcaraz, ma la palla gli muore in corridoio. 6-5 e Set Point Rublev. Servizio al corpo e diritto vincente, ottimo Alcaraz. 6 punti pari. Ace! 7-6 e Match Point Alcaraz. Bel servizio del russo, 7 pari. Urka che errore!!! Attacca benissimo Carlos ma affossa una volée scolastica. 8-7 Rublev, SP #2. MMM, Carlos attacca col diritto e la palla gli resta in campo per un capello… si dispera Andrey. 8 pari. 9-8 Alcaraz, secondo Match Point. LA RISPOSTA di Carlos! La aggancia con la punta della racchetta, forse anche un po’ di buona sorte in una traiettoria così angolata che Rublev niente può. 10 punti a 8, Alcaraz vince. Bella partita, esce dal campo sotto un bell’applauso il russo, ma ancora sconfitto. Alcaraz è ancora in vita nel torneo, venerdì ci sarà una sfida super e decisiva contro Zverev, in campo stasera vs. Ruud (da favorito).

    [3] Carlos Alcaraz vs [8] Andrey RublevATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [3]67 Andrey Rublev [8]36 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-8 8*-8 9-8*6-6 → 7-6A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5A. Rublev 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df4-4 → 5-4A. Rublev 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-3 → 4-3A. Rublev 15-0 30-0 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-2 → 3-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-151-1 → 2-1A. Rublev 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-3 → 6-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A3-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Rublev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Rublev 🇷🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    321
    282

    Ace
    10
    7

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    44/63 (70%)
    53/76 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    37/44 (84%)
    40/53 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/19 (63%)
    12/23 (52%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    141
    53

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/53 (25%)
    7/44 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/23 (48%)
    7/19 (37%)

    Palle break convertite
    2/4 (50%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    10/13 (77%)
    3/6 (50%)

    Vincenti
    33
    14

    Errori non forzati
    26
    23

    Punti vinti al servizio
    49/63 (78%)
    52/76 (68%)

    Punti vinti in risposta
    24/76 (32%)
    14/63 (22%)

    Totale punti vinti
    73/139 (53%)
    66/139 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    220km/h (136 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    206km/h (128 mph)
    194km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    170km/h (105 mph)
    165km/h (102 mph) LEGGI TUTTO

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    Alcaraz al bivio: Torino o Malaga?

    Carlos Alcaraz in allenamento a Torino

    Insistere e spingere al massimo alle ATP Finals, cercando di staccare un biglietto per le semifinali nonostante una salute precaria, oppure curare i malanni e recuperare, visto l’appuntamento con la storia a Malaga per “l’ultimo ballo” di Rafa Nadal nella final 8 di Davis Cup? Chissà quanti dubbi e analisi frullano per la testa di Carlos Alcaraz e del suo team in queste ore, tutt’altro che facili per il n.3 del mondo. Carlos è sbarcato a Torino influenzato, un forte raffreddore e malessere che lo sta debilitando da giorni, aggravato da fastidi allo stomaco – forse anche per la tensione, che non sempre riesce a domare – ed un netta difficoltà a respirare sotto stress, che l’ha spinto ieri mattina a terminare il suo allenamento all’interno dell’Inalpi Arena dopo una manciata di minuti. Non recuperava ossigeno dopo gli scatti, con una sensazione opprimente al petto, inutile continuare oltre. Alcaraz dopo qualche parola col suo team prende il borsone e sa ne va, scusandosi addirittura con gli spettatori per il “mancato spettacolo”, fin troppo cortese il più giovane n.1 della storia con il pubblico torinese. Ferrero ha tagliato corto con la stampa nazionale: domani (ossia oggi) non sarà al 100%, ma al momento non siamo sul punto di abbandonare il torneo. Chissà come Alcaraz avrà passato il resto della giornata di ieri, riposo, medicine, terapia. Stamattina Alcaraz si è allenato sul campo principale. Ritmo molto blando, energia assai controllata, cercando di esplorare i vari colpi ma senza strappare, accelerare a tutta o provare a spingere sull’acceleratore per testare al massimo i giri del suo motore. È ancora molto raffreddato: molti i fazzoletti usati, è tutt’altro che libero nella respirazione, tanto che a metà allenamento il suo trainer gli ha applicato al petto una pomata per liberare le vie aeree, ma a livello di mobilità generale sembra più sciolto di ieri (ci voleva ben poco…).
    A meno di improvvisi ribaltoni, lo spagnolo giocherà regolarmente il suo match contro Rublev, indispensabile vincere per restare in vita nel torneo dei “maestri”. Ma… anche qualora Carlos batta il moscovita, è conveniente per lui spremersi in questo torneo viste le sue condizioni precarie con l’appuntamento già fissato a Malaga il 19 novembre in Davis Cup? Mancano solo 6 giorni al debutto alla Final 8, e non sarà un torneo come gli altri. In Spagna c’è un’attesa febbrile, tutti attendono l’ultima passerella del Rey, Rafael Nadal, che dopo la Davis appenderà la racchetta al chiodo. Ci sono le Finals in corso, ma in realtà sulla stampa iberica non si parla d’altro. All’esterno dell’Arena che ospiterà la finale di Davis Cup troneggia una scritta colossale di saluto a Rafa, campione e monumento dello sport nazionale e non solo. È un appuntamento con la storia, in tutti i sensi, nessuno vuole fallire. C’è un solo obiettivo: vincere, per regalare a Nadal quest’ultimo trofeo e chiudere la sua straordinaria carriera con una vittoria. Altri scenari non sono contemplati. La pressione sarà enorme perché la concorrenza è assai agguerrita, a partire dal team italiano campione in carica e assai competitivo, e non solo. Per farcela è indispensabile che Carlos giochi al suo meglio, “Da Alcaraz”, i suoi punti saranno fondamentali, anche perché il secondo singolarista del team di casa è un discreto rebus.
    Bautista Agut? Oppure lo stesso Nadal, che ha preparato con attenzione quest’ultimo ballo. “Giocherò solo se mi sentirò in grado di poter dare il mio meglio e contribuire alla squadra” affermava Rafael nelle scorse settimane. Considerando l’attesa e il contesto, pare difficile che capitan Ferrer possa tenerlo in panchina… Schierarlo in doppio? Nadal ha giocato ben poco la specialità, ma con la sua mano sotto rete ha vinto grandi partite in doppio e la sua risposta è sempre un gran bel colpo, è una possibilità. Ma si torna al punto di partenza: servono due punti su tre per avanzare, già dalla prima sfida vs. l’Olanda che non sarà una passeggiata, e il punto di Alcaraz non può essere in discussione.
    Per tutto questo, Alcaraz penserà più alla Davis che alle Finals? Se si riprenderà dall’influenza ritrovando vigore e arrivasse addirittura in finale a Torino, in pratica arriverebbe a Malaga lunedì mattina e avrebbe meno di 24 ore per preparare l’incontro con l’Olanda (Griekspoor), con palle, campo e condizioni totalmente diverse. Il tutto con una responsabilità enorme: vincere la sua partita. Carlos potrebbe paradossalmente giocare l’incontro odierno e quello di venerdì (contro un fortissimo Zverev) come una sorta di “preparazione” per la Final 8? Oppure la sua forza competitiva lo spingerà a cercare la sua miglior condizione per provare a vincere il torneo? La risposta la conosce solo lui. Non resta che vivere l’incontro di oggi contro Rublev e capire cosa lo spagnolo riuscirà a dare in campo.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz sospende l’allenamento mattutino dopo solo 10 minuti

    Carlos Alcaraz

    Esce dal campo scuro in volto, dopo solo una decina di minuti di allenamento sul campetto interno all’Inalpi Arena. Le Nitto ATP Finals di Carlos Alcaraz sono davvero difficili, e sembrano addirittura a rischio anche se il coach Juan Carlos Ferrero ha confermato che l’intenzione è quella di giocare regolarmente le altre due partite del round robin. Il 21enne di Murcia si è presentato sul campo di training per affinare la sua condizione dopo la sconfitta patita ieri da Casper Ruud all’esordio nel torneo. A dividere il campo con il 4 volte campione Slam il giovane statunitense Andres Martin, uno dei talenti invitati dall’ATP per fare esperienza di alto livello. Si scambia, ma con ritmo blando, non c’è la velocità di palla, intensità e forza dei giorni migliori. Si parla nel team dello spagnolo, l’aria non è affatto serena, tanto che dopo qualche minuto, una decina al massimo, Carlos decide che è meglio interrompere la sessione, uscendo dal campo dopo aver ringraziato lo sparring.

    🚨🎾 Alcaraz suspende el entrenamiento antes de empezar
    😬 El murciano se sintió indispuesto por el catarro pic.twitter.com/TsER0DkeWz
    — MARCA (@marca) November 12, 2024

    Ferrero si ferma un minuto con i colleghi della stampa iberica, conferma che Alcaraz non sta bene, ha dolore al petto e problemi respiratori (raffreddore forte e catarro). Ma non c’è l’intenzione di ritirarsi dal torneo, si spera che col passare del tempo il malessere che affligge Carlos da giorni possa migliorare e consentirgli di giocare un buon tennis. Ieri Alcaraz ha affermato che le difficoltà respiratorie non gli hanno permesso di rifiatare a dovere e recuperare dopo gli scambi più intensi, ma si diceva fiducioso di poter superare i problemi e magari avanzare anche in semifinale. La situazione stamattina sembra assai precaria, se non addirittura peggiorata.
    Continueremo a seguire le condizioni dello spagnolo. Un suo eventuale ritiro sarebbe una grave perdita per il torneo.
    Da Torino, Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO