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    La Ferrari ottiene le tre stelle del Fia Environmental Accreditation Programme

    ROMA – La Ferrari è in prima linea per la sostenibilità ambientale. Lo testimoniano le tre stelle del Fia Environmental Accreditation Programme, che ha come obiettivo aiutare i protagonisti del motorsport e dell’automotive a valutare le misure implementate da ciascuna organizzazione in tema di sostenibilità ambientale, attraverso un processo di certificazione indipendente. Il programma si basa sulle migliori pratiche esistenti in materia e, sin dai primi anni 2000, la Ferrari è stata molto legata al tema, con l’obiettivo di ridurre sempre di più l’impatto con ciò che ci circonda. 
    “Sempre più una priorità”
    Mattia Binotto è orgoglioso del premio ricevuto dalla Fia, come raccontato a pochi giorni dal Gran Premio d’Austria: “È un riconoscimento importante per Ferrari. Il tema della sostenibilità ambientale è sempre più una priorità anche nelle corse automobilistiche. È un impegno che sentiamo forte come Scuderia, sia nelle attività quotidiane, come testimoniano i due progetti che abbiamo messo in atto in questa prima parte del 2021, sia a lungo termine. La Formula 1 ha raggiunto oggi un livello tecnologico elevatissimo in termini di efficienza della power unit e stiamo lavorando intensamente, insieme alla Fia, alla Formula 1 e agli altri costruttori automobilistici coinvolti nella definizione del quadro regolamentare per il futuro, tenendo ben presente l’obiettivo di trasferire le migliori soluzioni individuate in pista sulle vetture stradali, una componente fondamentale nel Dna di Ferrari”, le parole del team principal. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Red Bull? Successo frutto di un gruppo stabile”

    ROMA – “Prima di guardare all’aspetto tecnico, e bisogna riconoscere che la Red Bull ha fatto un ottimo lavoro, credo sia giusto sottolineare che stanno cogliendo ottimi risultati perché possono contare su una squadra che è stabile da tanti anni, malgrado abbia dovuto affrontare delle difficoltà, malgrado non abbiano vinto, hanno continuato a costruire un gruppo per cercare di migliorare la loro vettura. E quello che vediamo adesso è il risultato di quel lavoro”. Mattia Binotto, intervistato da Motorsport.com, elogia la Red Bull e la sua strategia di lavoro, spiegando quelli che secondo lui sono i motivi dei grandi miglioramenti del team di Milton Keynes in Formula 1. “Se, invece, guardiamo a Mercedes già nel corso dell’anno scorso ci sono stati dei cambiamenti interni significativi, con ruoli che magari sono stati rivisti e la firma con il pilota che è arrivata solo a febbraio – ha aggiunto il team principal della Ferrari -. Credo che siano segnali di una distrazione che ha portato alla situazione attuale”.
    Sulla Ferrari
    Binotto ha poi parlato della sua Ferrari, reduce dai weekend in Francia e Austria per il Gp di Stiria: “Se si riguarda alla Francia emerge un weekend che avremmo potuto preparare meglio, ma rispetto all’anno scorso, c’è stato un significativo miglioramento che credo sia evidente, ma manca ancora qualcosa per pensare di agganciare i top team. Non scordiamoci che la nostra vettura è la stessa del Bahrain sulla quale cerchiamo di ottimizzare tutto il suo potenziale. A volte non ci siamo riusciti come in Francia, magari con scelte che con il senno di poi potevano essere diverse, ma anche per le debolezze delle vettura stessa. Queste debolezze non spariranno, così come non spariranno le differenze dai migliori. Su questo è meglio non illudersi” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Red Bull ha un gruppo stabile da anni, ora si vedono i risultati”

    ROMA – Il segreto della Red Bull? Un gruppo solido che è rimasto pressoché lo stesso per anni. Queste le spiegazioni che Mattia Binotto dà all’exploit della scuderia di Milton Keynes, prima nella classifica costruttori di Formula 1 e con un pilota al comando della gradutatoria (Max Verstappen): “Prima di guardare all’aspetto tecnico, e bisogna riconoscere che la Red Bull ha fatto un ottimo lavoro, credo sia giusto sottolineare che stanno cogliendo ottimi risultati perché possono contare su una squadra che è stabile da tanti anni, malgrado abbia dovuto affrontare delle difficoltà, malgrado non abbiano vinto, hanno continuato a costruire un gruppo per cercare di migliorare la loro vettura – ha detto ai microfoni di Motorsport.com -. E quello che vediamo adesso è il risultato di quel lavoro. e, invece, guardiamo a Mercedes già nel corso dell’anno scorso ci sono stati dei cambiamenti interni significativi, con ruoli che magari sono stati rivisti e la firma con il pilota che è arrivata solo a febbraio – ha aggiunto il team principal della Ferrari -. Credo che siano segnali di una distrazione che ha portato alla situazione attuale”.
    La Ferrari
    Binotto ha poi parlato della sua Ferrari, reduce dai weekend in Francia e Austria per il Gp di Stiria: “Se si riguarda alla Francia emerge un weekend che avremmo potuto preparare meglio, ma rispetto all’anno scorso, c’è stato un significativo miglioramento che credo sia evidente, ma manca ancora qualcosa per pensare di agganciare i top team. Non scordiamoci che la nostra vettura è la stessa del Bahrain sulla quale cerchiamo di ottimizzare tutto il suo potenziale. A volte non ci siamo riusciti come in Francia, magari con scelte che con il senno di poi potevano essere diverse, ma anche per le debolezze delle vettura stessa. Queste debolezze non spariranno, così come non spariranno le differenze dai migliori. Su questo è meglio non illudersi” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: Binotto pronto a saltare il GP di Stiria

    ROMA – Mattia Binotto potrebbe saltare il Gp di Stiria di Formula 1. Il team principal della Ferrari, infatti, dopo aver deciso di distribuire in maniera diversa i compiti in pista dal Gp d’Azerbaijan, sembra intenzionato a non prendere parte alla gara austriaca di fine giugno per rimanere a Maranello – come riportato da Motorsport.com – e concentrarsi sullo sviluppo della vettura per il 2022. Nessun allarme, però, in casa Ferrari vista l’intenzione già palesata lo scorso anno, da parte di BInotto, di prendersi un periodo di tempo per rimanere a lavorare in fabbrica come fatto in occasione delle trasferte in Turchia e nel GP del Bahrain.
    Binotto lavora già in ottica 2022
    Una decisione figlia della riorganizzazione voluta dallo stesso Binotto che ha visto Laurent Mekies promosso a Racing Director, con Inaki Rueda che ha assunto il ruolo di direttore sportivo pur restando anche a capo delle strategie e, al muretto, la promozione di Ravin Jain. Già a Baku, infatti, Binotto era rimasto all’interno del box per monitorare da vicino il lavoro dei meccanici. Quella dell’Austria, inoltre, potrebbe non essere l’unica assenza in pista di Binotto nel 2021: l’ingegnere reggiano, infatti, sta già preparando la prossima stagione quando la Ferrari sarà chiamata a fornire a Charles Leclerc e Carlos Sainz una macchina che possa essere in grado di lottare ad armi pari con Mercedes e Red Bull. LEGGI TUTTO