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    Alcaraz a Doha con il vento in poppa: “Un cambiamento di calendario che ci sta dando ottimi risultati”. Sulla questione Sinner non si sbilancia

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è arrivato a Doha per disputare, dal 17 al 22 febbraio, il primo torneo di categoria 500 nella capitale del Qatar. Si tratta di una novità per il giovane tennista spagnolo, che quest’anno ha scelto di cambiare la consueta programmazione sulla terra battuta sudamericana per cimentarsi in due tornei indoor: Rotterdam, che ha appena conquistato, e ora Doha.
    È importante provare nuovi tornei e nuove superfici Riguardo al cambio di calendario, Alcaraz spiega:“Nel tennis credo sia positivo cambiare aria e scoprire nuovi tornei. Sono molto legato alla tournée sudamericana, ma non escludo di tornarci in futuro. Per ora abbiamo deciso di fare più esperienza sui campi indoor, e a quanto pare la scelta sta dando ottimi frutti.”
    Fortemente motivato dal successo in Olanda, Alcaraz si prepara ad affrontare un torneo che si preannuncia ricco di grandi nomi, come Novak Djokovic. Fino a poche ore fa, avrebbe dovuto esserci anche Jannik Sinner, prima che la sanzione di tre mesi impedisse all’italiano di scendere in campo.
    La possibile sfida con Djokovic Il sorteggio ha messo lo spagnolo e il serbo nella stessa parte di tabellone, prospettando un eventuale incontro in semifinale. Tuttavia, Alcaraz chiarisce che la presenza o meno di Djokovic non influisce sulla sua preparazione:“In ogni torneo ci sono tanti giocatori forti. Non faccio distinzioni su chi possa esserci. Se dovessi affrontare Novak, sarà solo in semifinale. Nel frattempo, preferisco concentrarmi sul mio gioco, senza modificare la preparazione a seconda di un singolo avversario.”
    In riferimento all’ultima sfida contro Djokovic in Australia, Alcaraz è convinto che si tratti di un contesto diverso:“Un torneo del Grande Slam è differente rispetto a un ATP 500. Ci saranno cambiamenti tattici rispetto a Melbourne, ma credo di aver giocato a un buon livello e cercherò di mantenerlo anche qui. Djokovic ha avuto qualche problemino fisico, ma si è allenato bene. Vedremo come starà.”
    La squalifica di Sinner e la corsa al numero uno Il grande assente di Doha sarà Jannik Sinner, fermato dalla squalifica di tre mesi concordata con la WADA. Alcaraz, interrogato sulla questione, preferisce non sbilanciarsi:La verità? Ho poco da dire. Che ci sia o no (riferendosi a Sinner), a noi non cambia nulla. Rimaniamo concentrati su di noi e sui nostri obiettivi.Il numero uno è sempre un traguardo a cui aspiro. Certo, l’assenza di Sinner può aprire opportunità, ma sono concentrato sul mio percorso.”
    Tra spettacolo e strategia: l’arte di improvvisare in campo Nota distintiva del suo gioco è la capacità di sorprendere il pubblico con colpi spettacolari e giocate improvvise. Alcaraz conferma di amare la componente di fantasia, ma di voler lavorare su una precisa organizzazione tattica:“Cerco di seguire un piano di gioco e, nello stesso tempo, sfruttare l’istinto per provare qualcosa di diverso al momento giusto. A volte va bene, altre no, però l’aspetto mentale è decisivo: ti permette di superare un errore rapidamente e concentrarti sul punto successivo.”
    Il rapporto con Nadal Alcaraz ha poi parlato brevemente dell’idolo di sempre, Rafael Nadal, che ha annunciato il suo ritiro dalla Coppa Davis:“Ho una bellissima relazione con Rafa, ma non ho più parlato con lui da quando si è ritirato in Davis. Penso meritasse un po’ di tranquillità e di tempo da trascorrere con la famiglia. Ho visto che mi ha fatto i complimenti sui social, ma non abbiamo ancora avuto modo di sentirci. Sono sicuro che arriverà l’occasione.”
    Nuovi obiettivi dopo l’Australia Australia era la grande meta di inizio stagione, ma ora che quel capitolo è alle spalle, Alcaraz punta con decisione alle prossime sfide:“Voglio vincere almeno uno Slam tra i tre che restano, e lottare nei Masters 1000. Ogni torneo è importante, cercherò di conquistare quanti più titoli possibile. Se potrò ripetermi a Wimbledon, al Roland Garros o allo US Open, sarò felice. Magari potrei fare ancora meglio.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Doha si prepara al grande tennis: Sinner, Alcaraz e Djokovic nel nuovo ATP 500

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il torneo di Doha 2025 si prepara a vivere una settimana storica dal 17 al 22 febbraio, con un’edizione che segna il passaggio alla categoria ATP 500 e un field di partecipanti eccezionale, che include i primi due giocatori del mondo ed un ex n.1: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.Il nuovo status e i considerevoli premi in denaro hanno attirato sei giocatori della top 10, inclusi anche Daniil Medvedev, Alex de Minaur e Andrey Rublev, in quello che si preannuncia come uno dei tornei 500 più competitivi della stagione.
    Sinner è già a Doha: ieri primo allenamento sui campi del torneoJannik Sinner è già arrivato a Doha per preparare il suo debutto nel nuovo ATP 500 qatariota. Il numero 1 del seeding ha svolto il suo primo allenamento ieri sui campi del torneo.Per il campione degli Australian Open si tratta del primo torneo dopo il trionfo di Melbourne, avendo scelto di saltare l’appuntamento a Rotterdam. La prima testa di serie del torneo cercherà di confermare il suo ottimo momento di forma in un evento che vedrà la presenza di altri campioni come Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
    Format e montepremiIl torneo prevede un tabellone a 32 giocatori senza bye per le teste di serie, che dovranno quindi vincere cinque partite per conquistare il titolo. Il montepremi è significativo: 516.165$ per il vincitore, 277.715$ per il finalista, con 500 punti ATP in palio per chi trionfa.
    Vittoria: 516.165$ e 500 punti ATPFinale: 277.715$ e 330 puntiSemifinale: 148.005$ e 200 puntiQuarti: 75.615$ e 100 puntiSecondo turno: 40.365$ e 50 puntiPrimo turno: 21.525$ e 0 punti
    Programma e orariI match si disputeranno dalle 12:30 (ora italiana) dal lunedì al giovedì, con l’incontro principale programmato per le 15:30. Le semifinali si giocheranno venerdì (12:00 e 16:00), mentre la finale è prevista per sabato 22 febbraio alle 16:00.
    Le teste di serieIl sorteggio del tabellone principale, previsto per sabato 15 febbraio alle ore 10 italiana, determinerà il cammino dei favoriti. Sinner e Alcaraz potranno incontrarsi solo in finale, mentre Djokovic sarà potenziale avversario in semifinale per uno dei due. Le altre teste di serie sono Medvedev, Rublev, Tsitsipas e Dimitrov.
    1) Jannik Sinner 🇮🇹2) Carlos Alcaraz 🇪🇸3) Álex de Miñaur 🇦🇺4) Novak Djokovic 🇷🇸5) Daniil Medvedev 🇷🇺6) Andrey Rublev 🇷🇺7) Stefanos Tsitsipas 🇬🇷8) Grigor Dimitrov 🇧🇬
    I favori del pronostico sono per Sinner, ma Alcaraz arriva carico dopo il successo a Rotterdam, mentre Djokovic cerca il riscatto dopo l’Australian Open. Da non sottovalutare De Minaur, in ottima forma, e possibili sorprese da parte di Medvedev, Rublev, Tsitsipas o Dimitrov.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Doha (MD) Inizio torneo: 17/02/2025 | Ultimo agg.: 12/02/2025 12:26Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 20/01/25 – Special Exempts: 0/0)

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    Alcaraz e la battuta su Sinner: ‘A Rotterdam non mi è mancato, ma il torneo lo avrebbe voluto’”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha celebrato il suo primo titolo indoor in carriera dopo il successo a Rotterdam su Alex de Minaur (6-4 3-6 6-2), esprimendo tutta la sua soddisfazione per aver dimostrato di poter eccellere anche in queste condizioni.
    “Questo titolo è speciale perché è il primo indoor e ho dimostrato di poter giocare bene su queste superfici”, ha dichiarato il murciano, che ha conquistato il suo 17° titolo ATP a soli 21 anni. “Sono rimasto concentrato per tutto il match e, nonostante abbia perso il secondo set, sono stato forte nel terzo. Ho sentito un po’ di pressione, ma l’ho gestita molto bene.”
    Lo spagnolo ha anche affrontato il tema delle sue prestazioni indoor: “Sono felice perché sapevo di avere il livello per giocare bene in queste condizioni. Ci sono giocatori che hanno un gioco più adatto all’indoor, ma sono riuscito a battere anche loro e questo mi dà molta fiducia. Il mio miglior livello arriverà anche su questa superficie.”
    Alcaraz ha poi parlato dei suoi momenti di calo durante i match: “A volte ho dubbi su cosa devo fare e le sensazioni cambiano durante la partita. Per esempio oggi mi sentivo bene nel secondo set nonostante l’abbia perso, mentre nel primo ero un po’ a disagio. Questa settimana mi sono voluto concentrare sull’essere forte mentalmente anche quando avevo dei cali.”
    Sull’assenza di Sinner, campione in carica che ha rinunciato al torneo dopo il trionfo agli Australian Open, Alcaraz ha scherzato: “Non mi è mancato Jannik durante la settimana (ride), ma per il torneo sarebbe stato molto positivo averlo qui, anche se capisco le sue motivazioni.”
    Un successo ancora più significativo considerando che Alcaraz non era al 100% a causa di un raffreddore, che lo ha costretto a utilizzare una striscia nasale per respirare meglio durante i match. Il campione spagnolo ha superato in sequenza van de Zandschulp, Vavassori, Martinez e Hurkacz prima della finale vittoriosa contro de Minaur.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il segreto di Alcaraz: “Vi spiego perché ho cambiato il peso della racchetta”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz approda in semifinale all’ATP 500 di Rotterdam 2025 con una convincente vittoria su Pedro Martinez. In conferenza stampa, il murciano ha rivelato interessanti dettagli sulla modifica apportata alla sua racchetta durante la pre-stagione e ha commentato il momento d’oro del tennis italiano.
    “Ho aggiunto cinque grammi alla racchetta”, ha spiegato Alcaraz. “Ho iniziato a usarla così in Australia e sento più potenza, la palla esce in modo diverso. Riesco a generare più forza mantenendo lo stesso controllo. Ovviamente dipende anche dall’avversario che affronti, ma sento che posso imprimere più potenza con maggiore facilità.”Sulla sua prestazione contro Martinez, lo spagnolo si è detto molto soddisfatto: “Sono felice del livello mostrato oggi. Ogni volta che scendo in campo cerco di mantenere la stessa intensità per tutto il match, evitando alti e bassi. Oggi ci sono riuscito alla perfezione. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, sono pronto per il weekend.”
    Alcaraz ha anche commentato l’esplosione del tennis italiano, dopo l’ottima prestazione di Bellucci nel torneo: “Non sono per nulla sorpreso. Se lo meritano. Stanno facendo un gran lavoro in tutto il paese: hanno rappresentanti nel doppio, nel singolare, nella WTA… È naturale che abbiano così tanti giocatori nella top-100.”
    Sul torneo di Rotterdam, il murciano ha espresso il suo apprezzamento: “Il pubblico è fantastico. Ho sentito il loro supporto sia in allenamento che durante le partite. Non ho potuto visitare molto la città, ma sto godendo enormemente del sostegno che ricevo. Mi piacerebbe aggiungere il mio nome all’albo d’oro di questo torneo. È per questo che sono qui.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: troppo Alcaraz per un coraggioso Vavassori

    Andrea Vavassori a Rotterdam (foto ABNAMRO Open)

    C’ha provato con coraggio per un set e mezzo Andrea Vavassori attaccando a tutta, chiedendo il massimo al servizio e correndo a rete il prima possibile, ma Carlos Alcaraz ha giocato una partita molto solida imponendo la sua maggior classe, potenza e varietà di gioco, in particolare con la risposta, il colpo che ha fatto segnare una nettissima differenza tra i due. Vavassori si inchina allo strapotere del n.3 del mondo negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Rotterdam, battuto per 6-2 6-1. Era una missione quasi impossibile per “Wave”, per provare far partita pari era necessario servire come mai in carriera e sperare anche in un piccolo grande aiuto dello spagnolo, magari qualche distrazione o incertezza che non sono arrivate. Alcaraz ha disputato una partita solida, ha servito bene e risposto da campione, mettendo in crisi l’italiano sia nei suoi tentativi di serve and volley che quando è rimasto dietro, letteralmente investito da una serie di pallate profonde e velocissime. Resta un’ottima settimana per Andrea, bravo a qualificarsi e meritarsi stasera il “prime-time” con la stella del torneo.
    Non c’è molto da commentare sul match. Vavassori ha sofferto in quasi tutti i suoi game di servizio, solo nel primo turno del secondo set non ha concesso palla break, a conferma di quanto e bene abbia risposto Alcaraz. Del resto nel taccuino dello spagnolo era scritto alla prima riga “rispondere il più possibile”, per disarmare la miglior qualità dell’azzurro. Se Vavassori fosse riuscito a tenere con più agio i suoi turni, magari avrebbe avuto la spinta per rischiare ancor più in risposta e chissà, provare così a mettere pressione all’avversario che più volte nell’ultimo periodo ha dimostrato di soffrirla. Andrea non c’è riuscito poiché Carlos ha risposto troppo bene, impatti puliti e precisi, sia quando l’azzurro ha rischiato la via della rete dopo la battuta che quando è rimasto dietro. Rispondendo così bene, Alcaraz ha impedito a Vavassori di giocare i suoi schemi migliori. Qualche bell’attacco col back di rovescio per il torinese, e soprattutto il coraggio di insistere e provarci sempre anche dopo aver incassato un gran passante, un lob, o una risposta mortale. È lo spirito del doppista che cova dentro di lui e lo anima, attaccare sempre e comunque, pronto a cancellare il punto precedente.
    Alcaraz è parso in ottima condizione, sicuro e preciso. Non ha sofferto affatto la palla pulita e non così pesante dell’italiano, andando a nozze nello scambio. È stato bravo Carlos nel leggere le traiettorie di servizio Vavassori, andando spesso dalla parte giusta e riuscendo a neutralizzare anche moltissime curve esterne davvero temibili per la stragrande maggioranza dei giocatori; meno per “Carlito”, un fulmine nell’avventarsi sulla palla e rimetterla con qualità, anche con poco equilibrio. Nello scambio, nei pochi che ci sono stati, troppa la differenza a favore di Alcaraz, apparso molto sereno e tranquillo. Ha avuto poca pressione da Vavassori, ma ha controllato tutto il match senza quasi mai sparacchiare o esagerare. Il torneo per Alcaraz continua, mentre Vavassori porta a casa una bella esperienza e un’ottantina di posti nel ranking di singolare. Nonostante tutto, applausi a “Wave”, è la dimostrazione che può far bene anche in singolare e ritagliarsi spazi discreti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Vavassori inizia uno dei match di singolare più importanti della sua carriera al servizio. Subito avanti sul net, del resto provare a resistere nello scambio contro Alcaraz è sulla carta un mezzo suicidio… Carlos dalla risposta riesce a tenere dietro il torinese o ne forza l’errore di volo. Sul 30 pari segue con coraggio la seconda palla a rete ma la volée non è lunga e sul diritto dello spagnolo, che passa agilmente. Carlos strappa il BREAK immediato grazie ad un errore di diritto di Vavassori, cercando la riga in lungo linea. Alcaraz può fare corsa di testa e questo lo tiene molto rilassato, a zero si porta 2-0 regalando al pubblico anche un colpo dietro la schiena. Si lotta tanto invece nel secondo turno di Andrea… ai vantaggi un diritto aggressivo vale ad Alcaraz la palla del doppio allungo, stavolta l’Ace esterno salva l’azzurro (terzo nel game!). Il colpo più efficace di “Wave” è il rovescio d’attacco in back quando taglia bene la palla e questa quasi non rimbalza, rendendo il passante del murciano molto difficile. Con un servizio vincente, 14esimo punto del game, Vavassori muove lo score. Imprescindibile chiedere il massimo (e anche di più…) al servizio. nel quarto game improvvisamente Alcaraz concede qualcosa ed è bravo Vavassori sul 30 pari a tirare un diritto a tutto braccio dopo una risposta “da doppista”, rapidissima. Palla break! Carlos tira un servizio potente sul rovescio di Andrea, che non contiene. 3-1 Alcaraz. Scampato il pericolo, il n.3 del mondo si fa di nuovo minaccioso dalla risposta. Vavassori cerca di rallentare col back, ma l’errore sul 30 pari gli costa un’altra palla break. Lo aiuta il servizio, bella curva esterna. Con un doppio fallo “Wave” concede una seconda chance di break, con coraggio si butta a rete e trova un gran riflesso, parata che lo salva ancora. A fatica, vince un altro game l’azzurro (3-2). Alcaraz è un fulmine nel suoi game, e sul 4-2 pure terribilmente efficace anche in risposta. Un passantino basso e poi bordata violenta lo porta avanti 0-30. Vavassori si aggrappa alla battuta, trova un Ace a 221 km/h. Lo spagnolo arriva ancora a palla break con un diritto potente. Stavolta la prima di Andrea non c’è, è costretto a rischiare la seconda ma il rischio non paga… doppio fallo e BREAK, 5-2 Alcaraz. Con una gran seconda di servizio Carlos rimedia il 15-30 e conquista il Set Point con un bel diritto cross, molto stretto. Di potenza lo spagnolo chiude 6-2. Un set meritato, Vavassori ci sta provando ma il gap di velocità di palla e sicurezza nella spinta è notevole, come nella qualità in risposta.
    Vavassori inizia il secondo set con un bel turno di battuta, vinto a 15 e senza concedere palle break a differenza del primo set dove ha sofferto in ogni game. Alcaraz è un treno nei suoi game, e in risposta sul 30 pari gioca un punto fantastico, costruisce l’attacco e chiude di volo con un tocco perfetto. Riecco la palla break per Carlos, e se la prende subito: risposta bassa, la demi-volée di Vavassori è molto difficile, assai più comodo il lob calibrato vincente dello spagnolo. BREAK e avanti 2-1 e servizio. Vavassori è in difficoltà in risposta (ha vinto finora solo 5 punti nel match), Alcaraz fa tutto bene e lo fa rapidamente, troppo per il nostro giocatore, che non riesce a trovare un paio di risposte bloccate da doppista per mandare in crisi il rivale. Invece la risposta di Alcaraz è davvero efficace. Sul 3-1 Andrea si vede arrivare risposte ficcanti, non facili da domare di volo quando segue il servizio, o praticamente nei piedi se non scende. Si ritrova sotto 0-30 e poi 15-40, ancora in crisi nel gestire la risposta profondissima del n.3. Niente, rischia uno spericolato S&V sulla seconda palla, ma la battuta è out e c’è il secondo BREAK, per il 4-1 Alcaraz. Carlos chiude l’incontro con un altro break per 6-1, davvero impressionante la sua prestazione in risposta. Bello il saluto sul net tra i due, grandi sorrisi. Andrea forse ha un po’ mollato dopo negli ultimi tre game, ma oggettivamente contro un Alcaraz così pimpante e potente non c’era molto da fare, se non sperare in una valanga di punti con la battuta.

    Carlos Alcaraz vs Andrea Vavassori ATP Rotterdam Carlos Alcaraz [1]66 Andrea Vavassori21 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-405-1 → 6-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 5-1A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 15-40 df3-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1A. Vavassori15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz0-1 → 1-1A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df4-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2A. Vavassori 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1A. Vavassori 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 df A-40 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Vavassori 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    327
    186

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    0
    4

    Prima di servizio
    26/36 (72%)
    36/59 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    22/26 (85%)
    19/36 (53%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/10 (70%)
    8/23 (35%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    3/8 (38%)

    Giochi di servizio giocati
    7
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    237
    45

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/36 (47%)
    4/26 (15%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    15/23 (65%)
    3/10 (30%)

    Palle break convertite
    5/8 (63%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    7

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    29/36 (81%)
    27/59 (46%)

    Punti vinti in risposta
    32/59 (54%)
    7/36 (19%)

    Totale punti vinti
    61/95 (64%)
    34/95 (36%) LEGGI TUTTO

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    Crescita e novità nel team Alcaraz: arriva il fisioterapista Fran Rubio

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il team di Carlos Alcaraz continua ad espandersi per far fronte alle crescenti esigenze del circuito professionistico. L’ultimo ingresso riguarda l’area della preparazione fisica e del recupero, con l’arrivo di Fran Rubio come nuovo fisioterapista.
    Secondo quanto riportato da Germán Abril per Eurosport, Rubio affiancherà Juanjo Moreno, attuale fisioterapista principale del team, condividendo con lui le responsabilità durante la stagione. La decisione nasce dall’esigenza di gestire al meglio il carico di lavoro legato ai numerosi viaggi e impegni agonistici.Rubio non è un volto nuovo per Alcaraz: i due si conoscono bene e hanno già collaborato in diversi tornei in passato. Questa familiarità è stata sicuramente un fattore chiave nella scelta di integrarlo stabilmente nello staff del campione spagnolo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e la prima volta a Rotterdam: ‘Le palle diverse sono un problema per tutti’

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha debuttato con successo all’ATP di Rotterdam, superando in tre set il padrone di casa Botic van de Zandschulp. In conferenza stampa, il campione spagnolo ha analizzato la sua prestazione mostrando il consueto sorriso, nonostante il raffreddore e le condizioni di gioco non semplici.
    “Sapevo che sarebbe stato un match complicato, perché il primo turno di un nuovo torneo non è mai facile. Ero convinto che Botic, con tutto il pubblico dalla sua parte, avrebbe mostrato un ottimo livello di tennis”, ha commentato Alcaraz. “Sono felice di aver superato questa sfida difficile e di avere l’opportunità di migliorare ancora nel prossimo turno. La mia prima volta a Rotterdam sta diventando speciale.”
    Sulla chiave del match, in particolare dopo aver perso il secondo set, lo spagnolo ha evidenziato l’importanza dell’aspetto mentale: “La chiave è stata rimanere concentrato, specialmente nei momenti di difficoltà quando ho dovuto fronteggiare palle break. Ho avuto fiducia in me stesso e nella possibilità di mostrare il mio miglior tennis.”Alcaraz ha speso parole di elogio per il suo avversario: “È un giocatore molto completo. È veloce, ha ottimi colpi ed è fisicamente molto preparato. È pericoloso perché non sai mai come può sorprenderti: può tirare fuori colpi incredibili. Sono contento di vedere che questo tipo di giocatori devono mostrare il loro miglior tennis per provare a battermi.”
    Riguardo alle condizioni di gioco a Rotterdam, il murciano ha notato alcune particolarità: “Gli allenamenti mi hanno aiutato ad adattarmi, ma è stato complicato. Le nuove palle, tutto sembra molto veloce… e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ difficile giocare in modo aggressivo. Ma non voglio lamentarmi, si può comunque esprimere un buon tennis.”Sul tema delle diverse palle utilizzate nel circuito, Alcaraz ha espresso preoccupazione: “L’anno scorso ci sono stati molti infortuni, molti giocatori con problemi al gomito o alla spalla. Devono cambiare qualcosa. So che lo faranno. Ogni settimana abbiamo palle diverse, condizioni diverse, quindi è complicato adattarsi.”
    Infine, sull’assenza del suo storico coach Juan Carlos Ferrero, ha rassicurato: “Non è un problema, ovviamente mi piace passare tempo con Juan Carlos, ma anche Samu è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce perfettamente, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Badosa: “Alcaraz e Sinner sono un’ispirazione per come gestiscono la pressione”

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    Paula Badosa torna sotto i riflettori in vista del WTA di Abu Dhabi, dove parteciperà come testa di serie numero due. La tennista spagnola, reduce da un eccellente Australian Open dove ha raggiunto le semifinali, ha condiviso riflessioni significative sul suo percorso di rinascita e sui suoi obiettivi futuri.
    Il 2024 ha segnato un punto di svolta nella carriera di Badosa, che ha vissuto il suo momento più buio dopo la sconfitta al primo turno del torneo di Madrid contro Jessica Bouzas. “Fisicamente e mentalmente ero in un momento molto oscuro, molto triste. Ricordo che non volevo nemmeno uscire dalla camera”, ha confessato in un’intervista alla WTA. Tuttavia, quella crisi si è trasformata in un momento di rinascita, culminato con la vittoria al torneo di Washington nei mesi successivi.
    La spagnola ha rivelato il dialogo interiore che l’ha aiutata a superare quel periodo difficile: “Vediamo cosa succede se dai il 100% Paula. Cerca di trovare la forza da qualsiasi parte per ritrovare quella potenza ed energia. Prova a finire l’anno e poi potremo prendere una decisione.”
    Ora, tornata nella top 10, Badosa guarda con ambizione alle WTA Finals di Riad come obiettivo principale del 2025: “L’anno scorso è stato un po’ doloroso essere così vicina, ma non potevo chiedere di più. Ho iniziato a vincere partite dopo sei mesi, ho iniziato un po’ tardi. Spero quest’anno di poter reagire un po’ prima e raggiungere Riad. Dopo tutte le mie battaglie, specialmente negli ultimi anni, tornare nella top 10 e a questo livello mi fa capire che sono molto più forte di quanto pensassi.”
    In una recente intervista sul canale YouTube “Tennis Insider Club” insieme a Caroline Garcia, Badosa ha espresso particolare ammirazione per Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, citandoli come esempi nella gestione della pressione: “Li guardo come fonte di ispirazione perché la gestiscono bene, soprattutto Carlitos. È incredibile. Sorride sempre. Anche sul 5-5 sorride. Come è possibile? Credo che Jannik e Carlitos siano molto simili. Sono un’ispirazione per noi, gestire la pressione in quel modo è la maniera giusta di farlo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO