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    A1 F.: Monza vince il derby. Bergamo ancora a 0

    Alessia Gennari

    3. GIORNATA DI ANDATAVOLLEY BERGAMO 1991 – VERO VOLLEY MONZA 0-3 (21-25 23-25 15-25)VOLLEY BERGAMO 1991: Lanier 11, Ogoms 3, Borgo 7, Cagnin 5, Schoelzel 6, Di Iulio, Faraone (L), Loda 9, Enright 1, Turla’, Ohman, Cicola. Non entrate: Marcon. All. Giangrossi.VERO VOLLEY MONZA: Lazovic 15, Danesi 8, Stysiak 17, Gennari 12, Zakchaiou 5, Orro 2, Parrocchiale (L), Van Hecke 2, Candi, Boldini. Non entrate: Negretti (L), Mihajlovic, Moretto, Davyskiba. All. Gaspari.ARBITRI: Curto, Papadopol.NOTE – Spettatori: 307, Durata set: 27′, 31′, 25′; Tot: 83′.
    BERGAMO – Volley Bergamo 1991 ci prova, per due set con coraggio attacca e spinge. Ma l’appuntamento con la vittoria è di nuovo rimandato e la sfida del terzo turno di Campionato finisce in tre set nella mani di Vero Volley Monza.Danesi e compagne sfornano una performance convincente e determinata, risolvendo le situazioni complicate della gara a proprio favore e portandosi a casa la piena posta. In un primo set molto equilibrato, con Lanier e Borgo a trainare Bergamo, Monza risponde con una ispirata Stysiak ed un efficace Lazovic a mettere a terra palloni pesanti che valgono l’1-0.Vinto il primo gioco, la Vero Volley si riconferma anche nel secondo pur dovendo fare i conti con una squadra, quella di casa, generosa e mai doma. Loda, entrata per Cagnin, spinge le sue alla rincorsa delle rosablù, ma la squadra monzese è ancora brava a sprintare con lucidità nella fase finale di gioco grazie ad un buon turno al servizio di Gennari ben finalizzato da Stysiak. Con una buona continuità dai nove metri le monzesi riescono a ritagliarsi delle occasioni di contrattacco ed una maggiore continuità a muro: Zakchaiou e Candi toccano tanti palloni, Lazovic e Stysiak martellano forte e la Vero Volley conquista un vantaggio nel prologo utile a risolvere la pratica.
    SESTETTI – Giangrossi manda in campo Di Iulio e Borgo, Schölzel e Ogoms, Lanier e Cagnin con il libero Faraone. Gaspari risponde con Orro e Stysiak, Danesi e Zakchaiou, Lazovic e Gennari e il libero Parrocchiale.
    LA PARTITA – Non c’è timore, anzi Bergamo si lancia subito all’attacco, alza il muro con Ogoms (3) e mette alle strette Monza, che si rialza e strappa il break del 9-11, Cagnin accorcia 10-13, Borgo fa ace (12-15) e poi il muro ferma Monza e porta Bergamo a -1 (14-15). Gaspari cambia la diagonale e fa entrare Boldini e Van Hecke ed è proprio la belga a rimettere in moto l’attacco ospite (15-18). Lanier tiene agganciate le rossoblù, Schölzel annulla la prima palla set ma Lazovic non si lascia scappare la seconda occasione e chiude (21-25).Le rossoblù ripartono con coraggio, sul 5-6 entra in campo Loda e Schölzel pareggia. E’ punto a punto con la capitana protagonista spalleggiata da Schölzel e Lanier nella fase incandescente che porta Bergamo a recuperare il break del 15-17. Gennari allunga di nuovo (17-19), ma ancora Lanier e Loda agganciano. Lazovic e il muro di Danesi rompono l’equilibrio, Borgo prova a ricucire, ma Stysiak chiude (23-25).Gennari e Stysiak firmano il primo strappo: 7-10. Rientra Cagnin, che aveva lasciato spazio a Loda, e prende il posto di Borgo. Sul 7-13 debutta nel Campionato italiano Öhman, ma Bergamo non riesce a invertire la rotta e sul 10-17 torna in campo Borgo. Entrano anche Enright e Turlà, Giangrossi prova a mischiare le carte e a dare una nuova scossa. Ma Stysiak e Lazovic (premiata MVP) mandano il match ai titoli di coda (15-25).
    HANNO DETTOGiorgia Faraone (Bergamo): “C’è molto rammarico anche quest’oggi perché ci sono momenti della partita in cui si vedono tante cose buone. Forse ci demoralizziamo troppo presto, nel secondo set potevamo farcela e invece siamo un po’ calate nel finale. Dobbiamo riuscire a superare questi momenti”.Katarina Lazovic (Monza): “Sapevamo che avremmo dovuto giocare la nostra migliore pallavolo per vincere questo match. Bergamo è un’ottima squadra e stasera l’ha dimostrato. Nei momenti che contavano però siamo state lucide e abbiamo portato a casa i tre punti. Possiamo e dobbiamo sicuramente crescere, ci stiamo conoscendo meglio giorno dopo giorno e gara dopo gara potremo migliorare ulteriormente. Il gruppo è forte e solido: ci vorrà pazienza per esprimerci al massimo ma siamo sulla giusta strada”.  LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Casalmaggiore vince a Roma 3-1. Stop per Rahimova, Malual MVP

    Casalmaggiore vince a Roma

    3. GIORNATA DI ANDATAACQUA & SAPONE ROMA – VBC TRASPORTI PESANTI CASALMAGGIORE 1-3 (24-26 18-25 25-23 21-25)ACQUA & SAPONE ROMA: Pamio 10, Cecconello 6, Klimets 23, Stigrot 12, Trnkova 8, Bugg 2, Venturi (L), Decortes 2, Rebora 1, Arciprete 1, Papa. Non entrate: Bucci (L), Avenia. All. Saja.VBC TRASPORTI PESANTI CASALMAGGIORE: Shcherban 18, Guidi 3, Malual 21, Braga 20, Zambelli 7, Bechis 3, Carocci (L), White 1, Mangani, Ferrara (L), Szucs. Non entrate: Rahimova, Di Maulo, Zhidkova. All. Volpini.ARBITRI: Luciani, Talento.NOTE – Spettatori: 700, Durata set: 31′, 24′, 31′, 30′; Tot: 116′.
    ROMA – È stata una partita non facile per l’Acqua & Sapone quella che ha visto dopo quattro set al cardiopalma uscire vincitrice la VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore 1-3. La formazione guidata da Volpini ha dato qualcosa in più nei momenti più salienti del match allestendo un’ottima prestazione difensiva e nella fase di contrattacco con Adhouljok MVP del match (21 punti). Roma, nonostante Stigrot e Klimets mettano 35 punti a referto e Pamio giochi un’ottima gara, non riesce ad entrare mai pienamente in partita e si lascia scappare un’occasione importante in vista dell’obiettivo salvezza.Ferma precauzionalmente Rahimova per un fastidio muscolare, ci pensa una Malual da 21 punti a non far rimpiangere l’Azera oltre ad una super prestazione anche di Braga (20) e Shcherban (18).
    SESTETTI – Coach Stefano Saja schiera Bugg e Klimets nella diagonale principale, al centro Trnkova’ e Ceconello, le schiacciatrici Stigrot e Pamio, Venturi è libero. Casalmaggiore scende in campo con Adhouljok opposta a Bechis, Guidi e Zambelli centrali, Shcherban e Braga schiacciatrici e Carocci libero.
    LA PARTITA – Nel primo set parte subito bene Roma portandosi sul +3 (7-5) grazie a un’ottima correlazione muro-difesa che contiene l’avanzata di Bechis e compagne. Fa resistenza, a sua volta, Casalmaggiore con Shcherban e Braga, ma sul tentativo di riportarsi in gara è la capitana Stigrot a sbarrare la strada alle avversarie (10-7). Un’azione al cardiopalma vinta da Casalmaggiore mette sull’attenti Roma, innescando una reazione che con Pamio trova due break importanti (16-12). In difesa Casalmaggiore trova tutto: le lombarde si portano sotto fino a riuscire l’aggancio e poi il sorpasso (21-22). Le contendenti procedono punto a punto fino ai vantaggi quando dai nove metri le lombarde trovano il 24-26 e il primo set.
    L’avvio della seconda frazione lo trova Casalmaggiore che prima penetra nella ricezione romana con Guidi al servizio (0-2) e poi sfrutta alcuni errori delle romane. Saja ferma tutto sul 1-5: Roma rientra in campo e prova a cambiare atteggiamento contro un’avversaria che non concede nulla con Shcherban e Adhouljok che trovano traiettorie ficcanti (9-11). Questa volta è Casalmaggiore a prendersi la testa dell’incontro: le Wolves alzano il livello della difesa, ma pagano caro qualche passaggio a vuoto (12-17). Il coach Saja le richiama a sé: ottiene la reazione desiderata, non sufficiente però a contenere una prestazione ottima del libero Carocci e compagne che dal 16-21 non incontrano ostacoli fino a chiudere il set sul 18-25 con Zambelli in fast.
    Il terzo set rivede Roma partire col piede giusto con Klimets da fondo campo e Pamio che svetta sulle mani avversarie trovando il +4 (8-4). Le ospiti non si lasciano spaventare dal vantaggio e con Adhouljok e Carocci in difesa rosicchiano punti importanti (12-9). Roma corre e coach Volpini tenta di bloccarla col primo time out del set. La scelta si rivela azzeccata con il sestetto di Casalmaggiore che trova la parità sul 20-20. Da qui si procede punto a punto fino a Klimets che trova a tutto braccio il punto che riapre la disputa (25-23).
    Nel quarto set, la parità iniziale dura troppo poco con Casalmaggiore che gioca sulla scia del set precedente: Brega dai nove metri trova subito un distacco importante (3-7). Roma fa quel che può con Klimets e Cecconello, ma la risposta di Casalmaggiore è perentoria da parte di tutte le interpreti in campo (11-15). La capitana Stigrot tira fuori carattere e trascina a sé la squadra che in difesa tiene con Venturi, ma l’attacco di Malual e l’ace di Manguani segnano l’11-17. Mentre Casalmaggiore scappa, entra Decortes su Klimets e ne fa due di fila regalando alle sue un po’ di respiro prima di tentare la rincorsa (14-21). Punto su punto Stigrot e compagne ci credono, ma è Braga che permette dai nove metri l’allungo finale (21-25) e la vittoria del match per 3-0.
    HANNO DETTOAlice Pamio, schiacciatrice dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club: “Perdere tre punti preziosi in casa alla terza di campionato ci fa arrabbiare. Tante le cose su cui dobbiamo lavorare e che stasera sono mancate come ad esempio sacrificio in difesa e comunque la voglia di crederci anche quando siamo nei momenti di difficoltà e di lottare insieme. Questa deve essere una caratteristica che deve diventare il punto forte della squadra. Domani lo prendiamo per liberare un po’ la testa e poi ricominceremo a lavorare duro un po’ sulle cose che sono mancate oggi.”Martino Volpini, coach della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore: “Tre partite e sei punti era un obiettivo ambizioso che riusciti a portare a casa, quindi, è da fare tutti i complimenti alle ragazze alle staff e alla società perché vincere contro Scandicci e poi con Roma non era impresa facile e ce l’abbiamo fatta. Ora testa ai prossimi incontri”. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: I risultati della 3a giornata di andata. Classifica e prossimo turno

    Casalmaggiore vince a Roma

    MODENA – I risultati della 3a giornata di andata di Serie A1, classifica e prossimo turno.
    RISULTATIUnet E-Work Busto Arsizio-Bartoccini-Fortinfissi Perugia 3-0 (25-21, 25-15, 25-19)Il Bisonte Firenze-Delta Despar Trentino 3-1 (25-13, 17-25, 25-16, 25-19)Bosca S.Bernardo Cuneo-Savino Del Bene Scandicci 0-3 (24-26, 23-25, 21-25)Acqua & Sapone Roma-Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore 1-3 (24-26, 18-25, 25-23, 21-25)Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia-Reale Mutua Fenera Chieri 3-1 (25-23, 16-25, 25-23, 25-17)Volley Bergamo 1991-Vero Volley Monza 0-3 (21-25, 23-25, 15-25)Posticipo, 21 Ottobrem ore 20.30Prosecco Doc Imoco Conegliano – Igor Gorgonzola Novara
    CLASSIFICAUnet E-Work Busto Arsizio 9Igor Gorgonzola Novara 6*Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano 6*Vero Volley Monza 6Savino Del Bene Scandicci 6Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore 6Il Bisonte Firenze 6Delta Despar Trentino 4Reale Mutua Fenera Chieri 3Acqua & Sapone Roma Volley Club 3Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 3Bosca S.Bernardo Cuneo 2Bartoccini-Fortinfissi Perugia 0Volley Bergamo 1991 0* una gara in meno
    PROSSIMO TURNO – 24-10-2021 Ore 17.0023/10 Ore 17.00 Il Bisonte Firenze – Bosca S.Bernardo Cuneo23/10 Ore 20.45 Bartoccini-Fortinfissi Perugia – Acqua & Sapone Roma Volley ClubReale Mutua Fenera Chieri – Unet E-Work Busto ArsizioSavino Del Bene Scandicci – Delta Despar TrentinoVbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore – Prosecco Doc Imoco Volley ConeglianoVolley Bergamo 1991 – Megabox Ondulati Del Savio VallefogliaOre 20.30 Vero Volley Monza – Igor Gorgonzola Novara . LEGGI TUTTO

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    Trento: Diego Mosna lascia a Bruno Da Re, nuovo presidente. Staffetta tra vincenti. Mauro Poli vice presidente

    Bruno Da Re, dalla nascita della Sisley alla presidenza di Trento, una carriera da dirigente vincente e capace di guardare al futuro

    TRENTO – L’assemblea dei soci di Trentino Volley, riunitasi questa sera presso il Grand Hotel Trento, ha nominato Bruno Da Re Presidente e Mauro Poli Vice Presidente della Società.Questo assetto è il risultato dell’impegno di un gruppo di soci-imprenditori del territorio che, preso atto della volontà del Cavalier del Lavoro Diego Mosna di lasciare la presidenza di Trentino Volley, si è adoperato per costruire un progetto che garantisse alla Società, nell’immediato e per il futuro, continuità nell’impresa di successo che la contraddistingue.
    Diego Mosna, Socio fondatore e Presidente per i primi ventidue anni di attività che hanno visto la Società affermarsi e consolidarsi ai massimi livelli della pallavolo mondiale, passa il testimone ai nuovi soci e conferma la propria presenza nella nuova compagine societaria.La gratitudine verso Diego Mosna per quanto fatto fino a oggi è immensa: sua la visione, sua la passione, sua la tenacia. I nuovi soci raccolgono da lui il testimone, impegnandosi a tenere alto il valore il Trentino Volley.L’obiettivo condiviso del club è salvaguardare il patrimonio sportivo costruito da Trentino Volley negli anni, dentro e fuori dal campo, tutelando l’immagine vincente del Trentino, in Europa e nel Mondo.I nuovi soci si sono messi convintamente a disposizione di questa Impresa nata e fiorita nel territorio locale, diventandone ben presto un esempio di assoluto valore.
    L’assemblea ha deliberato di approvare il Bilancio 2020/2021 e di nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione composto da nr. 7 consiglieri nelle persone di: Bruno Da Re (Presidente), Mauro Poli (Vice Presidente), Christian Dallago, Daniela Filbier, Filippo Ghezzer, Nicola Lenoci, Fabrizio Lorenz. Il ruolo di Revisore dei Conti è stato assegnato alla società Trevor srl di Trento.
    Al termine dell’assemblea dei Soci è stata perfezionata l’evoluzione societaria di Trentino Volley srl; parte delle quote societarie in capo a Diatec Holding spa del Cavalier del Lavoro Diego Mosna è stata acquisita e ripartita tra i Soci FM srl, F.lli Poli spa, Rioca srl, Dalmec spa, Mediocredito Trentino Alto Adige spa e Marco Previdi.
    Il nuovo Presidente di Trentino Volley Bruno Da Re è nato a Vittorio Veneto (Treviso) il 6 ottobre 1954 ed è uno dei dirigenti della pallavolo italiana maschile più apprezzati e conosciuti anche in campo internazionale. Professionista di questo settore dal 1987, è stato fra i principali protagonisti dei primi ventidue anni di attività della Sisley Treviso, con cui in qualità di procuratore generale ha vinto trentadue trofei (fra cui 9 Scudetti, 4 Coppe dei Campioni e 5 Coppe Italia); fra il 2009 e 2013 ha ricoperto la carica di Direttore Sportivo a Modena. Dal 1997 al 2000 e poi ancora fra il 2002 e 2004 è stato anche Presidente della Lega Pallavolo Serie A, mentre dal 2004 al 2008 è stato Presidente della Commissione Sport Events Council della FIVB (Federation International de Volleyball), oltre ad aver ricoperto il ruolo di Consigliere Nazionale della Federazione Italiana Pallavolo per due mandati (2005-2008 e 2008-2012). Dal 3 gennaio 2014 ricopre il ruolo di General Manager di Trentino Volley, che ha contribuito a mantenere fra le principali realtà internazionali della pallavolo, non solo per quanto riguarda i risultati ottenuti (uno Scudetto, un Mondiale per Club e una CEV Cup), ma anche per la stabilità economica della Società. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Oggi e domani l’unico turno infrasettimanale. Tante sfide calde per la classifica

    MODENA – Dalle 19.30 prende il via il primo e unico turno infrasettimanale della regular season di A1 femminile, la 3ª giornata.
    Un turno che si completa domani sera con il big match Conegliano – Novara ma che già questa sera, spalmato su 4 orari differenti, propone gare di elevato interesse per dare una fisionomia alla classifica, seppur ancora in avvio di stagione.
    Roma è chiamata ad una conferma del successo nella prima giornata con Cuneo (in Piemonte) e del buon gioco mostrato contro Conegliano. Seppur in un mercoledì sera c’è grande curiosità su quanto pubblico sarà presente per una sfida cin un avversario “normale”, dopo i 4500 per l’Imoco Conegliano, forse ad oggi la squadra più ricercata dagli appassionati.Chieri, splendida protagonista un anno fa, in trasferta, sfida la neo promossa Vallefoglia ancora alla ricerca di una soddisfazione.Alle 20.30 Firenze (1 vittoria e 1 sconfitta) se la vede con Trento (1 vittoria e 1 sconfitta) in un match di forte equilibrio, derby lombardo a Bergamo con due squadre dal target profondamente differente. Con una vittoria e una sconfitta a testa si affrontano anche Cuneo e Scandicci. Si gioca in Piemonte, favori del pronostico però per la corazzata toscana che ha “scoperto” anche la carta Ekaterina Antropova.Il programma serake si chiude alle 20.45 con Busto Arsizio (2 vittorie) di coach Musso che sfida una Perugia ancora balbettante (2 sconfitte). Diouf torna al palaYamamay alla ricerca di se stessa.
    Mercoledì 20 ottobre, ore 19.30Acqua&Sapone Roma Volley Club – VBC Trasporti Pesanti CasalmaggioreArbitri: Luciani-TalentoMegabox Ondulati Del Savio Vallefoglia – Reale Mutua Fenera ChieriArbitri: Vagni-Cruccolini
    Mercoledì 20 ottobre, ore 20.30Il Bisonte Firenze – Delta Despar TrentinoArbitri:  Caretti-VerrascinaBosca S.Bernardo Cuneo – Savino Del Bene ScandicciArbitri: Braico-RossiVolley Bergamo 1991 – Vero Volley MonzaArbitri: Curto-Papadopol
    Mercoledì 20 ottobre, ore 20.45 (diretta Sky Sport Arena)Unet E-Work Busto Arsizio – Bartoccini Fortinfissi PerugiaArbitri: Piperata-Armandola
    Giovedì 21 ottobre, ore 20.30 (diretta Rai Sport)Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano – Igor Gorgonzola NovaraArbitri: Cerra-Cesare
    LA CLASSIFICAIgor Gorgonzola Novara 6; Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano 6; Unet E-Work Busto Arsizio 6; Delta Despar Trentino 4; Vero Volley Monza 3; Acqua & Sapone Roma Volley Club 3; Reale Mutua Fenera Chieri 3; Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore 3; Savino Del Bene Scandicci 3; Il Bisonte Firenze 3; ; Bosca S.Bernardo Cuneo 2; Bartoccini-Fortinfissi Perugia 0; Volley Bergamo 1991 0; Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 0. LEGGI TUTTO

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    Trento: contro il Bisonte Firenze senza Berti. Coach Bertini: “Dovremo giocare al 120%”

    TRENTO – A sole 72 ore di distanza dal match di domenica sera contro Cuneo, per la Delta Despar Trentino è già arrivato il momento di ritornare in campo per il primo impegno infra-settimanale della stagione. Questa sera a Scandicci le gialloblù faranno infatti visita al Bisonte Firenze nella gara valida per la terza giornata d’andata, in programma al Palazzetto dello Sport di Scandicci per l’indisponibilità del PalaWanny, da questa stagione nuovo fortino del Bisonte. Per Piani e compagne si aprirà quindi una settimana alquanto particolare, visto che domenica pomeriggio la Delta Despar tornerà nuovamente nel medesimo impianto per sfidare la Savino del Bene Scandicci. Due match ravvicinati, nello stesso palazzetto, dall’altissimo coefficiente di difficoltà per le gialloblù. Il Bisonte Firenze, da quest’anno guidato in panchina da Bellano, è squadra giovane e ricchissima di giocatrici di grande qualità. Tre giorni fa si è tolta lo sfizio di violare il parquet di Perugia  conquistando i primi punti della stagione.“Sarà una partita tosta, in cui dovremo giocare al 120% per strappare qualcosa di positivo – spiega il tecnico delle gialloblù Matteo Bertini – Firenze sta trovando un buon ritmo, è una squadra pericolosa, con tanta qualità e un attacco particolarmente temibile. Nelle prime due partite siamo sempre andati a punti e c’è il desiderio di provare a proseguire il trend, pur consapevoli che dovremo spingere al massimo e che di tempo per recuperare le energie dopo i cinque set con Cuneo ne abbiamo avuto oggettivamente poco”In casa gialloblù c’è apprensione per le condizioni fisiche della centrale Beatrice Berti, distorsione alla caviglia per lei in un contrasto a rete contro Cuneo. L’ex bresciana non recupererà in tempo per essere della partita e il suo posto in diagonale a Furlan verrà preso da Michela Rucli, entrata con il piglio giusto (6 punti) nel corso della sfida di domenica. L’unico ex della gara è il tecnico gialloblù Matteo Bertini, allenatore dell’allora Azzurra San Casciano in B1 nella stagione 2011/2012.

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    La Corte di Appello Federale rigetta il reclamo dell’avvocato di Di Martino. Resta, seppur ridotto, l’indennizzo

    MODENA – La Corte d’Appello Federale ha rigettato il reclamo dell’avvocato Raffaello Agea, procuratore e difensore Di Martino Gabriele contro la decisione del Tribunale Federale che aveva già rigettato il ricorso proposto da Di Martino contro la decisione della Commissione Tesseramento Atleti della Fipav del 2//10/2019 n. 2 con la quale veniva confermato lo scioglimento del vincolo per giusta causa non imputabile al sodalizio, previa corresponsione dell’importo di € 12.000,00. La CAF ha ridotto però a 9.500€ l’importo per lo svincolo.
    IL TESTORiunione del 30 Settembre 2021Presidente: Avv. Claudio CutreraComponenti: Avv. Francesca Romana Pettinelli, Avv. Luisella Savoldi
    CFA 13.19.20 – Reclamo avverso la decisione del Tribunale Federale C.U. n. 37/2019 del 17 dicembre 2019, affisso all’Albo il 19/12/2019 e comunicato in pari data, con il quale veniva rigettato il ricorso proposto dall’atIeta Gabriele Di Martino avverso la decisione della Commissione Tesseramento Atleti della Fipav del 2//10/2019 n. 2 con la quale veniva confermato lo scioglimento del vincolo per giusta causa non imputabile al sodalizio, previa corresponsione dell’importo di £ 12.000,00”
    La Corte Federale di AppelloOSSERVA
    Con C.U. n.37 del 18/12/2019 il Tribunale Federale confermava la delibera della Commissione Tesseramento Atleti presso la Fipav n. 3 del 02/10/2019, affissa all’Albo in pari data, con la quale era stata accolta la richiesta di scioglimento del vincolo proposta dall’atleta Di Martino Gabriele, quantificando l’indennizzo, da porsi a carico del tesserato, in euro 12.000,00.
    Avverso detta decisione ha proposto ritualmente reclamo lo stesso atleta Di Martino per i motivi esposti nel relativo atto di impugnazione.
    All’udienza di discussione del 30 Settembre 2021, dopo la preliminare precisazione fatta dal Presidente circa l’intervenuta necessità di aver dovuto rimettere sul ruolo la controversia in esame e rifissare nuova udienza per consentire alle parti di precisare nuovamente le conclusioni dinanzi al Collegio in parziale diversa composizione, veniva sentito l’Avv. Raffaello Agea, procuratore e difensore del reclamante Di Martino Gabriele, il quale sollevava le eccezioni che seguono.
    “Preliminarmente ed in ragione della diversa composizione del collegio rispetto a quello dinnanzi al quale si era svolta l’udienza di discussione della causa trattenuta precedentemente in decisione, la nullità della emananda sentenza.
    “Sempre in via preliminare, la tardività ed inammissibilità della memoria di replica avversaria ed in particolare della produzione allegata alla predetta, inammissibilità riconducibile alla mancata sottoscrizione digitale della memoria, per le ragioni ed eccezioni di inammissibilità formulate in corso di causa.
    Da ultimo la tardività ed inammissibilità della produzione di cui alla mail del 29/09/2021 evidenziandone l’irrilevanza ai fini del decidere.
    Nel merito, la difesa del reclamante concludeva come da ricorso, insistendo per l’accoglimento dello stesso ovvero per lo scioglimento del vincolo per giusta causa imputabile al sodalizio ed, in subordine, per la riduzione dell’indennizzo determinato dal Tribunale in favore del sodalizio”.
    Alla medesima udienza di discussione, veniva poi sentito l’Avv. Massimo Segnalini, procuratore e difensore del sodalizio, il quale insisteva per il rigetto delle eccezioni di controparte, si richiamava alla costituzione in giudizio e si riportava alla eccezione di invalidità della costituzione in mora effettuata dal genitore del giocatore ormai maggiorenne e chiedeva, pertanto, il rigetto del ricorso di controparte.
    Indi la Corte Federale di Appello si riservava di decidere
    FATTOCon C.U. n.37 del 18/12/2019 il Tribunale Federale confermava la delibera della Commissione Tesseramento Atleti presso la Fipav n. 3 del 02/10/2019, affissa all’Albo in pari data, con la quale era stata accolta la richiesta di scioglimento del vincolo proposta dall’atleta Di Martino Gabriele, quantificando l’indennizzo, da porsi a carico del tesserato, in euro 12.000,00.Avverso detta decisione ha proposto ritualmente reclamo lo stesso atleta Di Martino per i motivi esposti nel relativo atto di impugnazione.Ha resistito il sodalizio.
    MOTIVI DELLA DECISIONESulla eccezione preliminare di nullità dell’emananda sentenza.La difesa del reclamante, prima ancora della sua pronuncia e quindi già all’udienza di discussione, ha eccepito la nullità della sentenza de qua per asserita illegittima composizione del collegio giudicante.Tale eccezione, oltre che intempestiva, è infondata.
    L’art. 174 del c.p.c. sotto la rubrica immutabilità del giudice istruttore, prevede che il giudice designato a norma degli artt. 168 bis “e investito di tutta l’istruzione della causa e della relazione al collegio” (c. 1). Il giudice designato può essere sostituito con decreto presidenziale “soltanto in caso di assoluto impedimento o di gravi esigenze di servizio” (c. 2).Il vigente codice, dunque, nulla dispone, specificatamente, in ordine alla possibilità che si debba provvedere alla sostituzione di un componente del collegio giudicante o il giudice monocratico dopo la scadenza dei termini di deposito delle memorie di replica, essendo prevista soltanto la generica eventualità di una sua sostituzione per assoluto impedimento o per gravi esigenze di servizio.
    Purtroppo, però, molte volte i nostri uffici Giudiziari hanno dovuto affrontare casi specifici diversi da quelli generici per assoluto impedimento o gravi esigenze di servizio, quali ad esempio quelli dovuti a causa di forza maggiore, pensionamento, decesso o grave malattia del giudice , che non consentono comunque il completamento delle funzioni cui lo stesso era adibito.In tali ultime ipotesi, si è attinto ai precedenti giurisprudenziali elaborati dalla Suprema Corte di Cassazione.
    Quest’ultima, infatti, ha sempre previsto che, nelle ipotesi sopra descritte, ogni e qualsiasi principio di legalità è garantito dalla “rimessione della causa in istruttoria”.
    La difesa di parte reclamante ritiene che, dopo la precisazione delle conclusioni, finita quindi l’istruttoria, non è più consentita sostituzione alcuna del giudicante, posto che dovrà essere sempre e comunque lo stesso giudice, persona fisica, che ha fatto precisare le conclusioni davanti a se e disposto lo scambio delle comparse conclusionali e delle eventuali memorie di replica, a depositare la sentenza e ciò anche quando non svolge più le funzioni di Giudice.
    In realtà così non è. La fattispecie che ci occupa è assimilabile a quella del magistrato collocato a riposo successivamente alla precisazione delle conclusioni dinanzi a se e che non abbia provveduto a depositare la relativa sentenza.
    Ritiene questa Corte che le cause riservate in decisione, per le quali non sia stata depositata la sentenza prima della cessazione dell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, debbano essere rimesse sul ruolo ed essere assegnate ad altro Collegio non essendo possibile, nemmeno in via provvisoria, consentire la ultrattività (giuridicamente configurata in relazione ad un numero di cause predefinito) della funzione precedentemente esercitata dal membro del Collegio cessato dalla carica.
    Inoltre ritiene questo Collegio che, nei casi in cui sia necessario provvedere alla sostituzione del giudice dinanzi al quale si era svolta l’udienza di discussione della causa perché cessato dall’incarico, il decreto del Presidente, che dispone ex art. 174 c.p.c. la relativa sostituzione, non debba essere comunicato alle parti, ma il nuovo Presidente designato dovrà solo fissare una nuova udienza per il rinnovo della discussione della causa dinanzi al nuovo Giudice designato.
    Poiché nel presente procedimento due dei tre componenti del Collegio hanno cessato il loro incarico per mancato rinnovo, il Collegio ha ritenuto, nel rispetto dell’art. 174 c.p.c., di fissare nuova udienza e dopo aver preliminarmente comunicato alla parti, in udienza stessa, le motivazioni della sostituzione (intervenuta per cause verificatesi dopo la chiusura dell’istruzione e la rimessione della causa al collegio, come peraltro risulta dal verbale di udienza), ha concesso alle parti di formulare le loro richieste e di rinnovare la discussione della causa.
    Non potendo la Corte decidere nella composizione originaria perché i componenti precedenti non erano stati assegnati ad altra sede, come la difesa ha suggerito nel corso dell’udienza, bensì avevano cessato ogni loro incarico presso la FIPAV, la Corte ha ritenuto di rimettere la causa sul ruolo per consentire alle parti di precisare avanti al nuovo Collegio le conclusioni.Il tutto senza alcun pregiudizio per le parti stesse.
    Peraltro, vi è anche da rilevare che, secondo l’orientamento consolidato e costante della Suprema Corte di Cassazione, quand’anche ci si trovasse dinnanzi ad una violazione del principio di cui all’art. 174 cpc, che così non è nel caso in esame per le ragioni di cui sopra, l’inosservanza del principio di immutabilità del giudice istruttore per esigenze organizzative dell’ufficio giudiziario potrebbe al più costituire solo una mera irregolarità di carattere interno che, in difetto di una espressa sanzione di nullità, non inciderebbe comunque sulla validità degli atti, né sarebbe causa di nullità del giudizio o della sentenza.
    In tal senso, per tutte, Cassazione civile sez. lav. – 25/01/2017, n. 1912; Cassazione civile sez. III – 30/03/2010, n. 7622.
    Sulle eccezioni di tardività e inammissibilità delle memorie di replica del sodalizioAnche le altre eccezioni formulate dall’Avv. Agea all’udienza di discussione, relativamente alla mancata sottoscrizione digitale della memoria di replica trasmessa dall’avv. Segnalini in data 2/3/2020 ed alla produzione documentale allegata alla stessa, non possono trovare accoglimento.
    Relativamente alla prima si ricorda che il tema della forma e della validità degli atti viene posto nel codice di giustizia sportiva del C.O.N.I. quale tema centrale volto alla ricerca di un corretto bilanciamento nella tutela tra i requisiti formali e la sostanza della garanzia processuale, legata alle situazioni giuridiche protette nell’ordinamento sportivo.
    Il richiamo, contenuto nel VI comma dell’articolo 2 del Codice di giustizia sportiva, alla libertà delle forme nei limiti di compatibilità con il carattere di informalità dei procedimenti di giustizia sportiva, rimanda all’art. 121 cp.c. e chiarisce che gli atti del processo, per i quali la legge non richiede forme determinate, possono essere compiuti nella forma più idonea al raggiungimento dello scopo, sancendo, in tal modo, la prevalenza della sostanza sulla forma.
    La memoria di replica in questione, sottoscritta dal legale munito di procura, della cui autenticità non vi è ragione di dubitare, inviata a questa Corte all’indirizzo di posta elettronica a ciò dedicato è da ritenersi valida a tutti gli effetti poiché l’apposizione della firma digitale non è prevista dall’ordinamento sportivo a pena di nullità.
    Parimenti infondata è l’eccezione relativa alla produzione documentale allegata alla memoria. Dall’esame del verbale relativo all’udienza del 30/1/2020, infatti, si ricava che entrambe le parti erano state autorizzate a depositare ulteriori note difensive e documenti con termini appositamente sfalsati ( l5/2/2020 e 2/3/2020); pertanto, considerato che la difesa del sodalizio ha inviato la sua memoria di replica in data 2/3/2020 ( il 3/3/2020 è il giorno in cui la segreteria Fipav l’ha girata alla difesa del reclamante) la relativa eccezione deve ritenersi infondata e, comunque, superata dal fatto che, con la concessione di detto termine, è stato comunque garantito, ad entrambe le parti, il diritto di controdedurre in ordine alle richieste e produzioni avversarie.
    Sull’eccezione di invalidità della costituzione in mora sollevata dal sodalizio.L’eccezione di invalidità della costituzione in mora sollevata dal sodalizio all’udienza del 30/9/2021 deve ritenersi inammissibile.
    Il sodalizio reclamato, infatti, non ha riproposto detta eccezione innanzi al Tribunale Federale, non ha proposto impugnazione autonoma alla decisione di quest’ultimo né ha riformulato detto motivo di doglianza al momento della sua costituzione dinanzi a questa Corte.Tale eccezione, dunque, ai sensi dell’art.42 n.7 del Reg. Giurisd., deve ritenersi rinunciata o altrimenti preclusa.A questo punto ci si occupa del merito della questione e riguardo ai relativi motivi contenuti nel reclamo si evidenziano le considerazioni che seguono.
    Il primo motivo, relativo alla invocata nullità e/o inefficacia originaria della costituzione del vincolo (per asserita mancata sottoscrizione del modulo, per nullità dei contratti stipulati etc.etc.), è inammissibile e, comunque, infondato.Inammissibile perché tali asseriti motivi di invalidità e/o nullità del vincolo non risultano contenuti nella richiesta di scioglimento del vincolo del 17/07/2019 (messa in mora inviata al sodalizio).
    Come è noto, infatti, la procedura di scioglimento anticipato del vincolo per giusta causa non ha inizio con il ricorso bensì con una lettera di messa in mora che deve essere inoltrata al sodalizio sportivo rispettando termini e formalità e che deve necessariamente contenere tutti i motivi posti a fondamento della richiesta di scioglimento anticipato, essendo infatti incontestabile e ormai pacifico che un motivo addotto solo in ricorso e non anche nella lettera di messa in mora, comporti il rigetto automatico del predetto motivo.
    In ogni caso, poi, detto motivo di doglianza è infondato.
    La costante giurisprudenza degli Organi di Giustizia di questa Federazione – come quella di altre Federazioni, la giurisprudenza del CONI, dei giudici togati e la maggioritaria dottrina sul punto hanno sempre confermato la presunzione di validità ed esistenza del tesseramento e del vincolo sportivo allorché un atleta abbia per più anni fatto parte della stessa società vincolante.
    Più precisamente è stato ribadito che il vincolo fra atleta e società deve intendersi comunque valido e sussistente ove esistano comportamenti concludenti delle parti che facciano ritenere la coscienza e conoscenza della sua esistenza e della sua validità.
    Nel caso in esame è indubbia la validità del vincolo associativo, in considerazione del fatto che lo stesso Di Martino, visto il risalente primo tesseramento per la AS Roma 12, non poteva non avere avuto la coscienza della sottoscrizione della documentazione costituente il vincolo e dell’esistenza e della validità del vincolo stesso, tanto da aver proposto nel 2017 un ricorso per il suo scioglimento.
    Le medesime considerazioni valgono riguardo alla asserita mancata sottoscrizione del modulo. Parimenti infondati sono gli ultimi due motivi di reclamo, concernenti la violazione e falsa applicazione dell’art.35 RAT.
    Non può trovare accoglimento, infatti, la richiesta di svincolo per mancanza di crescita tecnica. Come si evince dalla copiosa documentazione acquisita in atti, il sodalizio ha consentito e favorito l’inserimento dello stesso atleta nel progetto Club Italia nonché ha assecondato e incentivato il trasferimento in prestito dello stesso reclamante presso società sportive partecipanti a campionati superiori a quelli cui risultava iscritto il sodalizio reclamato.
    Tutto ciò, ovviamente, al fine di favorire la sua crescita tecnica e far sviluppare le sue indubbie potenzialità fisiche.
    A giudizio di questa Corte, gli elementi sopra descritti, già da soli, fanno si che non si possa procedere alla dichiarazione di scioglimento del vincolo per giusta causa imputabile al sodalizio non ravvisandosi i requisiti minimi previsti dal RAT al riguardo.
    Come motivo di svincolo dovrà, dunque, essere confermato quello di “incompatibilità ambientale” e comunque quello di contemperamento degli interessi, previsto dall’art.35 n.1 che così recita: “Il vincolo può essere sciolto per giusta causa quando l’interruzione definitiva del vincolo risulti equa dopo avere contemperato l’interesse dell’atleta con quello dell’associato nel quadro delle direttive della FIPAV ai fini dello sviluppo della disciplina sportiva della pallavolo”.Infine, ci si occupa dell’ultimo motivo di doglianza, relativo alla determinazione dell’indennizzo ex art. 35 n. 4) RAT.
    L’art.42 n.7 del Reg. Giurisd. stabilisce che “col reclamo la controversia è devoluta al collegio davanti al quale è proposto nei limiti delle domande e delle eccezioni non rinunciate o altrimenti precluse”.
    Il sodalizio, nei suoi scritti difensivi, ha sempre richiesto la determinazione equitativa dell’indennizzo.Il reclamante ha chiesto, in via subordinata, che la decisione del Tribunale “dovrà essere rìformata quanto alle somme che eventualmente dovessero essere corrisposte”.
    L’art. 35 RAT dispone che, in caso di pronuncia di scioglimento del vincolo per giusta causa non imputabile al sodalizio, sia il decidente a determinare, in via equitativa, la somma, a titolo di rimborso spese, che l’atleta è tenuto a corrispondere allo stesso sodalizio.
    Il fatto che il regolamento parli di rimborso spese non significa che il giudice debba obbligatoriamente effettuare un calcolo matematico su una lista prodotta dalla società; se così fosse sarebbe superfluo ed inutile il richiamo al giudizio equitativo.
    Ciò detto, si evidenzia che il Tribunale aveva confermato l’importo quantificato dalla CTA in € 12.000,00.Tale somma, ad avviso di questa Corte, deve essere rideterminata riducendola ad € 9.500,00.Ciò in considerazione dell’età dell’atleta al momento in cui è stato richiesto lo svincolo (anni 22), del suo curriculum tecnico-sportivo e, soprattutto, alla luce dei diversi prestiti fatti in favore di altre società sportive, che hanno sicuramente contribuito alla crescita tecnico-sportiva dell’atleta in vece dello stesso sodalizio reclamato.Le considerazioni che precedono superano e assorbono ogni diversa domanda e/o eccezione, determinando la parziale riforma della decisione impugnata.
    P.Q.M.La Corte Federale di Appello, confermando lo scioglimento del vincolo per giusta causa non imputabile al sodalizio, in parziale riforma della decisione impugnata, che conferma nel resto, determina in C 9.500,00 la somma a titolo di rimborso spese dovuta da1l’atleta Di Martino Gabriele alla società ASD Roma 12.
    F.to Il Presidente Avv. Claudio CutreraAffisso il 19 Ottobre 202 LEGGI TUTTO

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    Perugia: Visita alla capolista Busto. Valentina Diouf: “Un’occasione per il salto di qualità”

    PERUGIA – Il ritmo serrato del calendario di Serie A1 Femminile non conosce tregua e porta la Bartoccini-Fortinfissi subito verso Busto Arsizio dove ad attenderla ci sarà la Unet E-Work. Una nuova intrigante sfida per il sestetto agli ordini di coach Cristofani che deve subito scrollarsi di dosso la delusione della sconfitta di misura ottenuta la scorsa domenica contro Firenze, in una gara equilibrata dove forse è mancata concretezza nelle fasi delicate dei set. Dall’altra parte della rete una Busto reduce da due vittorie a bottino pieno e che divide la vetta della classifica con Conegliano e Novara. Tra le fila perugine ben tre ex: Bauer, Havelkova e Diouf che sicuramente affronteranno la gara con molte emozioni in più.Valentina Diouf analizza la trasferta lombarda. “Sono molto contenta, Busto è stata casa mia per molti anni e quindi sarà un piacere tornare in quel palazzetto. Nella scorsa partita sono venute fuori alcune lacune che ancora abbiamo, abbiamo compensato con la grinta e l’unione che ci contraddistingue ma ancora ci stiamo lavorando e sono convinta che avremo l’occasione di mostrare un salto di qualità a prescindere da quello che sarà il risultato”.

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